I'll Be There - Fan Fiction (in corso). Rating: verde

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invernizzilaura
00martedì 10 agosto 2010 23:17
Grazie mille ragazze... se non fosse x voi non sarei arrivata neanche sino a questo punto [SM=x47938]

grazie a tutte.
invernizzilaura
00giovedì 12 agosto 2010 23:11
Spero non vi annoi il prossimo capitolo.


Capitolo 5

Un brivido mi attraversò completamente, la temperatura si era abbassata e le gocce d'acqua mi scivolavano addosso come fossero tanti ghiacciolini freddissimi. Mi strinsi nelle mie stesse braccia per asciugare quelle lacrime di pioggia che mi avevano raffreddato la pelle.
- Hai freddo?- si preoccupò Michael.
- Sì, un po'.
- Vieni qui.
Mise una mano dietro la mia schiena e mi attirò verso di lui stringendomi a sé. Con l'altra mano accarezzava le mie braccia, sentivo il calore del suo torace che mi avvolgeva, il suo profumo era più evidente che mai, il movimento del suo petto mi cullava guidato dal ritmo del suo respiro che si altrenava al mio. Le sue dita mi sfioravano la pelle, leggere e delicate come piume. Ero fra le sue braccia, non sarei voluta essere in nessun altro posto in quel momento; mi sentivo protetta. Mi accarezzò i capelli, un poco arricciati e umidi poi posò le sue calde labbra sulla mia fronte baciandomela. Appoggiai la mia mano a lui e ci stringemo reciprocamente in un lungo abbraccio.
- Stai meglio ora?- chiese lui premurosamente.
- Sì, grazie... grazie di tutto.
- La pioggia non ne vuole sapere di smettere, sei sicura di stare bene?
- Certo, con te sto benissimo. Forse però è meglio che andiamo ora, altrimenti dopo sarà anche peggio, non credi?
- Hai ragione, andiamo.
Ci alzammo sciogliendo l'abbraccio e rientrammo nel ristorante per pagare la cena. Trovammo la proprietaria:
- Vi è piaciuta la cena?
- Sì, era tutto ottimo, avete un posto davvero carino.
- Grazie, facciamo del nostro meglio ma, aete intenzione di andarvene ora?
- Sì, dobbiamo tornare a casa.
- Ok, ma state attenti perché ho saputo che la pioggia ha fatto franare parte del versante laterale della montagna bloccando ogni passaggio.
- Quindi non c'è modo di tornare in città?
- Giusto, e come lei sa, non esistono altre strade per arrivarci.
- Quindi non ci resta altro che fermarci qui... so che questo è anche un albergo, vero?
- Sì, ma è rimasta una sola camera disponibile.
Io e Michael ci guardammo incerti, la proprietaria stava cercando le chiavi della stanza mentre Michael mi parlò sottovoce:
- Alice, per te va bene?
- È l'unica soluzione.. ma tu hai qualche impegno domani mattina?
- No e tu?
- No no, tranquillo.
- Bene allora queste sono le chiavi della vostra stanza, la troverete al secondo piano.
La signora richiamò la nostra attenzione mostrandoci una chiave in acciaio appesa ad un medaglione in legno chiaro sul quale era inciso il numero sette, consegnandola a Michael.
- Ok, grazie, a domani.
- Buona serata!
- Grazie, altrettanto.
Io e Michael salimmo la scala in noce che portava al piano superiore, sul pavimento del corridoio era steso un lungo tappeto rosso in velluto sul quale camminammo per raggiungere la nostra stanza. Michael inserì la chiave nella serratura e la girò senza alcuna difficoltà, poi aprì la porta e lasciò che fossi io ad entrare per prima.
I muri erano bianchissimi, i vetri della finestra sul lato della stanza erano colmi delle goccioline di pioggia che cadeva al loro esterno. Alla nostra destra si trovava un letto matrimoniale sul quale era adagiato un copriletto arancio e due cuscini rossi; i comodini erano in legno di pino chiaro, illuminate da due lampade a muro che si trovavano sopra di essi. Nell'altro lato della stanza era posizionato un divanetto color lilla, una scrivania avente un lato appoggiato al muro con una sedia e la porta per il bagno.
- Bene, come ci sistemiamo?- domandò Michael, imbarazzato dalla situazione quanto me.
- Io posso dormire sul divano.
- No, sto io sul divano, non voglio che tu stia scomoda e non potrei accettare il fatto che tu non riesca a riposarti per causa mia.
- Ma tu...- non mi lasciò finire la frase.
- Niente “ma”, ormai è deciso.
Mi sorrise sapendo che non avrei più avuto nessun motivo valido per contraddirlo.
- Ok, mi arrendo. Facciamo come vuoi tu.- dissi con aria rassegnata.
- Brava piccola.- Mi rispose lui, contento di averla vinta.
Mi accarezzò il braccio e si diresse verso il letto per prendere il cuscino che appoggiò sul lato del divano. Io intanto andai in bagno a sistemarmi e dopo di me andò lui.
Mi sdraiai sul letto e la mia testa affondò nel morbido cuscino rosso , Michael si tolse la sua giacca blu appoggiandola sulla sedia, poi si sdraiò sul divano.
- Michael, hai freddo? Vuoi una coperta?
- No, grazie, sto benissimo così, non preoccuparti.
- Ok, buonanotte.
- 'Notte, a domani.
Spensi la luce e la stanza rimase quasi completamente buia, solo i riflessi dei lampi e dei fulmini generavano ombre più chiare, seguiti da assordanti tuoni. Passò qualche minuto, non riuscivo a prendere sonno, quando sentìì Michael muoversi e capìì che era ancora sveglio.
- Michael, tutto a posto?
- Sì, ma ti ho svegliata?
- No no, non stavo dormendo, ma tu?
- Non riesco ad addormentarmi...
- Neppure io..
Riaccesi la lampada, negli occhi di Michael vidi un velo di tristezza che cercò di far svanire appena la luce gli illuminò il viso, poi si alzò:
- Scusami Aly, forse non era la serata che ti aspettavi. Mi dispiace di averti bloccata qui, se avessi saputo che.. - lo interruppi.
- Michael tu non ne hai nessuna colpa! - mi alzai anch'io e lo raggiunsi – non potevi sapere ciò che sarebbe accaduto, è stato un imprevisto, lo so benissimo, non c'è bisogno che ti scusi. Anzi, se la metti su questo piano, allora sono stata io ad accettare di venire e quindi ti ho messo io nei pasticci..
- Non dirlo neanche! Tu non hai fatto niente di male.
Un tuono improvviso ci fece sobbalzare entrambi cogliendoci di sorpresa; volgemmo lo sguardo verso la finestra, poi ci guardammo divertiti dallo spavento che c'eravamo presi.
- Era per il temporale che non riuscivi a dormire?
- Sì, ma non solo per quello... - abbassai lo sguardo e mi sedetti, la mia mente fu velata da una tristezza apparentemente inspiegabile; Michael non disse nulla, ma si sedette accanto a me. Il suo tacere mi fece capire quanto lui potesse comprendermi, sapeva che avevo bisogno di quel silenzio, poi continuai – E tu
- Io soffro di insonnia, spesso passo le notti in bianco e questa sera il temporale non migliora, di cert, la mia situazione.
- Capisco.. mi dispiace. Ma non esiste alcun modo perché tu riesca a dormire tranquillamente?
- I medici mi hanno prescritto infinità di farmaci, ma non hanno mai avuto alcun effetto duraturo: funzionavano i primi giorni, ma poi ritornava tutto come prima. Inoltre, non faccio altro che pensare a tutte quelle stupidaggini che scrivono di me sui tabloid, non riesco a darmi pace.
- Non voglio che tutto ciò finisca per rovinarti la vita! Secondo me dovresti prenderti un po' di tempo per te stesso; vai qualche giorno in vacanza lontano da loro, in un luogo in cui non possono raggiungerti o disturbarti, in cui puoi liberarti la mente e lasciarti tutto alle spalle. Ne uscirai più forte, credo ti farebbe bene.
- Sarebbe fantastico, ma non posso.
- E perché no?
- Cosa direi a tutti i miei collaboratori e tutti coloro che mi seguono ogni giorno?
- Ma tu sei un uomo libero! Perché devi rendere conto a loro? Non possono tenerti chiuso nella gabbia d'oro che ti hanno costruito attorno, sei tu che devi decidere per la tua vita, gli altri non sono nessuno per farlo al posto tuo.
- Aly, le tue parole mi danno speranza, grazie. Sei un angelo.
Mi accarezzò dolcemente la guancia con il palmo della mano, si avvicinò a me e mi abbracciò; le sue mani poggiavano sulla mia schiena generando qualche piega sul vestito e le mie si immersero fra la sua folta chioma di finissimi capelli che davano forma ai suoi lunghi ricci.
Parlammo ancora, fino a notte fonda, fino a quando ci sdraiammo lentamente l'uno di fianco all'altro e ci addormentammo tra il suono delle nostre parole assonnate, intente a concludere il discorso.
angelaserre
00giovedì 12 agosto 2010 23:43
brava mi piace la tua storia.continuaaaaaaaaaaaa..................... [SM=g27811] [SM=x47938]
dirtydiana66
00venerdì 13 agosto 2010 09:35
nn ti fermare piace anche a me qsta storia......
Chiar@95
00venerdì 13 agosto 2010 15:29
Bellissimo capitolo [SM=g27811] ,non so cosa dire sei bravissima [SM=g27838] ,complimenti [SM=g27838] ,ma tra loro nasce qualcosa [SM=g27832] ,dai dai continuaaaaaaa..... [SM=x47932] [SM=g27838]
invernizzilaura
00martedì 24 agosto 2010 23:14
Non sò come ringraziarvi x il vostro sostegno, le vostre lodi mi commuovono. Grazie x essere qui e per avermi sostenuta fin ora, nonostante i miei frequenti ritardi... posto il capitolo 6 sperando di non deludervi. buona lettura.

