Grazie sempre a tutte..
Capitolo 10
Quando suonarono alla porta di casa, io e Dylan ci allertammo...Michael si alzò semplicemente in piedi
Michael “ Bene..ahm..sono arrivati..”
Si abbottonò la giacca, poi si chinò un po’ per parlare con Dylan che era seduto sul letto
Michael “ Devo andare ora, ma ci rivedremo presto..”
Dylan “ Me lo prometti?”
Michael “ Garantito...nel frattempo, ti occuperai di tua madre per me?”
Dylan “ Si..”
Michael lo prese per il collo e se lo avvicinò al petto
Michael “ So che posso contare su di te...ahm..voglio fare sul serio con tua madre...cosa ne pensi?”
Dylan “ Non lo so..penso sia okay...”
Michael “ Farò del mio meglio con voi..”
Farfugliarono tra loro, e io non riuscii bene a sentire, ma credo parlassero di me, poi Michael tornò in piedi, mi guardò
Michael “ Non accompagnarmi giù, non voglio dirti addio..”
Lo guardai senza sapere che fare
Jenny “ Posso salutarti?”
Michael “ Certo che puoi,ma..”
Mi precipitai da lui
Michael “ Niente lacrime...”
Una parola, già stavo piangendo
Michael “ Ci rivedremo molto presto Jenny..non farai in tempo a sentire la mia mancanza..”
Jenny “ Già la sento..”
Mi baciò la fronte, e mi strinse la testa al petto...suonarono di nuovo alla porta
Michael “..Ciao piccola..a presto..”
Mi mandò un bacio con la mano e uscì dalla stanza, sentimmo la porta di casa sbattere, e un auto partire...
Dylan spense il televisore
Dylan “ Mamma..”
Ero rimasta in piedi, poco distante dalla porta della camera da letto, dove lui mi aveva lasciato, le lacrime mi scendevano sul viso, sentivo il mio cuore spezzarsi...non lo avrei più rivisto...ci eravamo detti addio
Dylan “ Mamma, che hai?”
Riuscii a biascicare solo
Jenny “ Sto bene..ma..puoi lasciarmi un attimo da sola?!”
Senza discutere, Dylan obbedì, e uscì dalla camera...aveva capito quanto fossi turbata..
Il dolore era insopportabile...rivedevo davanti agli occhi tutti i momenti intensi e meravigliosi che avevamo passato insieme in quei due giorni...quando lo avevo scoperto sul sedile posteriore della mia auto, e avevamo gridato...quando ci eravamo stretti la mano dopo una più appropriata presentazione, mentre cucinavamo insieme ..la telefonata che aveva fatto ai suoi figli..il modo in cui mi squadrava mentre mi preparavo ad uscire per andare a lavoro...poi sentii la sua bocca sul mio collo, sul mio seno...e ripensai al nostro risveglio in questo letto, nella quiete assoluta dell’alba...in poche ore lui aveva stravolto il mio mondo e mi aveva donato emozioni che non avevo mai avuto il coraggio di permettermi di provare...e adesso, tornava tutto come prima...adesso avrei odiato la mia vita.
Non so quanto tempo passò, mi addormentai seduta a terra, con il busto appoggiato al fondo del letto...Dylan bussò, poi entrò in camera
Dylan “ Mamma..c’é un fattorino per te...dice che deve fare delle consegne..”
Ero stordita
Jenny “ Come, delle consegne...non é che hai di nuovo fatto ordini telefonici, Dylan?!”
Subito si difese
Dylan “ No! Lo giuro! E’ roba per te..”
Mi aggiustai meglio la vestaglia e scesi a vedere...fuori dalla porta aspettava un tale con la divisa da fattorino, aveva una pila di scatole accanto a se
Appena mi vide, mi apostrofò
Fattorino “ E’ lei Miss Trouble?!”
Jenny “ Si, sono io..”
Fattorino “ C’é da firmare, ho delle consegne per lei..dove le sistemo?!”
Ero frastornata
Jenny “ Qui, qui va benissimo..”
