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Difendere la vittima nel processo a Conrad Murray - di Matt Semino

Ultimo Aggiornamento: 06/10/2011 17:40
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23/09/2011 10:09
 
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Articolo del 22/09/2011 sull'Huffington Post

Michael Jackson dovrebbe essere incolpato per la propria morte? La selezione della giuria è in corso e le dichiarazioni di apertura stanno per iniziare nel processo per omicidio colposo al dottor Conrad Murray. I titoli internazionali stanno urlando: "Michael Jackson ha bevuto il propofol poco prima di morire!". Questi pronunciamenti discutibili alludono alla teoria della difesa che la squadra legale di Murray dovrebbe presentare presto in un'aula di tribunale di Los Angeles. I sintomi di una sindrome "diamo la colpa alla vittima" si vedono già.

Anche se sensazionale non dovrebbe sorprendere che gli avvocati di Murray sostengano che Michael Jackson si sia tolto la vita, iniettandosi il propofol da solo o ingerirendolo. Costruire storie non è sicuramente nulla di nuovo quando si tratta del Re del Pop. Spostare l'attenzione su chi non ha voce è ora in voga con gli accusati di crimini di alto profilo. Ha funzionato per Casey Anthony, perché non dovrebbe funzionare anche per Conrad Murray? Mentre "colpevolizzare la vittima" può essere una strategia di difesa allettante e, alla fine, efficace, è moralmente sospetta quando basata sulle menzogne e guidata da affermazioni prive di fondamento.

Anche se gli avvocati hanno la responsabilità di rappresentare al meglio gli interessi del loro cliente in tribunale, i confini etici possono essere superati nella loro ricerca tenace di tale obiettivo. Come si è già visto, un avvocato della difesa intelligente può distorcere parti delle prove, l'opinione pubblica e i radicati stereotipi sociali sulla vittima e sul presunto crimine in un racconto contorto che manca di qualsiasi elemento di verità. Questa pratica senza scrupoli può diventare l'arma legale scelta quando l'unico obiettivo è quello di insinuare solo un briciolo di ragionevole dubbio nella mente di un giurato impressionabile. Si tratta di un'arma che può essere letale se va troppo oltre, denigrando la vittima in ogni modo e, infine, corrodendo la giustizia fino all'osso.

La saga di Casey Anthony è solo un recente esempio lampante di come queste tattiche di difesa vadano oltre in aula (per chi vuol saperne di più sul caso che ha tenuto banco in America negli ultimi tre anni www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/06/usa-casey-anthony-ha-mentito-ma-non-ha-ucciso-sua-figlia... , ndt). Il team legale della Anthony ha introdotto una spiegazione stravagante della causa della morte della vittima e ha rivolto gravi accuse ai membri della famiglia durante la dichiarazione di apertura. Tutte le loro distorte accuse non sono state confermate durante il processo. Nel processo, la memoria della vittima è stata sporcata e la reputazione dei testimoni è stata distrutta con il pretesto di una difesa appassionata del cliente. Il procedimento giudiziario viene del tutto screditato quando tali macchinazioni vengono messe in atto senza controllo in un tribunale. Anche il processo a Conrad Murray rischia di andare fuori controllo se le precauzioni vengono ignorate.

Anche se milioni di osservatori del processo pensavano che la teoria della difesa della Anthony fosse pura fantasia, si è impressa nelle menti dei giurati che alla fine l'hanno assolta. Mentre Casey Anthony si gode la sua libertà, Caylee Marie Anthony non sarà mai in grado di dirci se è effettivamente salita su quella scala in piscina ed è annegata. La sua causa di morte rimane un mistero. Allo stesso modo anche Michael Jackson non sarà mai in grado di dirci come ha lasciato questa terra. Quando ci sono solo le parole dell'imputato contro il silenzio del defunto, chi è lì a difendere la vittima da false accuse e insinuazioni?