Capitolo 6

La luce diurna penetrava nella stanza attraverso i vetri appannati; era presto, ma quel reverbero mi indusse ad aprire impercettibilmente gli occhi, ancora assonnati, quali si richiusero immediatamente dopo una manciata di secondi, portandomi in uno stato di dormi-veglia. Sentivo il lontano frusciare del vento tra le foglie degli alberi, il cielo era grigio, ma quella sua opacità non vietò ai raggi solari di dare vita ad un clima più malinconico; in lontananza sentivo lo scontrarsi delle stoviglie nelle cucine del ristorante, mi ricordavano quei giorni passati dalla nonna quando ero ancora piccola. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo, quando trascorrevo parte dell'estate nella sua casetta in montagna, sentivo gli stessi rumori quando aprivo gli occhi, mi svegliavo con il suono della camminata di ciabatte delle mie zie che svolgevano le faccende di casa al piano di sopra; ed io ero lì, i loro vocii mi provocavano un'inspiegabile angoscia, ero sul mio letto a castello, mi sembrava di essere in capo al mondo, immersa nel buio della stanza; vi era solo un bagliore che filtrava da sotto la porta, ma talmente sottile e netto da non riuscire ad illuminare il resto dell'ambiente. Quei momenti erano passati in un batter d'occhio, non sarebbero mai potuti ritornare, è un capitolo della tua vita al quale non sei disposta a scrivere la parola “fine” quando in realtà è già stato terminato senza un'adeguata conclusione, proprio quando tutto ti sembra appena iniziato, ti rendo conto che non potrà perdurare oltre, lasciandoti solo il rimpianto di giorni passati troppo in fretta e il ricordo di perone che ora non esistono più lasciandoti abbandonata a te stessa. Sono gocce di veleno che ti soffocano con spietatezza, non ti danno modo di reagire. La lacrima che sgorgò salata e amara era la materializzazione di un passato indelebile, anche se spensierato, ricordarlo è come girare la lama già affondata nella profonda ferita inflitta nella mia anima.
Non mi ero resa conto di ritrovarmi rannicchiata con la testa appoggiata alla spalla di Michael, che riposava supino accanto a me. Me ne accorsi soltanto quando una goccia di lacrima andò a terminare la sua corsa sulla camicia di Michael; lui si mosse e i suoi capelli mi solleticarono il viso. Mi spostai rapidamente, rendendomi conto di aver disturbato il suo sonno; non volevo svegliarlo, ma lui aprì i suoi bellissimi occhi, sbattendo le palpebre due o tre volte. Cercando di non farmi notare, sprofondai il viso nel cuscino per cercare di asciugare le lacrime.
- Buon giorno!
- Buon giorno Michael... ti ho svegliato?
- No, ero già sveglio, non preoccuparti... ma tu piuttosto? Cosa ti succede?
- Niente.... hai dormito bene? - tentai di dissuaderlo, intanto cambiai posizione posando il gomito al cuscino e appoggiai la testa sulla mano.
- Non cercare di cambiare argomento, prima stavi piangendo, me ne sono accorto... cos'è che ti turba?
- Michael, non è niente di importante, credimi... è che a volte il passato ti lascia dei rimorsi, ma in questo momento non centrano niente...
Abbassai lo sguardo, una paura immotivata mi attraversò, avevo timore di fargli del male se gli avessi parlato del mio passato, che già distruggeva me.
- Ti capisco se non hai voglia di parlarne, ma più te lo tieni dentro peggio sarà!
Cercò di incrociare il mio sguardo, poi mi alzò il mento con un dito e ci guardammo negli occhi intensamente fino a quando poi squillò il cellulare di Michael, che si trovava nella giacca che la sera prima aveva posato sulla sedia. Mi guardò consapevole che il dovere lo chiamava a dover rispondere; si alzò e quando sfilò il telefono dalla tasca leggendo il nome del mittente della chiamata cambiò espressione, da quella preoccupata che aveva prima, odiavo pensarlo, ma era per causa mia; diventò più cupo.
- Perdonami, devo rispondere.
- Sì, tranquillo. - cercai di strappare un sorriso di rassicurazione, ma mi fu impossibile, non più per gli acidi ricordi che erano riaffiorati qualche momento prima, ma perché l'espressione di Michael mi aveva comunicato che quella telefonata non sarebbe stata altrettanto piacevole per lui, vedere il suo viso così malinconico mi spezzava il cuore.
Lo guardavo mentre parlava, mi accorsi di quanto lui fosse timido, Michael riusciva a trovare qualcosa di magnifico e speciale in qualsiasi cosa, il suo nobile animo era il più sensibile che avessi mai potuto incontrare, aveva conservato la pura ed innocente fanciullezza di un bambino. Era forte, probabilmente non si rendeva conto di quanto poteva esserlo, ma la sua anima era così fragile che sarebbe potuta andare in frantumi per un nonnulla. Mi si formò un nodo in gola, nessuno avrebbe potuto immaginare quanto lui avesse sofferto. Non riuscivo ad accettarlo: perché sono sempre le persone più buone a dover penare mentre il mondo è impegnato a soddisfare i propri interessi, volendo trovare notizie che scandalizzino la gente a discapito degli innocenti?
