...Beh, mi sembrava giusto lasciarvi qualche altro indizio fino a mercoledì prossimo!!! Buon we a tutte!
Capitolo 26
Erano già passati più di dieci giorni, e Michael non si era ricordato.
Appena erano apparse poche gocce di sangue sulle mie mutandine, avevo preso appuntamento con Steph, Stephanie Dickinson , la mia ginecologa..
Steph “ ..Che flusso ha il ciclo?!”
Jenny “ Molto ridotto, discontinuo, sono due giorni che ce l’ho..”
Steph “ Uhmmm..okay..facciamo il prelievo, così sapremo la verità..”
Jenny “ Quanto ci vorrà?!”
Steph “..Un paio di giorni..”
Poi scartò una siringa, cercò la vena e fece il prelievo
Jenny “ Poi potrò ricominciare a prendere la pillola?!”
Steph “ Dopo l’esito, se vuoi..”
Sorrise e riprese
Steph “ Non vedi l’ora , eh?!”
E rise di me, arrossii
Jenny “ Steph, ti prego!”
Steph “ Non mi hai più chiamato..e volevo proprio conoscere questa storia...ma va bene..vuoi fare la misteriosa..”
Jenny “ No, é solo che..stiamo insieme da poco..”
Steph “ ..Se sei in cinta, sarebbe un fantastico inizio..hai paura?!”
Jenny “..Si..cioè..no..si , ho paura..”
Steph “ Cosa faresti se lui non lo volesse?!”
La guardai supponente, come se non avesse la minima idea di chi stesse parlando, e infatti non lo sapeva
Jenny “ Ne abbiamo parlato, lo vuole..”
E lei mi aveva guardato di rimando con una faccia stupefatta
Steph “ Caspita, se é amore!! Non posso proprio convincerti ad uscire per una Guinness?!
Voglio sapere chi é questo uomo meraviglioso..”
Jenny “ Lavoro sempre, o sto con Dylan..perciò, non saprei proprio quando..”
Steph “ E lui, quando lo vedi?!”
Jenny “ Lui..non vive a Londra..”
Steph “ Il mistero s’infittisce..ecco perché fate scintille..siete lontani..che romantico Jen’..”
..‘Fare scintille’...la stessa espressione che aveva usato Michael riferendosi a noi due...mi distrassi..anche se non frequentavo Steph più come un tempo, aveva tutti i diritti di farmi tante domande..lei aveva conosciuto la vera me, e ad ogni buon conto, pur essendo una cara amica di Scott, era restata accanto a me, quando lui mi aveva lasciato perché aveva messo in cinta un’altra...perciò, malgrado la sua deliziosa bocca larga, era stata una buona amica..
Steph “ Jenny?!”
Mi ripresi
Jenny “ Si?!!”
Steph “ Per ora é tutto..ma..non é che hai tempo per un caffè?!”
Ne avevo voglia...prendermi del tempo per me, con un’amica, una buona ascoltatrice.. svagarmi, pensare a Michael, parlarle di lui senza parlarle di lui..sentirmi invidiata, ridere e fare le cretine..per la prima volta anch’io avevo qualcosa da raccontare di me.
Steph si era presa una pausa, lasciando la sala d’aspetto piena di gente, ed eravamo andate nella tavola calda di fronte al suo studio...Stephanie Dickinson era di buona famiglia, ed era ricca, inoltre era medico ginecologo,con un proprio studio privato.. sembrava impossibile che in vita sua avesse frequentato Scott e poi me..ma lei era lo stereotipo della ragazzina ricca che si annoiava con gli amici ricchi, e ne cercava di poveri, perché le loro vite erano più interessanti..
Step “ Un nome?! Ce l’ha un nome?!”
Abbassai lo sguardo
Jenny “ Si chiama..Jason..Jason Milton..”
Ebbi un lampo di genio..va beh..
Steph “ Addirittura il cognome! Ti stai sbottonando!!..E ce l’ha un lavoro?!”
Jenny “ Si..é molto ricco..”
