MJJCollectors intervista Michael Bush
Il costumista di lunga data di Michael Jackson, Michael Bush, ci ha concesso un'intervista esclusiva, sulla quale
crediamo sarete d'accordo che è l'intervista più ampia e rivelatoria che abbia fatto fino ad oggi! Se non lo avete già fatto ordinate oggi il nuovo libro di Michael Bush, "The King Of Style: Dressing Michael Jackson". Si prega di rimanere sintonizzati per un esclusivo concorso dove si può vincere una copia firmata del libro. Nel frattempo, godetevi l'intervista!
[IMG]http://i49.tinypic.com/261nf5v.jpg[/IMG]
MJJC: Hai detto di aver progettato quasi 900 abiti per MJ. Senza dubbio è difficile sceglierne un preferito, ma c'è un abito per te che si distingue come inconfondibilmente "Michael"? Quale abito/i ami così tanto che terrai, e perché significa così tanto per te?
MB: Penserai che questo sia un luogo comune, ma onestamente ci sono stati così tanti abiti preferiti che è molto difficile per me sceglierne uno. Non credo di poterlo fare. La giacca bianca con le perline che Michael indossava agli Academy Awards con Madonna, la tuta dorata del Dangerous Tour, la giacca cerimoniale che indossava alle inaugurazioni o la giacca di pelle nera che indossava quando Elizabeth Taylor lo ha soprannominato il "Re del Pop" hanno tutte dietro storie particolari. Alcune delle cose che significavano di più per lui erano alcuni degli abiti personali che abbiamo progettato per lui. Lui amava il colore e anche noi.
MJJC: Hai affermato recentemente che Michael ti avrebbe detto "Ho bisogno di più polvere" (riferendosi a Campanellino di Peter Pan) per descrivere che aveva bisogno di qualcosa con più flash o scintillio. Quali erano le altre parole o frasi che usava per descrivere un abito o un "look" che voleva che creassi per lui?
MB: Tutto era "showtime". Ogni pezzo dell’abbigliamento doveva essere sempre pronto per "lo show", ci diceva di assicurarci che tutti i suoi abiti fossero sempre pronti per questo "showtime" e quindi abbiamo vissuto questo in ogni singolo disegno. Era un maestro nel creare uno show, ma era anche un maestro nell'essere lui stesso lo "show".
MJJC: Descrivi brevemente il processo creativo e di come MJ era coinvolto, vale a dire: in genere lo avvicinavi con schizzi che approvava per la progettazione, o di solito ti descriveva alcuni abiti che voleva, e come avveniva tutto questo lavoro? Da dove viene solitamente l’ "ispirazione" per un abito? C'era un vestito particolare che lo stesso Michael sembrava essere più coinvolto nella creazione/progettazione?
MB: Il processo creativo era sempre un pò diverso. Per esempio, quando Michael era in studio di registrazione forniva un contributo minimo perché era così occupato a fare musica. Altre volte (ci) mandava fuori o anche in altri paesi per osservare quali stili indossasse la gente. Voleva sempre i suoi vestiti pronti per essere "showtime" e c'erano elementi del design che dovevano sempre comparire sul palco come una parte molto speciale dello show, la luce doveva colpire nel modo giusto, in modo che anche la persona nell’ultima fila potesse vederlo. Abbiamo collaborato molto insieme, ma si è anche fidato di noi molto volte, gli portavamo i disegni e lui o li amava o li odiava. In ogni caso abbiamo sempre capito dove lui aveva bisogno .
MJJC: Michael Jackson era ben noto per essere un perfezionista, descrivi come a volte è stato difficile ottenere qualcosa di "assolutamente perfetto" per lui. Quale è stato il periodo di tempo più lungo trascorso su un abito specifico e quale è stato? C'è mai stato un abito che hai dovuto rifare? E c'era un pezzo particolare che hai disegnato che Michael non ha mai indossato o che non gli piaceva, che tu hai veramente desiderato che indossasse?
MB: Michael indossava tutto. Se facevamo un vestito lo indossava. Uno dei costumi più difficili che abbiamo progettato era il costume cromato per l’HIStory Tour, a causa della nostra paura che si potesse far male. Perché era di plastica, avvolgente e fatto da diversi tipi di materiali, è stato un costume difficile da manovrare, ma Michael Jackson lo ha fatto sembrare facile, tuttavia, credimi non lo era.
