Ciao a tutte!
Capitolo 11:
Arrivammo sotto all’albergo di Michael, per prelevarlo, e mi resi conto che era l’albergo più lussuoso di Londra, l’Haberton, mi ero sempre chiesta come fosse all’interno e come ci si dovesse sentire ad avere intorno tanto lusso e bellezza...una folla ordinata e transennata aspettava l’uscita di Michael, e io mi distrassi a guardare l’albergo e la gente che lo acclamava,che non mi accorsi quando la portiera si aprì...c’erano urla e strepiti, e agitazione, poi Michael mi comparve davanti in una versione estremizzata di se stesso... indossava una voluminosa giacca nera militare con delle decorazioni argentate, sotto una camicia nera, e una parrucca che non gli stava affatto bene e ovviamente, gli occhiali scuri...mi sorrise, e mi scrutò dalla testa ai piedi...
..guarda, guardami pure amore, tutto questo sarà tuo, se lo vorrai..
Chiuse lo sportello e si sedette accanto a me
Michael “ Sei..esattamente...sei bellissima..”
Lo guardai con aria superiore
Jenny “ Perché porti la parrucca?!”
Michael “ Perché..ahm..così..”
Jenny “ Ti copre la faccia, e poi gli occhiali scuri, scommetto che non li toglierai..cosa hai intenzione di fare? Non sei l’uomo mascherato..”
Michael “ Voglio mantenere il riserbo sulla mia immagine..ecco perché mi copro..non temere, funzionerà..”
Lo sfiorai con una mano
Jenny “ Se lo dici tu..”
Si voltò verso di me e mi cinse i fianchi, e d’istinto guardai i suoi bodyguard che ci erano seduti davanti
Jenny “ Michael, ci sono loro..”
Michael “ Sono pagati per non guardare e non ascoltare, sta tranquilla..”
Mi avvicinò a se
Jenny “ Non sono molto serena..ci guardano..”
Michael “ Non te ne curare, a loro non importa, davvero!..”
Jenny “ Ma a me, si!”
Mollò la presa un po’ seccato
Michael “ Okay..vorrà dire..niente bacio di in bocca al lupo..”
Jenny “ Potrei sporcarti di rossetto..”
Michael “Per questo, esistono i fazzoletti..”
Gli presi il viso e lo baciai, e lentamente mi abbracciò, stretta, poi la sua mano scese sul mio fianco, poi sulla coscia
Jenny “ Okay, okay..solo un bacio..”
Mi restò vicino
Michael “ Hai premuto il bottone piccola, ora non é possibile tornare indietro..”
Jenny “ Beh..dovrai accontentarti..hai una conferenza stampa ora!”
Michael “ A questo proposito, puoi farmi ancora una cortesia?!”
Jenny “ Se posso..”
Michael “ Gioverebbe alla mia immagine, se mi vedessero accompagnato da una donna..non devi uscire, devi solo..sporgerti un po’ verso di me mentre scendo dall’auto, perché ti intravedano..”
Rimasi perplessa...mi chiedeva di impersonare la sua amante, o la sua accompagnatrice.. ed ero entrambe le cose...non mi sembrava ci fosse nulla di male
Jenny “ Va bene..”
Michael “ Ti ringrazio..ci siamo quasi..”
Ero di nuovo nervosa, tutta quella gente che lo aspettava ovunque andasse, tutta quell’isteria..i fotografi spararono addosso alla macchina con i loro flashs ancora prima che ci fermammo...i flashs furono continui...Michael aprì la portiera e scese dall’auto, e io mi avvicinai per farmi intravedere, ma tornò indietro per baciarmi e fu inevitabile che mi mostrassi al pubblico...tutti gridarono impazziti, e qualcuno urlò
“ C’é Lisa!!”..
Michael proseguì la passerella accompagnato, e io chiusi la portiera e partimmo di corsa. Ero scioccata, cosa aveva voluto fare? Una bravata, voleva farsi vedere in intimità con qualcuno? Ero imbarazzata, anche se la cosa non aveva violato la mia privacy, dato che ero ignota, semmai, aveva paradossalmente violato la sua.