Rifiutavo l'idea che Michael avesse avuto una vita difficile e piena di ostacoli che gli impedivano di avere la propria indipendenza, la propria felicità, la propria libertà.... Non si meritava tutto questo, non lui! Se in quel momento mi fosse stato domandato se avessi voluto tornare indietro vivendo al posto suo tutto il dolore che ha sopportato, avrei risposto di sì, avrei fatto qualunque cosa per potergli regalare un passato, un presente ed un futuro sereno... l'importante è che lui stesse bene, sarei stata pronta a sopportare qualsiasi cosa per poterlo vedere felice, anche a costo della vita.
La mente mi scoppiava ed il mio cuore era sovrastato dalla collera, intanto Michael riattaccò la telefonata.
- Aly, questa sera devo andare alle prove... un ballerino che si è ritirato dal tour e devo scegliere il sostituto...
Le sue parole spezzarono la sfera creatasi intorno a me, riportandomi alla realtà. Per anni mi ero dovuta difendere dalle circostanze fingendo di essere serena, nessuno si accorgeva del mio vuoto interiore perché ero diventata brava a nasconderlo; quindi decisi di cancellare dal mio volto quell'aria riflessiva ed assorta nel trovare un perché all'infelicità concentrandomi su ciò che Michael mi stava dicendo: il suo tono di voce non era uno dei più felici e non potei fare a meno di chiedergli il motivo.
- Ok, ma perché sei così giù?
- Hanno insistito per sapere dove sono...
- E tu cosa hai risposto? - mi alzai in piedi anch'io.
- Forse ho sbagliato, ma ho preferito non dire che ero con te... non posso fidarmi: se qualcuno diffondesse la notizia, verrebbe sicuramente distorta ed i media inizierebbero a perseguitare anche te.
- Michael, non voglio che ti crei problemi a causa mia.
- Ma Aly, tu non sei un problema per me!
Si avvicinò a me e mi abbracciò dolcemente. Mi bastò quell'abbraccio per calmare completamente la mia mente che fino a qualche istante prima si arrovellava nel nascondere il mio non accettare quanto male era stato fatto a lui; sentirlo vicino era come la prova che poteva ancora farcela...
Scendemmo al piano inferiore per la colazione, accomodandoci nella stessa saletta della sera precedente. Passate le prime ore della giornata, le nuvole si diradarono a poco a poco, lasciando spazio al tepore del sole, quale sembrava un invito ad uscire all'aria aperta. I lavori di manutenzione per rendere percorribile la strada bloccata dalla frana erano stati svolti durante la notte ed ora si poteva ritornare in città.
Quei pochi momenti che ci sarebbero rimasti prima di tornare a Los Angeles, decidemmo di passarli nelle verdi distese di prati della vallata rincorrendoci a vicenda.
- Michael, aspettami!
- Sì, ma stai attenta che adesso ti prendo!
- Ah sì? Allora inizierò a farti il solletico!
Quando ci raggiungemmo mi prese alle spalle stringendomi fra le sue braccia e ci fermammo ad ammirare l'incantevole paesaggio che si estendeva davanti a noi.
Ci sdraiammo sull'erba supini l'una di fianco all'altro avendo ancora il fiatone della corsa.
- A volte mi chiedo da dove nasca tutta questa bellezza... il sole, ad esempio... è la stella più luminosa di tutto il cosmo, ma i nostri occhi non riescono a guardarla se non per qualche secondo perché troppo luminosa.. - rifletté Michael.
- È una domanda che mi pongo da tempo, e l'unica risposta che mi sono saputa dare è che le cose più belle che ci circondano non si mostrano completamente per mantenere vivo il loro mistero: se guardassimo il sole in tutta la sua luce, dopo poco tempo ci dimenticheremmo della sua importanza perché la sua presenza diventerebbe scontata...
- Ma è ingiusto... perché la vita ti deve sempre distruggere prima di lasciarti alla felicità?
- Perché questo mondo è crudele... a volte sarei voluta nascere in un mondo a parte.
- Non sei soddisfatta della tua vita?
- Vorrei solo che fosse diversa da quello che è. Se fossi sempre stata come sto in questo momento, allora sì, ne sarei soddisfatta... vorrei fermare il tempo, per rendere interminabile questa giornata.
- Noi possiamo fermare il tempo, se solo lo vogliamo... solo ora mi sto accorgendo di cosa vuol dire avere un'amica... la nostra amicizia ha già segnato questo momento rendendolo eterno, perché resterà inciso nella nostra memoria... non ti potrò mai dimenticare...
Girl In The Mirror.95
00mercoledì 25 agosto 2010 01:25
Aliiii, sono imperdonabile, mi faccio schifo da solaa!
Scusa il super ritardo, ho appena letto i tuoi capitoli tutti d'un fiato.
Lasciami solo dire che qualsiasi complimento o lode che ti verrà attibuito in questo topic sarà di certo meritato, anche se non credo tu abbia bisogno della mia conferma per convincertene.
Riguardo alla storia, che dire, è davvero bella. La loro amicizia sta fiorendo come una rosa, rivelando di petalo in petalo il medesimo colore.
Spero di leggere presto il prossimo capitolo, sono curiosa da matti!
Un bacione tesoro, e tanti tanti complimenti [SM=x47938]


Viki
Chiar@95
00mercoledì 25 agosto 2010 20:59
Bellissimo capitolo,complimenti.
Spero che arrivi presto il nuovo capitolo e ricordati che tu non potrai mai deluderci....
Un bacio,Chiara.
invernizzilaura
00mercoledì 25 agosto 2010 21:36
Girl In The Mirror.95, 25/08/2010 1.25:

