Attenzioni...Affetto...Amore (in corso). Rating: verde

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Foxy1975
00mercoledì 11 luglio 2012 08:05
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Questo è un capitolo diverso dagli altri due..
E' già la seconda volta che Michael le dice che non gli farà bene stare separati..anche quel giorno fatidico in cui lui poi si é fatto la coccinella (non la scout!)..Ha sempre lo stesso copione..non lasciarmi, affrontiamo la cosa insieme..
La cena con Keanu.. beh Raffy, dici che non sapresti come gestire un amante, ma nella ff te la cavi benissimo..il tono di Renèe é carezzevole, allusivo, melodioso con lui..fa la gatta, e lui ci cade con tutte le scarpe..e a piacerle é proprio che non é Michael, ma un uomo normale (per così dire) che la desidera. Anche se di fatto, Renée con Keanu, parla solo esclusivamente di Michael!
Mi é preso un colpo quando ho sentito.. 'Quindi ti angoscio?"..che fficoooo! Ahhahahahaha mi ha fatto tagliare!! E mi ha fatto piegare anche Renée con gli spaghetti penzolanti dalla bocca che dice a Michael " Stiamo cenando!"..rido mentre scrivo!..Il capitolo si accende..dai toni cupi dell'inizio prima tra Renèe e Michael e poi le confidenze angosciate di Renèe a Keanu..il finale si carica di elettricità..Renèe ha la meglio sull'insistenza di Michael, e lui frustrato si rivale su Keanu..e scoppia la rissa...bello! Brava!

Raffy, I love you! [SM=g27836] [SM=x47928] [SM=g27836]

Foxy
movida7521
00mercoledì 11 luglio 2012 10:59
Capitolo 53

Sono appoggiata al bancone e respiro affannosamente…stringo con tutte le mia forze lo straccio appoggiato sopra.

Due braccia forti mi stringono e io…. lascio fare.

Le sue labbra mi sfiorano l’attaccatura dei capelli e io….lascio fare

Scendono incerte e trepidanti sulla guancia e io…. lascio fare

Si avvicinano pericolosamente alla mia bocca e io….. lascio fare.

Mi bacia con passione e tenerezza, sempre attento, quasi discreto e timoroso…ma io lo incito a continuare e accarezzandogli la schiena possente lui si sente incoraggiato.

Ci baciamo e ci tocchiamo disinvolti e senza freni.

“Mi fai impazzire!” mi sussurra mentre mi alza il vestito e mi tocca
la gamba facendomi sussultare

“Continua…..ti prego…..” gli dico rovesciando la testa all’indietro e offrendogli tutto il mio corpo….

Non aspetta altro che il mio invito esplicito, mi fa gemere di piacere, di un piacere forte, lussurioso e disinibito…..ma non è amore….quello che sto facendo..è sesso spinto, sfrenato ma appagante.

Abbracciati sul divano stiamo per un po’ in silenzio

“Lascialo!” mi dice sfiorandomi con il pollice la punta della spalla

“No!! Non sarebbe giusto!”

“Dopo quello che ti ha fatto? Come puoi ancora pensare a lui? “

“Non sarebbe giusto per te, Keanu! Tu meriti una donna che ti ami….”

“Aspetterò e sono certo che un giorno mi amereai…”

“Hai appena detto la stessa frase di Michael…….me la disse all’inizio del nostro rapporto…..”

“Non posso amare un altro uomo se prima non smetto di amare lui….lo capisci questo?”

“Non riesco a capire cosa abbia di tanto speciale…..Reneèè mezza Hollywood ti corre dietro e tu? Ti muori dietro ad un uomo che non ti merita.

“Forse hai ragione ma questo non toglie che io lo ami…” rispondo con un nodo alla gola. Mi allontano dal suo corpo e quasi ringhiando esclamo “Mi fa andare fuori di testa sapere che lui è stato con un’altra donna, che l’abbia baciata, toccata……che..abbia goduto con lei……………! Mi umilia questa cosa e non puoi immaginare quanto!”

“Vieni qui!”

Allarga le braccia e mio accoccolo sul suo petto e piango.

***********

Salgo in macchina furibondo, e comincio a battere il pugno sul sedile. Urlerei dalla rabbia che ho in corpo.

Vederla seduta, rilassata e sorridente con lui mi fatto montare una collera sorda ma devastante.

“Fermati!” dico ad un tratto al mio autista

“Perché Signor Jackson? Cosa è accaduto!”

“Parcheggia in quello spazio buio, spegni il motore e chiudi le luci!”

L’autista esegue gli ordini cercando di mimetizzare la macchina, scende e va verso la strada per verificare meglio. Nel buio della notte non c’è alcuna possibilità che qualcuno possa notare l’auto nascosta dietro la curva.

Rimango in silenzio, immobile, seduto sul retro e mi faccio male pensando a lei e lui insieme. Lei ora è vulnerabile e allo stesso tempo desiderosa di vendicarsi. Lui bramoso di riprendersi quella che crede essere la donna della sua vita. Povero illuso.

Io e Reneè siamo fatti uno per l’altra….non ho alcun dubbio…la nostra difficoltà è riuscire a gestire i nostri caratteri forti, le nostre prese di posizione…

E poi…ora c’è Prince Michael, ……sua madre l’ha chiamato come il mio
primogenito…o forse l’ha chiamato come suo fratello

Una moto sfreccia a tutta velocità ridestandomi dai miei pensieri, guardo l’orologio, sono le 4 di mattina.

È già domani.

********************
Lui se n’è andato quando decido di prepararmi un the e farmi una doccia

Sono appoggiata al bancone e mi sto versando la bevanda fumante quando…

Due braccia vigorose mi stringono…………….. e io lascio fare.

Le sue labbra mi sfiorano l’attaccatura dei capelli ………………. e io
lascio fare

Scendono calde e provocanti sulla guancia …………..e io lascio fare

Si avvicinano pericolosamente alla mia bocca……………… e io lascio fare.

“Cosa vuoi!” chiedo sostenuta

“Voglio che mi perdoni !”

“Non mi va, voglio solo andarmene a letto!”

“Allora verrò a letto con te!”

Mi volto staccandomi dal suo abbraccio e impertinente lo provoco dicendo “Ti piacerebbe eh?”

“Piacerebbe anche a te…..ne sono certo!” mi risponde altrettanto presuntuoso

“Tu hai troppe certezze, come quella di credere che io non possa vivere senza di te!”

“Tu non puoi vivere senza di me….come io non posso vivere senza di te!” mi dice fiero guardandomi con occhi carichi di tenerezza

Abbasso lo sguardo non reggendo il suo ma bisbiglio “hai ragione ma dobbiamo essere realisti….non possiamo stare insieme….sembra che il nostro matrimonio abbia un timer incorporato…..dopo un po’ di tempo che conviviamo inevitabilmente accade qualcosa che ci spinge ad allontanarci.”

“Guardami ……Reneè guardami!...ti prego” mi dice avvicinandosi

“Se ti guardo…..tu ancora una volta riuscirai a plagiarmi!”

Lui rimane spiazzato da questa mia risposta. “Plagiarti? Io ti plagerei dunque?”

“Tu dici di amarmi…a parole….ma poi? …..ti comporti come se non
fossimo sposati ….mi umili e mi tradisci. …Poi torni da me….e con 2 occhi dolci e qualche moina mi riconduci a te……”rispondo riabbassando lo sguardo

“Ti riconduco a me…perché è accanto a me che vuoi stare….e devi stare!”

“E tu dove mi vuoi?”

“Adesso ti voglio tra le mie braccia!” mi dice allargandole

Mi butto su di lui in cerca di quello che solo lui sa darmi.

La stringo forte a me e le sento addosso l’odore di un altro uomo. Un profumo di liquirizia che mi entra nelle narici nauseandomi e bloccando le mie carezze e i miei baci.

“Perché ti sei fermato?”Mi chiede dolcemente

“Non mi va di essere il secondo!” rispondo seccato

“Ah….capisco……e come ti senti ora?”

“Un’idiota!....Mi sento preso in giro da te! Dalla donna che amo! Da mia moglie!”

“Pensa come posso sentirmi io, mio marito forse ha avuto un figlio da
un’altra donna…” gli dico con un mezzo sorriso

“Io non ho amato quella povera disgraziata”

“Neanche io amo Keanu se è per quello!”

“Non lo ami?!?”

“No! Non lo amo…e lui lo sa…..!”

“Ci sei andata…a..

“Si Michael! Ci sono andata a letto! …..Poco istanti fa!!!!”

Lo dico con gusto, soddisfazione godendo terribilmente nel vedere la sua mascella contrarsi, e i suoi occhi lanciare saette.

“Come ti senti?” gli chiedo

“Vuoi anche infierire?.....Non ti basta sapermi succube di te e del tuo amore?Ho aspettato fuori dal cancello che lui se ne andasse, che
lui lasciasse la casa di mia moglie dopo aver fatto ….l’amore con lei….

“Non ho fatto l’amore con lui…..!”

“….non…non ….avete….quindi…”

Non lo lascio finire “l’amore Michael, l’ho fatto solo con te! Con lui è stata solo una scopata…..!”

“…e….ti è piaciuta….?” Mi chiede con un sorriso astioso

“A te è piaciuta quella con Ilary?” gli rispondo amara

Lui si morde il labbro abbassando lo sguardo e fissandosi i piedi.

Touchè!

Buona lettura a tutte
movida
Foxy1975
00mercoledì 11 luglio 2012 12:49
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Ora te lo dico io..HAI SUPERATO TE STESSA!

Il ritmo che dai nell'apertura, con quelle frasi, é il preludio del sesso..mi é venuta l'acquolina..peccato! E' Keanu!..Le spalle possenti..no, a noi piacciono i 'er du' capelli'..a Roma diciamo a uno che ha il fisico esile..''a duca'! ' Cioé er du' capelli! Che ha le braccia come due capelli!!!! Scusa la parentesi denigratoria su Michael...
Come al solito, o almeno, molto spesso, i tuoi inizi sono seducenti e promettono un fantastico resto..che poi mantengono! Devo dire, in questa ff hai cambiato stile...in Solo per amicizia..ti dilungavi di più, eri più retorica, ma sempre leggera e piacevole...invece qui, sei sintetica, dando ai capitoli tanta energia...si bruciano praticamente, e sono fitti di cose..non ci annoi..non ti perdi..dici quello che devi, e ci lasci per terra.
Ti ho già detto, Keanu mi ricorda un po’ il ‘mio’ Joe..ma va beh, sti uomini nati pe' soffrì!
Ma sta frase mi ha fatto morì..cioé loro hanno appena copulato..

“Mi fa andare fuori di testa sapere che lui è stato con un’altra donna, che l’abbia baciata, toccata……che..abbia goduto con lei……………! Mi umilia questa cosa e non puoi immaginare quanto!”
“Vieni qui!”
Allarga le braccia e mio accoccolo sul suo petto e piango.

Tutte le donne sono delle paravente...ma perché, lei cosa ha appena fatto?! Ahahhahahahahahaha....


E di nuovo quel ritmo...ma stavolta vado con l'acquolina, perché Keanu non può già esser ritornato! E non sbaglio!..

“...non possiamo stare insieme….sembra che il nostro matrimonio abbia un timer incorporato…..dopo un po’ di tempo che conviviamo inevitabilmente accade qualcosa che ci spinge ad allontanarci.

Ecco la frase chiave..bravissima, spiega tutto!
E qui, sto ancora cercando di riprendermi..qui c'é movida, la tua capacità di rendere l'intesa..

'Ti riconduco a me…perché è accanto a me che vuoi stare….e che devi stare!”
“E tu dove mi vuoi?”
“Adesso ti voglio tra le mie braccia!” mi dice allargandole
Mi butto su di lui in cerca di quello che solo lui sa darmi.
La stringo forte a me e le sento addosso l’odore di lui. Un profumo di liquirizia che mi entra nelle narici nauseandomi e bloccando le mie carezze e i miei baci.

Lui non vuole essere il secondo..e arriva prima la prossima volta!!! Mi sa che d'ora innanzi caro Michael, dovrai prendere il numeretto...sob..^^'

“Perché ti sei fermato?”Mi chiede dolcemente

“Non mi va di essere il secondo!” rispondo seccato

“Ah….capisco……e come ti senti ora?”

“Un’idiota!....Mi sento preso in giro da te! Dalla donna che amo! Da mia moglie!”

Mi dispiace ma..ben gli sta! E sai quanto sono suscettibile in questo momento ai mariti che danno un po’ troppo per scontate le loro adorabili mogli!!!

“A te è piaciuta quella con Ilary?” gli rispondo amara

Lui si morde il labbro abbassando lo sguardo e fissandosi i piedi.

Touchè!

Come al solito, ci lasci di stucco con la frase a effetto...non riesco a immaginare adesso cosa accadrà..é un’escalation di sentimenti e colpi di scena..anche se un uccellino mi ha detto che...
Scccc...

Un bacione bellina! [SM=x47938] [SM=g2927039]

Foxy
(StreetWalker )
00mercoledì 11 luglio 2012 15:02
Speriamo d'ora in poi Michael non la trascura più e che Keanu non si faccia più vedere.
movida7521
00venerdì 13 luglio 2012 14:31
Capitolo 54

“Come ti senti?” gli chiedo

“Come cazzo…vuoi che mi senta…..!”

“Spero molto male!!!! Proprio come me!” E mi avvicino alla sua bocca sfidandolo “Devi sentire delle fitte al cuore!!! ….Come si stesse spaccando, andando in frantumi…questo vorrei…perché cosi mi hai fatto sentire tu!

“Volevo essere io l’unica donna della tua vita, volevo essere io a darti un altro figlio e tu invece sei corso via da me…..per scoparti un'altra!”

“E tu cosa hai fatto stasera? La stessa cosa, solo per farmela pagare! “

“Sbagli!............non volevo vendicarmi..”

“E cosa volevi? Allora?”

“Sentirmi di nuovo desiderata….” Mi volto e vado verso il divano, dove mi acciambello con la mia tazza di the ormai tiepido…

“Desiderataaaaa? ……Da un altro uomo? Ma …….perchéèè? Cosa dovevi dimostrare? “

“Volevo che tu capissi che posso avere tutti gli uomini che voglio”confesso sconsolata

“Credi che non lo sappia?”mi risponde amareggiato “Credi che non noti come ti guardano gli altri uomini? Ti spogliano con gli occhi! E io impazzisco! Quando mi hai detto dei tuoi fans, di quello che ti scrivono…..ti avrei quasi dato uno schiaffo pur di farti tacere…..”

“Per un uomo insicuro come me….avere accanto una donna desiderabile come te,….. a volte …è difficile! ammette mordendosi il labbro

“Perché Michael non riusciamo a capirci? Continuiamo a ferirci a vicenda. La vita è cosi breve e abbiamo già rischiato di perderci per sempre!.....Dopo mille promesse tutto è tornato come prima!”

“Tu mi hai mandato via, tu non sei voluta tornare da me”riprende

“Io vorrei che per una volta fossi tu a cercarmi, a desiderarmi…”

“Ti desidero….e sono qui ora”

“No! No! No!…..Io voglio sentire il tuo amore sempre! Anche quando siamo separati…sentire che ti costa stare lontano da me……voglio tutto di te. Dormire con te, alzarmi con te, cercarti per casa e trovarti assorto, impegnato ma felice di vedermi. E questo accade di rado….

“Tu vuoi la normalità Reneè…..ed è l’unica cosa che non posso darti!...E lo sapevi…..ma il mio cuore è tuo e di nessun altra……

Abbasso di nuovo lo sguardo e sospiro “Non so più se mi basta!”

Lui, che fino ad ora era rimasto nella stessa identica posizione, dritto accanto al bancone, dove lo avevo lasciato, ora si avvicina lento e si siede accanto a me…mi mette un braccio intorno alla spalla e con l’altra mano mi accarezza.

“Se tu me lo chiedi……rinuncerò al bambino…anche se fosse mio!......ma ti prego di non lasciarmi!” mi dice con gli occhi che si riempiono di lacrime

Sento la sua disperazione e vedo la sua sofferenza. Michael ama i bambini, tutti , non solo i suoi, se davvero è disposto a questo pur di non perdermi….forse …….

“Lo faresti per me?

“No! Lo farei per me!!

“Credi che ti chiederei di rinunciare a tuo figlio? Mi crederesti capace di una simile meschinità….?

“No! Ma voglio che tu sappia che sono disposto a fare una scelta che mi costa tantissimo….pur di riavere il tuo amore.”

“Il mio amore è sempre qui…..e non mi ha mai lasciato…e comunque il bambino non ha colpe, e non voglio chiederti di rinunciare a lui… un giorno, mi odieresti ne sono certa!” e mi alzo di scatto quasi sbuffando

“Non ti odierei mai! Non ti odio neanche questa sera….che sei..” Non finisce la frase

“Cazzo dillo Michael!! Dillo….Sono stata a letto con un altro!

Lui chiude gli occhi e le lacrime scendono lungo le gote.”No”

Rimaniamo imbambolati ognuno con il proprio rancore in corpo, distrutti e sfiancati da questo continuo stillicidio.

“Vado a letto sono stanca!” dico ad un tratto senza capire perché ho detto una simile stupidaggine. Non ho sonno!

“Mi lasci cosi? “ mi chiede alzando lo sguardo e implorando una risposta comprensiva

“Prima mi hai detto che volevi venire a letto con me…….”

Lui sorride e io gli allungo il braccio aiutandolo ad alzarsi dal divano. Siamo ancora vicini.

“Ti prego fatti una doccia prima di venire a letto!” mi dice serio

Lo guardo basita accigliandomi

“Non mi piace il dopobarba che usi!” e canzonandomi mi da una pacca sul sedere


E’ buio e s’ infila sotto le coperte. Resto immobile aspettando che si avvicini ma lui non si muove.

Non abbiamo mai dormito nello stesso letto restando lontani. Sempre
abbracciati, o per mano, e toccandoci i piedi..ma ora niente!

“Dormi?” chiedo tentando un primo approccio

“No!”

Silenzio

“Vuoi dormire?” azzardo di nuovo

“Lo sai che non dormo facilmente…..!”

Silenzio

“E allora che fai?

“Niente!”

Silenzio.

Mi arrendo, sento gli occhi bruciarmi, preludio di un prossimo pianto. Mi giro di lato e tenendomi strette le mani cerco di soffocare i singhiozzi e dormire.

“lo avete fatto qui?

“Eh….? Non ho capito quello che mi fa chiesto

“Ti ho chiesto se lo avete fatto qui!”

“No!”rispondo asciutta

Sento che si volta e scivola verso di me. Le sua mano inizia ad accarezzarmi la spalla mentre il suo corpo aderisce al mio cominciando a muoversi sinuosamente. Assecondo i suoi movimenti e lo stato di eccitazione sale, un calore che si dipana lungo il mio corpo, anima e fisico sono protesi verso di lui.

Dolce, tenero e delicato….si comporta in modo diverso dal solito….sembra volermi riscoprire…..sembra voler dimostrare qualche cosa.

*******************************

La signora sta ancora dormendo, vuole attendere?
La cortesia di Ingrid rassicura Keanu che si accomoda tranquillamente in salotto sfogliando un giornale. Sono le 10.00 passate da un po’ quando il suo inconfondibile ciabattare arriva ai suoi orecchi.

Appoggia il giornale sul tavolino e radioso si precipita verso l’atrio dove una scena inaspettata disgrega in un solo attimo la sua felicità.

Reneè,con indosso una leggera camicia di seta nera, ride stuzzicata da Michael che scalzo, in pigiama e inconfondibile maglietta bianca, la solletica e la bacia sul collo. Sono cosi presi dal loro amoreggiare che impiegano qualche minuto prima di percepire la presenza di Keanu che, fermo come una statua, vede la donna con cui ha fatto l’amore poche ore fa, avvinghiata e pazzamente felice tra le braccia di suo marito.

E’ una scena surreale, tragica e comica insieme.

“Keanu…..che…ci …fai…qui?” balbetto frastornata con una mano di Michael ancora sul mio seno

“Me lo sto chiedendo anche Io! Cosa ci faccio?...La figura del cretino! La figura del coglione!Avevi ragione tu Michael….mi avevi avvertito…il posto accanto a Reneè è tuo…..e di nessun altro……!...Mi sono illuso una seconda volta…..ma non accadrà più!!! Assolutamente!

“Forse siete davvero fatti per stare insieme! Incomprensibili, affascinanti, e troppo spregiudicati per le gente normale. Vi prendete gioco dei sentimenti degli altri che usate a vostro piacimento, scaricandoli quando non vi servono più.

Comunque Michael, un giro sulla giostra l’ho fatto anche io….poche ore fa!Ora scendo DEFINITAVAMENTE!.....

Sento il respiro profondo di Michael e la stretta farsi più forte….

“Un ultimo consiglio Michael….vedi di tenere a bada i tuoi raptus sessuali perché tua moglie ti ripagherebbe con la stessa moneta!!!!!
Sappilo! “

Afferra il maniglione della porta e se va sbattendola!

Buon week
Movida
(StreetWalker )
00venerdì 13 luglio 2012 15:27
Speriamo sia la volta buona che Michael non vada con un'altra e Keanu non ritorni più. Buon weekend
Foxy1975
00venerdì 13 luglio 2012 18:27
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Cara Raffaella,la pausa dal forum ti fa proprio bene..o forse hai più tempo e calma per scrivere..ma questi ultimi cap sono uno meglio dell'altro..scrivo sull'angusta tastierina del cell pensando che mi spiace nn avere il cap sotto gli occhi, ho paura di perdermi dei passaggi,si dicono talmente tante cose bellissime e importanti..malgrado il disagio,non posso fare a meno di commentarti..mi piace!Mi è piaciuto un sacco!Quasi quasi preferirei che mi dessi 3 capitoli insieme,xkè vorrei durasse di più..puoi farlo?! Poi io li commento tutti e tre..prometto!..Ora parliamo del cap..mi ha commosso la loro conversazione iniziale..in genere quello è un momento in cui una coppia si lascia,invece..riescono a dirsi quanto ancora si amano tra le lacrime e le parole dure...è sempre una danza tra loro,tira e molla,prendimi,inseguimi..ti prendo,ti tengo..mi lascio prendere,ti provoco..mi picciono molto,mi immedesimo..qui si snoda il problema..troppo desiderio tra loro,poca comunicabilità e pazienza..come sopravvivere?! Fare l'amore..Fatti una doccia prima di venire a letto..non mi piace il dopobarba che usi!...Quanta forza in questa frase!! E fanno l'amore..lui sembra volerla riscoprire...e credo sia proprio così..
E la mattina dopo..mi piace..armonia,pace,tenerezze..e nn mi aspettavo il colpo di scena dell'arrivo di Keanu!!!Wow!Che scontro!..e Keanu getta la spugna colto in centro all'orgoglio?!!Ma va???..
Cara Raffy,brava,ti voglio bene..
Grazie di aver allietato il mio viaggio

Un bacio

Foxy [SM=g2927013]
dirtydiana66
00mercoledì 25 luglio 2012 13:31
WAWWW!!! che situazione...è difficile però vivere assieme a Lui con i suoi alti e bassi, però Renèe non e da meno....per fortuna che il loro amore è abbastanza forte che vince su tutto,ma durerà???
lo sempre detto che Keanu sta bene con Lisa...
Grazie Raffy
Buone Ferie
movida7521
00mercoledì 25 luglio 2012 13:45
Capitolo 55

“Mamma cosa devo fare?” chiedo a mia madre arrivata dalla Francia per vedere la nipotina

“Renèè….tu vuoi che io ti dica cosa fare…..ma non posso! Non si tratta di scegliere un vestito ma di scegliere se rimanere o no accanto a tuo marito.

“Che ha avuto un figlio da una sua fan! Non dimenticarlo!”

Mamma rimane in silenzio abbassando lo sguardo sulle sue ginocchia.

Poi con voce ferma ma che tradisce emozione mi confida:

“Reneè non te l’ho mai detto…..ma anche tuo padre mi tradiva….e non una volta….!”

Mi protraggo verso di lei come se non avessi capito bene, ma i suoi occhi confermano tutto.

“Mamma….perchè me lo dici solo ora?

“Avevi già vissuto la delusione della mia separazione dal tuo vero padre e non volevo dartene una seconda infangando l’immagine di Roberto, tu lo amavi alla follia, e lui anche. Non avevi colpe e la mia sofferenza bastava per tutti.

“Ma sembravate felici….come era possibile?”

“Lui amava me, lo diceva in continuazione, …le altre erano, …svaghi,
le chiamava cosi! E io a piangere ,a minacciare, ad urlare..ad odiarlo nel sentire addosso il profumo di quelle puttane!”

“Oh mamma….tu hai sofferto da sola….io avrei potuto aiutarti….

“Tu eri una bambina innamorata del suo nuovo papà e questo a me bastava….e poi lui non mi faceva mancare nulla…..in tutti i sensi…..” e ride “Lo amavo alla follia, a volte godevo del fatto che lui tornava sempre da me…”

“Poi si stancato…..ed io dopo aver ingoiato lacrime e dolore mi sono ritrovata un marito ancora innamorato e premuroso accanto.

“Ma ne è valsa la pena mamma? Il rispetto che lui ti doveva….e che tu dovevi pretendere?” insisto in cerca di una risposta che mi aiuti a capire

“Certo che ne è valsa la pena! Ho capito, con tanta fatica lo ammetto, che per lui ero io la donna della sua vita! Ora che siamo di nuovo soli io e lui, ringrazio il cielo di avermi dato la forza di sopportare ed ingoiare il mio orgoglio!

“Io mamma non so ce la faccio, lo amo è vero ma non posso dimenticare quello che mi ha fatto, il suo è stato solo un capriccio!!!”

