"I dubbi emersero presto su Michael Jackson" - email dimostrano che i responsabili di AEG sapevano delle preoccupazioni sulla stabilità della popstar

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2012 19:56
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12/09/2012 22:00
 
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L'avvocato della AEG, Marvin Putnam, rilascia un'intervista a Billboard sulla questione delle email fatte trapelare alla stampa (e c'è anche un'altra news sulla causa di Katherine contro la AEG, ma devo tradurla e fare una ricerca approfondita)


L'avvocato di AEG risponde al fuoco sulle email relative a Michael Jackson: 'Nessuno racconta la storia correttamente'



Una serie di email controverse fatte trapelare e correlate allo sfortunato concerto residente a Londra di Michael Jackson, "This Is It" - che coinvolgono il presidente del promoter AEG Live. Randy Phillips, il co-presidente di Concerts West. Paul Gongaware e il regista di "This Is It" Kenny Ortega - hanno stimolato molte discussioni nel settore e più di un po' di confusione. Le email - che dettagliano un intenso avanti e indietro tra i produttori e i collaboratori di Jackson, affrontando le sue condizioni a volte instabili durante le prove e la preoccupazione per la sua capacità di tirare fuori 50 spettacoli - sono state pubblicate nel Los Angeles Times la settimana scorsa in un articolo che l'avvocato di AEG, Marvin Putman, definisce "fuorviante e impreciso".

La serie di concerti doveva iniziare nel luglio del 2009 alla O2 Arena di Londra, con il valore di oltre 85 milioni di dollari in biglietti già venduti, quando Jackson è morto il 25 giugno. Come previsto, la battaglie intorno agli show sono continuate, ormai da tre anni dopo la morte di Jackson. Una causa per morte dovuta a negligenza è stata presentata dalla madre di Jackson, Katherine, e dai suoi tre figli contro la AEG, sostenendo che i produttori dovrebbero essere ritenuti responsabili per la morte di Jackson, non solo per il prezzo delle prove sulla popstar 50enne, ma anche perché AEG aveva assunto il dottor Conrad Murray, che è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo nella morte di Jackson.

In uno sviluppo Putnam dice che non è correlato alla diffusione delle email quanto si è saputo ieri, che AEG aveva lasciato cadere la sua richiesta di 17,5 milioni di dollari all'assicurazione che copriva le performance.

"Abbiamo detto fin dall'inizio che qualsiasi cifra doveva essere pagata all'Estate, non a noi, e abbiamo detto loro definitivamente nel mese di giugno che non stavamo avendo alcuna perdita, vale a dire che abbiamo recuperato le perdite", dice Putnam. La AEG ha condiviso i ricavi dal film "This Is It", del DVD e del CD, e anche recuperato da altre fonti, tra cui merchandise e biglietti che non sono stati rimborsati. "Per cui quella causa in realtà non ha nulla a che fare con noi. E' totalmente irrilevante per noi e lo è stata per anni, ma non è irrilevante per l'Estate, ovviamente".

Per quanto riguarda ciò che è stato fatto trapelare al Times, Putnam dice che le email erano chiaramente collegate alla fase conoscitiva del caso di Katherine Jackson, non a quello dell'assicurazione. "La fase conoscitiva del caso dell'assicurazione è iniziata seriamente a maggio, abbiamo fatto loro sapere a giugno che non avremmo continuato a chiedere il rimborso della polizza perché avevamo recuperato tutto", dice Putnam.

Le email provenivano da documenti a cui "solo Katherine Jackson e i suoi legali avevano accesso, li abbiamo dati a loro e solo a loro", dice Putnam. "E qualcuno, non so chi, sembra aver detto al Los Angeles Times che [quei documenti] erano [relativi al] caso dell'assicurazione, ma non si erano resi conto che i documenti del caso Katherine Jackson non sono tutti gli stessi documenti del caso dell'assicurazione. Sono stato in grado molto rapidamente di accertare che sono tutti del caso Katherine Jackson".

Putnam afferma che "Howard Mann, un partner commerciale di lunga data della famiglia Jackson, improvvisamente si è fatto avanti per annunciare che aveva fatto trapelare i documenti riservati alla stampa. E' conveniente che Howard Mann si sia fatto avanti in questo modo. Come i tanti che hanno già commentato sulla ridicola dichiarazione che il signor Mann in qualche modo abbia agito da solo, anche noi crediamo che ciò sia impossibile. In effetti lo sappiamo. Come abbiamo detto nella nostra mozione alla Corte chiedendo che ci sia un'indagine questa violazione, sappiamo che solo Katherine Jackson e i suoi legali avevano l'insieme dei documenti trapelati inammissibilmente al Los Angeles Times".
Un avvocato di Katherine Jackson, Kevin Boyle, ha detto alla CNN che l'ammissione di Mann che era la fonte delle email dovrebbe risolvere la questione. "Lui (Mann) sicuramente non ha ricevuto alcun documento da Katherine, Prince, Paris o Blanket Jackson, né dai loro avvocati nella causa contro la AEG", ha detto. "AEG ha fatto queste accuse contro la famiglia Jackson e i loro legali apparentemente senza fare nemmeno l'indagine più rudimentale".

