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I just can' t stop loving you (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2010 22:41
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08/12/2009 23:44
 
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nn preoccuparti...noi aspetteremo,con un pò d'ansia ma aspetteremo....un bacio...[SM=x47938]
09/12/2009 22:29
 
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Riporto su...nn vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo...il 4° è molto bello, davvero...

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

09/12/2009 22:49
 
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ecco il 5! scusate se ci ho messo tanto ma è davvero lungo. domani vi do maggiori informazioni. ora devo andare a nanna... buona lettura!

CAPITOLO 5
Tu lo conosci questo ragazzo Vale...

Drin-Drin, Drin-Drin.
Ancora quell' odioso suono. Questa volta però non potevo rimanere a letto, c' erano troppe cose da fare. Quindi mi alzai, schiacciai il pulsante della sveglia e mi diressi verso la cucina. Feci colazione con un dubbio che mi attanagliava.
-Che strano sogno che ho fatto questa notte.- Mi dissi. Avevo sognato Luca mentre si baciava con una ragazza, e poi avevo sognato di essere accompagnata a casa da... Michael Jackson!
-Che strani sogni che faccio!- Mi misi a ridere. E' vero, sembravo una pazza, ma tanto abitavo da sola, non poteva vedermi nessuno!
Appena finii di fare colazione mi diressi in bagno. Mi lavai, mi vestii, e dopo 5 minuti ero pronta per uscire di casa. Presi la mia borsa, aprii la porta d' ingresso e la richiusi subito dopo. Scesi per strada, stavo prendendo le chiavi della macchina dalla borsetta quando alzai lo sguardo. La mia auto non c' era... Panico! Ed ora che faccio? Si preannunciava una bella giornata anche oggi. Stavo cadendo già nello sconforto più totale quando ad un certo punto urlai.
-Oddio, lo Stadio. Oddio, il concerto. Ma allora non ho sognato, è successo veramente. Luca mi ha tradita...- Dissi quella frase con un tono di voce da morta -E Michael Jackson mi ha accompagnato a casa!-
Mi veniva da piangere, ma probabilmente questa situazione strana mi piaceva molto. Ma ci credete? Io che avevo parlato con Michael Jackson, che ero stata accompagnata a casa da lui, e da lui mi era anche stato permesso di dargli del tu!
Ritornai dentro la mia amata casuccia, cercai il cellulare dentro la mia borsa ma non c' era. Controllai dappertutto, sotto al letto, dentro l' armadio, dentro le tasche della giacca che avevo indossato la sera prima ma del telefono non c' era traccia.
Perfetto, mi ero persa il mio nuovo cellulare. Quella giornata si preannunciava davvero schifosa, si preannunciava fortunatamente.
Presi il telefono di casa e digitai il numero di Valeria.
-Pronto?- Mi rispose subito.
-Vale sono Maria.
-Ohi ciao Maria, andato bene il concerto?
-Andato bene però devi riportarmi allo Stadio.
-E perchè mai?
-Perchè ho lasciato la macchina li. E' una questione lunga, puoi passarmi a prendere?
-Certo. 10 minuti e sono da te, poi mi racconti tutto. Ciao.
-Ciao.- Attaccai la cornetta. Mia cugina oggi era completamente libera. Lei non lavorava, si era appena divorziata e quindi l' ex marito le pagava gli alimenti e le dava dei soldi aggiuntivi al mese.
Scesi subito, sapevo che quando Valeria mi dicevi 10 minuti era sempre la metà, infatti dopo 5 minuti era già sotto casa mia.
Aprii la portiera e salii in macchina.
-Ciao Maria.- Mi fece lei.
-Ciao. Non devi portarmi proprio al Flaminio, ti do le istruzioni io.
-Ok.- Partimmo. Il tragitto fu molto scorrevole, niente traffico, il che era molto strano.
-Dimmi Maria, perchè hai lasciato la macchina li?
-Mi ha riaccompagnato a casa un ragazzo, non ero nelle condizioni migliori per guidare.
-Perchè, cosa è successo?
Non potevo mentire a lei, che era la ersona più importante della mia vita. Gli dovetti dire tutta la verità, o meglio, quasi tutta.
-Ieri sera ho incontrato Luca, stava passeggiando vicino allo Stadio con una ragazza...