Girammo un po’ in tondo per il centro di Londra, e così chiesi delucidazioni su quale sarebbe stata la mia destinazione, mi fu risposto che avevano l’ordine di girare in tondo e poi di portarmi all’Haberton, dove avrei aspettato Michael, nella sua suite.
Scesa dalla limousine fui investita dai flashs, una guardia di Michael, che doveva scortare me mi protesse il viso il più possibile, ma mi fotografarono..entrai nella hall..era veramente impossibile immaginare il lusso e lo sfarzo dell’Hotel Haberton se non ci si entra, é indescrivibile...e l’odore di legno antico e c’era d’api, misto a quello dell’arancia nell’aria, andammo verso un vecchio ascensore d’epoca che portava ai piani..
Per la sua privacy, Michael aveva preso l’ultimo piano, composto da 4 appartamenti super lusso..due per se e due per il suo stuff...restai a bocca aperta entrando nell’ingresso pieno di luce proveniente da finestre art deco alte 3 metri...il bodyguard mi lasciò sola ricordandomi che sarebbe rimasto fuori dall’appartamento affinché nessuno entrasse, lo ringraziai e mi venne da ridere..chi poteva avere l’interesse di venire a vedere me? Da cosa doveva proteggermi?!..Camminai per le stanze, quello era l’appartamento di Michael..le sue cose in giro..la sua cravatta appesa al ramo di una pianta..un mucchio di riviste inglesi su un tavolino..bicchieri sparsi ovunque..sul tavolo, fotografie di Michael di almeno 5 anni prima autografate, pronte per i fan..la sua giacca sul divano..i suoi mocassini..uh..il bagno era un casino..ma non era passata la cameriera?...E il letto, ancora sfatto..mi ci sdraiai come fa un gatto che pregusta la morbidezza di un cuscino..e sentii il suo odore..mi eccitai all’istante...respirai il suo cuscino..non vedevo l’ora che tornasse...passò un bel po’ di tempo e stavo quasi per addormentarmi, quando la porta della suite sbatté...era rientrato...mi alzai un po’ a fatica e uscii dalla stanza, cercando di aggiustarmi i capelli e il vestito, infilandomi le scarpe una per volta...era in salotto, si stava versando da bere...la giacca era in terra, e la parrucca buttata su un tavolino..sembrava stanco..mi avvicinai felina, e pensai di abbagliarlo con la mia parlata più suadente
Jenny “ Com’é andata?!”
Non alzò gli occhi dal bicchiere
Michael “ E andato tutto come ci si aspettava..siamo in ballo..balliamo..”
La sua voce era atona, e non mi aveva ancora guardato
Jenny “ Cosa é successo?!”
Michael “ Ho discusso ancora con John..ma lui se ne esce con delle pretese assurde! Non le posso tollerare!..Mi fa restare di cattivo umore..”
Mi avvicinai a lui, aveva ancora gli occhiali da sole
Jenny “ Cosa bevi?”
Michael “ Vodka..”
Jenny “ Posso averne un po’?”
Presi il bicchiere dalle sue mani e ci accostai la bocca
Michael “ Mi serve un’ora..”
Jenny “ Quando?Adesso?!”
Michael “ Puoi aspettarmi per un’ora?Ne ho bisogno..”
Jenny “ Scherzi? Che devi fare?”
Michael “ Se mi dai un’ora, dopo starò meglio..”
Lo guardai preoccupata
Jenny “ Okay..”
Poi provai a togliergli gli occhiali, ma me lo impedì, rimettendoseli a posto, riprese il bicchiere dalla mia mano
Michael “ Un’ ora..”
E andò in camera da letto chiudendosi dietro le grandi ante della porta.
Ero totalmente sbalordita, lo avevo aspettato per più di un’ora e mezza e adesso, lui mi chiedeva un’ora?!..Non aveva avuto problemi a chiedermelo, perciò, era abituato a farlo..adesso cominciavo a capire...
