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This is it fan fiction (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2011 14:54
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09/05/2010 20:41
 
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Anche se devo finire la mia prima che si chiama dangerous fan fiction,volglio postarvi anche questa.
Spero vi piaccia.
Però prima voglio ringraziare le person che mi sono state vicino anche nella mia prima...
Viki,Elena,Susy,Angel 66,Lucy,Giulyfan jackson.
E un saluto a tutte prima di postare il primo capy.
Spero vi piaccia....

I miei pensieri con questo segno ^ e quelli di Michael con questo =.

CAPITOLO 1:

LA NOTIZIA.

La pioggia,l’acqua che cade sui vetri delle mie finestre.
Non riesco a essere felice quando piove,e anche i miei occhi piangono.
Piangono la felicità che non ho mai avuto,l’amore che non ho mai ricevuto.
Io laureata in medicina che tenta di essere accettata in un ospedale,ma le telefonate non arrivano.
Ero lì che pensavo alla storia della mia vita quando....

I just can’t stop loving you,I just can’t stop loving you.

“Pronto” Risposi ancora in trans.
“signorina Chiara?” Disse una donno sulla trentina.
“Si,sono io” Dissi cordialmente.
“Lei un po’ di tempo fa aveva mandato una lettera con scritto di poter lavorare come medico nell’ospedale di Roma,vero?” Chiese.
“Si” Dissi.
“Bene,allora va bene per lei l’incontro con il direttore per le 4?” Chiese.
“Si” Dissi “Alle 4 è perfetto” Dissi.
“Bene allora segno il suo appuntamento,arrivederci” Disse riattaccando.
Ero felicissima,dopo 3 mesi che avevo inviato la lettera mi era arrivata la telefonata.
La telefonata che non arrivava.
Nottate intere passate davanti al telefono in attesa di una telefonata,ma niente,nessuno si faceva vivo.
Erano le 2 di pomeriggio e stavo cercando i documenti,quando mi suonarono alla porta....
“Ciao Chiara, come va?” Chiese la mia amica entrando.
“Ciao Vittoria,entra” Dissi e la feci accomodare sul divano.
“Allora come te la passi?” Chiese.
“Bene,scusa il disordine,ma devo prendere i documenti e l’attestato” Dissi.
“Perchè?” Chiese.
“Perchè finalmente mi hanno chiamato dall’ospedale” Dissi.
“è fantastico” Disse abbracciandomi “Bene,allora è meglio che ti vai a preparare non vorrai mica fare tardi?” Disse.
“No,mi manca solo di fare tardi” Dissi “Comunque l’appuntamento l’ho alle 4” Dissi.
“Ah allora c’è ancora un po’ di tempo” Disse.
Ci accomodammo sul divano e iniziammo a chiacchierare del più e del meno e alle 4 salimmo sulla mia macchina e andammo all’ospedale per il colloquio.
In macchina.....
“Chiara mettiamo un po’ di musica?” Chiese Vittoria.
“Si,prendi il cd che hai davanti” Dissi.
“Quello di Bad” Disse.
“Si e metti la traccia 7” Dissi.
“Ok,la nostra preferita” Disse.
“Si,Man in the mirror” Dissi “Lo sai che vado pazza per quella canzone” Dissi.
“Si,è molto bella” Disse.
Bella era bellissima,una delle canzoni più dolci che io abbia mai ascoltato.