Mentre può essere facile da dimenticare per alcuni, il dottor Conrad Murray è al momento la persona sotto processo, non Michael Jackson. L'uso delle stesse strategie machiavelliche che sono state impiegate per difendere Casey Anthony dovrà essere circoscritto e monitorato attentamente dal giudice, dalla giuria e dal pubblico televisivo con il procedere del caso Murray. L'offuscamento disastroso della verità che si è verificato ad Orlando solo pochi mesi fa, può essere impedito nell'aula di tribunale del giudice Michael Pastor.

Purtroppo il team legale di Murray sembra aver già preso più di qualche pagina dal manuale di Jose Baez (l'avvocato di Casey Anthony, ndt). In diverse udienze preprocessuali è diventato evidente che gli avvocati di Murray avevano attentamente studiato le dinamiche del processo Anthony e i fattori procedurali in grado di garantire un esito favorevole per il loro cliente. Hanno fatto riferimento all'attenzione mondiale dei media che il procedimento Anthony ha raccolto e all'influenza potenzialmente dannosa dei commenti di esperti legali come un modo per razionalizzare l'isolamento dei giurati e il divieto di trasmettere il processo in televisione. Il giudice Pastor ha preso la decisione intelligente di negare queste richieste, che avrebbero posto limitazioni irragionevoli alla libertà del pubblico, della stampa e della giuria. La completa trasparenza è un passo positivo per preservare i diritti della vittima nel corso di questo processo.

Se la squadra legale di Conrad Murray ha intenzione di utilizzare una strategia di difesa che "colpevolizza la vittima", la loro dichiarazione di apertura e l'interrogatorio dei testimoni probabilmente confonderà le percezioni negative e gli stereotipi su Michael Jackson in una teoria contorta della morte. Sono già stati fatti dei tentativi da parte degli avvocati di Murray di trascinare gli affari finanziari, la salute fisica e mentale, così come le passate battaglie legali di Jackson nel vortice delle polemiche. Testimoni avrebbero dovuto testimoniare per la difesa su questi temi salaci e fortemente irrilevanti. Il giudice Pastor saggiamente ha deliberato di escludere molti di questi testimoni, sostenendo che la loro testimonianza non aveva valore probatorio sufficiente per affrontare le questioni legali primarie del caso. Un esame approfondito delle pratiche mediche del dottor Conrad Murray, le scelte etiche e lo standard di cura è ciò che deve essere al centro della scena in una corte di giustizia in questo momento. Il passato di Michael Jackson non ha un posto legittimo in questo processo attuale.

Affermando l'elemento appropriato del controllo giudiziario durante la fase pre-processuale, il giudice Pastor ha fatto un grande sforzo per evitare che il procedimento giudiziario imminente si trasformi in un esame pacchiano di Michael Jackson attraverso un inutile linciaggio della reputazione. Ha tentato di agire lealmente verso entrambe le parti, mentre proteggeva saldamente la vittima. Pastor continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nelle prossime settimane facendo in modo che l'accusa e la difesa agiscano entro i confini dell'etica professionale e seguano la procedura corretta del processo. È inoltre indispensabile che egli chiaramente faccia capire alla giuria il loro importante ruolo, la responsabilità e l'obbligo di cercare la verità, anche attraverso tutto il fumo negli occhi.

In definitiva, spetterà ai membri della giuria mantenere tutto ciò che sarà dichiarato al processo dalla procura e in particolare dalla difesa nella sua giusta prospettiva. I proclami gonfiati sono solo aria fritta, se non suffragati da fatti dimostrabili. I giurati non dovrebbero essere distratti da tali iperbole. Devono pensare in modo critico e logico sul fatto che le prove concrete presentate in tribunale si accordino in realtà con le affermazioni fatte dagli avvocati nelle loro dichiarazioni di apertura e negli esami dei testimoni. E' solo allora che la giustizia può essere adeguatamente servita senza che la vittima debba essere vittima di nuovo.

www.huffingtonpost.com/matt-semino/conrad-murray-trial_b_975...


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Altro articolo di Matt Semino :

Conrad Murray e le voci che suonano vere - dall' Huffington Post

[Modificato da Trilly-88 06/10/2011 12:17]
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