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Love lives forever. Terminata: 25 capitoli. Rating: arancione

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2011 22:07
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14/12/2010 11:01
 
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Nipo!!!!!! Bellissimo il capitolo nuovo, molto molto dolce. Oddio, il sogno di Helena con le Fatine dello Zucchero mi ha fatto morire dal ridere :-DDD .....Bravissima Nipo!!!!! Speriamo solo che Mike si muova, sai, mi piacerebbe scatenargli contro Bubbles armato di padella :-DDDD .......Aspetto il prossimo!!!! Bacione

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14/12/2010 14:21
 
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Sara ho letto adesso il nuovo capitolo!! concordo con Sara questo è moltoooo dolce e anche molto divertente quando Helena sogna le fatine dello zucchero! hahahaha [SM=x47954] continua così! [SM=g27811]
un bacio [SM=x47938]


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BEAT IT 81, 14/12/2010 11.01:

Nipo!!!!!! Bellissimo il capitolo nuovo, molto molto dolce. Oddio, il sogno di Helena con le Fatine dello Zucchero mi ha fatto morire dal ridere :-DDD .....Bravissima Nipo!!!!! Speriamo solo che Mike si muova, sai, mi piacerebbe scatenargli contro Bubbles armato di padella :-DDDD .......Aspetto il prossimo!!!! Bacione



Beh, che dire... le padelle ci sono ma... non Bubbles! xD

ludo.94, 14/12/2010 14.21:

Sara ho letto adesso il nuovo capitolo!! concordo con Sara questo è moltoooo dolce e anche molto divertente quando Helena sogna le fatine dello zucchero! hahahaha [SM=x47954] continua così! [SM=g27811]
un bacio [SM=x47938]



Ma dove la vedete tutta sta dolcezza? Bah... [SM=g27820]
Vabbè ragassuole...
Spero che vi piaccia [SM=g27822]




