Ahhhhhhhhhhhhhhhhh...ragazze non potete capire..per scrivere questo cappy....colante di sudore però...l'ho terminato!Tutti i miei piani per l'evoluzione della storia sono stati sconvolti...Credò che lo avrò scritto e cancellato tre o quattro volte... Va bene ora ve lo posto...ma non sono sicura di come sia venuto!Sorry a tutti per gli errori!!
Cap.15 Un giorno a Neverland
Mi alzai dal letto.Erano le 6.34.Guardai l'orologio...-Ma è prestissimo...-
Cercai per la stanza Michael,gli occhi erano ancora semi-chusi e non riuscivo a vedere bene.
-Michael,Michael dove sei?
Lo cercai per tutta la suite,poi vidi la tenda muoversi,dietro al divano.Mi avvicinai lentamente.
Urlai a sguarcia gola.
-Oh mio Dio Michael!!
Michael,stava steso sul pavimento inerme.
-Michael,Oh Dio,
Michael...Rispondimi,Michael,tesoro mio,rispondimi...
Poi lui cominciò a ridere e aprì gli occhi.
-Ahahahaha!Che faccia!Hahahaha!!
-Michael...tu un giorno di questi mi farai morire di infarto.Me lo sento.
-Hahahaha!Sei troppo divertente...
-Uffa...mi hai fatta spaventare a morte,sei uno scemo quando fai così.Ma ti sembrano scherzi da fare?-Dissi col sorriso sulle labbra.-
-Oh,va bene,scusami...ma volevo vedere la tua reazione.Hahahaha,mi fai morire dalle risate!
Mi alzai e mi diressi verso la piccola cucina.
-Io mi preparo del latte,lo vuoi?Io non so resistere la mattina senza latte...
-No grazie...io prendo un aranciata fresca.
Lui non si era ancora vestito,eravamo ancora tutti e due in pigiama.
Mi stavo preparando la colazione e lui dietro di me,si stava inpicciando.
Gli chiesi.
-Ma che ti guardi?
-Ahaha...che fai?
-Preparo il latte...Lo vuoi?è buonoo!
Gli misi il bicchiere sotto il naso e cominciai a ridere.
-No,no,grazie...eheh...
Sentivo il suo respiro sul collo.
-Michael...mi stai accaldando...
-Io sono un fuoco!
-Se,se...come no.
-Ahaha.
Poi sentii una musica...un lento.
-Ma chi è?
-Vuoi ballare?
Michael era proprio imprevedibile,aveva acceso lo stereo della camera e aveva messo una canzone di coppia...Pensai-Che romanticone!-
-Io?Ballare?Eheh...non mi conosci proprio...
-Dai...balliamo...
-Uhm...ok,ma stai attento ai tuoi piedi...
-Ahaha,va bene.
Gli misi le mani intorno al collo e lui le mise sui miei fianchi...
-Complimenti,sei bravo a ballare...
-Me la cavo,ma anche tu non sei malaccio dai.
-Se lo dici tu,io ci credo.
Passarono i minuti e la canzone finì.
-Come sei bravo...
-Grazie...
-Ora mi vado a vestire,sennò...qui facciamo notte.Anche tu dovresti vestirti.
-Si,ora mi vesto anche io...ma questo pigiama è molto comodo!
-Ehhh,lo so.
Andai in camera e tirai fuori dei vestiti dalla valigia,entrai in bagno e mi vestii e lavai.
Lui,invece,stava parlando con Mr.Robin...Come era bello...così grande ma anche così bambino...
Uscii e gli dissi.
-Ehi,ho fatto,puoi andare tu ora.
-Ok,vado.
Mi guardò...
-Bel vestito... sei bella tu!
-Ahaha,daii.
Entrò in bagno.Io intanto mi cimentavo a far entrare il pigiama e Mr.Robin nella borsa.-Come sei uscito devi entrare...io ti faccio a pezzeti piccoli,piccoli...ti conviene sbrigarti!-
Dopo qualche minuto uscì anche lui...Vestito con una strana camicia nera ornata da merletti color oro.Era splendido.
-Che bella camicia...mi piace.
-Davvero?
-Si,si.è molto bella.
-Grazie.
-Michael,io devo chiamare mia madre...ma oggi che si fà?
-Beh,oggi si torna a Los Angeles...voglio farti conoscere un mio carissimo amico.
-Ah,ok...allora la chiamo.
Attesi...
-Pronto Caroline.
-Oi mamma.
-Ma dove ti sei cacciata?
-Io,sono con Michael...torno oggi.Questa sera...