Step “ Che lavoro fa?!”
Jenny “ il compositore..di colonne sonore..”
Insomma..si..poteva starci..
Steph era intrigata
Steph “ E com’é che lo hai conosciuto?!”
Non ce la potevo fare
Jenny “ Mi ha attaccato bottone, alla pompa di benzina..”
Il rumore stridulo di una puntina di grammofono che graffiava un disco risuonò nella mia testa..non era credibile! Che ci faceva Rockfeller alla pompa di benzina?! D’altronde, non che io potessi andare ai balli a Buckingham Palace..
Steph increspò le sopracciglia
Steph “ E da quando in qua , tu ti fai abbordare mentre fai benzina?!!”
Jenny “ Dovresti vederlo, é così elegante..che mai , nemmeno per un secondo, ho pensato avesse secondi fini..mi ha chiesto delle informazioni e poi..l’ho invitato a cena a casa mia..”
Andava meglio...e avevo parlato della cena a casa mia perché volevo raccontare la verità, il più possibile, per riviverla, attraverso le reazioni di Stephanie
Steph “ A cena a casa tua, così, subito?!”
Jenny “ Ti ho detto, é di fuori..non sapeva dove andare..così..”
Steph “ E una volta chiuso l’uscio di casa ti é saltato addosso?!”
Jenny “ No!..Abbiamo cucinato..parlato molto..parlato..si..e ci siamo studiati...poi si é fatto tardi..io dovevo lavorare e l’ho invitato a restare..”
Steph “ Genio..e..pazza, e se era un maniaco?!Lo era?! La mattina dopo lui ti é saltato addosso?!”
Jenny “Quasi..no..in realtà..non so come é successo..dormivamo..dormivo..e mi sono svegliata che lo stavo baciando, accarezzando, in modo così naturale..”
Steph “ E’ ufficiale, t’invidio!”
Jenny “ Di già?! Aspetta di sentire il resto!”
Ridemmo e girammo il bastoncino di legno nei nostri caffè
Steph “ Non mi accadrà mai una cosa del genere..al massimo, se invito qualcuno a casa, mi rapina!”
Jenny “ Ma che dici..sei bella, sei in gamba..”
Steph “ Anche tu lo sei..e ti meriti che qualcuno se ne sia finalmente accorto! Ma Scott?!! Che dice?!”
Jenny “ Non lo sa..e non vedo perché debba saperlo..lui ha un’altra donna, altri figli, con cui vive..con chi sto io non gli deve interessare..”
Steph “ Brava! ..Chi se ne frega di Scott..porta ancora quei ridicoli cappelli da motociclista?!”
Jenny “ Si..”
Steph “ Ma quando crescerà?!”
Jenny “ Credo..mai..”
Steph “ E Dylan?! Gliene hai parlato?!”
Jenny “ Dylan lo conosce e lo adora..”
Steph “ Wow! Senti, ma questo tale, non poteva presentarsi prima?! Sembra che non aspettava altro, che te..”
Involontariamente, mi fece una rivelazione...Michael non aspettava che me, una donna che lo amasse, che credesse di nuovo in lui, che lo aiutasse a mettere ordine nella sua vita e nei suoi sogni..sentivo che era così..finalmente lo sentivo..era quello che lui provava a ripetermi continuamente..parlarne con qualcuno, mi faceva bene..
Jenny “ ..Ti prego Stephanie..non lo sa neanche mia madre..é un segreto, non lo dire ad anima viva..”
Steph “ No, non lo farò..ma hai diritto ad avere una storia, perché un segreto?!”
Jenny “ Adesso viene la parte migliore..ma devi tenere la bocca chiusa..vedi ancora qualcuno del giro di Scott?!”
Steph “ No..non lo dirò a nessuno..”
Jenny “ Lui verrà ad aprile..e mi sposerà..che io sia in cinta o no..ma io preferirei mi sposasse senza bambino..”
Stephanie spalancò la bocca, poi con un gesto della mano, finse di richiudersela a fatica
Steph “ Cosa c’é oltre l’invidia?! L’odio?!”
