[top news] 'Leaving Neverland' - il nuovo documentario diffamatorio su Michael Jackson

LOREMJ, 09/03/2019 13.51:

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Ma Arvizo potrebbe?
Mi sembra che in America non si può essere processsti due volte x lo stesso crimine e in questo caso Arvizo ha già intentato è perso un processo contro Mj.
Facendo il documentario anche con lui non incorrerebbe in beghe legali?
Se così non fosse questa cosa non avrà mai fine...
Sinceramente continuo a non capire tutto questo accanimento contro una persona che non c è più....

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Alberto-mjj, 09/03/2019 10.41:

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Avete letto la notizia secondo cui Dan Reed vorrebbe fare un sequel con Jordy Chandler e Gavin Arvizo?

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DOUBLE-D, 10/03/2019 10.57:

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::: LE TELEFONATE INEDITE DEL 2005 :::

ROBSON: «FARÒ DI TUTTO PER MICHAEL»

L'ex avvocato Brian Oxman, membro del team legale di Michael Jackson nel processo del 2005, venne incaricato di raccogliere la deposizione del «testimone chiave della difesa» Wade Robson. Per la prima volta in assoluto, Oxman rivela al Daily Mail il contenuto di quelle lunghe telefonate, che mettono ulteriormente in luce le bugie raccontate nel documentario "Leaving Neverland".
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::: «MICHAEL NON MI HA MAI TOCCATO» :::

«Ricordo di un Robson emotivo e in lacrime durante le nostre lunghe chiacchierate telefoniche. Diceva: "Non possono fare una cosa del genere, dì a Michael che siamo dalla sua parte. Farò tutto il necessario per essere lì al suo fianco".

Sapevamo che l'accusa avrebbe cercato di tirare dentro anche lui, quindi lo contattammo per chiedergli di fornirci delle prove su ciò che sapeva. Inizialmente era riluttante ad esporsi pubblicamente, ma ha sempre detto che Michael non lo aveva mai toccato.

Non eravamo sicuri che ci avrebbe fornito delle prove, ma continuava a chiamarmi chiedendo degli aggiornamenti sul caso. Era molto preoccupato, e così sconvolto che alla fine cambiò idea.

Fui incaricato di raccogliere la sua deposizione. Passai molte ore a parlare con lui al telefono e non si contano le volte in cui Robson mi disse: "Michael non ha fatto niente del genere. Questo ragazzo (Arvizo) sta mentendo".

Cercò sempre di parlare con Michael e mi diceva spesso: "Mandagli questo messaggio da parte mia, digli che siamo dalla sua parte e che farò il possibile per essere lì".

Non ci facemmo scrupoli su questa faccenda. Wade e io parlammo dei dettagli più espliciti riguardanti le accuse e di qualsiasi cosa lui potesse aver ritenuto inappropriata, ma rimase sempre fedele alla sua versione dei fatti: Michael era innocente da ogni accusa.

Parlando con lui, gli chiesi: "Si dice che Michael abbia messo la sua mano sul tuo pene e che vi siate masturbati". Lui rispose categorico: "No, non è mai successo". Incalzai: "In un'altra occasione, si dice che Michael abbia abusato di te in un albergo". E lui: "No, non è vero e mia madre era lì".

Durante ogni conversazione fu irremovibile, ed ero così sicuro della sua testimonianza che organizzai il viaggio dall'Australia a Santa Barbara affinché potesse presentarsi come testimone chiave della difesa».
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::: LA TESTIMONIANZA DI ROBSON :::

«Né Michael, né alcun componente del team legale pagò un solo centesimo a Robson perché testimoniasse a suo favore. Quest'ultimo ricevette soltanto un rimborso spese ragionevole per il viaggio, il vitto e l'alloggio. La cosa fu organizzata tramite avvocati, non da Michael.

Inoltre, qualsiasi argomentazione secondo la quale Michael abbia avuto contatti con Robson per costringerlo a testimoniare, non ha senso, in quanto avrebbe rappresentato un'influenza indebita.

Seguendo quelle che furono le mie istruzioni, non si incontrarono né parlarono mai, anche perché in quel momento i pubblici ministeri erano a caccia di una qualsiasi cosa da poter utilizzare contro Michael».