“Vedi lo hai detto tu! Un capriccio!....vuoi buttare via il tuo matrimonio per un capriccio, e a tua figlia non pensi ?mi provoca mamma

“E’ solo a lei che penso, sempre! E penso anche a Blakett…

“Chi è Blankett?

“Il piccolino, il figlio di Michael….lo abbiamo soprannominato cosi!

……Ma la paura più grande mamma sai qual è?...........che lui ci ricaschi….non lo sopporterei….. Sono diventata cosi sospettosa, incerta, dubbiosa….scruto ogni suo movimento. Sono arrivata a controllargli il cellulare. Ci credi mamma? La meschinità più grande che possa esserci in una coppia!”

“Lui ti ama, e tu…..non ho dubbi….dovresti stargli accanto….Michael è stato stupido ed impulsivo, tutto qui…..ma non lo farà più stanne certa…..ha troppo da perdere”mi rassicura la mamma

Come fai a saperlo ad esserne certa? Chiedo ansiosa e pendendo dalle sua labbra

Te l’ho detto Reneè, la sua è stata una bravata….non è uno stile di vita come per tuo padre!”

“La sua bravata ha un nome, però! “ rispondo mortificata

“Lo so tesoro, ma se tu accettassi quel bambino, dimostreresti di essere davvero una grande donna!”

Il bussare alla porta mi fa trasalire. La chiacchierata con mamma è stata illuminante, carica di riflessioni e confessioni. Sapere di lei e ……papà mi ha sconvolto perché non l’avevo mai sospettato , al contrario ho sempre idealizzato il loro rapporto considerandolo – il rapporto perfetto -.

Mamma per amore mio ha superato i continui tradimenti e scappatelle di papà, si è dimostrata forte e capace di prendere in mano le redini della sua vita e di fare la scelta giusta.

Ora affronto la prossima sfida con animo diverso.

So anche io cosa devo fare e quando bussano alla porta….mi alzo, bacio la mamma e dico “avanti”

Michael entra, avvolto nella sua nube di classe e fascino esaltata dal suo look elegante ma sobrio.…Sono cosi lontani i tempi di lustrini, borchie e paiette.

“Sei pronta Reneè? “ mi chiede con molta dolcezza e un pizzico di ansia che solo la nostra intimità può rendere percepibile a me.

“Si amore…sono pronta!”

Guardo la mamma ancora seduta sulla poltrona mentre afferro la giacca appoggiata sulla sedia. Ci fissiamo comunicando in silenzio. Lei abbassa la testa in segno di approvazione scaldandomi con un lieve sorriso.

Oggi siamo più unite che mai.

Mi avvicino a Michael che, dopo averla frettolosamente salutata, mi precede, io mi volto e con un sorriso smagliante le dico “grazie mamma per avermi fatto prendere la scelta giusta!!”

“L’avevi già presa Reneè!!Avevi solo bisogno che qualcuno te lo dicesse!....Vai ora!”

Adottare Prince Michael II mi sembrava impossibile, controproducente e quasi patetico fino a poco tempo fa. Diventare mamma a tutti gli effetti, anche giuridici quindi, di quel bambino che era la prova tangibile del tradimento di mio marito , mi pareva una scelta assurda…e invece?

Michael mi disse che il bambino non aveva ancora lasciato l’ospedale perché i nonni materni non erano minimamente interessati ad occuparsi di lui. Avevano considerato quel bambino l’ultima grana della loro figlia scapestrata, cosi avevano detto. Non erano neppure allettati dal denaro che avrebbero potuto, con un po’ di acume, spillare a

Michael. Volevano solo ritornare alla loro vita di sempre e quel bambino erano un peso che non volevano nel modo più assoluto.

Mi ritrovai a sentire per quel bambino, non voluto da nessuno, un sentimento sconosciuto, un senso di giustizia misto a tenerezza e orgoglio che poi riconobbi poi come amore.

“Il nostro matrimonio ha il timer inserito. “


Capitolo 56

Il colpo di grazia arriva il 18 novembre 2003: settanta agenti della polizia di Santa Barbara fanno irruzione a Neverland per perquisire la sua reggia e la nostra casa.

June Arvizio, madre di Gavin sostiene , senza prove, che Michael abbia commesso “atti osceni ed immorali” servendosi del corpo di suo figlio “o di parti di esso con l’intento di soddisfare i propri desideri sessuali”.

Raggiungo mio marito a Las Vegas con un volo privato. Scortata dal mio staff che mi ha letteralmente prelevata dal set, Arrivo trafelata ed angosciata alla suite e ho un tuffo al cuore e un sussulto di dolore. In questa stanza sembra essere passato un uragano. Cocci di piatti e stoviglie sono sparsi sul pavimento, una lampada da tavolo capovolta e spaccata in due pezzi e nell’angolo Rabbie chinata a terra che cerca di pulire e di rassettare un po’.

Ci sono anche Jermaine e Tito e in arrivo Ketherine e Randy.

“Dove Michael? “ chiedo farfugliando

“ E’ in camera da letto ma non vuole vedere nessuno!” mi dice Jermaine astioso. Non mi ha mai perdonato di aver scelto Michael a lui e appena ne ha la possibilità tenta di mortificarmi

“Io non sono nessuno, sono sua moglie!!” rispondo gelida, pensando che anche in un momento come questo devo rivendicare il mio ruolo.

Entro quasi in punta di piedi, lo vedo nella penombra seduto alla scrivania, scrive o scarabocchia… non capisco…il suo piede batte nervosamente a terra.

Chiudo la porta e mi precipito su di lui.

“Abbracciami…”mi dice

“Supereremo anche questo Michael, non temere….

“Ho paura Reneè! Non ho fatto niente te lo giuro!”

“Lo so…ma non abbiamo scelta e dobbiamo lottare, per noi e per i nostri figli! …A proposito dove sono in bambini?

“Sono con Grace e Pat, stanno giocando……Paris mi ha chiesto cosa fosse accaduto……ma non sapevo cosa inventarmi…..mi sentivo cosi impotente davanti al suo smarrimento.



Il mandato d’arresto viene formalizzato il 20 novembre.

Michael e io partiamo insieme all’avvocato Mark Geragos con un volo privato.
Appena arrivati all’aeroporto Michael riconosce Tom Sneddon, lo stesso procuratore distrettuale del caso Chandler.
Guardo mio marito, il padre dei miei ragazzi, allontanarsi prelevato dagli agenti, ammanettato e trasportato negli uffici dello sceriffo della contea.
Sistemato contro un pannello, gli scattano le foto segnaletiche con il numero identificativo 621785.

Nome: Jackson Michael
Razza: nera
Sesso: maschile
Data di nascita: 29-8-1958,
Altezza: 1,80
Peso: 65,5 kg
Capelli: neri
Occhi: bruni

L’incubò finisce dopo un tempo che mi sembra eterno. Mi ritrovo con il viso bagnato dalle lacrime e un tremolio continuo si è impossessato del mio corpo. Mi sento male alla sola idea di come lui reagirà a tutto questo.
Di nuovo fragile di fronte alla malvagità e alla calunnia.

“Non dovrebbe stare qui signora Serrano, non sono cose per donne” mi dice una voce metallica alle mie spalle

Mi volto e vedo lo sguardo ironico del procuratore.

“Qui c’è mio marito e io ……..sono la signora J A C K S O N, non lo dimentichi!!!!

Lui sogghigna quasi divertito dalla mia presa di posizione e non dandomi molta soddisfazione aggiunge “contenta lei….signora JACKSON!”

Ci permettono di stare da soli in una misera e spoglia stanza dove il sole non entra. C’è odore di muffa.
A Michael non sono state tolte le manette e io tengo le sue grandi mani tra le mie non smettendo di baciargliele.

“Perché sei venuta Reneè? ….Dopo l’ultima litigata temevo di averti persa….per sempre!” Mi dice appoggiando la testa al muro.

“Perché io e te ci apparteniamo…e non perché siamo marito e moglie….abbiamo un vincolo più forte che va oltre tutto. ..

“Nessuno capisce il nostro matrimonio” mi dice ridendo

“Forse perché non lo capiamo neppure noi!!! Ci hanno dato per spacciati tante volte e poi torniamo sempre insieme…”gli rispondo dandogli un tenero bacio sulla guancia e accarezzandogli i capelli.

“umhhh….”

“Io per te ci sarò sempre, non dimenticarlo!”e continuo ad accarezzarlo dolcemente

“Nella buona e nella cattiva sorte….ma questa Reneèè …..è davvero cattiva!!!”

*********
“ Sei salvo! E’ stata pagata la cauzione… “- dice il suo avvocato arrivando di corsa dopo aver spalancato la porta.

“ Quanto? “

“ Tre milioni di dollari…”

“ Sono davvero libero?”

Lo abbraccio forte sapendo che non è finita ma almeno ce ne andremo di qua.
Lasciamo lo stabile della polizia, dopo aver sbrigato le ultime formalità e scorgendo i reporter all’uscita, ingoiando le lacrime Michael riesce al alzare la mano in segno di vittoria

Il ritorno a Neverland è disastroso. Michael percepisce la sua dimora violata e non l’ama più e per questo ci trasferiamo solo noi due nella dependance. I bambini invece sono tutti ad Encino.
Siamo entrambi accoccolati sul divano quando ci capita di ascoltare Jermaine dichiarare alla Cnn: “Questa è una forma moderna di linciaggio. La nostra famiglia sostiene Michael al mille per cento. Stanno cercando di distruggerlo sfruttando una delle cose più dolci della sua vita: l’amore per i bambini”.

***

buona lettura
Foxy1975
00giovedì 26 luglio 2012 23:11
E dopo due capitoli così niente?! Io sono in vacanza e la connessione mi molla,ma voi che scusa avete?!

Grazie Raffy...scusa l'assenza..rimedieró..
Un bacio

Foxy
movida7521
00venerdì 27 luglio 2012 09:03
Tranquilla Foxy
niente di nuovo all'orizzonte. Io la sto finendo comunque e poi me ne vado da questa valle di lacrime.
Buone vacanze e a presto
movida
(StreetWalker )
00venerdì 27 luglio 2012 17:04
Finalmente sono tornati insieme. Quando posterai il prossimo?
dirtydiana66
00giovedì 2 agosto 2012 13:47
Ciao Raffy, ho visto che hai postato altri due capitoli, devo ancora leggerli...lavoro lavoro e lavoro per fortuna è arrivato mio marito che mi ha regalato un po' di giorni di ferie ,altrimenti non so cosa succedeva... devo rileggere un po' di capitoli indietro per poter riuscire a collegarmi con questi,anzi comincerò dall'inizio... so che saranno molto tranquilli con tanto amore e la giusta dose di "pepe" che sai dare tu....
ciao e buone ferie
movida7521
00sabato 4 agosto 2012 08:36
Capitolo 57

Los Angeles – 31 gennaio

Sono le 08:50 quando Michael, accompagnato da 4 guardie del corpo, scende dal suo van nero.

Completo bianco molto elegante, occhiali scuri, non si è intrattenuto molto con i fan, che ha comunque salutato con affetto. Da ore prima infatti moltissimi fan si sono assiepati nelle vicinanze del tribunale di Santa Maria, dove si tiene il processo contro Michael Jackson.

Per ragioni di sicurezza sono state predisposte zone precise in cui i fan e il pubblico potevano posizionarsi. Perimetri di sicurezza molto simili a gabbie, con reti rinforzate alle 1,80 metri hanno delimitato la zona da dove gli appassionati del re del pop potevano salutare e dimostrare il proprio supporto a Jackson, con centinaia di cartelli in favore di Michael, canzoni del suo repertorio, cori inneggianti all’innocenza del cantante. Fan venuti da ogni parte del mondo, Europa compresa. Altre aree sono state disposte per le decine e decine di reporter e membri dei media giunti da ogni parte del mondo.

Nessun membro della famiglia tranne la moglie Reneè ha accompagnato Michael Jackson in aula per la prima delle tante udienze che serviranno per la scelta dei giurati. Questo perché il giudice ha selezionato il pubblico presente in aula e un solo membro della famiglia poteva essere presente.

Nel mese successivo vengono scelti i 12 giurati più 8 di riserva tra più di 800 persone che sono state convocate.

Alla fine, a giudicare Michael saranno 4 uomini e 8 donne di età compresa tra i 20 e i 79 anni.

Los Angeles, 2 marzo

La pop star arriva puntuale accompagnato dalla moglie, che a discapito delle tante e apparentemente infondate voci, gli è stata sempre accanto sin dal primo momento.

Il loro rapporto sembra autentico.

Lei gli parla, gli sistema il vestito, gli sorride da lontano quando lui si siede davanti con i suoi avvocati mentre lei rimane dietro con Katherine e i fratelli di Michael.

Qualunque sia la vera natura del loro legame è evidente la loro
complicità. La pop star cerca nella compagna il sostegno che arriva dal tenersi per mano o semplicemente da qualche sguardo rubato durante le sedute in tribunale.

Non dimentichiamo che solo 3 anni fa la Pop Star è diventato padre di un bambino, frutto di un’avventura con una giovanissima fan.

Sembrerebbe che questo non abbia però più di tanto minato le fondamenta del loro matrimonio visto che Reneè Serrano, dopo la morte della madre biologica del piccolo ha addirittura accettato di adottarlo.

In molti sostengono che dietro tanta disponibilità e comprensione ci sia un assegno con molti 0 che la star avrebbe versato alla moglie comprando quindi il suo amore per il figlio.

***********

Martin Bashir si è presentato in tribunale ma si è rifiutato di rispondere alla maggior parte delle domande fatte dall’avvocato difensore di Jackson, in particolare riguardo a quante ore di registrazione vennero effettuate per il documentario, richiamando il primo emendamento, che tutela i giornalisti, sentenziando che non possono essere obbligati a testimoniare riguardo materiale non pubblicato.

La giuria ha visionato l’intero documentario, quasi 90 minuti di immagini, con interesse. Molti hanno riso durante le scene più simpatiche, altri si sono commossi durante la descrizione di Jackson del rapporto, turbolento e violento, con il padre e descrivendo la difficile infanzia passata.

Portando in aula “Living With Michael Jackson” l’accusa vorrebbe partire proprio da questo documentario, citato come “una bomba distruttiva per Jackson”, per ricostruire i fatti accaduti nelle settimane successive, indicando che proprio a seguito di un tentativo di rivalsa di Jackson, si siano svolti gli illeciti.

Stamane è stata chiamato sul banco dei testimoni Ann Marie Kite, altrimenti conosciuta come Ann Gabriel, la quale ha dichiarato di aver lavorato come PR di Jackson nella primavera del 2003, in contingenza con la trasmissione del documentario. In particolare la Kite avrebbe dichiarato che nel periodo subito successivo al documentario lei venne assunta per “Damage Control”, cioè per limitare i danni che tale intervista avrebbe potuto nascere per la carriera di Jackson. Ha poi continuato dichiarando che rimase stupita quando il 13 Febbraio alcuni dipendenti di Jackson l’informano che la famiglia Arvizio (gli accusatori) vennero allontanati durante la notte, di tutta fretta. Kite ha dichiarato che Marc Schaffel, allora dipendente del cantante, le aveva comunicato che la famiglia era stata allontanata da Neverland durante la notte, ma che oramai “il problema della madre era stato domato”. Ha poi continuato dicendo di essere stata licenziata dopo che chiese ad un avvocato di Michael Jackson ulteriori informazioni sull’allontanamento della famiglia. Secondo la Kite, l’avvocato David LeGrand avrebbe liquidato l’argomento affermando che “La madre non sarà più un problema, abbiamo un nastro in cui dimostra di essere una donna da quattro soldi”
Thomas Sneddon, il procuratore, vorrebbe dimostrare che con queste affermazioni si evincerebbe come Jackson e il suo team hanno cercato di insabbiare le molestie al minore, ma per la difesa non è altro che il tentativo di allontanare dalla superstar una famiglia che stava diventando un problema,per le troppe richieste di regali, di assistenza economica, e che iniziavano ad esser ospiti scomodi a Neverland. Mesereau ha infatti dichiarato che i ragazzini, accusatore e fratello, negli ultimi tempi avevano preso “troppa confidenza”, diventando “senza controllo”, imparando a memoria codici di sicurezza della tenuta di Neverland, compresi quelli per la camera personale di Jackson, e girovagando liberamente per tutta la casa e attinenze, anche quando Michael non era presente. Questi erano poi stati scoperti dopo essersi intrufolati abusivamente nella cantina dove venivano tenute bottiglie di vino per gli ospiti, in alcune occasioni anche la madre avrebbe partecipato a questi “saccheggi”. Gavin era stato poi trovato, in un giorno in cui Michael Jackson era trattenuto lontano da Neverland per questioni lavorative, nel parco divertimenti della tenuta che, sotto l’ipotetica custodia della mano, si comportavano in maniera incivile disturbando gli ospiti del Ranch e gli animali dello zoo.

Sono questi, e non altri, secondo la difesa i motivi fondamentali che spinsero Jackson ad allontanare la famiglia dalla propria abitazione e dalla propria vita, preoccupandosi però prima di aiutare un ultima volta queste persone, trovandogli a proprie spese un appartamento a Los Angeles.

Inoltre, durante il controinterrogatorio, la Kite è stata messa in imbarazzo da Mesereau, che ha potuto intaccare, non poco, la credibilità della stessa. La Kite ha dovuto ammettere la sua poca esperienza professionale in campo di pubbliche relazioni e di non aver mai conosciuto Jackson personalmente, ne di avergli mai parlato al telefono e di non essere nemmeno mai stata a Neverland. Come la Kite si sia potuta autodefinire una PR di Michael resta un mistero.
Questi primi tre giorni di udienze sono stati abbastanza sopportabili e comunque hanno segnato molti punti in favore della difesa, e pochissimi, se non nessuno, in favore dell’accusa, che si sta dimostrando impreparata e senza alcuna prova valida della colpevolezza di Michael.

Io e Michael ci stiamo ritrovando, vivere insieme questa terribile sofferenza ci sta ancora una volta riavvicinando.

Sempre più spesso rifletto sul fatto che siamo uniti e complici solo nelle tragedie, nelle difficoltà dove diventiamo un fronte unico comunicando senza urlare ed offendere.

Ed è in questi momenti che provo per lui un amore smisurato, mi sento
in qualche modo la sua tutrice, e questo mi rende felice. Sapere che lui conta su di me mi riempie di orgoglio.

Viviamo isolati dal mondo cercando di ritrovare quella normalità che forse non abbiamo conosciuto mai da quando siamo insieme.

Le nostre serate le passiamo da soli chiusi nell’intimità della nostra dependance. Qui scopro il piacere di prendermi cura di lui, di coccolarlo, di sostenerlo manifestandogli il mio totale appoggio ma a volte mi chiedo se questo gli basta.

Ed è in una di queste sere che,dopo aver fatto l’amore, lui si stende accanto a me e coprendosi con il lenzuolo mi dice improvvisamente “devo parlarti!”


Capitolo 58

Lui si mette un braccio sotto la testa e fa scivolare la gamba fuori dal lenzuolo. Io sono ancora accalorata e come sempre dopo aver fatto l’amore….avrei voglia di stringermi a lui, farmi coccolare, accarezzare ma ora non sembra possibile. A mettermi ansia è stato più il tono della sua voce che le parole pronunciate.

L’ultima settimana in tribunale è stata davvero difficile, la stanchezza fisica e psicologica è dolorosamente presente in tutti noi ma su Michael sembra quasi aver avuto il sopravvento.

Solo i bambini riescono a dargli degli attimi di felicità, la patetica illusione che stiamo vivendo solo un incubo, un maledettissimo incubo!

Ieri siamo usciti un po’ a passeggiare da soli nella tenuta e ci siamo spinti fin quasi al cancello d’entrata dove abbiamo visto un gruppo di fans accovacciati a terra, che si tenevano per mano pregando in silenzio alla luce fioca di alcune candele.

Michael è rimasto immobile ed imbambolato per alcuni attimi, fisso su quella scena di composta partecipazione.

Assorta in questi pensieri sento la sua mano afferrare la mia.

“Ieri ho parlato con Tom….. e ho deciso di redigere un documento…..nel quale spiegherò come dovrà essere gestito il mio patrimonio in caso di condanna!”

La parola condanna mi fa salire le lacrime agli occhi, raramente è stata pronunciata nello staff della difesa e mai da Micheal….

Mi volto per abbracciarlo forte, appoggio la mia testa sul suo torace scheletrico e piango bagnandolo.

“Shhhh…..non fare cosi!” mi dice accarezzandomi la testa e
infilandomi le dita tra i capelli.

“Non ce la faccio a pensare a te in prigione, tu sei innocente, sei innocente e non hai fatto nulla…..nulla….nulla….!”urlo

Lo sento sospirare….”Ti prego Reneè cosi non mi sei di aiuto!....Io devo sapere che tu sarai forte per affrontare tutto questo…..

“Non so se ce la farò….Michael …..una cosa è vivere separati cosi…per scelta, per egoismo…..ma…… …….ma…….sapere che non ti rivedrò…per 30 anni!!!!!

“È una vita Michael, 30 anni sono una vita……e io non …..”

“Ti lascio i miei figli……… i miei figli….devono stare con te…..e con nessun altro!”

“Smettila…basta…non voglio più sentirti parlare di questo!” gli dico urlando e mettendomi a sedere sul letto. Appoggio la mia testa tra ginocchia e le stringo con le mie braccia.

Lui si alza e si sistema dietro di me, mi ritrovo seduta tra le sue gambe mentre lui mi tira a sé.

“….Dovevamo affrontare questa cosa …..e ora mi sento meglio…..so che tu ti prenderai cura di ciò che ho di più caro al mondo…”

“…e di me?.......chi si prenderà cura di me?.....” rispondo riprendendo a piangere sommessamente

“Sei giovane, bella e corteggiatissima…….non avrai difficoltà….a trovare chi si prenderà cura di te!”

“Stronzo!” gli rispondo offesa da questa sua uscita

“Non puoi pensare che mi preoccupi….di chi ti penserà a te!…Reneè se sarò condannato , avrò perso TUTTO, i miei figli…la mia famiglia, la mia dignità…..e avrò perso anche TE, l’unica donna che mi ha davvero capito!” sbraita uscendo da letto ancora nudo.

Lo guardo e ho quasi ribrezzo del suo corpo, lo hanno ridotto a pelle ed ossa, lui che teneva al suo fisico in modo maniacale…..ora sembra un manichino senza forme.

Lo fisso nella sua immobilità e penso, egoisticamente che mi mancherà….anche fare l’amore con lui……! Quando in una intervista la sua ex moglie lo aveva definito “una bomba a letto” avevo riso non immaginandolo un grande amatore….ma sbagliavo….sa come far godere una donna, e in tanti modi…..

Michael è un grande perfezionista e quando una cosa gli interessa si documenta in modo preciso e ne ho avuto la conferma anche in tribunale dove tra i tanti scempi fatti alla sua persona c’è stato anche quello di aver scaraventato davanti alla giuria, una miriade di giornali porno ma anche di articoli riguardanti il piacere della donna.

In aula erano tutti sorpresi che a Michael piacessero le donne, e vedere tutto quel materiale invece che indebolire la sua posizione facendolo credere un uomo ossessionato dal sesso, lo ha reso normale di fronte al mondo.

“Ti faccio senso? Mi guardi in modo cosi strano……”

“Guardavo ……come ti sei consumato……”rispondo con sincerità.

“Sono quasi 5 mesi che la mia vita viene distorta, modificata, stravolta e vivisezionata….! Hanno rovistato, frugato, curiosato nei miei cassetti in cerca di qualsiasi cosa…solo per soddisfare…..

“Basta!.....Non mi piace la piega che ha preso questa nottata…..era iniziata molto bene…..e ora invece….!”

Lui sorride facendomi sciogliere. E’ un sorriso soave, sincero, disarmante…è il suo sorriso più bello!

Mi metto a carponi sul letto e facendo finta di fare le fusa….mi muovo verso di lui.

Ora è imbarazzato….e si mette una mano sul suo membro

“Non coprirlo……..” gli dico scendendo lentamente dal letto

“Perché? “

“Voglio guardarlo mentre si eccita….e….cresce….” gli rispondo leccandomi le labbra

Lui si appoggia al muro e con la mano sempre li comincia a toccarselo…..

“Ehi…..quella è anche roba mia…..”gli dico fingendomi arrabbiata

Lui allora, apre gli occhi e facendomi l’occhiolino ..mi sussurra “allora vieni a prendertelo…..è qui…che aspetta te…….”

Mi metto in piedi , i nostri corpi nudi si toccano provocandosi reciprocamente. Mi struscio su di lui e i miei capezzoli duri gli solleticano il torace facendolo sussultare mentre il suo sesso spinge sulla piega della mia gamba. Lui mordendosi il labbro di mi bisbiglia all’orecchio “Lo senti?.....sta crescendo…..”

“Fammi sentire”gli rispondo straccando la mia bocca dal suo collo e facendo scivolare la mia mano giù, lentamente…..piano fino a sentirlo .

Lo afferro e lo tengo nella mia mano e lui inizia ad ansimare….toccandomi e massaggiandomi i glutei….la sua bocca scende su un mio seno succhiandomi morbosamente un capezzolo.

Sento l’eccitazione raggiungermi e rendere le mia gambe deboli, quasi incapaci di sostenermi ma la sua presa si fa più forte e la sua bocca famelica non molla il mio capezzolo martoriato dalla sua lingua avida.

Continuo a sfregarlo…. è vivo e pulsante sotto la mia mano fino a quando Michael si stacca da me e sollevandomi di peso mi rovescia sul letto prendendomi con foga.