Risi, e mi sentii esattamente come volevo sentirmi..fortunata, come qualsiasi altra donna che viene desiderata..beh, forse un po’ di più..
Steph “ Beh..avete saltato qualche tappa tradizionale, ma va bene..le relazioni amorose si sono evolute parecchio negli ultimi 10 anni..magari, voi due rappresentate un campione di persone, che non ha bisogno di tanti convenevoli per mettersi insieme..io non ne sarei capace..”
Jenny “ Se fossi innamorata, si..”
Steph “ Innamorata?! Quella era roba da liceo..non ci si innamora più alla mia età..”
Jenny “ Hai pochi anni più di me..”
Steph “ ..Lascia perdere!”
Posò la tazza di caffè sul tavolo
Steph “ Insomma..quindi..grande intesa sessuale con questo Jason..uh uh..”
Arrossii...che scema, era vero! Ed ero con la mia ginecologa..quale frangente migliore per ammetterlo!!
Jenny “ Facciamo..scintille..”
Steph “ E’ bravo?!”
Jenny “ Anche..”
Steph restò a fissarmi con la bocca spontaneamente spalancata questa volta
Steph “ Ti ha fatto cose strane?! O tu le hai fatte a lui?!!”
Scoppiai a ridere..anche se non ci vedevamo da tanto, apprezzavo la sua confidenza
Jenny “ No..cose strane no..”
Steph “ E com’é, fisicamente?!”
Jenny “..Beh..un tipo..distinto, elegante..”
Steph “ Ho capito..é un cesso..”
Jenny “ No, perché?!”
Steph “ Quando si dice..é elegante..oppure..é sensibile..vuol dire che é un mostro..”
Jenny “ Non é un mostro..tutt’altro..é molto sexy...é nero..”
Steph “ Uhm..nero tipo Denzel Washington?! O un nero, tipo Lenny Kravitz?!”
Rimasi senza parole..
Jenny “ Un nero tipo..Michael Jackson..”
Il cuore mi era salito in gola, io sapevo che era lui..e mi sembrava così evidente per chiunque, mentre era una mia paranoia
Steph “ Michael Jackson ai tempi di Thriller o..”
Jenny “ Ma cosa importa Steph?!”
Steph “ Lo conoscerò?! Me lo presenti?!”
Jenny “ Non so se avremo il tempo..ci sposiamo..poi ci saranno i bambini..e devono ripartire così presto..”
Steph “ Ha dei bambini?!”
Jenny “ Si! Ehm..non l’avevo detto?!”
Steph “ Perciò é stato sposato..ma quanti anni ha?”
Jenny “ E’ più grande di me..”
Steph “ Certo! L’uomo maturo é meno arrapato,e ha più classe nel corteggiare una donna...”
Senza pensarci troppo, mi atteggiai
Jenny “ ..Beh..arrapato..é arrapato..”
Steph “ Vuoi farmi morire?!! Ce l’ha un fratello?!”
Sorrisi e la guardai negli occhi
Jenny “ A dire il vero..ehm..ne ha più di uno..”
Il cast dei primi ballerini era al completo, e ben delineato quello delle seconde file, c’era solo da rivederne qualcuno...era stato un massacro per me, non ci ero davvero più abituato, erano anni che non lavoravo così intensamente..ricordo che prima, il tempo volava, e a fine giornata mi sentivo semplicemente esausto...adesso, ogni minuto durava un’ora, e la stanchezza s’impossessava di me lentamente, colpendo prima alla schiena, poi le mie gambe ed in fine i miei piedi..avevo rischiato di svenire un paio di volte, ma ero riuscito a riprendermi prima che qualcuno se ne accorgesse mangiando qualcosa..c’é da dire, che non mangiavo granché in quel periodo, lo stress mi aveva definitivamente annodato lo stomaco togliendomi ogni stimolo..colpa anche degli antidepressivi che prendevo la mattina presto, dopo non aver chiuso occhio tutta la notte, per motivarmi ad alzarmi dal letto.
