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(StreetWalker )
00mercoledì 29 agosto 2012 00:25
Brava e finalmente dopo tanti mesi lontani si incontrano.
chiarajackie
00venerdì 31 agosto 2012 10:59
Buona lettura!!

Capitolo ventiseiesimo

“Come è andato il viaggio?” le chiese Michael dopo averla accolta tra le braccia.
“Bene. Andare in aereo è qualcosa di ,non saprei, magico forse? Non mi ero mai immaginata che la terra potesse apparire così piccola. Da lassù, siamo davvero tutti uguali.” Si fece avanti nella suite quasi come a voler chiedere permesso ad ogni passo.
“Da una parte devi perdonarmi Clara.” Michael la seguiva nella sua ispezione.
Clara si voltò stupita. ”Perché mai. Non hai nulla da farti perdonare.” sorrise infine.
“Non sarà facile!” disse lui riassumendole le preoccupazioni che lo mortificavano.
“Chi può dirlo. E se sarà dura, noi lo saremo ancora di più!” tagliò corto convinta.
Michael alzò gli occhi al cielo arrendendosi. Clara si affacciò alla finestra tirandosi fuori fino al busto.
“Almeno qui il freddo dell’inverno si percepisce!” lo disse così raggiante che alcuni passanti la guardarono come infastiditi dal commento. Per loro, era insopportabile quel lungo freddo. Clara li salutò poi, con un’ energico movimento della mano facendo riscaldare i loro animi. Ricambiarono.
Michael si mise una mano fra i capelli. “Ehm ,Clara, questo è un’ altro gesto molto rischioso.” le fece presente cercando di non farsi vedere fuori.
“Suvvia Michael, non essere come Joan! Hai un’aria stanca, vieni qua! “Lo prese per un polso e lo spinse fino a farlo ritrovare con la testa all’aperto.
Si coprì il volto, ma per poco.
“Ora non passa nessuno.- assicurò Clara cercando i suoi occhi-non sono mica impazzita. Però io credo che più ci si nasconde, più si è cercati.”
“Ma sarebbe un continuo per me.” spiegò Michael che tuttavia non disdegnò l’idea di starsene lì affacciato.
“Senti, hai per caso intenzione di visitare altri orfanatrofi ?” e posò il viso sul palmo rivolta a lui.
“Dovrei” rispose distrattamente.
“Allora io vorrei venire con te. Lì sì.” disse piano.
Michael provò amarezza verso sé stesso. Poteva negarglielo? Era inutile. Però gli piaceva pensare che lo accompagnava. Sospirò. “Va bene.”
Per tutta risposta gli saltò al collo gioendo. Michael non potè non ridere. “in questo momento mi ricordi le fan che salgono sul palco.”
Si sedettero poi sul letto.” A proposito, ti mostro qualche cassetta.”
Tastando le lenzuola ,Clara ebbe un dubbio. “Dove dormirò io?”
Michael ,impegnato a far partire la registrazione si voltò. “Non ci sono altri letti. Se vuoi ti prenoto un’altra stanza.”
“O ma ,io potrei anche sul divano.”
“Hai ragione. Troppo rischioso prenotarne un’altra.”
“Ma non è per questo. Non voglio che tu spenda per me.”
“Allora tu sul letto ,io sul divano.” le propose.
“No ,come ho detto io.” insistette quando le fu di nuovo accanto.
Michael le fece cenno di prepararsi all’inizio della ripresa. “E…se dormissi con me?” fu un’altra proposta quasi imbarazzata.
Clara non aveva udito o forse finse di non avere. Non riformulò la domanda, lasciò stare.
“Domani se vuoi andremo a visitarne uno qui vicino. Sono libero, poi, ho ancora un assegno da versare. Farò organizzare il tutto questa sera.”
Gli occhi di Clara, rapiti dalle scene, scintillarono e si fecero più azzurri che mai. Michael non era per niente tranquillo, ma raccolse la sua felicità.

Al mattino, nel momento di partire ,Michael indugiò sulla porta. Clara ,circondata dagli “anti-Joan” ,ovvero le guardie del corpo ritornò sui suoi passi.
“Se ci vedono, succederà una baraonda.” disse visibilmente innervosito.
“Con tutte queste guardie?”
“Lascia perdere. Andiamo. ”e si diresse irritato giù con la scorta che precipitosamente, dopo un rapido smarrimento, lo raggiunse con Clara.
In effetti, qualcuno c’era e incuriosito tentò di farsi avanti, senza successo. Clara non ci fece caso, se non quando, mentre si dirigevano in macchina, una folla si accalcò su di loro costringendo una rapidità nel salire che per poco non la fece cadere.
“Stai bene?” Michael le allargò le braccia.
“Sì sì…. E ora che fai?” gli chiese vedendolo alzarsi fino a spuntare da un apertura sul tetto.
“Tieni.” Riaccomodatosi, le porse un mazzo di fiori pervenutogli da qualche parte.
“Ma non dovevi essere ”invisibile”?”
“Ormai”
Percorsero una stradina assai tortuosa e si ritrovarono davanti ad un edificio che somigliava molto ad un ospedale. Clara si incupì. Ad attenderli c’erano due uomini che si presentarono come i dirigenti e gli fecero strada , all’interno. Michael era letteralmente travolto dai discorsi e Clara passando tra le stanze, assisteva ai piccoli accuditi che gioivano nella loro dura verità condividendola con ciascuno. Si rasserenava scorgendovi, almeno, l’amore. I bambini furono fatti sistemare in una stanza per godere dell’arrivo dei visitatori. Michael, ancora in balia delle chiacchiere ,non si accorse subito del legame che Clara ,senza problemi ,stava istaurando con quelle piccole creature. Quando, girandosi su sé stesso la chiamò, gli fu indicata in mezzo al cerchio che canticchiava qualcosa di davvero coinvolgente.
“Credo che la sua…..”
”Fidanzata.” disse incurante mentre non le staccava, intenerito, gli occhi di dosso.
“Oh ,complimenti. Credo, dicevo, sia molto apprezzata. Bè, se mi permette, accanto ad un grande uomo deve esserci una grande donna.”
“Lo ha detto.”
“Se lo desiderate, i bambini hanno preparato qualcosa in vostro onore. Non so se ora ne avranno più voglia. Li vedo molto occupati.”
Clara aveva appena smesso di deliziarli ed ora gli parlava con una confidenza commovente. Per lo meno ,secondo Michael che consigliò di non scomodarli. Passò molto tempo prima che la piccola riunione si sciogliesse lasciando Clara con un sapore di zucchero in bocca e nel cuore. La visita si concluse con le carezze distribuite da Michael e con il famoso versamento per poi andarsene nella riservatezza più totale.