La canzone partì e iniziammo a gustarci la voce di quel meraviglioso uomo che la cantava.
Lui il cantante più tormentato del mondo,che da poco si era spento per sempre.
Si era spenta la sua stella e con lui tutti i suoi sogni a l’amore per il mondo.
Si era portato con se tutti i suoi segreti e tutti i suoi passi di danza.
È rinato a nuova vita andando indietro a passi di moonwalk.
Erano quelli i nostri pensieri ogni volta che ascoltavamo quella canzone,ogni volta che ascoltavamo quella voce,dolce che riusciva a penetrarti nell’anima.
Arrivammo in ospedale ed entrammo.
Da qualche anno sono sempre stata sola,ma Vittoria era sempre accanto a me.
Nei momenti più belli e più brutti e della mia vita.
C’era sempre stata da quando ero piccola e non si era mai allontanata da me,era la mia piccola stella che illuminava il mio cammino e mi aiutava ad andare avanti.
Le avevo chiesto di accompagnarmi non volevo essere sola neanche il quel momento,volevo sentirla accanto,la cara e dolce amica che non ti lasca mai che sta sempre con te......
Ci sedemmo sulle sedie che erano fuori dallo studio del direttore e ad un certo punto....
“Signorina,Chiara tocca a lei” Disse la segretaria.
Mi alzai ed entrai ma Vittoria dovette stare fuori.....
“Lei è la signorina Chiara Duce vero?” Disse.
“Si sono io” Dissi accomodandomi.
“Ha portato con se i documenti?” Chiese.
“Si,eccoli” Dissi porgendoglieli....
Iniziò a guardarli interessato e vidi che era molto colpito da quello che c’era scritto.....
“Signorina è laureata con il massimo di voti alla facoltà di medicina” Disse.
“Si sono uscita con il massimo e ho la specializzazione in cardiologia” Dissi.
“Bene,vedo che ha sostenuto anche quella con il massimo dei voti le posso chiedere,perchè proprio il medico voleva fare?” Chiese.
“Certamente,io ho voluto fare il medico perchè mi sembrava giusto aiutare la gente” Dissi.
“Bene allora vada pure dalla mia segretaria e le dia questo,lei inizierà il lavorare la prossima settimana” Disse.
“Cioè farò parte dei medici di questo ospedale?” Chiesi stupita.
“Si,lei da oggi lavora qui” Disse.
“Grazie direttore,allora arrivederci” Dissi uscendo.
Uscii e Vittoria mi guardava con aria curiosa........
“Allora,come è andata?” Chiese.
“Da oggi faccio parte ufficialmente del personale medico di questo ospedale” Dissi.
“è magnifico,vorrà dire che mi farò curare da te” Disse.
“Sono un cardiologo” Dissi “Mica un medico generico” Dissi.
“Lo so,ma te sei bravissima e mi farò curare da te” Dissi abbracciandomi.
“Ok,se vuoi” Dissi.
Andai a portare il foglio firmato dal direttore e poi ritornammo a casa mia......
“Sono contenta che finalmente sorridi” Disse Vittoria
“Lo so,Viki,spero che tu riuscirai a starmi accanto lo stesso,anche se lavoro in ospedale e faccio i turni” Dissi incupendomi.
“Ma certo,io sono tua amica e non ti lascerò mai neanche se vai in capo al mondo” Disse.(Quanto aveva ragione).