MJJC: Hai incontrato Michael intorno al 1985 sul set di “Captain EO”. Come è avvenuto tale incontro, e come descriveresti a cosa è stato simile? Sei stato "colpito dalla star" in quel momento per trovarti vicino a lui, o ti ha fatto sentire subito a tuo agio? Quanto era noto il tuo lavoro da Michael a quel punto e quale è stato il primo incarico che ti ha dato di fare (presumibilmente il vestito per i video di "Bad" o di "Smooth Criminal"?)
[IMG]http://i45.tinypic.com/fb31e.jpg[/IMG]
MB: Durante i due video di cui parli eravamo ancora i “costumisti” di Michael, non eravamo ancora stati nominati i suoi designer in quel periodo. Michael era sempre più preoccupato di trovare persone di talento per far parte della sua squadra con personalità e gente con la quale sapeva che avrebbe potuto divertirsi. Mentre era importante per lui trovare persone che capivano l'arte, era altrettanto importante trovare persone con la giusta personalità e Michael sapeva come tirare fuori il meglio di te. E' stato per questo che siamo stati nominati i suoi designer e abbiamo apprezzato ogni minuto di ogni giorno che abbiamo lavorato con lui.
MJJC: Certo non potevi immaginare allora che tu e il tuo compagno Dennis Tompkins stavate iniziando un rapporto di lavoro con lui di 25 anni, ma come e quando hai capito che voi tre insieme eravate veramente "in sincronia" ? Era qualcosa che Michael ti ha detto, o è stata una reazione ad un disegno o ad un concetto che gli hai mostrato dove hai saputo che in realtà lo aveva colpito?
MB: Sapevo che Michael ed io avremmo lavorato insieme per molto tempo nel minuto in cui mi ha gettato le ciliegie nel trailer, quando ci siamo conosciuti. Quando qualcuno può ridere subito così forte con te sai che l'amicizia è lì per rimanere. Dennis è sempre stato quello tecnico e io ero sempre quello creativo. Era solo lavoro e Michael lo sapeva fin dall'inizio e quando abbiamo guadagnato la sua fiducia e saputo ciò che voleva, semplicemente diventava sempre meglio.
MJJC: Da dove venivano i materiali e le idee per il costume (come le giacche)? Presumibilmente, tutto era su misura così sei andato in giro per negozi di tessuti americani o mercatini delle pulci per sviluppare le idee, oppure solitamente ordinavi i tessuti speciali alle industrie specializzate in questo come Valentino, Gucci e altri importanti designer?
MB: Ci sono così tante risposte a questa domanda. Michael amava gli stili militari e regali, come si può dire con molti degli abiti che indossava. Era anche sempre incuriosito da ciò che indossavano gli altri. Una volta ha mandato me e Dennis in Europa per settimane solo per osservare la moda della gente e riferire. Amava “l’abbigliamento da strada”, che era la sua moda. Doveva essere confortevole e muoversi con lui. Leggeva avidamente anche le riviste, non per le storie su di lui, ma per le immagini delle ultime tendenze in modo da poter prendere quelle immagini e trasferirle nelle sue idee per i vestiti. Una volta abbiamo comprato tutte le riviste in edicola e dopo ci ha detto di sedersi e di strappare le pagine delle cose che trovavamo interessanti. Poi gli abbiamo mostrato tutto e da lì ne avrebbe scelto alcune e poi avremmo parlato di queste immagini e tradotte in vestiti. Altre volte sapeva cosa voleva, cristalli, oro, robotico, strass. Qualunque cosa fosse, abbiamo sempre ascoltato e poi collaborato. Questo è ciò che funzionava al meglio.
MJJC: Quale era il processo attraverso il quale hai creato i costumi per ogni tour di Michael? Ti incontravi con lui in anticipo per discutere di un " tema" generale per i costumi di ogni tour (stili, colori, ecc), o era più di un processo "organico", dove arrivavi solo con diversi disegni e poi decidere dove e quando usarli?
MB: ci siamo sempre incontrati in anticipo. Ci ha sempre detto quello che pensava e su cosa si basava lo show. Da lì progettavamo e ci presentavamo con idee e schizzi.
MJJC: Cosa hai trovato di più sorprendente o memorabile su Michael Jackson come animatore/performer? Come persona? Ti prego di condividere una storia divertente o sentimentale (che non abbiamo mai sentito prima) che ci permetterà di capire un pò di più sul rapporto personale che hai avuto con MJ? C'era qualcosa, in particolare, che ricordi che Michael ti ha detto che ti ha davvero ispirato o motivato?
