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MY DREAM [Fan Fiction] (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2012 22:07
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04/01/2010 21:53
 
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bellissimi questi ultimi due capitoli!!brava!! nn farci asp trp x il prossimo

If you wanna make the world a better place take a look in yourself than make a change~Michael Jackson

'Cause nothin' lasts forever and we both know hearts can change and it's hard to hold a candle in the cold November rain~Guns n' Roses

Remember yesterday walking hand in hand love letters in the sand I remember you~Skid Row

I'm just the pieces of the man I used to be,too many bitter tears are raining down on me~Queen

And I will love you, baby Always and I'll be there forever and a day always~Bon Jovi

Come as you are,as you were,as I want you to be as a friend,as a friend,as an old enemy~Nirvana

Rock ’n’ roll ain’t noise pollution Rock ’n’ roll ain’t gonna die~ACϟDC

There's a lady who's sure all that glitters is gold and she's buying a stairway to heaven~Led Zeppelin
04/01/2010 23:10
 
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bel capitolo brava
05/01/2010 11:41
 
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Re:
(angel66), 04/01/2010 23.10:

bel capitolo brava




Anche se non sono belli quanto i tuoi [SM=x47926]
05/01/2010 15:56
 
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Ero rimasta indietro!!!! Ho già rimediato ;-)))))) . Troppo forti i nuovi capitoli, davvero. Aspetto il seguito ;-))))))

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

05/01/2010 22:24
 
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Visto non vi ho fatto aspettare molto...
Vi avverto chi è debole di cuore non deve leggerlo [SM=x47982] e se lo fa è a suo rischi e pericolo...io vi ho avvisato!