Criceti, padelle e fantasia


7 Marzo 1988

21.oo pm


-Ti va di uscire?
-Mike, lo sai che è pericoloso, potrebbero riconoscerti e scoppierebbe il casino, in fin dei conti sei atteso per domani. Però... l'idea mi aggrada.
Sorrido, stare con lui è un gioco che non annoia mai.
Trenta minuti e parecchi travestimenti dopo, usciamo. Ora sto passeggiando per le strade di Pechino con un signore biondo con gli occhi azzurri, e stento a riconoscere Michael dietro quella maschera di trucco. Quando glielo faccio notare, ribatte divertito che proprio quello era il suo intento, e mi consiglia di prendergli la mano, così almeno potrò ricordarmi sempre chi è.
Quando gliela stringo, vedo che lui sorride, come se tutto fosse finalmente a posto nel mondo. Per me è di sicuro così, e forse mi sono illusa a vedere la stessa espressione sul suo viso...
Continuiamo a passeggiare tranquilli, Michael sembra godersi quell'attimo di normalità insieme a me. Per una volta il suo viso appare sereno, felice di essere in mezzo alla gente.
-Vedi Mike, la massa non è poi così terribile, almeno quando è presa dai saldi primaverili.
Ride. -Tu dici? Eppure sono certo che se mi togliessi di dosso tutto 'sto travestimento scoppierebbe un pandemonio.
-Sì, forse hai ragione, ma non è così terribile stare qui, no?
-D'accordo, hai vinto. Lo ammetto, mi sto divertendo. Però adesso voglio vendicarmi!
Senza preavviso, sento mancarmi la terra sotto i piedi. Urlo per istinto e realizzo che è stato Michael a prendermi in braccio.
-Michael! Soffro di vertigini!
-Ops! Scusa!
-Scusa un cavolo, mi girerà la testa.
Chiudo gli occhi e mi stringo forte a lui, cercando un punto fermo.
-Stai fermo?!
Sento solo una breve risata.
Quando finalmente il mio mondo finisce di girare, mi stacco da Michael...
... e mi accorgo che mi sta fissando in un modo... in un modo che non mi piace per niente.
Un modo pieno di... nonsoché.
Un modo che mi fa venire i brividi.
-Piantala di fissarmi così!
-Così come?!
-Così così!
-Adesso sì che è chiaro, oh sì.
Scoppia a ridere. Quel suono dolce mi fa sorridere.
-Avviso!
E così sono di nuovo fra le sue braccia.
-Ma la smetti?!
-Oh scusa... la prossima volta ti chiedo il permesso.
-Ecco bravo! Ma poi perchè questa mania?
-Non so, mi piace. Perchè ogni volta che lo faccio ridi, e mi piace vederti ridere.
-E se io non ridessi più?
-Ah.. ci devo ancora pensare!
Rido. E' più forte di me.
-Ma come, l'uomo definito 'il genio della musica' non sa farsi venire un'idea così stupida?
-Appunto, il genio della musica, non delle donne.
-Ah, ecco. Beh, ma allora non sei affatto versatile come ti definiscono.
-Già, per una volta che dicono una cosa buona la dicono anche sbagliata!
-Il fatto che abbiano detto una cosa buona è già un passo avanti o sbaglio?
-Dipende da come viene detta la cosa.
-Eh, vabbè, adesso vuoi troppo!
-Sì, sono proprio un perfezionista del cavolo.
-Lo vedi, hai capito la faccenda da solo.
Mentre camminiamo, assorti nei nostri pensieri, inizia a nevicare. E' strano che nevichi a Marzo, ma d'altronde i climi di qui sono freddi e non mi sorprendo. Mike, invece, guarda affascinato la neve come un bimbo. E' strano come una piccola magia del cielo riesca a farlo felice più di quanto faccia il mondo intero. E' strano, eppure vero.
-Riuscirò mai a vederti con i capelli sciolti, Helena?
-No, non credo. Mi danno fastidio.
