Re: Re: Re: Re: Re: Re:
lucia.servolini72, 11/12/2010 15.21:
Grazie dell'info, in fondo funziona un po' come l'auditel, non è una numerazone reale ma a campione e anzi in questo caso vengono considerate più del 50% delle vendite visto che i centri commerciali e le varie Feltrinelli, Fnac, Mondadori fanno i grandi numeri e comunque le vendite dei piccoli negozzi non vengono considerate per Michael ma nemmeno per gli altri.
Quindi mi vuoi dire che i miglioni di dischi venduti da Michael nella realtà sono molti di più?!?!?!?
Per i download io non capisco proprio per quale motivo non li debbano considerare visto che sono perfettamente quantificabili, in fondo è un mezzo che andrà crescendo e prima o poi dovranno pur rivedere questa decisione.
Per quanto possa sembrare strano (sopratutto dal prezzo maggiore), in Italia si vendono più dischi nei negozietti indipendenti che nei centri commerciali. Probabilmente, per il fatto che sono sempre i più forniti e perchè dispongono di un archivio storico di dischi incredibile.
Per quanto riguarda i milioni di dischi di Michael, lì invece sono conteggiati tutti, senza alcuna distinzione. Infatti, per calcolare le vendite dell'artista o di un suo prodotto, la casa discografica si basa sulle copie che ha distribuito (e ora anche sui digital download), in modo da non saltare nulla. Per la classifica non conviene fare questo ragionamento, ci hanno già provato in alcuni paesi e hanno visto che non andava e sfalsava le realtà settimanali.
Per i download, tutti gli appassionati di classifica Italiana si chiedono del perchè di questa decisione di Enzo Mazza. Francamente, la riteniamo inutile, visto che la classifica dovrebbe essere il più completa possibile, che il supporto comprenda o meno una maggiore %.