Allora... Non so se a qualcuno potrà interessare, ma agli esami sono uscita con nove... XD
Bene, adesso vi lascio al capitolo!
Bacioni, Sara
Brutti momenti
Adesso che ci pensavo... la prima parte del tour era finita, ma mancavano ancora un sacco di date.. avevo notato Mike sentirsi male qualche volta, ma non credevo cosi tanto da abbandonare i suoi fan. Era troppo affezionato a loro.
Poi una sera, mi capitò di guardare un tg, lui non c'era, era fuori a una cena piena di gente famosa.
"Michael Jackson accusato di pedofilia da Jordan Chandler, il ragazzino protagonista di 'Mamma ho perso l'aereo'. Secondo alcune indiscrezioni la violenza sarebbe avvenuta in casa dei Chandler. Il padre del ragazzo, Evan Chandler, ha intentato una causa contro la popstar."
Oh mio Dio. OH MIO DIO! No! Non potevano fargli questo! NON A LUI!
-Perché? Perché tu? Ce ne sono tanti di pedofili veri al mondo... perché tu? Perché ti devono distruggere così?
Non mi accorsi che Michael era rientrato, nel frattempo.
-TU! Perché non me l'hai mai detto? Avrei potuto aiutarti!
Abbassò gli occhi, contrito.
-Davvero? E in che modo? A buon bisogno secondo loro avrò violentato anche te...
-MA NON È VERO!
-Ssh, lo so che non è vero, ma per loro la tua parola vale quanto la mia.
-Cosa?!? NON MI ZITTIRE!
-Stai dicendo cose insensate, lo sai.
-Lotta! Non arrenderti Michael! Sei innocente!
-Se la lotta è persa in partenza a che vale lottare?
A quel punto sbroccai.
-COSA STAI DICENDO! IDIOTA! NON CAPISCI? LO FANNO SOLO PER CERCARE DI BUTTARTI GIU' DAL TUO TRONO! COMBATTI DANNAZIONE! CI HAI MESSO ANNI A STARE DOVE STAI, ARRIVANO QUATTRO STRONZI E TI 'UCCIDONO'? Sappi che se tu non avrai la forza di combattere lo farò io. Al posto tuo!
-No Sara, davvero, lascia stare.
-No Michael! NO! So cosa vuol dire stare male, so cosa vuol dire essere diversi. Lo so credimi! So che lottare sembra inutile, ma dà i suoi frutti! Se io non avessi combattuto per quel provino al San Carlo ora non sarei qui a dirti tutto questo! Non saremmo noi, se il mio coraggio non ci fosse stato! Non saremmo noi, se tu non avessi avuto la capacità di guardare oltre! Cosa credi, che io non abbia dovuto combattere contro i pregiudizi fin da piccola? Contro la paura di restare paralizzata? Contro la paura di vivere, per colpa della gente? Ho lottato, ce l'ho fatta. E mi aspetto che anche tu ce la faccia.
Scoppiai a piangere. Era più forte di me.
Era un idiota quando faceva così. Sembrava che gli mancassero le forze per affrontare la vita.
Era in quei momenti, dove la gente credeva di non farcela, che io pensavo:"Sani e liberi, e non ce la fanno? E noi cosa dovremmo dire?".
Certo, essere accusati di un tale gesto non è facile da sopportare... ma energia! Se ti deprimi è peggio!
-Caffè. Mi serve caffè.
Poi ci ripensai... Naa, non serve il caffè...
BAM!
-Ahia! Sara!
-Dai! Kill me softly!
Impugnò il cuscino come una bomba atomica e mi colpì all'addome.
-Ahi! QUESTA ME LA PAGHI!
Ci prendemmo a cuscinate per ore, poi lui alla fine mi prese in braccio... io ero già immersa in pensieri molto poco casti... e mi tirò l'acqua.
-Tu, questo non dovevi farlo.
Per fortuna di Michael Neverland era grande.
In verità ne ebbe poca, di fortuna, perché lo trovai quasi subito. Era in giardino, con Muscles che gli accarezzava le spalle.
-Tanto lo so che i serpenti ti fanno schifo! Non mi puoi toccare!
Con delicatezza e lentezza, mi avvicinai a Muscles, senza fissarlo negli occhi, e lui scivolò lento sulla mia spalla. Lo accarezzai compiaciuta, mentre Mike mi fissava sbalordito.
-Beh, come vedi non sei l'unico che ci sa fare con gli animali!
-Il serpente non è un animale propriamente domestico...
-Oh, è così cucciolo...
-... che potrebbe strangolarti da un momento all'altro.
-Ma questi sono dettagli insignificanti.
Rise.
-Sì certo. Come no. Mi ridai il mio animaletto?
-Nooo, mi piace troppo!
Proprio in quel momento qualcosa, qualcuno, mi tirò la stoffa dei pantaloni.
-Bubbles! Amico mio! Mi sei mancato!
Restituii il serpente a Mike e presi in braccio Bubbles, che mi ringraziò con una specie di gorgoglìo soddisfatto.
-I miei animali si ribellano. Di questo passo, non mi riconosceranno più.
-Andiamo Mike, non esagerare! In fondo sei simile a loro!
Rise ed io, per un attimo, mi illusi di poter cancellare la sofferenza che si celava nei suoi occhi.