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Billie Jean is not my lover! Terminata: 12 capitoli. Rating: arancione

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2010 14:16
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28/12/2009 15:09
 
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eccovi accontentate!

11-


Il giudice entrò con aria minacciosa: mi sforzai di sembrare tranquilla, ma dentro di me urlavo.
"Signorina McPerry, venga a deporre" mi esortò dalla sua poltrona di pelle nera rialzata su di un palchetto. Mi sedetti in quell'angolo angusto vicino la scrivania del giudice, e giurai di dire tutta la verità...
"Signorina è sicura che suo figlio sia anche del mio cliente?" chiese l'avvocato di Michael, con tono minaccioso e gli occhi quasi socchiusi in una smorfia che mi incuteva un terrore nero.
"Sì"
"Beh, alquanto strano, visto che il signor Jackson e gli altri memebri della band hanno più volte confermato che lei è una groupie e che non ha trascorso nottate diverteni col mio cliente, bensì con gli altri fratelli Jackson. Michael ha sempre rifiutato i suoi inviti, le sue avances...non è così?"
L'obiezione di mia madre venne respinta.
"Beh...io....Non è vero, Kevin è figlio di Michael"
"Sì, signorina ma come può confermarlo? Dovrebbe ricordare di essere cresciuta e che non è più una ragazzina. Dovrebbe prendersi le responsabilità delle sue azioni!" grido battendo un pugno sul balconcinpo in legno sul quale poggiava il mio microfono
"Obiezione: Vostro Onore, sta insultando la mia cliente!" gridò di tutta rispoosta mia madre. Io non riuscivo a respirare.
Il giudice sembrava scocciato "Signorina, cosa chiede al signor Jackson?" chiese voltandosi verso di me e guardandomi di sbieco da sotto le folte sopracciaglia color neve.
"Che riconosca suo figlio e, che ammetta di esserne il padre"
"Sa di chiedere qualcosa di quasi impossibile?" tagliò corto il giudice: non ne poteva più "Signorina, si renda conto: non ho prove sufficienti per accogliere la sua domanda...Torni a casa e faccia un'autoanalisi. Dopo tutto, nessuno tranne lei può confermarmi che lei non abbia intrattenuto i ragazzi. Anche perchè ci sono delle foto a testimoniarlo!"
Cosa?! delle stupide foto in cui do baci sulle guance ai ragazzi, oppure in cui scherzo e gioco con loro?! queste erano le sue prove?
Mi bruciavano gli occhi, sentivo le lacrime scorrermi sul viso e improvvisamente non mi resi più conto di quello che succedeva intorno a me....riuscivo solamente a capire che stavo gridando a più non posso
"Dovresti prenderti le tue responsabilità e ammettere cosa è successo. Io ti odio Michael, così come ti odierà tuo figlio quando capirà che lo hai abbandonato!" una guardia giurata cercava invano di trattenermi dall'aggredire Mike. Le mie unghie furono più potenti: afferrai la borsetta e tirai fuori dal portafogli la foto di Kevin "Lo vedi! Guardalo, guarda la foto, o non ne hai il coraggio!? Guarda, avete gli stessi occhi, non puoi negare!"
Michael mi fissava esterrefatto. Deglutì visibilmente, allargò il colletto della camicia.
Tutto quello che riuscì a balbettare fu: "Oh mio Dio. E' vero!"...

ULTIMO CAPITOLO- XII
Mi svegliai con un terribile mal di testa poche ore dopo, in un ospedale: avevo avuto un attacco di isteria e mi avevano dato dei sedativi. Vedevo il soffitto della stanza in procinto di crollarmi addosso. Misi una mano sulla testa, attenta a non far staccare l'ago della flebo.
"Come ti senti?" mi chiese una voce bassissima e dolce, mi voltai: Michael era sdraiato sulla poltrona accanto al letto con le mani dietro la testa.
"Intontita...dov'è Kevin?"
"A casa con i tuoi. Sono molto preoccupati. Mi hanno chiesto di chiamarli non appena ti fossi svegliata"
Sorrisi amaramente "Che vuoi? Perchè sei qui?"
"Te l'ho detto diverse volte: ti voglio bene e poi ho preferito che tua madre andasse a casa dal piccolo e magari a riposarsi un pò. E' stata qui tutta la notte mentre io sono andato da Kevin: non mi andava che rimanesse solo con la tata"
"Senti..." le mie labbra pronunciarono le parole che non credevo potessi essere in grado di pronunciare:
"Lo sai che ti amo più di me stessa. Ma non posso obbligarti ad essere ciò che non sei: siamo troppo diversi, tu sei la luce e io il buio, tu sei buono...io non posso dire lo stesso ma mi dispiace per come sono finite le cose. Se ti va possiamo rimanere amici e magari dimenticare tutto...sempre se sarai in grado di farlo, ti giuro su qualsiasi cosa che non mi opporrò se rifiuterai".
Si alzò di scatto e mi strinse forte a sè.
"Angie, non sai quanto mi dispiace. Non c'è bisogno che tu mi chieda di perdonarti perchè l'ho già fatto: ho capito che ti sei spinta a tanto solo per ottenere quell'affetto che non hai mai ricevuto nella vita e per evitare che questo possa accadere di nuovo...ho deciso di riconoscere Kevin come mio figlio, anche se so che non è così- si bagnò le labbra con la punta della lingua- Ho capito di voler molto bene a quel bambino che, in effetti, ha davvero i miei stessi occhi!"
Risi mentre una lacrima, questa volta di gioia, mi rigava la guancia...

Ora per la prima volta comprendevo perchè odiassi così tanto Michael: era stato l'unico a comprendere che in realtà la mia cattiveria celava un aspetto oscuro della mia vita. Lo stesso affetto che non avevo ricevuto io era mancato anche a lui ma ci aveva resi due persone completamente diverse, due estremi opposti. Venni dimessa presto e Michael mi invitò a passare un pò di tempo nella villa di Encino, in California e poco dopo ci trasferimmo con lui a Neverland, dove lavorai come segretaria.
Da quel giorno in ospdale io e Mike siamo rimasti ottimi amici e, nonostante mio figlio porti il cognome Jackson e lo chiami "papà", gli ho insegnato che Michael in realtà è solo il suo papà adottivo, che gli vuole un mondo di bene e sempre gliene vorrà. Spesso vanno insieme a fare lunghe passeggiate e tanti giri sulle giostre nel parco divertimenti di Neverland....
Tutto è rimasto strettamente riservato e Michael non ha mai parlato di me ai giornalisti che gli chiedevano chi fosse la tanto misteriosa Billie Jean.
Ma ora ho voluto farlo io: ecco chi è veramente Billie Jean, una ragazza ingenua che credeva di desiderare tutto ma che, in realtà, desiderava solamente un pò d'amore....

FINE



Pamj
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