-Con una ragazza?- Mia cugina frenò di colpo, era rimasta scioccata da quelo che era appena uscito dalla mia bocca.
-Si, ed è proprio con quella ragazza che l' ho visto baciarsi 2 secondi dopo...
-Cosa? Ma che bastardo, che gran bastardo! E ora cosa vorresti fare?
-Me lo chiedi anche? Penso che questa sia la ciliegina sulla torta, cavolo più chiaro di così...
-Dicevo del matrimonio.- Ecco, il matrimonio, me ne ero completamente dimenticata, non ci stavo proprio pensando.
-Secondo te cosa potrei fare? Dissi io.
-Chiamarlo e dirgli tutto.
-Ma che siamo pazzi? Non se ne parla neanche! E poi scusa parli te che non hai ancora il coraggio di chiamare Paolo e dirgli che è un vero stupido.
-Perchè non dici stronzo, fai prima!
-Perchè io le parolacce non le dico, lo sai molto bene. Senti, cambiamo discorso va bene?
-Va bene, questo è un tasto dolente della nostra vita, parliamo di altro... Approposito, da quant è che ti fidi degli sconosciuti?
-Che? Scusa quali sconosciuti?- Non capivo dove mia cugina voleva arrivare.
-Parlo di ieri sera, il ragazzo che ti ha accompagnato a casa.
-Ah no, ma non era uno sconosciuto, è un mio amico.- Come ho detto prima, gli dovevo dire quasi tutta la verità, e infatti questa era la verità. Michael in fondo era un mio amico, diciamo...
-Uh, e chi è costui?
-Vale non te ne stai accorgendo ma stai parlando come mio papà.
-Esagerata, a zio non lo batte nessuno! Non era questa la domanda che ti ho fatto però.
-Non lo conosci.- Si, vabbè, non lo conosci. Quante cavolate che stavo sparando!
-Ok, ho capito, non vuoi dirmi chi è.
-Non lo conosci, sul serio.
-Va bene, non l' ho mai visto, ti lascio in pace.- Meglio di lei non mi conosceva nessuno, riusciva a capire perfino quando mentivo.
Arrivammo al parcheggio. Valeria accostò con la macchina.
-Dove vai ora?- Mi disse.
-Devo fare un po' di spesa, dopo tornerò a casa.- Gli risposi.
-Allora vengo da te, non mi va di passare un' altra mattinata da sola.
-Va bene, a che ora esce da scuola Matteo?
-Alle 16.30. Allora io ti aspetto a casa tua. Ci vediamo dopo.
-Ferma, dove vai senza chiavi? Vorresti buttare giù il portone?
-Oh si scusa, hai ragione.- Presi le chiavi e gliele diedi.
-A dopo Vale!- Mi fece un cenno con la testa.
Io intanto dopo 30 secondi ero già nella mia auto in cerca del mio cellulare. Nulla, neanche li c' era traccia di quell' affare. Accesi la macchina e mi diressi verso il supermercato. Arrivai alle 9.40 e alle 10.00 stavo già alle casse. Dovevo prendere molte cose quindi in 20 minuti era umanamente impossibile fare la spesa, ma ci riuscii lo stesso.
Ora mi rimaneva solo di tornare a casa e mettermi a piangere davanti a mia cugina. Dopo 10 minuti mi trovavo davanti al cancello. Stavo per suonare al citofono per farmi aprire da Valeria, quando mi girai e vidi una macchina lunga 2 kilometri. All' inizio rimasi alquanto incuriosita. L' autista (che ero sicura di aver già visto da qualche parte) scese e aprì lo sportello posteriore della limousine. Da questa scese un ragazzo, lo ricordo benissimo, aveva i capelli ricci e neri e portava un paio di occhiali. Sicuramente starete pensando a quello a cui stavo pensando io in quell' istante. Mi notò, mi salutò con la mano destra e si incamminò nella mia direzione.
-Ciao Maria!- Mi fece.
-Michael? Cosa ci fai qui?- Non riuscivo a spiccicare parola, non avrei mai potuto immaginare che Michael Jackson si ripresentasse a casa mia.
Era di fronte a me, quando mi fece la domanda più strana che io abbia mai ricevuto.
-Perchè indossi gli occhiali da sole?
-Cosa?- Risposi io. Ero rimasta molto stupefatta da quella frase, non pensavo lui fosse venuto da me solo per chiedermi perchè indossavo gli occhiali da sole! Io non li mettevo mai, e quella mattina, quel 24 maggio 1988, non c' era neanche tutto questo sole. Avevo comunque un paio di occhiali dorati, non di marca (ci tengo a precisarlo), perchè non me ne poteva fregare proprio nulla.
-Ho detto, perchè indossi gli occhiali da sole? Hai degli occhi bellissimi!- Mi fece lui.