“Ok, la giornata è filata liscia.”
“Visto?”
“Come ti sono sembrati quei bambini?” le chiese Michael appoggiandosi al muro.
“Trattati bene. E…tutto sommato, felici.” sentenziò mentre si toglieva il cappotto.
Michael glielo prese e lo andò ad appendere .”Domani ripartiamo. Non oso immaginare quello che accadrà.”
“Non farlo. Suvvia Michael, non siamo mica due ladri. Io…non credo di essere un grande problema.” Gli disse piano.
“Ma tu non lo sei. Non volevo dire questo.” Le accarezzò il viso rimediando alle parole dette. Clara gli strinse la mano e osservò gli anelli sulle loro dita.
“Non possiamo farci niente. Inutile nascondersi.”
Michael la abbracciò. “Mi arrendo. Que serà serà!”
Clara rise sotto i baffi.” Rieccoti con il tuo bel francesismo.”
La baciò dolcemente e un senso di pace interiore lo pervase.Sì, non serviva nascondere qualcosa che poteva essere scoperto in modi più loschi. Michael lo capì e si sentì rincuorato dalla conferma che a lei, non pesava.
(StreetWalker )
00sabato 1 settembre 2012 13:17
Con la sua fidanzata al suo fianco la sua vita è più tranquilla
chiarajackie
00sabato 1 settembre 2012 17:00
Buona lettura!!

Capitolo ventisettesimo

Il sole era appena sorto quando Clara e Michael si avventurarono alla volta di Mosca. Un’ultima breve pausa per Michael, prima di rimettersi al lavoro. Non appena l’aereo si alzò in volo Clara si appoggiò al finestrino . Sorvolarono l’Europa e si sentì rapita dalla meraviglia del paesaggio sottostante. Conosceva le bellezze di quella terra e si accorse che dall’alto non era per niente da meno.
“Bella vero?” osservò Michael che passava lo sguardo dal finestrino a lei con estrema precisione nell’afferrare le sue espressioni. Clara annuì e un attimo dopo, qualcosa cambiò. Prese a tormentarsi le mani e la testa prima irrequieta si placò e restò immobile.
Allora, le chiuse le mani nella sua. “Non sei sicura?” chiese provando a mettersi nei suoi panni.
“Lo sono, solo che….” lo fissò attentamente ad occhi ben aperti.
“Solo che?”
Clara sorrise in modo comprensivo, come se avesse ragionato sino a quel momento con lui. ”Ci ho pensato e adesso mi sono convinta che è meglio così. Devi anche tu però.” Michael non sapeva se fermarle la bocca come aveva fatto con le mani o ascoltare silenziosamente. Optò saggiamente per l’ultima .Una risata anticipò il tutto.
“Che c’è?” forse doveva solamente raccontargli una cosa buffa rinvenutale alla mente.
“Se mi guardi così non ti dirò nulla. Mi farai solo ridere. Puoi star tranquillo che non saranno pericolose le mie parole ,anzi.” E concluse con una serietà forzata.
“Bè…questa è la mia faccia. No che non mi preoccupo.” disse Michael trovando più serenità. Forse mancava questa.
“Così va meglio, decisamente. Volevo dire, credo sia più giusto che mi lasciassi tornare a Neverland. Non perché non voglia mostrarmi ,soltanto per lasciarti fare il tuo lavoro.” Si fermò cercando segni di approvazione ,ma non ne ebbe, Michael sembrava assorto. Già non la guardava più.
“Sono felice di viaggiare con te, ma tra un po’,non potrai badare a me.”
“Ok ,se è questo che vuoi.” Disse Michael mestamente.
“Non lo voglio io, lo vuole lo scorrere delle cose. Manca poco a quando tutto sarà concluso no?”
Michael le strinse le mani.” Va bene, ma ,ti prego, manca ancora qualche giorno. Resta.” Le sorrise.
“Certamente. “assentì giuliva. La notte sopraggiunse e mancava poco all’atterraggio. Se non avessero incontrato nessuno ,secondo Michael era meglio, ma visto che le voci corrono più degli aerei, la cosa sarebbe state difficile. Alzò le spalle, però dovette essere cauto ,Clara dormiva appoggiatavi.