Tengo le lenzuola che strusciano sotto la mia schiena inarcata e pronta a riceverlo, lo sento che mi penetra dolcemente, senza fretta, aspettando e ritardando le spinte in attesa di me. È un rapporto dolce, struggente e tenero come il nostro amore.

Lui fa leva sulle due braccia per non pesare su di me e questo ci costringe a guardarci a lungo. Il suo viso è magro ed emaciato ma ancora affascinante, i suoi occhi scuri velati di malinconia sono ora languidi di passione. Le sua labbra spesso contratte in una smorfia di sofferenza mi baciano roventi…e il mio corpo finisce per assecondare il suo nei movimenti che ci portano al piacere sublime.

Capitolo 59

13 giugno 2005

Fa un caldo assurdo quando scortati da 15 moto della polizia percorriamo la superstrada che ci porterà in meno di un’ora a Santa Maria.

Nel primo Suv ci sono Katherine, Rebbie, Janet, Jermaine e La Toya, nel secondo Randy, Tito, Jackie e Marlon e ovviamente Joe. Michael ha voluto che stessimo soli noi due nell’ultimo Suv.

Siamo seduti uno accanto all’altra. Lui mi tiene stretta tra le sue braccia. Sento che trema e che trattiene a forza il pianto. Vorrei dirgli tante cose, ma questo silenzio carico di angoscia mi frena, sento le parole che muoiono in bocca. Mi limito ad accarezzarlo e baciarlo, come se in fondo temessi che questi che viviamo, possano essere gli ultimi momenti insieme.

In questi giorni di attesa ci siamo goduti ogni istante, ogni attimo, proprio come se fossero gli ultimi. Non abbiamo voluto nessuno intorno a parte i nostri figli. Ho scattato migliaia di foto, immortalando visi, espressioni, gesti …nulla doveva andare perduto.

Ieri sera abbiamo anche fatto l’amore. È stato dolce e allo stesso tempo doloroso, come lo sono tutte quelle cose che temi di non poter fare più.

Quando il suv svolta all’ultimo incrocio vediamo una folla immensa davanti al tribunale e a Michael scappa un sorriso che dura un battito di ciglia.

Aspettiamo che scendano prima tutti gli altri, che i suv si spostino per lasciare spazio al nostro.

Un ultimo bacio, lungo, appassionato e finalmente la mia voce che bisbiglia sulla sua bocca un dolce “ti amo più della mia vita”

Lui socchiude gli occhi….”dimmelo ancora!”

“Ti amo ….ti amo….ti amo….più della mia vita”

Lui inspira forte e guardandomi mi dice “Non dimenticare mai quello che ci siamo detti quella sera, a te lascio tutto, anche il mio cuore perché se mi condannano a me non servirà più!”

“Shhhh…..

“Reneè …. farai quello che ti ho chiesto….!

“Si Michael…lo farò….!”

“Promettimelo!!!!!”

“Te lo prometto…amore mio!”

Un ultimo bacio e la porta si apre dall’esterno, Tom Meserau ci sorride invitando Michael a scendere.

La sua vita, la mia vita, la vita dei nostri figli è in mano a 12 persone che hanno già deciso se Michael è innocente e libero di tornare alla propria vita o al contrario è colpevole e quindi condannato a passare i px 30 anni in prigione.

In maniera un po’ inaspettata, i 12 membri della giuria sono arrivati ad una decisione unanime: Michael Jackson innocente, per dieci volte hanno deciso, non colpevole. Per i 12 giurati che hanno partecipato a quattro mesi di processo, oltre 140 testimoni, ore di video riprese, e ore di intense sedute, Michael Jackson non ha mai molestato alcun bambino.

Michael Jackson è innocente.

Michael Jackson non è un pedofilo.

Per 10 volte, uno per ogni capo di imputazione, è stato detto che “Noi della giuria riteniamo Michael Jackson Non colpevole nel reato contestato”

Michael ha ascoltato in piedi accanto ai suoi legali e proprio davanti a me e a sua madre la lettura del verdetto.

Al termine, ha guardato la giura sussurrando un “grazie”.

Quando finalmente si volta il suo sorriso mi accarezza facendo scivolare via tutta la paura che avevo addosso.

Scene di gioia e isteria all’esterno del tribunale, dove centinaia di fan, sostenitori, e curiosi si sono assiepati per ascoltare in diretta il verdetto, diffuso da degli altoparlanti nella piazza antistante, dove decine di poliziotti vigilavano sulla folla radunatosi.

Poco dopo Michael è uscito accompagnato da me a da tutta la famiglia,
visibilmente stanco e sotto stress. Ha salutato i fan che da mesi lo sostengono a gran voce, mano sul cuore, un segno di vittoria, un bacio lanciato a tutti quei ragazzi che lo amano alla follia e che da sempre hanno gridato al mondo la sua innocenza cosa che ora l’intero sistema giudiziario americano dichiara.

Lasciamo in fretta il tribunale. Nessuna dichiarazione, nessuna parola, solo il silenzio.

Il silenzio di un uomo che per mesi è stato infangato da accuse infamanti; probabilmente per un uomo che ha sempre lottato per il riconoscimento dei diritti dei minori, sono le peggiori che possano essergli attribuite.

La giuria invece si è subito concessa alle telecamere, dopo il via libera concesso dal giudice Melville: “Abbiamo pensato a Jackson come una persona qualunque, dimenticandoci che lui fosse una star planetaria” ha dichiarato uno dei giurati, “Abbiamo preso il nostro compito molto seriamente” ha continuato un suo collega.

“Abbiamo semplicemente guardato alle prove, alle testimonianze, e sin dall’inizio eravamo quasi tutti concordi su molte cose”. “La madre è sicuramente un esempio da evitare, su questo siamo tutti concordi, non ci è piaciuta sin dall’inizio, sono stati pochi i testimoni dell’accusa credibili” incalza una delle donne. “I ragionevoli dubbi erano tanti, troppi, per non arrivare a questo verdetto”.

Michael Jackson è stato dichiarato quindi un uomo libero, ripulito di ogni accusa di molestie a minori, comprese quelle risalenti al 1993, verso le quali si sono concentrate molte testimonianze. Michael Jackson non è un molestatore di bambini, Michael Jackson ama i bambini, ma in maniera innocente.

“Michael sali con noi ora!” chiede Kate prendendo per mano suo figlio.

Abbasso lo sguardo perché non voglio condizionare la sua risposta, ma l’ultima cosa che desidero ora è stare in un luogo chiuso con la sua famiglia.

“No mamma, starò con mia moglie anche nel viaggio di ritorno, ti prego!”

“Come vuoi…figliolo!”

Salgo per prima e mi accomodo nello stesso sedile di prima, lui mi segue. Si siede e guarda fuori dal finestrino. I fan urlano festanti e lui si commuove.

“Voltati…amore mio!” lo imploro con voce carezzevole

Prendo il suo viso tra le mie mani e chiudendo gli occhi lo bacio “è finita! …è finita! …e io ti amo alla follia.”

“Non mi sembra ancora possibile, dimmi che è vero e che non sto sognando!”

“E’ tutto vero! Michael tutto vero!.....sei innocente, sei libero….sei tutto mio ora…!!!”

A Neverland ci aspettano tutti, e i bambini appena ci vedono scendere si precipitano verso di noi. Non hanno, per fortuna la capacità e la maturità per capire quale immensa disgrazia si stava abbattendo sulle loro vite ma avevano capito che qualcosa di grave era accaduto al loro papà.

Michael è stanco ed è per questo che lo convinco a raggiungermi alla dependance per riposare un po’.

Ad arrivare per primo invece è Jermaine. Lo trovo seduto sul divano quando esco dal bagno avvolta in una minuscola sottoveste.

“Che ci fai qui?” sbotto mentre mi infilo velocemente una camicia di

Michael buttata sulla sedia.

“Non basta una camicia di mio fratello a coprire il tuo corpo mozzafiato, Renèè Serrano!” mi dice con sguardo lascivo.

Non rispondo nulla perché la sua occhiata lussuriosa mi disgusta e mi imbarazza.

“So che mio fratello ha fatto un testamento tutto a tuo favore, non è vero?”

“Non ti riguarda!

“Mi riguarda eccome bambolina! Tu non hai bisogno del denaro di Michael, quindi….potresti, se non vuoi trovarti nei guai…convincere il tuo maritino a cambiarlo!.....Lui ha una famiglia, ha dei genitori, e dei fratelli ai quali ha sempre pensato….e ora che ci sei tu non ci sembra giusto essere messi da parte.

“Tuo fratello mi ha lasciato e mi ha dato il suo patrimonio più importante….mi ha chiesto e mi fatto promettere di prendermene cura….e io lo farò!”

“Ora non ce n’è più bisogno…..”

“Lo deciderà lui!...Ora vattene!...non voglio che ti trovi qui!”

“Hai paura che pensi che tra di noi …c’è qualcosa?....

“Vattene sta arrivandooooo, esci dall’altra porta…veloce!”
Jermaine scappa verso la cucina…..per uscire dal retro….ma ad un tratto…decide di fermarsi

“Non ho mai capito la natura del loro amore…..potrei schiarirmi le idee….”

“Sei arrivato?”

Chiude piano la porta dietro di sé e si appoggia con la schiena contro di essa.

“Paris non mi lasciava più e allora ho dovuto tranquillizzarla un po’!”

“Hai fatto bene! Anche se Grace è stata brava loro percepivano qualche cosa di strano!....adesso vieni ….ti ho preparato un bagno caldo, cosi ti rilassi un po’”

“Mi faccio una doccia, voglio solo togliermi di dosso questi abiti….anzi…ti va di farlo tu?”mi chiede facendomi l’occhiolino

“Beh signor Jackson, se insiste…..”

“Insisto!.....insisto!” e ride

Mi avvicino a lui che mi afferra veloce e mi sfila la sua camicia “non ti sta bene…..e forse…..neppure questa sottoveste…..”mi sussurra baciandomi la spalla e afferrando con i denti la spallina per farla scendere….

“Ehi io sono già svestita……ora tocca a te…!”e comincio a sbottonare la camicia dopo averla sfilata dai pantaloni…

Jermaine è accoccolato dietro la porta, attonito e incredulo. Suo fratello, sta amoreggiando con la donna più desiderata di Hollywood.

I rumori sono inconfondibili e la voglia di vedere è altissima….spiando attraverso la fessura si intravedono loro due in piedi avvinghiati, si baciano, si toccano in modo spinto e dimostrano di vivere il sesso in modo davvero disinibito. E per lui è una scoperta! Non ha mai creduto nel loro matrimonio e meno ancora nelle capacità amatorie di suo fratello.

Jermaine è sconvolto e anche eccitato da quelle scene hot. Reneè è il suo sogno proibito e vedere che Michael se la sta scopando lo manda letteralmente fuori di testa.

Il suo controllo svanisce quando lui la fa scendere ai suoi piedi e accompagna la sua bocca sul suo pene. Jermaine è costretto a mordersi la lingua per trattenere l’eccitazione per ormai prova anche lui.

Vedere Michael nudo sul divano con le gambe divaricare e con una donna che gli sta facendo dell’ottimo sesso orale è qualcosa che rende Jermaine ulteriormente invidioso.

Ora lei gli è sopra e lo sta baciando mentre lui scorre le sue mani sulla schiena perfetta di lei.
(StreetWalker )
00sabato 4 agosto 2012 12:42
E' un verdetto giusto perché è innocente. Posta il prossimo perché Jarmaine avrà in mente di rovinargli la sua storia d'amore.
Foxy1975
00domenica 5 agosto 2012 13:13
[SM=g2927039] [SM=g2927039] [SM=g2927039] [SM=g2927039] Cara Raffaella, sebbene qui le cose non siano affatto cambiate, chiamami illusa, ma spero sempre che il forum si ‘riaccenda’, si illumini, come una volta..ecco perché in fede, continuo a commentare... forse le ff sono fatte per sognare, ma, una storia scritta bene, elaborata, documentata con cura é un piacere, e può dare anche molto altro..se nessuno lo fa, io ti ringrazio per questo, non é scontato. Perciò ti ringrazio, e appena tornata dalle ferie, mi accingo a mettermi in paro e a lasciarti la mia impressione sui nuovi capitoli che ci hai lasciato

Re: capitolo 55

Hai capito la mamma di Renèe cosa ci nascondeva! Certo, rimane soggettivo, bisogna avere il carattere giusto per una scelta simile, non tutti ne avrebbero la forza! Sicuramente, é un'altro punto di vista...ma Renèe ha già scelto..e la sua scelta le fa onore..non che un vantaggio su Michael a cui lo potrà rinfacciare a vita!
E meno male che Renèe ha questa compassione, perché quel bambino non ha colpa di essere figlio di due scapestrati..forse, l'unica fortuna é avere Renèe a fargli da madre..vale anche per gli altri bambini ovviamente...E Debbie non dice nulla?! Ci starebbe bene un po' di maretta dovuta alla vaccona che fa storie..pensaci...
Non tutti i capitoli sono fondamentali, alcuni sono di passaggio e ugualmente importanti a quelli svolta...brava Raffy, continua così!
Dicevo che potresti postare 3 capitoli per volta, ma potrebbero essere 2.. AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHA!!!! Era solo per dire, che mi piacerebbe averne di più, ma sei tu a deciderlo, ovviamente..
Quando vuoi, grazie Raffy...
Ah! Scordavo!
Michael entra, avvolto nella sua nube di classe e fascino esaltata dal suo look elegante ma sobrio.…Sono cosi lontani i tempi di lustrini, borchie e paillettes!!
Eh, quanto lo idealizziamo, probabilmente in casa era sempre vestito con la tuta e aveva una maglietta da tre giorni, lo sciattone..

Grazie!

Foxy [SM=g2927046]

Re: 56 e 57

Cara Raffy, commento unico, perché questi due capitoli sono un unico capitolone, secondo me...nel primo dai il quadro generale dei fatti...e apprezzo moltissimo come hai riportato gli accadimenti intrecciandoli con Renèe e il suo 'ruolo' di moglie..anche il riferimento a Jermaine che rosica é pertinente e credibile...per il resto é un supplizio...povero Michael. Sebbene io stessa abbia trattato lo stesso periodo, resto sempre male a leggerne.
Il secondo capitolo va più in profondità , descrivendo i primi giorni del processo, quel maledetto documentario..sai, ho spesso pensato che fosse una barzelletta...la scelta di fare il documentario per dare una visione più umana di Michael al mondo, una volta uscito il documentario manipolatore, il fatto che abbiano assunto uno staff per limitare i danni del documentario stesso..questo ci fa riflettere quanto Michael non fosse padrone, o lo fosse solo in parte, di quello che gli accadeva..molte scelte non le ha fatte lui e non lo tutelavano affatto.
Renée si mescola benissimo in tutto questo, e ci sarebbe stata bene nella realtà una moglie amorevole..ma quando si tratta di MJ, le cose non vanno mai come dovrebbero...
C'é poco da commentare allo scempio, però c'é da apprezzare tutto il lavoro dell'autrice che con una sintesi efficace evidenzia i punti salienti di una vicenda assurda...
Grazie!

Foxy [SM=x47918]



Capitolo 58

Questo capitolo tratta un momento davvero delicato...si, certo, il periodo del processo, ma di più...il momento in cui Michael e Renée devono affrontare la dura realtà, cioè la concreta possibilità che Michael possa finire in carcere.
Hanno fatto l’amore, e sebbene sia stato dolcissimo, l’angoscia affiora a parlare della probabile ‘condanna’ ed é Michael a consolare Renée, anche se credo che nella realtà fosse talmente terrorizzato, che se avesse potuto confidarsi liberamente con qualcuno, sarebbe stato lui a farsi abbracciare e a piangere!!
Forse Renée é un po’ egoista a preoccuparsi di chi le starà accanto, se lui sarà in carcere, ma rientra nel suo personaggio di giovane diva bellissima e viziata, e anche un po’ sprovveduta per certi versi..e se vogliamo é spontanea anche nel guardare il corpo martoriato di Michael con quasi disgusto...da tutta questa sofferenza, si passa, senza quasi accorgersene, alla pura passione...bastano pochi sguardi, una mossa condizionata dal pudore di Michael, e si riavvicinano, si cercano, si trovano e si amano, lasciando fuori dal loro amore tutto il maledetto inferno.
Questo sembrava un capitolo ‘tremendo’, e si é trasformato in un capitolo d’amore!

Grazie!

Foxy [SM=g2927024]


Capitolo 59

MA QUALE RATING VERDE???!!!!

Dunque::cominciamo dalla fine :)...!!!Ahahhahahahaha..no scherzo!!!
Potrei elogiarti in molti modi, per il modo fine e splendido con cui hai descritto e sintetizzato il processo, dandogli quella cangianza vero-falso in cui sei bravissima..mi ha intrigato, molto..specialmente le parole 'disperate'prima di entrare in aula...

Un ultimo bacio, lungo, appassionato e finalmente la mia voce che bisbiglia sulla sua bocca un dolce “ti amo più della mia vita”
Lui socchiude gli occhi….”dimmelo ancora!”
“Ti amo ….ti amo….ti amo….più della mia vita”
Lui inspira forte e guardandomi mi dice “Non dimenticare mai quello che ci siamo detti quella sera, a te lascio tutto, anche il mio cuore perché se mi condannano a me non servirà più!”
“Shhhh…..
“Reneè …. farai quello che ti ho chiesto….!
“Si Michael…lo farò….!”
“Promettimelo!!!!!”
“Te lo prometto…amore mio!”


...Michael Jackson non ha mai molestato alcun bambino.
Michael Jackson è innocente.
Michael Jackson non è un pedofilo.
Per 10 volte, uno per ogni capo di imputazione, è stato detto che “Noi della giuria riteniamo Michael Jackson Non colpevole nel reato contestato”

Scusa ma non mi basta mai leggerlo...:)

Poco dopo Michael è uscito accompagnato da me a da tutta la famiglia, visibilmente stanco e sotto stress. Ha salutato i fan che da mesi lo sostengono a gran voce, mano sul cuore, un segno di vittoria, un bacio lanciato a tutti quei ragazzi che lo amano alla follia e che da sempre hanno gridato al mondo la sua innocenza cosa che ora l’intero sistema giudiziario americano dichiara.

E anche questo pezzo mi ha fatto venire i brividi..sembrano giorni lontani quelli, ma non lo sono, non lo sono affatto...
Come dicevo...parliamo del pezzo finale..ti dirò che mi é venuta un'inquietudine tremenda al solo nome di Jermaine..temevo in qualche atto di forza da parte sua, di violenza...poi, però, la situazione é diventata grottesca e divertente e soprattutto, fortemente piccante!!!

“Non ho mai capito la natura del loro amore…..potrei schiarirmi le idee….”

Si, come no..GUARDONE!!!!
Mi ha stuzzicato immedesimarmi in Jermaine che li spia dal buco della serratura...in fondo, noi lettrici é come se già spiassimo dal buco della serratura...

Vedere Michael nudo sul divano con le gambe divaricare e con una donna che gli sta facendo dell’ottimo sesso orale è qualcosa che rende Jermaine ulteriormente invidioso.
Ora lei gli è sopra e lo sta baciando mentre lui scorre le sue mani sulla schiena perfetta di lei.

Non vorrei commentare, perché..ecco..non sarebbe elegante..MA CHE COLPO D'OCCHIO!!!!
Che magnifica immagine pensare a Michael così!!!!

Jermaine è sconvolto e anche eccitato da quelle scene hot. Reneè è il suo sogno proibito e vedere che Michael se la sta scopando lo manda letteralmente fuori di testa.

Raffaella, mi stupisci sempre..sei davvero originale!
Un bacio!!

Foxy [SM=x47984]


movida7521
00lunedì 6 agosto 2012 11:30
Oh Foxy
ben tornata. Grazie per il commento , mi è piaciuto tanto perchè hai evidenziato le parti che ti sono piaciute, hai evidenziato il mio insesire nei capitoli pezzi reali, insomma come sempre hai lavorato sodo al tuo commento.
grazie grazie davvero.
io sarò al lavoro ancora fino a venerdi e poi mi prenderò un po' di sano e meritato riposo.
un bacio
Raffy
movida7521
00martedì 4 settembre 2012 12:22
Ciao a tutte sono tornata
e spero che qualcuno sia felice di questo.
Ah ah ah

Prossimamente vi bombarderò di capitoli, molto sono già pronti e gli ultimi della FF sono già nella mia testa.

Spero di avere tempo per finire la FF a breve.

dimenticavo si passa dal capitolo 59 al 61 . è un mio errore.

Capitolo 61

Dopo innumerevoli voci sull'arrivo della popstar nella capitale Britannica, la sua presenza è stata confermata nel modo più concreto possibile: un'apparizione pubblica.
Nel primo giorno, il cantante ha assistito,assieme alla moglie, al Victoria Palace Theatre, alla messa in scena del musical tratto dal famoso film "Billy Elliott", dal quale sarebbe rimasto talmente affascinato da aver invitato i protagonisti a seguirlo nel suo albergo.

Alla sua uscita, Michael è stato assediato dai fans, ansiosi di dare il "Bentornato" al loro idolo (sconfinando, tuttavia, nell'esagerazione) e dai paparazzi delle maggiori testate locali. La folla è impazzita e la sicurezza non ha potuto contenere l'entusiasmo dei fan e l'irruenza dei paparazzi, marasma che ha fatto cadere lo stesso Jackson per due volte prima di raggiungere il proprio van.

Le guardie del corpo hanno protetto Michael e la moglie Reneè con la quale la pop star sembra aver finalmente trovato un equilibrio.

Testimoni oculari dicono che Jackson si sia dimostrato "molto dolce" con la moglie, durante l'intervallo, stingendola e dandole qualche bacio fugace.

Nel suo soggiorno nella capitale britannica Michael Jackson alloggia al Dorchester Hotel, a Park Lane, dove una folla di fans si è ormai stanziata nella speranza di vederlo.

Gli ammiratori di Jackson, probabilmente presi dall'euforia di rivedere il loro idolo dopo anni di assenza, hanno creato caos e confusione: alcuni hanno infatti infranto in più occasioni gli scudi di bodyguards creatisi attorno al cantante per avvicinarsi.

Sembra essere stato necessario l'intervento della polizia, per garantire a Michael e alla moglie un tranquillo ritorno in albergo, che non ha comunque voluto deludere i suoi fans, salendo sul tetto della macchina e firmando autografi.

Durante il suo secondo giorno a Londra, il cantante è stato "avvistato" al Museo delle cere di madame Tussaud, con i tre figli ma senza la moglie al seguito e la stessa scena si è ripetuta: centinaia di fan e altrettanti fotografi hanno presidiato l'edificio sperando di cogliere anche solo un saluto della popstar.

La sera invece alcuni fortunati fans hanno potuto immortalare la coppia Jackson/Serrano al ristorante San Lorenzo ,locale molto amato dall’attrice che qui ci viene spesso per la cucina tutta italiana.
La coppia sembra aver ritrovato una forte complicità che si manifesta nei loro atteggiamenti disinvolti e sinceri. La star sempre attenta a salvaguardare la propria privacy dimostra ora una voglia palese di riscatto mediatico.
Per tale motivo ha rilasciato oggi pomeriggio una breve intervista, al Sunday people, che uscirà fra qualche giorno, sulla sua vita di padre e marito.

Qualche ora prima infatti, nella suite 452 il giornalista Davin Hulles, accompagnato da un fotografo e un addetto stampa, se ne stava seduto, emozionato e trepidante, su una comoda poltrona di pelle beige.

Leggeva e rileggeva le domande per paura di commettere degli errori, tanto da averle imparate a memoria.

Ad un tratto mentre scorreva la penna sul foglio orami stropicciato, una porta si apre. Il cuore schizza in gola quando Reneè Serrano si profila in fondo alla stanza seguita da MJ.
Lei è bellissima, da togliere il fiato. Indossa un paio di jeans e una camicia nera che mette in risalto i capelli lunghi e chiari. Lui è appena dietro di lei, nonostante il brutto periodo appena passato sembra leggermente più in forma.


Il giornalista rimane ammutolito dalla loro naturalezza. Si accomodano sul divano di fronte, sono una coppia cosi maledettamente perfetta da risultare fasulla.

La pop star più famosa del pianeta e l’attrice premio oscar più pagata del momento.


E l’intervista parte da qui:

Intervistatore: Vi guardo da quando siete entrati e non mi capacito che due personaggi come voi, famosi, idolatrati e pieni di fascino si siano potuti incontrare e sposare.

Michael scoppia a ridere mentre Reneè più contenuta lo guarda ma decide di rispondere “il problema è proprio questo, la gente fa fatica a realizzare che noi siamo prima di tutto delle persone, con sentimenti, desideri, paure come tutti, vede in noi solo due personaggi.

Intervistatore: Si ma è anche difficile immaginare il vostro incontro o la vostra vita come quella dei comuni mortali, per esempio alloggiate in una bellissima suite di uno degli alberghi più prestigiosi di Londra
Reneè: Si certo, ma all’interno della suite rimaniamo comunque due persone che si comportano normalmente tra di loro.

Intervistatore: Ho capito! Allora passiamo oltre e parliamo del vostro ruolo di genitori. Michael, come ci si sente ad essere padre?
Michael: E' un'esperienza incredibilmente gioiosa. Mi sento benedetto 24 ore al giorno.


Intervistatore: Michael, ci descrivi il rapporto tra te e Reneè, dopo tutto avete 4 figli ma solo una è vostra?
Michael: Reneè ed io ci amiamo l'un l'altro per tutte le ragioni che non vedrete mai sul palco o nelle fotografie. Provo questo sentimento perchè è una persona meravigliosa, e lei lo prova per me, semplicemente per quello che sono. Per tutte queste ragioni ci consideriamo una famiglia a tutti gli effetti.