Oxman ricorda di aver assistito alla testimonianza dell'allora ventiduenne Wade Robson, tenutasi in due udienze. E nelle carte giudiziarie, i suoi dinieghi non potrebbero essere più chiari.

Ecco la trascrizione della testimonianza datata 5 Maggio 2005, nella quale Robson risponde alle domande del principale avvocato della difesa, Thomas Mesereau.

Mesereau: «Signor Robson, Michael Jackson l'ha mai molestata in un qualsiasi momento?».

Robson: «Assolutamente no».

Mesereau: «Signor Robson, Michael Jackson l'ha mai toccata a fini sessuali?».

Robson: «No, mai».

Mesereau: «Signor Robson, il signor Jackson ha mai toccato in modo inopportuno, in qualsiasi momento, una qualunque parte del suo corpo?».

Robson: «No».
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::: LE BUGIE DI "LEAVING NEVERLAND" :::

Prosegue Oxman: «La sua testimonianza mostra chiaramente che i due uomini sono dei bugiardi. Giurando sulla Bibbia, Robson disse alla Corte le stesse cose dette a me molte altre volte. Aver cambiato la sua versione dopo tutti questi anni, significa aver mentito a tutti noi, Corte compresa. E questo è spergiuro. Ma essendo un caso troppo vecchio, la polizia non agirà.

Ipotizzando che adesso stia dicendo la verità, conto almeno sei crimini da lui commessi in passato. Anche nel 1993, durante il periodo delle accuse da parte di Evan Chandler, dichiarò a polizia e giornalisti di non aver mai subito alcun maltrattamento da Michael Jackson.

Mi sarebbe piaciuto guardarlo fisso negli occhi mentre registrava questo documentario. "Leaving Neverland" è semplicemente sbilanciato, un attacco unilaterale da parte di due spergiuri a un uomo morto.

È una vergogna che abbiano ricevuto la garanzia che nessuno potesse contraddirli. I membri della famiglia Jackson, se interpellati, si sarebbero esposti per raccontare la loro verità.

Ho riflettuto per un momento sulla possibilità che i due uomini stessero dicendo la verità, ma sono giunto a una sola conclusione: Wade non ha mai cambiato la sua versione dei fatti per molti anni e non credo a ciò che dice oggi. Lo fa per fama e denaro.

Personalmente mi fa male che sia sceso così in basso. Il Michael Jackson che ho conosciuto per oltre trent'anni non era un abusatore di bambini».
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::: «QUEL PROCESSO LO UCCISE» :::

«Dopo il caso Chandler, dicemmo a Michael che continuare a frequentare bambini fosse troppo rischioso. Ma lui ha sempre insistito: "Non sto facendo nulla di inappropriato e non lascerò che chi mi critica detti la mia vita".

Diceva di non aver mai avuto un'infanzia e che questa era la sua decisione. Ripeteva spesso: "Mi sarebbe piaciuto aver giocato di più e vivere come gli altri bambini. E così, ora lo faccio".

Michael non si riprese mai dal processo del 2005. Fu l'inizio della fine per lui. Era libero e innocente da ogni accusa, ma il danno era stato fatto, mentalmente e fisicamente.

In un sondaggio, risultò che l'80% degli americani lo credeva colpevole. Questa cosa mi impressiona ancora oggi. Qualunque cosa facesse, ovunque andasse, gli pendeva addosso una coltre di fumo.

Michael non poteva smettere di pensarci. Quei mesi vissuti in tribunale lo tormentavano. Ogni giorno riviveva quei momenti, come quello in cui il bambino lo guardò negli gli occhi e gli disse: "Mi hai molestato".

Tutto ciò lo distrusse. Il suo spirito, la scintilla, la visione della vita, le amicizie. E aggravarono la sua dipendenza dai farmaci, che assumeva per sfuggire a quei flashback. In quattro anni, morì».
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A cura di Giusy Mascolo e Vincenzo Compierchio

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Compix83, 10/03/2019 14.26:

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Ma quindi ci stai su Facebook!