AEREOPORTO DI MOSCA-ORE: 7.00 am
Clara era ancora nel mondo dei sogni quando l’aereo decollò. Michael si sporse un po’ in perlustrazione e ,ancora una volta sorprendendosi, non vide nessuno.
“Possiamo scendere.” avvertì uno dei famosi “anti-Joan” da un sedile avanti.
“Clara, dobbiamo andare” le sussurrò in un orecchio facendola ridacchiare per il solletico procuratole con il respiro.
Si affacciò pronta ad una ,supponeva ,calda accoglienza. Le morirono le mille idee che si era formata per mostrarsi il più possibile adorabile quando vide come unica persona ad attenderli ,un autista.
“CLARA!” la richiamò Michael spronandola ad affrettarsi.
“Ah, non temere, ci sarà gente ben presto. Soprattutto fotografi.” ironizzò.
“Che facciano pure! ”ribadì risoluta.
“A giusto giusto.”
L’auto camminò per un lungo tratto vuoto fino a raggiungere un’ hotel. E, fuori dell’hotel, l’accoglienza festosa e indagatrice si mostrò a loro. Michael fece l’occhiolino all’ostinata che si era avvinghiata al suo braccio allarmata.
“Ora stai a vedere che hai paura della folla.” scherzò Michael.
Clara si staccò irritata dal sarcasmo e attese il momento di uscire ansiosamente. In Michael ritornò, inspiegabilmente, quella punta di compassione che lo portò a maledirsi per tutto ciò che ora le stava dicendo. Si fece coraggio, sistemò il cappotto lungo la vita e scese alzando il livello delle grida e dei flash. Una guardia stava apprestandosi poi a far scendere Clara ma fu bloccata da Michael che ne prese il compito con vera galanteria suscitando la curiosità dei molti. Aprì lo sportello e vi si immerse fino al busto per raggiungere Clara che gli apparve un passerotto tra le aquile che, amante della libertà, non voleva però librarsi in quel cielo. Allungò una mano in sua direzione.
“Mi permette di aiutarla ad uscire?”
Clara ne fu lusingata e fu spinta a rispondere al gesto. Calò un silenzio imbarazzante tra le luci che si alternavano sempre di meno.
“Ecco brava. Sii te stessa ok? “le suggerì.
“A volte dovrei tagliare la lingua.”
“Oppure a me le orecchie-pensò un po’-e le mani.” Sorrise.
Clara aumentò la presa e finalmente uscì. Dopo uno smarrimento generale, ripartirono gli scatti e alcuni mormorii.
“Regola numero uno?” disse piano a Michael.
“Salutare.” Così fecero tra gli applausi di qualcuno che lunga l’aveva vista.
“Numero due?” continuò dopo.
“Correre ai ripari così.” Michael diede un colpetto alla spalla di uno dei bodyguard e corsero nell’albergo divertiti.
Chiusasi la porta la porta della loro nuova suite, Clara e Michael poterono riprendere fiato.
“è stato divertentissimo!” commentò Clara ancora inebriata.
“Abbastanza!”
“Chissà cosa diranno?” Si mise ad imitare in modo grottesco i giornalisti e Michael rise dimenticando tutto.
Mentre era ancora occupata a realizzare la sua scenetta, la sollevò un po’ fino ad avvicinarla alle sue labbra.
“Domani ti porto in un luogo tranquillo ,appena ho saputo dell’esistenza ho pensato a te. Ormai hanno la notizia. Lascia che si sbizzarriscano a piacere. La verità chi vuole la sa.”
Clara…annuì e lo abbracciò.
“Vieni.” si avviò alla finestra e salutò affettuosamente chi era ancora lì a sostare.
Ricevette altrettanti saluti e altrettanti applausi.
“Io…dico…come ci sei riuscita a fare ciò. Sfido chiunque a versare una parola cattiva su di te. ”disse incredulo Michael agitando la mano con lo stesso risultato.
“Bè…sono me stessa!” rispose semplicemente.
“VOLETE IL MIO NOME? FELICEMENTE….CLARA!” urlò scatenando inni festosi.
“Scriveranno anche felicemente.” disse Michael scuotendo la testa .
“Scriveranno anche Clara però. Vedi, un po’ di verità c’è.”
I loro volti si incontrarono e si scambiarono un timido bacio guardandosi poi intensamente negli occhi. Le grida erano così vicine ma così lontane. E gli scatti? Forse dei fuochi d’artificio?
(StreetWalker )
00domenica 2 settembre 2012 10:44
Adesso pensa a godersi i giorni con il suo amore quando far concerto gli dedicherà tutte le canzoni
chiarajackie
00martedì 4 settembre 2012 18:05
Buona lettura!!

Capitolo ventottesimo

“Siamo arrivati?”
“Devi avere pazienza. Quasi.”
Quale fosse il fantomatico posto Clara non ne aveva idea e lui non aveva fatto trapelare nulla. Si era limitato a ripetere. “Ti piacerà.” Attraversarono un consistente tratto di Mosca tanto che si sarebbe potuto credere di esserne usciti.
“Eccoci!” esultò Michael ad un tratto sporgendosi in avanti.
Fu il primo a scendere e assicuratosi che vi fosse nessuno aiutò Clara a camminare poichè magistralmente bendata. Si affiancò poi al finestrino dell’autista. “Vi farò sapere quando potrete tornare.” Allora si allontanarono.
“Michael io temo di essere divenuta ceca per quanto tempo ho tenuto questo fazzoletto.” rise Clara inebriata e fuori di sé da quel che poteva aspettarsi . Lui dietro ridacchiò dal canto suo.
“Ora puoi.- disse finalmente poi sbucandole con la testa da dietro una sua spalla-anzi aspetta faccio io.”
Così la sbendò lentamente e Clara dopo aver aperto e chiuso le palpebre un paio di volte potè solo restare a bocca aperta e occhi sbarrati. Michael le scrutò il viso soddisfatto.
Davanti a loro si apriva un immensa distesa d’erba con qua e là piccoli fiori del posto resistenti al freddo che incombeva. Qualche albero salutava con i suoi rami semi spogli agitati da un lieve vento frizzante. Poco più giù il confine era segnato da un fiumiciattolo. Non c’era nulla a che vedere con la stagione o il posto alla fin fine. Era come un regno a parte.
“ è opera tua la magia che c’è?” chiese Clara guardando Michael che contemplava il tutto con le mani in tasca ciondolando sui piedi uniti.
“Mia? No, non ho queste facoltà. È semplicemente opera-indicò il cielo-di Dio.”
“Mi pare logico.” E accortasi del tremendo sproposito si grattò il capo abbassando lo sguardo imbarazzata.
“Io dico che manca qualcosa però.” osservò pensieroso.
Clara rialzò la testa. ”A sì?” Non le sembrava carente di nulla di più bello.
Michael la guardò malizioso. “Presa!” gridò correndo portandole via la sciarpa che teneva a penzoloni sulla borsa.
“Ma….-Clara si strinse nel cappotto risoluta ,si calò nella parte e lo seguì-me la pagherai!”
Percorsero tutto il prato colorandolo di felicità e spensieratezza. A cuor leggero si inseguirono a turno. Non fu la sciarpa di Clara l’unico ostaggio; gli occhiali di Michael che Clara raccolse da terra perché caduti dalla giacca a doppio petto su cui li aveva appesi, il ferma capelli di Clara, i suoi guanti finiti misteriosamente tra l’erba.
“Stop!” suggerì Michael sdraiandosi con le mani dietro la testa e un bel fiatone.
Clara lo raggiunse altrettanto stanca e si sedette accanto a gambe incrociate dandosi una risistemata. Rimasero un po’ in silenzio.
“Sei proprio sicura di voler andare?” chiese Michael mesto.
“Oh Michael ti prego non farmi cadere in inutili ripensamenti. “lo pregò guardandolo supplichevolmente.
Le sorrise. “Sì hai ragione.”
“Io non voglio la ragione, voglio che tu sia felice di questo come lo sono io.”
“Lo sono. -si sollevò su un fianco-qualcosa di me ti fa pensare il contrario?”
Clara scosse il capo e gli regalò un altro sorriso sincero.
“Parlando d’altro. Secondo te, Joan, sentirà la nostra mancanza?”
“è abituato. Poi, sa che noi gli vogliamo bene e questo gli basta. Me lo ha detto.” le assicurò.
“Quando tornerò mi rimetterò subito al lavoro anche io, con tutto. Vedrai sarò una donna completa, credo.” Alzò le spalle.
“Già lo sei, per me!”
Clara avvampò. Le facevano sempre un certo effetto i complimenti intimi.
“Michael le sfiorò la mano con l’anello. Ricordò la coppietta che aveva visto dal suo albergo e si riperse in qualche pensiero.
“A, tieni gli occhiali.” fece lei estraendoli dalla borsa e porgendoglieli con aria di vittoria per il fatto che a differenza, era riuscita a riprendersi tutto.
“Faremmo meglio ad andare perché ho fame e comincia a far davvero freddo.” suggerì Michael notando anche le guance di Clara farsi rosse.
La macchina li ricondusse all’hotel e lì Michael ebbe l’annuncio che l’indomani a sera Clara sarebbe ripartita con Joan.
“My little teacher spero che tu…sia stata bene qui .”
“Mi sono divertita tanto!” ammise.
“Lo stesso vale per me. Con te, cambia tutto.”
“Lo stesso con te. Stavo pensando, cosa pensi diranno i bambini se hanno saputo che noi..”
“Io dico che loro lo sapevano già. C’è da chiedersi, cosa accadrà a te tornando con...i grandi. Ti assaliranno. Ma stavolta anche tu avrai delle guardie, ci ho pensato io.”
Clara fece una buffa smorfia di disgusto. ”Intendi gli anti Joan. No grazie. Joan varrà mille volte più .”
“Anti Joan!?” rise Michael incuriosito dal nome che tuttavia, non era sbagliato.
“Ammettilo, ho centrato in pieno!”
“JOAN!” gridò Clara salutandolo da lontano lasciandosi dietro una barriera di curiosi che si tenevano ad una distanza rispettosa. Qualcuno sventolava giornali con la sua foto e quella di Michael che le sarebbe piaciuta ammirare da vicino.
“Michael è rimasto in albergo. Ti saluta e non vede l’ora di tornare.” disse al buon uomo abbracciandolo una volta saliti.
“Ma cosa avete combinato ragazzi? La televisione sbandiera la vostra relazione ma ,sia chiaro, con un fare che se Michael avesse udito ,non ci avrebbe creduto.”
“Diciamo che li abbiamo vinti ,come dice Michael. Ma ,Joan, vorrei che tu non parlassi di relazione ma, amore, è più bello secondo me.”
“Scusami tanto, ma in televisione hanno parlato così.” disse acconsenziente della sua richiesta.
Clara si voltò verso il finestrino e diede un’ultima occhiata, nello stesso istante, Michael scrutava il cielo nell’assurdo tentativo di vederla.In effetti i bambini ,radunati di nuovo, rivelarono di aver intuito qualcosa tra loro e la riempirono di lusinghe da parte dei genitori.
“Mia madre dice che siete una bella coppia e che… voi dovreste…”il piccolo si guardò attorno e non finì la frase ,imbarazzato.
“E sul giornale siete così romantici. “aggiunse una bambina vispa abbracciandosi e collegandoli a qualche principessa che le ricordò tanto Clara.
“Michael sarà via ancora per molto?”
“ è molto impegnato. Presto lo riavrete qui però ,bè, dovrete attendere ,ma ,fidatevi, attendere, lo so per esperienza, vale la pena .”e guardò il cielo.
BloodOnTheDanceFloor12898
00martedì 4 settembre 2012 18:30
Belli! Cavoli ero rimasta davvero indietro! ero solo alla parte dell'anello! [SM=g27811] [SM=g27823]
Breaking News 777
00martedì 4 settembre 2012 22:19
Belli Belli! [SM=g27823] questa è una delle ff che leggo molto volentieri! ci sto pure 2 ore di fila a rileggere tutto da capo! e poi dicono che non leggo! [SM=g2927028]
chiarajackie
00martedì 4 settembre 2012 22:20
Re:
Breaking News 777, 04/09/2012 22.19:

