CAPITOLO 27
Minestrone, ingredienti: sensi di colpa e tanto amore
“Cosa c’è?”
“Pensavo”
“A cosa?”
“A quanto mi sei mancata, a quanto mi mancasse sentire il calore del tuo corpo sul mio. Sono stati mesi infernali senza di te”
“Scusa” scoppio in lacrime “Scusa se non ho capito che l’hai fatto per il mio bene, perché non volevi coinvolgermi. Sono stata proprio una stupida”
“No. Lo stupido sono stato io che mi sono lasciato convincere dagli avocati. Dovevo essere più forte. Sapevo che mi saresti stata accanto ma così i avrei rovinato la vita”
“Non per farti sentire peggio Amore ma alla fine me l’hai sconvolta lo stesso”
“Sto ancora più male se penso che per colpa mia abbiamo perso nostro figlio... se penso che adesso potevamo essere sposati e al settimo cielo per l’arrivo del nostro angioletto… Sono un mostro, non me lo perdonerò mai!”
“Zitto e ascolta” gli dico prendendogli il viso tra le mani “Non è colpa tua, non ne conoscevi nemmeno l’esistenza. La responsabilità è solo mia, mia che mi sono fatta inghiottire dalla depressione senza reagire”
“No! Tu non devi parlare così”
“Nemmeno tu! Senti possiamo andare avanti a discutere all’infinito su di chi sia la colpa ma così non lo supereremo mai. La cosa migliore è voltare pagina se vogliamo ricominciare. Porterò per sempre il suo ricordo nel cuore ma è necessario andare avanti”
“Come sempre hai ragione tu. Ma io lo desideravo quel figlio. Sono stato un’idiota a non accorgermi che fossi incinta; ero troppo impegnato a discutere con gli avvocati e quando ero a casa o volevo starmene da solo per poter piangere o troppo stanco per poterti dare l’attenzione che meriti” un velo di tristezza scende sul suo volto.
“Michael cos’era quella canzone? Quelle parole bellissime?
Everyday I sit and ask myself
How did love slip away
Something whispers in my ear and says
That you are not alone
For I am here with you
Though you're far away
I am here to stay
But you are not alone
For I am here with you
Though we're far apart
You're always in my heart
But you are not alone
“Pensavo dormissi”
“Non ci riuscivo per via del dolore e poi avevo paura che mi potessi saltare addosso”
mi sorride “Non facevo altro che pensare a te e così mi sono messo al piano e le parole son venute da se. Sei la mia fonte d’ispirazione nonché il mio unico, grande e vero amore, come quello delle favole”
al suono di quelle parole il cuore mi si scioglie, lo abbraccio, stringendolo forte, affondando il viso nella sua spalla
“Promettimi che non mi lascerai mai più”
“Mai più amore mio. Te lo giuro, niente e nessuno potrà dividerci di nuovo. Nemmeno quel Marco”
“Certo che sei proprio un cretino” gli rispondo alzando la testa
“È un amico e nulla più. Gliel’ho detto fin dal primo momento che il mio cuore apparteneva ed appartiene a te”
“A quanto pare non ha recepito il messaggio”
“Mi...che geloso”
“Quando si tratta di te sono sempre geloso. Pensa che sono invidioso persino di tua madre perché per questi mesi è stata la prima persona che hai visto appena sveglia, lei è stata la prima a darti il buongiorno…ma adesso tornerà tutto come prima. Te lo prometto”
“Non ho bisogno di sentire altro” affermo prima di baciarlo con passione
“Mi sa che alla fine recupererò il mio dovere coniugale arretrato”
*
papà ha ragione. È un cretino; si ma il mio!*
“Troppo presto per far battute?”
“Direi proprio di sì”
“Scusa sono proprio uno scemo”
“Sì, lo sei”, ci baciamo “Ora lasciami che devo rivestirmi, po’ entrare qualcuno”
“Tesoro chi vuoi che entri, per giunta proprio adesso?”.
