| | | Post: 3.056 | Registrato il: 20/08/2009 | Sesso: Femminile | Dangerous Fan | | OFFLINE | |
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Liz a Neverland - 4^ parte -
...no, vabbè, ce l'ho fatta, non potevo lasciarvi senza la parte conclusiva....
-4^ ed ultima parte-
Dato il passato di Elizabeth, una sua affermazione durante la conversazione con Oprah ("Michael è l'uomo meno bizzarro che io abbia mai conosciuto"), non è poi tanto stravagante.
In quell'occasione è stata definita un'ingenua, ma in realtà la sua è stata una risposta arguta.
In effetti è innegabile che lei abbia conosciuto - attraverso storie sentimentali, matrimoni, intrecci vari- alcuni uomini fra i più bizzarri, violenti, dissoluti e perversi che ci si possa immaginare. Ha avuto a che fare con bruti, ubriaconi, perfino con criminali. Uno dei suoi amanti, Henry Wynberg, fu beccato a manomettere i contachilometri delle auto usate che vendeva, ed è stato con lui che Elizabeth ha cominciato a produrre profumi.
E' stata presa a schiaffi da Nicky Hilton, tradita da Richard Burton, calunniata da Eddie Fischer.
Ha venduto un diamante da 69 carati e la sua Rolls Royce viola per aiutare John Warner ad arrivare in Senato.
Larry Fortensky -il povero bevitore di birre che con Elizabeth ha fatto il suo primo viaggio in aereo ed è andato per la prima volta in un paese straniero- userà forse una parte del due milioni di dollari ricevuti al momento del divorzio per pagarsi un seminario sulla corretta gestione della rabbia. Poi ci sono gli amanti, che come si sa vanno da Max Lerner a Ryan O'Neal, con in mezzo anche Carl Bernstein, Bob Dylan e un ex ambasciatore iraniano.
Accostato a questo branco, Michael -che afferma di non bere nè fumare nè prendere droghe- le deve sembrare veramente un Peter Pan.
Si sa che parla spesso a sussurri e una delle sue esclamazioni caratteristiche è "uiiii!".
La sua generosità nei confronti di questa donna che adora ricevere regali ne fa il suo mecenate, oltre che il compagno di giochi.
Mi è sembrato comunque che ogni rapporto abbia comportato per Elizabeth l'interpretazione di un nuovo ruolo, come se ogni matrimonio, per esempio, fosse stato un film con un inizio, una fase di mezzo e una conclusione. E ogni film -con un suo protagonista maschile, suoi costumi di scena, ambientazioni, punti salienti- significava per lei un'immagine differente, come se ogni volta un direttore artistico particolarmente inventivo avesse messo mano al progetto.
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Qualcuno dei suoi matrimoni è stato un melodramma, qualcuno una tragedia.
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La condizione di moglie come ruolo cinematografico? I matrimoni come film? Ho deciso di chiedere a Elizabeth se le sembrava un'interpretazione calzante.
Un pomeriggio, mentre stavo per andare a casa sua, ho visto in televisione John Warner che parlava della guerra nel Kosovo. E' il presidente della commissione del Senato per le forze armate, ma anche con tutta la benevolenza si può solo trovarlo ottuso e vanitoso, borioso, per nulla persuasivo, con quegli occhi ravvicinati e il cranio stretto che gli danno un'aria da cocker.
[IMG]http://i52.tinypic.com/29ogw3c.jpg[/IMG]
(N.B. dopo la magnifica descrizione di questo prototipo vi beccate pure la foto)
Parlando del matrimonio con Warner, Elizabeth mi ha detto: "A un certo punto mi sembrò che se non ne fossi uscita subito sarei impazzita; non potevo più avere un'opinione personale su niente, ero solo la moglie del candidato."
"sembra il titolo di un film, La moglie del candidato", ho risposto io
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Di vita in vita di ruolo in ruolo. Passano 10 anni, il film successivo si intitola La moglie del camionista. Niente più gioielli, Elizabeth è in jeans, sposa adorante di un lavoratore monosillabico di nome Larry.
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Il camionista Larry cominciò a bere e ogni tanto il temperamento gli s'infiammava. Nella sua indolenza voleva solo guardare la televisione tutto il giorno e bere birra; la sua dipartita da Bel Air era diventata inevitabile. Fine del film.