Belli Belli! [SM=g27823] questa è una delle ff che leggo molto volentieri! ci sto pure 2 ore di fila a rileggere tutto da capo! e poi dicono che non leggo! [SM=g2927028]




ahah,grazie!
(StreetWalker )
00martedì 4 settembre 2012 23:14
Bello e te lo ripeterò sei bravissima a trasmettere emozioni
chiarajackie
00venerdì 7 settembre 2012 13:15
Grazie Street! [SM=x47984]
Buona lettura!!


Capitolo ventinovesimo

Non so se vi siate mai chiesti se la notizia della relazione ,o meglio, scusate dell’amore tra Clara e Michael sia mai giunta alle orecchie di miss Stevenson. Ebbene…

Si era appena concluso un’ affare tra la rettrice e una ditta di ristrutturazioni quando, rimasta sola nel suo ufficio, fu “maledettamente” disturbata.
“La prego miss, devo dirle una cosa.” Tentò di convincerla un’istruttrice snocciolando a fatica ogni parola.
“Entra allora, ma vedi che sia davvero interessante.” fu la secca raccomandazione che con occhiate gelide le lanciò.
La donna si fece avanti paonazza, con un impaziente desiderio di parlare che all’inizio le fece produrre solo balbettii incomprensibili.
“Suvvia, cosa c’è! Non ho tempo da perdere! Qualcuno ha fatto qualcosa, sapete che dovete limitarvi ad isolarli per un po’.” la cosa cominciava a darle su i nervi.
La poveretta respirò e si calmò, o per lo meno ,riuscì ad essere comprensibile. ”Poco fa, nel notiziario, si sono occupati di quel cantante…”le si mozzò il fiato-Michael Jackson…”
“Deve tornare?” si levò dalla sedia poggiando le mani sulla scrivania per sporgersi verso di lei con uno strano sguardo.
L’istruttrice si ritrasse appena, meravigliata e ancor più insicura. ”M-ma no, non hanno parlato di visite. Al notiziario poi, non lo direbbero no?” fece intuendo dove voleva andare a finire la direttrice.
“Per l’amor del cielo, allora cosa c’è? Tu, sei venuta qui, a disturbarmi quando sai benissimo che non voglio, per parlarmi di quello? ”si ributtò sulla sedia sconfortata portandosi una mano alla fronte.
“Ma nono, mi faccia finire. Hanno annunciato che si è finalmente fidanzato. “
“Non vorrà mica qualcosa da noi!!” esclamò allarmata Miss Stevenson.
“No, non è questo. Come può pensarlo!” disse l’istruttrice che cominciava a provare vero disappunto verso la sua superiore .
“Avanti.” Miss Stevenson posò il mento sui pugni puntando i gomiti alla scrivania annoiata.
“Clara!”
“Clara cosa?” si drizzò un po’ incuriosita sbarrando gli occhi.
L’istruttrice era dentro di sé abitata da gioia verso la, infondo “cara ragazza” che non potè più contenere.” La sua ragazza è Clara!! “ disse con uno slancio di allegria.
La direttrice la osservava ora incredula.
“Ma sì le dico. Le giuro sulla mia famiglia. Poi, di sicuro lo vedrà lei stessa.”
“M-ma come…come è accaduto, io, non, non” si riabbandonò e stette a riflettere. In quel momento le balzarono alla mente mille pensieri mortificanti. Un mutamento.
“Si sente bene?” chiese preoccupata la ancora frizzante istruttrice.
“Dovevo capirlo subito, da come si interessò di lei quella volta. Povera ragazza.”
La sua ascoltatrice si stupì per l’ultima frase e si lasciò sfuggire un sorriso vincitore. ”Non è finita qui. Cammina!!” avrebbe voluto aggiungere:” ben le sta miss” ma il buon senso la bloccò.
“Cammina?” lo stupore era oramai alle stelle.
“Ed è felice.”
Miss Stevenson si guardò intorno come alla ricerca dei suoi errori e ora li vedeva dappertutto. “ Sono contenta ,proprio contenta per lei.” si alzò impettita e si posizionò faccia a faccia. Sorrideva.
“Mi sento tanto la strega cattiva.- rivelò mestamente- almeno a lei la fortuna ,dopo tanto, ha baciato. Lei ha vinto ed io ,mi sento sconfitta, ma, stranamente non provo rancore cara mia! Oggi è una bella giornata vero? “
Quella annuì confusa.
“Allora porta fuori i bambini, insegnagli a dar le briciole agli uccelli ,insegnagli ad amare la vita e, a sognare, tanto. Insegnagli a saper “volare”!”
“Sì ,lo faremo tutte ,eccome.” fu la promessa festosa a quegli ordini inverosimili per le sue labbra.
“è bella lei? Stanno davvero bene insieme’? chissà ,avranno mai parlato male di me? O che stupida e che figure.”
Le nuove regole furono attuate da subito e i bambini non esitarono a conformarvisi.

