Billie Jean is not my lover! Terminata: 12 capitoli. Rating: arancione

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2010 14:16
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18/12/2009 15:45
 
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per quando è programmata l' uscita del prossimo cappy???
18/12/2009 19:19
 
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eccolo!!!!!

4-

C'erano due cose che sapevo di amare: il sesso e la fama. Molto spesso durante gli anni alle superiori, ero riuscita a far perdere la testa a tante persone importanti nella mia scuola. Il mio professore di biologia, un ragazzo fresco di laurea e sensibile ad ogni moina, ne sapeva qualcosa. I miei compiti in classe erano sempre degni di una A, anche se consegnati in bianco... diventando una Groupie, avrei potuto sfruttare il primo per ottenere la seconda e il che non mi dispiaceva affatto. Soprattutto se durante il mio primo giorno di lavoro, avrei dovuto "corteggiare" il mio cantante preferito: Michael Jackson...
Sapevo che i Jacksons erano uno dei gruppi più presi di mira dalle Groupies, l'avevo letto in più di una rivista e sapevo anche che difficilmente i maschietti sanno resistere a bel paio di tette...Avrei sfruttato quell'occasione. Mi era stata servita su di un piatto d'argento: era il segno che aspettavo, voleva dirmi che quella era a via per il successo, per la fama che tanto desideravo.
Il concerto finì e i ragazzi salirono frettolosamente sulla limousine, lasciando lo stadio...Io li seguii sul furgoncino riservato al personale e, una volta arrivati, entrai nell'hotel dirigendomi immediatamente verso la stanza 306...La loro stanza. Bussai, col cuore in gola...Riuscii a riconoscere la voce di Tito dall'altra parte della porta...
"Chi è?"
"Servizio in camera"
"Ma noi non..." Iniziò a precisare aprendo la porta "Scusa, non credevo fossi tu. Che ci fai qui, Angel?"
"Sono qui per Michael. Vostro padre mi ha detto dove stavate e così..."
"E' sotto la doccia..."
"Vorrà dire che aspetterò..." Mi feci largo ed entrai nella camera: una delle più belle e lussuose camere d'albergo che avessi mai visto. "Beh...passerò la notte qui. Ho già avvertito i miei"
"Per me e per i ragazzi va bene. Ma non so come la prenderà Mike" Notai che i ragazzi mi stavano guardando sconcertati anche se non ne capivo il motivo... "Comunque, quando ti dirà di no...Noi siamo qua!" disse uno di loro ridendo. Decisi di non curarmi di loro e una volta spenta la luce, mi infilai sotto le coperte del suo letto.
Una volta terminato il rumore del phon, la chiave girò nella toppa e Michael uscì dal bagno...Probabilmente dovette pensare che i suoi fratelli dormivano, perchè si infilò dritto nel letto...
"Ciao" sussurai
"Angel?" annuii alla sua domanda "Che ci fai qui?"
"Quello che fanno tutte le altre!" risposi sicura di me.
"No,no, esci di qui subito! ti credevo un'amica!" disse quasi gridando
"Lo sono...ma potrei essere di più, non credi?" lo baciai sule labbra, ma sembrò non corrispondere
"Vattene!" intimò con uno sguardo carico d'odio. Non era possibile: nessuno poteva dire di no ad Angel McPerry, nemmeno Michael Jackson! Mi aveva offeso, ma decisi di non dargliela vinta: anche se era il mio cantante preferito, non era per lui che avrei rinunciato al mio sogno! Così mi buttai in un letto a caso dei suoi fratelli maggiori, dando inizio alla mia nuova carriera da Groupie...

