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Referendum: Il governo rischia sul nucleare , sul voto decide la Cassazione

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2011 23:38
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27/04/2011 11:07
 
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Perplessità sulla moratoria perché non indica una definitiva rinuncia al nucleare
Il governo rischia il boomerang
sul voto decide la Cassazione
Perplessità sulla moratoria perché non indica una definitiva rinuncia al nucleare. Per diversi giuristi l'uscita del capo del governo potrebbe pesare sulla Corte
di VLADIMIRO POLCHI
ROMA - Berlusconi potrebbe aver parlato troppo presto. Di più: il bluff svelato dal premier potrebbe influire sulla stessa decisione della Cassazione e salvare il referendum sul nucleare. Il potere di far saltare un quesito infatti non è nelle mani del parlamento, né tantomeno del governo, ma di un giudice: l'Ufficio centrale presso la Corte di cassazione. A loro spetta la soluzione del rebus.

Procediamo per tappe. La sentenza 68 del 1978 della Corte costituzionale è chiara: una nuova legge non provoca l'annullamento automatico di un referendum, ma può impedirne lo svolgimento solo se abbandona "i principi ispiratori della disciplina preesistente" che si vuole abrogare. Altrimenti il referendum si tiene ugualmente, seppure sulle nuove disposizioni normative. "In tal modo - spiega Gaetano Azzariti, costituzionalista alla Sapienza - si vuole impedire che un legislatore smaliziato possa modificare solo formalmente una legge, per evitare il pronunciamento popolare". Per questo spetta alla Cassazione valutare la nuova normativa alla luce dei quesiti referendari. Sul caso nucleare, già la formulazione dell'emendamento del governo solleva dei dubbi tra i giuristi, visto che rinviando a "ulteriori evidenze scientifiche" e a futuri "sviluppi tecnologici" non comporta una rinuncia definitiva alla scelta nucleare, che "è invece - sostiene Azzariti - il principio ispiratore dell'iniziativa referendaria". Insomma l'emendamento governativo bloccherebbe il piano nucleare, riservandosi però la possibilità di tornare sulla decisione.

E come possono influire ora le dichiarazioni di Silvio Berlusconi? "La valutazione della Cassazione - chiarisce Roberto Borrello, costituzionalista a Siena - è strettamente tecnica, ma le parole del presidente del Consiglio esplicitano la intentio legislatoris e possono dare un'indicazione importante al giudice". "La Corte - conferma il costituzionalista Massimo Luciani - può decidere di valorizzare proprio l'interpretazione soggettiva fornita ora dal legislatore". Sulla stessa linea Azzariti, secondo il quale "la Cassazione può senz'altro avvalersi delle affermazioni di Berlusconi". Più cauto Michele Ainis, costituzionalista a Roma Tre: "Le intenzioni del premier non entrano nel giudizio della Corte, ma lo sgambetto a un istituto di democrazia diretta come il referendum è grave sul piano della correttezza costituzionale". Certo i tempi sono stretti, la Cassazione dovrà attendere che l'emendamento diventi legge dello Stato con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. La decisione potrebbe arrivare alla vigilia dei referendum, ma non mancano i precedenti: "Come nella decisione - ricorda Azzariti - relativa al referendum sulla Cassa del Mezzogiorno". La Cassazione, spiegano i giuristi, può di decidere anche in 48 ore.

A prescindere dal referendum, il destino del nucleare non è però segnato. Se la Cassazione blocca i quesiti, il governo può ripristinare quando vuole la norma che dà il via libera al nucleare. E se si tiene il referendum, si raggiunge il quorum e vincono i Sì? Secondo la dottrina passati cinque anni o comunque dopo il rinnovo del parlamento la nuova rappresentanza popolare può riproporre le norme abrogate (vedi il finanziamento ai partiti). Una cosa è certa, se il referendum viene annullato dalla Cassazione e il governo torna al nucleare, la montagna di firme raccolte dai promotori diventano carta straccia e si dovrà ricominciare da capo.
(27 aprile 2011)


www.repubblica.it/ambiente/2011/04/27/news/referendum_cassazione-15422024/?ref...
[Modificato da angelico 27/04/2011 11:08]