-Ah,ok...ma avvertimi quando vai via,torni...
-Va bene mammina...stai tranquilla.
-Ciao Carol.
-Ciao mà.
Attaccai e misi il telefono nella tasca.
-Ecco fatto...tutto a posto.
-Che ti ha detto?
-Ah,devo avvertirla quando,vado,vengo...sennò si preoccupa.
-Eh si,ma non si deve preoccupare,sua figlia stà con me...
-Ahh...sono in buone mani.
-Perchè ne dubiti?
-Ahahaha,no,no.
-Uhm,mi pareva.
Gli sorrisi e lui si avvicinò.
Mi abbracciò.
-Ti voglio bene...
-Anche io,tantissimo.
-Ora andiamo o faremo tardi.Il mio amico non aspetta.
-No,non facciamolo aspettare.Ma chi è?
-Lo vedrai.
-No,dai dimmi...non tenermi sulle spine.
-Noooo.
-Uffaaaaa...
-Cammina,andiamo.
-Eccomi.
Presi la valigia e uscii dalla camera.Lui chiuse e scendemmo di sotto.
Sulle scale,inciampai e mi feci un intero piano a ruzzoloni...come sempre,le mie solite belle figure.
Ci aspettava la limusine,ed entrammo.
Mi sedetti e guardai fuori dal finestrino la facciata blu dell'albergo.Tornavo a Los Angeles...a casa mia.
Anche Michael entrò nell'auto.
Gli dissi.
-Sai,mi mancheranno gli alberghi...
-Perchè?
-Mi hai baciata,per la prima volta,in un albergo.Ricordi?
-Oh,si.Come scordarlo...
-Io non lo dimenticherò mai...
-Io nemmeno,vieni qui.
Mi avvicinai e lui mi strinse forte.Rimanemmo abbracciati per tutto il viaggio...Come si stava bene.
Una mezzora di macchina e tre ore di aereo.-Che noia!-
Arrivammo all'areoporto della città e scendemmo dall'aereo.Come al solito,una folla ci attendeva sulla pista.Questa volta scesi per ultima,per evitare cadute,spinte e quant'altro.
Prendemmo un altra macchina.Non sapevo dove ci stessimo dirigendo.
-Michael,dove andiamo?
-A casa mia.
-Casa tua?Davvero?
-Si,proprio a casa mia.
-Che bello.
Passarono i minuti.L'auto si fermò dinnanzi ad un grande cancello decorato.Stupendo.Entrammo.
-Michael...è,è...questa casa tua?
-Si è bellissima vero?
-Io sono senza parole!
Dal finestrino,vedevo una immensa distesa erbosa,tante statue di bambini,giochi.Tutto era così...magico.
Scesi dalla macchina e osservai la sua casa vera e propria.Rimasi stupefatta.I prati,i laghetti,le statue,i fiori...non riuscivo più a parlare.
-Carol,ti piace?
-Michael...io,io....boh.
-Hahaha!Dai vieni con me.
Mi prese la mano e mi portò con se.
Ci avvicinammo ad un grande box di legno.
Lui bussò su una parete e chiamò.
-Louis,Louis,vieni fuori.
-Ah,il tuo amico.
Poco dopo mi accorsi che non era di certo un essere umano...era un animale,un lama bianco.
Con il suo musetto uscì fuori dal box.Michael lo prese per le briglie e lo portò vicino a me.
-Presentati Louis.Bene,lui è il mio caro amico.Louis...
-Wow,che bello.Che occhi splendidi.
Gli accarezzò la testolina pelosa e lo baciò.
-Ahaha,dai accarezzalo.
-Oh,va bene.
Mi avvicinai con cautela e lentamente accarezzai il dorso dell'animale.
Il pelo era morbidissimo,quasi non si percepiva al tatto.
-Michael,è un amore.Senti il pelo... è morbidissimo.
-Bello vero?!Gli voglio molto bene.Non è finita qui.Vieni.
Mi prese di nuovo la mano ed insieme a Louis mi condusse a tanti altri box,dove c'erano cavalli e altri animali,anche esotici.
-Michael,tu mi sorprendi sempre più.Sono bellissimi!
-Ora facciamo un giro a cavallo ti và?
-Ma certo.
Lasciò Louis ad un suo collaboratore e montò su uno splendido cavallo bianco e marrone.
Io salìì su un cavallo nero.
Percorremmo tutto il parco...era così bello.Tutto pulito,perfetto,giocoso...
Tornammo nelle vicinanze dell'abitazione.Posammo i cavalli ed entrammo nella casa.