Tra pochi giorni sarebbe accaduto qualcosa di veramente inaspettato............

TO BE CONTINUED........


CAPITOLO 2:

GIORNATA LAVORATIVA IMPEGNATIVA.

Passarono i giorni e i turni in ospedale si facevano lunghi......
“Chiara,devi andare dal paziente della camera 7” Disse una mia collega.
“Si,vado subito” Dissi.
Andai a fare il mio dovere quando il mio cercapersone iniziò a suonare.
Era il pronto soccorso che mi cercava.
Chiesi ad una mia collega di occuparsi del paziente ed andai velocemente al pronto soccorso a dare il mio dovere,era il mio compito e lo avrei svolto a testa alta.
Nella vita lavorativa ero molto determinata e non mi abbassavo a niente
“Chiara eccoti” Disse un infermiere.
“Si,che succede?” Chiesi.
“In nessun ospedale sono riusciti a curare la malattia di questo uomo” Disse “E ora sta soffrendo” Disse.
“Bene ,diamo un’occhiata” Dissi andandolo a visitare.
Il lavoro andò per il meglio,riuscii a salvargli la vita.
Era la prima volta che mi trovavo in una situazione così grave ma ho affrontato tutto con il massimo coraggio,come se fosse un caso come tutti anche se non lo era minimamente.
Nessun medico era riuscito a curarlo ma io l’ho salvato da quel mondo brutto,e ora anche lui poteva vivere una vita felice.
Alla fine del mio turno.......
“Dottoressa” Disse la segretaria del direttore.
“Si” Dissi.
“Il direttore le vuole parlare” Disse.
“Si arrivo” Dissi.
Entrai nel suo studio....
“Dottoressa” Disse “Complimenti,mi hanno riferito che lei ha salvato la vita ad un uomo che non riusciva a essere curato da nessuno” Disse.
“Si,sono felice di questo,io mi sono specializzata proprio per questo.” Dissi.
“Bene,le dovevo dire qualcosa” Dissi.
“Mi dica” Dissi.
“L’uomo che ha aiutato era stato visitato anche negli Stati Uniti” Disse “L’ospedale lo è venuto a sapere della guarigione e hanno mandato questa per lei” Disse porgendomi una lettera.
“Grazie” Dissi.
La aprii e iniziai a leggere. ^Per fortuna so l’inglese^.
“Oddio” Dissi.
“Signorina si sente bene?” Chiese.
“Si,è che c’è scritto di...”.
“Di andare a fare un colloquio con loro” Disse continuando la mia frase.
“Si,ma come è possibile?” Chiesi.
“è semplice,l’U.C.L.A MEDICAL CENTER,è uno dei più efficienti ospedali dell’America,e infatti cercano dei medici efficienti” Disse.
“E allora che centro io?” Chiesi.
“Lei è un ottimo medico,non capita tutti i giorni che un medico donna,salvi la vita ad uomo che era praticamente finito” Disse.
“Lo so,ma non ho fatto questo gran che,ho fatto solo il mio lavoro” Dissi.
“La smetta di fare la modesta,e prepari le valige che domani mattina la aspetta un lungo viaggio per,l’America” Disse.
“Ha ragione,arrivederci” Dissi uscendo.
Uscii e andai a casa a fare le valige non potevo crederci,io che sono sempre stata la più sfigata che vado a fare un colloquio all’estero?.
Un po’ di fortuna dopo tanti anni di difficoltà ci voleva.
Decisi di chiamare la mia stella...
“Pronto” Disse.
“Ciao,come va,Vittoria?” Le chiesi.
“Bene ma come mai mi chiami con aria così felice?” Chiese.
“Oggi ho salvato la vita di uomo e un ospedale Americano ha chiesto di..” Non riuscii a finire la frase.
“Di?” Chiese impaziente.
“Di andare a fare un colloquio con loro” Dissi.
“è fantastico,hai fatto le valige?” Chiese.
“Si,ma tu parti con me vero?” Chiesi.
“Mi farebbe piacere” Disse.
“Ok,allora a domani” Dissi.
“Ciao” Disse.
Andai a lavarmi e poi a dormire.
Il giorno seguente avrei fatto un’incontro molto importante............

TO BE CONTINUED..........
[Modificato da Chiar@95 09/05/2010 20:42]

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
09/05/2010 21:06
 
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Wow!!! mia cara Chiara!! grazie per i tuoi ringraziamenti, ma è un piacere leggerti e lo faccio volentieri!!! This is it!! o mio Dio!! gran brutto periodo hai scelto, parti con lui che non c'è più!! troppo triste!! ma sono curiosa di sapere cosa ti inventi adesso!!
brava bella sfida!

continua ti prego

Kiss
LU
09/05/2010 21:09
 
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grazie,sei un angelo.
Ti lovvo.

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
09/05/2010 21:15
 
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sono ufficialmente una tua nuova fan=)....continua presto ti prego.....


<< Speechless,that's how you make me feel..>> Mike
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grazie di aver letto la mia storia e aver commentato.
I ne ho scritta nache un'altra che devo terminare si chiama dangerous fan fiction,leggila se ti va,anche se sono al capy 77.
Grazie a tutte e due siete fantastiche e allora ecco il nuovo.....

CAPITOLO 3.

UN’INCONTRO IMPROVVISO.

