È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

Il mio inizio sei tu (Fan Fiction) (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2010 20:18
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
19/05/2010 06:48
 
Quota
Post: 399
Registrato il: 12/03/2010
Città: LANCIANO
Età: 48
Sesso: Femminile
Number Ones Fan
OFFLINE
Ciao piccola Francy!!! non mi sono scordata di te!!! eccomi a commetare!!! bel cap, brava, mi piace la storia sul ghiaccio...mi piace il pattinaggio, Lau deve danzare sulle note di Michael mi raccomando, ci contiamo un pò tutte credo!!! Mi hai fatto venire un mezzo infarto quando Mike è tornato indietro verso di lei...Oh mio dio la bacia di già... e invece...solo sulla guancia!! Adesso sono curiosa di assistere anch'io alla gara!!!

Brava continua così!!!

Lu
19/05/2010 08:55
 
Quota
OFFLINE
belli brava sisi
19/05/2010 10:19
 
Quota
Post: 2.930
Registrato il: 20/07/2009
Città: LECCO
Età: 42
Sesso: Femminile
Dangerous Fan
OFFLINE
Francy leggo solo ora il capitolo nuovo....è bellissimo!!!!!! Brian è troppo buffo, mi fa morire dal ridere. Speriamo che michael riesca a mantenere la sua promessa, ma qlc mi dice di sì ;-)))))). Bravissima!!! Baci Sara

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

19/05/2010 17:41
 
Quota
Post: 415
Registrato il: 16/09/2009
Città: LA SPEZIA
Età: 28
Sesso: Femminile
Utente Certificato
Invincible Fan
OFFLINE
Capitoli bellissimiiiiii.
Ti lovvo,sei bravissima.

"Michael you are my life,I love you,you're always in my heart"
19/05/2010 21:30
 
Quota
Post: 1.093
Registrato il: 15/12/2009
Città: FERRARA
Età: 30
Sesso: Femminile
HIStory Fan
OFFLINE
grazie ragazze!! [SM=x47938]

Lu, Lau non ballerà sulle note di michael (almeno non per la gara [SM=g27832] ); nelle competizioni, a meno che non sia un galà non si possono portare musiche cantate... [SM=g27812]
ma le troverò comunque una bellissima song... [SM=g27816] ora sto zitta [SM=g27828]

19/05/2010 22:52
 
Quota
Post: 576
Registrato il: 21/08/2009
Città: ROMA
Età: 29
Sesso: Femminile
Invincible Fan
OFFLINE
Scusami se commento in ritardo, scusa davvero!


Capitolo bellissimo!
Sei bravissima come sempre!

Vado a nanna.
Sara

You're the sun ɑnd I'm the moon.
In your shɑdow I cɑn shine.


28/05/2010 17:50
 
Quota
Post: 1.113
Registrato il: 15/12/2009
Città: FERRARA
Età: 30
Sesso: Femminile
HIStory Fan
OFFLINE
ciao ragazze, scusate il ritardo, ma mi ero un po' demoralizzata;per fortuna sono stata prontamente rimessa sulla retta via dalla mia adorata Lucy [SM=x47938]
questo è il nuovo capitolo, non succede niente di particolare, è più un capitolo di passaggio, spero vi piaccia.
mi raccomendo, quando arriva il link ascoltate la musica, fatela partire e poi continuate a leggere [SM=g27811]