In quel momento non ci vedevo più, Michael Jackson mi aveva appena detto che avevo degli occhi bellissimi, ma ci pensate? Arrossii un tantino.
-Bè, allora la domanda è reciproca! Perchè ti metti sempre gli occhiali da sole se anche tu hai degli occhi fantastici?- Non so come feci a dirglielo, so che dopo quella frase mi vergognai a morte. Lui però non fiatò, era probabilmente rimasto stupito da quella strana risposta.
Ci levammo contemporaneamente tutti e 2 gli occhiali e, vista la strana situazione, ci scappò una piccola risata.
-Telepatia!- Mi fece.
-Eh si! Ancora non mi hai detto però perchè sei venuto qui.
-Uh, scusa tanto, hai ragione!- Levò una mano dalla tasca del suo giubbino. In quella mano aveva qulcosa, mi sembrava... UN TELEFONINO!
-Ma quello è...
-Si, è il tuo cellulare. Ieri sera l' ho trovato sul sedile della limousine, e calcolando che mio non era e che non avevo fatto salire nessuno tranne una certa Maria, ho pensato subito a te.
-Grazie Michael, questa mattina stavo già andando ai pazzi, volevo mettermi a piangere di nuovo!
-Approposito, perchè ieri sera piangevi?- No, questa domanda non ci voleva proprio.
-Penso che non ti andrebbe di sentire la mia storia Michael.
-Ti sbagli, mi piacciono le storie, puoi raccontarmi quello che ti pare, resterei ad ascoltarti lo stesso per ore tanto!- Questa volta io ero rimasta sorpresa dalla sua risposta. Era strano, lo conoscevo da meno di un giorno, eppure sembrava come se stessi parlando con ma cugina, riuscivo a dirgli perfettamente tutto.
-Ecco, come posso spiegarti... mi sono messa a piangere perchè ho visto il mio ragazzo baciarsi con un' altra ragazza ieri sera quando sono uscita dallo stadio. Ieri dovevo andare al concerto con lui, volevo fargli un regalo per il nostro primo anno insieme, ma si vede che lui non ci teneva a me...- Mi bloccai, avevo parlato troppo, troppo da fargli scendere perfino una lacrima su quel suo viso così fresco.
-Michael ma stai piangendo?
-Scusa, ma mi dispiace davvero molto per te. Come vedi questa storia mi è piaciuta così tanto da farmi anche piangere. Quindi ti ha tradita, no?
-Ecco, non volevo metterla proprio così ma in poche parole si, mi ha tradita.- La nostra conversazione si faceva sempre più interessante. pensavo che ormai se ne sarebbe andato, invece prese una cosa dalla tasca, per la precisione 2 cose.
-Cosa hai mano?- Gli dissi incuriosita.
-Voglio regalarti i 2 biglietti per la tappa di Torino di domani sera. Ci verrai vero?
-Oddio Michael, certo che ci verrò, contaci! Grazie tante!
-Di nulla Maria, te ne do 2, metti che vuoi venirci con qualche tua amica.
-So chi portarci al concerto Michael, non preoccuparti!
-Va bene allora. Prima di andarmene, mi spieghi perchè sai parlare nella mia stessa lingua?- Che stupida che sono, ancora non gliel' avevo spigato!
-Oh ma certo! Vedi io sono un interprete, quindi oltre a tradurre so praticamente tutto della lingua inglese.
-Ho capito! E dove lavori?
-Veramente non lavoro più da sabato, mi hanno lincenziata.
-Mamma mia Maria ma allora sei proprio sfigata!- Non era il termine più adatto da usare ma in fondo questa era la verità.
-Si Michael, hai detto bene, sono proprio sfigata.
-Ma dai vedrai che si risolverà tutto a breve.
-Speriamo...
-Maria, non ti disturbo ulteriormente, anche perchè vedo che hai la spesa in mano. Non mi resta che salutarti e dirti che domani vedrai il più bel concerto di tutta la tua vita.
-Non penso proprio, quello l' ho visto ieri!- Lui rise, cavolo come rideva lui non rideva nessuno. Il tuo sorriso era capace di prendere il posto del sole Michael, non sto scherzando. Ok, mi aveva salutato, ma non capivo perchè era ancora li davanti a me, cosa voleva? Non sapevo cosa fare, ma fortunatamente la soluzione la trovò lui. Mi diede un bel bacio sulla guancia, io ero rimasta paralizzata. Si girò e ritornò in macchina, mi fece un ultimo cenno con la mano e se ne andò.
Rientrata a casa. Mia cugina mi venne subito incontro.
-Ehi ma quanto ci hai messo?- Mi domandò.
-Scusa, ma mi hanno riportato il telefono.