5-

La mattina seguente mi svegliai con la testa dolorante...Non ero stata con chi avrei voluto, ma mi era piaciuto. Feci colazione con i ragazzi, nonostante Mike non osasse rivolgermi uno sguardo. Mi vestii in fretta e mi accompagnarono a casa...
"Come è andata, Angie?" esordì mia madre non appena varcata la porta
"Bene...anzi benissimo. Il signor Jackson si è reso conto del mio talento...Ha detto che parlerà con alcune sue conoscenze, per metterci una buona parola" dissi vagamente
"Oh che bello, tesoro, il tuo sogno sta per avverarsi!"
Annuii. Era vero, avrei ottenuto quello per cui avevo tanto lavorato. Avrei avuto il successo che mi meritavo,in un modo particolare certo, ma non per questo sleale....Ero disposta a tutto per arrivare a Hollywood!
Appena entrata in camera mi feci una doccia e cambiai i vestiti...Mi ricordai di togliere il biglietto con gli autografi dalla borsetta e lo appiccicai allo specchio della mia camera con dello scotch. Sì, era vero, stavo per diventare come loro...Mi sdraiai sul letto e attesi ad occhi chiusi il sonno che stava per invadermi, vista la movimentata notte precedente...Iniziai a vagare con la mente, sognavo di cantare e ballare su un palco scenico, accanto a dei ballerini, con le luci che acciecavano lo sguardo di milioni di fans urlanti....
Fu mio padre a svegliarmi..."C'è Joseph al telefono". Corsi ad afferrare l'apparecchio della mia camera
"Pronto?"
"Ciao, Angel, sono Joe...I ragazzi mi hanno detto che si trovano molto a loro agio con te e che siete diventati amici...amici molto intimi. Mi hanno chiesto di domandarti se ti andasse di seguirci ad ogni tappa..beh sì, stare con noi per tutti i prossimi concerti...Tii va?"
"Beh...sì,certo, come potrei dire di no?...Comunque, volevo chiederti se ci sono novità per me, sì insomma, hai già telefonato a quei tuoi amici per farmi fare un provino?"
"Accidenti me ne sono dimenticato.Lo farò non appena arrivi qui. Siamo in hotel, ti aspettiamo nella Hall..."
Attaccai amareggiata. Perchè ancora non aveva iniziato a fare dei giri di telefonate? Sbuffai, sollevando la mia frangia bionda e ribelle...Iniziai a preparare la valigia con indumenti comodi ed essenziali, ideali per la faticosa vita in tournèe.
Entrata nella Hall, vidi i volti sorridenti dei ragazzi corrermi incontro...
"Che bello, sono felice che tu abbia deciso di venire!" esordì Jackie, seguito a ruota dagli altri...tranne Mike, che mi guardava con aria di rimprovero
"Che c'è? Dormito male stanotte?" chiesi prendendolo in giro. Non lo avevo ancora perdonato per l'episodio della sera precedente...come aveva osato respingermi? I ragazzi risero alla mia battuta e ci incamminammo verso la Limo che immediatamente partì sgommando per l'aeroporto...Dovevamo andare a Dallas.
_

Appena entrati in albergo, scoprii che la mia stanza e quella dei ragazzi erano separate. Alzai subito la cornetta e avvertii i miei che tutto era okay..successivamente chiamai Joe
"Allora?"
"Ho chiamato un talent scout di Chicago... è disposto a farti un provino il mese prossimo. Per te va bene?" annuii sorridendo e attaccai, quando qualcuno bussò alla porta della mia camera...Michael si trovava in piedi, davanti a me: che avesse cambiato idea?
"Mi fai entrare?" mi scansai leggermente, lasciandolo passare "Mi dispiace per ieri. Credevo tu fossi una...sì, insomma un'amica e trovarti nel mio letto non è stata una bella sorpresa. Mi hai detto di essere una mia fan. Ma allora dovresti sapere che la mia religione...Beh, io non credo nel sesso prima del matrimonio, ecco tutto" Le sue affermazioni mi lasciarono stupita: andiamo, come poteva un ventenne non amare il sesso, quasi un must nel mondo musicale? Mi sedetti sul letto accanto a lui, che mi guardava quasi terrorizzato...
"Allora perchè non cambi idea?"
"Sono molto religioso"
"Non lo faresti neanche se una ragazza ti piacesse davvero?" annuì con la testa. Avvicinai le mie labbra alle sue baciandolo, ma.... "Aia!" gridai tamponandomi il labbro sanguinante...Mi aveva morso! "Sei diventato scemo per caso?"
"No. Ti avevo avvertita. Pensavo che mi avresti capito...ma probabilmente mi sbagliavo" Si alzò di scatto "Comunque, se ti hanno promesso fama e fortuna, non credergli. Ti stanno solamente usando per divertirsi, non avrai nulla in cambio!" e così dicendo si avviò verso la porta. Gli sbarrai la strada, chiudendo a chiave:
"Che cosa hai detto? Come ti permetti!" rabbia mista a una leggera paura di non riuscire a far avverare i miei desideri mi pervase. Lo guardavo con disprezzo mentre mi fissava serio: le mani poggiate sui fianchi, il sopracciglio destro leggermente sollevato, le labbra curvate in un'espressione di assoluta sicurezza di sè. Non mi aveva risposto ma il suo atteggiamento parlava più di mille parole...e poi quegli occhi, neri come la brace sembravano i fondi del caffè dai quali avrei dovuto capire quale sarebbe stato il mio futuro
"Sai cosa?- dissi, mentre mi si creava un nodo in gola-... Potrò anche essere il capriccio di una notte, ma almeno me la sarò spassata. Chi ti credi di essere per criticarmi?". Lo baciai di nuovo ma, contariamente ad ogni mia aspettativa, stavolta rispose al mio bacio in modo così perfetto, come avevo sempre sognato! Poi come in un sogno, svanì magicamente...




