| | | Post: 19 | Registrato il: 24/10/2009 | Città: FIRENZE | Età: 32 | Sesso: Femminile | This Is It Fan | | OFFLINE |
|
Io non sono affatto arrabbiata, con nessuna di voi, siete liberissime di esprimere il vostro personale parere, dico solo che se ho scritto questo pezzo è per pura necessità, c'è un motivo ben preciso, che vi piaccia o no... La FF sarebbe diventata assurdamente noiosa se tutto fosse filato liscio come l'olio e per non scrivere sempre le stesse cose ho cercato di variare un po', per rendere la trama un po' più interessante, mi dispiace solo che non vi sia piaciuto, spero solo che, se continuerete a leggere questa storia, sia di vostro gradimento, ecco a voi il seguito, grazie a tutte
12° Capitolo
- Chi è? -
Chiese una voce femminile, a me familiare, dall'altra parte del citofono; esitai un attimo prima di rispondere...
- Sono Elisa... -
- Oh buongiorno signorina! -
Era Louise...
- Ciao Lou, Michael è in casa? Vorrei parlargli... -
"Di di no, di di no!" pregavo con tutta me stessa, incrociando le dita...
- Si, venga entri pure -
Gli enormi cancelli in ferro battuto si aprirono silenziosamente davanti a me, appena rividi quel luogo magico il mio stomaco sobbalzò e una strana sensazione, che non riuscivo a decifrare, mi pervase, memore dei bei momenti passati in quell'immenso parco con Michael... La governante mi venne incontro di corsa, sorridendomi...
- Signorina! Che piacere rivederla! Pensavo si fosse dimenticata di me... -
Disse stringendomi forte a se...
- Lou! Da quanto tempo... -
Sussurrai, ricambiando l'abbraccio...
- Ma è possibile che tutte le volte devo ripeterti le stesse cose? -
- Perchè? -
- Come te lo devo dire che DEVI darmi del tu? -
- Eh mi scusi... Cioè scusami signorina, è l'abitudine... -
- Non importa, tranquilla... -
- Vieni entriamo, devi raccontarmi un sacco di cose... Sai sono una "ragazza" curiosa io! -
Mi disse, tutta contenta, trascinandomi di forza dentro l'enorme villa...
- Io veramente dovrei parlare con Michael... -
- Adesso non può, sta facendo le prove per il suo imminente tour in Giappone e non vuole essere disturbato... Quando ha finito vado subito a chiamartelo... Devi solo aspettare un po' -
- Va bene , pazienterò... -
- Dai su, nel frattempo raccontami tutto! Ti ho vista sulla copertina di quella rivista sai? Eri bellissima! -
- Grazie... -
Risposi, diventando di un bel rosso pomodoro...
- Prego... Dovevi vedere la faccia del signorino quando gliel'ho fatta vedere... E' rimasto senza parole... Era arrabbiato con te, era geloso, come non mai, era disperato, piangeva... Non lo avevo mai visto così distrutto... Continuava a ripetere che gli avevi disubbidito, che non dovevi farlo, diceva che tu eri SUA... Credimi lui ti ama, è completamente innamorato perso di te... Da quando non state più insieme è sempre distratto, è triste, si chiude in sala prove e non esce per ore, ci rimane fino a tardi... Mangia poco e controvoglia... Se devo dirti la verità sono un po' preoccupata... -
Mi disse facendosi seria...
- Lou capisco la tua preoccupazione, sono preoccupata anche io, non sai quanto anche io lo ami... Ma è lui che mi ha lasciata... E' arrabbiato con me per quelle foto e tu sai meglio di me quanto sia oroglioso Michael... Non ammetterà mai di aver sbagliato e non vuole perdonarmi, lo so... Lui non sarebbe mai venuto a cercarmi, voglio parlare con lui a quattr'occhi... Voglio chiarire questa situazione... -
- Sai, sei proprio una gran brava ragazza, oltre che bella... Sei sincera, umile, intelligente, il signorino non può lasciarsi sfuggire una persona fantastica come te... -
- Grazie Lou, le tue parole sono bellissime... Grazie davvero, ma non penso di meritarmele -
- Stò solo dicendo la verità... Aspettami qui, vado a chiamare il signorino, dovrebbe aver finito... -
- Ok, ma non dirgli che sono qui, testardo com'è, se glielo dicessi, non vorrebbe nemmeno scendere... -
- Va bene, con una scusa lo faccio accomodare nel salone e tu, al mio segnale, lo raggiungi, ok? -
- Perfetto, ci stò... Vai pure, io ti aspetto qui -
Lou salì al piano di sopra, da dove provenivano dei rumori ovattati, mentre io, sola nell'ingresso, sentivo l'ansia, la preoccpazione, crescere dentro di me e diventare sempre più grande, quasi impedendomi di ragionare lucidamente... Pochi minuti dopo Lou fece ritorno, mi fece segno con la mano, dandomi il "VIA LIBERA", così, con passo incerto, tremando come una foglia al vento, guardandomi intorno con sguardo insicuro, mi diressi dove Michael, inconsapevolmente, mi stava aspettando e bussai alla porta chiusa, attendendo una riposta, chiedendomi quale sarebbe stata la sua reazione vedendomi...
- Lou sei tu? -
Chiese la voce soffice e delicata di Michael dall'altra parte della porta... Non risposi... La sua bellissima voce, quella dolce melodia che non sentivo da troppo tempo, mi aveva pietrificata... Cercando di calmarmi, riprendendo fiato, con la lentezza di una tartaruga, abbassai la maniglia di ottone e dischiusi leggermente la porta... Intravidi il profilo di Michael, quasi svenni...