La mattina mi svegliai presto e andai a fare colazione.
Ero molto eccitata,ma cercai di non tremare.
Ero nervosa,sapevo che tanto non mi avrebbero preso,ma tentar non nuoce.
Mi vestii con i vestiti preparati la sera prima.
Finito di vestirmi afferrai il trolley della valigia e mi diressi alla macchina.
Salii,una ripassatina al trucco e poi via!,verso l’aeroporto.
Rimisi il cd del giorno prima,bad,adoravo quel cd era il mio album preferito.
Le canzoni finivano in fretta finchè non arrivò quella,la più importante,quella che significava tutto per me e Viki,Man in the mirror.
All’arrivo....
“Ciao Chiara” Disse Viki.
“Ciao,allora come stai?” Chiesi.
“Bene,pronta per partire?” Chiese.
“Si anche se un po’ emozionata” Dissi.
“Vabbhè ora non pensarci,ma ti immagini,lavorare come medico nell’ospedale più importante della California” Disse.
“Lo so,ma so anche che tanto non mi prendono” Dissi.
“Io credo che ti prendono” Disse Viki.
“Come fai a esserne sicura?” Chiesi “Io non credo mai a niente,ma credo che sia un bene” Dissi.
“Invece no,guarda Michael,lui sognava di fare il tour più importante nella storia della musica e anche se non riuscirà a farcelo vedere dal vivo noi siamo comunque riusciti a vederlo,durante le prove, ed è stato un successo lo stesso” Disse prendendomi il viso e girandolo verso di lei.
“Grazie per quello che fai per rendermi felice” Dissi abbracciandola.
“Io lo faccio con piacere,sono o non sono la tua migliore amica” Disse con i suoi sorrisi smalianti.
“Certo che lo sei” Dissi.
Stemmo in piedi ad aspettare l’apertura dell’imbraco e quando lo annunciarono entrammo nell’aereo......
“Bye,Bye Italy” Disse Viki.
“Hai ragione,ma perchè lo hai detto in inglese?” Dissi.
“Dato che vado negli Stati Uniti,dovevo prepararmi,non posso mica incontrare un ragazzo Americano e parlargli in Italiano” Disse.
“Sei sempre la solita” Dissi ridendo.
L’aereo decollò e alle 4 di pomeriggio atterrò in America.......
“Siamo in America” Disse Viki,uscendo dalla porta dell’aeroporto,facendo le giravolte.
Io mi misi a ridere.....
“Perchè,ridi?” Chiese.
“Rido perchè sei sempre la solita” Dissi.
“La solita come?” Chiese.
“La solita amica che non cambia mai,ed è così che ti voglio” Dissi prendendola per mano.
Aspettammo un taxi e quando arrivò ci facemmo accompagnare nel nostro hotel,dove avevo prenotato 2 appartamenti.
“Chiara ma hai prenotato qui?” Mi chiese Viki a bocca aperta.
“Si perchè?” Chiesi.
“è l’Hotel più importante di Los Angeles” Disse.
“E allora?” Dissi.
“Ma avrai speso una fortuna” Disse.
“No” Dissi “Devi sapere che il nostro soggiorno lo paga l’ospedale,sulla lettera c’era scritto di poter portare una persona accompagnatrice e così...” Dissi.
“Non ci posso credere,Ti voglio bene” Disse abbracciandomi.
“Si,ma ora andiamo” Dissi.
Andammo ognuno nella propria stanza e poi io uscii per andare all’ospedale.
Mi diressi all’ascensore ed entrai quando fui al piano terra presi un taxi e poi all’ospedale.....
“Buongiorno,io sono la dottoressa italiana” Dissi alla segretaria.
“Si,si accomodi,il direttore la sta aspettando” Disse.
Entrai nel suo ufficio.....
“Buongiorno,lei deve essere Chiara” Disse.
“Si,sono io” Dissi.
“Bene,il signore che lei ha curato è stato nel nostro ospedale ma non siamo riusciti a fare nulla per lui” Disse.
Iniziammo a chiacchierare e ad un certo punto mi chiese i documenti,glieli porsi.
Iniziò a guardarli con interesse e poi li appoggiò sulla scrivania.
Cosa significava quel tanto interesse per i miei documenti?.
Ero terrorizzata dalla risposta ma cercai di rimanere sulla terra.
“Bene,io non so cosa dire” Disse “è una scheda perfetta,un curriculum eccezionale” Disse.
“Sono contenta” Dissi.
“Bene,se vuole farsi trasferire le cose qui” Disse.
Un brivido mi percorse la schiena ma tentando di rimanere calma....
“Cioè lavorerò nel suo ospedale?” Chiesi.
“Certo,sono sicuro che farà un buon lavoro” Disse.
“Grazie,ma come faccio a farmi portare le mie cose qui” Dissi.
“Semplice,il suo assistente le andrà a prendere e poi,le porterà a casa sua” Disse.