Pamj
18/12/2009 20:20
 
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che dire....davvero "tosta" questa FF... è piuttosto interessante la prospettiva che hai proposto....sono curiosa di vedere cosa succederà...se Angel cambierà idea o si pentirà...insomma...non farci attendere troppo...:)

18/12/2009 21:26
 
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leggo subito!
18/12/2009 21:47
 
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uh uh che bollente questo ultimo cappy! e brava billie!
19/12/2009 13:44
 
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6-

Lo avevo in pugno. Anche lui stava per cedere ne ero più che sicura. Sarebbe bastato fare ancora per un pò gli occhi dolci e sarebbe diventato mio! Era quello a cui avevo mirato dal principio e non avevo intenzione di farmelo sfuggire...Io gli volevo bene e se il mio amore era la strada per il successo, l'avrei percorsa immediatamente.
Quasi tutte le sere seguenti "dormii" con i ragazzi, che ogni volta si complimentavano con me: mi compravano regali e promettevano il successo mondiale...Tutti tranne Michael.
Mi sentivo in capo al mondo, avrei dovuto solamente aspettare il momento giusto e sarei diventata anch'io una star!
"Perchè non mi fate cantare sul palco con voi domani?" chiesi loro un pomeriggio mentre stavano provando
"Beh...devi chiedere a Joseph, noi non abbiamo voce in capitolo, và a parlare con lui!" dissero. E così feci, ma nonostante cercassi di convincerlo con moine e sbattiti di palpebre, non volle darmi ascoltosostenendo che un mio solo errore, avrebbe significato l'insuccesso del gruppo....Ero furiosa! Quello sarebbe potuto essere il mio trampolino di lancio, ma non vi sarei mai potuta salire!
Chiesi all'autista di riaccompagnarmi in hotel e corsi in camera mia piangendo come una neonata: perchè Dio non voleva che i miei sogni divenissero realtà? Mi buttai sul letto in preda allo sconforto, piangendo tutte le mie lacrime e sfogliando le pagine del mio diario, annotandovi poi sopra la mia delusione. Sicuramente ci sarebbero state altre opportunità, ma questa sarebbe stata la maggiore, perchè avrei potuto debuttare davanti a milioni di persone...proprio facendo questi pensieri, mi addormentai, esausta.
_