“Clara c’è la lettera di Michael!”
Clara corse da Joan trasportando con sé i piccoli “seguaci” incuriositi a cui finalmente concesse, dopo la sua prima lettura, di conoscerne il contenuto.
“Allora Clara ,cosa dice?”
“Innanzitutto che ha quasi terminato la lavorazione del nuovo album e che il prossimo mese riprenderà il tour, poi chiede anche di voi. “disse allegramente.
“Chiedigli se sa quando tornerà. Il giorno preciso.” consigliò una bimbetta.
“Lo farò, ma secondo me, non lo sa neanche lui. “rise senza troppa convinzione.
“Poi, non scrive altro” sorrise con dolce furbizia.
Nella sera, chiusa nella sua stanza rilesse per bene la lettera che finiva con la scrittura per esteso della canzone :you are not alone giurandole che ogniqualvolta la interpretava nei suoi pensieri si focalizzava la sua immagine. Clara arrossì e le faceva piacere riprendere quelle parole e puntualmente arrossire, come del resto, in molte altre .
I giorni passarono e Clara si perfezionò nei suoi lavori domestici che svolgeva con grande forza d’animo sicura di voler essere preparata per il grande ritorno. Per posta ,ricevette all’interno di un consistente pacchetto l’ultimo album e tanti piccoli souvenir che decise di conservare in una scatolina. Si raccomandava con lui più volte di non badare a spese inutili per lei ma piuttosto di continuare, esortandolo con parole sincere ,a far il meglio per chiunque lo adorava. Canticchiando e lavorando avvolta nell’amore per lei molto familiare, non si accorse minimamente dello scorrere veloce del tempo. Joan era una spalla forte e non le faceva gravare nessuna preoccupazione più grande di lei. E, così ,si arrivò a mancare davvero poco al ritorno di Michael.


p,s.: scusate,informo solo che per un pò mi assenterò dalla sezione...causa:scuola che incombe,ma appena potrò,passati i primi giorni,continuerò di sicuro. Grazie,solo per correttezza volevo informare.
BloodOnTheDanceFloor12898
00venerdì 7 settembre 2012 18:08
Mooolto bellooo! Eh, già anche io ho il problema della scuola con la mia ff... cmq continua!
(StreetWalker )
00venerdì 7 settembre 2012 20:08
Meraviglioso
ikaika
00lunedì 10 settembre 2012 02:33
Ciao chiara le promesse vanno sempre mantenute [SM=g27817] ed eccomi qui!! [SM=g27828]

la tua storia è veramente BELLAAAAA!!!!!COMPLIMENTI PICCOLA!!!! [SM=x47938]
Clara è una ragazza dolcissima che ha sofferto e aveva proprio bisogno dell' amore di michael!!
Infatti tutto questo secondo me l'ha fatta sbocciare come un piccolo fiore dandogli amore, e protezione!! [SM=g27817]
il tutto è molto romantico e anche michael lo è terribilmente!! [SM=g27817]
non vedo l'ora di leggere il seguito!!
Baci baci chiara!!!! [SM=x47938] [SM=x47938] [SM=x47938] [SM=x47938]

ikaika [SM=g27822]
chiarajackie
00lunedì 10 settembre 2012 11:15
Grazie Hilary,mi fa piacere davvero che ti sia piaciuta. [SM=x47984]
[SM=x47938]


ikaika
00martedì 11 settembre 2012 02:43
Re:
chiarajackie, 10/09/2012 11.15:

Grazie Hilary,mi fa piacere davvero che ti sia piaciuta. [SM=x47984]
[SM=x47938]







Ma chiara grazie a te per aver voluto condividere con noi questa storia così interessante e dolcissima!!
Grazie!! [SM=x47938] [SM=x47938]
chiarajackie
00lunedì 24 settembre 2012 19:30
E tra un ripasso e un'altro di cose fatte lo scorso anno(odio i compiti d'ingresso)e novità più interessanti...ecco il nuovo capitolo.
Buona lettura!!