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27/04/2011 15:23
 
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RIEPILOGANDO:







il referendum resta con tutti i quesiti!


hanno messo nel decreto omnibus la legge che sospende (non abroga) il nucleare ( e vogliono farlo anche per l acqua)...ma tale legge deve essere ancora votata dal parlamento...( Responsabili permettendo )

una volta votata deve essere firmata da napolitano...

poi passa al vaglio della cassazione che decide se ammettere i referendum...


ma probabilmente il referendum si fa ( ci saranno tutti i quesiti ) perche il referendum puo essere abrogato solo se vengono meno i principi ispiratori(cioe si elimina definitivamente la legge ma nn la sospende ),se invece si prevodono solo degli accertamenti ulteriori, il referendum si fa eccome!

quindi il 12 ed il 13 tutti a VOTARE IL REFERENDUM!

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29/04/2011 15:26
 
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“Questo voto è l’unico mezzo
per sopravvivere, fidatevi”


Adriano Celentano lancia il suo appello: "Il governo va avanti nella demoniaca voglia di avvelenarci. Tocca a noi fermarli"ù

Caro direttore, ma soprattutto cari STUDENTI, comunisti, fascisti, leghisti e operai costretti a lavorare nell’insicurezza. Come avrete letto su tutte le prime pagine dei giornali, il governo non demorde. Continua, sfidando l’intelligenza anche di chi lo ha votato, nella sua DEMONIACA voglia di avvelenare gli italiani. Gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi da tutti gli altri popoli IMBECILLI per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire NO alla bevanda radioattiva che, in nome di quel “benessere” tanto sbandierato da Berlusconi, ti uccide in cambio di un voto contro la VITA.

Ma oggi purtroppo il pericolo radioattivo, e quindi di morte lenta e dolorosa, è di gran lunga maggiore di quanto è avvenuto in quegli anni. Che peso può avere oggi la saggezza degli italiani se poi chi ci governa fa dei discorsi cretini come quello che abbiamo ascoltato a Porta a Porta dal ministro Paolo Romani? “Innanzitutto essere nuclearisti – ha detto – non può essere definita una bestemmia. Lo sono tutti i più grandi paesi del mondo, l’America, la Russia, la Cina, il Giappone e tutti i paesi europei. L’unica grande potenza industriale che non ha il nucleare è solo l’Italia”. Come dire che, se la maggioranza dei paesi industriali vogliono suicidarsi, la logica vuole che chi non si suicida è un mascalzone. Purtroppo invece, caro ministro, essere nuclearisti non solo è una bestemmia, ma significa essere DEMENTI fin dalla nascita. La verità è che il vostro è un trucco per indebolire il referendum: senza il quesito del nucleare (e ora state tentando di far saltare anche quello sull’ACQUA), sperate che il LEGITTIMO IMPEDIMENTO non raggiunga il quorum. Stavolta credo che sarà proprio il governo a finire con “il quorum a pezzi”.

Non so come si pronuncerà la Cassazione. È a lei che spetta l’ultima parola per decidere se il quesito referendario è venuto meno o no. In ogni caso non si potrà fare a meno di andare a votare. Se non altro per non deludere quel MILIONE di persone che vede in Antonio Di Pietro l’unico vero combattente per la salute delle prossime generazioni. Perché di questo si tratta, cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Che Di Pietro stia cercando di salvarci dall’immane catastrofe lo si capirà prima di quanto si creda. La “Pubblica Ottusità” dei vari Romani, Sacconi, Quagliariello, Gasparri e Prestigiacomo ha quasi raggiunto il punto di non ritorno. E la NATURA, la cui pazienza è ormai a pezzi, non tarderà molto a darci i suoi nuovi segnali.