Intervistatore: Reneè, quali sono i tuoi sentimenti attuali per Michael,?
Reneè: Lo amo. La paternità ha messo in risalto una vena molto protettiva in lui. E'così amorevole e forte.

Intervistatore: Vostra figlia ha un nome davvero originale, ce lo potete spiegare?
Michael: Il suo nome è ReMi ed è molto semplice, porta nel suo nome una parte di mamma e una di papà.

Intervistatore: Michael, tra tutti gli splendidi risultati della la tua vita, come consideri la paternità?
Michael: Le parole non possono descriverlo. Non c’è alcun miracolo nella vita che si possa confrontare come guardare tuo figlio che viene al mondo e poi vederlo crescere, fare piccole conquiste quotidiane…


Intervistatore: Reneè hai sposato e hai avuto una bambina con l'uomo più famoso della terra. Quale ripercussione ha avuto su di te?
Reneè: Ho sposato e ho avuto un bambino con l'uomo che amerò sempre. Tutto il resto sono chiacchere.

Intervistatore: Michael, tu raramente rilasci interviste. Qual è l'unica cosa che ti piacerebbe dire ai tuoi fan in questo momento?

Michael: Grazie a voi tutti i miei fan che comprendono quanto sia importante per me proteggere la mia famiglia dalla scena pubblica.. Mi avete sostenuto durante tutta la mia carriera e non per ultimo durante il processo. Non lo dimenticherò mai! e ora condividete la mia gioia più grande. Vi amo.


Intervistatore: E come descriveresti i punti di forza di Michael come padre?
Reneè: E' molto paziente e protettivo

Intervistatore: Michael, quali sono i punti di forza di Reneè come madre?
Michael: Reneè è una donna molto forte e premurosa. Lei è una madre meravigliosa con tutti i miei figli!

Intervistatore: possiamo dire che il peggio è passato?
Michael: Me lo auguro! Ho solo voglia di riprendere le redini della mia vita!




Il rientro in hotel dopo la cena è stata un’impresa. I fan s ci impedivano di uscire dall’auto, assiepati lungo la strada, sfegatati ed urlanti.

Sono uscita per prima e protetta dalle guardie del corpo sono riuscita ad arrivare alla hall. Non ho neppure aspettato Michael, sono salita nella nostra suite nervosa e tremante.
Comincio a non sopportare più tutto questo. Siamo costretti a vivere come dei prigionieri, sempre braccati da paparazzi e fans che urlano giorno e notte.
Ieri sera sono stata costretta a prendere del sonnifero per riuscire a chiudere occhio. Sento di non farcela più e per questo appena possibile affronto Michael.

“Vorrei tornarmene a casa…sono stanca di girare come una trottola” esclamo esasperata da tutto il caos che proviene da fuori.

“Non abbiamo più una casa, te lo ricordi?”

“….Veramente ci sarebbe la mia, o ti è impossibile immaginarla come – casa nostra – “ rispondo con una punta di astio

“Lo sai bene che non voglio tornare in America, te l’ho detto il giorno stesso del processo che ce ne saremo andati!”

“Si ma non possiamo vivere negli alberghi, spostandoci in continuazione come gli zingari!”

“Tranquilla, dopodomani partiremo per il Bahrein, ospiti del sultano, mio amico! Credo proprio che ci trasferiremo li per un po’!” mi comunica con nonchalance

Una doccia ghiacciata in pieno inverno mi avrebbe tramortito meno. Rimango interdetta di fronte a questa sua uscita.

“Non sei entusiasta, amore mio? Ci rilasseremo per un po’, lontano da tutto e da tutti, ospiti in uno dei suoi meravigliosi castelli. Ti piacerà ne sono sicuro!”

“Tu se sempre sicuro di tutto! Soprattutto delle cose che mi riguardano! Ma ti sbagli! Non sono per niente felice di andare in Bahrein, speravo avessi deciso di prendere casa, di fermarti, di mettere radici!Cazzo Michael abbiamo dei figli da crescere , non possiamo sballottarli da una parte all’altra come fossero pacchi postali!!!!

“I bambini si adattano facilmente!”

“I bambini hanno anche bisogno di tranquillità, di avere una casa che sentono come tale, se tu chiedi ai bambini quale è la loro casa aggrottano le sopraciglia. Non lo sanno quale è!!!!”urlo esasperata

“Vabbè te lo prometto, quando torneremo dal Bahrein penseremo anche a questo!” mi risponde buttandosi sul divano vistosamente annoiato dalle mie proteste.

“Se ti dicessi che non voglio venire in Bahrein…..” oso dire non riuscendo a trattenere la mia delusione

“Stai scherzando vero?” mi chiede con voce grave e fissandomi serio

“No!”

“Sono uscito da un processo che mi ha devastato fisicamente e psicologicamente, sto cercando di riprendermi la mia vita, e tu invece di starmi accanto, di sostenermi, mi comunichi con molta tranquillità che non verrai con me in Bahrein!”

“Ti sono già stata accanto, ho rinunciato al mio lavoro per te e non te lo l’ho mai fatto pesare…

“Lo stai facendo ora!”sbotta

“Mi sto difendendo dalla tua accusa di non esserti stata vicino e questo non è assolutamente vero! Ti ho accompagnato ogni giorno in tribunale! Ogni giorno sono stata li dietro di te, ad ascoltare tutto quel fango che ci veniva buttato addosso! Non posso credere che tu lo abbia già dimenticato!”

“Non l’ho dimenticato!! Come potrei….ma io…ho ancora bisogno di te….non mi puoi lasciare da solo…”e mentre lo dice si alza dal divano per venire verso di me.
Le sue labbra tremano ma appena si poggiano sulle mie il fremito si placa dando spazio alla passione.
Mi stringe a sé con delicatezza facendo svanire, dopo pochi baci, il mio desiderio di tornarmene “a casa”

movida7521
00martedì 4 settembre 2012 12:44
Capitolo 62

I primi giorni sono stati sereni , la tranquillità e la calma mi sembravano il dono più prezioso e più desiderato dopo il trambusto degli ultimi mesi ma ora mi sento di nuovo prigioniera.

Io e Michael viviamo in un castello di proprietà del suo amico emiro, circondati da lusso sfrenato, servitù desiderosa di soddisfare o addirittura anticipare ogni nostro desiderio.

Non c’è niente che non si possa avere, nulla di proibito, di troppo impegnativo, costoso, introvabile che non arrivi a noi.

Ma a me manca la mia casa, e più di tutto mi manca la mia vita, il mio lavoro. Mi sono presa del tempo per stargli accanto ma non voglio vivere cosi in eterno, mi sento inutile, svogliata, alla ricerca di qualche cosa che dia senso alle mie giornate.

Michael al contrario sembra felice, ha ripreso peso e anche buon umore, e mentre io mi sento sfiorire lui sembra rinvigorirsi.

In un pomeriggio assolato e caldo sono seduta a terra con il pc sul grembo, bazzico su internet in cerca di notizie, gossip, insomma un collegamento con il mondo reale quando mi imbatto in un articolo che riguarda me e Mj.

……….quando sono arrivato, quello che ho visto mi ha fatto pensare ad una scena in cui due innamorati si comportano come se fossero soli al mondo, nonostante la folla che li circonda: qualcosa che succede solo quando due persone sono profondamente entusiaste l'uno dell'altro. Come tutti, avevo sentito voci sul loro matrimonio. Ma era necessario che io vedessi con i miei occhi per capire la profondità e la sincerità del loro amore. Questo amore, non poteva essere invisibile. Lo potrete vedere anche voi guardando le mie foto, soprattutto quelle di Reneé. Ci sono atteggiamenti che non possono essere falsificati. In realtà, non ho nemmeno avuto bisogno di guidare Michael e Reneé. Non ho avuto bisogno, per esempio, di chiedere loro di abbracciarsi: l’hanno fatto spontaneamente e naturalmente. Ho dovuto solo dire loro di porsi in un luogo o nell’altro e il resto è venuto naturale.
Parlavano tra loro con un tono molto morbido, il tono di due persone molto innamorate una dell'altro.

E 'come quando si vedono due persone per la strada che sono innamorate e agiscono come se non ci fosse nessun altro che li circonda. L'ho visto con i miei occhi.

Se guardate le fotografie, si noterete che c'è qualcosa di grande…

Dopo aver trascorso una giornata intera con loro, ho visto alcune cose magiche. Hanno parlato tra loro molto tranquillamente come due amanti. Per prima cosa ho detto loro di avvicinarsi: loro hanno subito messo le braccia l’uno intorno all'altra e Reneè si è accoccolata al petto di Michael. Ho detto a Reneè di sedersi su una sedia e a Michael di inginocchiarsi accanto a lei. Lui ha messo un braccio intorno a lei e ha tirato la sua testa al petto, mentre Reneè teneramente gli ha afferrato la mano.

Tra uno scatto e l’altro si sussurravano parole d’amore e ridacchiavano: erano così felici che è stato difficile mantenere la loro attenzione sulla fotocamera. Era come se stessero facendo l’amore…


Appoggio la testa sul muro e ripenso a quanto ci siamo diverti quel giorno, era il nostro primo servizio fotografico insieme, eravamo elettrizzati e desiderosi di manifestare al mondo il nostro amore. E lo abbiamo fatto cercando di essere più possibile spontanei.

“Cosa sta catturando la tua attenzione, amore?”

La voce di Michael arriva dolce alle mie orecchie, alzo lo sguardo dal pc e lui è in piedi accanto a me. È cosi bello ora. È sereno, disteso e finalmente rilassato. il suo sorriso mi conquista come la prima volta che me lo ha regalato.

“Ho trovato un vecchio articolo che ci riguarda…” rispondo tornando a guardare il desktop, scorro le foto e ripenso a quanto eravamo felici, quel giorno in modo particolare.

“Posso vedere?” mi chiede accovacciandosi accanto a me

“Si certo!”

Lui fissa le foto e vedo che sospira, sorridendo appena, i suoi occhi leggono veloci le poche righe.

“Che effetto ti fa rivederle?” gli chiedo curiosa

“Uhm ….penso a quanto eravamo felici quel giorno,…ti ricordi?...siamo arrivati in ritardo sul set….”sghignazza

“…..Perché avevamo fatto l’amore tutta la notte, e tu volevi farlo ancora…...”esclamo finendo la frase.

“Ero pazzo di te! Non mi bastavi mai…..” mi confida non rendendosi conto di quello che ha detto

“Hai parlato al passato….!” dico affranta

“Ma che vuoi dire? Parlavamo di quel periodo e di quel giorno in particolare…..” risponde giustificandosi

“Sarà! Ma quell’alchimia sembra svanita……”

“Sono accadute tante cose, e siamo cambiati! Anche tu!”mi risponde stando sulla difensiva

“Lo so! Non stavo dicendo che è colpa tua! “

“Vuoi litigare me lo sento, stai cercando il modo di provocarmi in modo da farmi scattare cosi tu puoi iniziare il tuo tormentone…..” mi dice alzandosi agilmente e mettendosi in piedi vicino al balcone

“Magari litigassimo ….faremmo qualche cosa di diverso!” rispondo poggiando il computer sul pavimento e raggiungendolo

“Cosa c’è che non va, ora? Qui non ti piace? Ti trovi in un paese che ha cultura, paesaggi mozzafiato, sei riverita e servita come una principessa…..cosa ti manca, adesso?”

Non so cosa mi trattenga dal chiudergli la bocca con un schiaffo, togliergli quell’aria beffarda e insolente dal viso, mi farebbe davvero bene!

“ Mi manca vivere!!!!!......Forse tu sei abituato, anzi ti piace sentirti sempre al centro dell’attenzione, corteggiato, coccolato, venerato come un Dio…..ma a me questa vita fa schifo! Io voglio alzarmi al mattino e sapere che ho qualcosa da fare, qualcosa che dia senso alla mia giornata. Sono stanca di stare qui….mi sto spegnendo come una candela e tu nemmeno te ne accorgi che non sono felice…..”

Lui non si gira nemmeno, rimane in silenzio con lo sguardo fisso.

Mi volto con le lacrime agli occhi quando sento che mi dice “non so come aiutarti…..

“Non ti preoccupare Michael….è un mio problema, non tuo, me la caverò da sola…..”

“Te ne andrai…..me lo sento!”

“Puoi venire con me!”

Non risponde

“Ho capito Michal….. Ora tu stai meglio, e forse non hai più bisogno di me……..”lascio la frase in sospeso volutamente sperando che lui
dica qualche cosa mi costringa a restare.

Ma non accade.

Il silenzio è rotto solo dal rumore della pale del ventilatore.

Me ne vado in camera da letto con la vista annebbiata dal pianto, sono determinata nonostante il dolore al petto mi impedisca di respirare regolarmente.

Non voglio restare qui ma l’idea di andarmene senza di lui, mi fa impazzire, ma non lo implorerò di seguirmi!...questa volta no!....questa volta è finita davvero!


Capitolo 63

Lasciare il Bahrein è stato difficile, quasi impossibile!

La determinazione era dettata dal mio assoluto bisogno di sopravvivenza, non avevo alternative! Quel mondo ovattato e fasullo, tanto invidiato dall’esterno, stava distruggendo piano piano la mia voglia di vivere.

Ho visto nello sguardo di molte donne l’ammirazione per la mia caparbietà, l’invidia per la mia libertà di scegliere unito al coraggio nel lasciare mio marito!

Ma non so ancora se lo sto lasciando!

Quando chiudo l’ultima valigia sento il suo abbraccio che mi prende da dietro. Appoggia singhiozzando la testa sulla mia spalla bagnandola. Chiudo gli occhi e respiro a fondo perché ora, ne sono certa, verrà la parte più difficile.

“Non mi lasciare, ti prego…..io ho ancora bisogno di te!” mi confida baciandomi il collo

Vorrei strattonarlo e urlargli in faccia che da giorni sto
pianificando la mia partenza e lui non mi ha mai rivolto la parola.

Il silenzio glaciale. Il muro alzato tra di noi imponente. Né una parola nè un gesto. Da sola a decidere del nostro futuro! E ora che ha capito che nel suo dorato isolamento io non ci sarò più si gioca la carta della tenerezza.

Mi volto e fissandolo riesco a dirgli “Puoi raggiungermi quando vuoi, ma io qui non ci sto più…..il volo è prenotato e domani sera voglio essere a casa, a casa mia!”

“Lo sai che non ti raggiungerò….se torni in America.”

“Per ora non ci sono alternative, tornerò nella mia casa!!!! Quando deciderai cosa vorrai fare della tua vita……”

“Della mia vita???.....Ci siamo sposati e abbiamo una figlia, e la mia vita è anche la tua!!!!Non lo dimenticare Reneè!” mi risponde spazientito

“Io non l’ho mai dimenticato!Ora lasciami andare altrimenti perdo il volo!”

Stranamente non reagisce, ma si abbassa e afferra la valigia e mi accompagna lungo il corridoio. Siamo uno accanto all’altro, in silenzio.

Sotto il patio ci sono Paris e Prince, Blankett e Grace . ReMi sta saltellando felice.

Le valigie vengono caricate sul bagagliaio mentre chiamo ReMi.

Saluto i bambini e mi stringe il cuore lasciarli, Blankett piange isterico sentendomi salutare tutti. Lo prendo in braccio promettendogli che mi raggiungerà tra pochissimo tempo.

Michael sta baciando ReMi e vedo che subito dopo si infila gli occhiali da sole per non far vedere la sua disperazione.

Mi avvicino per salutarlo e in quell’abbraccio penoso lui mi sussurra “Sei fiera di tutto questo? I bambini sono disperati e tu non dimostri un minimo di comprensione.”

“Sai dove trovarmi Michael, e i bambini possono venire da me quando vogliono……” e salgo sulla limo che mi porterà all’aeroporto.



Sono tornata a Los Angeles da un mese e nonostante mi manchino Michael e i bambini sto però ritrovando me stessa.

Chiamo Michael tutti i giorni perché voglio che i bambini sentano la mia voce e sappiano che non li ho abbandonati.

Michael accetta di parlarmi a seconda dell’umore. Ci sono giorni in cui è disponibile e affettuoso facendomi pensare che forse non è tutto perduto e altri in cui la domanda di divorzio, che ho fatto preparare dal mio avvocato, non mi sembra cosi fuori luogo.

La domanda è rimasta depositata nello studio del miei avvocati dove però molto probabilmente qualcuno, che non doveva, ne è venuto a conoscenza, vendendo la sensazionale notizia ai maggiori tabloid americani.

Questo ha svegliato Michael dal suo torpore e dal suo nuovo buon retiro irlandese, la sua furia mi investe attraverso una telefonata che non dimenticherò mai.

“Cosa è questa stronzata del divorzio, Reneé?” sbraita

“Ciao Michael, …………………….diciamo che questa stronzata come la chiami tu, un effetto l’ha ottenuto, dopo mesi è la prima volta che mi chiami spontaneamente!” rispondo provocandolo

“Tutti i tabloid del mondo hanno sbattuto in prima pagina la notizia della tua richiesta di divorzio, come puoi farmi una cosa del genere dopo quello che ho passato.”

“Calmati per cortesia, molto probabilmente il fatto che tu viva in Irlanda con Grace e i bambini mentre io in America con ReMi ha fatto scattare varie ipotesi….anc he quella del divorzio

“Quindi tu non ne sai nulla?” mi chiede

“Nulla!”mento

“Allora per calmare le acque potresti raggiungermi in Irlanda e stare un po’ con noi!” mi dice come se nella mia vita non ci fosse altro che correre appresso a lui

“Ma io…..non posso lasciare il set! Vieni tu!”

“Sto lavorando, sto creando e non mi va di lasciare quello che sto facendo…..”

“Allora fottiti!” e chiudo la telefonata e lancio il cellulare sul muro. Mi sento una cretina perché gli ho mentito per non ferirlo e in cambio ho ottenuto solo la sua ennesima dimostrazione di egoismo.

Mi getto affranta sul letto e sento lo scricchiolare della carta, mi sollevo appena e afferro il giornale.


Reneé Serrano: " Divorzio da Jackson "
" Contrasto inconciliabile "
Dopo quasi 6 anni di matrimonio e due figli, il premio Oscar Reneè Serrano dice addio alla chiacchierata popstar
TITOLO: Reneé: "Divorzio da Jackson" "Contrasto inconciliabile".
Il portavoce di Michael: "Michael Jackson non concederà mai il divorzio alla bella attrice italo francese. E lei lo sa!
Persone vicine all’attrice giurano che lei ha già pronta la domanda di divorzio e che sarebbe decisa a depositarla a breve, per differenze irriconciliabili". Immediata la reazione del cantante. Il portavoce di Jackson, Lee Solters, ha fatto sapere: "Michael e Reneè non divorzieranno mai e la signora Serrano lo sa benissimo. Hanno deciso concordemente di prendersi del tempo, ma restano buoni amici per amore dei figli".
"Tutti gli occhi ora sono però fissi sulla coppia. Se divorziassero il loro immenso patrimonio andrebbe diviso. Ed e' proprio sulla sorte della colossale fortuna accumulata dal Re del Pop in una vita sotto i riflettori e della giovane attrice che in una carriera brevissima, e che non sembra finita, ha intascato milioni di dollari, oltre alla ambitissima statuetta, si interrogano tutti. In caso di divorzio, la legge californiana parla chiaro: i beni acquisiti dalla coppia durante il matrimonio vanno equamente divisi.
Quando la notizia del matrimonio fece il giro del mondo, in molti a dubitarono della validità'e autenticità ma dopo la nascita di una figlia, l’adozione dell’ultimogenito di Jackosn e la presenza costante e ferma accanto alla pop star durante il processo per pedofilia, nessuno sembrava nutrire più dubbi sulla solidità di questo matrimonio.
Insieme avevano lasciato gli USA per il Bahrein, tutti insieme come una famiglia, ma poi lei improvvisamente se ne torna nella sua villa a Los Angeles con la figlia ReMi lasciando i marito e i tre figli da soli in Baherin .
Poco dopo la Pop star si ritira in un cottage in Irlanda ma della moglie neppure l’ombra.


Scaglio sul muro il giornale e mi raggomitolo sul letto abbracciando il cuscino.

Ho ancora in testa le sue urla mentre mi minaccia “non ti concederò mai il divorzio! Mai! Scordatelo…Reneè, tu rimarrai sempre mia moglie che tu lo voglia o no!”

La cosa buffa è che io non voglio separarmi da lui, anche se è come se fossimo già divorziati, da mesi non lo vedo, e anche in passato, durante questi 6 anni non abbiamo mai vissuto regolarmente insieme.

Il mio lavoro, il suo lavoro, la sua casa, la mia casa, i miei soldi, i suoi soldi….. riflettendo non siamo mai stati una coppia tradizionale, forse non ci siamo mai sentiti neanche una famiglia, abbiamo provato, abbiamo tentato…..ma….non ce l’abbiamo fatta.

movida7521
00martedì 4 settembre 2012 12:57
Capitolo 64

Michael è tornato negli Stati Uniti e precisamente in una delle sue città preferite Las Vegas, dove vivono i genitori Joe e Katherine…ma lontano da me!

Ho sempre detestato quella città nata dal nulla, senza storia e senza senso.

Io invece ho lasciato la mia casa di Los Angeles per trasferirmi in Colorado e precisamente nella cittadina Fort Collins, me ne sono innamorata quando vi ho soggiornato per qualche giorno ospite di amici.

È la classica cittadina americana immersa nel verde, con molte attività per bambini e ragazzi, abitata da persone piacevoli ma anche riservate e rispettose.

La mia casa è molto grande, con 8 camere da letto, 7 bagni, palestra, piscina coperta, grande parco, e per la gioia di ReMi abbiamo anche una stalla con 3 cavalli.

Un piccolo paradiso per me e mia figlia.

Sarebbe tutto perfetto se ci fossero anche Michael e i bambini. Mi affida spesso anche Prince e Paris che hanno cosi la possibilità di stare e crescere con i loro fratelli. Nutro per loro un amore immenso e li amo come fossero miei.

Il mese scorso sono stati qui per un po’ e si sono divertiti tanto.

Michael invece è tornato subito a LV dove sta lavorando giorno e notte al suo nuovo album.

Sono stati immortalati dai soliti paparazzi che ci hanno raggiunto qui appena hanno saputo del loro arrivo. I bambini difficilmente si mostrano in pubblico e nelle rare occasioni portano dei veli per coprire i loro volti, decisione presa dalla loro madre Debbie Rowe a seguito delle minacce di morte ricevute nei loro confronti quando ancora erano in fasce ma quando sono usciti con me io non ho voluto e questo ovviamente ha scatenato le ire di Michael che mi ha accusato di essere una irresponsabile ed incosciente che mette a rischio l’incolumità dei suoi figli.

Sono riuscita a rispondergli che due sono anche miei!!!!

Ovviamente questo scontro si è poi allargato sui altri fronti con accuse reciproche di varia natura finchè ho vuotato il sacco vomitandogli addosso la mia delusione nel venire a conoscenza che il suo ritorno nella terra materna è stato dettato dal desiderio di dare l'estremo saluto al suo amico James Brown, e non dalla voglia di stare con me.

Lui a questa accusa ha reagito nell’unico modo che conosce, tergiversando ed incolpando me.

La sola cosa che però sembra essersi stabilizzata nel nostro rapporto è la consapevolezza di essere genitori. Ai ragazzi non facciamo mancare nulla, le nostre rispettive case sono sempre aperte, cerchiamo di alternarci nel lavoro in modo che possano sempre stare con uno di noi due.

Sono stata lontano da casa per parecchi mesi ultimamente per girare un film di produzione inglese.

“Snow cake” è ambientato al nord e parla di un rapporto tra un uomo e una donna ma quello che rende drammatica la storia e il scoprire che la protagonista è affetta da una grave forma di autismo.

Ho amato Linda, il mio personaggio perché con lei e grazie a lei mi sono avvicinata ad un mondo sconosciuto e doloroso, quello delle persone affette da questa patologia, ma Linda mi ha fatto scoprire anche le loro potenzialità, il diverso modo di amare.

Accanto a me Alan Rickman, un attore capace di interpretare ruoli differenti ma di dare ad ognuno uno spessore e un’interpretazione che li rendono unici.

Alan è un uomo intelligente, sensibile e molto rassicurante. Nelle pause dalla riprese ci siamo ritrovati spesso a parlare di argomenti più disparati, e lui con la sua calma e anche con la sua ironia inglese mi ha conquistato.

Abbiamo parlato molto anche di noi, del nostro lavoro, delle nostre frequentazioni, dei nostri partners, insomma della nostra vita.

Lui è legato da 35 anni alla stessa donna, pur non essendo sposati,
Rima rappresenta la sua stabilità e il suo punto fermo.

Lo ascolto rapita dal suo parlarmi di lei in modo naturale, spontaneo, senza enfasi o false smancerie ma che trasmette comunque la sensazione di un rapporto forte.

Alan ad un tratto blocca il flusso delle sue parole e fissandomi mi chiede “e tu…non mi racconti nulla?”

Sorrido stregata dal suo sguardo magnetico che per un attimo mi toglie lucidità.

“Beh…. della mia vita privata si sa tutto, basta leggere un qualsiasi giornale di gossip”

“Non li leggo mai!...e comunque mi piacerebbe sentire da te….il racconto della tua vita….sempre se ti va….”mi dice con voce flessuosa che mi fa avvampare.

Il richiamo del regista mi salva dal confessargli lo squallore della mia vita privata ma lui non demorde e mi dice “se ti va possiamo parlarne a cena, stasera?......”