Capitolo trentesimo

Una corsa per le scale, le lacrime che cominciavano a farsi sentire, il cuore come in procinto di saltare e mille parole vaganti per la mente. Ci volle un attimo perché le braccia si allargassero per poi stringersi su di un corpo che non attendeva altro. La sollevò un po’ da terra.
“Non ci credo! Sto forse sognando?” balbettò Clara prendendogli le mani.
“Forse a sognare sono io.” sorrise Michael e provò un senso di tenerezza nel notare il suo volto leggermente arrossato dall’emozione.
Alle sue spalle apparve Joan con alcune valige in mano in attesa di poter entrare.
“Ma ,venga, la faccio accomodare nella mia umile dimora.” fece allora Clara con tono ilare.
Si fecero da parte lasciando via libera e Michael farfugliò un “scusa” al temporaneo fattorino che non ebbe ancora una volta nulla da ridire.
“Allora-prese un bel respiro- non so da dove cominciare!” ammise cercando intanto una domanda curiosa che non fosse stata delle solite:” andato bene il viaggio,..”
A porre fine alla sua ricerca ci pensò inconsapevolmente Michael ; le si avvicinò con il viso dandole così un bacio, uno della stessa passione messavi il giorno della partenza tanto che il tempo era sì passato veloce, ma quel momento passato ora sembrava lontanissimo.
“Ora, perdonami ma ho solo un obiettivo.” le fece presente sperando di non vederla dispiaciuta.
“Vorrai correre a dormire. Ho centrato l’obiettivo?” disse Clara senza ombra di delusione anche se un po’ non poteva nascondere, almeno a se stessa, di esserlo.
“Domani ti racconterò un po’ magari.” Si avviò verso la scalinata con rimorso ma era davvero troppo esausto per parlare…. non avrebbe desiderato altro in realtà.
Arrivato in cima si voltò pensieroso e ripercorse qualche gradino. Oramai di sicuro se n’era andata dal punto in cui si erano separati ,non poteva dunque chiederle nulla di quel che lo stava spingendo a tornare da lei. Invece, Clara se ne stava lì immobile e appena lo vide abbozzò un sorriso.
“Dimenticato qualcosa?”
Il suono della sua voce gli fece cadere ogni dubbio legato solamente ai propri riguardi e convinto corse giù.
“Clara, io, vorrei farti una proposta.” rivelò comandandosi di reggere il suo sguardo che aspettava sorpreso.
Lei annuì semplicemente.
“Vorresti-le prese una mano-ecco.., ci puoi riflettere quanto vuoi…”
“Ci posso riflettere-quanto-voglio?” ripetè Clara perplessa.
Michael annuì con vigore ,si morse il labbro e finì in ginocchio .Clara lasciò trasparire un piccolo brivido sentendosi raggelare.
“Vorresti ,anzi, Clara…-si guardò intorno- ,want you married me?” concluse canticchiando.
Si sistemò anche lei sulle ginocchia .“Oh Michael, io…..sì!” disse con occhi lucidi e sinceri.
“Puoi pensarc….”stava per ripetere dovendo ancora realizzare la risposta appena ricevuta quando con un sussultò : “ Davvero? Hai già deciso?!” la afferrò per le spalle.
Clara si limitò ad annuire poiché non trovava più parole ; non c’era neanche bisogno.
“D-davvero?-era indescrivibile la gioia procuratagli da quelle semplici parole- allora ,in questo caso sei tu che devi, Watch me fly” rise, fuori di sè . Se non avesse avuto un po’ di buon senso, poteva saltare e urlare come un matto da solo. Lo spirito di Clara inevitabilmente era lo specchio di quello di Michael.
“I-io te l’avevo detto che la lontananza…” ma non ebbe tempo di ribadire la teoria che si ritrovò con due dita posate sulle sue labbra.
Michael la fece rialzare e la portò con sé. “Buona notte Joan!” lasciò nell’aria.
Joan, tornato in salotto si asciugò le lacrime di fretta e per vergogna del suo stato non rispose nulla. Dovette sedersi sulla poltrona incurante del suo rigido galateo tenendosi stretto il suo fazzoletto.

Si chiusero dietro la porta e acceso il lume ,scese il silenzio. Le luci dell’esterno luccicavano sui vetri opachi della finestra in un gioco di punti colorati. Clara si abbandonò tra le sue braccia e non ebbe paura di quello che stava per accadere ;era cosa che mai aveva sfiorato la sua mente. Michael dal canto suo non si era sentito mai tanto più sicuro e deciso. Si sorrisero spesso e ben presto varcarono la soglia dei rispettivi corpi più intimi. Il loro guardarsi divenne malizioso e luminoso nello stesso tempo. Per la prima volta condivisero lo stesso letto più vicini che mai. Se dal respiro fosse potuta uscire l’anima di sicuro non si sarebbe capito quale appartenessero ad uno e quale all’altra. Le lenzuola come unico abito e unica barriera dal mondo esterno. La stanza dopo del tempo trascorso divenne completamente buia e due risate si accesero. Un nuovo giorno era venturo e ogni minima sofferenza che una mente potesse contenere, annullata.
«Due innamorati silenziosi somigliano a due arpe con lo stesso diapason /e pronte a confondere le voci in una divina armonia.»(frase letta da qualche parte di cui non ricordo l’autore)
Foxy1975
00lunedì 24 settembre 2012 19:54
Chiarajackie, sei molto brava, seguo la tua ff e ti commento quando posso...scrivi in modo pulito, di sentimenti puliti, e questo é raro...e mi hai fatto immaginare un Michael degli anni 80, giovane, ingenuo, pulito...specialmente, quando lui torna e poi le chiede di sposarlo, ho immaginato Michael che piroettava " Watch me fly!!" al solo sentire quel si..tenerissimo!E devi amare davvero tanto Michael, per averlo immaginato così, anche se sei molto giovane per averlo conosciuto in quel momento della sua vita...traspare tutto questo dalla tua ff! Aspettavo che si spiegasse il motivo del titolo della ff, e anche solo la BELLISSIMA scena d'amore finale lo vale! Mi hai fatto sognare..e ti assicuro che non é semplice! BRAVA!
L'autore della frase, credo si chiami Alphonse Karr..
ciao e GRAZIE!

Foxy
BloodOnTheDanceFloor12898
00lunedì 24 settembre 2012 20:53
bello! posta il prossimo, aspetterò... anche se non vedo l'ora! :)
(StreetWalker )
00lunedì 24 settembre 2012 21:50
Bello e romantico. Posta il prossimo
chiarajackie
00mercoledì 26 settembre 2012 19:18

Grazie a tutte [SM=x47984] e grazie Foxy anche per avermi indicato l'autore. Sono felice che vi piaccia. ma sai foxy cosa c'è. Allora innanzi tutto come hai detto tu sono giovane per conoscerediciamo a fondo la sua vita ed io,lo vedo sempre come tu hai detto ti ricorda.perchè secondo me è stato sempre così,anche se certe circostanze magari hanno smussato un pò il suo carattere e il suo modo di fare. Pensa,io vedo la sua dolcezza,bontà e purezza in ogni sua situazione e persino quando,magari nei concerti o altro la elude.
Spero di essermi spiegata. Comunque,foxy,figurati,commenta pure quando puoi,se vuoi. Ci mancherebbe.E ora..

Buona lettura!!