Capitolo 6

Lauren

Tornai a casa praticamente in stato di shock…ma che mi prendeva?non era successo niente…era solo un bacio sulla guancia! Io stessa ne davo tantissimi, ai miei bimbi, a Lucy, Katie, Sandy, Anna, Lea, e ne ricevevo tanti in cambio…ma nessun bacio era mai stato così dolce…pieno di timore ma anche potente…
Mentre pensavo a tutto questo, e i miei pensieri erano più intrigati che mai, ero arrivata a casa e mi stavo preparando per la doccia. Ero così piena di pensieri che uscii quattro volte dal bagno mezza svestita perché continuavo a dimenticarmi qualcosa…
Dopo aver impiegato circa il triplo del tempo finalmente uscii, accompagnata da mille goccioline di vapore sulla pelle. Mi asciugai con calma e cercai di distrarmi massaggiandomi il ginocchio con la pomata…purtroppo niente di questo funzionò, perché erano lavori che mi tenevano occupate solo le mani, mentre la testa era libera di farsi tutti i suoi viaggi…
Rinunciai e, richiamata dal mio stomaco affamato, mi infilai il pigiama ed andai in cucina per prepararmi una semplice cena. Ero stanchissima, e la giornata era stata abbastanza impegnativa, sia a livello fisico che psicologico. Dopo la mia cenetta solitaria decisi di andare a letto, sperando che almeno il vecchio amico Morfeo avrebbe allontanato tutti i miei pensieri. Ma così non successe! Il sonno non arrivava mai, continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto frustrata. Domani era domenica e non ci sarebbe stato allenamento, quindi probabilmente non l’avrei rivisto…sentivo il bisogno di rivederlo, non sapevo bene il motivo, in fondo non sapevo assolutamente niente di lui a parte il nome…e i suoi dolcissimi occhi e il suo sorriso che aveva il potere di cancellare ogni traccia di razionalità nel raggio di un chilometro…magari l’avrei rivisto lunedì, lo speravo veramente tanto…e poi continuava a tornarmi in mente la scena di lui che si allontanava e io immobile come una stupida!avrei dovuto salutarlo, magari dargli anche io un bacino sulla guancia…e invece niente di tutto ciò, tranne la mia espressione da ebete!
Basta, devi dormire Lau! Domani ti dedicherai a te stessa, andrai a fare shopping con Katie e poi al cinema, sarai aperta a qualsiasi proposta! Ma niente di quello che mi dicevo mi tranquillizzava abbastanza da prendere sonno…continuai a rigirarmi nel letto, non trovando mai la posizione giusta, fino a quando la mia mente sfinita permise l’arrivo di un sogno che eliminò tutte le mie preoccupazioni…l’ultima cosa che pensai fu:lo rivedrò lunedì…

Michael

La domenica era stata lunghissima da passare…avevo dovuto preparare tutto l’occorrente per l’imminente viaggio, le mie valige sul letto. Ma ogni singola cosa che vi infilavo non faceva altro che aumentare il senso di colpa che provavo…non le avevo detto che sarei stato via per una settimana, avrei dovuto farlo…magari lei mi avrebbe aspettato a fine allenamento per vedere se arrivavo…ok, questo era un pensiero veramente egoistico ed egocentrico. Io per lei non ero niente, sapeva solo il mio nome, e forse mi stavo facendo dei gran viaggi mentali…forse era fidanzata, e non le importava niente di me…però non potevo dimenticare il suo viso e il suo sguardo visibilmente emozionati mentre le davo quel piccolo bacio sulla guancia, e avrei giurato di sentirla arrossire…e questo mi rendeva l’uomo più felice della terra, perché se stava nascendo qualcosa, stava nascendo tra Michael e Lauren, non tra Michael Jackson e Lauren…lei non sapeva chi io fossi in realtà, e quello che mi diceva con la voce e con gli occhi era reale, non rigirato per far piacere alla pop star…di colpo questo pensiero mi portò una fitta dolorosa al cuore….un momento, prima o poi avrei dovuto dirle la verità, non sarei riuscito e non avrei voluto mentirle continuamente. E se fossi dovuto partire per un viaggio non ce l’avrei fatta a lasciarla senza dare delle spiegazioni…
Immerso in questi pensieri che non portavano a niente passò la domenica, e non mi stupii quando non riuscii ad addormentarmi…ero stato fortunato anche troppo a lungo. Perciò andai in bagno, e aprii il piccolo cassetto sotto al lavandino, estraendo un paio di piccole pillole bianche…che codardo che ero, pensai, mentre le ingoiavo e mi sdraiavo sul letto in attesa che il contenuto di quelle piccole pillole face il suo effetto, allontanandomi dalla realtà, accompagnato da una lacrima solitaria che percorreva la distanza tra il mio occhio e le mie labbra…