"Si?" risposi con la voce ancora impastata dal sonno, sentendo qualcuno bussare alla mia camera. Entrò Michael, con aria dispiaciuta e uno sguardo che celava un 'Te l'avevo detto!'
"Mi dispiace. Ho saputo perchè sei tornata qui"
"Ah sì !? Se ti dispiacesse davvero, ti opporresti a tuo padre!"
"E cosa posso fare io? E' lui che comanda. E poi non sono mai riuscito a tenergli testa e non ho intenzione di iniziare ora...Comunque..." si sdraiò sul letto accanto a me, pancia in sù, mani dietro la testa. Strinse le labbra, chiuse gli occhi. Poi si mise su un fianco, volto verso di me.
"Senti se hai deciso di cambiare idea lo hai fatto nel momento più sbagliato!" dissi asciugandomi una lacrima
"E chi ti ha detto che voglio cambiare idea? Mi sono solo sdraiato, ecco tutto...il tuo letto è matrimoniale e quindi è più comodo!" risi. Senza saperlo era riuscito quasi a consolarmi
"Angie, tirati via da questo incubo. Te l'ho già detto...Non otterrai quello che speri! Davvero, torna alla tua vita, non rovinartela così" disse con aria di chi la sapeva lunga "Iscriviti al college, fatti nuove amiche. Smettila, Angie, ti stai vendendo a chi non ti merita!"
"Michael, devo tentare il tutto per tutto! Se solo tu sapessi quanto ho lavorato e quanti sforzi ho fatto per riuscire a sfondare...Questa è la mia vita! E devo vivere giorno per giorno o sarò per sempre una nullità !"
"Oh ma allora sei stupida! Non otterrai un bel niente, gli unici a ricevere in questa storia saranno loro...ma a che serve parlare? Te ne accorgerai da sola, prima o poi. Spero solo che tu non debba soffrire per farlo...." e così dicendo uscì sbattendo la porta. Afferrai un cuscino e lo tirai contro quello stupido, enorme pezzo di legno verniciato: lo odiavo. Adoravo la sua voce e il suo talento, la sua "persona pubblica", ma odiavo lui forse perchè era l'unico sincero con me.
Dovevo dimostrargli che Angel McPerry non sbaglia mai. Ero cattiva, lo sapevo, lo ero sempre stata e questa volta non sarebbe stato diverso. Gli avrei fatto pagare tutti gli affronti che osava farmi, in qualche modo, un giorno non lontano. Era stato l'unico in tutta la mia vita a negarmi qualcosa, a dirmi che avevo torto e non lo sopportavo...Perchè non mi ascoltava mai, non si piegava mai alla mia volontà?
Ma questa volta non avevo ragione. E lo avrei scoperto a mie spese poche settimane più tardi....


continuate a commentare!!!!! e grazie per i complimenti!

Pamj
19/12/2009 15:04
 
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eccomi pronta per leggere il nuovo cappy!
19/12/2009 15:14
 
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uh uh cappy più bollente di quello prima... e ora?
19/12/2009 22:55
 
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7-

Ricontai, girando le pagine del mio diario...1,2,3....No non era possibile! Non poteva essere! Contai di nuovo, ma la risposta era sempre la stessa. Uscii dalla mia stanza in preda al panico. La tournèe era finita da qualche settimana e quei giorni erano trascorsi così velocemente da non rendermi conto di cosa stesse accadendo dentro di me...
"Mamma, mi presti la Mercedes? Devo...andare un attimo al centro commerciale" Annuì distratta dalla sua soap opera preferita in TV. Corsi in garage e in un attimo schizzai via con l'auto. Il centro commerciale brulicava di persone: manacavano pochi giorni a Natale e i ritardatari correvano ai ripari comprando cose a piccoli prezzi....Entrai nella farmacia lì dentro, dove lavorava una ragazza che veniva in palestra con me
"Angie, come va? è tantissimo che non ci vediamo...Come mai non vieni più in palestra?"
"Beh...ho avuto da fare, ho fatto un viaggio con degli amici" mentii "scusa sai ma vado di fretta, non posso stare qui a parlare...Ce l'avete un test di gravidanza?"
"Oh...beh, certo. Che marca?"
"Dammene...cinque tipi diversi"
"Sono per te?" mi si gelò il sangue nelle vene...
"No, per...un'amica" la ragazza annuì e mi diede lo scontrino. La ringraziai uscendo in tutta fretta. Una volta a casa entrai nel bagno della mia camera, chiudendo a chiave la porta. Attesi impaziente, mordicchiandomi le unghie, poi li guardai...Rosa o blu che fossero, le linee di quegli stecchi di plastica diedero vita alla mia paura più grande: ero incinta! Misi le mani fra i capelli, iniziando a piangere convulsamente. Come poteva essere? Non sapevo neppure di chi fosse quel bambino che non desideravo affatto, ma che non avrei mai abbandonato o ucciso. D'altra parte, anch'io ero figlia del caso...Iniziai a vagare avanti e indietro per la mia stanza, guardando ripetutamente le foto scattate con i ragazzi durante il tour incorniciate sopra il letto: nella mia mente riaffiorarono i ricordi e sembrava che avessi tatuata nei pendieri l'espressione degli occhi di Michael che mi guardava deluso e dispiaciuto. Non mi rimaneva altro che dirlo ai miei, così scesi in cucina: stavano preparando insieme la cena. Era il loro hobby. Presi un bel respiro e li affrontai a sangue freddo
"Mamma, papà...aspetto un bambino" i due si guardarono a bocca aperta, evidentemente esterrefatti...
"Chi,chi è il padre?" chiese mio padre sull'orlo del pianto. Rimasi impietrita davanti a loro per qualche secondo, fin quando la mia bocca rispose da sola...e rispose con il nome sicuramente sbagliato
"E'...Michael Jackson!" balbettai
"Michael Jackson?" mi fece eco mia madre....Annuii con la testa, iniziando a piangere. Ero sicura che lui non era il padre del mio bambino, non poteva proprio esserlo, ma odiavo e amavo quel ragazzo allo stesso tempo. Odiavo il fatto che mi riprendesse sempre e che mi dicesse sempre la verità, anche entrando in controcorrente con me, ma sapevo di amarlo. Lo amavo tanto, ne ero sicura, avevo imparato ad amare ogni suo difetto e ogni suo pregio durante quelle settimane...non conosco il motivo, ma lo consideravo in qualche modo responsabile di quello che era accaduto: lui mi aveva avvertita, ma non avevo mai voluto dargli ascolto. Mi aveva predetto che avrei sofferto e che mi sarei resa conto che il mio comportamento non mi avrebbe portata da nessuna parte...ed era quello che si stava verificando in quel preciso istante.
_

