CAPITOLO 13
Due lettere che cambiarono la mia vita
È incredibile come la vita possa cambiare da un momento all’altro e negli istanti più impensabili. Quando è già perfetta così, come nel mio caso, non ti aspetti che possa andare ancora meglio, invece…
“Elena, tesoro. Apri gli occhi” riapro gli occhi dopo essere svenuta per l’emozione
“Ho fatto un bellissimo sogno. C’eravamo tutti, proprio come ora, e tu mi chiedevi di venire a vivere con te. Aspetta, non è stato un sogno vero?”
“Direi proprio di no. Qual è la tua risposta”
*alla faccia della questione di vita importanza. Cosa devo fare? Lo amo ma la convivenza è un passo che cambierà la mia vita, e non solo, drasticamente. Dovrò lasciare la mia famiglia e gli amici,
aiutarlo ad affrontare le gioie e le difficoltà di ogni giorno…
Non so se sarò in grado…Ma di una cosa sono certa: l’amore è quello che conta e io so chi amo e chi voglio accanto per il resto della mia vita*
“E me lo chiedi? Sì, sì, sì, ja, yes, oui …Mille volte sì. Sempre se mamma e papà acconsentono”
“Pulcino a noi va bene qualsiasi cosa che ti renda felice, e a quanto pare sappiamo cos’è, vero Fabio?” chiede mia madre a mio padre dandogli un calcio sugli stinchi
“Sì, Elena. Se tu sei felice lo siamo anche noi. Quello che conta è solamente la tua felicità”.
*
non l’ha detto con molta convinzione. Sarà il caso che dopo gli parli*
Michael felicissimo mi prende in braccio facendomi volteggiare in aria e baciandomi mentre mi poggi a terra “Faccio alcune telefonate per sistemare tutto”
“Ok. Intanto io parlo con mio padre”. Gli domando come mai sia così restio nei suoi confronti, mi risponde perché è accaduto tutto in fretta, fino a ieri ero la sua bambina ed ora sono maggiorenne e andrò a vivere con il mio ragazzo in America, mi sta portando via da lui.
“Papà non ti devi preoccupare. Sarò sempre la tua bambina e potrete venirmi a trovare ogni volta che vorrete, tranne quando ricomincerà i tour perché lo seguirò” gli do un bacio sulla fronte e vado a raggiungere il mio tesoro.
“Tutto a posto” mi dice sfoderando uno dei suoi raggianti sorrisi che mi fanno scogliere il cuore, mi siedo accano a lui, intrecciammo le nostre mani, poso la mia testa sulla sua spalla e lui la testa sulla mia, il nostro amore è talmente intenso e profondo che non servono le parole, o almeno non troppe, ci basta il silenzio dei nostri corpi vicini in una tenera e timida manifestazione d’amore.
“Non vedo l’ora di farti vedere la mia isola che non c’è. Ops la nostra isola”, il silenzio ritorna tra di noi e le nostre mani si stringono sempre più forte “Una cosa… quando riprenderò il tour ti voglio al mio fianco”
“Guarda che non avevo la minima intenzione di stare a casa ad aspettarti come ho fatto fin ora mentre tu te ne vai a spasso per il mondo. Oh, no mio caro! Ti starò incollata peggio della carta moschicida”
“Perfetto perché l’unico momento in cui ci separeremo sarà quando dovrò salire sul palco”
“Finalmente potremo stare insieme giorno e notte, vita mia, senza doverci preoccupare de stampa, paparazzi e dell’opinione pubblica”
“Sempre insieme, cuore mio”
“Sei tutta la mai vita e oramai non posso pensare di stare con qualcuno che non sia tu”
“Cosa ho fatto per meritarti? Me lo chiedo ogni giorno” domando io
“Sei la donna più straordinaria del mondo, meriti un uomo che sia alla tua altezza…”
“Ti stai dando del mitico da solo?”
“è quello che sono baby”
“Ok. Allora la tua baby metterà in ginocchio il Mitico” prendo un cuscino e comincio a colpirlo
“Guerra vuoi e guerra avrai”, alla fine ci ritroviamo coperti di piume e con due cuscini rovinati.
Mia madre urla “Gli avevo appena comprati!”
“Signora” risponde con assoluta tranquillità “non si preoccupi glieli comprerò nuovi appena io e sua figlia saremo arrivati a casa”
“Guarda che sei uno di famiglia…chiamami Anna o mamma se preferisci”
*pazzesco se fossi stata solo io a romperli apriti cielo!!!* .
La sera mi aiuta a preparare le valige “Non portarti troppa roba, appena saremo lì ti comprerò tanti vestiti da poterci riempire una stanza intera”
“Non serve… mi bastano quelli che ho già”
“Non posso comprare dei vestiti alla mia dolce metà?”
“Certo ma” mi interrompe
“Allora faremo shopping a volontà. Paga il Mitico Michael”, aspetta che mi metta il pigiama, mi rimbocca le coperte, mi dà un piccolo e tenero bacio sulle labbra ( c’è mia sorella. Ricordate) e mi augura buona notte mentre si accinge ad andare a dormire sul divano. Il giorno seguente siamo in partenza verso la nostra nuova vita o per meglio dire Neverland.
Spero gradiate e grazie per i commenti