-che telefono?
-Uh, è vero, non te l' ho detto! Questa mattina non trovavo il mio cellulare, fortunatamente però me lo hanno portato a casa.
-Che fortuna Mà, e chi lo ha ritrovato.
-Il ragazzo che ieri sera mi ha riportata qui.
-Oh sul serio? Ma dimmi un po', come si chiama questo ragazzo?
-Michele...- Stavo facendo i piatti, quindi lei mi era di spalle. Non poteva guardarmi, non poteva capire se stavo mentendo o meno. Non mi andava di dirgli la verità, cavolo avevo 25 anni e volevo un po' di privacy! E poi avevo ragione, lui si chiamava Michele... all' italiana però!
-Mhhh, Michele... no, non lo conosco.- Aggiunse lei. Meno male, finalmente si era arresa!
Finiti i piatti mi girai dalla sua parte, andai vicino a lei e gli diedi i 2 biglietti.
-Cosa sono?- Mi domandò lei piena di curiosità.
-Due biglietti, che non li vedi? Me li ha dati quel ragazzo.
-Uh, veramente? Per quale concerto sono?
Non le risposi, volevo che lo scoprisse da sola, perchè avrei dovuto rovinargli la sorpresa?
-Fammi un po' vedere.- Mi strappò i biglietti dalle mani, stava per svenire, meno male che c' ero io! Ho dovuto perfino dargli un po' di acqua e zucchero.
-Oh mamma, oh mamma mia, ma questo ragazzo ti ama proprio tanto se ti ha regalato 2 biglietti del Bad Tour tappa Torino!- Mi disse.
Ero diventata tutta rossa, addirittura più rossa dei peperoni che avevo comprato poco tempo prima al supermercato. Ora addirittura mi amava? E si, Valeria non sapeva proprio di chi stava parlando!
-Tu lo conosci questo ragazzo Vale...- Dissi. Poveretta, non potevo vederla così, mi stava facendo una pena tremenda, era super iper curiosa di sapere chi era quel ragazzo.
-Davvero? E allora chi è?
-Vedi, non si chiama Michele cioè, si chiama così però...
-Allora, mi vuoi dire come cavolo si chiama questo ragazzo?- Mi interruppe, si stava insospettendo, a dir la verita non so di che cosa.
-Hem...- Non volevo dirglielo, pensavo una sua reazione tipo un lupo che mangia un agnello perchè gli ha fregato il pranzo. Naturalmente il lupo era lei, l' agnello ero io e il pranzo era il Signor Jackson. Trovai il coraggio ugualmente, e devo dire che invece di attaccarmi lei fu molto felice di me.
-Basta, non ce la faccio più... si chiama Michael, Michael Jackson!
Mia cugina non rispondeva, se prima le avevo dovuto preparare acqua e zucchero ora l' avrei dovuta direttamente portare al pronto soccorso.
-Mi... Micha... Michael... Michael Jackson?- Balbettò lei.
-Si, hai capito bene, Michael Jackson.
-Lui, ti ha accompagnata ieri sera a casa, ti ha riportato questa mattina il telefono che ti eri persa e in più ti ha regalato 2 biglietti per il suo concerto a Torino?
-Si.
-Ma ti è piaciuto? E' bravo a cantare vero?
-Certo che è bravo, è il meglio. Ed il bello è che è anora giovane, ha tutta una vita intera davanti a se.
-Ma ti piace?- Forse mia cugina non mi aveva capito.
-Ti ho appena detto di si, ma sei sorda?
-No, non hai capito... Dico ti piace di bellezza?
Ma guarda te se queste erano domande da fare!
-Si, è carino.- Aggiunsi io.
-Non può essere vero, avrei voluto vivere questo sogno in prima persona ma è uguale, anzi è molto meglio se lo vivi te al mio posto. E ora che facciamo?
-Come che facciamo, ci andiamo no!
-Certo, certo che ci andiamo! Maria sei una persona fantastica, sono fiera di averti come cugina, ti voglio un mondo di bene!
Se ne andò via con quella frase. Domani quindi ci attendeva una nuova emozionante avventura.
In pochissime parole passai il pomeriggio intero daventi alla tv. Io non uscivo quasi mai, di amici oltre a valeria non ne avevo e visto che lei era comunque una mamma (anche se divorziata ma pur sempre una mamma), aveva molti impegni.
Senza che me ne accorgessi si fecero già le 22.30, dovevo andare a nanna se non volevo passare una mattinata da zombie. Quella era una notte fantastica, la luna era stupenda, piena, e c' erano molte stelle in cielo. Uscii un secondo di casa per prendere una boccata d' aria e per ripensare a quella giornata ma soprattutto alla mia relazione con Luca.