CAPITOLO 10

Sogni e paure


“No. Prince non ce la faccio più” mi sveglio di soprassalto, preoccupata mi giro verso Michael per vedere se sta bene *per fortuna sta solo parlando nel sonno* “Prince, ti prego! Così mi uccidi!” *ma chi sarà questo Prince?* “Basta non ne posso più. Lo sai che papà muore quando gli fai il solletico” *Papà? Non starà per caso sognando la nostra famiglia?*. Siccome rischio di cadere dal letto decido di alzarmi per osservarlo meglio “Elena fai qualcosa ti prego…Come arrangiati? Guarda che è anche figlio tuo!” * sta proprio sognando la nostra famiglia. Che dolce!*. Dopo un po’ si calma *quanto è bello, Così puro e indifeso. Scommetto che se lo vedessero così non direbbero tutte quelle stronzate nei suoi confronti; nessuno oserebbe aprir bocca. Certo che ho avuto una fortuna inimmaginabile a trovare un uomo come lui !*.
Gli do un leggero bacio sulle labbra dopo di che apre gli occhi “Scusa non volevo svegliarti. Eri così carino che non saputo resistere”
“Figurati tesoro. È tutto ok. Lo sai che adoro i tuoi baci” mi risponde con gli occhi pieni di sonno “Che ore sono?”
“Le otto e mezza”
“Allora era proprio ora che mi alzassi”
“Mi sai dire per caso chi è prince? “
"Prince? Ho parlato nel sonno?”
“Sì e per dieci minuti buoni, dimenandoti come un pazzo, mi hai quasi fatta cadere dal letto”
“Mi vergogno a dirtelo”
“Mi ami o no?”
“Ma che domande sono. Certo che ti amo, più della mia stessa vita”
“Allora non ti devi vergognarti di nulla”
“Va bene. Stavo sognando che tu ed io eravamo a Neverland, sposati, con nostro figlio prince che mi faceva il solletico e tu alle mie richieste d’aiuto rispondevi: Arrangiati. È figlio tuo, mentre ridevi a crepapelle”
“Non sai quanto ti amo” affermo scoppiando a piangere
“Perché piangi?”
“Perché non avrei mai pensato di poter provare una felicità simile. In somma non credevo fosse possibile, proprio a me. Grazie Michael, non ti ringrazierò mai abbastanza per questo. E non ti preoccupare ti darò tutti i figli che desideri”
“Vieni qua” mi dice allargando le braccia “ora smettila se no piango pure io. Se devo dirla tutta sono io che dovrei dirti grazie. Hai colmato il vuoto che c’era nel mio cuore e nella mia anima”, abbracciati piangiamo giurandoci amore eterno. Successivamente facciamo colazione e involontariamente mi scappa: ”Sai in questa settimana e mezza ho passato più tempo qui che in camera mia. Basterebbe che portassi le mie valige e facessimo trasferire le chiamate per me in camera tua.”.
“Facciamolo, così tu correresti meno rischi e passeremmo ancora più tempo insieme. Vado subito a provvedere”. Dal momento in cui esce passano quaranta minuti, preoccupata apro la porta per vedere se sta arrivando, apro un basta per vedere senza essere vista e vedo Michaelcon le spalle contro la porta assediato dai giornalisti “Allora chi era quella ragazza al ristorante?” “Perché è scappato quando l’ha vista arrivare?” “Non era forse quella che è salita sul palco durante il concerto?”, è spaventato, oserei dire terrorizzato, *non ce la faccio a vederlo così* , con la mano afferro il suo braccio e con tutta la forza che ho lo tiro dentro. Mi abbraccia piangendo “Scusa, non volevo cacciarti in questa situazione. Credimi non ne avevo intenzione. Adesso se la prenderanno anche con te”
“Non mi importa. I giornalisti e i paparazzi non mi fanno paura. E poi per te e per il nostro amore affronterei tutto e tutti”
“Quanto vorrei avere la tua stessa forza”
“Ma ce l’hai. Hai affrontato e sopportato i giornalisti per anni e anni ma adesso hai me con cui dividerne il peso. Ti aiuterò, in fin dei conti è colpa mia di questo nuovo casino”
“è il casino migliore in cui sia mai capitato e poi se mi bastoneranno perché ti sto accanto allora sarà il più dolce peso del mondo. Se tu sarai al mio fianco nulla potrà farmi più del male”.
I giornalisti se ne andarono portandosi via come ricordo la foto del mio braccio che afferra quello di Michael. Mi dice che oggi deve andare alle prove quindi non ci saremo visti per il resto della giornata e poi mi chiede cosa farò io, gli rispondo che non ho intenzione di farmi intimorire da quattro paparazzi e che quindi uscirò a fare un giro travestendomi ovviamente, cioè vestita in pelle dalla testa ai piedi, ed usciamo; prima lui per attirare tutti i giornalisti ed i fotografi. Verso l’una mi chiama “Pronto Amore volevo solo dirti che stasera non ce la faccio e che ti amo”
“Non importa vorrà dire che ti aspetterò” in quel momento arriva un giornalista che mi interroga a proposito del mio bracciale, che a quanto dice è lo stesso della ragazza che era in camera di Michael Jackson e poi mi domanda se sono stata al suo concerto*ma che strano?* io garbatamente gli rispondo che sono appena arrivata, che alloggio presso una mia amica, quindi non posso essere stata presente al live, e che milioni di ragazze avranno il mio stesso bracciale si scusa e se ne va. “Tesoro era un giornalista?”
“Sì” “
Mi dispiace. Scusa, scusa, scusa!” dice piangendo
“Basta piangere, come hai sentito l’ho liquidato. Ed ora torna alle prove se no vengo li e son dolori”
“Vorrei tanto che tu fossi qui”
“Lo vorrei anch’io ma guarda che non scapo mica; ci rivedremo stasera in albergo.”
“Ti amo”
“Idem”. Proseguo col mio giro finito, torno in albergo per mangiare e poi nel vano tentativo di aspettare il mio uomo mi addormento sul divano.

-Finalmente è finita. Non è possibile concludere le prove alle due del mattino. Povera Elena spero non mi abbia aspettato in piedi. Prove peggiori credo di non averle mai fatte, ogni mio pensiero era rivolto a lei e a tutto quello che dovrà subire se mi vorrà rimanere accanto e al suo incontro con quel giornalista.-
Entro, trovo il carrello della cena con un biglietto: Ciao Amore, sapevo che saresti tornato affamato quindi ho ordinato qualcosina per te. Se dormo svegliami non voglio che ceni da solo. –come avrò meritato una donna del genere-. Prendo il piatto e mi siedo sulla poltrona per osservarla dormire –non mi stancherò mai di guardare il suo dolce visino quando ronfa. È uno spettacolo- Finito la prendo in braccio per portarla a letto facendo attenzione a non svegliarla e poi mi addormento accanto a lei.