Senza accogliere la mia opinione, mi toglie l'elastico che teneva insieme la mia coda e lo fa sparire nella mano. Ora i miei ricci cadono fino al ginocchio.
-Sono chilometrici!
-Te l'avevo detto che erano lunghi.
Lui affonda la mano in quei nodi ordinati, carezzandoli dolcemente.
Nota un parco poco distante e prendendomi per mano mi ci conduce con estrema delicatezza.
Mi sdraio su quel manto di erba e neve che sa di magia e zucchero filato, un po' freddo, però.
E' una strana magia che fa sentire bene.
-Sai Helena, in verità non ti ho portato qui perchè mi andava di fare una passeggiata. Voglio parlarti senza gente indescreta attorno e ho pensato che questo fosse il posto ideale.
-Forse tutto ciò che sto per dirti suonerà ridicolo, e suona ridicolo nella mia testa. Ma... ascoltami.
-Certamente, Michael. Sono qui per questo!
-E' un po' complicato da spiegare...
-Non vado di fretta, tranquillo.
-D'accordo... comincerò dall'inizio allora. Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? A Gennaio. Ti ho preso la mano e ti ho portata fuori. Sembravi così... fragile ai miei occhi. Andavi protetta. Andavi consolata. Eri un essere fragile. Dovevo essere io quello forte, dovevo essere io quello che ti avrebbe sempre sostenuta. E credo di averlo fatto... fino all'altro giorno. Sono crollato inconsapevolmente davanti a te, te, che avresti avuto tutto il diritto di piangere... mi sono arrogato il tuo diritto, ti ho costretto a sopportare il mio dolore, il mio inutilissimo dolore. Tutto questo non ha senso, eppure mi sono lasciato andare come il bambino che sono, senza badare ai tuoi sentimenti... importavano solo le mie lacrime, e il fatto che mi stessi anche cavando gli occhi a forza di piangere... Ti ho costretta a restare vicino a me, magari tu nemmeno lo volevi, ma io ti ho imprigionata e ti ho appesantito di un dolore falso e inutile... scusami davvero.
-Tutto qui?- gli chiedo senza scompormi.
-Sì, credo di sì.- non mi guarda, probabilmente si sta vergognando delle sue parole.
-Bene, signor Jackson.- mi metto a cavalcioni su di lui, ancora sdraiato supino, senza rendermi conto della poca innocenza della situazione- sappia che non ho nessuna intenzione di accettare le sue scuse, perchè sono ridondanti. Non me ne sarei andata comunque, in quel momento volevo solo che smettessi di piangere. Quello che mi importava era te, non me, io non contavo dentro quella camera, c'eri solo tu. Tu avevi bisogno di aiuto, non io, ed io ho cercato di aiutarti come qualunque persona che ti volesse un po' di bene, immagino. Il mio gesto non è stato niente di speciale, solo un gesto di amicizia che avrebbe potuto fare chiunque. Sono stata abbastanza chiara?
Non dice niente, sorride e basta. Un sorriso che racchiude tante cose, dolcezza, felicità e... amore?
Ma non ho tempo di pensare ad altro, perchè un bacio dolce come la neve che scende su di noi si posa sulle mie labbra, trasmettendo loro tanto amore.
Quando Mike si stacca da me, sussurra dolcemente, e con un'ombra di risata:- Se ho fatto questo dì grazie ai criceti che albergano nella mia testa, che proprio stamattina mi hanno preso a padellate la coscienza per farmelo fare.
Così, avvicinandomi piano al suo orecchio, dico:- Ehi, grazie! Ci avete messo tre mesi ma ce l'avete fatta!
La sua dolce risata sale verso il cielo, fondendosi con la neve, e con le nostre anime, che ora sono intrecciate sotto il segno di uun sentimento capace di cambiare il mondo.
[Modificato da _Sara95_ 18/12/2010 19:10]