Tock, tock “Posso entrare?”
“Certo, vieni pure. Solo un momento”
“Michael corri in bagno. Sbrigati!” raccoglie la sua roba e corre a nascondersi mandandomi un bacio
“Scemo, corri!”
“Cos’hai da guardarmi così?” mi chiede la mia amica
“È da un casino di tempo che sono qui e questa è la prima volta che mi vieni a trovare! Se aspettavi un altro po’ non mio trovavi nemmeno però se mi dici che è per colpa di un ragazzo ti perdono”
“In effetti un ragazzo c’entra. Michael”
“Michael?”
“Sì, pensavo che fosse qui con te e a quanto pare avevo ragione”
“Dov’è? Non lo vedo”
"Allora da quando in qua porti camicie da uomo e per di più così grandi?” mi domanda prendendo da terra la sua camicia
“Tana per i due piccioncini!” comincia ad urlare
“Lo sapevo che vi sareste rimessi insieme” “
Michael vieni fuori. Tesoro ci hanno scoperti”
“Davvero?”
“Certo finché lasci la roba in giro”
“Ops”
“Finalmente posso conoscere il famigerato Michael Jackson”
“Mi fa molto piacere incontrarti visto che sei la prima amica del mio tesoro che conosco. Amore non ci presenti?”
“Oh, sì. Giusto. Michael lei è Bianca, Bianca”
“Elena non serve che me lo presenti”
*amica mia ti conviene raffreddare i bollenti spiriti. Stai sbavando! È comprensibile davanti ad un uomo come il mio e che uomo!*
“Perché? Anche tu sei una mia fan?”
“No. Ma per cinque anni ho dovuto sopportare la fissazione che Elena ha per te”
“Ah...ma pensa quante cose si scoprono dalla migliora amica sulla propria ragazza”
“E che sarà mai? Te l’avevo già detto di essere una tua fan sfegatata”
“Ma non morbosa. Con quest’informazione ti avrò in pugno a vita”
“Non serve ricattarmi perché sia tua” gli cingo le braccia intorno al collo e ci baciamo
“Che carini che siete”
“Lo so. La mia Elena è bellissima. La luna impallidisce a confronto, il sole si oscura mentre le stelle paiono semplici lucciole”
“Sei davvero dolce. Non è che me lo presti?”
“No! Ho l’esclusiva. Me lo posso spupazzare solo io”
“Dai ragazze. Lo so che sono uno gnocco pazzesco ma non litigate per me”
“Senti il mio pallone gonfiato…”
“Cioè volevo dire che per me esisti solo tu. Non ho occhi che per te” “Scusami Michael se te lo dico ma con la tua parlantina, la tua capacità di salvarti in calcio d’angolo d il tuo bel faccino d’angelo avresti avuto più successo come politico”.
Scoppio a ridere “Sì, saresti stato il politico più bello del mondo”
“Ma va la. La mia vita è la musica. Non ci rinuncerei per nulla al mondo, poi è grazie a lei che ci siamo incontrati quindi a maggior ragione la amo”
“Vedi che uomo magnifico ho accanto?”
“Anche se amo molto di più te” conclude guardandomi intensamente negli occhi quasi volesse trasmettermi con quello sguardo tutte le emozioni celate dentro il suo cuore e anche dirmi sono pronto per il secondo round
“Amica mia ti consiglio di ripassare più tardi perché se non la smette gli salto addosso”
“Ti lascio in buone mai allora. Ciao e Michael è stato un vero piacere però se farai di nuovo soffrire la mia Elena dovrai vedertela con me”
“Non c’è pericolo. Senza di lei non posso più vivere”.
Ci sediamo sulla poltrona e comincia un tour de force di carezze, frasi dolci e baci finché consapevoli della fine dell’orario delle visite ci addormentiamo stretti teneramente l’uno tra le braccia dell’altra cullati dall’amore che arde di nuovo nei nostri cuori più vivo che mai.
Visto non sono poi tanto Bad...alla fine vi ha accontantato