Avevo sottovalutato la mole di pressione che mi stava investendo.
Avevo degli ottimi motivi per fare quello che stavo facendo, ma non avevo le risorse necessarie per farlo..anche se mi sentivo forte, il mio corpo continuava a darmi segni della mia debolezza...che ripetutamente ignoravo , semplicemente mandando giù qualcosa, e mettendo un coperchio sui miei problemi.
In quei giorni di intensa fatica, anche Jenny era diventata una voce lontana,la sera facevo sempre più tardi col casting, e così capitava che mi ritrovassi un messaggio in cui mi dava la buonanotte perché stava crollando...tenero, vero?! Invece io mi arrabbiavo..a tal punto da farmi uscire le lacrime dagli occhi..come poteva non comprendere i miei sentimenti?! Come poteva non starmi accanto proprio quando avevo più bisogno di parlare?! Come poteva essere così egoista?!..Spegnevo il cellulare e sprofondavo sul sedile della mia macchina, pensando che volevo correre a casa , chiudermi nella mia stanza e lasciarmi il mondo alle spalle.
E la mia fantasia si realizzava poco dopo.
Mi ero riempito il bicchiere di vino bianco ghiacciato, una di quelle tante sere del messaggio della buonanotte, e mi ero ingoiato al primo sorso, tre caramelle tranquillanti.. com’era dolce il loro zucchero..poi altro vino...ed ero già a buon punto..avevo cominciato a viaggiare...certe volte, aprivo una porta invisibile nella parete che celava un’altra stanza, ci entravo..e poteva accadermi di tutto..altre..finivo per addormentarmi dopo un lento intorpidimento di cui avevo ricordi sfocati...il vino, in genere serviva a farmi viaggiare..non sapevo più quale fosse il mio umore, i farmaci potevano rendermi apatico o sovreccitato.. farmi sentire arrapato come un animale da monta e freddo come un cadavere..Jenny era riuscita a farmi sentire il mio umore vero, a farmi restare lucido, per giorni, ed era stato meraviglioso...tutte le cose che avevamo provato l’una per l’altro...il modo in cui riuscivo a sostenere il peso della mia vita..ma adesso Jenny era molto lontana e io mi sentivo morire...presi il cellulare e lo riaccesi, la chiamai... sapevo che non spegneva mai per ricevere i miei messaggi..infatti squillava..
Jenny “..Ehi...”
Ero agitatissimo, non sapevo cosa dirle, l’avevo chiamata d’impulso
Michael “ Ti ho svegliato?”
Sentii che stiracchiava dal tono della sua voce
Jenny “ Noooo..”
Michael “ Scusa..io..volevo..avevo bisogno..”
Jenny “ ..Cos’hai? Stai male? Michael?!”
Piangevo, io nemmeno sapevo come, singhiozzavo
Jenny “ Tesoro..cosa é successo?! Non fare così..calmati..Michael..”
Ero riuscito solo a dire
Michael “ Ti prego..ti prego...dimmi che andrà tutto bene..”
E continuavo a piangere
Jenny “ Perché?! Certo che andrà tutto bene..ci penserò io, ti aiuterò io amore..amore..”
Michael “ Promettimelo..ti prego..”
Jenny “ Ti starò vicino e tutto andrà bene Michael..”
Michael “ Io non ce la farò mai Jenny! Non ce la farò mai!”
Anche Jennyfer cominciò a piangere, come se sentirmi dire che, proprio io, non ce l’avrei fatta le avesse ferito le orecchie
Jenny “ Michael, cosa é successo?!”
Michael “ Sono sfinito..io non ce la faccio..già adesso..non ce la faccio..”
Jenny “ Stai male Michael? E’ la tua salute?!”
Michael “ Io non ce la faccio..”
Jenny “ Okay..io non posso fare molto da qui..ti senti male?!Hai chiamato un medico?!”
Michael “ ..No..io..Jenny, aiutami..ti prego, stammi vicino..”
Jenny “ Non lo faccio? Michael non ho i soldi per venire lì o partirei subito..”
