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BAD JOURNAL III PARTE. Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2012 12:09
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10/04/2012 13:04
 
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ATTENZIONE, QUESTA E' UNA FF ANOMALA!
I contenuti e il linguaggio di questa ff é decisamente da rating rosso.
Non intraprendete la lettura se non ne siete convinti...e se lo fate,leggete tutto, non vene pentirete.
Benvenuti, amici vecchi e nuovi, grazie di farmi l'onore.
Questa ff é stata scritta nel 2010 fino ad oggi, perciò stavolta rilassatevi, non ci sono irregolarità.
O quasi...eh eh.
Buona lettura [SM=x47961]

Foxy


CAPITOLO I EVER :

Prima parte :


Giugno 2010, Malibu Los Angeles Ca

Ricordava come era stato traslocare a Neverland.
Aveva fatto mandare dall’Italia parte dei suoi vestiti, quelli a cui era affezionata, quelli che le aveva regalato Giulia o sua madre, perché aveva già un guardaroba nuovo, ed un appuntamento con un look styler...due scatoloni con i suoi effetti personali, che non era stato difficile collocare nella loro stanza, ma che erano stati fagocitati dagli oggetti di Michael e dalla sua personalità che trasudava da ogni mattone con cui era costruita la tenuta.
Adesso, dopo mesi che avevano traslocato nella nuova casa,dopo la morte di Michael, si ritrovava ancora fra i piedi qualche scatolone imballato che non aveva avuto il tempo di sistemare.
Riconobbe subito quella scatola con scritto sopra Frisco (“I spent the night in Frisco..at every kind of disco..” Blame It On The Boogie-Jacksons),S.Francisco... non era stata più aperta da quando era tornata a Neverland, lo scotch venne via come carta vecchia...l’aprì piano, sentendo la polvere sotto le dita...ne tirò fuori un paio di bendaggi, vecchi e logori...un paradenti...un sottobicchiere da bar..lo girò tra le dita di una mano...ricordò la sbronza di quella sera, con Joe e gli altri, avevano fumato erba in un vicolo prima di entrare, e avevano bevuto..parecchio...lei era stata male, per l’alcol, per Michael che non la voleva più, aveva vomitato sulla fiancata dell’auto di Joe..e lui l’aveva aiutata, l’aveva messa a letto, vestita, le aveva rimboccato le coperte, e aveva lasciato un secchio accanto al letto, per ogni evenienza...trovò una chiave... anonima..la chiave della sua prima stanza a S. Francisco...Joe l’aveva portata via di peso dopo che era entrato in quella stanza e visto le dimensioni dei morsi di un ratto sulle zampe dei mobili..tutto quello che c’era nella scatola la riportava a Joe.
Si era costretta a dimenticare quel lato buono della sua vita.
Era stata una donna incasinata per un po’...da quando suo marito l’aveva lasciata andar via. Si era svalutata,si era annullata, aveva persino avuto un amante.
Ma non aveva incasinato tutto con Joe,era stata capace di non rovinare tutto, ma si sentiva disonesta anche in quello, perché aveva bisogno di Joe in quel momento tragico della sua vita. In quel momento della sua vita in cui pensare al suo bellissimo figlio morto o a Michael erano le uniche ossessioni.
Joe l’aveva aiutata a venirne fuori, offrendole una vita, degli amici, un lavoro..persino degli amori..perché lei cominciò a rimorchiare come non mai, illuminata da una nuova vita...
Lui non era stato mai ambiguo, né loffio, né viscido in alcun modo..si, le aveva chiesto di ballare alla festa di S. Valentino della palestra, ma c’era anche Michael, e lo fece per poi prenderla in giro sulla pista da ballo...Michael si era fatto una risata, e aveva concesso a lei di andare a ballare con Joe, ma li aveva guardati in un modo mentre si allontanavano tenendosi per mano per poi avvicinarsi in un goffo lento..
Altri oggetti, e..il volantino della palestra di Joe, quello che lui le aveva dato alla fiera del fitness, con su la correzione a penna del numero che era cambiato..era ingiallito e spiegazzato, ma quel depliant, le aveva cambiato la vita. Joe era stato gentile, le aveva illustrato il lavoro della palestra prettamente di preparazione campioni..Joe aveva conosciuto Michael junior e Richie che parlottavano dietro di lei completamente intenti a guardare il sedere alle hostess in mini pants..Joe le aveva fatto una buona impressione.
Joe Strummer é il tipico americano che sembra uscito da un film.. uno stereotipo della cinematografia...sexy e inconsapevole, profondo e interessante, ma abbastanza superficiale da avere una mascolinità evidente.
La mascella squadrata, il corpo scolpito e armonico, le vene sulle braccia,i jeans che gli stringevano sulle cosce e sul cavallo dei pantaloni...poteva anche solo indossare una maglietta sdrucita dei Ramones e un paio di pantaloncini ed era sexy, attraente...Joe aveva avuto una vita intensa e aveva 40 anni, era dovuto crescere in fretta con un padre cirrotico, aveva lasciato la scuola ed era andato a lavorare..poi l’amore per la boxe e da lì una lunga salita e una frettolosa discesa a causa di un’incidente d’auto che gli aveva danneggiato una cornea e impedito di continuare la carriera..l’alcolismo é ereditario.
Joe non le aveva mai parlato molto della sua famiglia o di sua moglie, non lo faceva volentieri, ma le parlava di suo figlio Matthew, per ore, le diceva che avrebbe voluto che fosse stato fiero di lui un giorno, e gli brillavano gli occhi nel farlo.
Gli occhi di Joe.
L’ultima volta che lo aveva guardato negli occhi, Joe era un altro, era arrabbiato. Era davvero innamorato di lei? E avrebbe aspettato tutti questi anni?E le sarebbe stato accanto in silenzio...chiuse la scatola, bruscamente, aprì il ripostiglio della camera e ce la buttò dentro, senza guardare, poi chiuse la porta..Joe se n’era andato, perché non ne poteva più. Perché doveva starle lontano, perché lei aveva incasinato tutto.
Si dispiacque, si disperò, non l’avrebbe mai più rivisto, e per quanto cercava di dimenticare quella parte della sua vita, le mancava Joe.
Le mancava Joe, e le mancava Michael.