La mia pancia cresceva ogni singolo giorno di più. Decisi di tenere il mio bambino che, nonostante non desiderassi, sapeva risollevare sempre il mio stato d'animo. Quei nove mesi passarono in fretta e una notte, d'improvviso ebbi le prime doglie. Il mio bambino nacque senza complicazioni alle prime luci dell'alba: era bellissimo, aveva la pelle come il cappuccino e degli occhi che conoscevo, ma non ricordavo di chi fossero...Mi ero appena svegliata dal riposo a cui mi avevano costretta i farmaci quando mia madre esordì,
"Angie, hai avvertito Michael? Credo abbia tutto il diritto di sapere che ha un figlio!" disse sorseggiando del caffè...
"No, ancora non gliel'ho detto" risposi mordendomi le labbra, sull'orlo del pianto; Come sarei uscita da quell'incubo?
"Allora alza quella stramaledetta cornetta...o vuoi aspettare che tuo figlio diventi maggiorenne?" annuii controvoglia e la pregai di lasciarmi sola. Tremante, afferrai l'apparecchio sul comodino della mia stanza d'ospedale e composi quel numero. Mi rispose la donna di servizio, alla quale chiesi di Michael
"Pronto?" rispose ignaro della mia bugia. Una lacrima mi rigò la guancia
"Michael...sono Angie. Volevo dirti che io...Sì io ho appena dato alla luce tuo figlio!" rimase in silenzio per qualche attimo che mi sembrò un'eternità
"Cosa? Spero tu stia scherzando! Sai anche tu che non è vero, Angel."
"Io so solo che è tuo figlio. E voglio che tu lo riconosca! Che ti prenda le tue responsabilità
"Angel, ti ha dato di volta il cervello, per caso? Ti darò dei soldi per mantenerlo, se è questo che desideri..."
"Non voglio i tuoi soldi, lo vuoi capire? Voglio solo che tu riconosca tuo figlio, nostro figlio..."
"Io non ho nessun figlio lo sai bene. Per quanto mi riguarda in questa storia non c'entro nientre e lo sai!" gridò dall'altro capo dell'apparecchio
"Avrai notizie dal mio avvocato, lo sai questo?"
"Ma vai al diavolo!" si limitò a ribattere, chiudendo la conversazione

enjoy!

Pamj
20/12/2009 00:44
 
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'ma vai al diavolo' aaaaah quanto adoro quando si arrabbia xD.. Continuaaaaa

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