MB: Michael era la persona più generosa che abbia mai conosciuto. La gente non si rende conto di quanto fosse veramente generoso. Non gli è mai importato di se stesso, ma si interessava sempre di tutti gli altri che erano intorno a lui ed è stato sempre veloce ad assicurarsi che tutti fossero curati. Essere generoso è un difetto a volte perché alcune persone si approfittano di gente così. Era generoso in molti modi e non potrò mai dimenticare questo del mio amico. La cosa più divertente di Michael era la sua risata. Quando iniziava a ridere non riusciva a smettere e poi tutti intorno a lui si mettevano a ridere e non riuscivano a smettere. Era una delle cose più divertenti che avevamo quando questo accadeva. Lo ricorderò sempre.
MJJC: Quante versioni extra degli abiti principali del tour avevi generalmente in caso di emergenza (smarrimento, furto, malfunzionamento del costume, o qualcosa che necessitava di essere pulita, ecc), all'ultimo momento? Per esempio, ti ricordi quante giacche sono state fatte del Bad Tour 1988 (come sulla copertina del tuo libro)?
MB: Michael perdeva circa 2 chili di liquidi quando si esibiva quindi dovevamo sempre avere ad esempio 4-5 taglie di pantaloni per quando cambiava set, perché perdendo peso in scena la sua vita sarebbe diventata più piccola. Ciò era solitamente normale per noi con molti costumi.
MJJC: Hai creato alcune idee abbastanza uniche durante il tuo rapporto di lavoro con MJ, dalle scarpe da ballo "anti-gravità", ad una giacca che era coperta d'argenteria (che in qualche modo sembrava davvero cool)! Quali sono alcune di altre idee originali o invenzioni che hai sviluppato per gli abiti di Michael che non erano necessariamente visibili ad occhio nudo e che non sappiamo già ?
MB: Avevamo progettato per Michael un cappotto con luce stroboscopica che aveva sopra 30 luci stroboscopiche, che era stato affettuosamente chiamato il cappotto "paparazzi". Tuttavia lo abbiamo bocciato, quando ci siamo resi conto che quella molta luce esplosa su un cappotto poteva effettivamente causare una crisi epilettica a causa della quantità di luce e dell’azione veloce. Non volevamo correre il rischio non sapendo cosa (sarebbe successo) ai fan che sarebbero stati lì per vederlo. Quindi non lo abbiamo mai usato. Michael era sempre preoccupato per i suoi fan e siccome questo cappotto aveva la possibilità di ferire qualcuno, non è stato indossato.
MJJC: Qual è stato il pezzo d’abbigliamento più costoso che è stato fatto per Michael? E’stata la giacca argento di “Jam” per il Dangerous Tour, e sei in grado di descrivere cosa è stato necessario per farla? MJ aveva parlato a riguardo di avere una speciale caratteristica interna "climatizzata" che lo avrebbe fatto rimanere fresco nelle giornate calde, ma anche caldo con il freddo o nei giorni di pioggia. Ce ne era più di una di questa giacca particolare fatta per Michael?
MB: Le storie che hai sentito parlare circa le caratteristiche climatiche controllate non è vero. Abbiamo fatto i vestiti con tessuti diversi, forme e prove per farla funzionare all'interno delle temperature o in ambienti in cui lavorava.
MJJC: In una recente intervista hai detto il "concetto di Michael era:" Voglio che i designer di moda di tutto il mondo, i grandi conglomerati, voglio che mi copino. Non voglio indossare quello che c'è là fuori. Voglio spingere la mia individualità, ed essendo che la mia musica sono io, il mio look dovrebbe essere me". Dicendo questo, c'erano figure culturali, iconiche, o storiche il cui stile di moda ti ha detto che ammirava in modo particolare?
MB: Gli piace il look e gli stili anni '40 e gli piaceva anche l’abbigliamento da strada, alcuni di questi vere icone di moda maschile che puoi vedere come senza tempo.
MJJC: Hai detto che non hai mai considerato lavorare con MJ come un "lavoro", ma più una "passione". Ma ammetti anche che a volte era molto impegnativo dovendo lavorare per 36 ore di fila per finire un vestito che doveva essere fatto prima di una performance. A parte dover soddisfare la scadenza occasionale, quali sono alcuni degli altri aspetti difficili del lavoro con MJ e come fai a pensare che ti abbia spinto a migliorare il tuo mestiere?