Rimango basita dal suo invito, è un uomo di 60 anni pieno di fascino e felicemente legato alla compagna e non mi sembra il tipo che adesca colleghe con la metà dei suoi anni. Decido però di accettare perché mi lusinga che un uomo cosi fascinoso e serio possa essere interessato a me e alla mia vita.

Ceniamo in un piccolo locale di Brampton poco lontano dal set. Poco prima ho chiamato Michael perché volevo salutare i bambini.

“Perché chiami cosi presto?” mi domanda subito

“Sono appena rientrata e volevo sentirli!” rispondo rendendomi conto che ho appena omesso di dire a mio marito che stasera cenerò con un altro uomo e quindi chiamare al mio rientro diventerebbe complicato.

“Ti chiamo più tardi devo parlarti di una cosa….” Mi dice subito dopo

“Non possiamo parlarne adesso? Poi me ne andrò a letto!” continuo a fingere

“Senza cenare?”insiste

“Beh forse mi faccio portare qualche cosa in camera!....adesso mi passi i bambini?”

Dopo aver parlato con ognuno di loro, essermi fatta raccontare i loro giochi, e tutte le loro avventure di questi giorni ed essermi quindi rassicurata che stanno bene, mi accingo a prepararmi.

Sono nervosa e non mi capacito di questo, è solo una cena con un collega mi ripeto mentre scarto, provo e butto sul letto una miriade di vestiti.

Alla fine, la scelta è dettata più dalla necessità di non prendere freddo visto la temperatura gelida che c’è all’esterno che dalla bramosia di stupirlo.

Indosso un paio di pantaloni di velluto a coste beige, un dolcevita di cashmire nero, e un paio di stivali. Lascio i capelli sciolti, un filo di trucco e quando sento bussare afferro il cappotto e apro.

Alan è davanti a me ed entrambi scoppiamo a ridere quando notiamo che abbiamo lo stesso identico abbigliamento.

Scendiamo nella hall dove troviamo l’autista che ci accompagnerà.

Fuori nevica e c’è un silenzio surreale. Le strade sono praticamente deserte e cosi anche il ristorante.

Durante la cena mi ritrovo a rivelare ad un quasi sconosciuto la mia storia con Michael, del nostro amore tormentato, che ci impedisce di stare vicini ma allo stesso tempo di stare lontani.

Lui mi ascolta attentamente non distogliendo mai lo sguardo da me. Io sono rapita da questo uomo che mi dimostra un reale interesse, che mi consiglia, chiede e non giudica.

Sono anche un po’ imbarazzata perché, mentre cerco di raccontare di me, scorrono davanti le scene che abbiamo girato oggi sul set. Erano scene di amore e sesso e io stranamente non riesco a dimenticarle.

Mi fisso su di lui e sento la mia voce che racconta…… non gli tolgo gli occhi di dosso. Ad un tratto un tocco lieve mi sfiora la mano e un brivido mi percorre la schiena.

Alan mi guarda e stringendomi la mano mi dice “credi che lui ti ami?”

Lasciando che la sua mano continui a tenere la mia rispondo “Si a modo suo!”

Lui sorride sgranando gli occhi “cosa significa a modo suo? …in che modo ti ama?

“Oh Alan, non sono come spiegartelo, lui mi ha fatto toccare il cielo con un dito, mi ha dato tanto, ….ed è il padre di mia figlia….”balbetto

“E allora cosa ti manca?” mi provoca

“Mi manca l’unica cosa che lui non potrà mai darmi. La stabilità!.....il vivere insieme!”

“Io e Rima viviamo insieme da pochi anni, prima ognuno aveva la propria indipendenza.”

Lo fisso incredula “vuoi dire che state insieme da 35 anni ma non vivevate insieme?”

“No! Stava bene ad entrambi!” mi risponde sornione. Lui coglie il mio smarrimento e anche la mia curiosità. E’ un uomo intelligente e sa bene cosa mi frulli in testa e infatti mi precede dicendo “vuoi sapere se ci siamo mai traditi?”

Mi metto a ridere ma il mio colorito porpora non inganna nessuno

“Non ne abbiamo mai parlato! Lei non me lo ha mai chiesto e io ho fatto altrettanto!”mi risponde tranquillo

“Occasioni ne avrai avute?” lo sfido

“Come tutti!”

“Risposta diplomatica ma non soddisfacente!” insisto

“Vuoi sapere troppo Reneé!”

“Ci siamo raccontati tutto….perchè tralasciare questo aspetto!” proseguo assecondando le carezze vellutate della sue dita sul palmo della mia mano.

“Io non racconto mai tutto!.....ma per te posso fare un’eccezione….!”

Alzo le sopraciglia in segno di vittoria

“Ho avuto qualche cedimento,…..non lo nego….ma ripensandoci ora, non ne valeva la pena…..

“Perché?”

“Non mi hanno lasciato nulla!...e quando una donna o un uomo non riescono a trafiggerti il cuore, anche fosse solo per una notte, significa che in fondo non sono stati importanti……!

Sei una donna giovane Reneè, molto bella e piena di fascino….! Puoi avere qualsiasi uomo tu voglia….ma non darti a nessuno ….senza che il tuo cuore sia trafitto!”
(StreetWalker )
00martedì 4 settembre 2012 15:14
Questa situazione la voluta Michael con il suo atteggiamento egoistico
Foxy1975
00giovedì 6 settembre 2012 13:27
Raffaella, ma che lavoraccio! Peggio che a scuola quando la prof di filosofia ci mollava 3 o 4 capitoli per volta! Io no ce la faccio così! Ho bisogno di interiorizzare!!!...Comunque, ci ho provato..una spruzzata di idee che mi sono fatta su ogni capitolo...negriera!!!!
[SM=x47958]
Capitolo 61e 62

Cara Raffaella,bello il tuo capitolo descrittivo di un periodo cosí difficile..ma hai aggiunto un pezzo reale?!L'intervista?! Mi dispiace che Renèe nn voglia andare in Barhein con Mike, anche se capisco le sue ragioni..lui la convincerà?! Ma davvero è caduto due volte x arrivare alla macchina?!Penso che una donna al fianco gli avrebbe fatto bene in quel periodo,una moglie,un'amica..


[SM=x47986] Ma il 62 lo hai scritto tu?!..E' diverso nello stile,nel tono..oppure io non riesco più a distinguere i tuoi giochi tra fantasia e realtà...per caso il servizio fotografico è uno di quelli fra Lisa e Michael?! Spero proprio di no,spero che il modo in cui descrivi la loro intesa sia solo data dalla tua ispirazione. A questo proposito,rispetto al capitolo 61..non avevo capito fosse l'intervista con Debbie, ma nelle risposte avvertivo qualcosa di familiare..è talmente ben integrato che si fa fatica a capire che non sia farina del tuo sacco!
Ho avvertito un'atmosfera diversa e particolare nel capitolo..ma lo hai scritto oggi che eri scoglio-impegnata?! Complimenti! L'ho trovato dolcissimo..ed anche molto duro, desolante alla fine, quando lei gli confessa che si sta spegnendo come una candela o che lui non si accorge che lei è infelice perchè lui lo è..si sente che qualcosa è cambiato tra loro...ma che è finita davvero non ci credo!
Brava,mi è piaciuto moltissimo, forse dipende dal tuo stato d'animo,ma in alcuni capitoli c'è un'atmosfera particolare.

Capitolo 63

Mi piace la parte iniziale,la loro ennesima discussione prima che lei parta..ma poi?! Il pezzo sui tabloid e sul divorzio è reale o no?! E la telefonata di Michael?! ..Anche se nn mi piace che si separino,stai delineando per bene la loro linea di condotta e la natura del loro rapporto..sta venendo fuori la loro vera relazione..mi chiedo quando si incontreranno furtivi x fare l'amore lontano dagli occhi della stampa. ..brava,regina delle ff..m'inchino al tuo cospetto! [SM=g2927014]

Capitolo 64

Ogni volta che scriviamo un capitolo senza Michael,specialmente quelli in cui si prepara un bel cornetto,c'è una cura maggiore,come se dovessimo supplire alla sua assenza con comunque qualcosa di polposo..mi piace la descrizione delle loro vite,separate, diverse, eppure legate a doppio filo dai bambini...l'ira di Michael quando Renèe nn si attiene a coprirli come deciso da Debbie..in questo sei allenata,mischi realtà e fantasia..anche l'approdo di Renèe in un altro 'mondo' mi piace, sembra lontano da Michael, irrimediabilmente.Alan Rickman ci sta benissimo..anche se nn credo che sia noto al nostro pubblico...
Mi hai fatto il sedere a strisce perchè Foxy resta in cinta di Michael con leggerezza, ed in fondo, è suo MARITO..qui Renèe ha una tresca con un 60 enne ed è sposata, ma va bene farci un figlio..okay.. per me, nn c'é nessun problema!
Mente volontariamente a Michael,ha tutte le ragioni della moglie trascurata in un matrimonio incasinato..ma mente sapendo di mentire..scusa la digressione..ma mi chiedo.. È giusto tradire se le cose con tuo marito nn vanno bene e se sai che nn significherà niente e lui non lo saprà?! In questo caso Michael lo saprà forse..ma, nn é comunque brutto per Renèe sapere di averlo tradito?! Certo, lui ha fatto la stessa cosa,ma quanto è giusto abbassarsi allo stesso livello di chi ha mancato fedeltà?
La loro conversazione è intima e interessante,e ci vedo proprio un 60 enne emancipato che sa quello che vuole..cara Renèe il messaggio mi sembra chiaro..non sappia la mano destra quello che fa la sinistra,e per quanto tu possa essere ingenua..un uomo nn ti invita a cena solo perchè gli interessa la tua vita (qualcuno mi diceva le stesse cose poco tempo fa!), anche se è pseudo sposato e ti sembra tranquillissimo..e a Renèe mi sembra,che gli piaccia piacergli..insomma,mi aspettavo subito un'interno intimo con camino acceso..ma ogni cosa a suo tempo...Una pregunta..Alan le dice in soldoni.."Se nessuna donna mi ha trafitto non era importante.." e allora perchè le consiglia di farsi trafiggere?!Ai fini del tradimento, per non ferire l'altro, non è meglio non essere trafitti?!! Oppure le sta consigliando di innamorarsi di un altro che non sia il marito?!.. Scusami, forse è evidente e non ci arrivo..comunque non ho patito l'assenza di Michael,che come uomo innamorato, in questi ultimi due capitoli lascia proprio a desiderare..
Non so se si é notato, ma quest’ultimo capitolo mi ha esaltato!
Grazie!!!

Mi dispiace aver tralasciato parecchie cose di tutti questi capitoli..preferirei continuare a commentarne uno per volta, perché ogni capitolo é importante, ogni capitolo é frutto della tua fatica..ed é un vero peccato ingoiarseli tutti insieme, si perde molto! Puoi rallentare?! [SM=x47930]

Un bacio [SM=g2927039]
Foxy
movida7521
00giovedì 6 settembre 2012 13:47
Grazie di esistere
leggere i tuoi commenti dopo tanta fatica mi ha restituito entusiasmo.
Rispondo alle tue domane
1. l'intervista è quella fatta con Debbie solo ovviamente modificata per le mie necessità, ma l'ho ritoccata pochissimo.
2. si il servizio fotografico è quello con Lisa e qui non ho ritoccato nulla tranne il nome di lei. è tale e quale
3. Alan (per chi non lo conoscesse è un attore inglese molto affascinate che è diventato famossimo solo - ahimè- dop aver interpretato Severus Piton nella saga di harry potter)rappresenta tutto quello di cui ha bisogno ora Reneè....e più avanti lo capirete.
Michael non è mai stato un buon marito, e nono solo nelle nostre FF ma riusciva a tenere legate a sè le donne con cui era stato. lisa disse "era la mia droga"....
mancano pochi capitoli alla fine....
baci a tutte
a chi si manifesta e a chi non lo fa....
Foxy1975
00giovedì 6 settembre 2012 14:09

Grazie Raffy, ma rallenterai un po' per permetterci di godere meglio dei capitoli?!
Un bacio

Foxy
movida7521
00martedì 11 settembre 2012 12:25
Capitolo 65

Lui lascia la mia mano e finiamo di cenare apparentemente tranquilli ma entrambi sappiamo che qualcosa è accaduto.

Usciamo dal ristorante che ha smesso di nevicare.

“Ti va di fare due passi lungo il lago?” mi chiede con la sua voce
bassa

“Si volentieri!” quasi non aspettassi altro

Lui appoggia il suo braccio attorno alla mia spalla. È alto, imponente e questo mi fa sentire protetta. Camminiamo silenziosi lungo il sentiero innevato. Le parole ora hanno lasciato spazio ai respiri, ai battiti, ai nostri corpi vicini.

Ci fermiamo sul ponticciolo di legno che scricchiola sotto di noi,la neve in alcuni punti è diventata ghiaccio, rendendo difficile mantenere l’equilibrio, tanto che ad un tratto sto scivolando e lui, per impedirmi di cadere, mi tiene con entrambe le braccia.

Siamo uno di fronte all’altro, nel gelo della notte canadese, il calore dei nostri respiri ci accarezza reciprocamente il viso…ed è tutto perfetto.

Mi metto in punta di piedi per arrivare alle sue labbra ma tentenno perché lui sembra non volerlo. Rimango pietrificata dalla vergogna, ero sicura lo desiderasse anche lui.

“Reneè ti prego non mi tentare!” mi dice con tono supplichevole

“Pensavo lo volessi anche tu!”

“Lo desidero e non puoi immaginare quanto……ma io ….potrei essere tuo padre ….e tu puoi avere chi vuoi….”

“Io voglio te Alan, ti voglio perché …..perchè …..mi hai trafitto il cuore” confesso innocente

Lui piega la bocca dolcemente “Questo è un colpo basso Reneè!”

“Questa è la verità Alan!” gli confido appendendomi al suo collo

Lui si abbassa, e finalmente le nostre labbra si sfiorano. Ci siamo già baciati sul set e anche se erano molti realistici, ora è diverso.

Ho sempre considerato Michael il miglior baciatore che avessi incontrato, poteva portarmi all’orgasmo solo baciandomi. I suoi erano fuoco, passione, esplosione dei sensi…i suoi baci erano sempre preludio di altro.

Con Alan invece, capisco subito che è diverso. Il suo bacio è lento, profondo, dolcissimo. ..e io mi sento avvolta in tutti i sensi dal calore umano che emana.

Quando le nostre bocche si staccano sento una serenità che mi commuove.

“Torniamo in albergo…dai…..”mi dice accarezzandomi con il dito la guancia

Mi sento cosi felice come non mi capitava da tanto tempo. Vorrei che mi tenesse ancora tra le sue braccia come prima sul porticciolo per non farmi cadere.

Arriviamo in albergo che è notte fonda. Entriamo in ascensore e mi getto su di lui in cerca di un altro bacio. Lui mi asseconda ma lo sento che non si lascia completamente andare.

“Vieni nella mia camera…..Alan !”

“Non Reneè….non sarebbe giusto!”

“Ho bisogno che tu stia con me, tu…mi stai dando quello di cui ho bisogno…..”

Lui mi guarda senza darmi una risposta ma so per certo che mi
seguirà. Infilo la tessera e la porta si apre.

“Aspetta Reneè, aspetta……”mi dice facendomi voltare “non me la sento….lasciami andare nella mia stanza!”

“Si…..si Alan, scusami, non dovevo……ma credimi….non volevo ecco…..insomma”

“Ho capito Reneé….non ti preoccupare…..buonanotte”

Entro e chiudo la porta dietro di me e scoppio a piangere come una bambina. Mi sono umiliata implorando le sue attenzioni e lui mi ha respinto. Il bacio sul porto è stato solo un gesto di gentilezza verso una donna insicura e sfiduciata. Dio che vergogna.

Non volevo andare a letto con lui, almeno credo…ma farmi stringere da lui e sentire di nuovo quella sensazione di protezione, di pace, di tranquillità che con Michael non ho mai provato.

Ho fatto solo due passi quando la sento singhiozzare dietro la porta.

Non posso lasciarla cosi ma temo che se tornassi da lei non sarei in grado di frenare i suoi dolci attacchi. Sono pur sempre un uomo. E un uomo della mia età non rimane insensibile di fronte ad una donna cosi affascinante e … giovane.

Se sapessi di essere sufficientemente forte non avrei alcun timore di varcare quella soglia e stringerla di nuovo a me.

Ho capito dal primo giorno che l’ho incontrata che dietro quell’aria di donna irresistibile si celava un’anima sola. Stasera la guardavo parlare, sembrava non lo facesse da anni, voleva solo un uomo che l’ascoltasse veramente, senza secondi fini.

Appunto.

Busso.

“Chi è?” risponde

“Sono Alan, puoi aprire?”

Sento dei passi leggeri avvicinarsi, apre appena la porta “Dimmi….?”

“Posso entrare?” chiedo

“Cosa è successo?” mi domanda fingendosi tranquilla

“Fammi entrare e te lo dico!” rispondo con voce bassa

Lei apre e si sposta per farmi entrare. Ha gli occhi arrossati dal pianto ma faccio finta di non vedere.

“Ti va se mi fermo un po’?” chiedo dolcemente sfilandomi il cappotto

“No Alan, la pietà non la merito! Ti prego ritorna nella tua stanza” riesco a rispondergli mentre sento le lacrime salire ad inondarmi gli occhi. Mi volto e appoggio la mano sulla maniglia ma lui è già accanto a me, non dice nulla ma mi abbraccia sussurrandomi “piangi Reneè, piangi…ne hai bisogno….butta fuori il dolore che hai dentro!”

Mi aggrappo a lui con la stessa foga con cui mi aggrapperei ad una zattera se mi trovassi in mare aperto. Sento le lacrime sgorgare sempre più forti e più piango e più piangerei…è come se dentro di me ci fosse una sorgente inesauribile che mi impedisce di fermarmi.

Passano alcuni minuti prima che i singhiozzi comincino a diradarsi.

Mi stacco da lui e provo insieme un senso di imbarazzo e sollievo.

“Scusami……..chissà cosa penserai ora di me…” dico staccandomi da lui e realizzando che il suo maglioncino è zuppo all’altezza della clavicola…

“Penso che sei una donna meravigliosa, che ha tanto amore da dare e l’unico uomo che potrebbe averlo non lo capisce!” si lascia sfuggire

“Lo dicono tutti, ma te l’ho spiegato ….lui mi ama… a modo suo….e forse nessuno gli ha mai insegnato…”

Mi interrompe bruscamente “Reneè smettila di difenderlo, l’amore non si impara….l’amore si sente….si prova….si manifesta! E basta! Non c’è altro da sapere, da imparare!....dovrebbe esserci lui qui con te, ora , a consolarti e non un vecchio!

“Tu non sei vecchio Alan, sei un uomo sensibile, generoso, attento e credo che queste qualità tu le abbia sempre avute…anche….anche quando eri …

“Giovane? Vedi lo dici anche tu!”

“Rima è fortunata!” dico mordendomi il labbro superiore

“Credi si sentirebbe fortunata se sapesse che il suo compagno è nella camera d’albergo della sua giovane partener?” mi dice serio

“Non stiamo facendo nulla….di male!”

“No ma se glielo raccontassi forse non mi crederebbe…..”

Mi siedo sul letto stanca, svuotata e anche affranta da tutto questo.

Alan si viene a sedere accanto a me. Si sfila le scarpe e si accomoda tranquillamente sul letto, dopo ver sistemato i cuscini dietro la testa.

Mi volto “che fai?”gli chiedo con un mezzo sorriso

“Secondo te?....fra 4 ore dobbiamo alzarci….non me ne torno in camera mia, quindi non tentare di buttarmi fuori!”

“Non vorrai dormire cosi vestito sopra il piumone?”

“Va benissimo cosi…..grazie!”

“Spero che non mi troverai inopportuna se invece io mi cambio…..!” gli dico sorridendo

“Fai pure!.....”

Quando rientro in camera dopo essermi cambiata e struccata, lui dorme. Rimango per qualche secondo a fissarlo. Non è quello che si definisce un uomo bello, ma i suoi tratti forti, la sua voce soave, il portamento elegante lo rendono un uomo carico di fascino e sex appeal.

Mi avvicino e lo copro con un plaid. Giro intorno al letto e mi infilo sotto le coperte sperando di dormire e riposare un po’ dopo tutte queste emozioni.

Sento che il suo respiro si fa più pesante, appena sono certo che dorma, scendo delicatamente dal letto, mi spoglio nel buio e mi stendo sotto il piumone. Non ho chiuso occhio da quando sono qui, anche se lei ha creduto il contrario ma l’ho fatto solo per rendere tutto mio semplice. Ho cercato di essere un vero uomo, mantenendo un comportamento corretto, non mi sono lasciato trascinare dall’istinto di approfittare della situazione anche se il desiderio in alcuni momenti è stato cosi forte da farmi perdere quasi la ragione.

Ora la guardo dormire e la trovo irresistibile. I suoi lineamenti delicati sono rilassati, le sue labbra carnose e morbide sembrano sorridere, la camicia bianca che indossa si è aperta sul davanti lasciando intravedere un capezzolo. Ho una erezione fulminea. Vorrei riuscire a non guardarla perché mi sento un verme nel godere di tanta bellezza a sua insaputa ma non riesco a distogliere lo sguardo da quel seno….solo stamane lo accarezzavo, lo toccavo, lo baciavo nella scena più calda del film e ora vorrei tanto allungare di nuovo il mio palmo e stringere tra le mie dita quel capezzolo turgido.

Lei nel sonno si volta e me la ritrovo addosso, sento il suo corpo esile ma tonico che tocca il mio ormai eccitato.

“Stringimi” mi dice con voce impastata dal sonno

Non so cosa fare, se allungassi le mie mani su di lei sono certo che non riuscirei a mantenere il controllo. Lei prende la mia mano e la fa scivolare lungo la schiena.

È la fine.

In fondo forse è quello che inconsciamente speravo accadesse da quando ho deciso di invitarla a cena.

Mi metto di fianco e comincio ad accarezzarle il fianco, lei mugugna qualche cosa, continuo piano, non tralasciando nemmeno un centimetro della sua pelle vellutata. Lei si allunga su di me, salendomi sopra, sento il suo corpo giovane sfregarsi sul mio, si sfila la camicia rimanendo nuda e i miei propositi crollano vergognosamente. Mi sollevo per baciarle quel capezzolo che mi ossessiona, lei inarca la schiena e io la trattengo con le mie mani….”stringimi…..stringimi a te…Alan….” mi chiede

La tiro su di me e la avvolgo mentre lei mi sussurra piano “mi ha trafitto il cuore….ed è stato bellissimo!”

La giro lentamente e baciando ogni lembo della sua pelle mi faccio strada in lei. La sua carne si dischiude a me e al mio desiderio, cerco di essere concentrato, di non lasciarmi andare, di non raggiungere subito l’orgasmo….sarebbe imbarazzante….il mio corpo per una po’ si stacca dalla mia mente e ognuno procede per il proprio binario, questo funziona sempre perché la mia erezione è ancora perfetta come quando avevo vent’anni.

I suoi tocchi sono dolci e forti, le spinte vigorose e profonde…e io voglio che lui venga con me…..

Mi incita di continuare….”ancora…siiii…..cosiii……”

Sentire una donna come lei godere sotto di me mi manda in orbita, mi fa sentire uno stallone, mi ridà quell’illusione di avere ancora molto da dare.

Dopo alcune spinte mi lascio andare, riesco a trattenere l’urlo animalesco che mi scaturisce dalle viscere…




Capitolo 66


Sono le 7.30 e dalla finestra filtra una luce fioca. È ancora presto.
Alan dorme abbracciato a me.

Poco meno di 3 mesi fa abbiamo fatto l’amore per la prima volta.

Dopo Michael non c’era mai stato nessun altro nella mia vita, e Keanu era stata una delle tante vittime innocenti sparse lungo il cammino del nostro travagliato matrimonio. Non so ancora cosa abbia rappresentato quel gesto per me e anche per Alan ma da quella notte sentiamo di appartenerci in qualche modo.

Avevo e ho necessità tutt’ora di sentirmi protetta, consolata, tranquillizzata nelle mie infinite se mpre nuove insicurezze. E lui mi da tutto questo. Non mi spaventa la differenza di età perché non so se voglio un rapporto vero con lui.

Per ora mi basta sapere che lui c’è. Mi basta sentire la sua voce, o tuffarmi in un suo abbraccio e tutti le mie paure ed ansie spariscono.

Il sesso con lui è dolcemente appagante e anche quando non raggiungo l’orgasmo mi sento soddisfatta perché le tenerezze, le premure e le dolcezze che lui ha sono solo per me. La sua esperienza sta anche in questo, nel capire che per una donna la sfera sessuale coinvolge tutti i sensi e non si limita come per il maschio ad una reazione fisica.

Viviamo entrambi il nostro rapporto in modo clandestino ovviamente.

Dopo la fine delle riprese lasciarci è stato durissimo, forse per me in modo particolare. Temevo che lontananza fisica avrebbe inciso molto sul nostro futuro ma invece non è stato cosi. Seppur in due continenti diversi abbiamo continuato ad esserci l’uno per l’altra.

Alan ora rappresenta il mio sostegno e il mio punto fermo e non vi posso rinunciare. Non ancora.

Michael al contrario rappresenta la precarietà e il diversivo. Entra ed esce dalla mia vita a suo piacimento ma mentre prima questo mi infastidiva rendendomi aggressiva e insofferente nei suoi confronti ora grazie al mio ritrovato equilibrio lo trovo quasi piacevole.

Quando Michael mi ha riportato ReMi, l’ho trovato in forma e molto concentrato. Mi ha addirittura proposto di fare una vacanza insieme ai bambini. Non ho saputo rispondere perché nella mia testa ora c’è solo Alan e quindi ho preso tempo adducendo come scusa la voglia di stare un po’ nella mia casa.