“Ti avevo detto di svegliarmi una volta arrivato!”
“Amore dormivi così beatamente, sorridevi persino. Non ne ho avuto il coraggio”
“Sì, ma volevo stare con te se non te lo ricordi tra due giorni dobbiamo partire entrambi” un velo di tristezza scende sul volto di Michael
“È vero. Tra solo due giorni mi lascerai” disse stringendomi a se “ho paura” continua “che ogni cosa che faccio possa allontanarti da me. Non sopravvivrei se accadesse”
“Non mi allontanerò mai da te perché tu ormai sei qui, nel mio cuore” “Vieni con me. Vieni in Giappone”
“Non sai quanto mi piacerebbe ma sono minorenne e i miei genitori non lo permetteranno mai”. Passiamo tutto il sabato tra baci e lacrime.

Domenica camuffati a dovere andiamo in giro a fare shopping perché Michael vuole comprare dei regali ai miei e a mia sorella *furbo lui. Vuole ingraziarsi i futuri suoceri* poi torniamo in albergo dove ad aspettarmi sul letto c’è un meraviglioso vestito da sera, lungo, rosso con lo spacco sulla schiena unito al davanti da due fili di perle preziose “Cos’è questo?” “Volevo che la nostra ultima sera fosse speciale, più delle altre, quindi ho organizzato una piccola sorpresa. Ora, su, non vedo l’ora di vederti addosso quell’abito”. Uscendo dal bagno lo vedo che indossa uno smoking nero bellissimo, rimane a bocca aperta “Sto così male?” “Al contrario. Devo telefonare in paradiso per dirgli che hanno perso il loro angelo più bello, però dovranno lottare per riaverti perché non ti cederò tanto facilmente” *riesce a trasformare ogni momento in un’occasione per dichiararmi tutto il suo amore e per farmi sentire speciale*. Scendiamo al ristorante dove stranamente c’è un tavolo solo “Così nessuno ci disturberà. Ora signorina se vuole seguirmi…” mi prende per mano, mi fa sedere e mangiamo. Durante la cena le frasi dolci si sprecano, le nostre mani non fanno altro che accarezzarsi e sotto il tavolo i nostri piedi fanno altrettanto. “Quanto sei bella stasera” dice facendomi assaggiare un boccone del suo piatto “ma ovviamente lo sei sempre” detto questo si alza “Vuole concedermi l’onore di questo ballo?”
“Certamente”, balliamo per ore ed ore tra caschè e giravolte lo supplico di fare un moonwalker solo per me
“Ora voglio vedere te farlo” ribatte subito dopo averlo eseguito, lo faccio
“Non ti azzardare a farlo in giro” dice serio “se no io sarei spacciato” e mi bacia. Mi porta fin su in camera in braccio per poi chiedermi “Amore vuoi fare di me l’uomo più felice della terra?”
“Sbaglio o ti avevo già detto che se fosse stato per me ti avrei stuprato sulla moto?”, mi adagia lentamente sul letto, mi toglie le scarpe e comincia a baciarmi dai piedi fino a … poi mi strappa le mutandine con i denti ed il resto è pura passione.
“Michael non avrei potuto desiderare una prima volta migliore. Ma non volevi aspettare?”
“Non ce la facevo più. Poi volevo che tu fossi completamente mia prima di separarci” dopo questa frase via con i baci, tante carezze, frasi tenere e pronti per il secondo round.

Ragazzi son pronta ai commenti e siate spietati visto che ho intenzio di presentare la storia una volta finita ad un editore.
08/01/2010 18:55
 
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Sero vi piaccia:

CAPITOLO 11

Un Amore che dura anche a distanza


“Dai Michael sbrigati. Dobbiamo muoverci!”
“Non è colpa mia le tue valige non si chiudono!”
“Sì che è colpa tua chi ha voluto comprare dei regali extra per i miei?”
“Tesoro non voglio litigare; non abbiamo il tempo per far pace!” prepariamo in fretta e furia le valigie, ci siamo svegliati tardi, eravamo molto stanchi dalla sera precedente. Corriamo a prendere un taxi e ci dirigiamo all’aeroporto. Facciamo insieme il checking e poi ci prendiamo un momento tutto per noi, per salutarci come si deve, “Allora ci siamo, è arrivato il giorno più brutto della mia vita. Ho appena incontrato la mia anima gemella e già la devo lasciare ”
“Non fare così, se no piango. Sarà solo per poco…e poi ci possiamo sentire tutte le volte che vuoi”
“Non è la stessa cosa. Non potrò più stringerti tra le mie braccia e baciare quelle dolci labbra”
“Uffa….ma… possiamo…non so cosa dire”
“Allora non dire niente e stingimi” con quell’abbraccio non c’è stato bisogno di pronunciare nulla. “Dai lasciami se no perdiamo entrambi l’aereo”
“Non mi importa. Voglio restare così per sempre; magari il tempo si fermasse in questo istante”
“Lo so che sei il RE del Pop, colui che fece vedere il moonwalker a tutto il mondo, il primo artista di colore a finire su MTV e avanti… ma penso che tu il tempo non sia ancora in grado di fermarlo” ridiamo tutti e due
“Quanto mi mancherà sentire la tua voce, guardarti dormire accanto a me ed essere il primo a darti il buongiorno”
“Non ricominciare!! Ti odio quando fai così”
“Ah, è così?”
“No, non ti odio. Come potrei odiare l’uomo che mi ha fatto scoprire l’amore e che mi ama più della sua stessa vita”, andiamo avanti con queste frasi fin quando imperterrita gli dico di lasciarmi andare “Almeno un ultimo bacio” implora “non si nega mai l’ultimo desiderio ad un condannato a morte”, mi alzo in punta spostando le mie braccia da dietro la sua schiena a dietro al suo collo e ci baciamo, in esso c’è tutta la nostra passione, l’amore e purtroppo anche la tristezza del doverci separare. Quando finalmente decide di lasciarmi corro a prendere il mio aereo con il cuore colmo di tristezza e il volto di lacrime, prima di attraversare l’uscita mi volto e gli grido “Ti amo, non te lo scordare”
“Anch’io ti amo e non ti dimenticare che sei tutta la mia vita” e anche lui si dirige a prendere il suo aereo. Salgo e prendo il mio posto quando suona il cellulare “Già mi manchi”
“Ma non sono nemmeno decollata”
“Lo so ma non ci posso far niente, lo sai che una parte del mio cuore sta partendo con te”
“E l’altra?”
“Me lo vorrai lasciare un pezzettino per vivere no?” scoppiamo a ridere entrambi
“Amore, non fare così, se no non mi arrivi al prossimo incontro e lo sai che farò di tutto per rivederti”
“Allora siamo in due. Va bene tesoro ti lascio volare tranquilla e cercherò di non pensare alla nostalgia che già ha attanagliato il mio cuore”
“Buon volo anche a te e miraccomando…”
“Cosa? Guarda che sono un bravo bambino io!”, il resto del volo proseguì tranquillo. Arrivata all’aeroporto trovai tutti i miei amici e la mia famiglia ad aspettarmi *almeno fossi tornata dal fronte*, vado a casa, disfo le valigie e do ad ognuno il regalo che Michael ha comprato: a mia sorella un computer portatile e l’ultima barbie uscita, a mio padre l’abbonamento alle partite della Juventus e i biglietti per il prossimo mondiale e a mia madre un vestito da sera e i gioielli abbinati Gli racconto tutto, in effetti non proprio tutto, mia mamma mi porta in camera sua perché le facessi vedere il vestito e le raccontassi della stupenda notte che abbiamo passato insieme. “Avete usto le dovute precauzioni? Perché non voglio diventare nonna prima del tempo!”
“Certo mamma”
“Si sono contenta che finalmente hai trovato qualcuno che possa ricambiare l’amore che tu puoi dare, e guarda che è davvero tanto. Bella fortuna però, hai fatto innamorare la più grande Popstar del mondo”
“Mamma io lo amerei anche se fosse un barbone, non mi importano i suoi soldi, le sue proprietà o la sua fama. A me interessa solamente il suo cuore che a quanto mi ha detto gli ho rubato”
“Ah, la mia piccina è proprio innamorata.” Ad un tratto squilla il telefono “Amore sei già arrivata?”
“Sì e tu?”
“No, ne avrò ancora per due ore buone. I tuoi hanno già visto le cosettine che gli ho comprato?”
“Sì e sono tutti entusiasta soprattutto mia madre, detto in confidenza ti considera già suo genero perché mi rendi felice e mi ami come nessun’altro sa fare”
“Dille che sono io quello fortunato e che la ringrazio moltissimo per averti messo al mondo” io riferisco a mia mamma e diventa una conversazione tra loro due a tutti gli effetti solo che io faccio da traduttrice. “Allora amore buon volo e ci sentiamo più in la. Ok?”
“Come vuoi tu. Ti amo” “
La cosa è reciproca” concludo la telefonata
“Ma che per caso mi vuoi portare via il moroso? Ti ci vuoi fidanzare tu?”
“Che ho detto?”
“Oh Michael, è un vero privilegio…mia figlia è davvero una ragazza fortunata…ma non così mi fai arrossire! Basta o devo continuare”
“Forse mi sono lasciata un po’ prendere ma piccola sono così felice per te che…”
“Alt! Piccola è il soprannome che mi ha dato quindi non mi puoi più chiamare così!” “Va bene. Ma lo sai che per me resterai la mia piccola” *quanto odio sentirmi dire sta frase*