Aliiii, sono imperdonabile, mi faccio schifo da solaa!
Scusa il super ritardo, ho appena letto i tuoi capitoli tutti d'un fiato.
Lasciami solo dire che qualsiasi complimento o lode che ti verrà attibuito in questo topic sarà di certo meritato, anche se non credo tu abbia bisogno della mia conferma per convincertene.
Riguardo alla storia, che dire, è davvero bella. La loro amicizia sta fiorendo come una rosa, rivelando di petalo in petalo il medesimo colore.
Spero di leggere presto il prossimo capitolo, sono curiosa da matti!
Un bacione tesoro, e tanti tanti complimenti [SM=x47938]


Viki



Viky, non sai quanto mi renda felice sapere ke leggi la mia ff, considerando ke tu scrivi molto meglio di me :)
ti voglio bene [SM=x47938]

Chiar@95, 25/08/2010 20.59:

Bellissimo capitolo,complimenti.
Spero che arrivi presto il nuovo capitolo e ricordati che tu non potrai mai deluderci....
Un bacio,Chiara.



Chiara sei dolcissima!! posterò presto. [SM=g27835] [SM=x47938]
marty.jackson
00mercoledì 25 agosto 2010 21:55
Alice complimenti la tua storia è davvero bellissima! sei davvero molto brava!non vedo l'ora di leggere il seguito, un bacio [SM=x47938]
dirtydiana66
00mercoledì 25 agosto 2010 22:04
sono rimasta senza parole , dire che è fantastico è troppo poco ... aspetto il prossimo
grazie
invernizzilaura
00venerdì 27 agosto 2010 21:25
Grazie anke a marty.jackson e dirtydiana66, siete voi a laciarmi senza parole [SM=g27824] le vostre lodi hanno un grande valore x me!
baci [SM=x47938] [SM=x47938]
Aly
maria96
00sabato 28 agosto 2010 23:13
Bellissimo questo capitolo!!! Spero che la loro amicizia possa diventare qualcosa di più... Spero che posterai presto il nuovo capy, ciao!!
angelaserre
00domenica 29 agosto 2010 00:12
bellissimo cap. aspetto il prossimo
invernizzilaura
00domenica 29 agosto 2010 01:42
Grazie angelaserre e maria96, il prossimo capitolo è quasi pronto.
invernizzilaura
00domenica 29 agosto 2010 01:50
Grazie x il vostro sostegno ragazze, ma questo capitolo penso ke vi deluderà. Non voglio farvi attendere troppo, ma penso ke sia molto più scadente rispetto ai precedenti.


Capitolo 7

Nel primo pomeriggio tornammo a Los Angeles, Michael mi riaccompagnò a casa e lo invitai a fermarsi un po' da me.
- Vieni, ti faccio vedere la mia casa..
- Veramente ora dovrei andare a prepararmi; non posso ritardare...
- Dai, il tempo di bere qualcosa insieme e poi ti lascio andare.
- Si ma..
- Neanche due minuti? - lo guardai implorante.
- Ok, come posso rifiutare se me lo chiedi con quegli occhi birichini a cui non resisto?
- Infatti non puoi dirmi di no.
Una volta entrati feci accomodare Michael sul divano in velluto che si trovava al lato del tavolino in vetro al centro del salotto.
- Vado in cucina a prepararmi un caffè e tu cosa preferisci?
- Va bene anche per me il caffè, grazie.
- Perfetto, torno subito.
Mi diressi in cucina e presi frettolosamente la scatola del caffè mettendone a scaldare la quantità necessaria per due persone. Eseguendo quei gesti di routine, così scontati e veloci, mi fermai qualche istante, accorgendomi che era la prima volta che li compivo per due persone: non ero sola, ma di là c'era Michael, c'era un amico ad aspettarmi. A quel punto, anche scaldare il caffè divenne magicamente un motivo per sentirmi felice, un lavoro a cui dedicarmi completamente, perché fatto con amore. Il mio cuore era colmo di gioia, tuttavia non volevo farlo troppo attendere sapendo che già l'avrei fatto ritardare, quindi presi il vassoio in legno che usavo solo per le importanti occasioni e vi sistemai le tazzine con lo zucchero ed il latte, nel caso in cui Michael ne avesse voluto aggiungere un goccio.
Quando il caffè fu pronto lo versai nelle tazzine facendo attenzione a non rovesciarlo, talvolta ero tanto distratta da non combinare grossi pasticci.
Raggiunsi Michael in salotto trovandolo assorto ad osservare la distesa di miniature di ballerine in vetro soffiato o altri materiali che tenevo sul mobile ad angolo; intanto appoggiai il vassoio del caffè sul tavolino.
- Non sapevo collezionasti ballerine.... sei più rifornita di un museo di ceramiche.
- Infatti ne ho molte perché ho iniziato a collezionarle quando ero piccolina, anche se a mia mamma non piacevano quelle “cianfrusaglie” come le definiva lei, ma mi hanno sempre attratta.
- Ed ecco un altro lato di te che non conoscevo; riesci a sorprendermi... ma chi è la ragazza di questa foto?
- Ma come, non mi riconosci?!
- Sei tu?
- Sì, avevo sette anni ed era il mio primo saggio di danza.
- Ed eri già così bella?
- Mi stai prendendo in giro, per caso?
- No, assolutamente.
- Beh, allora grazie, ma non mi piacevo poi così tanto..
Ci sedemmo entrambi sul divano in pelle sorseggiando il caffè, ancora troppo caldo.
- Aly, posso chiederti una cosa?
- Sì, dimmi.
- Ti andrebbe di venire a vedere il concerto che farò venerdì prossimo a Parigi?
- Cosa?! - la mia voce sobbalzò incredula alle sue parole.
- Vuoi venire a vedermi a Parigi? Ci terrei molto...
- Lo stai davvero chiedendo a me?
- E a chi altrimenti?
- Michael, ne sei sicuro? Insomma, io non sono una ragazza famosa mentre tu – non mi lasciò terminare la frase.
- Non devi preoccuparti di niente, non importa che tipo di persona sia tu, l'importante è che tu venga con me, ti prego!
- È un sogno!
- Allora è un sì?
- Sì, verrò.
Il mio cuore faceva salti di gioia, sembrava dovesse scoppiare. Reagii d'impulso stringendolo in un forte abbraccio e lui di conseguenza mi avvolse tra le sue braccia; ogni cosa intorno a noi aveva perso forma e colore, ciò che ci circondava sparì nel nulla. Michael era l'unica persona che mi faceva sentire importante, l'unico che mi ricordava in ogni momento che la mia vita aveva ancora uno scopo e valeva la pena di essere vissuta, bastava un suo sguardo, un suo sorriso. Prima di sciogliere l'abbraccio gli schioccai un bacio sulla guancia sinistra, lui mi accarezzò il viso, ma il tempo stringeva e dopo qualche minuto io sarei rimasta sola in casa, tra i miei soliti lavori casalinghi.
- Ora devo andare, chiamami se ne avrai bisogno.
- D'accordo. Grazie per ieri sera, dopotutto l'imprevisto non è stato poi così negativo.
- Io direi che l'imprevisto è stata la cosa più bella che sarebbe potuta capitarci.
Mi sorrise dolcemente e mi baciò sulla guancia, poi lo accompagnai all'uscita e se ne andò.
Quella sera dormii sonni tranquilli, ma la pace che Michael mi aveva trasmesso, sarebbe durata ben poco.
Chiar@95
00domenica 29 agosto 2010 10:42
Bellissimo capitolo.
Purtroppo io parto domani e torno il 14 leggerò il capy al mio ritorno,ok?.
Sei bravissima,continua così.
Girl In The Mirror.95
00lunedì 30 agosto 2010 18:19
Come sarebbe durata ben poco?? Aliiii, cos'è che deve succedere adesso, andava tutto così bene!
Guarda che non è vero, io non scrivo meglio di te, sei bravissima, claro? [SM=g27838]
Sono qui che aspetto il nuovo capitolo, spero di vederlo pubblicato il più presto possibile, non vedo l'ora!
Un bacione, ti voglio bene! [SM=x47938]