Rimane qualche giorno da me, e per un po’ ho illusione che qualche cosa si possa salvare. Michael è dolcissimo con ReMi che lo adora, e io comincio a pensare che forse sarebbe bello ritentare di stare tutti insieme, sarei disposta ad andare a LV pur di ritrovare un po’ di amore.

Affronto con cautela il discorso quando lui una sera mi dice “qui è davvero bello, c’è una quiete che ti entra dentro”

Penso sia il momento giusto per dire “Beh c’è posto anche per te e i bambini”

Lui se ne sta in silenzio ma poi mi spegne in un solo attimo “No grazie sto bene a LV, li c’è tutto quello che mi serve!”

“Io e ReMI non siamo a LV” dico con un nodo alla gola

“Potete venire quando volete e lo sai che non desidero altro che stare con voi!”

“Non è vero se tenessi davvero a me e ancora di più a tua figlia non avresti comprato a casa a LV.”

“Io amo a LV e lo sai!” risponde deviando il discorso

“Io invece l’ho sempre detestata e tu lo sapevi benissimo ma questo non ti ha impedito di andarci a vivere stabilmente.

“Neverland non la sentivi casa tua, il Bahrein ti rendeva infelice, Las Vegas la detesti….”mi guarda beffardo. Ora sta bene e quindi si sente forte, tanto da rinfacciarmi di essere io a non adattarmi e quindi a non voler stare con lui.

“Non Importa Michael, ci abbiamo tentato tante volte e non fa funzionato, ce lo siamo detti fino alla nausea non siamo fatti per vivere sotto lo stesso tetto e comunque mi basta sapere che ci sei per i bambini, non chiedo di più !”

Michael mi ha fissato incredulo, sono certa che non mi immaginava cosi arrendevole, ma ad un tratto avvicinandosi mi chiede “ mi nascondi qualche cosa Reneé?”

“Perché me lo chiedi?”

“Hai tolto la fede nuziale e …hai una strana luce negli occhi e non mi hai insultato come in passato accadeva quando affrontavamo il discorso del nostro matrimonio!”

“Ho finito le riprese da poco e non dovevo indossare anelli quindi l’ho lasciata in cassaforte……..e sto solo riprendendo in mano la mia vita ecco perché mi vedi diversa”

“Spero tu non mi nasconda nulla….”

“Cambierebbe qualche cosa, Michael? Siamo diventati dei bravi genitori, e non è poco ma il nostro rapporto di coppia…..non vive un buon periodo.”

“Non ti ho chiesto lo stato di salute del nostro matrimonio, ma se mi nascondi qualcosa……Ti ho chiesto di fare una vacanza e tu non hai
voluto!”

“Non è una vacanza che risolverà i nostri problemi!”

“Ma ora va meglio che in passato….”aggiunge

“Si certo! Viviamo in case separate e in due stati diversi quindi questo rende più difficile litigare e scannarsi…hai ragione! ….Va decisamente meglio!”

Lui come niente fosse, dopo avermi lasciata sbollire mi chiede “con chi andrai a Berlino?”

“Con Alan!” rispondo di getto omettendo il cognome

“Alan?” mi chiede alzando entrambe le sopraciglia “Alan chi?”

“Alan Rickman, il mio partner……nel film!” dico con la voce che trema in modo impercettibile

“Ti trema la voce, tesoro, come mai?”

“Non è vero!” rispondo cominciando ad avere paura di cadere nel suo tranello, perché evidente che lo è.

“Allora era una mia impressione! Scusa!…..maaa…..se volessi venire con te a Berlino ed accompagnarti, credi che ad Alan darebbe fastidio?”

Non ci posso credere vuole venire con me a Berlino e sono sicura che lui immagina qualche cosa, ecco il perché del suo improvviso interessamento, del suo fermarsi qualche giorno qui.

“Allora Reneè? Non mi rispondi?”

“E i bambini? Non voglio portarli in Europa e ReMi non deve perdere lezioni a scuola” dico sperando di far leva su di loro

“beh potrebbero stare tutti qui con Ingrid e Grace cosi sarebbero tutti insieme e ReMi frequenterebbe regolarmente la scuola.”

“Si certo è una buona idea, ma ci eravamo promessi di esserci sempre con loro, almeno uno di noi due!” insisto

“Ma sarebbe solo per qualche giorno, non ce meritiamo una vacanza solo noi due…..ma se non mi vuoi ….capirò…” conclude

Bastardo mi ha fregato. “Hai ragione Michael, forse ci farà bene stare un po’ da soli.”

Lui ha la faccia vittoriosa di chi ha raggiunto la propria meta e io mi sento tra l’incudine e il martello. Niente giorni romantici tra le braccia rassicuranti di Alan, al quale dovrò anche comunicare il nuovo cambio di programma.

Sto riflettendo proprio su questo quando il mio cellulare squilla, ho quasi un mancamento perché la suoneria identifica la chiamata in arrivo…..e questo è Alan!

Michael afferra il telefonino e me lo porge gentilmente. Sorrido.

“Pronto…..”

“Ciao baby….lo sai che mancano solo 4 giorni, 15 ore e svariati minuti perché tu sia di nuovo tra le mie braccia….e non vedo l’ora.”Mi dice con la sua voce bassa e sensuale

“Oh ciao Alan, si grazie sto bene!” rispondo cercando di essere gentile ma indifferente

“Non puoi parlare? Tuo marito è li?” la sua voce è diventata strana

“Si esatto! Partirò dopodomani e Michael verrà con me, è riuscito a liberarsi da alcuni impegni e quindi mi può accompagnare!” rispondo

“Spero tu stia scherzando?”

“Noo Alan i bambini non verranno, devono andare a scuola! Verremo noi due. Soli!”

Sento un respiro profondo, sta cercando di mantenere la calma….”alloggeremo almeno nello stesso albergo come avevamo previsto?”

“Si anche io…e Michael alloggeremo al Adan hotel, perfetto!”

“Non doveva andare cosi Reneè….mi manchi cucciola….mi manchi da impazzire….e spero che questo suo ritorno non ti allontani da me.

Non lo sopporterei….chiamami appena puoi.”

Chiudo la telefonata con la morte nel cuore e sentendomi in colpa con mio marito che ha appena assistito alla conversazione tra sua moglie e il suo amante e verso Alan che si è messo in gioco alla sua età, calpestando il suo trentennale rapporto con la moglie per una donna che non sa ancora cosa vuole.




Capitolo 67

Nella hall dell’albergo lo intravedo da lontano e lui si volta verso di me come se avesse sentito il mio sguardo accarezzarlo.

Quando i nostri occhi si incrociano mi sento di nuovo sua.

Lui si scusa con alcune persone e si fa largo per raggiungermi. Si avvicina con passo elegante, lo trovo bellissimo anche se in realtà ciò che rende Alan un uomo irresistibile è la sua statura imponente, i suoi occhi di un verde cosi caldo, i suoi capelli brizzolati e il suo portamento distinto.

La sua è una bellezza quasi regale.

“Sei bellissima Reneè….bellissima!” mi dice avvicinandomi a dandomi
un casto bacio sulla guancia, io ricambio anche se entrambi vorremo di più

“Non doveva andare cosi Reneè, te l’ho già detto! Come è potuto accadere? Come? Mi hai detto che eravate separati a tutti gli effetti e ora ti accompagna qui…..ma che senso ha?” mi dice accavallando domande e considerazioni proprie.”

“Sono certa che ha dei sospetti e quindi mi tiene d’occhio!”

“Ma come può averlo capito, nessuno lo sa, non ci hanno mai visto
assieme!”

“Dobbiamo stare attenti Alan, lui ha delle antenne sensibilissime.”

“Stasera ceniamo insieme, almeno questo? “

“Non lo so Alan,….”

“Reneè….ho bisogno di parlarti….al più presto…..è importante!” mi dice con voce che vibra

“Si Alan ma non ora e …non so quando….”

“Reneè?”

“Si?

“Non voglio essere solo una spalla sulla quale piangere….e cercare conforto” mi dice

“Non lo sei Alan, te lo giuro! Non lo sei ….e questo rende tutto più
difficile!”

Quando salgo in camera Michael sta guardando dalla finestra. Senza voltarsi mi dice “ti ricordi nel 2002 quando ho fatto penzolare
Blankett e il caos che ne è derivato dopo?”

“Si certo che mi ricordo, ero qui con te e ti avevo detto di non farlo!” rispondo buttandomi sul letto e lanciando le scarpe lontano

“Avevi ragione tu! Come sempre! Se ti avessi ascoltato, dopo non sarei stato flagellato dai giornali.”

“Lascia stare! E’ passato!” rispondo senza enfasi. Un tempo mi sarei impegnata a consolarlo elencando con lui tutte le cattiverie che il mondo gli aveva inflitto, ora non più.

Sono prossima ad addormentarmi quando lo sento stendersi accanto a me. Si avvicina lentamente e mi tocca la spalla, io non reagisco, resto immobile. Non so cosa fare.

Lui insiste con approcci prima timidi e poi più insistenti e focosi che un tempo trovavano risposta immediata.

Oggi non è cosi! E la mia resistenza, lo sento, lo infastidisce. Il mio corpo stranamente non reagisce, non provo alcuna eccitazione o desiderio anzi aspetto solo che la smetta al più presto.

“Cosa hai Reneé?....Non ti va?” mi domanda seccato anche se cerca di
dissimulare la sua insofferenza

“Voglio riposare un po’!” rispondo sapendo che non potrà mai credere una scusa tanto banale.

“Potevi anche dirmi che avevi mal di testa, andava bene lo stesso!” mi dice sbuffando e poi continua “dovevamo prenderci qualche giorno solo per noi…per stare un po’ insieme…

Mi scaravento già dal letto come un fulmine e con tutta la rabbia che mi sta montando dentro. Astio soffocato per mesi e mesi tenuto a bada solo con la volontà e poi che l’aiuto e la presenza di Alan.

“Ma cosa pretendevi? Eh? Che due giorni a Berlino avrebbero sistemato tutto? Siamo separati Michael, e per me ora tu sei solo….solo …il padre dei miei ragazzi!” dico con veemenza

Credo di averlo aniettato con questa uscita ma lui al contrario di tutta risposta, mettendosi a sedere sul letto, mi dice “e quando lo avresti deciso, scusa?”

“Quando ho capito, con immenso dolore, che non ero cosi importante per te!”

“Ma che cazzo stai dicendo?Chi ti ha messo in testa certe idee?...Tua madre?…lo so …in fondo non mi hai mai sopportato….o Ingrid?....buona e devota ma intanto sobillava per sotto ….”

“Non mi reputi neppure capace di arrivarci da sola a capire che non mi ami? o non come io vorrei!”

“Se sapevo che avrebbe preso questa piega la nostra vacanza….” Sbotta scendendo dal letto

“Certo, tu pensavi di divertirti? Di entrare nel mio letto con la stessa facilità con cui entri ed esci dalla mia vita? Ti aspettavi questo? …..” strillo arrabbiata

Lui non risponde, è in piedi davanti alla finestra dove l’ho trovato quando sono arrivata.

“Dimmi qualche cooossaaaaa?!?”urlo avventandomi su di lui.

Lui si gira, e con sguardo vitreo mi risponde “Non capisco cosa ti sia preso, non lo capisco davvero, abbiamo sempre vissuto cosi…e andava bene ad entrambi….ma adesso non ti va più e quindi hai dedotto che io non ti ami!...hai fatto tutto da sola!...”

“Quando la smetterai di addossarmi tutte le colpe! Quando crescerai prendendoti la tua dose di responsabilità. Il nostro matrimonio è andato a rotoli anche per colpa tua, rassegnati!”

“Sembri quasi contenta!”mi dice fissandomi serio e avvilito, forse per la prima volta ha realizzato che qualcosa è accaduto e che il suo irresistibile fascino non ha avuto l’effetto di sempre e cioè quello di farmi capitolare tra le sue braccia alimentando l’illusione che tutto si risolve.

“Non è vero! Il fallimento del nostro matrimonio si poteva evitare….con un po’ di impegno da parte tua.”

“Mi stai dicendo che è tutto finito?”mi chiede come se non fosse ancora chiaro

“Si Michael, voglio che rimaniamo amici per il bene dei bambini ma
non voglio altro.”

“E quello che voglio io? Sono venuto qui per riconquistarti e tu invece mi metti alla porta?....mi dici che è tutto finito!!!!!

“Non è tutto finito io credo che la nostra amicizia e l’affetto che nutriamo uno per l’altra non sia di poco valore e comunque abbiamo i bambini che ci terranno legati

“Pfff…i bambini…..non mettere di mezzo i bambini…loro non c’entrano niente!” mi risponde scansandomi e andando verso l’armadio, lo spalanca e afferra la valigia

“Cosa fai?”

“Tolgo il disturbo, me ne vado, torno dai bambini!...non è questo che vuoi?”risponde seccato

“Io voglio che anche tu, come ho fatto io, guardi in faccia la realtà, non possiamo stare insieme cosi! È stato difficile anche per me rinunciare a te, ma se non posso che avere le briciole……beh allora rinuncio a tutto.

“Le briciole?? Ho dato a te, a te sola….quello che le altre donne tutte insieme non sono riuscite ad avere. E non è bastato!!!!

“Non mi interessa cosa hai dato alle altre, io so solo che sono sempre venuta dopo il tuo lavoro, i tuoi impegni, i tuoi hobbies, i tuoi amici e i tuoi problemi!!!!....ti sono stata accanto sempre sperando che capissi quanto eri importante per me…..e quanto ti amassi, ho lasciato il set per correre da te, ho lasciato il mio paese per starti vicino in Bahrein…”

“E’ ancora lunga la lista di tutte le cose che tu hai fatto per me?” mi chiede saccente

“No ho finito!”

“Bene allora mi preparo la valigia…cosi ti lasco sola!”

“Non mi puoi lasciare cosi, stasera c’è l’apertura del Festival con il mio film che è in corsa per l’orso d’oro, significa tanto per me!”

“Per me non significa assolutamente nulla, visto che mi hai appena detto che non conto più nulla per te!” rispondo continuo a buttare dentro alla rinfusa nella valigia

“Sei solo uno stupido egoista! Vattene pure. Non ho bisogno di te. me la caverò da sola come ho sempre fatto ma ricordati solo che io per te ci sono sempre stata….e ti sono stata accanto ogni giorno al processo e tu lo hai già dimenticato!”

Mi fermo per un attimo e alzando lo sguardo su di lei la vedo con il volto stravolto dalle lacrime che cadono silenziose.

“Non l’ho mai dimenticato!...E mai lo farò!.............




Capitolo 68

Come previsto dal protocollo io e Alan, in questi giorni siamo stati sempre insieme, un susseguirsi di interviste, servizi fotografici , e tanto altro.

Eravamo vicini, insieme ma senza alcuna possibilità di scambiarci qualche tenerezza.

Michael è rimasto ma non cambia nulla. Ho faticato a capire che nonostante l’immenso amore che ci lega e che forse ci terrà legati per sempre, non saremo mai una coppia stabile. Quando lo capirà anche lui forse sarà più facile.

La sera della premiazione indosso un lungo vestito di seta grigio perla, leggermente svasato in fondo.
Alcune rouge sono fermate all’altezza dell’anca da un spilla a forma di stella marina tempesta di swarosky.

Le spalle nude sono coperte da un velo della stessa tonalità. Ho deciso di raccogliere i capelli in chignon basso.

Quando esco dal bagno Michael si sta allacciando le scarpe. Alza la testa e vedo che la sua bocca accenna ad un sorriso.

“Posso dire che la madre dei miei figli è davvero bellissima?” mi chiede dolcemente dopo giorni in cui i nostri dialoghi erano asettici commenti sulle tante banalità.

“Certo che puoi dirlo anche perché io penso la stessa cosa di te!” rispondo sinceramente sperando che
riusciremo davvero a superare questo difficile momento.

“Volevi dirmi che sono BELLISSIMA?” mi chiede ridendo

“No scemo! Che resti sempre affascinante, e in modo particolare quando sei elegante

Lui appoggia il piede a terra e tornando serio mi guarda “ Come fai a dire che non mi ami più, lo vedo dal tuoi occhi che provi ancora qualche cosa per me!” dice quasi supplicandomi

“Quello che vedi è amore….. è vero, non rinnegherò mai quello che ho provato per te, mai!

Durante la serata è come se fossi sulla graticola. Alla mia destra Michael che mi tiene per mano e alla mia sinistra Alan che mi tocca in modo casuale e furtivo.

Ho la sensazione di essere sulle montagne russe ma il peggio arriva alla cena di gala quando mi trovo a ballare un tango con Michael, che è evidente si sta giocando le sue ultime cartucce, dimostrandosi in tutto il suo splendore, attento, fiero dei miei successi, espansivo e dolce.

E come lui vuole tutti gli occhi sono su di noi! Tutti a credere che siamo la coppia più glamour del mondo.

Alan dal canto suo di dimostra per quello che è, un gentiluomo. Mai una parola fuori posto, un commento sbagliato, una guardata eccessiva. Al contrario colgo a volte uno sguardo vacuo e fisso nel vuoto.

Sono le 2. 00 quando finalmente la festa finisce.

Michael è sotto la doccia quando cerco nella mia borsetta il cellulare per mandare un messaggio ad Alan, scorgo un tovagliolino di carta piegato.

Lo apro incuriosita immaginando la dedica di qualche fan ma la grafia elegante ed armoniosa mi fa salire il cuore in gola

Dolce amore mio,

ti guardo ballare leggiadra tra le braccia di tuo marito e quello che vedo è una coppia molto innamorata ma che forse ha solo rinunciato a credere e a lottare per quell’amore.
Non riesco neppure ad essere geloso di lui, della sua immensa fortuna nell’aver conquistato il tuo amore
Penso che forse sono solo un patetico sessantenne che si è illuso di aver fatto breccia nel cuore di una giovane donna solo perché i suoi occhi si sono posati su di lui.
Reneè dolce amore mio, sei stata come una boccata di aria fresca, un momento di incosciente entusiasmo, e hai portato alla mia vita tranquilla una gioia inaspettata.
Non potrò mai dirti grazie per avermi dato la bellissima illusione di essere importante per te, di aver risvegliato dolci e anche peccaminosi pensieri, di aver rinvigorito il mio corpo e la mia anima.
Ripensare al tuo respiro caldo sul mio petto, al tuo meraviglioso corpo che si è dona a me, mi provoca ancora un sussulto di piacere. Hai risvegliato l’ardore e la passione che pensavo sopiti.
Per tutto questo Reneè non posso che dirti grazie ma anche addio…l’immenso e sincero amore che nutro per te mi impedisce di chiederti di legarti a me, non posso offrirti il futuro perché la mia vita ormai è legata al passato.
Ricordati dolce amore mio che avrei messo a repentaglio la mia vita, i miei principi, la mia intera esistenza solo per stare con te ma in fondo sono un uomo d’altri tempi che sa guardare in faccia la realtà capendo che il suo tempo è finito.
Spero di averti dato quello di cui avevi bisogno, di averti fatto capire che sei una donna che vale molto e che ha molto da dare.
Non te l’ho mai detto prima per pudore, ma i miei sentimenti per te sono stati reali e onesti…e credimi se ti dico che se solo avessi avuto qualche anno in meno….non avrei avuto alcuno scrupolo a portarti via con me.
Non dimenticarmi perché io non lo farò!
Con amore
Tuo Alan


“Noooooooooooooooooooooo!!!!!” urlo con tutta la voce che ho. Un urlo disperato che mi fa tremare le vene nei polsi.

Afferro il telefono e compongo il suo numero.

Non raggiungibile. Non raggiungibile. Non raggiungibile

Chiamo immediatamente la reception chiedendo di mettermi in contatto con il signor Rickman ma mi rispondono che il signore ha lasciato l’hotel circa una mezz’ora fa in direzione dell’aeroporto.

Ringrazio balbettando e facendomi cadere sul letto.

Sento che l’acqua della doccia non scroscia più. Cerco di ricompormi alla ben meglio, raccolgo il biglietto e lo metto nella mia agenda. Non posso farmi vedere cosi da Michael, non potrei sopportare l’ennesima litigata che ne deriverebbe. No ora no, devo tornare in America e da li cercare Alan.

Non posso rinunciare a lui, non ancora. Alan è la mia medicina, la mia ancora, il mio rifugio.

Alan non mi lasciare.

Sento il phon.

Ho tempo di mandargli un messaggio, deve sapere, deve sapere…….

Alan, ti prego non mi lasciare, non posso vivere senza di te, tu sei il mio rifugio e la mia medicina….se anche tu mi abbandoni….ti amo Reneè

Non so se lo amo davvero ma devo farlo tornare da me….perchè senza di lui mi sento di nuovo allo sbando.

La notte berlinese è giovane. Ancora tanta gente cammina per strada nonostante l’aria gelida e un leggero nevischio.

La neve mi ricorda il set in Canada….e Reneè……le sue mani intirizzite dal freddo che cercano le mie o il suo intrufolarsi dentro il mio piumino con la scusa di scaldarsi e io che, paralizzato dal suo corpo che cerca il mio, mi sento di nuovo giovane.

L’ansia della nostra prima volta, la paura di fare cilecca, il desiderio incontenibile e la sua bellezza disarmante, calda e seducente per me. E toccare il cielo con un dito.

Lasciare il set separatamente, salutarsi frettolosamente per ritrovarsi poi nella sua camera da letto. La sua spregiudicatezza nell’entrare in doccia con me, e il mio imbarazzo nel far vedere il mio corpo non più tonico. Lei che percorre con le sue labbra umide le mie rughe per poi scendere sul mio torace, stuzzicare i miei capezzoli e indugiare sul mio ombelico fino a molestare sapientemente il mio membro.

Appoggiarsi al vetro della doccia pregandola di non smettere, di continuare quella perversa tortura che mi fa girare la testa come dopo una sbronza.

Sentirla ridere e prendersi gioco di me mentre la rincorro nudo per la camera da letto, lei che si lascia prendere e spogliare ansimando sul mio collo.

Fare l’amore come non ricordavo, con passione, slancio e desiderio fortissimi senza riflettere sul domani ma solo godendo del presente.

Ma anche i suoi occhi malinconici ravvivarsi dalle mie innocenti attenzioni e la sensazione che sotto quell’aria di femme fatale si nasconde invece una donna dolce ed insicura sempre bisognosa di conferme.

E io impaziente di dargliele.

Accendo il cellulare per vedere l’ora e mi compare un messaggio. Potrebbe essere Rima ma in cuor mio spero sia Reneè.

Alan, ti prego non mi lasciare, non posso vivere senza di te, tu sei il mio rifugio e la mia medicina….se anche tu mi abbandoni….ti amo Reneè

Non mi ha mai detto ti amo, e io non l’ho mai detto a lei. Troppo difficile e troppo impegnativo.

Alan, ti prego non mi lasciare, non posso vivere senza di te, tu sei il mio rifugio e la mia medicina….se anche tu mi abbandoni….ti amo Reneè

Leggo ancora il messaggio assaporando e gustando ogni parola, immaginando le sue dita esili che scorrono veloci sulla tastiera. E mi fermo a riflettere.

Per la prima volta nella mia vita, non so cosa fare…ma rinunciare a lei non è cosi facile come credevo.

Rinunciare a lei mi sembra impossibile





Capitolo 69

“Alan…”

“Non sono Alan, sono Michael!”

Apro gli occhi e vedo Michael che esce da letto. Cammina per la stanza nervoso e sbattendo qualsiasi cosa gli capiti appresso. I suoi occhi sono accesi da un ‘ira sordida che mi spaventa.

“Cosa stai dicendo?” farfuglio ancora mezza addormentata cercando di capire

“Hai chiamato Alan decine di volte questa notte!!” mi dice con la voce che non riesce a contenere la rabbia

Sto in silenzio.

“Ah non dici niente? ……..Mi hai fatto sentire in colpa, mi hai dato dell’irresponsabile, dell’immaturo! Avevo visto qualcosa di diverso in te ma tu sei stata bravissima a giustificarti -ho solo preso in mano le redini della mia vita - cosi mi hai detto.

Da quanto dura Reneé?” mi chiede con una voce cosi tagliente da farmi venire i brividi nonostante senta le gocce di sudore scivolare lungo la schiena.

“Dalle riprese del film……”confesso

“Perché Reneè? Dimmi solo perché?”

“Perché lui c’era!”rispondo con un sussulto di orgoglio

“Cosa vuoi dire? Che io per te non ci sono mai stato?”

“Non hai capito nulla! Ti avevo lasciato in Bahrein, speravo che mi avresti seguito, ma non lo hai fatto! Ho cominciato a pensare che forse non ero cosi importante per te….e questo mi ha fatto stare male, molto male. Poi sono iniziate le riprese del film e lui ha colto la mia tristezza……

“Certooooo! Ha il doppio dei tuoi anni, un bocconcino come te, gli ha fatto gola di sicuro!....sarai stata più efficace del Viagra!Anzi quanto ne avrà dovuto prendere per reggere i tuoi ritmi?eh? ”

“Alan non è quel genere di uomo! E ti proibisco di parlare in lui in questi termini!”

“E in che cazzo di termini vuoi che ne parli, si è portato a letto mia moglie!!!!”urla mentre la vena del collo sembra scoppiare

“Non è stato Alan a portarmi via da te, hai fatto tutto da solo, hai dato per scontato il mio amore per te, ti sei adagiato, hai smesso di corteggiarmi, di farmi sentire tua….”

“Ma cosa dovevo fare ? Passare le mie giornate a dirti che ti amo, che sei importante per me? Lo sai che non sono quel genere di uomo!