MB: Quando si lavora con qualcuno come Michael Jackson, il Re del Pop, l'artista più influente del nostro tempo, non c'è nessun altro modo possibile di migliorare il tuo mestiere ! Era piacevolmente impegnativo perché ci ha sempre fatto pensare, ci ha sempre fatto venir voglia di fare meglio, ha sempre creato cose che tu pensavi "da dove viene?" Ma l'abbiamo fatto perché ci piaceva molto e lo abbiamo fatto perché lo amavamo. Era molto divertente, molto impegnativo ma incredibilmente gratificante.
MJJC: hai recentemente parlato di una particolare giacca che Michael disse che voleva provare a fare, quella che il tuo partner Dennis disse che "non era mai stata realizzata" vicino le prime fasi del vostro rapporto. Qual è l’abito più stravagante che Michael ha richiesto? C'è mai stata una situazione quando tu avresti voluto dirgli "Michael questo è troppo ridicolo da indossare e non è il tuo stile" o dire "Michael, quello non sta bene su di te" e lui di solito si basava sulla tua opinione professionale?
MB: Beh, non era una giacca. Era l’asse antigravitazionale. Era venuto da noi e ci disse che a tempo di record dovevamo creare qualcosa che gli permetteva di esibirsi sul palco mentre si appoggiava in avanti con un angolo di 45 gradi. Non c'era tempo per pensarci, per sperimentare o per noleggiare materiali da consultare. Siamo stati noi e solo noi. E lo abbiamo fatto con lui, naturalmente. Ha giocato un ruolo importante con noi nel suo sviluppo e non è stato facile e no, non rivelerò il nostro segreto. E’ brevettato e il brevetto è di proprietà di Michael Jackson, Dennis Tompkins e Michael Bush. Quando quell’asse anti-gravità e le scarpe hanno funzionato sul palco per Michael con tale precisione, come ha fatto, non puoi immaginare come noi stessi eravamo stupiti.
MJJC: Ovviamente hai voluto creare uno stile unico e riconoscibile per MJ. Hai notato come lo stile della moda di Michael si è evoluto nel corso degli anni, o diresti che lo stile nel complesso (in particolare attraverso le tue proprie creazioni) è stato piuttosto constante? Allo stesso modo, i gusti personali di Michael (o i colori preferiti) sembrano cambiare mentre invecchiava? Lo stesso Michael ha mai posto dei limiti sui vestiti, come qualcosa che non avrebbe mai indossato? E c'e stato un certo abito o un’idea che in un primo momento non gli è piaciuta che lo hai incoraggiato a provare e che in seguito ha amato?
MB: Ha sempre amato lo stile militare, l'aspetto reale regale e un sacco di decorazioni. Siamo stati abbastanza costanti. Ricordo che amava l'effetto "Showtime" e che non è mai andato via. Era sempre vestito in modo che i suoi fan non dimenticassero. Questo è sempre stato costante. Una delle cose che molte persone non sanno è che Michael amava il velluto perché teneva caldo. Abbiamo creato un sacco di abiti personali per lui in velluto a coste che amava.
MJJC: due giacche di Michael Jackson che chiaramente si sono evolute e sono cambiate ad ogni tour, sono state le giacche iconiche di "Beat It" e di "Thriller". Su quale delle due ti è piaciuto lavorare di più e perché?
MB: Abbiamo lavorato su entrambe visto che si sono evolute attraverso i tour. Le abbiamo apprezzate entrambe, non potevamo dire che una era migliore rispetto all’altra. Questa è la verità.
MJJC: A prescindere dalle creazioni Tompkins & Bush, quale era il marchio di abbigliamento preferito di Michael e perché? Cosa pensi delle creazioni Christian Audigier/Ed Hardy imperniate a diventare un giorno potenzialmente disponibili al dettaglio ? Hai mai discusso di eventuali iniziative imprenditoriali comuni con MJ, come far emergere una linea pubblica di abbigliamento ispirata da alcuni dei vostri disegni, oppure senti che questo in qualche modo avrebbe diminuito la loro unicità? In generale, cosa provi quando vedi i fan che indossano costumi simili a quelli creati per MJ e cosa pensi che lui provasse a riguardo?
MB: A Michael piacevano le scarpe Florsheim. Michael amava vedere i fan che indossavano la loro interpretazione dei suoi costumi. Vedere i suoi fan interpretare i suoi disegni a modo loro, era uno dei suoi più grandi piaceri. I fan non copiavano Michael, prendevano quello che vedevano che lui indossava e creavano i propri disegni. Era affascinante per lui. Era l'adulazione finale per lui. Trattavo con Michael a quattr’occhi e non c'è mai stato alcun desiderio di produzione di massa.
