21 di Adele supera Bad di Michael Jackson in Regno Unito nella lista OCC - Aggiornamento: ha superato anche Thriller

Ultimo Aggiornamento: 05/05/2012 14:31
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04/03/2012 18:03
 
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Re:
°Mark Lanegan°, 04/03/2012 16.55:

Sì, dire che tutti sono sperimentatori non sarebbe corretto perché non è così. E per quanto riguarda il discorso mainstream: non mi sembra un decennio diverso dagli altri. Però qualcosa di nuovo c'è all'orizzonte: la fine di Mtv in regime di monopolio e la crisi dell'industria discografica, tutto ciò grazie a internet. Quindi è proprio adesso che si sono aperte possibilità agli indipendenti ed in definitiva alle istanze di rinnovamento. Faccio presente che MTV aveva schiacciato il mercato riproponendo lo stesso cliché musicale (nu r&b, hip hop) per oltre un decennio.



Le istanze di rinnovamento di cui tu parli non hanno nulla a che vedere con l'evoluzione del sound musicale, dell'originalità (che era quello di cui parlavo). Ha a che fare invece più con una concezione di mercato. MTV tral'altro, ha già perso il suo monopolio già dal decennio scorso (anche quello molto simile a questo in fatto di decadimento) con YouTube. Da quel momento, ha provato a controbattere con MTV Overdrive e piattaforme simili, ma senza successo. Questo è senza dubbio positivo per la musica indipendente, che ormai da fine anni '80 (quando è nato il concetto moderno di major), è riuscita ben poche volte ad entrare nel mainstream. Il problema però è sempre uno. Se la gente non si scomoda a cercare, questi artisti non riescono a farsi conoscere. Visto che comunque le piattaforme più conosciute continuano comunque ad avere una visibilità più elevata e preferiscono promuovere sempre quello che vogliono loro. Per farla breve, alla fine il cambiamento vero e proprio non c'è ancora. Il mezzo c'è, ma non è ancora sfruttato in pieno.

Nota: Sfatiamo una volta per tutte il mito di "non si vende più per colpa di internet". Onestamente, ma tu compreresti mai un album di Katy Perry con quelle canzonette? Secondo te vale la pena spendere 15€ per quel CD? Qui si tratta di un fattore di qualità. Il pubblico è stanco della solita roba e vuole dei prodotti nuovi, buoni e originali, sennò preferisce ripiegare su dischi di catalogo. Inoltre, cerchiamo di non fare tutta d'erba un fascio, xkè il discorso di questa crisi è riferita soltanto agli album (anche se le prime proiezioni, affermano che pian piano sta risalendo). Il singolo (se così si può ancora chiamare), sta vivendo il suo periodo migliore in assoluto. E' in prepotente crescita ovunque, ottiene delle cifre e dei guadagni davvero altissimi. Addirittura in Korea, c'è stato un periodo in cui la top 5 vendeva almeno 1 milione di copie ciascuno in una settimana. Per gli Stati Uniti invece è ormai prassi raggiungere i 4 milioni di copie con i singoli. Una volta invece, era raro oltrepassare il milione. Quindi, sfatiamo una volta per tutte questo mito e teniamo sempre a mente che la peggior crisi discografica di sempre, è ancora quella di fine anni '70/inizi anni '80. In quel periodo bisognava davvero mettersi le mani nei capelli.

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SimoneMJJ
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