Viki
invernizzilaura
00sabato 4 settembre 2010 23:09
Chiar@95, 29/08/2010 10.42:

Bellissimo capitolo.
Purtroppo io parto domani e torno il 14 leggerò il capy al mio ritorno,ok?.
Sei bravissima,continua così.



Chiara, grazie! non preoccuparti, il 14 potrai leggere il seguito e tutti i capitoli che ti sarai persa, io ti aspetterò.


Girl In The Mirror.95, 30/08/2010 18.19:

Come sarebbe durata ben poco?? Aliiii, cos'è che deve succedere adesso, andava tutto così bene!
Guarda che non è vero, io non scrivo meglio di te, sei bravissima, claro? [SM=g27838]
Sono qui che aspetto il nuovo capitolo, spero di vederlo pubblicato il più presto possibile, non vedo l'ora!
Un bacione, ti voglio bene! [SM=x47938]

Viki



Viky, anche tu sei bravissima a scrivere! il nuovo capitolo sta arrivando, TVB!!

invernizzilaura
00sabato 4 settembre 2010 23:18
Buona sera, eccomi qui con il nuovo capitolo, grazie a tutte coloro che seguono con pazienza lo svolgersi della mia fan fiction nonostate la lentezza con cui scrivo e posto, mi rendo conto che starmi dietro è annoiante per via di tutti i ritardi con cui faccio proseguire la storia, siete fantastiche... e pazienti! grazie davvero a tutte.

Capitolo 8

Il giorno dopo mi alzai di buon ora, sbrigai le faccende di casa secondo routine e poi decisi di uscire e fare la spesa, avendo il pomeriggio pieno di lavoro. Era ormai giunta l'ultima settimana di Agosto, da lì a poco la città si sarebbe progressivamente svuotata con le partenze dei turisti, lasciando libero movimento al quotidiano traffico lavorativo autunnale.
Uscii dalla porta distrattamente, assorta nei miei pensieri e prima di andarmene controllai la posta. Nella buchetta trovai alcune lettere contenenti svariati sponsor pubblicitari e un'insolita bustina trasparente che attirò la mia attenzione.
Rientrai in casa, la busta conteneva un foglietto privo di mittente, ma quando lessi le poche sillabe impresse su di esso il mio cuore cessò di battere, in preda al panico.
“State attenti o lo saprà il mondo intero”
Girai il foglio e rividi quel momento: quando Michael mi riportò a casa il giorno prima, qualcuno ci aveva scattato una foto a nostra insaputa, ed eccola lì fra le mie mani, la copia dell'immagine che avrebbe potuto rovinargli la vita, un'altra speculazione alimentata da ipotesi infondate sul suo conto, un'altra fetta della sua privacy buttata al vento perché resa pubblica, sporcata, andata in frantumi.
La vista si oscurò le mani e gli arti gelarono, la pressione calò bruscamente, la testa iniziò a girare sentendomi quasi cadere e le gambe non vollero più reggermi.
Mi ritrovai seduta sul divano, i miei occhi diventarono languidi, continuarono a riempirsi di lacrime sempre più, le sagome lontane ma riconoscibili di Michael e me impresse su quella foto iniziarono a sfocarsi e a traballare con l'aumentare delle lacrime. Mi parve di rivivere uno di quegli incubi che spesso mi tormentavano durante la notte, era surreale, assurdo. Sembrava impossibile: quelle ore passate insieme a Michael erano state indescrivibilmente perfette, c'era comprensione, non esistevano barriere fra di noi ed ora anche quel piccolo ritaglio di libertà che ci eravamo concessi poteva essere distrutto, era in pericolo, la nostra intimità era stata violata.
La paura iniziò ad impossessarsi di tutto il mio corpo, quel carattere forte e resistente che gli altri trovavano in me non esisteva più, o meglio, non era mai esistito; era soltanto un modo per nascondere le mie debolezze.
Stetti qualche ora stesa sul divano, non mi sentivo bene, non riuscivo a riprendermi, la mia mente iniziò a vagare facendo ipotesi e congetture su ciò che sarebbe potuto accadere... forse l'individuo che ha scattato la foto voleva solo impaurirmi.. o forse stava facendo sul serio?
Mi alzai e presi il telefono, stavo per chiamare Michael, ma avrei fatto la cosa giusta? L'incertezza mi tormentava; quello che era successo lo riguardava in prima persona ma, lui aveva un concerto il giovedì successivo da portare a termine: l'avrei messo in agitazione... già non stavo bene io e se fosse stato male anche lui sarebbe stato peggio. Prima o poi gli avrei dovuto parlare, l'avrei fatto alla fine del concerto, non volevo dargli l'ennesima preoccupazione in giorni così impegnativi per lui.
La settimana trascorreva lentamente, non mangiavo quasi niente, non dormivo più, mi costringevo a non pensare alla foto, ma più mi sforzavo più ci pensavo.
Quando andavo a lavorare quella settimana, non mancava mai qualcuno che mi chiedesse che cosa avessi o se stessi bene, mi venivano dei forti mal di stomaco, e mi rivolsi al medico dopo tre giorni di dolore insoppostrabile per farmi prescrivere un antidolorifico o qualcosa che mi facesse stare meglio.
- Prima di somministrarle qualcosa, però, dovrei sapere a cos'è dovuto lo stress.
Non avrei potuto rispondergli sinceramente... non potevo parlargli di ciò che era accaduto.
- Dottore, non ne ho idea, davvero!
- Io credo invece che lei lo sappia.
- Le ripeto che non è successo niente di allarmante, glielo assicuro.
- Non voglio insistere, però c'è qualcosa di cui non può parlare e questo la agita?
- Ammetto che questo non è uno dei migliori periodi, ma sono questioni private e credo sarebbe inopportuno discuterne con lei...
- La capisco, mi scusi, sono stato invadente.
- No, non si deve scusare, lei sta solo facendo il suo lavoro...
- Bene, allora può prendere un'aspirina ogni dodici ore e se non è abbastanza le prescrivo anche alcune pastiglie.
- Ok, grazie mille.
Nei giorni seguenti mi ripresi fisicamente ma nulla poteva togliermi quella frase dalla mente...
Per ché ogni volta che si assapora un momento sereno deve essere distrutto? In questo mondo il male prevale in ogni circostanza e quando si trova un frammento di felicità lo si custodisce nel proprio cuore come fosse la cosa più pereziosa perché raro, sembra si sia consumato rapidamente a differenza dei momenti di dolore che sembrano non aver fine, quindi nei tuoi ricordi lo vuoi mantenere intatto, lo ripercorri con la memoria istante per istante creando l'illusione di eternizzarlo in te.
L'angoscia che mi portavo nel cuore in quei giorni non era niente in confronto al dolore che avrei provato spiegando a Michael ciò che era accaduto; niente mi avrebbe potuto far più male che vedere Michael soffrire e la convinzione che sarebbe successo mi logorava.
Se, al contrario, non gli avessi parlato, con che coraggio l'avrei potuto guardare ancora negli occhi nascondendogli una cosa del genere?