28 agosto

“Ciao tesoro. Come va?”
“Male”
“Perché?”
“Perché tu non sei qui. Ma non c’è forse qualcosa che vuoi dirmi”
“Non mi pare...”
“Ti do un indizio: qualcuno oggi diventa un anno più grande”
“Non so chi...forse Bubbles?”
“No! Io. Te ne eri scordata vero?” in quel momento bussa un fattorino alla porta che gli consegna il mio regalo “Allora non te l’eri dimenticato”
“E come potrei?”
“Scusa, ma adesso non ho tempo, lo aprirò oggi pomeriggio. A proposito li che ore sono?” “
È mezzanotte. Ma non cambiare discorso; cosa devi fare?”
“Il mio manager ha organizzato degli incontri con delle fan”
“ah, il tuo manager? Oppure tu? Guarda di non farmi le corna…perchè io prima o poi vengo a sapere tutto!”
“Ma cosa pensi? Lo sai che per me sei l’unica donna!”
“Sarà meglio per te…comunque scherzavo. Guarda che di te mi fido ciecamente. Allora ci sentiamo più tardi”
“Ai suoi ordini capo!”
Durante il tardo pomeriggio (ora italiana) mi richiama dicendo che è un regalo stupendo: gli ho regalato il dvd di Peter Pan, il libro personalizzato con lui coprotagonista e dei buoni validi per dei baci, solo i miei ovviamente e un cd dove gli canto Happy Birthday. “Non ho mai ricevuto un regalo così bello in tutta la mia vita. E poi la tua voce è sublime nemmeno io riesco a cantare così”
“È perché pensavo a te, mentre mi registravo e comunque non è vero tu canti molto meglio di me; altrimenti ci sarei io al posto tuo in Giappone non credi?”
“Non si sa. Magari Dio avrebbe potuto farlo. Mi manchi tanto sai.”
“L’incontro con le fan? Sempre adoranti e pronte a saltarti addosso?”
“Non fare la gelosa…te l’ho già detto che io amo solo e solamente te. Cosa stavi facendo?”
“Stavo guardando le nostre foto” “Le nostre foto?”
“Sì. Quelle durante il concerto, al picnic, mentre mangi la pasta e tutte le foto che mi hai scattato nel negozio ogni volta che uscivo dal camerino”
“Lo sai anche io ho delle nostre foto?”
“Davvero? Quali sono?”
“Quelle che ha scattato quel fotografo al quale abbiamo sottratto la macchinetta. Devo dire che sei venuta stupendamente soprattutto in quelle dove noi ci baciamo”
“Non è giusto. Pure io le voglio”
“Facciamo così, quando vengo a trovarti te le porto. Ok?”
“Ok? È stra ok! Non vedo l’ora che arrivi quel giorno che precisamente sarà?”
“Sorpresa!”
“Va bene tieniti i tuoi segreti”
“Non ti sarai mica offesa, vero?”
“No”
“Bene allora posso andare a dormire” “E mi lasci così?”
“No. Ti lascio con un ti Amo” e chiude la chiamata *ira funesta. Quanto mi fa incazzare quando riattacca così presto però devo capirlo sarà stanco con tutti quegli impegni*