La luna è un soffio
se alzi il braccio puoi toccarla
ti guarda immobile
ed ha un sorriso da bastarda
e tra le stelle
i desideri della gente
che cerca un po' di sé
mentre io cerco te
e mi ero affezionata
mi sono incasinata

Parlami parlami adesso
che io ti sento
che non sei più lo stesso
che me ne frega
di esserti amica
mi sembra assurdo solo a pensarci
cosa che vuoi che dica
guardaci guardaci adesso
non c'è più un gesto
non c'è compromesso
e lo capisco
dal tono diverso di voce
con cui mi dici
stasera ho da fare
non mi aspettare...


Estranei a partire da ieri
siamo due estranei
a partire da ieri


La luna è un cerchio
ci vuole poco a disegnarla
ha un'aria nobile
e un cielo intero ad ammirarla
e tra le stelle
i mille sogni della gente
che pensa e vive...
mentre io penso a te
e mi ero affezionata
mi sono innamorata


Parlami parlami adesso
che io ti sento
che non sei più lo stesso
che me ne frega
di esserti amica
una tua amica
mi sembra assurdo solo a pensarci
cosa vuoi che dica
guardaci guardaci adesso
non c'è più un gesto
non c'è compromesso
e lo capisco
dal tono diverso di voce
con cui mi dici
stasera ho da fare
non mi aspettare...


Estranei a partire da ieri
siamo due estranei
a partire da ieri


Scese una lacrima su quel mio viso reso gelido dall' aria fresca che tirava quella notte. Mi bloccai però, quella giornata era stata molto divertente, mi era piaciuta. Avevo scoperto anche un nuovo amico, almeno sembravamo di essere amici.

Guardaci guardaci adesso
non c'è più un gesto
non c'è compromesso
e lo capisco
dal tono diverso di voce
con cui mi dici
stasera ho da fare
non mi aspettare...


Estranei a partire da ieri
siamo due estranei
a partire da ieri...


Prima di lasciarvi al prossimo capitolo di questa stopria che ho veramente vissuto e che vi sto raccontando, vorrei precisare che prima avevo mentito a mia cugina. Michael non era carino... Era veramente stupendo!
09/12/2009 22:50
 
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notte cari!
09/12/2009 23:04
 
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Grande Lalla!!!!!! Maria e Valeria alla conquista di Torino, nn vedo l'ora di leggere questo capitolo ;-)))))) . Buona notte e baci

It's all for Love...L-O-V-E - Michael Jackson




The Dancer on the Moon - our Michael Jackson Blog.

09/12/2009 23:18
 
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bello bello bello bello! Aspettiamo il prossimo èè

Alter Bridge O2.12.10

10/12/2009 00:10
 
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Lalla,bellissimo capitolo!!Voglio il seguito! :)
10/12/2009 15:52
 
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piaciuto veramente? oddio pensavo che questo era stato un flop!
10/12/2009 21:29
 
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bravaaa!!!bellissimo questo cappy!

If you wanna make the world a better place take a look in yourself than make a change~Michael Jackson

'Cause nothin' lasts forever and we both know hearts can change and it's hard to hold a candle in the cold November rain~Guns n' Roses

Remember yesterday walking hand in hand love letters in the sand I remember you~Skid Row

I'm just the pieces of the man I used to be,too many bitter tears are raining down on me~Queen

And I will love you, baby Always and I'll be there forever and a day always~Bon Jovi

Come as you are,as you were,as I want you to be as a friend,as a friend,as an old enemy~Nirvana

Rock ’n’ roll ain’t noise pollution Rock ’n’ roll ain’t gonna die~ACϟDC

There's a lady who's sure all that glitters is gold and she's buying a stairway to heaven~Led Zeppelin
10/12/2009 21:29
 
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bellissimooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo ed ora.....CAPPY NUOVO CAPPY NUOVO CAPPY NUOVO!!!
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