Lauren

-ciao Katie, pronta per andare a divertirci?- le chiesi saltellandole incontro
-prontissima amica mia! Ti vedo carica, cosa vuoi fare?- rispose sorridendo -un momento…-continuò fissandomi attentamente –cosa sono quelle?occhiaie?cos’è successo?-mi chiese un po’ preoccupata
-oh no niente, ieri ero così su di giri per il salto che non riuscivo ad addormentami…- oddio come mi stavo arrampicando sugli specchi!il doppio-axel era l’unica cosa a cui la sera precedente non avevo pensato…
-dici?poi mettiamoci un uomo intrigante e misterioso e il gioco è fatto no?-disse con uno sguardo furbetto.
-ma dai, a cosa vai a pensare!-le risposi con una risatina forzata che assomigliava sempre più ad una risatina isterica…
Katie lasciò correre, e iniziò la nostra giornata tra ragazze. Parlammo un po’ di tutto, tranne di Michael, mentre le ore passavano tranquille. Facemmo shopping in un carinissimo negozio, ci prendemmo un bel gelato fresco che ci gustammo all’ombra di un grandissimo albero nel parco vicino al palazzetto. Poi l’argomento di spostò sulla gara.
-hai già deciso che musica usare?
-magari…sto ascoltando tutte le canzoni che mi passano sotto mano, soprattutto il cd di quel violinista fantastico, ma ancora non ho trovato quello che sto cercando…però so come vorrei il vestito…- e glielo descrissi nei minimi particolari, dicendole che sarei andato a ritirarlo dalla mia sarta fidata poco prima della gara.
Mi divertii un sacco con lei, aveva la capacità di farmi sorridere sempre allontanando dalla mia mente tutti i problemi. Aveva un cuore veramente d’oro, e tra le 4 sorelle era quella con la mia età, perciò questo ci univa ancora di più.
Quando tornai a casa ero euforica, contenta e sollevata anche dal fatto che questa giornata, passata senza vederlo, fosse stata ugualmente fantastica, anche se ci mancava un piccolo particolare che l’avrebbe resa ancora più bella…