Mancavano poche ore a quando avrei rivisto Michael sul palco, era pomeriggio e stavo preparando alcune cose per la partenza. Squillò il telefono, era Michael, prima di rispondere cercai di tranquillizzarmi il più possibile, non volevo che mi sentisse preoccupata e se mi avesse chiesto cosa stava succedendo non sarei stata capace di mentirgli.
- Ciao Michael!
- Ciao Aly, tutto bene?
- A meraviglia, grazie e tu sei pronto per domani?
- E me lo chiedi? Non mi sono mai sentito più sicuro, mi sono preparato al meglio, considerando che poi verrà la mia amica preferita con me.
- E chi sarebbe questa amica preferita?
- Vediamo... si chiama Alice e ha dei bellissimi occhi verdi... la conosci?
- Si, credo proprio di sì. - ci sciogliemmo in una fragorosa risata, la sua voce era incredibilmente solare e sentirlo, per me, era la cosa più bella, quando ero con lui tutte le paure svanivano.
- Ascolta, per domani, ti va se vengo a prenderti nel pomeriggio?
- Michael veramente.. domani pomeriggio non posso...
- Ma verrai al concerto, vero?
- Certo che verrò, prenderò un aereo e per le sette sarò lì, così avrò qualche ora di anticipo... non posso spiegarti... lo farò quando ci vedremo, tranquillo...
- Ok, come vuoi tu, ma se cambiassi idea, dimmelo.
- Ti prego, non pensare che io ti stia evitando, è l'ultima delle mie intenzioni, credimi..
- Ti credo Aly, nessun problema..
- Grazie...Ti spiegherò tutto, promesso!
- D'accordo... non vedo l'ora di rivederti..
- Anch'io.. se per te va bene ci potremo vedere dopo il concerto.
- Ok, però, lascia almeno che scelga io l'albergo... sarà tardi e dovremo fermarci fino alla mattina dopo. Ne prenderemo uno in centro a Parigi, ti va?
- Michael, mi hai letto nel pensiero; è fantastico!
- Si, si, si, ma tu non me la racconti giusta...
- In che senso?
- Cos'è quella voce traballante che avevi prima?
- Prima?
- Sì.. quando mi hai risposto.
- Non era niente...anzi, non mi sono proprio accorta della voce.. e non preoc.. - la sua voce irruppe sulla mia.
- Aly, non provare a dire che di te non mi devo preoccupare.
- Ok, non lo dirò, ma... - mi interruppe di nuovo.
- Ma tu mi devi promettere che mi racconterai tutto.
- Ok, promesso, capo!
Rise di gusto a queste mie parole, si divertiva a contraddirmi nel volersi occupare di me, mentre io cercavo di non dargli altri pesi inutili... Pensavamo l'uno all'altro prima di occuparci di noi stessi, lui era la mia gioia, e io ero la sua.
Girl In The Mirror.95
00domenica 5 settembre 2010 20:15
Alii, ma cosa sono 'ste foto, eh? Mammamia, sempre in mezzo e con una macchina fotografica in mano questi qui!! [SM=g27826]
Non diciamo le torture che avrei in mente per loro, i nostri amici paparazzi, non sarebbe carino, anche perchè la pubblica umiliazione sarebbe il minimo... [SM=g27828] [SM=g27832]
Come sono carini insieme Michael e Alice, un'alchimia perfetta, così complici... Santo cielo, non posso pensare a quando Michael saprà della foto. Non esiterà a vedere di nuovo Alice, vero? Eccheccavolo, no! [SM=x47926]
Posta il prossimo, tengo le dita incrociate, deve risolversi tutto!
Un bacione grande, sei bravissima!! [SM=x47938]
TVB, questo è ovvio! [SM=g27822]


Viki
marty.jackson
00domenica 5 settembre 2010 20:25
Aly! che bei capitoli!! sei davvero bravissima! =)
malidizione a ste foto, stava andando tutto così bene! =(
spero che si risolva tutto!
baci! [SM=x47938]
invernizzilaura
00giovedì 9 settembre 2010 22:41





Girl In The Mirror.95, 05/09/2010 20.15:

Alii, ma cosa sono 'ste foto, eh? Mammamia, sempre in mezzo e con una macchina fotografica in mano questi qui!! [SM=g27826]
Non diciamo le torture che avrei in mente per loro, i nostri amici paparazzi, non sarebbe carino, anche perchè la pubblica umiliazione sarebbe il minimo... [SM=g27828] [SM=g27832]
Come sono carini insieme Michael e Alice, un'alchimia perfetta, così complici... Santo cielo, non posso pensare a quando Michael saprà della foto. Non esiterà a vedere di nuovo Alice, vero? Eccheccavolo, no! [SM=x47926]
Posta il prossimo, tengo le dita incrociate, deve risolversi tutto!
Un bacione grande, sei bravissima!! [SM=x47938]
TVB, questo è ovvio! [SM=g27822]

Viki



Viky, grazie x le tue parole, ultimamente la mia ff sta subendo alcuni alti e bassi (come me) ma vedere ke continui a seguirla mi riempie di gioia e speranza. TVB ank'io. intanto aspetto il tuo prossimo capy!

