Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

I'll Be There - Fan Fiction (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2011 20:04
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
28/12/2010 00:07
 
Quota
Post: 3.978
Registrato il: 21/12/2009
Città: COMO
Età: 27
Sesso: Femminile
Bad Fan
OFFLINE
Buona sera a tutte, finalmente mi sono decisa a postare il capitolo 13, che apparirà come un completamento del precedente. Non so davvero come farei senza di voi, siete meravigliose! Vi voglio bene, non sapete quanto! Scrivere serve anche ad esternare le proprie emozioni ed è grazie al vostro sostegno che sono arrivata fino a questo punto.
Ora lascio a voi giudicare, buona lettura.

Capitolo 13

Spesso ciò che ci rende felici oggi equivale al motivo per il quale soffriremo domani: la situazione non tardò a presentarsi per Michael che da svariati mesi stava subendo in silenzio le accuse più crude che un essere umano possa sopportare. Tutto era incominciato da un perverso articolo di giornale pubblicato nel marzo del 1993, un mese e qualche settimana prima che io e Michael avessimo avuto l'occasione di conoscerci. Il contenuto di quell'articolo, ritenuto al quanto dubbio, parlava di presunti abusi inferti da Michael su un giovane ragazzino, del quale però la versione non appariva per nulla credibile.
Il fatto fece scatenare non poca tensione fra i fans e la gente comune di quasi tutto il globo: tabloids, giornali, riviste, persino telegiornali e show televisivi non facevano meno che elargire informazioni sui continui sviluppi, facendo diventare la vergognosa incriminazione pane quotidiano per la stampa.
Inutile descrivere come Michael avesse vissuto quel periodo e come io avessi sofferto per quella storia. Condannavo continuamente dentro di me coloro che avevano osato toccarlo, ledere l'animo fanciullesco che non faceva altro che amare il prossimo con tutto se stesso.
Nelle ultime settimane il caos mediatico si era quietato, ma non servì a lenire le ferite di Michael, ne tanto meno a porre fine alle accuse.
Da quando ci fummo incontrati l'argomento non prese mai spazio tra le nostre conversazioni: che significato avrebbe avuto discutere su un qualcosa di inventato da persone che affermerebbero anche l'impossibile pur di ricavarne profitti? Lui non me ne aveva mai parlato e non mi sarei mai presa la libertà di fargli domande, dopotutto, che diritto ne avevo? Nei momenti trascorsi insieme lo vedevo felice e sereno, mi illusi che tutto ciò appartenesse al passato mentre in realtà non era così.
Era abile a mascherare il disagio ed il rancore che portava in corpo, ma fino ad un certo punto: infatti quella notte non aveva resistito oltre e, anche se non si sbilanciò ad aprire il discorso, si sfogò ugualmente. Nonostante le difficoltà sapeva donare gioia agli altri anche quando non ne aveva abbastanza per se stesso e così aveva fatto con me, il suo volto ameno come un respiro di aria pura che invade i polmoni e li rigenera era una stella che brillava lucentissima e si distingueva chiaramente in mezzo a miliardi di costellazioni come la più meravigliosa. Ma questo rappresenta il pregio di saper amare incondizionatamente il prossimo o il difetto di danneggiare se stessi per rendere felice chi ci è vicino? Solo scrutando nel profondo dell'anima si può trovare una risposta esauriente al quesito.

L'abbraccio si sciolse quando esso ormai aveva calmato le sue inquietudini.
- Ti fidi di me? - la sua voce vibrava nel pormi quella domanda, per la quale non desiderava altro che una risposta affermativa.
- E come puoi dubitarne..sei l'unico di cui mi fido.. e tu?
- Sì, ma ci potremo dire sempre tutto come due veri amici?
- Certo, sempre... niente più segreti, ok?
- D'accordo - mi accarezzò la guancia ed io non potei fermare il brivido che mi attraversava interamente ogni volta che la sua pelle sfiorava la mia. Eravamo soli nel cuore della notte, il buio ci circondava ed allo stesso tempo era la cosa a noi più familiare poiché ci univa nella sua coltre scura facendo incontrare le nostre anime, privandole di ostacoli. L'armonia delle nostre voci, che avevano echeggiato timidamente e sommessamente nella stanza, pareva rimanere segreta fra le pareti; avrebbero potuto toglierci tutto, ma non i quei momenti. Le corde del suo cuore vibravano, fremevano, ma il viso domandava riposo dopo cotanta sofferenza.
- Michael, ora vai in camera e ti riposi. - esordii con un imperativo, ma dalle tonalità dolci e sommesse.
- Lo sai che non riesco a dormire.. - disse lui, lasciando che sul suo viso apparisse un timido sorriso.
- Come mai allora quando eravamo rimasti bloccati quella sera che mi hai portata a cena ti eri appisolato comodamente affianco a me? Quella volta non hai fatto fatica ad addormentarti.. - tentai di risollevargli il morale.
- Però era tutta un'altra situazione..
- E che c'era di diverso?
- C'eri anche tu quella notte.
- Michael, adesso sono qui con te a casa tua e se hai bisogno mi troverai in una stanza a due passi dalla tua. - riflettei qualche istante in cerca di qualcosa che gli facesse tornare il buon umore - Ma sai che quando fai così sei proprio appiccicoso!
- Io.. io appiccicoso??
- Ma sto scherzando! - adoravo vedere il suo viso riprendere luminosità e impregnarsi della luce di un sorriso, era maledettamente ed inconsciamente bello; in quei momenti non saprei dire chi dei due fosse stato più felice, giacché vederlo sorridere era per me una gioia mai incontrata prima.
- Hai visto che ti ho fatto tornare il sorriso? Vorrei vederti sempre allegro come ora.
- Che farei senza di te?
- Faresti come hai fatto quando non c'ero. – abbassai istintivamente lo sguardo che scivolò fra le pieghe del raso rosso della vestaglia di Michael. Quelle parole riecheggiarono nella mia mente come nemiche: se non ci fossimo mai conosciuti le nostre vite avrebbero proseguito per il loro corso, distanti ed estranee, ma non potevo più accettarla come realtà alternativa o più probabile. Immaginare la mia vita senza lui sarebbe stato simile a veder sbocciare un fiore privo di linfa e perciò prossimo all'appassimento, destinato a morire.
- In quel caso sarei sprofondato nell'angoscia più totale e avrei passato insonne una delle tante notti in cui non riesco a chiudere occhio, ma con te accanto è tutto diverso. - mi sfiorò il mento dando modo ai nostri sguardi di rincontrarsi poi mi sorrise teneramente mentre spostò dal mio viso una ciocca di capelli ripiegandola dietro l'orecchio.
S- e sono qui è soltanto perché ti voglio un bene infinito... adesso vai in camera tua e ricordati ciò che ti ho detto.. sono sicura che presto o tardi la finiranno di farti del male, l'importante è non abbattersi e non perdere mai la speranza.
- Ecco perché poi dico che sei un angelo. - il suo volto era tornato ad essere di nuovo lieto: la prima luce dopo una lunga tempesta. Le sue labbra si poggiarono sulla mia guancia donandomi un ultimo bacio prima di scomparire verso la sua stanza come era solito fare.
Ritornammo nelle nostre stanze, io ritrovai la bajour accesa, ma la spensi subito sdraiandomi sul letto. Michael fece lo stesso ed entrambi ci abbandonammo al blu notturno reso più chiaro dal bagliore lattescente della Luna, che divenne oggetto dei nostri sguardi, inconsci di incontrarsi ancora su uno stesso punto, lo stesso, fra altri miliardi di stelle.
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:33. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com