E il tipo cominciò ad accatastare una serie di pacchi nell’ingresso, poi firmai e mi consegnò un biglietto, chiusi la porta e lo aprii...Dylan aveva cominciato a forzare qualche scatola per vederne il contenuto
Io lessi quelle righe vergate a mano
“..Ciao Jenny...questa è una prima tranche di regali per te..a dire il vero, sono anche per Dylan, ma...la maggior parte sono cose che ho pensato per te, e spero di aver indovinato i tuoi gusti e le misure, anche se credimi...le ho bene chiare nella mente..ti prego di non arrabbiarti, prendilo come un omaggio per ringraziarti dell’immenso favore che mi hai fatto...mi hai permesso di conoscerti..e..di avvicinarmi a te..a presto..Michael..”
Il mio cuore scalpitava nel petto, aiutai Dylan ad aprire le scatole di cartone
Jenny “ Vai a prendere il taglierino in cucina?!”
Dylan schizzò via e tornò subito...aprimmo la prima scatola...una consolle della Play Station, ultimo modello, e non so più quanti giochi...Dylan era impietrito, incredulo, non osava toccare la scatola
Dylan “ Ma é per me mamma?”
Jenny “ Si, é da parte di Michael..”
Dylan “ La posso tenere mamma?!”
Jenny “ Non lo so..costa un sacco di soldi..non so se é giusto tenerla..”
Dylan “ Chi ce lo può dire?!”
Jenny “ Nessuno, dobbiamo capirlo da noi..”
Dylan “ Vediamo cosa c’é nelle altre scatole?!”
Seguii il suo consiglio, aveva ragione, meglio verificare l’intera consistenza del regalo, per poi avere ragione di arrabbiarmi
Aprimmo una scatola a testa, e decidemmo, che ne avremmo tirato fuori il contenuto contemporaneamente...Dylan estrasse una bellissima scarpa di camoscio nero di LouBuotin, con la famosa suola rosso fiammante, nella scatola che avevo aperto subito c’erano altri giochi per la PS...mollai la scatola e afferrai quelle scarpe, erano così piacevoli al tatto, morbide, odorose di pelle e così raffinate, guardai il numero..38, il mio..le strinsi al petto, come un tesoro di cui già non potevo fare a meno...Dylan rideva, aveva tirato fuori da un’altra scatola un reggiseno a balconcino senza spalline, di LaPerla, completamente trasparente, stile bell’epoque, con le stecche nere a vista e tulle finissimo nero, c’erano anche gli slip e le calze autoreggenti coordinate..glielo strappai dalle mani e lo rimisi nella scatola...c’era un ultima grande scatola, che ero certa, fosse per me
Jenny “ Vado ad aprirla su...per favore, non toccare niente, non ho ancora deciso se ci terremo queste cose..”
Dylan “ Perché no mamma? E’ un regalo!”
Jenny “ Non ti fa strano ricevere un regalo così grande senza che sia il tuo compleanno?”
Dylan “ Un po’ si...”
Mi alzai da terra con la grande scatola tra le mani
Jenny “ Torno tra poco..tu aspettami..”
Tornai in camera....poggiai la scatola sul letto, poi con un colpo deciso di taglierino, ruppi il nastro adesivo che la chiudeva...MOSCHINO...una scritta in stampatello grande spiccava sulla confezione rosa...portai una mano alla bocca..diedi un colpetto al coperchio della scatola con la mano, che si scoperchiò..avevo quasi paura a guardare... della carta velina rosata ammiccava..mi avvicinai, come aspettandomi che la scatola mi potesse mordere da un momento all’altro...cautamente, aprii la velina, e una porzione di tessuto mi apparve davanti agli occhi...non ce la feci, ed estrassi quello che era uno splendido vestito...un tubino a cuore di raso rosa antico, con sopra applicato uno strato di pizzo nero, molto anni 40, raffinato, sexy...nella scatola, ripiegata c’era anche una stola di pizzo nero con cui coprirmi le spalle...me lo appoggiai addosso e mi specchiai nella specchiera...certo, avevo sotto la mia vestaglia rosa, non rendeva proprio benissimo, ma era un abito favoloso..da diva..un abito che avrebbe potuto indossare Marilyn o Rita...il telefono squillò, rispose Dylan dal piano di sotto..
Dylan “ Mammaaa é per te!”
Risposi tenendo gli occhi fissi nello specchio, rapita dalla mia immagine con quel vestito addosso..
Michael “...Quanto sei furiosa, uh?!”