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Compix83, 10/03/2019 14.28:

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- "LEAVING NEVERLAND" IN ITALIA -

PROSSIMAMENTE SU CANALE NOVE

Come purtroppo vari fan ci stanno segnalando sul nostro Gruppo Facebook, l'emittente italiana NOVE avrebbe acquisito i diritti di trasmissione di "Leaving Neverland".

Nulla ancora appare sul sito del canale TV, ma - secondo quanto testimoniato da più persone - sarebbero già stati mandati in onda degli spot pubblicitari per annunciare l'infamante documentario di Dan Reed.

Vi chiediamo per il momento di NON andare a scrivere nulla sulla Pagina Facebook dell'emittente, per evitare di pubblicizzare la cosa tra i non-fan che la seguono.

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DOUBLE-D, 10/03/2019 10.58:

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Detto tra noi, è interessante e allo stesso tempo pericoloso come i Media si siano riallacciati a queste assurdità, destinate a quanto sembra a distruggere l'eredità di Michael. Al pubblico americano in particolare viene detto come pensare, chi amare, chi odiare, cosa è buono e cosa è male.

I processi senza giuria o una difesa erano disapprovati. Cosi come dissacrare i morti. Non sono mai stato bravo con il pensiero di gruppo, il marciare di pari passo, stare zitto "o sennò".

Eppure due ragazzi che non riescono a mantenere la loro stessa versione su quello che hanno mangiato a pranzo ieri, hanno trasformato gran parte dei Media e del Paese in un'unica collettività di ricerca e distruzione.

Questa è roba pericolosa, perchè non finisce con Michael. Se non pensate come vi è stato detto, credere come vi è stato detto, votare come vi è stato detto, potrebbero rivoltarsi contro di voi.

Per quanto mi riguarda, continuerò con i seminari come programmato, e continuerò a condividere le mie conoscenze su Michael, una persona che ho davvero rispettato. Se ricevo un lancio virtuale di un uovo o due contro di me durante il percorso, cosi sia.

In The Studio With Michael Jackson.

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Hillel86, 10/03/2019 19.07:

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Molto interessante questo commento, Double-D.
Apprezzo molto l'analisi su più livelli e le considerazioni sull'impatto sociale che ha un approccio come quello descritto. Hai centrato in pieno uno dei più grandi problemi che sta soffrendo la società americana, e che purtroppo interessano l'intero Occidente.

A livello personale mi stai offrendo un ottimo spunto, un'utile chiave di lettura, per proseguire la mia analisi del caso.

Entro qua raramente. Creai un account all'indomani della morte di Michael, che nonostante non fossi un grande fan mi colpì non poco. Restai per un po' a curiosare quelle che, a mio modo di vedere, erano assurde tesi complottiste sul "Michael è ancora vivo" e torno oggi per leggere il vostro punto di vista sul documentario "Leaving Neverland".

Al momento ho visto solo la prima parte, stasera proseguo con la seconda. Prima di farmi un'opinione definitiva logicamente completerò il documentario e ascolterò l'altra campana, partendo d voi, con attenzione.

Quello che è certo è che l'immagine di Michael Jackson rischia seriamente di essere pesantemente compromessa. Il documentario, per come è stato impacchettato, risulta molto efficace ed ha già fatto cambiare idea sul conto di MJ a parecchi ammiratori (a giudicare dalle reazioni social della mia cerchia di conoscenze).

Ho una domanda per voi: c'è qualche utente di questo forum, o grandi fan in generale che voi conosciate, che sono rimasti negativamente colpiti da questo documentario?

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DOUBLE-D, 10/03/2019 20.02:

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Non è mio il commento ma se non sbagli odi quello che ha scritto il libro: IN THE STUDIO WITH MJ, che faceva anche seminari su MJ.

Quello che penso io al momento è che andiamo in questa direzione:

-Qualsiasi persona che è entrata a NEVERLAND ormai può dire quello che vuole BASTA INSINUARE IL DUBBIO e IL GIOCO é FATTO!---> andrà sempre peggio perchè adesso con #METOO ti chiudono la carriera----> SONY straccerà il contratto con ESTATE come ha fatto con R.KELLY(pure lui con documentario che lo accusa)--->ESTATE comincerà ad arrancare perchè dovrebbe vendere un prodotto con queste accuse.