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Evviva i criceti armati di padelle del cervellino di Mike!!!!!!!!!! Vedi che le cavolate che spara la Zia ti servono ;-))))), a parte tutto, sono davvero felice che tutte le scemate che sparo ti vengano utili :-)))))).
Capitolo bello e dolce, il finale poi è troppo romantico e dolcissimo. Brava Nipo, così si fa ;-))) !!!!!!. Bacione Sara

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19/12/2010 18:26
 
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Re:
BEAT IT 81, 19/12/2010 1.36:

Evviva i criceti armati di padelle del cervellino di Mike!!!!!!!!!! Vedi che le cavolate che spara la Zia ti servono ;-))))), a parte tutto, sono davvero felice che tutte le scemate che sparo ti vengano utili :-)))))).
Capitolo bello e dolce, il finale poi è troppo romantico e dolcissimo. Brava Nipo, così si fa ;-))) !!!!!!. Bacione Sara




Si mi servono e nemmeno poco XD
E infatti cascava il miele dal pc XD
Però mi sono divertita a scriverlo, e spero che mi sia venuto bene! [SM=g27838]

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Dite quello che vi pare, ma io non sono gelosa. Sono le altre che si avvicinano troppo a lui.

8 Marzo 1988


Di nuovo un concerto. Diventa qualcosa di abituale, andare in scena di sera davanti a milioni di persone. Non ci fai nemmeno più caso.
Beh, ovviamente questo succede se ti chiami Michael Joe Jackson.
Sfortunatamente, il mio nome è ancora Helena Chiara Meniescu Salvatore.
Il che vuol dire che un violino è più rilassato di me, ora.
Potrebbe arrivare anche Carla Fracci a calmarmi ora, ma so che non reagirei per due motivi:
1) Oggi vado in concerto
2) Ieri.
Beh, veramente la parola ''ieri'' non si adatta molto bene a quel che è successo ieri.
Solo che è stato così... meraviglioso e magico e perfetto... così... jacksoniano!, per poterlo descrivere.
Mi ha baciata.
Lo aveva già fatto prima, ma si era trattato solo di lavoro.
Puro e semplice lavoro.
Niente di più.
Ma adesso... adesso è tutto diverso.
Forse adesso sono più confusa di prima. Il mio cuore dice che va tutto bene e saltella dalla felicità, la mia mente dice che è sbagliato e che lui soffrirà.
La mia mente non ha torto. Non posso essere così egoista da pensare solo alla mia felicità. Devo pensare alla sua, alla sua vita, al suo futuro, alla sua famiglia. Io... gli farei male e basta, e non potrei sopportarlo. Devo troncare sul nascere tutto questo.
Anche se so che probabilmente la mia mente si proietta troppo avanti, ho come l'impressione che Michael ora non mi veda più come una semplice amica.
Anzi, ne sono certa.
Michael, sei veramente stupido. Ti farai male.
Ah sì? Helena Salvatore, ti preoccupi troppo degli altri. Credi che tu non soffrirai? Ma dai su!
Ma lui... lui...
Lui cosa?! Lui, è stato stupido ad innamorarsi di me. Un idiota! Un cretino! Un... un...
-SEI UN CRETINO!- urlo alla porta semiaperta della mia camera.
Alla quale, ovviamente (per la serie: e quando mai), era appoggiato Michael.
-Ma davvero.
-Ma davvero!-urlo di nuovo, infuriata. -E piantala di sorridere a quel modo!
Continua a sorridere.
Arrabbiata peggio di Paperino, mi metto a scrivere furiosa.

''Caro Diario,
Beh, sappi che è uno scemo, cretino e senza cervello! Mi sono chiarita?! NO, NO, e NO!''


Le lettere bucano la pagina con prepotenza, sfogando la mia rabbia. Mi calmo. Faccio un respiro profondo...
... e lui è ancora lì, a fissarmi preoccupato.
-Helena...?
-Che cosa c'è? No aspetta non dirmelo, non chiedere nulla Mike. Ne va della mia integrità morale.
-Cosa hai fatto, Hele?
-Niente, lascia stare.- oh sì, è tutta colpa del signor Magic qui presente, vero? Io sono un'idiota totale!
-Quando una persona non fa niente si mette a urlare? Sono queste le usanze della Romania e dell'Italia? Forte. E quando succede qualcosa di grave?
Nonostante tutto, riesce a strapparmi un sorriso.
-Beh, quando andremo in Italia te lo farò vedere!
Mi alzo dal letto e prendo la spazzola, tentando di tenere a bada quella massa di riccioli scuri che non stanno mai fermi.
-Non ti azzardare a legarteli!
-Ma non è che mi azzardo, lo faccio e basta.
Quando cerco l'elastico però, mi rendo conto che ce l'ha ancora lui.
Borbottando parole incomprensibili perfino a me stessa esco per andare alle prove seguita da Mike.
***
Sguardi assassini, sorrisi maliziosi, mosse sensuali. Come sempre, d'altronde. La piccola e innocente Joanne sempre troppo vicina a lui, Chris che se la ride, e Michael che tenta di scansarsi senza toccarla.
Ed io che rido ancora più di Chris, perché so che ora Michael è mio. Non sono mai stata molto gelosa, se sono sicura che quella persona è mia, può fare e dire quello che vuole, perché tanto resta mia.
Perciò gli sorrido sadicamente, lasciandolo alla piovra Joanne. Mi fa quasi pena, a dire la verità.
Beh, ho detto quasi.
Insomma, ho passato due mesi a struggermi per lui. Ora è tempo di fargliela pagare! Però forse... gliela sto facendo pagare troppo cara.
Quindi decido di intervenire, un filino gelosa:- Sai Michael, non ricordo molto bene ''The Way You Make Me Feel'' potremmo ripassarla? Ho paura di sbagliare...
Mike ovviamente coglie la palla al balzo, sorridendomi grato:- Ma certo Helena, subito! Joanne, potresti mettere la musica, per favore?
Ma che carino! Addirittura per favore...
Appena la musica parte, mi mette una mano sulla schiena, facendolo passare per un movimento complicato, e mi sussurra grato:- Grazie, Helena. Tu non sai da quale belva mi hai salvato...
-Oh, sì che lo so Mike. Per questo l'ho fatto!
-Che c'è, sei gelosa?
-Forse, un po'.
-Oh, la mia piccola gelosona!
-Piantala!
Facendo passare il mio schiaffo per un movimento, scoppio a ridere. Michael, stupito, ricambia con uno sgambetto che mi avrebbe fatta volare giù dal palco, se non ci fossero state le sue braccia a prendermi prima.
-Ma ragazzi, siete fan-ta-sti-ci! Dico davvero, una coppia stupenda! Quando vi sposate?
Quelle parole ci fanno voltare istintivamente verso il possessore della voce, che non è altri che Diana Ross, la migliore amica di Michael.
-Diana, è solo una ballerina!- Michael risponde con una mezza risata.
Solo una ballerina? Bene, signor SonoFigoEMeLaTiro!
Una gomitata si infila fra le costole di Michael, che nonostante tutto continua a sorridere, dandomi una botta sulla schiena.
Diana, che non sospetta di nulla, cordialmente comincia a informarsi dello stato di salute di Michael, di come siano le prove, se aveva provato tutte le canzoni ecc ecc.
In tutto questo tempo Michael ovviamente non mi ha lasciata andare, anzi, mi ha stretta ancora più forte, ed io che cerco di liberarmi combatto una battaglia persa in partenza. Mi arrendo, lasciandomi andare fra le sue braccia, e intercetto lo sguardo assassino di Joanne, che avrebbe tanta voglia di uccidermi in questo momento.
Mike, apparentemente indifferente agli sguardi focosi di Joanne e quelli stupiti del corpo di ballo, si siede, sempre con me in braccio, invitando Diana a fare lo stesso. Quei due cominciano a chiacchierare come due oche giulive amiche di vecchia data, ed io sempre scocciata in braccio a lui.
Insomma, non è che non mi faccia piacere, solo che... è un po' imbarazzante starsene accomodati nelle braccia del tuo amico/amante/chetihabaciata/nemmenoluisacosavuoledate davanti a una sua amica... no?
Evidentemente per Mike no.
Ci salva un membro dello staff, che urla praticamente ai quattro venti che il concerto inizierà fra venti minuti.
Diana, allora, sorride, si scusa e va a sedersi in prima fila, nei posti riservati.
Con tanta delicatezza quanto quella di un tir, il direttore generale spinge tutti i ballerini dietro le quinte, dicendoci di prepararci ''perchè altrimenti vi licenzio tutti!''. Io non mi preoccupo, il mio turno arriverà tardi visto che devo fare solo Smooth Criminal e The Way You Make Me Feel, perciò vado a stendermi tentando di riposare la mente.
Noto però una strana agitazione nell'ala dei coristi, e Michael in particolare sembra agitato. No... arrabbiato.
Mi avvicino senza farmi notare a Michael e gli sussurro piano:- Mike, che succede?
-E' sparita la corista!
-Quale corista?
-Eliza, quella che avrebbe dovuto fare insieme a me I Just Can't Stop Loving You!- i suoi sussurri sono veloci e arrabbiati, intrisi di preoccupazione.
-Oh...- so cosa dovrei fare, giuro che lo so, ma mi vergogno troppo di dirlo. Ma le mie labbra si muovono prima ancora che io possa fermarle.
-Michael... canto io.
Lui si gira verso di me con un'espressione a metà fra lo stupito ed il grato. -Sai cantare?
-Sì... ho imparato da piccola.
-Oh beh, perfetto allora!- felice, si rivolge al capocanto dicendogli che avrei cantato io.
Vorrei sotterrarmi, ma è troppo tardi per farlo ormai.
***
Another Part Of Me è appena finita. So che ora toccherà a me cantare, e a dirla tutta non è che mi senta tanto sicura... e se stonassi? E se andassi fuori tempo? L'ansia mi assale, come sempre prima di entrare in scena. Chiamatelo panico da palcoscenico, adrenalina, come vi pare, ma qualunque cosa sia blocca la voce, fa arrivare la timidezza a livelli stratosferici e impedisce anche solo il minimo movimento.
Ho paura. Una paura scema a dirla tutta, una paura che non dovrebbe esistere.
Canterai vicino a lui, Helena. Cosa vuoi di più?
Ma è proprio questo il punto. Ho paura di sbagliare.
Non ho tempo per pensare, perchè il capocanto abbaia di sbrigarmi a salire sul palco.
''This time the wind blows, I hear your voice so... I call your name...''
Ed è naturale che io mi calmi, sotto il mormorìo delicato di una canzone d'amore. Le parole mi sgorgano dalla gola dotate di vita propria, emozionandomi ed emozionando anche lui, tant'è che lo vedo asciugarsi una piccola lacrima.
Un concentrato di emozioni, ecco cos'è il nostro duetto.
Amore vero e sincero, celato solo agli occhi di chi non sa riconoscerlo.
''Cause I just can't stop loving you''.
E la canzone finisce, Michael si prende tutti gli applausi mentre io me ne vado dal palco, felice di averlo reso felice.

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20/12/2010 21:35
 
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Sara ho letto questi ultimi due capitoli! bellissimiiiii!!!l'ultimo fa troppo ridereeee ahahahhaha scusa non ho capito bene...Mike sarebbe un amico/amante/chetihabaciata/nemmenoluisacosavuoledate...giusto?? [SM=x47954] la prima volta che l'ho letto ho perso il filo... [SM=g27828] nella parte in cui Hele doveva cantare mi ha preso l'ansia pure a me! [SM=x47958] la fine è magnifica come sempre e mike con la lacrimuccia... [SM=x47963]
grazie grazie grazie per questa storia! [SM=x47963]


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Re:
ludo.94, 20/12/2010 21.35:

Sara ho letto questi ultimi due capitoli! bellissimiiiii!!!l'ultimo fa troppo ridereeee ahahahhaha scusa non ho capito bene...Mike sarebbe un amico/amante/chetihabaciata/nemmenoluisacosavuoledate...giusto?? [SM=x47954] la prima volta che l'ho letto ho perso il filo... [SM=g27828] nella parte in cui Hele doveva cantare mi ha preso l'ansia pure a me! [SM=x47958] la fine è magnifica come sempre e mike con la lacrimuccia... [SM=x47963]
grazie grazie grazie per questa storia! [SM=x47963]




Ahhahahaha si Mike è più o meno quello XDXD
Si quella parte veramente non sarebbe dovuta esistere ma alla fine mi piaceva troppo l'idea!
Ma grazie a te! [SM=g27822]

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Nipo!!! Oddio, la tua vena comica ha colpito ancora, troppo forte la scena della sala prove, xò, la botola x Joanna a quando? Dai dai :-DDD. La parte finale del capitolo è stupenda, è proprio Amore!!!! Nn vedo l'ora di leggere il seguito !!!! Baci Zia Sara

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BEAT IT 81, 21/12/2010 11.21:

Nipo!!! Oddio, la tua vena comica ha colpito ancora, troppo forte la scena della sala prove, xò, la botola x Joanna a quando? Dai dai :-DDD. La parte finale del capitolo è stupenda, è proprio Amore!!!! Nn vedo l'ora di leggere il seguito !!!! Baci Zia Sara



Ahahah zia non temere, la botola arriverà presto, ma in attesa... gustati questo capitolo!



Adesso cominciamo a esagerare! Ti prego... posso ucciderla?

9 Marzo 1988
Siamo ancora in Cina, dobbiamo fare il secondo spettacolo. E' sempre molto difficile lavorare in un posto che non è casa tua, ma ci stiamo facendo l'abitudine.
E' da stamattina alle cinque che non faccio altro che mangiare barrette al cioccolato, e lo sto facendo anche adesso, mentre Michael prova insieme a Joanne She's Out Of My Life. Beh, a dire il vero sto ridendo come una matta, senza farmi vedere, è ovvio.
Joanne si avvicina, Michael si scansa, Joanne gli va dietro. Abbiamo una sala enorme e loro l'hanno percorsa tutta almeno due volte. Quando Joanne abbraccia Michael, che poveraccio perde l'equilibrio, scoppio a ridere apertamente. Che ridicola.
-Helena!- mi riprende Michael senza sapere se essere arrabbiato perchè io sto ridendo o irritato perchè la bambola gonfiabile gli si è attaccata come una cozza allo scoglio.
-Sì?
-Piantala- mi sillaba con le labbra senza emettere suono.
Molto eloquentemente, faccio il gesto di tagliare la gola e lui annuisce, sorridendo.
Non avrei mai pensato che fosse così perfido, ma evidentemente mi sbagliavo. E' anche vero che una come Joanne è molto difficile da sopportare, specialmente in tempi come questi.
Finalmente, finita la canzone, Michael ha la possibilità di respirare un po'.
-Mio Dio, quella non si staccava più!
-Che ci vuoi fare Michael, è l'amore...
-Ma no! Io non lo ricordo così... appiccicoso! Voglio dire, io e te mica siamo sempre attaccati!
-Questo perchè sai perfettamente che io non ti sopporto, Michael.
-Andiamo, Helena. A parte gli scherzi, questa situazione non si regge più.
-Tutta colpa del tuo fascino.
-Eh figurati, è sempre colpa mia.
-Naturalmente, Mike. Avevi dubbi?
Non può rispondermi, perchè Joanne si intromette fra noi e trascina Michael a provare, causa ''la mia memoria salterina che proprio mi impedisce di ricordare''. Sì, come no, razza di piovra semiumana. Praticamente l'unico scopo della sua vita è avvolgere Michael nelle sue spire maligne.
D'accordo, forse sto esagerando, ma chi non la penserebbe come me in una situazione del genere?
Senza contare che, al di là del suo comportamento, Joanne è obbiettivamente una bella ragazza, bionda con gli occhi verdi. Proprio il genere di ragazza alla quale augureresti una cellulite e un'obesità di quelle cronico-drastiche. Esattamente il contrario di me, un'oscura ragazza che scruta il mondo attraverso occhi neri come la pece.
Anche in questo caso sto esagerando...
Forse ho una tendenza megalomane...
Dovrei smetterla. Per davvero. Fidarmi solo di quello che vedo.
Ma quello che vedo non è altri che Michael e Joanne praticamente insieme dalla mattina alla sera,perchè poi dalla sera alla mattina fortunatamente sta con me.
Non è da fraintendere, non sono gelosa, affatto, solo che mi dà fastidio.
D'accordo, magari solo un po' gelosa.
Un po'.
E' naturale essere gelosi, no? Perfettamente naturale. E poi sono giustificata. Se non ascoltassi le sue parole potrei quasi dire che preferisce stare con Joanne che con me!
Forse me la sto prendendo un po' troppo con lui. Ma il fatto è che tutta questa situazione mi urta i nervi in una maniera quasi ossessiva e opprimente.
Però non sono gelosa.
-No no no, non va assolutamente bene questo sound, dobbiamo modificarlo.
-Ma, Michael, non possiamo! Oggi c'è il concerto, e... insomma, hai provato sempre la canzone con questo sound, le coriste non sono preparate...
-La corista, cioè... se ricordo bene non avevamo altra base che quella musicale, o sbaglio?
-Sì, ma...
-Chiamatemi Eliza.
Eliza, la corista dell'altra volta, arriva trafelata in meno di cinque minuti, spiegando che si trovava praticamente dall'altra parte del plesso a provare.
Quando Michael le chiede il motivo della sua assenza nella data scorsa, quando avrebbe dovuto cantare, si giustifica dicendo che aveva avuto dei problemi di voce dalla mattina.
-E non avresti dovuto avvisarmi?
Sembra arrabbiato ora. Però si calma immediatamente, conscio che arrabbiarsi non gioverebbe a nessuno.
-Non lo dico per me, lo dico solo perchè ora voglio cambiare il sound della canzone e, dato che lo farò, non potrai cantare.
Eliza se ne va, ovviamente dispiaciuta.
Penso che situazioni come queste richiedano il rosicchiamento delle unghie fino a cessata esistenza delle braccia.
Insomma, parliamoci chiaro. Sei veramente un'idiota se ti scordi di avvertire il tuo capo del fatto che stai male e che quindi non puoi cantare.
-Michael, penso che il problema sia ritrovare la ragazza che ha cantato ieri.
Sento una risata provenire dalle parti del capocanto e di Michael, e mi chiedo perchè lui stia ridendo.
Solo poi capisco. Ma è ovvio, quella ragazza sono io.
-Helena!
Mi alzo in piedi, godendomi lo sguardo scioccato di Joanne.
-Sì, Michael?
-Dovrei chiederti un favore... Eliza non può cantare perchè ho deciso di cambiare il sound, e mi chiedevo se potessi farlo tu...
-Ma certo!
Al capocanto non sembra vero che quella ragazza che ha cantato sia proprio lì davanti a lui, e comincia a farmi le domande più improbabili, alle quali io non so assolutamente cosa rispondere: qual è il mio stile di canto, se so tenere il falsetto per più di quindici secondi...
-Signor Keyne, io sono una ballerina, l'unica cosa che posso dirle è che lo schema vocale preso a modello per la mia voce è stato quello di Michael. Non so quanto questo possa aiutare...
Ora è felice come se fosse arrivato Babbo Natale.
-Se aiuta?! Non avremmo potuto sperare di meglio, mia cara.
Scusandosi con Michael mi porta nel plesso riservato al canto, e lì cominciamo a provare la canzone sopra il sound modificato.
Mi sento come un pesce fuor d'acqua. Il microfono non è il mio elemento, e non mi sento dentro nella canzone come invece è successo mentre cantavo con Michael.
Il signor Keyne invece è entusiasta della mia voce, e dopo solo due ore di prova mi rimanda a provare le coreografie o, per dirla con parole sue, ''vai a fare il tuo lavoro''.
Sì, mi sento decisamente meglio a fare il mio lavoro.
Come dire, sono nel mio elemento. Ed è decisamente più facile ballare che cantare. E attenta alla musica, e attenta al tempo, e attenta alla voce... ballare è più istintivo. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8. La tua energia è concentrata in quegli otto secondi, un movimento confluisce armonicamente nell'altro e non c'è tempo per pensare, per riflettere e per concentrarsi. Succede tutto improvvisamente, in quei preziosissimi otto secondi.
Michael è sorpreso di vedermi tornare dopo solo mezz'ora.
-Come mai così presto, Helena? Non dovresti provare?
-A quanto pare al signor Keyne piace la mia voce.
Rimane stupito, mentre io col sorriso sulla faccia mi vado a sistemare in ultima fila, come al solito.
***
Fra due ore inizierà il concerto. Ho smesso di provare, so tutto ormai. La mia memoria è così meccanica che potrei provare dormendo senza sbagliare nemmeno una mossa.
Sono chiusa nella mia camera d'albergo. Molto probabilmente tutto lo staff starà cercando la ragazza-miracolo che ha salvato lo spettacolo, ma non me ne importa niente.
Il mio dolore, che credevo morto e sepolto, è tornato a farmi visita come un vecchio amico. E' tornato a dirmi che sono una stupida a fare tutto questo, è tornato a dirmi che dovrei lasciarmi andare senza pensare a quello che avrebbe potuto essere.
-Cosa sto facendo?
Probabilmente anche mettersi a parlare con le pareti è indice di pazzia, ma oramai non ci faccio nemmeno più caso. Voglio solo sdraiarmi, affogare le sofferenze nella musica ed escludere il mondo. Lasciarlo fuori, a preoccuparsi di sé stesso in quel modo così schifosamente egoista, ma che da un perverso punto di vista è decisamente affascinante.
Affascinante, proprio come lui.
-Ma cosa diamine sto facendo?!
Non posso lasciare andare tutto ora! Sarei davvero egoista se lo facessi.
E piangere non serve a niente.
Sto quasi per aprire la porta, ma qualcuno dall'esterno mi precede, sbattendo la porta e abbracciandomi così forte che mi sembra di soffocare.
-Mi sono preoccupato tantissimo.
-Io... scusa, Michael...
-No no, scusa tu, Helena. Ti ho lasciato da sola...
Le sue labbra sfiorano delicatamente le mie.
-Non ti chiederò cosa hai fatto, Helena. Però, per favore, non sparire più così.
-Bravo, non mi chiedere cosa ho fatto, altrimenti uccido qualcuno.
-Perché, cosa hai fatto?
-Michael! Hai detto che non me lo avresti chiesto!
-Oh dai, sono curioso!
-Bene. Prometti di non arrabbiarti?
-D'accordo.-Mi prende in braccio, sedendosi sul letto. -Dimmi.
-Credo di essere gelosa, Mike.
-Gelosa?! E di chi...?
-Di quella razza di piovra gigante bionda! Sembra che tu voglia stare solo con lei!
-Oh, ma quanto sei bella quando fai la gelosa, piccola.
-Michael, ti consiglio di non scherzare su questo punto. Sai bene che sono davvero capace di uccidere.
-Ti senti rassicurata se ti dico che di lei non mi importa niente?
-Forse.
-Troppi dubbi, piccola. Just put your trust in my heart, and meet me in paradise...
-Ma davvero?
-Davvero. E andiamo su, ci staranno cercando.
Mi lascio portare da lui sul palco, e dall'inizio a fine concerto, sento crescere un sentimento nel mio cuore, un bellissimo sentimento.
Da vivere finchè dura.

You're the sun ɑnd I'm the moon.
In your shɑdow I cɑn shine.


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