- Avanti -
Disse lui, avvertendo la mia presenza... Ancora non poteva vedermi perchè ero nascosta dietro la porta, non sapeva che ero io... Stavo sudando, ero agitata, l'idea di scappare senza farmi vedere era forte, ma volevo, anzi, DOVEVO parlargli, a tutti i costi... Finalmente mi decisi e riuscii ad aprire la porta, feci un passo avanti, poi quando Michael si voltò verso di me, mi immobilizzai... Lui era lì, solo qualche metro ci separava e nessuno dei due aveva il coraggio di avvicinarsi... Era meraviglioso, la sua bellezza riusciva a lasciarmi sempre senza fiato... La sua espressione era indecifrabile, mi guardava, senza muovere un muscolo, non riuscivo a capire a cosa stesse pensando, un muro altissimo, invalicabile, ci separava... Provai ad aprire la bocca, a dirgli qualcosa, ma dalle mie labbra non uscì alcun suono... Non sopportavo tutto quel silenzio, era opprimente, avrei preferito che mi cacciasse via, che mi urlasse contro, invece mi guardava, con indifferenza, senza proferire parola... Nella stanza, il clima era surreale, quasi glaciale... Dopo due minuti interminabili di sguardi e occhiate, finalmente la mia voce tornò, come per magia, e riuscii a parlare...
- Michael... -
Sussurrai, non rispose, i suoi occhi, neri come il carbone, bellissimi, fissavano insistentemente i miei, provai a sostenere il suo sguardo ma era impossibile, abbassai la testa, mestamente e avanzai qualche passo... Arrivai a pochi centimetri da lui, allungai il braccio, la voglia di toccarlo, di accarezzarlo, era irrefrenabile, lo feci ed un brivido percorse velocemente la mia schiena... Non si scansò, rimase immobile, ma dai suoi occhi cominciarono a scendere tante calde lacrime silenziose... Non dissi niente, mi limitai ad abbracciarlo, forte... Sentire di nuovo il suo corpo contro il mio, il suo calore, era come toccare il cielo con un dito... Michael mi strinse a se, accarezzandomi i capelli, piangendo, in silenzio, ancora una volta non disse niente, ma non mi importava, non mi aveva respinta e questo era già un passo avanti... Gli accarezzavo la schiena, mentre cominciavo a piangere, mi era mancato così tanto, da morire... I nostri pianti silenziosi si unirono, diventando una cosa sola...
- Michael -
Sussurrai tra le lacrime...
- Ti amo... -
Riuscii a dire a bassa voce... Lui mi sentì, ma non rispose... Continuò a stringermi forte a se, reggendomi per i fianchi, il suo viso era sprofondato nei miei capelli, oramai completamente bagnati dalle sue lacrime salate... Rimanemmo per molto tempo abbracciati, non volevo lasciarlo, sembrava così fragile, così indifeso, mi sentivo in dovere di proteggerlo, di consolarlo... Fu lui a sciogliere la presa, poi, con le sue bellissime mani delicate, accarezzò il mio volto bagnato, la mia pelle, a contatto con la sua, liscia ed estremamente morbida, parve prendere fuoco... Si avvicinò a me, lentamente, potevo sentire il suo respiro caldo e irregolare soffiare sul mio viso, il suo profumo mi dava alla testa, le sue labbra, carnose, meravigliose, sfiorarono le mie, volevo baciarlo, non avrei resistito a lungo, morivo dalla voglia di sentire la sua lingua muoversi, danzare dentro la mia bocca, assaggiare il suo sapore afrodisiaco che mi faceva girare la testa... Michael, come se mi avesse letto nel pensiero, lo fece, mi baciò... Chiusi gli occhi, aspettavo quel momento da troppo tempo, la mia lingua cercava la sua insistentemente, come se fosse in astinenza, e lo era... Il suo sapore mi pervase, le nostre labbra erano come fuse, insieme, in un frenetico abbraccio, lui con una mano mi accarezzava le braccia, il viso mentre con l'altra, mi teneva saldamente la testa, azzerando le possibilità di distacco tra le nostre bocche... Ero percorsa da continui brividi di piacere... Fu un bacio bellissimo, forse il più bello di tutti quelli che ci eravamo dati in passato, passionale, romantico, pieno di amore, ma sapevo anche che sarebbe stato l'ultimo, era diverso dagli altri, perchè era un bacio d'addio, un addio definitivo, che mi spezzò il cuore... Michael si staccò da me, mi guardò, ancora una volta, negli occhi, non disse niente, ma quel silenzio valeva più di mille parole... Mi amava, me lo aveva dimostrato, ma era finita, per sempre... Questa volta sostenni il suo sguardo, le lacrime cominciarono, di nuovo, a cadere senza sosta dai miei occhi...
- Addio Michael... -
Dissi tra i singhiozzi... Accarezzai il suo viso bagnato, poi, mi voltai per andarmene, sperando che Michael mi fermasse, ma non lo fece, mi lasciò libera... Mi avviai verso la porta, mi voltai l'ultima volta per guardarlo, era ancora in piedi, immobile nella stessa posizione, mi guardava andare via, piagendo, soffrendo in silenzio...
- Addio amore... -
Furono quelle le uniche parole che pronunciò, sottovoce, ma che mi lacerarono il petto come una lama tagliente... Uscii dalla stanza, non salutai nemmeno Lou, in quel momento volevo solo andarmene... Varcai i cancelli di Neverland, senza guardarmi indietro, salii in macchina, misi in moto e partii a tutta velocità, con la vista annebbiata dal pianto, ansiosa di allontanarmi il può possibile da quel luogo; fortunatamente arrivai a casa sana e salva, rischiai parecchie volte di scontrarmi contro qualcosa a causa del pianto che mi annebbiava la vista ma riuscii ad evitarlo...
To be continued...[Modificato da Jackson's Queen 10/06/2010 22:31] |