Io non sono fatto per tutte queste moine…..cazzo Reneè lo sapevi!!!!!! E tu mi tradisci solo per questo? Perché, a tuo dire, ho smesso di corteggiarti?”

“Lui mi ha ascoltata!!!!Solo guardandomi ha capito che non stavo bene….che ero infelice!”

“e ne ha approfittato!!!! Ha fatto leva sulla tua infelicità per raggiungere il suo scopo!!!!”

“Non è andata cosi! Lui non voleva…..non è uno stupido e si rende conto di essere troppo grande per me….e se vuoi saperlo….a Berlino…..mi ha lasciata……” ammetto tra le lacrime.

Lui rimane in silenzio. Fermo e dritto davanti al letto.

“Non aspettarti che ti consoli Reneè….stai piangendo per un altro uomo.” Riesce a dirmi

Alzo gli occhi su di lui “Non preoccuparti da tanto tempo non mi aspetto più niente da te!” e ritorno a piangere in solitudine.

Lui se ne va di là in bagno, lo sento che si sta facendo la doccia.

Io mi alzo, mi infilo la vestaglia e scendo in cucina. Sono le 6.30 e in casa non c’è alcun rumore.

Mi preparo un caffè forte, e mi siedo. Mentre aspetto che il caffè salga penso al futuro ….e non vedo nulla.

Sotto il getto d’acqua bollente penso a quello che mi ha detto

Perché lui c’era

Ho cominciato a pensare che forse non ero cosi importante per te

Non è stato Alan a portarmi via da te

Lui mi ha ascoltata

Fa male sentirsi dire dalla donna che ami, che qualcuno ha preso il tuo posto perché tu non sei stato in grado di capire, di vedere, di cogliere il suo malessere.

Stupido, sono solo uno stupido che riesce a rovinare tutto….avevo la felicità, avevo l’amore, avevo una famiglia e per paura di perdere la mia libertà, le mie abitudini, i miei spazi…..ho perso la cosa più importante: Lei.

Quando scendo con la valigia in mano la trovo in cucina che si versa il caffè. Si gira.

“Mi spiace Michael, davvero!” mi dice con occhi rossi di pianto

“Non parliamone ora, prendiamoci del tempo e poi decideremo cosa fare…..” riesco a dire con un nodo alla gola.

Lei si avvicina e vorrei tanto abbracciarla.

“Qualunque cosa accadrà nel futuro, devi sapere che non ho mai amato nessuno come ho amato te. A questo devi credere!e voglio che tu sappia che per te ci sarò sempre, sempre…….”

Prendo le sue mani tra le mie, piccole, morbide, e le porto dietro la mia schiena…e ci abbracciamo, ci stringiamo forte come a volere spingere fuori il nostro dolore e la nostra disperazione.

Passano minuti e lei con la testa appoggiata sul mio petto mi sussurra “bastava cosi poco, Michael, per tenermi a te!”

La vita può essere ingiusta e anche crudele, il destino può divertirsi rimescolando le carte e mettendoti di fronte a situazioni imprevedibili.

A marzo ci saranno i premi oscar e io sono stata scelta per consegnare la statuetta al miglior attore protagonista, e uno dei candidati all’oscar, è proprio Alan.

Non ci siamo più visti ne sentiti da Berlino. Un silenzio voluto da lui che io ho rispettato. Forse è stato solo un abbaglio, e forse lui non era cosi preso da me come io credevo.

Un bel colpo per la mia autostima.


-----e ora le nomination per il MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
• Forest Whitaker - L'ultimo re di Scozia
• Will Smith - La ricerca della felicità (The Pursuit of Happyness)
• Alan Rickman – Snow cake


Consegna, il premio Oscar Reneè Serrano.

L’applauso accompagna la mia entrata sul palco. Il vestito rosso bordeaux esalta fasciandolo il mio corpo statuario. Ho dedicato tempo prezioso al mio look che ne risulta impeccabile.

Ho sempre amato l’eleganza discreta, fatta di piccoli particolari.

Dopo aver preso dalla mani di Kate la busta che contiene il nome del vincitore, trattengo per un attimo il respiro.

Solo io ed Alan possiamo capire cosa i nostri cuori stanno provando e sopportando in questo momento.

Alzo per un solo istante lo sguardo e lo vedo seduto, composto in terza fila accanto a Rima.

Apro la busta e cala in silenzio….”signore e signori, il vincitore del premio oscar come miglior attore protagonista è…..

Ora vedo a chiare lettere il nome….”è ….ALAN RICKMAN” dico con voce ferma e squillante

Lui prima di alzarsi bacia Rima e io abbasso lo sguardo, l’applauso scrosciante continua per alcuni minuti finché Alan con la sua innata classe, sale elegantemente la scalinata sfavillante.

Ci fissiamo e le sue iridi mi rapiscono, le sue labbra mi sorridono di nuovo. Siamo a pochi passi e riconosco il suo profumo delicato che mi accarezza.

“Complimenti Alan, è un onore e un grande piacere poterti consegnare questo premio, lo meriti per questo film e per tanti altri che ti hanno visto protagonista in passato.” Riesco a dire leggermente emozionata.

Lui prende dalle mie mani il premio e si abbassa per poggiare le sue labbra sulla mia guancia. Il suo bacio è dolce e mi ributta nella confusione dei sentimento che cerco di tenere a bada.

Quando mi allontano sento i suoi occhi su di me e provo un brivido di piacere.
movida7521
00martedì 11 settembre 2012 12:40
Capitolo 70
“Ti ringrazio per aver accettato il mio invito” mi dice appena ci troviamo uno di fronte all’altro seduti al tavolo di ristorante di Beverly Hills due giorni dopo la consegna dell’oscar.

“Non amo le cose irrisolte, credo che tutti i cerchi si debbano chiudere…” rispondo garbatamente

“Mi spiace averti lasciata cosi senza spiegazioni”

“No! No Alan, ti garantisco che il tuo biglietto improvvisato era chiarissimo” lo interrompo con ironia

“Hai detto improvvisato e hai usato il termine giusto! Non pensavo quella sera di dirti addio, anzi…..ma ….poi quando ti ho vista tra le sue braccia … ho capito che non potevo competere con lui…

“Beh hai sbagliato!!….. Mi ha lasciata, definitivamente!” rispondo mordendomi il labbro

Lui mi fissa serio e alza il sopraciglio in modo interrogativo

“Sai dopo aver letto il tuo biglietto ero disperata. Ti ho cercato al cellulare, ho chiamato la reception che mi ha prontamente comunicato che il Signor Rickman ….era partito. La disperazione che ho soffocato per alcune ore è poi esplosa nel cuore della notte quando nel sonno chiamavo IL TUO NOME.

E Michael era li.”

“Non volevo metterti nei guai e farti litigare con Michael!”

“Tranquillo, abbiamo sempre litigato molto , anche senza il tuo aiuto….”

“Io ho pensato che non fosse giusto tenerti legata a me, e te l’ho spiegato il perché, tu meriti altro e di più”

“Sai qual è ‘ la cosa assurda? Tutti gli uomini con cui sono stata, hanno sempre creduto di sapere cosa fosse meglio per me. Do forse l’idea di essere una donna che non sa quello che vuole? Il mio problema è che nessuno sembra disposto a darmelo!”

“Io so solo che tu mi hai fatto perdere la testa…”dice appoggiandosi allo schienale della sedia

“Non a sufficienza, evidentemente….” Rispondo stizzita

“Credi che per me sia stato facile rinunciare a te? Mi hai ributtato nel vortice della passione, del desiderio, delle pulsioni, mi hai fatto sentire desiderabile, affascinante, importante…..

“Ma tu sei tutto questo…. e non avevi bisogno di me per capirlo, tutte le donne ti muoiono dietro”.

“Tu non sei tutte le donne, tu sei Reneé Serrano che può avere chi vuole e hai scelto me”!

“Reneè Serrano…..che tutti invidiano pensando possa avere quello che vuole ….è qui sola! Una donna con tante fragilità.

Abbasso lo sguardo perché non regge il mio …“Ho dovuto dire a Rima la verità!” mi dice ad un tratto

lo guardo in attesa che continui

“E’ una donna intelligente, e ha capito subito che qualcosa era cambiato…e non me la sono sentita di mentire e di negare ……….è tornata nella sua casa di Hammersmith.

“Abbiamo ricevuto entrambi la lezione che meritavamo!” rispondo senza alcuna pietà

“Io non la vedo cosi, forse abbiamo avuto una seconda possibilità”

Mi alzo buttando il tovagliolo sul tavolo ed esco sul terrazzo dietro di me. È buio e sotto di noi Los Angeles è un luccichio di luci colorate.

Mi siedo in un angolo nascosto, e accavallo le gambe.

La seguo poco dopo ma sul terrazzo non la vedo, mi volto a destra e a sinistra fino a quando il profilo delle sue gambe lunghe mi colpisce. Mi avvicino e mi appoggio alla colonna senza dire nulla ma perdendomi in lei.

Deglutisco vedendo il suo seno alzarsi e abbassarsi al ritmo del suo respiro, la scollatura morbida lascia intravedere la sua pelle che so essere velluta. Chiudo per un attimo gli occhi pensando alle mie mani su di lei.

Quando li apro vedo che si è spostata per farmi spazio e accolgo il suo invito. I nostri corpi si toccano e io sento come una scarica di adrenalina in tutto il corpo, incapace di trattenermi le accarezzo la gamba nuda in modo sensuale.

Lei rimane in silenzio ma mi lascia fare, divento più spregiudicato spostando il vestito e salendo verso il suo piacere. Mi blocca, e con uno scatto veloce, senza darmi tempo di reagire si siede sulle mie ginocchia.
Le sue mani scivolano sul mio completo nero e fino a raggiungere il collo, le sue dita agili si intrufolano tra i miei capelli brizzolati.

Le cingo i fianchi, mentre le mie labbra scendono sulla sua gola tiepida, lei reclina il capo.

Le sue dita s’insinuano sotto la camicia sfilandomela dai pantaloni, i suoi movimenti veloci spostano la seta del suo vestito lasciando intravedere i seni perfetti. Li accarezzo, prima di catturare tra le labbra i capezzoli già turgidi.

Il suo respiro è ormai ritmato e si trasforma in lievi ansiti. Il profumo della sua pelle mi da alla testa ed il suo sapore mi stordisce, togliendomi ogni freno inibitorio.

Mi slaccia rapidamente la cintura, e infila la sua mano nei miei pantaloni, soffoco un urlo di piacere intenso mentre le sollevo la gonna ed mi faccio strada tra le sue gambe, accarezzo il pizzo delle sue mutandine, sono bagnate….è’ già pronta per me ma decido di farla impazzire giocando con il clitoride. Con la sua mano che sfrega il mio pene e con l’altra che tiene alla mia spalla geme sul mio collo.

La bacio con passione lasciando che percepisca il mio sapore ed intanto abbasso i boxer liberando la mia erezione e con una spinta la faccio mia. Mi sembra di non meritare tanto, mentre comincio a muovermi lentamente, possedendola sempre più a fondo.

Nasconde il volto sulla mia spalla, mordendomi attraverso il tessuto della camicia, ormai completamente slacciata, nel tentativo di soffocare i gemiti sempre più frequenti e rumorosi.

La sento cosi viva e allo stesso tempo cosi fragile mentre sta così avvinghiata a me con braccia e gambe, come se io fossi il suo porto sicuro.

Dopo aver fatto l’amore ci risistemiamo ma subito lei torna tra le mie braccia, ancora appesa al mio collo e sempre la stessa richiesta “stringimi”.

Per qualche minuto restiamo in silenzio.

“Tutti gli uomini della mia vita mi hanno prima o poi deluso!” dice ad un tratto. Mio padre ha abbandonato me e mia madre, il mio patrigno che adoravo e ritenevo l’uomo perfetto, scopro che ha tradito ripetutamente mia madre, Michael non è riuscito a darmi quello che volevo, e tu….?

“Io non ti lascio neppure se me lo ordini Reneé. Ora non più!”

“Perché Rima ti ha buttato fuori della sua vita?” lo provoco

Sorride con gli occhi anche se le sue labbra non hanno cambiato espressione. “No, non per questo! Voglio darti quello che tu desideri, voglio metterti al centro della mia vita….voglio farti capire ogni giorno quanto tu sia diventata importante per me….. perché tu Reneè sei cosi…cosi…

“Focosa?” gli dico con sguardo birichino

Scoppia in una risata difficile da contenere e facendomi il solletico esclama “oh…si molto focosa…ma non quello che mi ha fatto perdere completamente la testa per te.”

“E cosa allora?”

“Oh il tuo entusiasmo, la tua vivacità, il tuo parlarmi rapita dei tuoi bambini….ma anche la tua insicurezza e le tue lacrime. Mi piace tutto di te.

“E’ bello quello che mi dici…ma io non credo più a nulla…Alan”

“Ti prego Reneé, non buttiamo via la possibilità di provare….almeno provare…..” mi dice con voce triste

“Se ti dicessi che non ti posso garantire nulla? Potrei stancarmi di te, potrei rivolere Michael….”

“Ti risponderei che sono disposto a rischiare!”cerco la sua bocca per un lungo e appassionato bacio.



Capitolo 71

Quando arrivo nella sua casa di Las Vegas, mi accolgono le urla festanti dei bambini che corrono in giardino.

Fra qualche giorno sarà Natale ma il clima è davvero mite ed invita a stare all’aria aperta.

“Ciaooooo che sorpresa, non pensavo saresti venuta tu a prendere ReMi” mi dice venendomi incontro e abbracciandomi.

“Avevo voglia di vedere i bambini e anche te, ultimamente sei stato
molto impegnato.”

“Si molto, l’album mi sta impegnando molto e poi il servizio di Vogue Uomo!”

“E’ bellissimo Michael!” esclamo sincera

“Lo hai vistooo? Mi chiede sorpreso

“Ho comprato una copia per me! E una per ReMI!”

Lui mi guarda soddisfatto e sorpreso.

“Ti va se ci sediamo un po’ cosi teniamo d’occhio i ragazzi?”mi chiede con un ampio sorriso che mi ricorda in modo eclatante quello di ReMi.

“Se hai da fare…”

Lui mi prende per mano e mi dice “No Reneé il lavoro può attendere,
ora mi va di stare con te!”

Ci sediamo sul divano sotto il portico e per un po’ scrutiamo i
bambini immersi nei loro giochi, in totale silenzio. Questo è il divano delle confidenze, delle riflessioni, delle tenerezze ma anche del rancore soffocato, delle frasi mozzate e morte in gola per il bene dei bambini che ci avrebbero sentiti.

“Ti trovo in forma Michael…come non capitava da tempo…..” dico per spezzare questo imbarazzante momento.

“Mi sento bene, sto lavorando molto ma ho tante energie……e tanti progetti!” mi confida guardando davanti a sé.

“Io invece sono ferma, sto aspettando un bel copione…che per ora non arriva”

“Arriverà….….E…il resto, …….ti sei ripresa?”

“Intendi Alan?....” gli chiedo

“Uhmmm….non solo!”

“Alan dopo la perdita del bambino è entrato in crisi, se consideri che la colonna portante del nostro rapporto era lui, ne potrai trarre le dovute conclusioni” rispondo in modo più asciutto possibile

“Lo desideravi …il bambino…?” Mi chiede prendendomi la mano tra le sue.

“Credo di averlo desiderato tanto …per lui. Non avevamo mai parlato di avere un figlio. Solo una volta mi disse che lui e Rima non ne potevano avere per un problema di lei e che lui aveva accettato questa cosa come un prova da superare. Aveva finito con il pensare che non avrebbe mai avuto dei figli.

Ma poi lo vedevo con ReMi e con Blankett e capivo che gli mancava non essere diventato padre, lo aveva accettato per amore di Rima, non era caduto nella tentazione di farlo con qualcun'altra….ma in fondo lo avrebbe tanto voluto.

Giocava con loro, si buttava per terra e poi leggeva le favole facendo le voci…li addormentava nel loro letto promettendogli che il giorno dopo avrebbero fatto ancora tante cose.

Quando poi sono rimasta incinta,e ho visto la sua felicità dipinta sul volto, ho capito che questo bambino sarebbe stato comunque un dono per lui, indipendentemente da come la nostra storia fosse andata a finire.

“Ma vi vedete ancora?” mi chiede titubante

“Ci sentiamo….un po’ come con te…..!”confesso mordendomi il labbro inferiore.

“Ho fatto fatica ad accettare il tuo tradimento Reneè!....E lo sai!…

Credimi però, mi spiace per quello che ti è successo, e anche …per lui. Se davvero essere padre era un suo desiderio, credo che sia stato un duro colpo accettare , dopo illusione che questo sogno si sarebbe realizzato, di averlo perso.

Nessuno può capirlo quanto me. E ringrazio il cielo che almeno questa prova mi sia stata risparmiata.

“E tu? Ho letto che dovevi sposarti con Grace l’anno scorso ?” chiedo ridendo per allentare la malinconia di questa conversazione.

“Si l’ho letto anche io!Solo perché siamo usciti a fare shopping insieme!.......... Comunque non posso sposare nessuno. Legalmente sono ancora tuo marito!”

“Mi stai chiedendo di concederti il divorzio?”

“Assolutamente no!Non saprei cosa farmene!”

“Potresti corteggiare qualche bella donna e sposartela….” Gli dico con l’intento di provocarlo e guardando la sua reazione con la coda
dell’occhio.

“Si potrei….. ma non ne vedo la necessità………….. dopo tutto una moglie già ce l’ho, è una donna bellissima…….potrei forse tentare di riconquistare lei…..”mi dice senza voltare la testa ma fissando i ragazzi davanti a noi

“Credi che lei sarebbe d’accordo?” replico avvicinandomi al suo viso

“Non lo so proprio! Ma sai che amo le sfide……” mi risponde con la bocca a pochi centimetri dalla mia

“Papàaaaaa!” la voce di ReMi ci riporta alla normalità, facendoci sorridere.

Nostra figlia arriva di corsa davanti a noi e respirando forte “Papà, è vero che a Natale andrete a Disneyworld ?

“No ReMi! Prince e Paris ci vogliono andare a capodanno, ma non abbiamo deciso nulla!”risponde alzandola e facendola sedere sulle sue
ginocchia.

“Ma ci voglio venire anche io!!!” piagnucola ReMi

“Se la mamma non ha nulla in contrario ci potremo andare tutti insieme!” risponde incastrandomi come solo lui sa fare.

“Oh mamma …ti prego andiamoci …..è tanto che non facciamo una vacanza con papà! Ti prego…ti prego.”

ReMi è vivace ed espressiva, e questi tratti del carattere fanno di lei la pupilla degli occhi di suo padre.

“Magari papà vuole portare solo voi ragazzi…” esclamo divertita
Michael mi guarda non dandomi tregua “Oh no, papà porterebbe volentieri anche mamma…..cosi potremmo divertirci..un po’!” mi risponde alzando il sopraciglio e regalandomi un sorriso malizioso.

“Mamma di si! “ mi implora ReMi con gli stessi occhi di suo padre.

“Si allora” dico sospirando

ReMi mi salta addosso baciandomi e urlando felice se ne torna dai suoi fratelli.

Michael si avvicina ma io mi giro e subito gli dico “Non dire nulla!

L’ho fatto solo per i bambini, per farli felici….se lo meritano!”

“Mi sono per un attimo illuso lo avessi fatto per noi…” mi risponde



Capitolo 72



Natale è la festa della famiglia, dei rapporti di affetto e di amore.

Il Natale del 2008 per noi è stato il Natale dei rapporti ritrovati.

Io e Michael dopo il processo siamo stati lontani per tanto tempo, come mai era accaduto in passato.

Mi assumo la responsabilità per non essere riuscita a rimanere in Bahrein ma la mia volontà non stata cosi forte da farmi restare. Il processo è stata un esperienza devastante che ha minato le fondamenta del nostro rapporto rendendo ancora più difficile il seguito.

La paura e l’angoscia erano diventate le mie compagne di vita, mi svegliavo con loro e mi addormentavo con loro, riuscivano ad entrare anche i miei sogni che diventavano cosi degli incubi. Mi svegliavo nel cuore della notte con il cuore in gola e con la sensazione di soffocare.

Tutto questo ha debilitato prima la mia mente e poi il mio fisico rendendomi impossibile rimanere accanto all’uomo che amavo più della mia vita ma che era, anche se involontariamente, la causa di tutto questo.

Le liti e le incomprensioni sono cresciute in quantità e frequenza rendendoci incattiviti e anche crudeli uno verso l’altro.

Ci siamo trovati ad un passo dal divorzio, soprattutto dopo il mio plateale tradimento spiattellato nonostante tutte le attenzioni, su tutte le prima pagine dei giornali scandalistici.

Sono certa che anche lui non mi è rimasto fedele e la certezza mi arriva dal fatto che non me lo mai rinfacciato. Se lo fosse stato sarebbe divenuto il suo cavallo di battaglia contro di me.

Non si sarebbe fatto sfuggire la possibilità di sottolineare la sua fedeltà e tenacia nel difendere comunque il nostro rapporto contro la mia superficialità nel lasciami andare buttandomi tra le braccia di un altro.

Non ho mai affrontato con lui questo argomento perché non sarei stata in grado di sopportare una sua ammissione. Ricordo ancora il panico che mi assali leggendo di lui e Grace. Lei ha sempre avuto un debole per Michael, e se anche non ne ho le prove credo che Michael si sia lasciato consolare da lei, sempre pronta a prendere le sue difese.

Sono le 18.00 quando sento bussare.

“Avanti!” dico mettendomi a sedere sul letto

Michael entra con un vassoio in mano “disturbo?” mi chiede chiudendo con un calcio la porta

“No vieni!” dico spostandomi la coperta e scendendo dal letto

“Ti ho portato del the e qualche biscotto” mi dice poggiando il vassoio sul tavolino davanti alla porta finestra.

“Come sei gentile Michael…fa parte della tua strategia?” gli chiedo afferrando velocemente un biscotto e facendogli l’occhiolino

“Quale strategia? Non te lo ricordi? Sono sempre stato gentile!” mi risponde prendendomi il biscotto dalle dite ed inzuppandolo nella mia tazza…”così è più buono!” e me lo appoggia sulle labbra

Abbasso lo sguardo e non dico nulla

“Scusami!....non volevo metterti in imbarazzo..un tempo queste battute…” e lascia il discorso in sospeso

“Hai detto bene….un tempo…..”rispondo mentre la mia vista si offusca

“Scusa Reneé non volevo farti piangere e non volevo offenderti, sono stato un ‘idiota….volevo farti una sorpresa e ho rovinato tutto con una battuta di pessimo gusto.

“No Michael non è colpa tua….sono io…!

“No!...No…Reneé è colpa mia e …ti chiedo scusa…e…”insiste

“Oggi doveva nascere il mio bambino!” dico non lasciandolo finire e cominciando a singhiozzare “oggi…oggi era la DPP! Data Presunta Parto!

“Mi spiace!” riesce a dirmi. E forse è sincero. “Non lo sapevo, se vuoi me ne vado e ti lascio sola….” Mi dice facendo il gesto di alzarsi.

“No rimani, sono già stata da sola!” e allungo la mia mano per fermarlo.

“Alan mi ha chiamato per chiedermi come stavo, faceva il duro, il forte….ma io sentivo dalla sua voce che lui stava anche peggio di me…ogni tanto sentivo che aveva un calo, e respirava a fondo come a soffocare un singhiozzo.”

“Ti manca?”

“Non lo so! …..e giro la testa di lato fissando il vuoto

“Una volta mi hai detto che mi hai tradito con lui, perché lui c’era!....”

“Alan era la persona giusta nel momento giusto!Non volevo solo un uomo, volevo quel tipo di uomo!” confesso

Michael rimane ammutolito dalla mia risposta e molto probabilmente non vorrebbe sentire il seguito che invece arriva.

“Volevo un uomo che non mi desse pensieri e che risolvesse i miei problemi, sempre pronto per me, disponibile e attento a soddisfare le mie richieste!E lui era perfetto in questo!”

“Se devo essere sincera in questo tipo di rapporti si crea un meccanismo perverso dove ognuno prende dall’altro in modo egoistico.

Lui si sentiva ringalluzzito e orgoglioso dalla mia vicinanza e io protetta e sicura dalla sua!”dichiaro appoggiandomi allo schienale della sedia

“E’ stato un duro colpo vedersi sostituire da un uomo molto più vecchio di te, mi sono violentato, soffrendo come un cane per capire cosa lui fosse riuscito a darti” mi dice ad un tratto approfittando di una mia pausa.

“Comunque Michael, lui non ti ha sostituito, nessuno potrebbe farlo!” affermo senza esitazioni

“Fa piacere che ora tu me lo dica!” esprime con gli occhi che brillano

“Lo hai sempre saputo!Non ho mai fatto mistero del fatto che tu fossi l’uomo più importante della mia vita…il difficile non è amare te, ma vivere con te!” rispondo cercando il suo sguardo

“Alan è stato fondamentale, mi ha sostenuto ed incoraggiato, è grazie a lui che non mi sono persa!”

“Insomma è tutto quello che non sono io!”

“Si Michael, è proprio cosi! Non so dirti se l’ho amato, ma credimi in alcuni momenti non avrei potuto vivere senza di lui nonostante
adesso per lui nutra dell’affetto.”

“Solo affetto?”

“Si – solo affetto – come dici tu, ma per me rimarrà una persona speciale!La sua serietà, rettitudine e umanità sono davvero rare, soprattutto trovarle in un’unica persona. La sua intelligenza si è dimostrata quando ha preferito lasciarmi libera, sapendo che in fondo non sarei mai stata completamente sua.”dico tutto d’un fiato come se dovessi giustificarmi di essere stata con lui.