Se altri entreranno in gioco per le accuse, penso che ormai per MJ e ESTATE ci sia poco da fare che non collassare piano piano.

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Hillel86, 10/03/2019 20.27:

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Perdona la domanda davvero basilare, ma l'interesse principale sarebbe creare un deprezzamento dell'asset Michael Jackson?

Facile comprendere quali sarebbero gli interessi dei singoli, delle "vittime" (fama e soldi). Sarei interessato a comprendere il movente globale.

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DOUBLE-D, 10/03/2019 20.46:

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Non c'è nessun movente globale.

Il deprezzamento etc. è l'ultima cosa che accadrà. Ora viviamo nel movimento #METOO, vero o falsa che siano le accuse, il personaggio deve sparire.

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Hillel86, 10/03/2019 21.10:

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"Il personaggio deve sparire" è riferito al fatto che si vuole far sparire MJ, o quantomeno rovinare la sua immagine? Quale sarebbe il motivo?

Comprendo il nesso col movimento #metoo, nel senso che c'è tanta voglia di mettere sul patibolo il primo che passa senza stare troppo ad approfondire la questione, principalmente perché dando dei maniaci o pedofili agli altri ci si sente più puliti.

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DOUBLE-D, 10/03/2019 21.24:

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Penso che il fatto di MJ, sia proprio MJ.

E' tutto il personaggio che è diventato definitivo, o lo si ama o lo si odia.

Troppo "fesso" per fidarsi di estranei e far entrare chiunque a NEVERLAND.

Tu dici il motivo? Soldi? Fama? Per me è ok, ma diciamo che MJ è sempre stato un personaggio più facile da colpire perchè considerato d molti FREAK(un fenomeno da baraccone, perchè ha cambiato i suoi lineamenti, "è diventato bianco", tutte le storie di gossip ,vere o false,cresciute negli anni, che alla fine hanno sbranato lo stesso MJ ).

Ripeto, io penso che le cose andranno sempre a peggiorare.

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DOUBLE-D, 10/03/2019 21.24:

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Ripeto, io penso che le cose andranno sempre a peggiorare.

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Hillel86, 10/03/2019 21.47:

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Io che, al contrario di gran parte di voi, ho il "privilegio" di poter vedere tutto da una prospettiva distaccata, posso tranquillamente dire che il rischio che la reputazione di MJ venga rovinata definitivamente è altissimo. Oltre ai fatti di cui siete tutti bene a conoscenza (vari boicottaggi, Simpsons, ecc.), molta gente comune è passata dall'essere un fan ad accusarlo di pedofilia senza mezzi termini dopo aver visto il documentario.

Io ci sono già passato diverse volte in precedenza, credendo sempre che MJ fosse innocente in questa situazione. Non nego che il nuovo documentario sia davvero ben impacchettato e pieno di dettagli apparentemente "convincenti"... personalmente vado oltre e approfondisco quanto meglio posso, ma so benissimo che per molti questa sarà la pietra tombale. Oltretutto abbiamo la percezione di avere meno tempo rispetto al passato. Oggi le decisioni si prendono con due click e uno spezzone di documentario visto su YouTube.

Tanta gente ascolterà la testimonianza di uno dei ragazzi, magari decontestualizzata, e penserà "MJ è un pedofilo, non ascolterò mai più la sua musica". Tra l'altro in passato per ascoltarla dovevi pagare, oggi manco quello. Quindi una star è totalmente usa e getta nella società moderna.

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Compix83, 10/03/2019 14.28:

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- "LEAVING NEVERLAND" IN ITALIA -

PROSSIMAMENTE SU CANALE NOVE

Come purtroppo vari fan ci stanno segnalando sul nostro Gruppo Facebook, l'emittente italiana NOVE avrebbe acquisito i diritti di trasmissione di "Leaving Neverland".

Nulla ancora appare sul sito del canale TV, ma - secondo quanto testimoniato da più persone - sarebbero già stati mandati in onda degli spot pubblicitari per annunciare l'infamante documentario di Dan Reed.

Vi chiediamo per il momento di NON andare a scrivere nulla sulla Pagina Facebook dell'emittente, per evitare di pubblicizzare la cosa tra i non-fan che la seguono.

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