MJJC: Hai detto che uno dei vostri obiettivi era quello di disegnare abiti in modo che Michael potesse ballare liberamente dal punto di vista funzionale. In quali altri modi pensi che il talento di Michael, la danza, o la musica ti ha ispirato nel creare questi disegni? A proposito, di solito ascoltavi la musica di MJ quando stavi lavorando alla creazione con il tuo partner? Quale era la tua canzone preferita di MJ da ascoltare o da vedere eseguita dal vivo?
MB: Quando ho visto Michael eseguire "Another Part of Me" è stato magico, in realtà mi ha mostrato subito cosa era un "uomo di spettacolo", lui lo era veramente. Non ci sarà mai nessun altro come lui. Non ascoltavamo la musica di Michael Jackson durante la progettazione, era spesso musica classica, perché quella è musica senza tempo. Anche Michael Jackson lo diceva.
MJJC: Mr. Bush, le tue creazioni erano da sole delle "opere d'arte". Quando Michael saliva sul palco, era il "Michael Jackson" show, eppure indossava abiti "Tompkins & Bush" che hanno rappresentato centinaia (se non migliaia) di ore del vostro sangue e sudore. Descrivi se puoi quanto orgoglio personale tuo e del tuo partner avete provato per ogni performance di Michael Jackson, e l'eredità duratura che tu e il tuo partner avete aiutato a creare.
MB: Non ci sono parole che possano descrivere appieno quanto orgoglio personale avevamo entrambi e lo faccio ancora. E ti ringrazio per aver detto che erano "opere d'arte". Ho davvero apprezzato.
MJJC: Il tuo libro tanto atteso "Dressing Michael Jackson" è finalmente uscito questo mese. Quale sarà il fan al quale piacerà di più di questo libro? Cosa ne pensi, i fan/lettori lo troveranno più straordinario o sorprendente?
MB: E' un artbook quindi ci sono centinaia di foto di moda di Michael, sia di scena che personali. Il libro è pensato per i fan. Si tratta di un libro di Michael e ne ho parlato prima della sua morte ed era mio dovere portarlo ai fan. Voglio che serva come un grande pezzo di storia per ciascuno di loro da portare a casa. Condivido alcune storie personali davvero divertenti anche lì. E spero che dopo averlo letto, si rendano conto di quanta influenza ha davvero avuto Michael sul mondo della moda.
MJJC: Hai detto che MJ "ha sempre sperato che i suoi costumi sarebbero stati celebrati nei libri e nei musei", anche aiutare la beneficenza come per esempio “MusiCares”, cosa provi sul distacco definitivo con molti di questi oggetti preziosi e vederli venduti all'asta? Ora che è stato pubblicato il libro, in quale altro modo pensi che questi tesori dovrebbero essere preservati e apprezzati? Ti piacerebbe vedere alcuni di loro in un museo permanente e in caso affermativo, che cosa immagini?
MB: Michael ci ha sempre ridato i costumi ed i vestiti. L'asta è solo una piccola raccolta di costumi e beneficerà la carità. Questi tesori saranno probabilmente acquistati da musei, da collezionisti e appassionati, quindi sono sicuro che saranno celebrati in tutto il mondo per molti anni a venire. Ci sono molte altre attrezzature di Michael già nei musei e in mostra in tutto il mondo. So che molti di questi si sono aggiunti a quelli. Inoltre, i fan che fanno un'offerta li apprezzeranno per sempre. Michael non li vorrebbe imballati da qualche parte. Avrebbe voluto che la gente ne godesse e ora saranno in grado di farlo.
MJJC: E infine, di recente hai dichiarato: "E' il mio lavoro ora mantenere viva l'eredità di Michael e rendere omaggio a tutto quello che ha fatto per il mondo, per la musica, per i suoi fan, e per l'ambiente". Oltre a promuovere il tuo libro, puoi condividere con noi che tipo di progetti relativi a Michael Jackson e alla sua eredità ti piacerebbe facessero parte in un futuro?
MB: Voglio solo fare il possibile per preservare l'eredità di Michael Jackson, per far conoscere al mondo che persona generosa, attenta e creativa era, che lascerà per sempre il segno, non solo nel mondo della musica, ma sull'umanità. Non c'è mai stato nessuno come lui, ed è difficile immaginare che ci sarà mai nessun altro come lui in futuro.
www.mjjcollectors.com/index.php?option=com_content&view=article&id=282%3Aexclusive-interview-with-mj-costume-designer-michael-bush&catid=37%3Amjjcollectors-giveaway&It...
(segnalazione di Cristiana
)
- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -