Analisi ampiamente condivisa ed in vari punti provata-argomentata da fonti attendibili, ma non tutto mi torna:
ok, Michael acquista il famoso catalogo, è la personalità più conosciuta al mondo, è d'impatto, ma strigi stringi non mi pare che potesse costituire un gravissimo pericolo per qualcuno...
Michael non ha mai avuto interesse a schierarsi politicamente, quindi non mi pare potesero sussistere paure da questo punto di vista. Aveva sicuramente influenza su un vasto pubblico, ma i suoi messaggi non avevano nulla di sovversivo, lui voleva più che altro dare gioia alle persone, regalare un pò di evasione, invitava a prendersi cura dei bambini e del pianeta, non ad andare in piazza a rovesciare il sistema.
Sicuramente dava fastidio tanto potere in una persona di colore, ma io non ricordo davvero per nessun altro un tale massacro mediatico, e mi fermo a prima del '93, e non me lo spiego a meno che in qualche nascosto dossier dei servizi segreti non vi siano prove che Michael progettasse di prendere il potere con un colpo di stato e governare l'America imponendo a tutti di imparare il moonwalk!!
Le rivoluzioni sono sempre partite da idee,piu' o meno manifeste o manifestate!E' vero che probabilmente la sua intenzione era di diffondere idee di amore e di speranza,ma non si puo' negare che avesse raggiunto anche un certo potere avendo amicizie potenti,vedi i Clinton,che appoggiava nelle campagne elettorali.Bisogna guardare ai fatti in modo oggettivo,l'America ha nella sua storia il colonialismo e la persecuzione degli indiani,non e' affatto la societa' liberale che vuole far credere,il razzismo e' ampiamente presente!Non ci giurerei che anche da noi,se un nostro cantante raggiungesse simili livelli di fama e in qualche modo di potere,non si perpretasse una subdola battaglia contro di lui.Questo,pero',prescinde dal discorso che lui ha cominciato ad usare i mezzi di comunicazione per aumentare e diffondere la sua fama e poi ne e' rimasto travolto,sono due discorsi differenti!
@Ladytrhiller:non e' polemica,non sono d'accordo che si possa essere amici solo di chi ha la stessa nostra storia,pur nella sua unicita'.L'amicizia e' apertura del cuore a prescindere,il problema era questo,non era la probabile incomprensione ma la diffidenza nell'aprirsi e nel togliere le barriere.Ci sono sicuramente i motivi di fondo,ma e' quando si legittimano e non si cerca di cambiarli,crogiolandosene, che si e' nel vittimismo!