Capitolo trentunesimo

Il sole tornò nel cielo e fece filtrare nella camera i suoi raggi eleganti. Clara riaprì lentamente gli occhi e si ritrasse un po’ non appena incontrò il volto di Michael rilassato nel sonno. Provò un senso di tenerezza che la portò a sfiorarlo delicatamente. Strinse la sua parte di coperte a sé e guardò verso la finestra ripercorrendo il momento in cui le aveva chiesto di sposarlo. Tornò a guardarlo e annuì ,un’altra volta, con gli occhi divenuti lucidi. In quell’istante anche lui fu sveglio. Posizionatosi su un fianco fece leva al busto con un braccio. Alcune ciocche dei neri capelli gli ricaddero sul viso radioso. Clara distolse lo sguardo sorridendo. Un piccolo bacio le arrivò sulla guancia. Dopo essersi risistemati scesero verso il salone rincorrendosi. Scorsero Joan in cucina.
”Secondo te conosce la notizia?” sussurrò Clara accostandosi a Michael.
“La conosce-le assicurò divertito-non è bravo a nascondere.”
“Proviamo comunque?”
“E va bene” Infondo era curioso di vedere come si sarebbe comportato.
“Gli faremo prendere un colpo prima o poi. Povero!” osservò Clara.
“Ma è forte lui!”
Si fecero avanti e procedettero molto cautamente. Attesero un po’e nel frattempo Michael ne approfittò per raccontare dei suoi viaggi coinvolgendo nell’ascolto anche Joan che a fatica tratteneva la volontà di esprimere le sue felicitazioni più sincere.
“Joan, noi dobbiamo dirti una cosa.” disse Michael senza alcun preavviso.
“Ecco…io e Michael, avremmo intenzione di sposarci.” Clara evitò ogni giro di parole, inutili non solo per il fatto che sapeva del suo esserne già a conoscenza, ma anche perché ,non ce n’era davvero bisogno tanto lo aveva detto a buon modo.
Joan sorrise e ricoprì i due innamorati di complimenti e…lacrime. Più volte prese le mani di entrambi dandogli dei colpetti affettuosi. “Io lo sapevo ,ma non da ieri soltanto, bensì da molto molto tempo prima!” esclamò fuori di sé.
“Smascherato! Da ieri eh!” Clara si mise a braccia conserte fingendo disapprovazione.
Joan assunse visibilmente tutte le tonalità di rosso, nonostante la sua pelle olivastra , dall’imbarazzo .Farfugliò delle giustificazioni e si calmò solo quando Michael gli diede delle pacche sulla spalla per farlo riprendere e tranquillizzarlo. Sarebbe stata una scena da commedia perfetta.
Quando i bambini incontrarono Michael ad attenderli gli si precipitarono incontro ricoprendolo di abbracci. Clara si fece da parte assistendo da spettatrice come spesso preferiva, poi di colpo le balzò in mente un’idea.
“Restate così vi prego.” Rientrò per poi riapparire con una macchina fotografica in mano.
“Posso farvi una foto?”
Tutti diedero il consenso.
”Ti metti a fare il paparazzo?” chiese Michael canzonandola.
Clara per tutta risposta ,fece una linguaccia. Non annunciarono nulla ai loro piccoli amici, non ancora.

“Non so se riferirlo subito alla mia famiglia.”
Erano seduti sui rami del solito grande albero con le gambe penzoloni riflettendo sul da farsi.
Clara gli lanciò un occhiata incredula.
“Lasciamo perdere.”
“Lasciamo perdere? Ma ,Michael, oramai…. Devono saperlo. Se io ne avessi ritrovato la mia, glielo avrei detto, bando tutto!” disse decisa.
“Chissà se avrebbe davvero fatto così” . Comunque le sorrise comprensivo:” Devo allora dici?”
“Esatto!”
“Ora vado a preparare qualcosa!” stabilì con determinazione rimettendo piede a terra.
Michael la seguì incuriosito.
“Nono, tu resta qua, o ad ogni modo, non seguirmi. Cuoca a lavoro!”

Poco dopo Clara sistemò sul prato un vassoio enorme con delle delicatezze sopra .
“Ti va di fare un picnic?”
Michael che se n’era rimasto sdraiato a fissare il cielo fo scosso e sorpreso.
“Tu hai fatto queste cose?” le passò in rassegna una ad una con attenzione e un poco allontanato come se con il solo osservare le avesse potute rovinare.
“Sì ,io ho fatto queste cose! e tu le assaggerai, vero?” E si accomodò in attesa.
Michael prese una specie di biscotto e lo mise in bocca deliziato ma badò bene di non mostrare apprezzamento e assaggiandolo fece una smorfia. Clara rabbrividì.
“è cattivo? Oh scusami, io pensavo ,a me non sembravano tanto male. “ si prese la testa tra i palmi.
In una frazione di secondo Michael era piegato in due dalle risate.
“Sei cattivo!” gridò Clara dandogli le spalle.
Dopo essersi ricomposto le andò davanti. “Ok scusa. Ora la verità…è buonissimo!!”
Non riuscì a mantenersi rigida ancora, neanche serviva poi. Il banchetto fu così dichiarato ufficialmente aperto.
“Allora, sono una brava cuoca?”
Michael le si avvicinò e la riempì di tanti bacetti. ”Ti amo!”
Per un’altra notte condivisero lo stesso letto .
“Non chiedermi più se puoi...insomma ,tra un po’ saremo, marito e moglie.” le spiegò stringendola a sé posando il mento sul suo capo.

Il giorno delle nozze non sarebbe stato lontano. Nessuno sfarzo, tutto sarebbe stato semplice e tradizionale. Avrebbero visto, se i media vi sarebbero entrati in parte che anche Michael Jackson è un uomo comune nel suo grande. Questo era ciò che Clara ribadiva convinta.

Foxy1975
00mercoledì 26 settembre 2012 20:19

Chiarajackie, il tuo stile m'incuriosisce parecchio...sembri una bambina, eppure una adulta, per la delicatezza con cu affronti certe questioni 'delicate'...sono davvero dolcissimi..ma forse, un po' troppo distaccati per essere innamorati..ma in fondo, rispetta lo stile della ff!!
Mi ha fatto morire Michael

“Non chiedermi più se puoi...insomma ,tra un po’ saremo, marito e moglie.” le spiegò stringendola a sé posando il mento sul suo capo.

Ma intanto, mi pare che il letto lo abbiano già condiviso!! Hai capito Michael!!1 Ahahahahahaha

Se sei vera, sei fantastica!
Grazie!