17 novembre

È il giorno del mio diciottesimo compleanno, sono appena tornata da una piccola festicciola organizzata dai miei amici in centro. “Mamma ha telefonato tu sai chi?”
“No tesoro. Senti ora devo andare giù per un po’ quindi sai cosa fare” se ne va lasciandomi sola (mia sorella è a scuola e poi a nuoto), all’improvviso suonano al citofono ma non vedo nessuno solo uno strano pacco. Mi affretto a scendere e trovo una macchina incartata e con tanti fiocchi rosa; c’è un bigliettino: da colui che ti ama con tutto il cuore. Tanti auguri alla mia dolce metà; scarto la macchina, è una decappottabile rosso fiammante con dentro una miriade di fiori. Salgo dentro e dai sedili posteriori completamente sommerso da essi emerge Michael con una rosa rossa scarlatta in bocca. “Auguri Amore mio. Mi sembrava il regalo più adatto per i tuoi 18 anni”
“Il mio regalo perfetto sei tu”, lo aiuto a scendere, “Ma come hai fatto?”
“Mi ha dato una mano tua madre”
“Mia madre non sa una parola d’inglese!”
“Ma io d’italiano sì” mi risponde in italiano “ho preso lezione durante il tempo libero”
“Lo sai che sei un grande stronzo?”
“Perché mai sarei uno stronzo?”
“Perché sei riuscito a farmi piangere al mio compleanno e mi hai fatto stare un casino in pensiero! In una settimana non mi hai telefonato nemmeno una volta e non hai risposto”
“Ero molto impegnato…”
“Lo so. Scusami è che sono un po’ nervosa. Non ce la facevo più a poterti guardare solo in tv e parlarti per telefono”
“Non è che hai anche il tuo ciclo?”
“Eh…che razza di domande fai? Comunque sì” passiamo tutta la giornata insieme abbracciati sul mio letto sotto l’occhio vigile di mia madre che per conto di mio padre ci tiene d’occhio.
“Che bella camera che hai. Mi piacciono soprattutto le pareti” *forse perché sono tappezzate di tue foto?*
“Lo so. È figa! L’unico problema è che la devo dividere con quello sgorbio di mia sorella ”
“Tu sei fortunata, io ero preso molto peggio…”
“È vero ma adesso hai case sparse per il mondo e che case!”
“Sarei più felice di vivere in una catapecchia con te piuttosto che in quelle che possiedo da solo”
“Smettila se no va a finire che se ci sposeremo avrai finito tutte le romanticherie e le sorprese”
“Io sono l’uomo delle sorprese mia cara e quindi quando ci sposeremo, perché lo faremo, te ne farò ancora. Non ti devi preoccupare di questo ma piuttosto del fatto che ora non riesco a vivere senza di te” un breve momento di pausa dove ci contempliamo guardandoci fissi negli occhi., “Tesoro, se morissi in quest’istante morirei felice perché sono tra le tue braccia. Mi mancava questa sensazione.”
“Sono discorsi da fare questi? Proprio il giorno del mio compleanno per giunta!” “Ora, però, devo andare domani ho un concerto”
“Ma non resti per conoscere anche mio padre e mia sorella?”
“Magari un’altra volta. Devo proprio scappare, in Giappone sono nove ore in avanti…”
“Va bene. Così tuttavia è peggio che non vederci affatto”
“Non dire così tra poco è Natale e ho intenzione di prendermi una pausa per poter stare da solo con te”
“Promesso?”
“Croce sul cuore”,
lo vedo andarsene così com’è arrivato.
09/01/2010 00:17
 
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Grande capitolo nuovo!!!!!!! Aspetto già il prossimo ;-))))