E a tal proposito voglio dire due parole non a Berlusconi, ormai in preda a uno stato confusionale, ma a ciò che è rimasto della sua COSCIENZA che, per meglio identificarla a chi legge la chiamerò con lo stesso nome del presidente del Consiglio, ma al femminile, poiché mi piace immaginare che la voce della coscienza abbia piuttosto i modi dolci e gentili di una bella figura femminile che non quelli rudi e maschili.

Cara Silvia, il fatto che tu sia inascoltata non significa che tu debba calare le braghe, scusa volevo dire la gonna, non so come sei vestita, non ha importanza; ma al governo c’è qualcuno di cui forse tu hai smarrito la fisionomia e che sta sbagliando tutto. Se tu lo molli si perde definitivamente e chi ci va di mezzo poi è la povera gente che lo ha votato. È il momento invece di alzare la voce e fargli capire come stanno le cose. Devi dirgli che gli italiani non sono così cretini… anche le formiche lo hanno capito che questa mossa di soprassedere sul nucleare non solo è una truffa ai danni di chi vuole VIVERE, ma serve soprattutto a tener fede a quel CONTRATTO di MORTE che Berlusconi ha firmato con Sarkozy per la costruzione di quattro nuove centrali NUCLEARI. Devi dirgli che non si può far gestire l’ACQUA ai privati. L’ACQUA è un bene comune, di tutti. Come si può pensare che, se io ho sete, devo pagare per bere? E poi devi dirgli che all’estero tutte le sue strategie risultano assai sospette, ridicole e soprattutto non chiare.

Cara Silvia, a tutti capita di dire qualche bugia, ma a fin di bene. Forse anche a te sarà capitato, o no?… Scusa dimenticavo, tu non puoi dire bugie… neanche a fin di bene… Il compito che ti è stato affidato, fin dai più remoti albori del mondo, è quello di dirci sempre la verità anche se noi continueremo a rifiutarla. Scusa, me l’ero scordato, per un attimo anch’io mi sono fatto prendere dalle puerili voglie di grandezza del mondo esterno…. Ora capisco perché fin dalla nascita il presidente del Consiglio ti ha ripudiata. Le bugie che lui dice infatti sono SPAVENTOSE e senza un minimo di pudore.
Vuol farci credere che lui davvero pensava che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Vuol cambiare la Costituzione a furia di barzellette che non fanno ridere, ce l’ha coi magistrati che vogliono processarlo.

Le accuse su di lui non si contano ormai: magari è davvero innocente, però non lo sapremo mai. Lui continua a non presentarsi ai processi e non si accorge che i suoi elettori cominciano a farsi delle domande, a chiedersi se è giusto essere governati da un BUGIARDO. Certo, è difficile pensare che non lo sia, anche se il dubbio traspare lontanamente e subito svanisce di fronte all’ARROGANZA di tacere ciò che tutti si aspettavano da lui. Ossia, l’unica BUGIA che il Cavaliere avrebbe dovuto dire e che volutamente non ha detto per non condannare il malsano gesto di Lassini e i suoi TRISTI manifesti. Anzi ha fatto esattamente il contrario. Ha telefonato all’ATTACCHINO e gli ha espresso il suo pieno sostegno, naturalmente seguito a ruota dalla coppia Daniela Santanchè e Giorgio Straguadagno i quali, anche loro, gli hanno assicurato il voto nonostante il giusto aut aut del sindaco Moratti. Un gesto, quello della coppia “Daniela-Straguadagno”, da cui è chiaro il riferimento a possibili frizioni tra la Moratti e l’incantatore di serpenti. Lui è inafferrabile per i giudici che, a malapena, il massimo che hanno ottenuto è stato quello di portarlo fuori dal tribunale e non “DENTRO”, dove purtroppo non è possibile stabilire se i suoi comportamenti sono giusti o sbagliati.

Però, anche senza un tribunale, noi lo possiamo intuire dalle sue azioni. Come parla, come ride, come racconta le barzellette e soprattutto capire il motivo per cui le racconta. Capire cosa c’è dietro quella barzelletta raccontata con aria apparentemente ingenua e, cosa importante, dove è diretto l’amo che aggancerà la sua prossima vittima.