Razza di coglione...lo sapevi che non ce l’avresti fatta..allora perché le hai prese? Sono le ultime ore con lei, non ci avevi pensato?..E adesso come farai? ..Dormirò, e dopo riuscirò a gestire la situazione...stupido coglione, fotti tutto così..smettila, lasciami in pace! Vattene!
Adesso mi riprendo, si tratta solo..di fare..un sonnellino..nel mondo dei..sogni..
Mi ero versata della Vodka anch’io, ero svaccata sul divano facendo zapping col mega screen digitale che prendeva tutti i canali del mondo, mi misi a guardare Una strega per amore in svedese, finché la porta della stanza da letto si schiuse..Michael ne uscì calmo e rilassato, fresco di doccia, indossava una camicia bianca inamidata e un paio di pantaloni neri, ai piedi delle pantofole nere con il suo monogramma in oro..questo dettaglio mi fece un po’ ridere, mi sembrava davvero un accessorio di lusso...mi sorrise, aveva gli occhi un po’ gonfi e tirati dal sonno, ma a parte questo mi sembrava splendido, la sua bellezza delicata al naturale, senza artifici, trucco o parrucche...mi alzai dal divano, spensi il televisore..
Jenny “ Dormito bene?”
Dissi sarcastica
Michael “ Benissimo, mi sento un altro..non ti é dispiaciuto, vero?”
Jenny “ Sono un po’ confusa..pensavo, volessi stare con me!”
Michael “ Non stavo bene, prima non potevo stare con te..ora si..”
Mi guardò e i suoi occhi luccicarono
Michael “ E’ esattamente così che ti volevo..sei da mozzare il fiato..”
Jenny “ Pensavo, volessi me..”
Michael “ Ma questa sei tu..”
Jenny “ No, non sono io..”
Michael “ Oh, si sei tu..”
Mi carezzò la spalla, ebbi un brivido
Michael “ Ti dispiace se faccio una chiamata mentre ci servono la cena? Ho promesso a Paris di chiamarla per dirle com’é andata..”
Jenny “ Fa pure..vado di la..”
Michael “ Oh, no resta..non ho segreti per te..”
Si sedette sul bracciolo di una poltrona e digitò il numero sulla tastiera
Michael “ Angelo mio..tutto magnificamente tesoro..sai ti piacerebbe qui..ci sono tanti bei palazzi..ti piace Londra? Lo so che ti chiami Paris..ma Londra.. no,non puzza!”
Non potei fare a meno di ridere, Londra puzzava eccome...intanto due camerieri disponevano accanto al tavolo da pranzo due carrelli con il buffet della cena..
Michael “ .. E se ti dicessi che avremo una casa tutta rosa, e la tua stanza sarà interamente rosa, cosa ne diresti?! Uhmm..ragionevole, ci penserai..adesso cosa fai?..Io..guarderò la tv e poi andrò a letto, sono stanco..ci sentiamo domani..lo sai, io di più..”
Mi ero già scordata della cattiva accoglienza di Michael, sentirlo così dolce con sua figlia mi aveva fatto passare ogni malumore, mi venne incontro , e mi cinse i fianchi
Michael “ Vuoi mangiare?”
Jenny “ Si, ho fame..”
Gli feci scivolare le mani sulle natiche e lo tirai a me, e il suo bacino mi finì attaccato, le mie mani restavano sul suo sedere
Michael “ Era ora che ti prendessi qualche libertà con me..”
Jenny “ E non hai visto niente..”
Mi avvicinai a lui con le labbra
Michael “ Mangiamo prima...avrò tempo di vedere tutto quello che hai in serbo per me...”
Mi diede un piccolo bacio...la passione era già finita? Perché mi sembrava piuttosto tiepido...sebbene le pietanze fossero servite in piatti d’argento, si trattava di sandwich di tacchino, hamburger al formaggio, patatine fritte e spinaci lessi..sembravano i piatti preferiti di un bambino..