Esco sul terrazzo, lasciandolo solo. E’ sceso il buio sul LV e la temperatura si è abbassata ma nonostante indossi un pigiama leggero, non sento freddo. Sarà il ricordo di Alan a scaldarmi o la vicinanza di Michael?

Io e Michael non siamo mai riusciti a parlare a lungo senza litigare, o insultarci ma stasera è stato diverso.

Non so davvero cosa ci riserverà il futuro e forse non voglio neppure saperlo, ma una cosa l’ho imparata a mie spese, e con tanta sofferenza,la vita è breve, piena di sorprese, di gioie e dolori ma va vissuta con la consapevolezza che niente è perduto e tutto va ogni giorno conquistato.

Non ho mai smesso di amare Michael neppure quando mi trovavo tra le braccia di Alan, un uomo meraviglioso che mi ha ridato la gioia di vivere e la consapevolezza che forse si può appartenere a due persone contemporaneamente perché io sento di essere di entrambi.


Capitolo 73

Una - non programmata - vacanza in famiglia mi ha regalato 4 giorni di serenità e sano divertimento.

I bambini sono stati entusiasti di trascorre il capodanno a Disneyworld, ma ancora di più di vedere Michael e me di nuovo insieme, senza tensioni forzatamente mascherate.

ReMi ieri sera mi ha chiesto perché non dormissi con papà, le ho risposto che papà soffre d’insonnia e fa fatica a dormire quindi per evitare di svegliare anche me preferisce dormire nella camera accanto.

Non so cosa pensino i nostro figli di noi, ho sempre trovato strano che non si chiedessero perché non fossimo una famiglia convenzionale ma forse le nostre rispettive carriere ci hanno aiutato a camuffare le reali motivazioni che ci costringevano a prendere dei momenti di respiro.

Questo capodanno insieme è stata una pillola di ottimismo, abbiamo capito che nonostante le liti, le innumerevoli difficoltà, le lontananze più o meno desiderate in fondo io e Michael siamo una coppia ma ancora di più una famiglia.

Abbiamo riso, scherzato, giocato, ma anche fatto progetti per il futuro come una vacanza insieme, un rito che è nato quest’anno ma che diverrà un pilastro nella nostra famiglia come ha decretato solennemente Paris in cima alla sedia.

Michael, dopo aver applaudito alla bella idea di Paris interviene annunciando che la vacanza insieme sarà il giusto premio dopo un periodo di duro lavoro.

Il 2009 sarà l’anno del suo grande ritorno, ben 10 concerti a Londra a luglio, più uno ad agosto.

Quando ce l’ha comunicato i bambini erano fuori di sé soprattutto per la promessa di portarli sul palco, avrebbero visto dal vivo quello che lui ha sempre fatto nella sua vita.

Non passa inosservata, tra il caos e le urla festose dei ragazzi, la mia tiepida reazione.

Michael non va in tournée dal lontano 1997, e temo che si senta costretto a farlo solo per far tacere le notizie allarmanti sulle sue condizioni di salute che facevano temere addirittura per la sua vita..

Sto sorseggiando una bibita quando lui si avvicina e facendomi sobbalzare mi dice “beh non pretendevo cappellini e trombette….ma qualche cosa di più….”

“Guarda!” dico indicando i ragazzi che ballano e cantano imitando il padre

“Volevo la tua opinione, e il tuo incoraggiamento!” mi dice mordendosi il labbro come fa sempre quando è in difficoltà

“Sono preoccupata! Non ti esibisci dal vivo da tanto tempo, hai 50 anni, non sei allenato…!”

“Mi allenerò! Sono solo un po’ fuori forma ma il mio fisico ritornerà quello di un tempo!”

“Perché ora?”

“I ragazzi sono sufficientemente cresciuti per capire e vedere quello che ho sempre fatto e io sono ancora abbastanza giovane per poterlo fare!” mi confida girandosi verso di loro

“Quando darai l’annuncio?” chiedo

“Marzo a Londra!........................Dai Reneè sii felice per me! Ti costa tanto essere un po’ ottimista ed entusiasta?”

“Lo sai che mi preoccupo, ora stai bene è vero ma me lo hai detto tu che i concerti ti debilitavano sempre molto, che perdevi peso, che smettevi anche di mangiare……come faccio a non essere in ansia per te?”

“Ho già uno staff pronto che si prenderà cura di me! Medici, preparatori atletici e cuochi…..insomma sarò coccolato da tutti….!” Mi confida sorridendo malizioso

Non mi tranquillizza completamente nonostante tutte le sue precisazioni ma non me la sento di smorzare quel brillio che rende il suo sguardo cosi vivo e sensuale.

“Va bene Michael, se lo desideri tanto e sei cosi felice di tornare sul palco, non voglio essere io rovinare tutto con le mie preoccupazioni, e poi……..

“Cosa? Mi chiede

“Hai di nuovo quella luce magica negli occhi che ti rende irresistibile!”

“Forse….non è solo merito del mio tour!” mi confida mentre si umetta le labbra

“Ah no?

“Uhm! Potrebbe essere la vicinanza di una donna meravigliosa e pazzamente sexy!”

“Signor Jackson? Sono una donna sposata!”

“Davvero? Anche io! ….vede abbiamo già una cosa in comune!” mi dice dandomi un piccolo bacio a fior di labbra e subito dopo una pacca sul sedere

Sento di nuovo la scarica elettrica di un tempo. Sorseggio la mia coca mentre lui porta i ragazzi nelle loro camere.

Rimango con la spalla appoggiata allo stipite della porta e perdendomi nei rumori e nelle luci del parco divertimenti quando un tocco leggero sul mio fianco mi fa sussultare.

“Mi hai spaventato….” Gli dico

“Non volevo….” Risponde con la sua voce carezzevole che mi fa salire i brividi dalla pancia

Lui si avvicina di più a me, e sento di nuovo il suo corpo fremere sul mio, deglutisco chiudendo per un attimo gli occhi. La testa si fa pesante e mi sembra che giri come una trottola. I suoi baci dolci e appena sfiorati si poggiano sulla mia spalla.

Vorrei resistergli, dicendogli che forse non stiamo facendo la cosa giusta, che questa era solo una vacanza con i ragazzi ma che tra noi non era cambiato nulla, che tante cose non erano risolte, che io penso ancora, a volte ad Alan.

Nulla di tutto questo esce dalla mia bocca.

La mia forza di volontà è annientata dai suoi attacchi mirati, precisi e finalizzati a farmi cedere. Ricorda alla perfezione come farmi cadere nella sua trappola, le parole soffocate tra un bacio e l’altro, i punti da toccare e con quale intensità.

“Michael….” riesco a dire in un raro momento di lucidità

Non risponde, forse non ha neppure sentito.

Ad un tratto la luce si spegne, con la schiena ho inavvertitamente abbassato l’interruttore. “Era quello che volevo fare io!” mi sussurra sul collo.

Il suo alito caldo mi fa quasi venire, non faccio l’amore da tempo e con lui da tanto tempo.

Credevo di aver rimosso le sensazioni piacevoli che le sue mani mi provocavano non appena si posavano sul mio corpo ma è bastato un attimo per ricordare tutto.

Gli spasmi involontari del mie fibre che sussultano sotto i suoi tocchi, il calore ardente che si irradia dal luogo dove il piacere sembra sempre pronto ad esplodere fino ai più remoti punti.

Vorrei urlare dalla gioia incontenibile che sto provando, lo imploro di finire quello che sta facendo perché la paura di non resistere oltre a questa ardente tortura è grande.

Lui ride felice, conscio che ancora ci apparteniamo, consapevole di avere ancora potere su di me, appagato dal mio continuo invocare il suo nome, e quando finalmente ha soddisfatto il suo ego, si fa strada in me ripercorrendo una via conosciuta e in fondo mai abbandonata.

Baci d’amore, baci di gratitudine, baci necessari a placare lentamente la marea di passione che ci ha colpiti sbattendoci ora sul riva, stanchi ed esausti.

Sono ancora tra le sue braccia quando mi chiede “Non credo di aver mai fatto l’amore come ora….per me è stato bellissimo, Reneè!”

“Lo è stato anche per me!...ma ora?”

“Pff..ora ce ne andiamo a letto, niente elucubrazioni su quello che è accaduto. Siamo sposati, siamo liberi, abbiamo fatto l’amore! Ok Reneè? Pensi di riuscire a prendere sonno senza porti 1000 domande? “ mi chiede dandomi un piccolo buffetto sulla guancia e andando verso il bagno

Per un attimo penso ad Alan, lui non mi avrebbe mai detto una cosa del genere, mi avrebbe tenuta tra le braccia, cullata e rassicurata fino a quando io mi fossi staccata.




movida7521
00martedì 11 settembre 2012 12:45
Capitolo 74

Mi trovo a Los Angeles per una serie di incontri di lavoro. Michael è sempre allo Staple Center per le prove del suo spettacolo.
Ha lasciato Las Vegas e si è trasferito in un castello a Holmby Hills La casa è di 17.000 metri quadrati, con 7 camere da letto e 13 bagni, in perfetto stile Jackson.
Entrambi abbiamo evitato di considerare la mia casa come una momentanea soluzione prima della partenza di Michael per Londra. I nostri rapporti sono di nuovo sereni e civili ma il suo mastodontico spettacolo richiede energie e tempo e quindi per me non c’è altra possibilità che continuare a vivere la mia vita lontano da lui.
Solo qualche sporadica cena da me e una improvvisa visita allo Staples Center.
Quando entro me ne sto in fondo. Tutti i ballerini sono seduti a terra in cerchio intorno a lui che sta spiegando qualche cosa. Vedo che gesticola e ride con questi ragazzi che lo guardano venerandolo e pendendo dalle sue labbra.
Kenny si accorge di me e mi fa segno di raggiungerlo. Mi avvicino a lui che mi invita a raggiungere Michael sul palco.
“No lascialo finire. Aspetterò…..” rispondo dolcemente a Kenny che afferra il megafono ed urla “Ehi Michael, c’è una superfan qui per te, non c’è stato verso di tenerla fuori…. la faccio salire sul palco!
Michael si volta ma è evidente che le luci non gli permettono di vedere e quindi si limita a corrucciare la fronte in segno di disapprovazione.
Quando finalmente lo raggiungo scoppia un applauso da parte di tutti. Michael mi sorride imbarazzato ma mi abbraccia baciandomi sulle labbra.
Tutti urlano e battono mani e piedi in segno di gioia. Quando ci stacchiamo lui mi guarda e bisbiglia “andiamo nel mio camerino qui c’è troppa confusione!”
Appena entriamo, lui chiude la porta con la chiave. Si avvicina e mi accarezza i capelli e rimane in silenzio a guardarmi ,comincio a baciarlo. Voglio le sue mani su di me e la sua lingua nella bocca.

Sento che il suo corpo che non reagisce!

Michael impazzisce per il mio corpo! Ama il mio seno, le mie gambe, il mio collo e il mio sesso: me lo dice mentre mi accarezza ma non accade nulla.

"Voglio fare l’amore" mi sussurra

"Lo voglio anch’io".

"Aspetta solo un momento…però…” mi dice staccandosi da me. Mi lascia la mano e va a sedersi sul divano. Respira a fatica ma non per il desiderio di fare l’amore….è stanchezza pura.

“Scusa…sono un po’ stanco, le prove mi stanno consumando le energie…..” mi dice con un sorriso tirato.
"Non ti preoccupare…..! Sono venuta qui per salutarti…ultimamente sei sparito dalla circolazione…”
“Te l’ho detto, sono molto impegnato, e quando torno a casa….sono distrutto!” risponde con lo sguardo stanco mentre chiude gli occhi e appoggia la testa sul divano.
Lo osservo con attenzione e comincio a vedere quello che forse avrei dovuto notare prima di farmi annebbiare la vista dal desiderio di lui.
Michael si è letteralmente esaurito. Avrà perso 7 o 8 Kg dall’ultima volta che ci siamo visti. Indossa una Tshirt con sopra una camicia e una giacca….e io sono con un vestito di cotone senza spalline.
Il suo viso si è scavato, pallido, e il suo sorriso, quando ancora sorride, sembra troppo grande per quel volto meraviglioso.
Cerco di scacciare i brutti pensieri che mi frullano in testa. Dopo tutto è seguito da un team di medici che lo tiene monitorato e quindi avranno di certo la situazione sotto controllo. Mi ha detto che anche in passato, quando era più giovane, il suo fisico si debilitava velocemente durante i tour. Smetteva di dormire e mangiare e per questo motivo ricorreva a flebo quotidiane.
Non lo condivido ma posso immaginare che ora non sarà diverso.
“Volevo anche dirti che …è arrivato il copione che desideravo!” dico ad un tratto per cambiare discorso e cercare di distrarlo un po’.
Apre gli occhi e sforzandosi di sorridere e dimostrarsi interessato risponde” Davvero? Ne sono felice….ma questo spero non ti impedirà di venire a Londra….?
“A Londra ci sarò! Non voglio mancare al grande ritorno di Michael Jackson!” dico con entusiasmo
“A Londra vorrei che venissi per vedere il riscatto di tuo marito!” bisbiglia con le labbra strette….
Mi avvicino a lui e mi accomodo sul divano e prendo la sua mano tra le mie. Sono gelide. Le rigiro tra le mie sperando di scaldarle. La fede nuziale, che non hai mai tolto in tutti questi anni, è diventata troppo grande per le sue dita esili.
“Io ci sarò Michael, non mancherei per nulla al mondo!” evito però dirgli in quale veste sarò presente, non è importante il ruolo che investo, almeno per me.
“Fra tre settimane partirò per Londra….e i bambini vorrei venissero con me…ti spiace?” mi chiede dolcemente
“No assolutamente!...ReMi però è in Provenza da mia madre…..potrei dirle di portartela.
“Oh siiiii! Tua madre sarebbe entusiasta d’incontrarmi….” Mi risponde lasciandosi andare ad una risata
“Mia madre non ti odia, solo…..
“.,..che mi darebbe fuoco per tutto quello che ti ho fatto passare? Sbotta sarcastico
“Sa anche che con te ho passato dei bei momenti….unici….” aggiungo girando e rigirando involontariamente l’anello intorno al suo dito.
“Ma non sono bastati…..a farci stare insieme, a vivere come una famiglia……era solo questo che volevo….in fondo”dice affranto
“Noi siamo una famiglia!...e lo saremo sempre! …..forse non tradizionale, è vero ma ci siamo sempre per i bambini, e tu su di me puoi sempre contare….”
“Anche tu su di me……..lo sai?” mi dice accarezzandomi la guancia
“Si lo so!....Ora però ti lascio….ho già rubato troppo tempo a te al tuo staff!...non vorrei essere sgridata da Kenny!”
“Non è di Kenny che ti deve preoccupare…..ma di Randy Phillips…!”
Quante volte, in futuro avrei ripensato a questa frase!

Fortunatamente il lavoro è arrivato e la lettura di diversi copioni riempie parte del mio tempo questo però non è sufficiente a placare le mie paure. Dalla mia vista allo SC non l’ho più visto e sentito raramente.
Ieri l’ho chiamato parecchie volte, ma non sono mai riuscita a parlagli. Non riesco a mettermi in contatto con lui, è come se ci fosse un muro alto che lo circonda che mi è impossibile valicare.
Speravo che mi avrebbe chiamato lui per il mio compleanno ma non è accaduto. Non è mai stato attento a queste cose. Compleanni, ricorrenze e anniversari erano un problema mio. Regali compresi. Si giustificava dicendo che non li aveva mai festeggiati e quindi gli veniva difficile considerarli importanti.
Ma io gli rispondevo puntualmente che quando si ama si ricordano anche “queste piccolezze”.
Oggi tutti se lo sono ricordato e infatti mi rigiro tra le mani quel biglietto elegante che ha accompagnato il bellissimo mazzo di orchidee


Cara Reneè

Il vero amore non è solo ginocchia tremule, farfalle nello stomaco, batticuori improvvisi
E’ sincerità, comprensione reciproca,
sapere di poter sempre contare l'uno sull'altro,
amare nei giorni no molto di più che in quelli si,
amare essendo arrabbiati!
E' amore quando vedi che lei stare tanto male e di riflesso stai male anche tu perché ti senti impotente.
E' amore quando metti te al secondo posto lei al primo.
L'amore è gioia e dolore!
L’amore……è quello che arriva in silenzio, quasi senza farsi notare...e non se ne andrà mai più...

Con amore Alan



Capitolo 75


Mi viene quasi da piangere, Alan arriva sempre a colmare le mancanze di Michael. Non posso incolpare Michael di nulla, è sempre stato cosi. Anzi ora la sua latitanza riesco a giustificarla.
Il continuo confronto tra i due uomini più importanti della mia vita è sempre impietoso per Michael, ne esce sempre perdente solo perché non si applica in quelle piccole e innocenti attenzioni che spesso avrebbero aiutato il nostro rapporto….ma poi un suo sorriso, un suo sguardo penetrante e inequivocabile erano sufficienti per farmi capire che solo lui riusciva a mandarmi a mettermi le ali ai piedi.
Alan al contrario è presente, solido, attento, premoroso….e scontato…ma decisamente rassicurante.
Chiudo gli occhi per un attimo quando bussano alla porta.
Scendo dal letto e mi infilo la vestaglia di seta appoggiata sulla sedia.
Apro la porta e a momenti ho un mancamento.
“Buon compleanno, Reneè!”
La sua voce è inconfondibile e bellissima, ricordo ancora la prima volta che mi ha parlato, era ipnotizzata come un serpente al suono del flauto.
“Grazie Alan!”rispondo
“Mi lasci sulla porta? O mi fai entrare?”
“Scusa ma non è proprio l’ora in cui si aspettano visite, ma vieni pure!”
“Perché non sei venuta stasera? Ti aspettavo alla prima di Harry Potter!” mi dice sedendosi sulla poltrona proprio accanto al tavolo con sopra il vaso di fiori.

“Non volevo che la mia presenza distogliesse l’attenzione dal film, dopotutto si sa che abbiamo avuto una storia, e il mio essere li non avrebbe giovato a nessuno.

“Neppure a tuo marito che ho visto tornerà sul palco!” mi risponde leggermente sprezzante sistemandosi sulla sedia

“Forse neppure a Rima avrebbe gradito vedere la ex fiamma di….. suo marito!”

Alla parola “ex fiamma”Alan scoppia in una risata profonda.

“Perché ridi in questo modo?” chiedo

“In mia assenza vedo che la tua autostima è di nuovo crollata, come puoi definirti – ex fiamma - ? ok ti concedo che mi bastava starti accanto per prendere fuoco ma tu Reneè sei stata molto di più!”

“Però mi hai lasciato per tornare da Rima!” rispondo con una sottile vena accusatoria

“Ho solo anticipato una tua mossa…..lo sai anche tu che sarebbe finita. Meglio allora mantenere dei bei rapporti e ricordare i momenti felici.”

“Cosa ne sai di come sarebbe finita, nessuno lo sa!” reagisco scontrosa. “Alla fine sia Michael che tu avete ottenuto quello che volevate…..lui sulla carta ha ancora una moglie, e tu dopo esserti divertito con me sei tornato dalla tua…
A queste parole il suo viso si contrae nello sforzo di non esplodere, lo vedo respirare a fondo per poi dire “Io con te non mi sono divertito!.....Come dici tu!!! Io con te ho ricominciato a vivere, non puoi neppure immaginare cosa mi hai fatto provare, cosa significa per un uomo di 60 anni sentire…..beh ….insomma te l’ho scritto sul biglietto quello che sei stata …..per me…” conclude frettolosamente come se avesse paura e vergogna di confessare i suoi veri sentimenti.
“Hai ragione!............. Ah dimenticavo….. grazie del mazzo di fiori!” dico vedendo che lo fissa cercando di riprendere il suo naturale aplomb.
“Conosci il linguaggio dei fiori Reneè?” mi chiede
“Molto superficialmente! Se volevi comunicarmi qualche cosa, mi spiace il messaggio non è arrivato”rispondo con un mezzo sorriso sforzandomi di stemperare la tensione che si è creata.
Orchidea: sensualità, passione. Nel linguaggio dei fiori l'orchidea significa "grazie per esserti concessa!"mi dice dolcemente.

Sto in silenzio perché questo uomo mi seduce come nessun altro, non è la passione travolgente e inarrestabile di Michael ….
E’ sottile, delicata anche ambigua….

“Ti ho sconvolto?”

“No! Ma perché mi dici queste cose?”

“Stasera, un nostro collega mi ha chiesto dove fossi, e al mio tentennare mi ha guardato dicendomi che mezza Hollywood mi invidia per essermi portato a letto una donna come te!mi ha dato fastidio che abbiano sottolineato solo questo, ma poi ho riflettuto su quanto la passione tra noi sia stata forte, e quando mi abbia sconvolto realizzarlo! Sei stata importante per me, come non credevo possibile. Nessuna donna hai mai messo a repentaglio il mio rapporto con Rima…….prima di te.

“Ecco il saggio Alan!”

“L’età mi ha dato la saggezza!” mi dice ridendo piano

“Ti ha dato anche fascino, Alan….”rispondo appoggiandomi al tavolo mentre lo spacco della vestaglia lascia intravedere le mie gambe, involontariamente

“Non mi provocare piccola, ho ancora un debole per te!” mi dice sfiorandole con un dito

“Ah si? …E Rima lo sa?” chiedo eccitata da questa situazione e dal vedere che solo la vista delle mie gambe gli fa perdere completamente il controllo.

“Rima non sa tutto di me!....e sono comunque un bravo attore, no?”risponde deglutendo e tirandosi su dalla poltrona

“Dicono il migliore!!”

“Mandami via Reneé. “

“Lo vorrei ma …ma …..non ci riesco!”rispondo con il desiderio di farlo impazzire.

“Mi fai ……perdere la ragione se fai così….!” mi dice afferrandomi i glutei e tirandomi su di sé

“Ehi calmati…..prendi fuoco troppo facilmente….”sussurro sulla sua bocca ma contemporaneamente divincolandomi dalla sua stretta

“Non fare la difficile…bambolina…. lo vuoi anche tu…..” mi dice prendendomi per un braccio e poggiando le sue labbra sulle mie.

Le nostre bocche sono di nuovo una sola. Il suo corpo è massiccio e forte, cosi diverso da quello esile e magro di Michael. Mi avvolge con passione e lo sento impaziente. Mi tiene su di sè con la sua presa decisa ma allo stesso tempo delicata e con una mano slega la cintura della vestaglia che scende piano…si morde il labbro per il piacere che gli provoca la vista del mio seno nudo ma l’immagine di Michael che si morde il labbro allo stesso modo mi blocca.

“Alan aspetta….!”

“Cosa ti prende?

“Non mi toccare….ti prego…”

Sento la sua mano che scivola ancora incredula dal mio inguine…ma il suo corpo ancora ansima e freme sul mio .

“Scusa Alan…….non me la sento!”

Un brivido gelido mi scuote tutta. Improvvisamente mi gira la testa, e ho quasi un conato di vomito e mi sembra di svenire.

È passata la mezzanotte da pochi minuti

È il 25 giugno.

dirtydiana66
00martedì 11 settembre 2012 20:47
Ciao Movida è da un po' che non commento... leggere tutti questi capitoli così di seguito mi hanno fatto sobbalzare il cuore, in certi capitoli proprio il cuore non batteva,ad esempio quando Renèe decide di tornare a casa sua e lasciare Michael nel Bahrein e lui non la segue, mi sono detta ecco la storia è finita, ma ho pensato non è da Raffy.... ogni capitolo è stato molto emozionante leggerlo...
lo so per una scrittrice non vedere un commento quasi ad ogni capitolo non è tanto simpatico e ti capisco,perdonami.....hai fatto di questa ff un romanzo meraviglioso, sensuale e molto emozionante.... mi pare di capire che siamo verso la parte finale scometto che sarà un finale perfetto come Tu sai fare.... questa ff lo so mi mancherà da morire.
Grazie di cuore
Flora
(StreetWalker )
00martedì 11 settembre 2012 21:19
Concordo con tutto ciò che dice DirtyDiana
movida7521
00mercoledì 12 settembre 2012 09:04
Grazie di cuore e Dirty e Stret
Rispondo alle domande che mi hai posto tu Dirty
Si è vero che siamo quasi alla fine....e se il cuore ha rischiato di fermarsi in questa parte della storia...sono quasi certa che qualche battito lo perderai anche nei prossimi.
Quando ho iniziato questa FF volevo che fosse diversa dalle altre per il finale in primis e poi anche nell'andamento della storia d'amore dei due protagonisti.
Non so se sono riuscita a far arrivare a voi il sentimento di amore sofferto e profondo che lega Michael e Reneé ma non cosi forte da reggere alla convinvenza.
Il continuo prendersi e lasciarsi voleva mettere in evidenza proprio questo, non possono vivere sempre vicini ma neppure lontani.
L'inserimento di Alan (spero che qualcuno abbia capito di chi si tratta) è pianificato fin nei minimi particolari. Lui è in tutto per tutto l'antaginista di Michael.
Più maturo, rassicurante, presente, protettivo......ma......chi lo sa...
Per quanto riguarda i commenti non ne ho fatto mistero, fanno piacere e SERVONO....
Avrei desiderato come in passato poter parlare e confrontarmi con voi
sull'andamento della FF ma purtroppo non è accaduto.
Ho creduto che fosse meglio postare tanti capitoli alla volta cosi non avevo il problema di rimanere delusa dalla mancanza di commenti.
Ora ne posterò un'altra sfliza e poi la fine,
Ciao a tutte.
Movida
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