Fine agosto 2011, Los Angeles Ca

Foxy arrivò in palestra trafelata, come al solito, con le sue borse, e il caffè in una mano..nell’ingresso un nuvolo di persone, restò impalata fino a che si accorsero di lei
Matt “ Francesca! Guarda chi é tornato?!”
Joe Strummer era in mezzo ai ragazzi, la guardava sorridente..passarono pochi secondi prima che Foxy lo mettesse a fuoco, si guardarono, erano imbarazzati, perché l’ultima volta che si erano visti, lui l’aveva cacciata via urlando... esitarono, poi, Foxy mollò la sua roba e corse ad abbracciarlo, e sentì di nuovo il suo odore, l’odore di pioggia di S.Francisco, non si dissero nulla
Matt “ Joe, spero tu sia tornato per restare..che dici capo, lo riprendiamo a bordo?!”
Erano ancora stretti...Francesca aveva sentito la sua mancanza, come amico, e..come uomo..si era sorpresa a pensare al loro passato a S.Francisco con nostalgia..si era disperata che le cose fossero andate a rotoli così in fretta, perché era il momento sbagliato, perché lei era in cinta..non era stato mai il momento giusto per lei e per Joe..e lo aveva perduto..o aveva creduto di perderlo, perché lui era lì, davanti a lei, di nuovo..
Joe la guardò
Joe “ Come stai?!”
Sembrava diverso, era più magro
Foxy aveva le lacrime agli occhi
Foxy “ Non posso credere che sei qui..”
Lui le prese la testa fra le mani e rise
Joe “ Cazzo.. se mi sei mancata..”
Si strinsero di nuovo..
Tutti li guardavano contenti, credendo che la loro fosse una riconciliazione, poi ognuno tornò al proprio lavoro
Joe “ Devo parlarti..posso parlarti?!”
Foxy “ Certo..anch’io devo parlarti..”
Joe “ Si, ma prima io..devo scusarmi con te..sono stato..non ho parole..mi sono comportato come un idiota..”
Lui la guardò
Joe “..Sei..splendida..sei in gran forma..ma dimmi di te..hai partorito?!”
Foxy “ Si che ho partorito..una bellissima bambina che si chiama Matilda...e sto bene..ho fatto parecchi cambiamenti qui..ma..vieni..andiamo a prenderci un caffè..Matt, io esco a prendere un caffè con Joe..”
Matt le fece un cenno, loro uscirono.
Per strada restarono in silenzio, poi lui le prese la mano, se la portò alla bocca, la baciò
Joe “ Mi sei mancata..”
Foxy “ Anche tu.. ed é vero che ti sei comportato da idiota...”
Joe si fermò
Joe “ Avevo..in quel momento..ero..ho un grosso problema...ho fatto un sacco di cazzate..ma ora sto meglio, mi sono rimesso in sesto...”
Foxy “ Cosa vuoi Joe?!”
Lui esitò, avrebbe voluto dirle “ Voglio te..”
Joe “ Voglio lavorare con te, per te..di nuovo..non saremo più soci..io lavorerò per te, mi manderai via quando vuoi se le cose non ti stanno bene..ma, ho bisogno di questo posto..é il mio sogno...”
Foxy “ L’ho sempre pensato..forse però hai fatto bene ad allontanarti, se avevi un grosso problema..con me..”
Joe “ No..si..e vorrei parlartene..”
Foxy “ Se ti serve un lavoro, ora ce l’hai..ma..”
Joe “ Farò qualsiasi cosa..pulirò i cessi..”
Foxy “ Mi serve un altro trainer..ti darò le mattine dei giorni dispari..e qualche volta anche i pomeriggi..sono un sacco di ore..”
Joe “ Ma é troppo..non mi merito..”
Foxy “ Mi servi..sei troppo bravo..ti spremerò come un limone..poi vedremo se
vorrai ancora lavorare per me..”
Joe rise, poi la guardò
Joe “Pensavo mi avresti dato un calcio in culo..”
Foxy “ Ti devo troppo..e..ti voglio bene..lo sai, vero?!”
Joe “ Si..”
Foxy “ Perciò..il lavoro é tuo..quando puoi cominciare? Devo buttare in mezzo alla strada quello che ora occupa il tuo posto..é bravo, ma non sei tu..”
Joe “ Comincerei adesso, posso cominciare subito? Non ho un posto dove andare..non ho più il mio appartamento..”
Foxy “ Okay..ti ospiterei, ma..non é una buona idea..”
Joe sorrise e i suoi occhi scintillarono
Joe “..Va bene così..va bene così..”
Presero un caffè da un ambulante.