Jenny “ Che insolito menu..”
Michael “ Dovrò stare a dieta perciò..mangio qualche golosità adesso..”
Jenny “ Tu a dieta? Vuoi sparire?!”
Michael “ E’ più che altro una dieta di benessere...devo rimettermi in forma per il tour..”
Jenny “ Intanto dovresti cominciare a mangiare..”
Si servì un hamburger nel piatto, aprì il panino e levò la cipolla, poi cominciò a spiluccarlo
io feci altrettanto, ma morsi il mio panino in un trionfo di gusto
Jenny “ Uhmmm..Dio benedica i fast food..”
Michael “ Se mangiassi tutti i giorni questa roba, avrei dei problemi..”
Jenny “ Se la mangiassi..ma..la tocchi appena..”
Michael “ Con i miei tempi..mangio con i miei tempi..”
Vidi una bottiglia di champagne nel secchiello
Jenny “ Mi versi un po’ di Champagne? Anzi..facciamo un brindisi?”
Michael “ Volentieri..a cosa vuoi brindare?!”
Versò lo champagne nei flutes di cristallo
Jenny “ Ai nuovi amori..”
Il mio brindisi non lo scompose di una virgola..c’era qualcosa di strano in lui..
Jenny “ Cos’hai?”
Michael “ Nulla..”
Jenny “ Stamane eri così pieno di passione..e adesso..a fatica mi guardi..”
Michael “ Non hai idea di che stress psicologico comportino queste cose ufficiali...sono stanco..mi dispiace , ti aspettavi. ..che ti saltassi addosso..”
Jenny “ ..Veramente...volevo saltarti addosso io..”
Mi guardò serio
Michael “ Beh..accomodati..”
Eravamo seduti su un divanetto a mezza luna, davanti il tavolo da pranzo ovale
Jenny “ Che entusiasmo..”
Lui aveva già smesso di mangiare, il mio piatto brillava come se fosse stato pulito
Jenny “ Non mi hai neanche detto nulla del vestito..mi hai vestito come una bambola e poi..”
Michael “ Ti ho detto che sei stupenda..vuoi che mi soffermi sui dettagli? Speravo di poterlo fare in diretta più tardi, mentre ti spoglio..”
Mi avvicinai a lui
Jenny “ Ti ho pensato così tanto oggi..non vuoi raccontarmi come é andata?!”
Michael “ Vediamolo? Vuoi?!”
Prese il telecomando sul tavolo e accese la tv, poi mise un canale inglese che mandava il telegiornale...e lo vidi, intabarrato come un trasformista dare al mondo la notizia dell’evento che avrebbe chiuso la sua carriera..era strano, sembrava recitasse, e il fatto che indossasse gli occhiali scuri non aiutava..volevo guardarlo negli occhi, e forse, anche tutta la gente che era accorsa alla conferenza stampa in quell’hotel di lusso..
Spense e buttò il telecomando sul divano
Jenny “ Non vuoi vedere il tuo trionfante arrivo alla conferenza stampa..magari su un altro canale lo mandano..”
Michael “ ..Ahm, ti ringrazio..era quello che volevo che vedessero..una donna al mio fianco..”
Jenny “ Molto di più..una donna sulle tue labbra..”
Michael “ Hai visto come sono tutti impazziti?! Gesù..fa impressione anche a me,e dovrei esserci abituato..come reagisce il pubblico e la stampa..appena gli lanci un osso..”
Jenny “ Spero non mi si sia visto molto..”
Michael “ Io spero di si invece..sei bellissima..mi hai fatto fare una gran figura..”
Jenny “ Sei serio?”
Michael “ Mai stato più serio..e adesso, perché non riparliamo del fatto che vuoi saltarmi addosso?!”
Mi strinse i fianchi
Jenny “ Mi hai raffreddato..il tuo arrivo non é stato come mi aspettavo..credevo che corressi subito da me..”