Michael

Ero già a New York da quattro giorni. Dovevo ritirare un prestigioso premio, e ne avrei approfittato anche per visitare qualche ospedale e qualche orfanotrofio. Adoravo andare da quei piccoli bambini che soffrivano, per fargli vivere una giornata diversa dal solito. Portavo regali, sorrisi, affetto, e loro mi ricompensavano con dei doni non quantificabili…vedere nei loro occhi e nei loro visi segnati dalla malattia nascere una scintilla di felicità, mi riempiva il cuore di gioia, mi sembrava di riuscire davvero a fare qualcosa per loro per farli star meglio. E proprio così fu anche il giorno dopo, quando andai in un piccolo ospedale nella mattinata, e poi in un orfanotrofio lì vicino. Ogni volta mi sentivo arricchito da queste esperienze, e dopo il colpo iniziale nel vederli così indifesi e privati della loro infanzia, riuscivo a sbloccarmi e a farli divertire. Uscii dall’orfanotrofio con le mani piene dei piccoli doni che mi avevano fatto e il cuore di emozioni indescrivibili e contrastanti. Le urla dei miei adorati fans si facevano sempre più fioche man mano che mi allontanavo da quel posto diretto all’albergo.
- Brian, domani possiamo andare a fare un po’ di shopping?-
- ok mike, però lo sai che prima dobbiamo chiamare il centro commerciale e farlo chiudere al pubblico…- mi rispose. Era sempre la solita risposta, e tutte le volte speravo che dopo l’ “ok mike”, non ci fosse nessun “però”, anche se sapevo che non sarebbe mai successo. Era troppo pericoloso sia per me, che per la gente che si accalcava l’una sull’altra per riuscire a vedermi, toccarmi…era un’altra di quelle piccole cose normali che mi erano impedite, sconosciute. Non avevo mai fatto la spesa come una persona normale, non sapevo cosa volesse dire riempire il carrello girando tra gli scaffali e scegliendo i prodotti che più mi piacevano e stuzzicavano la mia curiosità…fare la coda per passare dalla cassa e pagare…
Quando tornai in albergo andai in camera diretto al bagno per farmi una bella doccia calda. Uscii con l’asciugamano legato intorno alla vita e mi distesi sul letto. Mi addormentai così, di colpo, a stomaco vuoto.
Feci un sogno stranissimo…era tutto buio, e io camminavo in quell’oscurità opprimente bisognoso della luce, quando ad un tratto mi arrivò fortissima dall’alto. Dovetti socchiudere gli occhi per riuscire a vedere da dove proveniva e, quando lo vidi, il mio cuore mi fece malissimo nel petto. La luce proveniva da due occhi verdi enormi e bellissimi, i suoi occhi, ma questa volta non c’era quello sguardo dolce e un po’ intimidito, ma c’era uno sguardo triste ma allo stesso tempo arrabbiato e pieno di rimprovero, lo sapevo, per averlo lasciato senza dirgli niente…mi svegliai di colpo, con il fiato corto e la fronte imperlata di sudore
-no no no!-continuavo a ripetere- non mi guardare così, non volevo lasciarti così senza spiegazioni, sono stato un egoista!- ma le mie parole non ottenevano risposta…lentamente incominciai a calmarmi, capendo che era tutto un sogno, e che forse lei non stava così male, anzi, di sicuro si era già dimenticata di me. Ma non riuscii più ad addormentarmi, avevo fame, ma non avevo voglia di mangiare. Come in uno stato di trance mi alzai,mi misi il pigiama e ingoiai un’altra dose di quelle piccole, potentissime pillole…


Lauren

Ma cosa gli era successo?stava male? Perché era da 5 giorni che non veniva più a trovarmi?avevo detto o fatto qualcosa di male? Forse si aspettava un altro tipo di reazione al suo bacio? O forse sto diventando una pazza paranoica schizofrenica??
Questi erano i miei tranquilli pensieri in questi giorni…il lunedì ero andata ad allenamento tutta contenta, ma lui non ero venuto, e neanche il girono dopo, e quello dopo ancora, e quello dopo fino ad arrivare ad oggi. Perché?? Mi ero immaginata tutto?
Anche i miei allenamenti ne risentivano, il doppio-axel non ero più riuscita a farlo, e non riuscivo neanche a rilassarmi con la musica a fine allenamento. Ero diventata un fascio di nervi, saltavo su per ogni cosa, mi guardavo continuamente intorno nella speranza di vedere il suo sorriso, di sentire quel suono di tantissime piccole campanelle che era la sua risata, di vedere i suoi occhi e anche quella strana barbetta…ma non vedevo niente di tutto ciò, e i giorni passavano lenti e dolorosi. A coronare il tutto mi sentivo anche in colpa perché temevo di far soffrire con il mio comportamento anche i miei bambini…

