Qualche curiosità su THE COMPLETE BOWIE, edizione italiana
Spulciando fra le (700) pagine di quest'opera mi sono reso conto che è davvero esaustiva, anzi, fin troppo.
Dall'A alla Z, da "Absolute Beginners" a "Zion", dedica ampio spazio persino ai pezzi minori del Duca (tipo quelli di Never LetMe Down), il che lo rende appetibile soprattutto per i fans.
Più adatta ai "neofiti", invece, la parte generale sugli album.
Una singola opera così vasta su una rockstar davvero è cosa rara, molto probabilmente unica.
Alcune curiosità (fra le poche cose che ho potuto leggere fino ad ora), riguardo al brano
"Station To Station":
- Pegg considera il verso "The european cannon is here" come "the european canon", "la disciplina europea";
- Inoltre scrive: "come ha confermato lo stesso Bowie, il titolo allude alle stazioni della Via Crucis, la sequenza di quattordici tappe sul cammino di Cristo verso la crocifissione [...] Bowie fonde le stazioni della Via Crucis col Sephiroth, le dieci sfere della creazione che costituiscono la base del sistema mistico ebraico conosciuto col nome Cabala [...] Oltre aicodici cabalistici, cisonoaccenni ad Alister Crowley, giàmenzionato in "Quicksand", in cui Bowiefariferimento alladualità uomo-superuomo. La propensione del Thin White Duke a "procurarsi macchie bianche" si riferisce al primo libro di Crowley, l'oscuro "White Stains", un altro trattamento del mito gnostico della Caduta".
Continua poi parlando delle citazioni presenti neltesto del brano prese dalla Tempesta shakesperiana e da Cole Porter.
[Modificato da -Vertigo- 03/04/2005 0.37]