Michael “ Oh, non farla lunga..sono qui con te adesso..cos’hai per me, piccola?!”
Mi baciò, e la sua mano scivolò sul bustino del vestito, in cerca dei miei seni...ora sembrava interessargli..
Jenny “ E’ tutto il giorno che penso..a te..a quello che abbiamo fatto stanotte..”
Mi ero avvinghiata a lui e cercavo la sua bocca
Michael “ Perché..cosa abbiamo fatto stanotte?! Uh?”
Jenny “ Il miglior sesso della mia vita..”
La mia mano era scesa sul cavallo dei suoi pantaloni, lo massaggiava..lui mi aveva costretto a salirgli in braccio, ci baciavamo e le nostre mani correvano dappertutto...
Michael “ Hai la gonna troppo stretta..”
Subito la sua mano aveva attaccato la lampo del mio vestito
Jenny “ Fermo..”
Gli avevo intimato
Jenny “ Fermo lì..”
Mi fissava conturbato e si guardava bene dal fare altre domande...gli avevo cominciato a sbottonare la camicia, e avevo liberato il suo torace...lo baciavo, cercando di essere il più delicata possibile, volevo catturarlo, deliziarlo...e ci stavo riuscendo, era un po’ sceso sul sedile, come per darmi maggiore accesso alla patta dei suoi pantaloni..li slacciai con entrambe le mani e li abbassai, poi lo carezzai, ed emise un gemito mandando la testa indietro..restava sbracato, con le gambe aperte e le braccia appoggiate alla spalliera del divano, con la testa indietro e gli occhi chiusi, scesi sotto il tavolo e realizzai una fantasia che avevo sin dal liceo...far impazzire il mio uomo con una fellatio in un posto elegante, magari nascosta sotto il tavolo...nella mia fantasia saremmo stati in un ristorante, ma la suite non rendeva la cosa meno intrigante...lo presi...quasi lo morsi, e lui reagì
Michael “ Auch! Piano!”
Feci un risolino da sotto il tavolo, e lui tornò a rilassarsi..passato un primo impaccio.. ricominciai...e andò molto meglio...a dire il vero, sono sempre stata molto attenta in queste circostanze...é una cosa che amo fare al mio uomo, perché mi piace come mi fa sentire vedere come lo faccio sentire..perciò..Michael non aveva scampo..e non voleva averlo...ogni tanto mi guardava in basso e sorrideva, mentre gli stavo facendo perdere la testa..ero indecisa se finire o portamelo in camera tanto la cosa mi aveva fatto eccitare.. eravamo arrivati ad un punto critico..Michael era perso, vicino al piacere e non mancava di dimostrarmelo, accompagnando la mia testa con una mano...
..Oh, era il massimo...ero effettivamente ancora stordito dai barbiturici che avevo preso subito dopo la conferenza stampa...e quelle sensazioni mi mandavano in orbita.. letteralmente...era stata così dolce e decisa e.. costante..wow..una dedizione notevole..e io..stavo per cedere..
Eravamo nel vivo, entrambi..io stessa avevo perso la testa, e lo stavo amando con tutta me stessa...una voce ruppe il silenzio...
John Branca si era palesato sulla soglia del salone
John “ Michael ho bisogno di..”
Michael era sobbalzato, e io con lui di conseguenza, sbattendo forte la testa sotto il tavolo e rischiando quasi di evirarlo con una dentata..lui aveva gemuto per il dolore, prendendosi l’inguine, in qualche modo dovevo avergli fatto male, e poi si era ripiegato su se stesso anche per la vergogna di essere stato sorpreso...
John aveva visto tutto stando al lato del divano, perciò non aveva visto me celata dalla lunga tovaglia, ma solo Michael che si contorceva posseduto da un demonio, sceso verso il tavolo..e non era sicuro di cosa aveva interrotto
John “ Oh, scusami...torno in un altro momento..scusami tanto..”
Si era allontanato di corsa chiudendosi la porta alle spalle.
Alla prossima!
Foxy