Primi di settembre 2011, Los Angeles Ca


Foxy “ Matt , dov’è Joe?!”
Matt “ E’ appena andato nello spogliatoio..ha finito..”
Foxy “ Okay..”
Lei bussò alla porta
Foxy “ Sei solo Joe?..Devo parlarti un momento..”
Non aspettò la risposta ed entrò, Joe si stava spogliando, era senza maglietta
Foxy “ Scusa..volevo parlarti un attimo..”
Joe “ C’é qualcosa che non va?!”
Foxy non potè fare a meno di guardare il suo torace scolpito, il muscolo dell’inguine che scendeva giù nei suoi pantaloncini da boxe
Foxy “ No..va tutto bene..anzi..le presenze della mattina sono aumentate da quando ci sei tu..vai bene, ma ne ero sicura..no..volevo parlarti di un’altra cosa..”
Joe restava a guardarla
Foxy “ Mi chiedevo..se..avessi ancora interesse ad uscire con me..non mi offenderò se dici di no..é il minimo..é passato così tanto tempo..”
Joe “ Cosa intendi per ‘uscire’?”
Foxy “ Andare a cena..o..non so..vedere un film..”
Joe restava in silenzio
Foxy era imbarazzata
Foxy “ Ho pensato che..potevamo stare un po’ insieme..non ti ho mai dato la possibilità di..ma forse é una pessima idea..”
Joe “ Mi stai dando una chance?!”
Foxy rise
Foxy “ Ehi, non siamo fidanzati! Siamo adulti..possiamo frequentarci..per vedere se ci piacciamo..potrebbe non essere così..”
Joe “ Ci posso pensare? Non voglio perdere il lavoro..o la tua amicizia..é un rischio..”
Foxy “ Te l’ho chiesto io stavolta..non succederà niente, niente Joe..é solo un esperimento..ma pensaci..”
Foxy uscì dallo spogliatoio, con il cuore che le batteva..non aveva pensato che sarebbe stato così difficile dirglielo.
Joe uscì con la borsa in spalla 20 minuti dopo, passò davanti alla reception
Matt “ Ciao Joe..ci vediamo venerdì..”
Joe lo salutò, poi cercò Foxy con lo sguardo, lei stava allenando uno dei ragazzi, lasciò la borsa all’ingresso e andò da lei
Joe “ Stasera..”
Foxy “ Cosa..?”
Joe “ Stasera..beviamo qualcosa..parliamo un po’..é un appuntamento..niente amici..solo io e te..”
Foxy lo guardò
Foxy “ Va bene..”
Joe “ Passo da te..dove abiti adesso?!”
Foxy sorrise, e lui si perse un attimo in quel sorriso
Foxy “ Dopo ti mando l’indirizzo..anzi, vieni da me..voglio farti vedere la casa..facciamo intorno alle 21?!”
Joe “ D’accordo..allora a dopo..”.




Settembre 2011, Los Angeles CA


Joe uscì dal bagno e passò davanti alla porta chiusa della camera speciale, si affacciò alla ringhiera e gridò a lei di sotto
Joe “ Ehi, che c’è qui?!”
Foxy da sotto salì qualche gradino per andargli incontro
Foxy “ Dove?!”
Joe le indicò la porta, Foxy la guardò poi guardò lui
Foxy “ Non entrare lì..”
Joe “..Cosa mi nascondi?!”
Foxy “ Niente..solo..se vuoi che la serata vada bene , non entrare..”
Lui si appoggiò le mani sui fianchi
Foxy “ Ho tagliato la crostata ..quando vuoi..”
Lei stava per scendere, Joe entrò nella stanza
Foxy “ No..no, ti prego..”
Joe era dentro, Foxy salì e vide Michael sdraiato sul letto, sul suo letto, con le braccia dietro la testa, Joe restare impalato
Joe “ Dovevi dirmelo..”
Foxy tremò, lo vedeva anche lui?!
Joe “ E’ una cosa macabra..cos’è un museo?!”
Foxy gli si avvicinò, Michael non c’era più
Foxy “ Hai frainteso..é per i bambini..é una stanza dei ricordi..possono vedere il padre..li aiuta..”
Joe “ Possono vedere il padre?! E tu? Ci vieni mai qui dentro? Cosa ci vieni a fare?”
Foxy “ Si anch’io..”
Joe guardò in alto, trattenendo la rabbia.. era molto scenografico nelle sue reazioni..era uno che sentiva sotto pelle, ed esprimeva col corpo, con i muscoli
Joe “ Cristo Santo..mi fai diventare matto..mi chiedi di uscire e non mi dici che hai un santuario in casa dedicato a tuo marito..”
Foxy “ Non é quello che pensi..si, lo é stato..ma adesso..voglio uscirne..non posso più continuare così..”
Joe “ Posso competere con questo?!”
Lui indicò la stanza, la fissò, lei era senza parole
Joe “ Perché se pensi che io possa farcela, se hai solo l’impressione che io possa farcela, io lo faccio..io lo faccio a questo punto..però..cosa ci faccio qui?! Ha un senso per te?..”
Joe era uscito, si era appoggiato alla ringhiera del ballatoio, Michael era seduto sul letto , rideva e scuoteva il capo, Foxy chiuse la porta
Foxy “ Ha un senso..”
Joe “ Cosa provi? Provi qualcosa per me?!”
Foxy “ Mi sono accorta che sei bello...e ti voglio bene..”
Joe la guardò
Joe “ E’ qualcosa..per lo meno non ti faccio pensare a tuo padre..”
Foxy “ Beh..forse in qualcosa..”
Joe “ Ero disposto a tornare a lavorare con te, anche vederti scopare qualcun altro..e a restare zitto..perché non ho più una vita da quando sono partito..S.Francisco non fa più per me..voglio stare con te..ma adesso..se mi coinvolgi..io potrei..”
Foxy “ Lavoreresti per me anche se non venissi mai a letto con te?”
Joe “ L’ho già fatto, no?..”
Foxy “ Saresti disposto a sacrificarti?”
Joe “..Beh..forse non lo scoprirai mai..”
Si guardarono
Joe “ Non ti ho ancora baciato..”
Foxy “ Non mi sembra il caso..questo non é un appuntamento..é solo un aperitivo con crostata..non so se ho voglia che mi baci..”
Joe “ E accadrà secondo te?”
Foxy “ Conosciamoci Joe..come un uomo e una donna..non andando agli incontri di boxe insieme, o facendo a gara a chi mangia più tacos..intendo..in modo romantico..”
Joe “ Vuoi che ti porti al balletto?”
Foxy “ Voglio dire..usciamo insieme..non so nemmeno qual’è il tuo colore preferito..”
Joe “ E’ il blu..”
Foxy “ E il tuo animale preferito?”
Joe “ Il leone..”
Foxy “ Ti va un bicchiere di vino?!”
Joe mise le mani in tasca
Joe “ Si, mi va..ma non posso bere..”
Foxy “ Scusa..ahm..una coca?!”
Scesero di sotto.

[Modificato da Foxy1975 10/04/2012 17:25]
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