Ridacchiò
Tacqui, non potendo credere di sentirlo così presto
Michael “ Non vuoi parlarmi piccola?!”
Jenny “ Non so cosa dire.”
Michael “ Beh..cosa ne dici di dirmi se ti é piaciuto il mio regalo?!”
Jenny “ E’ fantastico Michael..credo che mi stia tutto..ma non lo posso accettare..”
Michael “ Certo che puoi..”
Jenny “ Sicuramente non possiamo accettare la Play Station e tutti quei giochi..”
Michael “ Perché? Mi pare che Dylan non ce l’abbia...non é così?!”
Jenny “ Michael, provo ad insegnare dei valori a mio figlio..e se non gli ho comprato la PS c’é un motivo..”
Michael “ Sono sicuro, che troverai un compromesso dettando le regole per quando potrà giocarci..sei bravissima in questo..pensaci, sarà un premio o un’arma di ricatto se fa i capricci..ti sarà utile!”
Jenny “ Ci sono almeno 2000 sterline di sotto..”
Lo sentii sorridere
Michael “ Anche di più babe..”
Jenny “ Non voglio questo..non serve..non ho bisogno di queste cose..io..”
Michael “ Perdonami se ti contraddico..ma ti serve eccome..”
Jenny “ Cos’é vuoi già cominciare a cambiarmi?!”
Michael “ Voglio che oggi mi accompagni alla conferenza stampa..”
Jenny “ Coosa?!!”
Michael “ Vuoi sostenermi?”
Jenny “ Certo Michael, ma...”
Michael “ Perché io ti voglio accanto...é l’unico modo per fare questa cosa babe, averti accanto..”
Jenny “ Ma sei impazzito? Non posso venire con te!”
Michael “ Non ti devi preoccupare..non devi, farti vedere, voglio che mi accompagni.. resterai in auto..”
Jenny “ E hai speso tutti quei soldi per farmi restare in auto?!..”
Michael “ Solo vederti con quel vestito..ahmm..ti piace la biancheria?!”
Jenny “ Michael..”
Michael “ Perché, l’ho scelta personalmente..ahm...vorrei proprio vedertela addosso..”
Jenny “ ..Non é una buona idea..”
Michael “ Infatti, é un’ottima idea...una macchina passerà a prenderti alle 4..”
Jenny “ Io non vengo da nessuna parte..”
Michael “ Se non vuoi accompagnarmi, va bene..ti vedrò dopo, ma..mi renderesti un uomo felice Jenny..”
Sospirai nel ricevitore
Aggiunse
Michael “ Un uomo tremendamente felice..”
Jenny “ Cosa vuoi che faccia?”
Michael “ Cominci a ragionare...fatti trovare pronta per le 4...ahm..credi di poterti prendere un paio di giorni al lavoro?!”
Jenny “ Perché?!”
Michael “ Riparto martedì e..ahm..speravo..di stare con te..”
Sperava di stare con me...non osavo crederci
Jenny “ Non dovrebbe essere un problema..”
Michael “ Pensi di poter lasciare Dylan da tua madre oggi? Vorrei farti fare un po’ tardi..”
Jenny “ Cosa hai in mente?”
Michael “ ..Una serata fantastica..con te..”
Jenny “ Michael io..”
Michael “ Puoi solo dire di si..non accetto altre risposte..”
Sorrisi
Jenny “ Si..”
Michael “ D’accordo allora..a dopo..ora devo andare piccola..”
Jenny “ A più tardi..”
Appena riattaccai, lanciai un urlo per chiamare Dylan
Jenny “ Dyyyyyyyylan!”
E lui si precipitò su per le scale come se mi stessero scannando
Dylan “ Cosa é successo?!!”
Ero in piedi di fronte a lui, vide il vestito sul letto, la grande scatola aperta
Jenny “ Dylan..devo dirti una cosa..”
Dylan “ Cosa ti ha detto Michael?”
Jenny “ Mi ha invitato ad accompagnarlo ad una cosa pubblica a cui deve andare..”
Dylan “ Apparirai in tv mamma?!!”
Jenny “ No, starò dietro alle quinte..ma é importante per lui, vuole che ci vada..”
Dylan “ Okay..”