E la sua prossima vittima purtroppo sono ancora gli italiani. Da qualche parte ho letto che due signor “NESSUNO” TELECOMANDATI, come giustamente dice il cristallino Di Pietro, hanno presentato due emendamenti al regolamento della Rai in campagna elettorale, affinché tutto sia compiuto sul colossale SCIPPO perpetrato ai danni del referendum sul nucleare, nel caso la Cassazione vada contro la richiesta del governo, e si pronunci invece a favore della sua validità. Il primo emendamento consiste nel togliere alle tribune elettorali il 30% di spazio e darlo al “comitato per il non voto”, in modo da ridurre gli spazi promozionali per il Sì contro le CENTRALI ATOMICHE a un terzo. Il secondo vuole completare l’opera di devastazione facendo cominciare la campagna referendaria solo dopo le amministrative, anche qui per ridurre i tempi di dibattito che rimarrebbero di soli 12 giorni.

Come vedete non si tratta più di DESTRA o SINISTRA per capire che un uomo come Berlusconi non solo non può governare l’Italia, ma nessun paese. Al massimo lui e i suoi falsi trombettieri, come li chiama Travaglio, possono andar bene per una piccola TRIBU’, dove tutti quanti, raccolti intorno al capo, si nutrono a vicenda della loro stessa FALSITA’.

Cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Mi sembra chiaro che a questo punto non ci resta che l’unico mezzo di sopravvivenza. Il voto. Non possiamo assolutamente mancare. Il 12 Giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il LEGITTIMO IMPEDIMENTO. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini.

Contro il NUCLEARE
Contro la PRIVATIZZAZIONE dell’ACQUA
Contro il LEGITTIMO IMPEDIMENTO

da Il Fatto Quotidiano del 29 Aprile 2011

www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/29/questo-voto-e-l%E2%80%99unico-mezzo-per-sopravvivere-fidatevi...
[Modificato da angelico 29/04/2011 15:26]

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30/04/2011 11:49
 
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Grazie angelico e grazie ad Adriano Celentano per aver scritto in modo chiaro quello che pensiamo in tanti, ce ne fossero di personaggi pubblici che si espongono in questo modo in prima persona!!!

E ragazzi, mi raccomando, tutti a votare per i referendum!!!
30/04/2011 14:55
 
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Per completezza di informazione la stampa cara al Berlusca ha simpaticamente risposto a Celentano:

Il Giornale di Berlusconi non perde tempo e replica immediatamente alla lettera di Adriano Celentano pubblicata ieri sul “Fatto”. Un commento durissimo, un misto di insulti e allusioni, vomitato dalla penna di Luigi Mascheroni. Ecco il testo e fatevi un’idea:

“Nuclearisti? Dementi”

Ma se lo fosse Celentano?

“Le bucoliche Azzurro e L’arcobaleno, le ecologicamente nostalgiche Il ragazzo della via Gluck e Un albero di trenta piani, la catastrofista Jungla di città, la antinuclearmente corretta Sognando Chernobyl…
I greatest hits della carriera discografica di Adriano Celentano riecheggiano con una certa noiosa ripetitività gli aspetti più tragici e cupi di quella difficile convivenza tra l’Uomo e la Terra sulla quale, prima e insieme e dopo di lui, hanno riflettuto con ben altri frutti intellettuali le menti più lucide del Novecento, il Secolo delle Macchine e della Tecnica. Dimostrando, con un notevole senso del pop e uno spiccato fiuto per il successo, come anche i grandi drammi del pianeta possano essere narrati, e risolti, in 12 strofe e un refrain. Musica ecocompatibile e predicazione ultra-pop. Due facce dello stesso cd.

