Re: Re: Re: Re: Re: Re:
l'ascolto, 19/11/2009 3.33:
In quel periodo in realtà ci furono disaccordi tra i legali di Michael sulla condotta da tenere, se andare al processo o pagare. Michael chiese ai sostenitori del processo se potevano garantirgli che la giustizia avrebbe trionfato e ovviamente risposero di no, che era impossibile garantirlo e che il carcere era una possibilità concreta. Questa indecisione fece perdere tempo e così Chandler, per forzare la situazione, uscì allo scoperto e rese pubbliche le accuse.
Forse lo dico col senno di poi, dopo avere visto l'effetto distruttivo del processo su Michael e la sua inutilità a livello di immagine, ma io, se fossi stata al posto suo e quindi innocente, avrei pagato immediatamente, prima che Chandler rendesse pubbliche le accuse.
Mi convinco sempre di più che i processi in casi come questi non servono a niente, anche quando sei assolto sei comunque rovinato.
Visto che sei innocente e non possono accusarti di violenza e di stupro, allora giocano sull'indimostrabile, solletico, baci, carezze, masturbazioni e cazzate varie e lo fanno dopo mesi dai presunti fatti, rendendo impossibile qualsiasi accertamento oggettivo sulla presenza dei cosiddetti fluidi corporei.
E' la loro parola contro la tua. Se ti va male finisci in prigione, se ti va bene sarai sempre guardato con sospetto e avrai passato mesi o addirittura anni vivendo nel terrore.
E non penso solo a Michael, ma ad altri casi di cronaca, sempre più frequenti da quando la paura della pedofilia è diventata quasi una psicosi.
So bene le motivazioni che hanno spinto Michael a pagare, sotto le pressioni di qualcun altro ed io non ho mai creduto alla sua colpevolezza, ma questo non cambia le cose.
Son d'accordo sul fatto che il più delle volte, i processi non rendono giustizia dovuta nè in caso di innocenza, nè di colpevolezza.. ma non stiamo parlando dell'Italia, ma degli Stati uniti dove la giustizia funziona diversamente e seppur con lacune, non fa in modo che ti ritrovi l'assassino di tuo figlio alla cassa del supermercato.
La questione Michael inoltre è più sottile e si tende a sottovalutare degli aspetti importanti.
Se sei una star e ti accusano di pedofilia essendo innocente, potresti essere tentato a pagare per non far scoppiare la bomba.. ma se ti ritrovi nel bel mezzo dell'esplosione, pagare è sinonimo di colpevolezza.
Chandler accusò Michael non per sfizio, ma per
denaro e cedere al ricatto una volta per mettere a tacere le cose, non esclude che da lì in avanti non possano esserci altri ricatti, un incubo senza fine.
Affrontando regolarmente un processo, se ti va bene è perchè non esistono prove, è perchè cade l'accusa per contraddizione di essa stessa ed è quello che è successo a Michael nel 2005, quindi non può andarti male. Sarai guardato comunque con sospetto da qualcuno perchè l'alone di mistero resta sempre, ma avendo dimostrato la tua innocenza in un'aula di tribunale che ti ha assolto, cammini a testa alta senza dover dimostrare null'altro.. la parola della legge contro quella di pochi scettici.
L'inutilità del processo del 2005 nell'immagine ( e non in quanto tale) consiste proprio nell'errore per non averlo affrontato nel lontano 1993 [SM=x47926] è da allora che per Michael si è aperto il baratro.
Se paghi, per l'opinione pubblica sei sicuramente colpevole e cerchi evitare un processo che potrebbe far emergere prove schiaccianti,così è il mondo intero a guardarti con sospetto e viceversa rimangono in 4 a credere in te. Vai a spiegare alla gente che non conosce Michael e come son andate realmente le cose, tutte le motivazioni da te citate
Per un'artista l'opinione della gente è troppo importante e la frase "chissenefrega di ciò che pensano gli altri" va a farsi fottere, perchè è proprio la gente che compra i tuoi dischi e se questa inizia a vederti come un mostro, anche la carriera va a farsi benedire, anche se ti chiami MJ.
Per il regolamento stiamo andando off topic, ma per me tutto ciò dimostra l'ingenuità di Michael che fa parte del suo lato bambino e la difficoltà nel reagire a chi gli ha imposto le proprie decisioni, le quali Michael ha subito per osmosi, senza avere il coraggio di dire basta
In questo Michael ne era vittima e chi sostiene ciò non fa del vittimismo gratuito, ma evidenzia delle debolezze di un uomo con i suoi limiti, anche se il suo nome era Michael Jackson.