Jenny “ Il problema, é che dovrei andar via alle 4..e poi forse, farò tardi...perciò, se tu non sei d’accordo...dovevamo stare insieme oggi, se non vuoi che vada non ci andrò..”
Dylan “ Ti devi mettere quel bel vestito con i tacchi mamma per andarci?”
Jenny “ In teoria..”
Dylan “...Certo che ci devi andare! Quando ti ricapita una cosa così?!E poi, devi andarci con Michael! Ti divertirai tantissimo!”
Jenny “ Sei sicuro? Oggi é il nostro giorno..”
Dylan “ Avremo altre domeniche mamma..andrò prima dalla nonna..”
Jenny “ Okay, prepara il tuo zaino, ti ci porto dopo pranzo...”
Dylan “ Pensi che posso tenermi la Play mamma?!”
Jenny “ Penso di si..ma..non più di un’ora al giorno Dylan, e dopo i compiti..e se i tuoi voti calano, finirà tra le offerte per la chiesa, siamo intesi?!”
Dylan “ Si ! Lo prometto!”
Esultò e corse di sotto ad aprire la confezione della Play Station che era rimasta intonsa nell’ingresso.
Cosa ne potevo sapere io di abiti da sera e conferenze stampa?! Assolutamente nulla...eppure lui, mi voleva con se..e aveva scelto personalmente la biancheria, le calze...immaginai le sue mani che toccavano il tulle leggero e delicato, immaginai i suoi occhi mentre me lo vedevano addosso...immaginai che aveva pensato anche a come togliermelo ...sentii un brivido...sarei stata un’altra per un giorno, ed ero decisa a non perdermi niente di tutto quello che avrebbe vissuto la nuova Jennifer.
Dopo pranzo, accompagnai mio figlio da mia madre, eravamo d’accordo di mantenere il totale riserbo su Michael, almeno finché non fossi stata sicura del nostro avvenire.
Col passare del tempo, mi ero abituata a pensare a me stessa come all’unità che doveva provvedere ai bisogni di Dylan, lui non aveva altri che me e sua nonna, e io dovevo crescerlo e assicurarmi che diventasse un essere umano responsabile e maturo, anche se io stessa non lo ero diventata. Perciò era come se io avessi buttato via la chiave della mia giovinezza, come se ci avessi rinunciato, e non avevo vissuto l’amore per questo, e avevo usato il sesso come valvola di sfogo, cercando incontri occasionali, che restassero invisibili agli occhi di Dylan. Ed ero infelice.
Michael mi aveva corteggiata, cercata e..sedotta, e mi aveva ricordato cosa vuol dire sentirsi femmina, bella e desiderabile..me lo ricordavo anch’io e avevo 18 anni l’ultima volta che l’avevo vissuto.
Mi ero cosparsa di crema idratante e avevo massaggiato il mio corpo per farla assorbire, mi ero deodorata e profumata, prima di entrare in quella lingerie impalpabile...gli slip erano completamente trasparenti con qualche cucitura che plissettava le mie forme... sexy la mia gattina tutta velata!..Il balconcino era un sogno romantico e sensuale, la curva rotonda del mio seno sporgeva dalle coppe, il fatto che il seno sembrasse più alto, mi slanciava il busto...finalmente entrai nel magnifico abito...tirai su la lampo dietro la schiena...perfetto...il raso mi fasciava il corpo esaltandone le curve, lungo fino al ginocchio, le me gambe slanciate dalle LouBoutin che mi regalavano quasi 8 centimetri, la scollatura a cuore, le mie spalle nude...mi ero acconciata i capelli in modo che rimanessero in piega in un’onda, stile anni 40, ed effettivamente era una pettinatura adatta, mi ero truccata gli occhi con eye liner, un po’ di cipria e avevo marcato le labbra di rosso scuro, mi sentivo veramente una diva...mi sentivo, all’altezza di Michael.
Alle 16:01 esatte, qualcuno suonò alla mia porta, era l’autista, presi la mia stola, e fui condotta a una Limousine nera. Dentro due guardie del corpo di Michael, che furono le prime cavie su cui verificare il mio aspetto, mi guardarono piacevolmente intrigati, e non credo fosse solo per il mio decolté, ma anche perché ricordavo in modo impressionante Lisa Marie Presley.
Grazie!
Foxy