Ieri Andriano Celentano ha scritto una lettera-appello, teleologicamente apocalittica e sintatticamente approssimativa, «contro il nucleare, contro la privatizzazione dell’acqua, contro il legittimo impedimento, contro le bugie del presidente del Consiglio che tratta gli italiani da imbecilli ai quali non restano che le urne, quel voto popolare che Berlusconi sempre osanna e ora cerca di sfuggire». Un sermone urticante e disperato per sferzare gli italiani telecomandati da Arcore a reagire contro «la demoniaca voglia di avvelenarci di questo governo» e pubblicato in gran spolvero sul Fatto Quotidiano. Le ultime sue due omelie Celentano le aveva recitate sul Corriere della sera. Rispetto al giornale di Padellaro e Travaglio è un po’ come passare da una cattedrale metropolitana a una chiesetta parrocchiale. Segno che in via Solferino si sono stufati di stampare tutto quello che il cantante-predicatore gli lascia nella buca delle lettere… E non rimase che il Fatto.

Il fatto è che Adriano Celentano, nel suo legittimo furore antinuclearista, ritiene qualsiasi posizione contraria, o semplicemente dubbiosa, non soltanto illegittima – che sarebbe già troppo – ma imbecille. Che forse è eccessivo. Scrivere: «Essere nuclearisti non solo è una bestemmia, ma significa essere dementi fin dalla nascita» non è proprio un’argomentazione scientifica, né umanamente ecologica, contro le centrali atomiche. E non è neppure una provocazione. Ma solo una strofa sbagliata partorita da uno strampalato paroliere in crisi creativa. E decisamente visionario, se poco più avanti può scrivere che Antonio Di Pietro è «l’unico vero combattente per la salute delle prossime generazioni». È del resto vero, però, che i rockettari si sono sempre fatti di acido.
Adriano Celentano è comunque a suo modo un eroe simpaticissimo, un Don Chisciotte in maniche di maglietta sdrucita che si batte a favore dei mulini eolici che devastano i più paesaggi italiani pur di evitare «quel contratto di morte che Berlusconi ha firmato con Sarkozy per la costruzione di quattro nuove centrali nucleari». Ma trattando tutti quelli che si trova di fronte – «fascisti, studenti, leghisti, comunisti e operai insicuri», i politici di destra e quelli di sinistra, i governi delle grandi potenze nucleariste del mondo, dall’America alla Russia dalla Cina al Giappone, fino alla totalità o quasi dei paesi europei – come se fossero perfetti imbecilli, lascia aperta la possibilità che il vero imbecille sia un altro. Joan Lui.

«Il 12 giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il legittimo impedimento. E, se lo dovesse togliere, dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini», invoca il cantante-attore. Io francamente me ne infischio.

Nella sua lettera-manifesto, Adriano Celentano scrive grammaticalmente ciò che avrebbe potuto dire Beppe Grillo, o Pier Luigi Bersani. Ma con un effetto comico maggiore rispetto al primo e un risultato elettorale inferiore rispetto al secondo. Il vecchio ragazzo della via Gluck diverte tutti. Ma non lo segue nessuno. Anche il disco più bello, quando è rotto, diventa inascoltabile.
A volte, su certi argomenti, a stare zitti si rischia di passare per cretini. Ma a parlare se ne dà la certezza.”

Da Il giornale del 30 aprile 2011

www.letteraviola.it/2011/04/il-giornale-risponde-a-celentano-un-rockettaro-che-si-fa-d...
01/05/2011 20:11
 
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Il problema e' che le informazioni dei media confondono e molti pensano che il referendum e' stato annullato,ma ,come ci tiene sempre a ribadire Di Pietro, non e' assolutamente vero!Bisogna che questo venga diffuso perche' il quorum potrebbe essere basso e c'e' in ballo anche la privatizzazione dell'acqua,con il conseguente sfruttamento economico e noi non dobbiamo permetterlo assolutamente:l'acqua e' un diritto di tutti,non ha e non deve avere padroni!
Il governo ha tagliato i fondi per le rinnovabili e in TV vanno quelli del PDL a dire che non e' vero,e' un Governo senza idee o con idee rimaste alla notte dei tempi,la Germania sta facendo grossi investimenti e Berlino ,tra poco,sara' la citta' piu' verde d'Europa!
02/05/2011 02:14
 