Tornai per un momento in me, o nel torpore che rallentava il viaggio..dovevo esserle sembrato patetico..un uomo adulto che frigna come una ragazza
Michael “ Scusami..sono molto provato..scusami, ho esagerato..”
Jenny “ Devi chiamarmi quando ti senti così..”
Michael “ Come da Nonna Frida in North Carolina..”
Jenny “ Di cosa stai parlando?!”
Michael “ Io?! Di niente..”
Jenny “ Hai detto..come da Nonna Frida..ma cos’é, un ristorante Michael?!”
Michael “ Perché siamo finiti a parlare di ristoranti, adesso?!”
Mi ero dimenticato cosa ci eravamo detti fino a quel momento.
Quella sera, fissavo la mia tazza di caffè, seduta ai monitor, nell’ufficio della sorveglianza,
mi sembrava di aver fatto un brutto sogno..la conversazione penosa e confusa con Michael mi aveva lasciato stranita, tanto che dopo non ero più riuscita ad addormentarmi.
Il tono della sua voce, il cambiamento del suo stato emotivo, la sensazione che non capisse cosa gli dicevo..avevo la bocca amara per quella sensazione.
Avevo cominciato la ronda degli ultimi piani lasciando la mia partner, Sheila, in ufficio.. anche se può sembrare una serata tranquilla, non immaginate quanti pericoli si nascondono nel silenzio e nel buio di una società di notte...un mozzicone ancora acceso lasciato in un posacenere traboccante, o un fornelletto dimenticato che brucia a viva fiamma in un laboratorio..anche un incendio é un intruso per noi...il cellulare cominciò a vibrare in modalità silenziosa, infilai gli auricolari
Jenny “ Pronto?”
Era lui..e la sua voce era diversa, la solita, la sua
Michael “ Ahmm..ciao..”
Jenny “ Ciao..che sorpresa..sto lavorando..”
Michael “ Ahm, non voglio disturbarti..”
Jenny “ Non mi disturbi..ma sto facendo il giro e non dovrei distrarmi..”
Michael “ Allora..ti richiamo dopo..solo..volevo scusarmi con te..”
Jenny “ Per cosa?!”
Mi ero fermata in un corridoio
Michael “ Stanotte..ho avuto una crisi..e..mi dispiace che tu mi abbia sentito così..”
Meno male,c’era una spiegazione per tutto...
Jenny “ Non devi scusarti..in salute e malattia Michael..”
Michael “ E’ stata solo una crisi, mi capita di rado..ahm..davvero..”
Jenny “ Tesoro, cerca di stare bene, fino a che non potrò rivederti..poi ti farò stare bene io..”
Michael “ C’era una allusione sessuale?!”
Sorrisi
Jenny “ Certo che c’era..ma voglio anche occuparmi di te..voglio starti vicino..”
Michael “ Piccola Jenny..forse tu dovresti scappare a gambe levate, finché sei in tempo..”
Jenny “ Perché?! Da che cosa?!!”
Michael “ Da me..”
Jenny “ Cosa dici?!”
Michael “ Mi vergogno così tanto..non é facile..che tu mi veda così..”
Jenny “ Ma io non ti vedo! Purtroppo..ma..ehi tesoro, prenditi cura di te, mi raccomando, finché non potrò pensarci io..ora..devo andare..”
Michael “ D’accordo..ahm..veramente, anch’io..mi aspettano tutti, di la..ci sentiamo quando torni a casa?!”
Jenny “ Chiamami tu, a qualsiasi ora..”
Michael “ Vuoi ancora sposarmi Jenny?!”
Jenny “ Certo..perché dovrei aver cambiato idea?!..Ehi, non é che tu hai cambiato idea?!!”
Michael “ No..piccola..io sono pronto..”
Io lo volevo, volevo lui e basta..come uomo, essere umano, con i suoi limiti e contraddizioni... non volevo un’icona, un sex symbol, ma Michael, per intero, con tutti i suoi problemi.
Grazie!
Foxy