Con il mio paragone fra queste sventurate storie d'amore e il cinema non intendevo certo sminuire la loro portata. Ritenevo anzi che Elizabeth meritasse ogni elogio, perchè ogni volta ci metteva tutta se stessa e si lanciava nel ruolo della sposa con grande fervore.
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Se pensa alle storie di Hollywood, alla fama, le viene da ridere. Dice che da quando lei era una star bambina è cambiato tutto. "Allora stare sotto contratto era una cosa atroce." Anche Michael Jackson ha accennato a storie simili. Elizabeth dice: "Mi davano in prestito a un'altra casa di produzione per cinquecentomila dollari e io ne prendevo cinquemila alla settimana. C'era da incazzarsi, scusa l'espressione. Era proprio ingiusto."
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Michael Jackson è aria pura, e forse il film conclusivo di Elizabeth è quello che sta recitando ora con lui, più corrispondente alla sua vita di un Mago di Oz aggiornato. Sul tavolino della biblioteca di Michael, a Neverland, ci sono due libri: Peter Pan e una raccolta di fotografie che hanno per soggetto Michael stesso, HIStory. L'iconografia di Peter Pan è sparsa per tutta la casa.
Quasi consapevolmente Elizabeth e Michael recitano la loro parte in una prosecuzione del libro di James Barry.
Peter e wendy, nella loro versione è ancora più bizzarro, più variopinto, più completo e senz'altro più lungo di tutti i film matrimoniali che ho cercato di analizzare a Bel Air insieme alla riluttante Elizabeth. La moglie del cantante confidenziale, La moglie del candidato, La moglie del camionista e tutti gli altri film hanno molto meno da dire di questa storia centrata su una Wendy arrivata a età matura e su un Peter che vive ritirato rifiutandosi d'invecchiare.
Non ci sono conflitti, nè alcuna probabilità che se ne creino; non c'è sesso e neanche battaglie, sconfitte, perdite. Per quel che ne ho capito i due si scambiano tani abbracci e tante confidenze e la storia ruota attorno infanzie perdute, piaceri segreti, picnic, voglie di cibi, gratificazioni immediate.
Se bramano un elefante, un concerto, un gioco, un jet che li porti da qualche parte, li ottengono subito. Il ranch Neverland è il luogo perfetto per la trama che comprende una madre con modi da ragazza, un figlio fanciullesco con la tendenza al mecenatismo, nell'aria il brivido del sesso -ci si tocca, ci si abbraccia, ci si tiene stretti- la vita come gioco e soldi in abbondanza. Ci sono perfino i pirati. Peter e Wendy dimostra di poter reggere, nessun matrimonio di Elizabeth è durato tanto a lungo.
Elizabeth ha appetito di vita, proprio appetito è la parola che mi è sempre venuta in mente se pensavo a lei; intendo gusto e anche una fame che non viene mai pienamente soddisfatta..................
Ha detto più volte che se per certi periodi è stata grassa non era perchè si sentiva infelice ma perchè ama mangiare. E adora le cose che ingrassano di più...........................
A Neverland, nella sala da pranzo di Michael, c'è stato invece un momento molto leggero: Elizabeth si è consultata a lungo con il cuoco e alla fine si è decisa per una grande omelette al formaggio con ketchup. Stava per addentarla con gusto quando si è accorta che qualcun altro aveva davanti a sé un piatto di patatine fritte tipo quelle di McDonald. "E queste dove le hai trovate?" gli ha chiesto con una voce tanto piena di voglia che nel giro di pochi minuti è arrivata una gran porzione anche a lei.
"Per favore Dio dammi una doppia porzione di vita" è questa probabilmente la preghiera di Elizabeth e il cibo è decisamente un tema elisabettiano.
C'è una storia su Elizabeth che apre il frigorifero di un amico e parla amorevolmente a quel che vede sui ripiani: "Adesso ti mangio...poi tocca a te...e poi mangio anche te...."
P.S. se avete come me curiosità di saperne di più sul profumo ecco dei link; credo che io oggi pomeriggio andrò a sentirlo da Coin....
spotx.blogosfere.it/2011/03/white-diamonds-la-fragranza-di-elizabeth-taylor-e-la-piu-venduta-tra-quelle-delle-star...
www.modalizer.com/il-profumo-delle-star-piu-venduto-white-diamonds-di-elizabeth...
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