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Re:
rossijack, 01/05/2011 20.11:

Il problema e' che le informazioni dei media confondono e molti pensano che il referendum e' stato annullato,ma ,come ci tiene sempre a ribadire Di Pietro, non e' assolutamente vero!Bisogna che questo venga diffuso perche' il quorum potrebbe essere basso e c'e' in ballo anche la privatizzazione dell'acqua,con il conseguente sfruttamento economico e noi non dobbiamo permetterlo assolutamente:l'acqua e' un diritto di tutti,non ha e non deve avere padroni!
Il governo ha tagliato i fondi per le rinnovabili e in TV vanno quelli del PDL a dire che non e' vero,e' un Governo senza idee o con idee rimaste alla notte dei tempi,la Germania sta facendo grossi investimenti e Berlino ,tra poco,sara' la citta' piu' verde d'Europa!




"i cannoni " di berlusconi sono sempre puntati sul popolo....e se continua cosi....si dotera di "bomba atomica"...


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06/05/2011 00:53
 
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Re:
rossijack, 01/05/2011 20.11:

Il problema e' che le informazioni dei media confondono e molti pensano che il referendum e' stato annullato,ma ,come ci tiene sempre a ribadire Di Pietro, non e' assolutamente vero!Bisogna che questo venga diffuso perche' il quorum potrebbe essere basso e c'e' in ballo anche la privatizzazione dell'acqua,con il conseguente sfruttamento economico e noi non dobbiamo permetterlo assolutamente:l'acqua e' un diritto di tutti,non ha e non deve avere padroni!




Già!!!
Proprio stasera ho ricevuto una mail di una mia amica che mi ha chiesto di fare passaparola per un comunicato di sensibilizzazione riguardo il referendum sull'acqua..Beh, io non so se questa è la sede giusta, ma d'altronde noi quì stiamo parlando proprio di questo e in questo senso..
Quindi con il vostro permesso posto il comunicato..


Ciao a tutti, confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio.

Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma ....... (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

E' arrivata una circolare interna .... alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma dell'azienda di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che non tiene conto delle istituzioni, ma anche del popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.



Il referendum è evidentemente anche questo!
RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot in tv.

Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum

lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i

cittadini italiani:

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'

necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone

Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.



I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il

12 giugno.


QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.



Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ?

Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.



Passaparola!









Ho cancellato le aziende televisive e sostituite con puntini..
Non so se potevo lasciarle, per cui..
[Modificato da lisalovemichael 06/05/2011 01:02]


"...You're just another part of me..."


"Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!" O.W.
16/05/2011 17:11
 
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Referendum sull'atomo, c’è già il quorum: no dei sardi al nucleare


Bastava il 33 per cento, invece domenica alle 22 aveva già votato il 39,83 degli aventi diritto. Alle 11 di lunedì il dato è salito al 49 per cento. Soddisfatto Ugo Cappellacci: "La nostra isola non accetta scelte calate dall’alto"
referendum, nucleare, elezionicagliariDA LEGGERECOMMENTI (6)
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SASSARI. Per il nucleare non c’è posto nell’isola, i sardi dicono no a centrali e siti di stoccaggio delle scorie. È bastata una sola giornata per raggiungere il quorum: serviva il 33 per cento, a tarda notte il dato sull’affluenza sfiorava il 40 (39,83), la vittoria del Sì appare scontata. L’obiettivo è stato centrato e il messaggio, rivolto al governo nazionale, è forte e chiaro. La soddisfazione è enorme, i politici di ogni colore esultano. Bustianu Cumpostu, anima della consultazione, dice che «i sardi hanno tirato fuori l’orgoglio». E si vota anche oggi, dalle 7 alle 15: c’è ancora tempo per fare il botto.