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11/01/2010 18:18
 
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CAPITOLO 12

Il primo Natale di Michael e il nostro


“Allora posso venire oggi?”
“Purtroppo non è possibile. È la prima vigilia da quando è morta mia nonna (vero) e mi sembrava carino passarla con il nonno ed il resto della famiglia. Non avercela con me”
“Perché dovrei avercela con te? Fai benissimo. Domani?”
“Quanta impazienza. Sì, domani è ok; ma dopo le 10:30”
“Perché?”
“Vado a messa”
“Brava bisogna sempre ringraziare Dio. Se non fossi così impegnato…”
“Per cosa lo ringrazieresti?”
“Per avermi fatto conoscere te ed averti fatta innamorare di me. Lo sai sono al settimo cielo; questo sarà il e sono stra felice di trascorrerlo con te…”
“Non sai quanto lo sono io”
“Amore allora domani mi troverai davanti alla Chiesa. Non ti dico ti amo…voglio dirtelo domani guardando nei tuoi splendidi occhi e accarezzando il tuo dolce viso che mi manca davvero…”
“E a me manca il tuo meraviglioso sorriso. Ora basta con la nostalgia. Ci vediamo domani”
“Meno male, non ce la faccio più, fortuna che tra meno di 24 ore sarai di nuovo tra le mie braccia, fremo dall’impazienza”.

25 dicembre

Appena finita la funzione mi precipito fuori e lo trovo li in piedi sulla neve ad aspettarmi (ovviamente travestito), gli corro incontro e lo abbraccio “Amore auguri”
“Buon Natale tesoro” rispondo piangendo, ci baciamo, baciamo e baciamo “Mi sei mancata moltissimo”
“E tu a me, è stato un mese infernale senza te”.
Dopo alcuni minuti arrivano anche i miei e mia sorella “Tanti auguri signori e anche a te piccolina”
“Oh mio Dio. Tuo moroso è Michael Jackson! Che cavolo perché non me l’hai detto prima?”
“Sta zitta o vuoi che ti senta tutto il mondo?”
“Sì scricciolo, mi hai scoperto. Sei in gamba” si rivolge poi ai miei genitori “Mi dispiace rubarvela ma vostra figlia mi mancava terribilmente”
“E tu a lei. Comunque capiamo che vogliate stare insieme visto che vi vedete così poco” dice mia madre
“A me non piace che stia a casa da sola con lui. Non mi fido”
“Papà! [SM=x47975] Scusalo ma se fosse per lui potrei aver un ragazzo solo ad 80 anni suonati”
“Ha la mia parola di gentiluomo che non farò nulla a sua figlia tranne abbracciarla e magari qualche bacietto” *dai papi. È venuto dall’altra parte del mondo solo per vedermi e tu ci fai perdere tempo con il 3° grado!*
“Dai, so che è un bravo ragazzo. Ora vi lasciamo andare” *ragazzo? Ha quasi l’età di mia madre!*
”No. Non voglio” mia sorella si appiccica a lui “non voglio lasciarlo andare. Voglio conoscerlo e ballare Thriller assieme”
“Smettila di fare la piattola e andiamo!” le risponde mia mamma
“Sono io quella che ti ama non mia sorella”
“Senti. Se le cose non dovessero funzionare con Elena ti terrò in considerazione” le sussurra all’orecchio, allora mia sorella si calma e lo lascia andare
Ci dirigiamo verso casa mai, abbracciati, esattamente come quando ci stavamo recando al concerto con l’unica differenza che adesso ci sono 2°C ed è pieno di neve. Entro a fatica visto che Michael si è avvinghiato a me, peggio di una piovra, roba che per poco non cadiamo. “Ma non avevi detto a mio padre che mi avresti solo abbracciata?”
“Ma lo sai che io sono Bad, Really really Bad!”
“Se. Se tu sei Bad io sono la regina d’Inghilterra”
“I miei ossequi vostra maestà”
“Mi dai anche spago adesso?”
“Saluto solo la regina del mio cuore”
“La tua regina va a preparare il pranzo, se vuoi puoi guardare un po’ di tv comodamente seduto sulla mia poltrona”
“Preferisco guardarti cucinare…è da più di un mese che non ammiro il tuo bel sedere” “
Se preferisci…”
“Eccome!”. Preparo una montagna di roba
“Festeggiamo per caso un’occasione speciale?”
“Il nostro primo Natale insieme! Scemo! Scusa se ho esagerato un pò con le porzioni ma sono abituata a cucinare per quattro. La mamma dice he devo fare pratica”
“Per cosa?”
“Per diventare una brava moglie e mamma” rispondo arrossendo “
Sarai una moglie e una madre meravigliosa. Mi rendi felicissimo solo con un sorriso e ho visto come ti comporti con i bambini”
“E tu un padre stupendo”
“Di questo non sono sicuro. Perché tu sì?”
“Tutto quello che hai detto di me vale anche per te, e poi tu sei rimasto nell’anima un bambino il che è un vantaggio non credi?”
“L’unica cosa che so è che non vedo l’ora di formare una famiglia con te”, in quel momento mi alzo e tiro fuori dal frigo una teglia di tiramisù “E al più presto visto che sai cucinare il mio dolce preferito” continua ammaliato dalla visione di ciò che tengo in mano
“E poi dici che sono io quella che pensa sempre al cibo…” mi siedo in braccio e ci imbocchiamo a vicenda poi facciamo il brindisi con un bel bicchiere di Prosecco (visto che sono veneta d.o.c) augurandoci che questo sia il primo di molti Natali insieme.
Finito lo prendo per mano e lo porto in salotto dove ci scambiamo i regali: io gli ho confezionato un album con tutte le nostre foto mentre Michael ha inciso un demo per me, la canzone Beautiful Girl così ci ritroviamo a sfogliare la foto al suono di quella meravigliosa canzone… I’m in love with a beautiful girl
“È il regalo più bello che mi abbiano mai fatto, anche se quello più prezioso sei proprio tu Michael” affermo in preda ad un pianto di gioia.
“Ti va di uscire a giocare?”
“Aspettavo solo che me lo chiedessi” risponde infilandosi già il cappotto, costruiamo i nostri pupazzi e poi comincia una battaglia all’ultimo sangue a palle di neve, ci rincorriamo come matti. Metto persino della neve dentro il suo cappotto, prontamente si vendica facendomi dolcemente cadere sulla neve e baciandomi delicatamente solo come lui sa fare. *chi l’ha detto che la vendetta è amara?* . Rientriamo congelati dalla testa ai piedi, gli chiedo se gli va una cioccolata calda per riscaldarsi, annuisce, beviamo seduti sul divano abbracciati quando afferma di avere ancora freddo per potersi stringere ancora di più a me.