Baci [SM=x47938]



marty.jackson, 05/09/2010 20.25:

Aly! che bei capitoli!! sei davvero bravissima! =)
malidizione a ste foto, stava andando tutto così bene! =(
spero che si risolva tutto!
baci! [SM=x47938]



Grazie Marty, sono felice ke ti piaccia. vedrò cosa posso fare x la situazione delle foto [SM=g27822] , ma non sarà facile..
baci [SM=x47938]



Scusatemi x la lentezza con cui scrivo e posto i capitoli

invernizzilaura
00sabato 11 settembre 2010 23:31
Ecco il nuovo capitolo... spero di non deludervi, grazie x le lodi che sempre mi scrivete, è molto importante per me avere la vostra opinione, un kiss [SM=x47938]

Capitolo 9

Il pomeriggio successivo mi recai in aereoporto, aver sentito la voce di Michael mi aveva fatta tornare indietro nel tempo, quando ero ancora ignara dell'esistenza della foto ed ero insieme a lui. Invidiavo quei momenti, come se mi fossero stati rubati, erano un'illusione che si è rivelata essere tale dopo quella terribile scoperta. Michael, probabilmente, era ancora immerso in quel sogno e non si sarebbe mai immaginato che era stato perduto.... ma questo dipendeva da lui: avrebbe ancora voluto vedermi o si sarebbe infuriato? Se la cosa fosse teminata nel peggiore dei modi, ero consapevole che Michael non sarebbe stato in torto se non avesse voluto più vedermi, era comprensibile una reazione simile, al contrario, sarebbe stata la cosa più giusta per lui.
L'aereo decollò in perfetto orario, presi posto vicino al finestrino, le voci dei passeggeri riempivano la mia mente... ogni giorno i nostri sguardi si incrociano con quelli di individui completamente estranei a noi e che probabilmente non rivedremo più, ognuno con la propria storia, le proprie convinzioni, i propri sogni irrealizzabili. Sono sguardi vuoti, privi di qualsiasi emozione, ma quante volte le nostre menti avranno pensato alle medesime cose, quanta storia è nascosta nei loro animi che potrebbe essere simile alla nostra? Siamo tutti accomunati dall'essere anime in cerca di felicità per noi stessi, per i nostri cari, ma la più grande completezza si raggiunge quando saremmo in grado di donare agli altri ciò che abbiamo e confortarli anche quando dovremmo essere noi i confortati.
La mia mente vagava disordinatamente nell'immenso di queste riflessioni, incapace di dargli un'ordine, mi isolai poi dal frastuono iniziando a contemplare l'azzurro cielo.
Era limpido, la sua tinta sembrava dipinta al pastello e scemava verso il bianco in prossimità delle candide nuvole, poche e piccole; non ne esistevano di ugual forma o misura; uniche ed irripetibili, come ogni momento passato su questa terra, si vive soltanto una volta e non potrà mai essercene un altro uguale; come ognuno di noi, aventi caratteri che tendiamo a classificare a seconda della simpatia, della lealtà o sincerità, ma ci si può limitare soltanto a considerarli simili, perché ognuno è distinto dagli altri, grazie alle proprie caratteristiche.
Sotto di me si estendevano agglomerati di grattacieli ed edifici alternati a solitari paesaggi di campagna ed imponenti catene montuose che presentavano rocce in tutta la loro maestosità; il celeste oceano diventò una fonte di rigenerazione per la mia vista, così profondo e sempre in movimento, seguivo con lo sguardo il luccichio della sua coltre fino a quando non si ripresentarono i paesaggi europei che avevo ammirato per l'ultima volta prima di incominciare la mia nuova vita negli Stati Uniti, rivedere l'Europa mi provocò un incolmabile senso di vuoto, i vasti appezzamenti di terreno, le colline che a distanza di pochi mesi sarebbero state ricoperte dalla fresca neve, mi riportavano al passato.
In meno di sei ore arrivai a Parigi, uscita dall'aeroporto mi diressi all'Arena dove Michael avrebbe cantato; i fan si accalcavano davanti al porticato principale frementi di mostrare il loro biglietto agli addetti che ne avrebbero autorizzato l'entrata. Il sole era ormai tramontato scomparendo nella calma piatta delle pianure francesi. Michael non mi aveva detto come dovevo fare ad entrare, non avendomi lasciato il biglietto; poco male, prima o poi si sarebbe ricordato di avermi lasciata lì.
Aspettai una buona mezz'ora, stavo per telefonargli ma lui mi precedette inviandomi un sms:
“Sei arrivata? Mi ero scordato di dirti che ho riservato un posto per te in prima fila ma senza biglietto non ti lasceranno entrare, ti raggiungo tra cinque minuti al bar dell'Arena.”
Gli risposi immediatamente: “Ok, ci troviamo al bar, ma attento a non farti riconoscere dai fan!”.
Mi diressi verso il bar, fortunatamente era pieno di gente, così Michael non avrebbe dato nell'occhio, anche se si fosse camuffato, sarebbe stato comunque un rischio.
Mi fermai davanti ai tavolini esterni del bar, lottavo contro me stessa costringendomi a non parlargli, quando l'avrei visto, riguardo alla foto, ne avrei avuto tutto il tempo dopo il concerto, mi consolai pensando che comunque non mancava molto tempo a quando il momento sarebbe arrivato. Non dovetti aspettare molto perché Michael mi raggiungesse... camminava veloce verso di me, indossava un larghissimo sombrero sfaccettato in una moltitudine di colori accesi che gli copriva il viso lasciandolo in ombra; per nascondere ulteriormente il volto portava degli occhiali da sole neri con due grandi lenti che si estendevano sino sotto gli zigomi ed un giaccone in pelle nero di tre o quattro taglie in più della sua gli celava interamente il corpo.
Dopo aver compreso che era lui tentai di trattenere la risata che il suo aspetto buffo aveva provocato in me.
- Ciao, tutto bene?
- Sì, vieni con me..
Mi prese per mano ed iniziammo a correre, lui a testa bassa, c'era molta gente, nessuno poteva riconoscerlo.
- Mi stanno guardando?
- Sì, ma non perché hanno capito chi sei, con quel cappello hai attirato l'attenzione di tutta Parigi!
Alcuni ragazzi notando gli abiti di Michael iniziarono ad inseguirci pensando che fosse un fuorilegge intenzionato a rapirmi. Sembrava uno scherzo, chi avrebbe mai immaginato che Michael Jackson venisse scambiato per un malintenzionato? Gridavano ma io e Michael cominciammo a ridere, senza riuscire a smettere.
- Il tuo cappello ha fatto scalpore, davvero un'idea a dir poco geniale!
- Ti prego non nominarlo neanche, dannato il momento in cui ho pensato di mettermelo...
Le risate non cessavano, eravamo tornati nel nostro mondo a parte, fatto di sorrisi e spensieratezza, anche se eravamo sotto gli occhi di altre persone, non avevamo alcuna intenzione di tornare alla troppo monotona realtà, rifugiandoci nel nostro paradiso immaginario. Eravamo intrisi della nostra innocente complicità, sembrava la scena di un film comico, mi piaceva vederlo felice, iniziai a prenderlo in giro, sapevo che si divertiva a essere scherzato, e non volevo che il suo sorriso si spegnesse subito....
- Mike, capisco che ti piacciono le feste, ma permettimi di dire che il carnevale è già passato da un pezzo!
- E sì che ho anche cercato degli abiti più sobri possibili...
- Giusto per non farti notare..
- E tu guarda ora come sei spettinata!
- Spettinata? Senti chi parla! Chissà come si saranno arruffati i tuoi adorati ricciolini sotto a quella specie di ombrello che ti sei messo in testa!
Tra una risata e l'altra arrivammo all'entrata secondaria che conduceva al camerino di Michael, entrammo ancora con il fiatone.
- Aly, sei fantastica! Non mi era mai capitato di essere scambiato per un rapinatore di ragazze e di scappare ridendo in mezzo a tutti senza che si immaginassero minimamente chi fossi..
- Ma sei stato comunque inseguito, caro mio. - gli dissi appoggiandogli una mano sulla spalla. Lui sorrise e mi abbracciò eliminando ogni distanza tra noi due. Respirai profondamente, consapevole del dolore che gli avrei procurato mostrandogli la fotografia, i sensi di colpa che erano cresciuti in me non diminuivano, anche se sapevo nasconderli.
Quando sciogliemmo l'abbraccio, Michael si tolse gli occhiali da sole e il sombrero, riponendoli su una sedia del retropalco.
- Ecco, e ora chi aveva ragione? - gli dissi avvicinandomi a lui per districargli i ricci tutti spettinati. Mi strinse a sé, schioccandomi un lungo bacio sulla guancia destra.
- Tu, come sempre. - sorrise stringendomi a lui in un abbraccio, annullando ogni distanza fra noi.
Quando sciogliemmo l'abbraccio Michael mi accompagnò attraverso i corridoi che mi avrebbero condotta al pubblico senza destare nessun sospetto agli occhi dei fan.
- Vai Michael, in bocca al lupo, sei grande..
- Se me lo dici tu, allora ci credo...
- Sei incorreggibile! Devi crederci perché è vero, non perché te l'ho detto io.
- Ok, tenterò di farlo...
- Aspetta, dopo ci possiamo vedere? Però se finisci tardi non voglio farti perder tempo e - la sua voce fermò il mio discorso.. - Vederti non è mai una perdita di tempo; dopo va benissimo, ci troviamo davanti alla Tour Eiffel quando tutti saranno andati via, ok?
- Verso mezzanotte?
- Facciamo l'una per sicurezza.
- Ok, come vuoi tu.
Ci salutammo ed andai a prendere posto fra il pubblico.
Girl In The Mirror.95
00domenica 12 settembre 2010 00:22
Mmh wow, complimentoni per il sombrero Michael! Ahahah, bravissimo, abiti sobri come sempre, mi raccomando... [SM=x47954]
Ali, la descrizione dei paesaggi Europei che scorrevano sotto l'aereo è stata impeccabile, realistica e perfetta. Sei così brava! Non paragonarmi mai a te... CHE VUOI FARMI SFIGURARE, SCUSA? [SM=g27832] [SM=g27825] [SM=x47961]
Mi è piaciuto davvero molto il fatto che Michael, camuffandosi, sia riuscito ad assaporare una goccia di libertà: niente assalimenti, niente di niente. Va beh, tranne quando lo scambiano per malintenzionato! [SM=x47954]
Grazie di essere andata avanti con la storia, aspetto con estrema curiosità il prossimo capitolo! Continua così, sei bravissima...
Un bacione grande [SM=x47938]