Che i numeri crescano se lo augura anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Che alle 22.30, di fronte al 37,3 per cento di affluenza che significava vittoria e pure in anticipo, ha rotto gli indugi, dopo la comprensibile cautela mostrata di fronte ai dati precedenti: affluenza ferma al 10,32 per cento a mezzogiorno, un incoraggiante 28,74 alle 19. Poi tre ore e mezza dopo, la certezza e le parole liberatorie: «Con questo pronunciamento il popolo sardo dice che intende scegliere - dice Ugo Cappellacci -, che la nostra isola non accetta scelte calate dall’alto e che intende invece proporsi come modello da seguire a livello nazionale ed internazionale». Poi l’invito ai ritardatari, perché oggi vadano alle urne. Perché più i numeri cresceranno «più la volontà dei sardi sarà scolpita nel granito - aggiunge Cappellacci -, per oggi e per il futuro». Il governatore sul referendum aveva fatto una scelta di campo, sostenendo la necessità di votare sì per tenere alla larga dall’isola centrali e siti di stoccaggio.

Il referendum, come tutti quelli regionali, è consultivo, dunque l’u ltima parola spetterà al governo nazionale. Ma la Corte Costituzionale in una recente sentenza ha stabilito che il parere delle Regioni deve essere tenuto in debito conto. Dunque, il fatto che la Sardegna abbia espresso contrarietà all’atomo rappresenta un punto a suo favore in uno scenario nazionale nebuloso, con il referendum abrogativo (12-13 giugno) ancora in bilico e gli scienziati che considerano l’isola, per il fatto di essere geologicamente stabile e scarsamente popolata, terra ideale per accogliere le centrali.

Ecco perché, dice Bustianu Cumpostu, leader di Sardigna Natzione e promotore del comitato per la raccolta delle firme (16.286 quelle depositate), dice che «il segnale deve essere ancora più forte». Lui sogna che il quorum arrivi al 50 per cento, ma lo sussurra appena, per scaramanzia e perché «se così fosse, sarebbe un risultato veramente travolgente, in un’isola che con i referendum non ha mai mostrato feeling e dove l’affluenza alle urne è sempre più bassa». Sperare però è legittimo, come lo è immaginare che dalla Sardegna parta un grande movimento antinuclearista nazionale ed internazionale. «Ora pensiamo al referendum abrogativo - aggiunge Cumpostu - noi non abbiamo dubbi che si farà. I sardi saranno chiamati a votare per la seconda volta, insieme al resto degli italiani. E quello sarà l’appuntamento decisivo, nel quale potremo mettere una pietra tombale sul nucleare e sugli scellerati programmi di chi ci governa a Roma. Intanto il primo passo, fondamentale, noi sardi l’abbiamo fatto». Esulta anche Silvio Lai, il segretario regionale del Pd, in attesa dei dati nella sua abitazione di Sassari: «Alle 19, tre ore prima della chiusura dei seggi, ho capito che era fatta, perché la percentuale sfiorava già il 30 e c’è anche domani (oggi ndr) per andare a votare. Poi i dati delle 22 hanno dato ragione al mio ottimismo: è andata bene, la Sardegna ha messo per iscritto che non vuole il nucleare, il governo dovrà prenderne atto». E la soddisfazione è ancora più grande «perché il risultato positivo non era affatto scontato», dice il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, che nei giorni scorsi, insieme ai sindaci di altri comuni grossi non coinvolti nelle amministrative, aveva rivolto un appello ai suoi concittadini: «Andate a votare, non perdiamo questa occasione».

Missione compiuta, anche a Sassari e in provincia, dove come in tutte le altre 7 è stato raggiunto e superato il quorum con mezza giornata di anticipo: l’affluenza più alta nel del Medio-Campidano (dove ci sono le amministrative a Villacidro) e nel Sulcis (dove oggi si conosceranno i nomi dei nuovi sindaci di Carbonia e Iglesias). E le altre province, quelle dove non è stata superata la percentuale del 40 per cento, hanno ancora 8 ore di tempo per migliorare.



lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/05/16/news/referendum-sull-atomo-c-e-gia-il-quorum-no-dei-sardi-al-nucleare...

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16/05/2011 17:14
 
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Grazie per aver riportato la notizia...La Sardegna ha fatto una buona scelta!
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