Michael

Ok, mancavano soltanto 2 giorni, potevo resistere. Questa mattina sarei andato a fare shopping, e la sera avrei ritirato il premio. La giornata sarebbe volata. Perciò un po’ speranzoso andai a bussare alla stanza di Brian.
-si Mike, eccomi- mi disse aprendomi la porta. E ci avviammo giù per le scale, scendendo nella hall e raggiungendo il Suv parcheggiato sul retro per evitare i flash dei paparazzi…
Dopo poco arrivammo al centro commerciale, fuori era pieno di fans…la notizia doveva essere arrivata alle orecchie di qualcuno e il via vai di voci aveva creato tutta questa folla davanti all’entrata. Mi misi gli occhiali da sole e uscii facendo il segno di vittoria come sempre e donando baci da tutte le parti. Una volta al sicuri nel centro commerciale fui accolto dal direttore e da un gruppetto si signori tutti molto formali che mi sorridevano e si presentavano. Incominciò così la mia visita di quello splendido posto, anche se c’ero stato già più volte. Andai subito in un negozio molto costoso quanto bello, e senza neanche pensarci incominciai a comprare questo e quello sotto gli occhi del proprietario del negozio che continuava a sfregarsi le mani soddisfatto…non sapevo perché sentivo il bisogno di comprare tutte quelle cose,non mi servivano, ma mi faceva sentire meglio essere circondato da oggetti…era anche per questo che a casa avevo molti manichini, manichini con cui spesso mi divertivo a far spaventare la mia grande amica Liz mettendoli nei luoghi più impensati…era così divertente vederle balzare all’indietro spaventata! ihih…che birbone…dopo questo neozio andai in un altro negozio, questa volta di vestiti, dove comprai qualche giacca piena di lustrini e paiettes. Mi piacevano molto queste giacche tutte luccicanti, anche se non potevo metterle così quando mi andava perché…come dire…attiravano un po’ l’attenzione! Vidi anche un bellissimo vestito color ocra, da donna; ad una prima occhiata poteva sembrare molto semplice, ma se si guardava più attentamente si potevano notare un sacco di minuzie nei particolari, che lo rendevano veramente unico e incantevole…proprio come Lauren…una ragazza semplice, matura ma allo stesso tempo questa sua semplicità la rendevano intrigante e unica…
Finito in quel negozio continuai il mio tour, fino a che non passai davanti ad un piccolo negozietto, molto grazioso, ordinato e luccicante che le volte precedenti non avevo notato. Era una gioielleria, e dietro al bancone c’era un vecchio signore con i capelli bianchissimi e con due occhi blu che mi sorrisero cordiali. Gli risposi con un sorriso, e pensai di entrare giusto per farmi un giretto; magari potevo trovare un regalino per Liz, quando i miei occhi si posarono su una piccola collanina, messa lì probabilmente dal destino…
Era una sottile catenina d’argento, e appeso c’era il ciondolo più bello che io avessi mai visto…era fatto di una sottile filigrana sempre d’argento che, arrotolandosi su se stessa e formando le pieghe più dolci e impensabili,creava la sagoma di un piccolo pattinino da ghiaccio. Il commesso mi si avvicinò speranzoso, incuriosito dal mio sguardo che si era illuminato nell’osservare quel piccolo capolavoro nato dall’unione della fantasia e del lavoro manuale…che splendide cose che l’uomo riusciva a fare con le sue mani…senza neanche pensarci lo comprai, magari un giorno sarei riuscito a darglielo…il commesso continuava a guardarmi sorpreso probabilmente dalla mia scelta, e mi fece un pacchettino veramente grazioso. Lo salutai felice e riconoscente, e nella mia testa provai ad immaginarmi il suo sguardo pieno di stupore e gioia nel vedere il mio regalo…questa immagine spazzò via definitivamente il dolore che mi aveva causato l’incubo della notte precedente.