Viki
invernizzilaura
00lunedì 13 settembre 2010 22:31
Re:
Girl In The Mirror.95, 12/09/2010 0.22:

Mmh wow, complimentoni per il sombrero Michael! Ahahah, bravissimo, abiti sobri come sempre, mi raccomando... [SM=x47954]
Ali, la descrizione dei paesaggi Europei che scorrevano sotto l'aereo è stata impeccabile, realistica e perfetta. Sei così brava! Non paragonarmi mai a te... CHE VUOI FARMI SFIGURARE, SCUSA? [SM=g27832] [SM=g27825] [SM=x47961]
Mi è piaciuto davvero molto il fatto che Michael, camuffandosi, sia riuscito ad assaporare una goccia di libertà: niente assalimenti, niente di niente. Va beh, tranne quando lo scambiano per malintenzionato! [SM=x47954]
Grazie di essere andata avanti con la storia, aspetto con estrema curiosità il prossimo capitolo! Continua così, sei bravissima...
Un bacione grande [SM=x47938]


Viki



Viky, sarei io a non dovermi paragonare a te, non il contrario! Grazie x il tuo sostegno continuo e del tempo ke dediki alla mia ff, che sicuramente non è una delle migliori, ank'io aspetto il tuo nuovo capitolo [SM=g27824]
Ricambio il bacione [SM=x47938]


Chiar@95
00martedì 14 settembre 2010 13:22
Bellissimo capitolo non so cosa dire,mi è mancata la tua storia è bellissimaaaaaaaa!,
Questi capy sono bellissimi,ma secondo me succederà qualcos'altro al loro incontro,e chi lo sa.
Attediamo e poi lo sapremo.
Bravissima come sempe,complimenti e...continua così.
P.S Non ti preoccupare dei tempi ogniuno ha i suoi,io poi non posso parlare,un giorno ho postato un capitolo con un mese di ritardo.
invernizzilaura
00martedì 14 settembre 2010 21:16
Re:
Chiar@95, 14/09/2010 13.22:

Bellissimo capitolo non so cosa dire,mi è mancata la tua storia è bellissimaaaaaaaa!,
Questi capy sono bellissimi,ma secondo me succederà qualcos'altro al loro incontro,e chi lo sa.
Attediamo e poi lo sapremo.
Bravissima come sempe,complimenti e...continua così.
P.S Non ti preoccupare dei tempi ogniuno ha i suoi,io poi non posso parlare,un giorno ho postato un capitolo con un mese di ritardo.





Chiara, ke bello rivederti! mi sei mancata [SM=g27821] , spero tu abbia passato delle belle vacanze. [SM=g27824] sono felice ke ti piaccia la mia storia, ma x quanto riguarda i tempi non sò proprio a ke data potervi dare l'appuntamento x il prossimo capitolo, ho iniziato una bellissima scuola e avrò i pomeriggi pieni di studio, ma appena avrò del tempo libero lo dedicherò alla ff
Baci [SM=x47938]
Aly
invernizzilaura
00mercoledì 29 settembre 2010 22:53
Ragazze mie, sono in un ritardo imperdonabile, il nuovo capitolo è quasi pronto, spero di riuscire a postarlo presto. baci
Aly
Girl In The Mirror.95
00mercoledì 29 settembre 2010 22:59
Re:
invernizzilaura, 29/09/2010 22.53:

Ragazze mie, sono in un ritardo imperdonabile, il nuovo capitolo è quasi pronto, spero di riuscire a postarlo presto. baci
Aly



Aly, non ti preoccupare, io sono qui e non vedo l'ora di leggere il seguito di questa bellissima storia.
Un bacione, ti voglio bene!! [SM=x47938]

Viki
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