“Allora Grazie,a presto” Dissi uscendo.
Non riuscivo a crederci,ero la dottoressa del più importante ospedale di Los Angeles.
Ritornai,in Hotel e fuori seduto sulle panchine c’era un uomo che stava a testa bassa.
Io non ci pensai su e istintivamente da medico....
“Signore,sta bene?” Chiesi toccandogli la spalla.
Lui alzò lo sguardo,aveva dei reibam sugli occhi e la visiera del cappello da sole che era coperto dal cappuccio della giacca.
Aveva un’aria familiare,quel volto non mi era nuovo,lo avevo già visto in giro.
Riabbassò lo sguardo e poco dopo lo rialzò come se avesse paura..
“Si” Disse aggiustandosi gli occhiali da sole.
Aveva dei mocassini neri e delle calze bianche.....
“Ne è sicuro?” Chiesi.
“Si,si,grazie sto aspettando una persona” Disse alzandosi.
“Mentre la aspetta,vuole salire nella mia stanza?” Chiesi.
“Non vorrei disturbare” Disse abbassando la testa.
“Non si preoccupi,venga” Dissi.
Entrammo in hotel e aspettammo l’ascensore,entrammo dentro e iniziai a fissare quell’uomo che aveva sempre più un’aria familiare.
Arrivammo al piano e prontamente presi la chiave per aprire la porta.
Lo feci accomodare il salotto...
“Vuole levarsi la giacca?” Chiesi.
“No,grazie sto bene” Disse cortesemente...
“Ok,allora mi presento,io sono Chiara e lavoro all’ospedale U.C.L.A MECICAL CENTER” Dissi.
“Ah,è un medico,io mi chiamo Michael” Disse timidamente.
“Bene Michael,posso offrirti qualcosa?,magari un succo,all’arancia?” Chiesi.
“Si,se non è troppo di disturbo” Disse.
“Ma figurati” Dissi andando in cucina.
Lui si alzò e si mise a fissare i miei poster di Michael Jackson,quando ritornai in salotto......
“Lo conosci?” Chiesi.
“Ah,chi Michael Jackson?” Disse ridendo.
“Si,lui” Dissi sorridendo.
“Si ne ho sentito parlare in giro” Disse.
“Era un grande,io sono sua fan da molto tempo e devo dire che è difficile trovare in giro una persona come lui” Disse.
“Bhè,forse ha fatto delle buone canzoni” Disse accomodandosi sul divano e prendendo in mano il suo succo.
“Non dico questo per via delle canzoni,sono bellissime,però la cosa più bella è che aveva cuore per tutti,soprattutto i bambini,e non so come abbiano fatto ad accusarlo così” Dissi.
“Forse,nessuno lo comprendeva” Disse.
“Non noi fan,ogni volta che sorrideva o che parlava,noi capivamo subito quello che voleva dire” Dissi.
“Ah,sono contento che..” Si mise una mano davanti alla bocca.
“Che?” Chiesi.
“Che esistano persone che comprendono le star” Disse.
“Bhè tutti i fan sono così” Dissi.
Iniziammo a chiacchierare e poco dopo lui se ne andò lasciandomi il suo numero di telefono dicendomi che mi avrebbe chiamato il prima possibile.
Ero pensierosa quell’uomo non era sconosciuto,sapevo che lo avevo già visto,ma dove?

Chi era quel uomo così dolce,che sapeva tante cose su Michael Jackson?............

TO BE CONTINUED............

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
09/05/2010 21:33
 
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Nooooooooo stupendooooooooo.....quando metterai un altro capitolo??


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09/05/2010 21:35
 
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Domani se tutto va bene,ora devo spegnere.
Notte notte.
Vi lovvo tutte.

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
09/05/2010 21:36
 
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Re:
Chiar@95, 09/05/2010 21.35:

Domani se tutto va bene,ora devo spegnere.
Notte notte.
Vi lovvo tutte.




ok...allora ti aspetto con ansia....hihi


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09/05/2010 22:43
 
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Chiaraaa! Ma io ti adorooo! Che brivido, ero troppo contenta quando ho letto il mio nome... Grazie, sono felice di fare parte di tutto questo [SM=x47938]
Hehe... io ho una vaga idea di chi possa essere quell'uomo...
Ti lovvo.
09/05/2010 23:29
 
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bello brava
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