Mentre tornavamo all’albergo dal centro commerciale, Brian sintonizzò la radio su una frequenza che trasmetteva della musica classica; sapeva che ne andavo pazzo. Il presentatore radiofonico stava parlando di un certo violinista e compositore ungherese del quale era appena uscito il suo terzo album e che era già diventato un grandissimo successo. Finita l’introduzione mandò il primo singolo di questo album: Tosca Fantasy. La musica iniziò e immediatamente associai quel meraviglioso modo di suonare, pieno di note veloci che si inseguivano l’uno all’altra, allo stesso violinista che ascoltava Lauren alla fine dei suoi allenamenti. www.youtube.com/watch?v=UWZtD7IUNr4
La musica iniziava lenta e profonda arrivandoti dritta al cuore, la Tosca era veramente il capolavoro di Puccini, ma poi cambiava, diventando più travolgente e veloce. Potevo immaginare il corpo sinuoso di Lauren danzare su questa musica come solo lei sapeva fare, le sue braccia seguire ogni singolo movimento suggeritole dalla musica, i suoi lunghi capelli ondeggiare nell’aria intorno a lei.
Quando la musica finì avevo il cuore che mi batteva a mille.
- Brian ti prego, portami in un negozio di cd il prima possibile!-urlai praticamente fuori di me dalla gioia e dall’illuminazione che avevo appena avuto.
-oddio Mike, che è successo??sto guidando, che sono questi colpi che mi fai prendere??-mi rispose irritato
-scusa scusa, è che devo assolutamente comprare il cd di cui parlavano alla radio. Hai sentito che musica?che potenza?-risposi ancora più emozionato. Magari riuscissi a far sentire le persone che ascoltano la mia musica come io mi sento adesso.
-ok va bene Michael, c’è un negozio di cd qui vicino. Però vado io,per te è troppo rischioso-
-ok, va bene, grazie mille!-dissi con le lacrime agli occhi dalla felicità. Brian mi guardava sorpreso per questa mia reazione dallo specchietto retrovisore. Dopo poco fermò la macchina e scese furtivo diretto al negozio. Io lo aspettavo impaziente, arrotolandomi un ricciolo intorno al dito con ancora quella musica che mi risuonava nelle orecchie. Tornò poco dopo con in mano il cd
-grazie grazie grazie!-
-figurati. Vuoi che lo mettiamo su?ci vuole ancora un po’ per tornare in albergo.-
-oh si si!allora, vai con la traccia 7!-
E la musica ripartì, catturandomi ancora come la volta prima.

La serata passò molto velocemente e senza inconvenienti. Alle 8 ero già pronto e ci dirigemmo verso il luogo della premiazione, con ancora le note di quella meravigliosa canzone nelle orecchie. Ricevetti il premio tra mille sorrisi e le urla dei miei fans a cui volevo un bene dell’anima, che mi sostenevano sempre e credevano in me. Feci il mio breve discorso di ringraziamento,e dopo poco finì la premiazione e incominciò la festa. Pesi il conto delle persone che abbraccia e salutai.; rivedevo vecchi amici come Liza Minelli, adoravo quella donna, Lionel Richie, uomo dal grandissimo cuore e con cui avevo condiviso una delle canzoni che avevano fatto la storia della musica; Brooke Shields, amica da lunga data; la mia amata Diana Ross, era da tanto che non la vedevo, mi era mancata tantissimo; Quincy Jones, Paul McCartney, e tanti altri amici. Tornai in albergo che era tardissimo e dopo una doccia calda mi infilai sotto le coperte. Allungai una mano sul comodino, dove c’era un piccolo ma molto tecnologico stereo. Vi infilai il cd che avevo lasciato sul comodino prima di partire per la premiazione, e mi addormentai così, cullato da quelle dolci note. Mancava solo un giorno, e poi l’avrei rivista…

allora? tanto annoiate?

28/05/2010 18:08
 
Quota
Bellissimo!!!!!! Annoiate? mi sa che tu non stai bene
28/05/2010 18:13
 
Quota
Post: 1.114
Registrato il: 15/12/2009
Città: FERRARA
Età: 30
Sesso: Femminile
HIStory Fan
OFFLINE
grazie ele=)

28/05/2010 18:17
 
Quota
OFFLINE
bellooooo
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:13. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com