Foxy
BloodOnTheDanceFloor12898
00mercoledì 26 settembre 2012 21:03
Che bei capitoli! Posta! :)
(StreetWalker )
00mercoledì 26 settembre 2012 22:29
Bello
Breaking News 777
00giovedì 27 settembre 2012 12:06
bello, brava ;)
ikaika
00venerdì 28 settembre 2012 14:03
Ma chiara sei proprio brava!! [SM=g2927039]
che capitoli pieni di amore e dolcezza!! Una dolcezza così pure e infinita!
Cavoli quanto si amano! E la proposta di matrimonio... Ce lo vedo proprio il bel michael fare una proposta di matrimonio canticchiando! [SM=x47979]
sei grande michael!!!! [SM=g27811] e Clara è così dolce e innamorata, direi che è perfetta per lui e le darà tutto l'amore che merita e di cui ne ha bisogno!!
Non vedo l'ora che posti il prossimo capitolo!!
Sei veramente brava a scrivere e a descrivere qualsiasi cosa! Descrivi molto molto bene e riesci a farmi sognare la magia che Clara è michael sanno creare!
Complimenti dolce chiara! [SM=g2927039] [SM=g2927039]



Ikaika [SM=g27822]
chiarajackie
00sabato 29 settembre 2012 17:43
Re:
Grazie ragazze!! [SM=x47984] comunque... FOXY I'M TRUE,I'M TRUE!!! [SM=g27811] Poi,ci tengo ad essere..em scusate il gioco di parole con il mio nome,chiara. Grazie ancora.
Buona lettura!!


Capitolo trentaduesimo

Un pomeriggio, venne finalmente data la grande notizia alle piccole menti che in un attimo si persero in un turbine di pensieri che sfociarono in chiacchiericci concitati.
“EhEh, io lo sapevo” disse un ragazzino pulendo il berretto dandosi una certa importanza.
“Bè un po’ anche io. La trovo una cosa bellissima!” si aggiunse una bambina dall’aria romantica.
“E…ci lascerete poi?” chiese un terzo con preoccupazione visibile.
Michael e Clara si guardarono come a cercare l’uno nei pensieri dell’altro un tenero “no”.
Scossero il capo.
“Non potremmo mai!” assicurò Clara.
“A ,meno male, sennò io tornerò ad essere un asino a scuola e un rintanato in casa il pomeriggio.” fece l’ultimo ad aver precedentemente parlato accompagnando un’espressione di ribrezzo.
Si levò una fragorosa risata generale.
Michael gli scompigliò affettuosamente i capelli. ”Non accadrà!”
“E dove vi sposerete?” domandò un’altra bambina alzandosi a fatica sull’unica gamba buona. A Michael faceva sempre un certo effetto vederla. C’era tanta forza in quella piccola nuova arrivata che ogni qualvolta suo fratello voleva aiutarla era una partita persa. Michael spostava spesso l’attenzione da lei a Clara.
“Dove?” ripetè Michael.
“Perché non vi sposate qui!” suggerì la saltellante tipetta che aveva finalmente acquistato equilibrio.
Clara sorrise e si sollevò un po’ con la schiena aspettando fiduciosa la conferma di Michael.
“Non credo sia una buona idea...”fu invece la risposta udibilmente disapprovatrice.
“Io dico che non ci sarebbe nulla di male.” intervenne allora.
“Ma Clara…”
“Ora possiamo andare a giocare?” chiesero all’unanimità i presenti che ben presto si sparpagliarono.
“Aspettateci…”gridò Michael che si unì con Clara lasciando in sospeso la questione.

“Ma cosa c’è di male. Possiamo farlo, c’è abbastanza spazio…o forse, ora vorrai qualcosa di più, e allora no non va bene” disse Clara seduta ai piedi del letto con il presentimento di escludere definitivamente quell’ipotesi che tanto la affascinava.
Michael si accomodò accanto con l’intento di sbottonarsi la camicia che finì nell’intento di rimediare all’incomprensione: “Ma non è questo. Va benissimo invece. È solo che, potremmo essere facilmente scoperti, e se proprio deve succedere, preferirei dopo.”
Clara intanto fissava i gesti delle sue mani e un sorriso nacque sulle sue labbra.
“Non accadrà. e poi, noi dobbiamo sentirci liberi di fare le cose che fanno le persone comuni. Poi, tu stesso lo vuoi no?”
“Sì, con la differenza che le persone “comuni” non sono disturbate e, non vanno a diventare notizia o…”
Clara divenne rossa in viso. ”Tanto ormai che stiamo insieme si sa, ci ha disturbato nessuno? No per fortuna e ora come pensi scoprano, ad ogni modo, che ci sposiamo? Meglio ancora qui. “ aveva parlato molto in fretta e si calmò appena si accorse di una mezza risata mista a volontà di darle ragione sul viso di Michael.
“Insomma, in poche parole che ci importa. La gente parla, vuole parlare e io ti ripeto ,lasciamo che lo facciano. Questa poi, è una bella notizia.”
“Ti do ragione “little teacher”!”disse Michael appoggiandola a pieno.
“Credevo avessi dimenticato quel soprannome.” scherzò Clara.
“Come potrei. “ la strinse a sé e dolcemente la baciò finchè non le fu sopra. Gli occhi si riaccesero di malizia e i visi si ricoprirono di calde carezze e respiri. Dolci sussurri solleticarono le orecchie ma una felicità indescrivibile che giunse taciturna nelle menti non fu avvertita, non ancora.
“Non rimandiamo Clara ,io voglio sposarti, lo farei anche domani .Voglio che tu sia MIA MOGLIE.” la pregò quando furono nel cuore della notte.
“Anche io.- confessò Clara – ma ogni cosa a suo tempo. Prima i preparativi.”
“Vuoi smetterla di aver ragione!” rise Michael.
“Che posso farci! Comunque, dico solo ciò che ritengo giusto.”
(StreetWalker )
00sabato 29 settembre 2012 23:58
Ha ragione Clara si amano non devono dare retta ciò che diranno gli altri il loro amore è più forte di qualsiasi cosa diranno le persone
Foxy1975
00domenica 30 settembre 2012 00:13
[SM=g2927014]
Chiara, Chiaretta, mi fai morì..potevi mostrarci di più...quando si sposano? Urge saperlo!

Foxy [SM=x47981]
chiarajackie
00lunedì 1 ottobre 2012 16:46
:) Dovrete attendere un pò,mi riferisco alla mia possibilità di scrivere,mi attende una mesatina (tra scuola e canto) di quelle "leggere leggere"proprio!!

Grazie a tutte.
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