(Mann è un rivenditore di memorabilia che ha operato su siti Web utilizzando l'immagine di Jackson, e l'Estate del cantante ha raggiunto un accordo per 2,5 milioni di dollari per violazione di copyright la scorsa settimana. Mann era stato ritenuto responsabile di una violazione della proprietà intellettuale di Jackson in una sentenza del tribunale nel mese di agosto.)

Ciò nonostante Putnam dice che la storia del Times sostiene il caso di AEG. "La storia riconosce, ad esempio, che il dottor Conrad Murray era il medico di Michael Jackson da lungo tempo, e che è stato Michael Jackson a chiedere di portarlo in tour", dice. "La storia riconosce, inoltre, che nessun accordo con il Dr. Murray è stato mai firmato, e che il dottor Murray non è mai stato pagato da AEG".

Qualunque sia il loro contesto o la fonte, le email sembrano raccontare la storia di un produttore che cerca di fare in modo che un grande spettacolo, con enormi costi iniziali, vada in porto. "Nessuno sta raccontando la storia correttamente", afferma Putnam. "Prendiamo quello che hanno fatto trapelare: la notte prima del suo ritorno sulla scena mondiale dopo 10 anni, esce e si ubriaca", riferendosi a una email che Phillips presumibilmente ha scritto affermando che Jackson era "ubriaco e depresso" la notte prima di una conferenza stampa di marzo 2009 che annuncia le date del "This Is It". "E' un uomo di 50 anni con la reputazione di essere nervoso, io non credo che nessuno lo trovi così sorprendente".

Altre email tra Phillips e Ortega mostrano che il secondo esprime grande preoccupazione sulle condizioni di Jackson alle prove. Secondo Putnam queste particolari email mostrano solo "che durante una prova di una sera, circa un mese prima dell'apertura di Londra, [Jackson è] in cattive condizioni. Abbiamo quindi chiamato il medico, che sostanzialmente dice, 'State fuori dalla mia competenza'; noi non prendiamo questo alla lettera, andiamo a una riunione con Michael il giorno dopo, è tranquillo, è lucido".

Va notato che i contratti per le performance non sono una strada a senso unico; anche la AEG doveva rispettare la sua parte dell'accordo. "Dopo una serata con una prova negativa un mese prima, [come produttori] non potevamo tirarcene fuori, sarebbe stato violazione del contratto", afferma Putnam. "Inoltre le sue successive performance alle prove sono state eccezionali".

Putnam sottolinea anche l'assenza di qualsiasi menzione di abuso di farmaci da parte di Jackson nelle email. "Niente di tutto ciò che è stato fatto trapelare ha qualcosa a che fare con il Propofol - e ricordiamo cosa l'ha ucciso", dice Putnam. "E' morto di overdose acuta da Propofol, e nessuna di queste cose riguarda questo, non c'è nessun collegamento".

Quanto al perché secondo lui le email sono state diffuse in primo luogo, Putnam dice: "Hanno paura, giustamente, che non hanno alcun caso legale. Stanno cercando di confondere le cose là fuori per l'opinione pubblica, [e] la giuria. Ma quello che una giuria potrebbe trovare sconvolgente è molto diverso dal fatto che esista o meno una rivendicazione legale, e questa è una rivendicazione legale ."

Putnam non descriverebbe l'intervista come un tentativo di limitare i danni. "Questo è un vero e proprio senso di indignazione all'idea che un ordine del tribunale sia stato violato e documenti selezionati siano stati fatti trapelare al pubblico," dice. "Questo non sarebbe mai dovuto accadere".

L'avvocato ritiene inoltre che Phillips e AEG siano stati erroneamente presentati. "Dipingere Randy o chiunque in AEG come in qualche modo mal disposto verso l'artista o che maltrattava l'artista o roba del genere penso che ponga una falsa responsabilità su Randy e AEG", dice. "Il nostro compito è quello di andare fuori e promuovere e presentare i concerti. Questo è quello che facciamo. Noi non siamo manager degli artisti, ci sono un sacco di cose che non siamo, e sicuramente una di queste è che non siamo medici professionisti. Non siamo una società in cui le persone siano tenute ad intervenire nella vita personale degli altri, né dovremmo essere una cosa del genere".

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