-se lo sapevo che il Natale significasse stare con le persone che ami, una manifestazione d’amore avrei cominciato a festeggiarlo molto prima. Sono felicissimo di poter stare qui abbracciato con la persona che amo e desidero di più al mondo. Vorrei solo trovare le parole per esprimerle esattamente come mi fa sentire…perché anche nella sua canzone mi sono trattenuto perché pensavo che allo studio potessero capire qualcosa-

Una cena veloce e poi a guardare sul nostro divano Twilight ma ci addormentiamo prima della fine del film. I miei rientrano poco più tardi trovandoci abbracciati sul divano “Che carini che sono! Si vede quanto si amano” afferma mia mamma
“Sarà per me vuole solo aproffitarsene! Quando si stancherà di lei la lascerà spezzandole il cuore”
“Ma smettila! Hai solo paura che ti porti via la tua bambina!”.

La mattina seguente ci svegliamo insieme, andiamo in cucina da mia madre che sta preparando la colazione “Cosa volete per colazione ragazzi?”
“Latte e biscotti” rispondiamo all’unisono
“Insieme. Devi fare penitenza”
“Ok vieni qua” e mi stampa un tenero bacio davanti a mia madre alla quale gli si sta sciogliendo il cuore, poi aspettiamo che mio padre e mia sorella si sveglino.
Durante il pranzo “Vi sono piaciuti i piccoli pensierini che vi ho portato?”
“Sì. Sono bellissimi” risponde lei “ma quando li abbiamo aperto voi dormivate e non ci sembrava il caso di svegliarvi…” mi sussurra all’orecchio che deve dire una cosa importante
“Sonia potresti andare nell’altra stanza? Dobbiamo parlare di cose da grandi”
“Ok, Michael. Se me lo chiedi tu…”, mi prende la mano e comincia a stringerla
“Signori volevo chiedere una cosa molto importante a vostra figlia ovviamente con la vostra benedizione “
“Elena” si gira verso di me stringendomi ancora più forte la mano “Vuoi venire a vivere con me?”


Ragazzi spero vi piaccia
[SM=x47981] dei vostri commenti
[Modificato da Michael's fan 11/01/2010 18:19]
11/01/2010 22:20
 
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Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! Elena dì di sì!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Troppo dolce questo capitolo, brava!!!!!! Nn vedo già l'ora di leggere il prossimo!!!! ;-)))) Baci

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

11/01/2010 22:52
 
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bellissimi brava
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