Immensa,luminosa.Riccamente decorata,con tappeti,dipinti,statue.
Si fecero le 18.43.
-Michael...io devo tornare nella mia umile dimora.
-Oh,già?
-Si,sono le sei,dopo si fà buio...ed io ho paura!
-Ahaha,no dai.Non andare via.
-Lo so...Michael,credimi,non vorrei andare.Ma ormai mi stanno aspettando.
-Uhm...
-Mi dispiace...non fare quella faccetta triste.
Mi guardava con una faccia a cui non potevo resistere.L'avrei sbaciucchiato tutto.Ma non potevo.Dovevo rispettare le mie parole...
-Dai,Michael.Non mi guardare così...
-Rimani qui.
-Michael,non posso.Tornerò domani...con il primo taxi. è quasi estate...devi andare in qualche città?
-No,ora ho un mese di riposo...poi devo ricominciare.
-Bene allora aspettami,domani tornerò.Ti chiamo domani mattina.
-Va bene...stai attenta.
-Si...però non fare quella faccia triste dai,chiamami per qualunque cosa.
-Si,ma chiamarti non è come averti accanto.
-Michael...ma io ti sono sempre accanto.Poi non è che parto per il Polo Sud.Torno solo a casa.
-Però mi dispiace.
-Dai fatti coraggio...Ho intenzione di cercare un lavoro,non posso rimanere nullafacente per tutta la vita.Io devo lavorare.
-Hai ragione...va bene.Ti accompagno?
-Certo.
Uscimmo mano per mano dalla casa e salimmo su un altra macchina.Solo pochi minuti e scendemmo.Scesi insieme a lui pochi ettari prima della mia casa.
Lo presi per il braccio e mi appoggiai a lui.
-Carol,che hai fatto?
-Mi dispiace di doverti lasciare...
-Ma come,prima mi fai forza a me e poi ti abbatti tu?Ahaha,dai è solo una notte.
-Uhm...che noia.Non vedo l'ora che la mia casa sia completamente ristrutturata.Voglio assolutamente fartela vedere.
-Si,sono curioso.Ahh...che bella serata.Quante stelle splendide.
-Anche io vorrei una stella.Ti immagini?La stella Caroline.
-Sarebbe bellissimo,che bella stella.
-Quanti complimenti...non ne ho mai ricevuti così tanti in tutta la mia vita.
-Può darsi che nessuno ti abbia mai guardata come ti guardo io.
-Il tuo è uno sguardo speciale.
-Sai...io vorrei che tu esprimessi i tuoi pensieri sulla nostra relazione...
-Ahahaha,ma che vuoi che ti dica?-Dissi sorridendo-
-Beh...che ne pensi.Lo so che te l'ho chiesto molte volte,ma vorrei risentirlo.
-Ehmm...io sono felice.Perchè finalmente ho trovato una persona che mi ama veramente.
Lui chinò il capo e arrossì leggermente.
Teneva lo sguardo basso,si fissava le scarpe.
Gli accarezzai la guancia.
-Michael,che c'è?
-Nulla.Sai la mia vita è veramente ecco...migliorata da quando ti ho conosciuta.Tu riempi le mie giornate di allegria e io mi sento protetto da te...Lo sò che può sembrare strano...
-Oh,no...non è strano.Michael io ti voglio bene e farei qualsiasi cosa per proteggerti.
Stavamo tutti e due in piedi davanti alla porta della mia casa.
Si guardò intorno.
- Siamo già arrivati...ok,Carol.Buonanotte...
-Ti voglio tanto bene,Michael.
-Anche io Carol...dormi serenamente.
Entrai in casa e lo salutai dalla finestra,e saliì in camera mia...mi addormentai lentamente, pensando alle sue parole dolci.
L'indomani mattina...
-Pronto.
-Pronto Carol.
-Ah,eccoti Michael...non ti fare attendere.
-Ehh,scusami.Stavo per andare in bagno,ma con il tuo tempismo mi hai fermato.
-Ops,scusami...Ahaha.
-Hai dormito bene?
-Ma certo!Ti ho sognato.
-Davvero?
-Si,si.Va bene,ascoltami,chiamo un taxi e arrivo.Come promesso.
-Ok,ti aspetto.Ah,senti...portati un vestito di ricambio.
-Uhm?Perchè?
-Tu fallo...Ciao,ciao.
-Ok...ciaoo!
Attaccai.Misi il telefono nella tasca del pantalone e uscìì di casa.Per mia fortuna proprio lì fuori un tassista giaceva senza impegni.Ne approfittai.
-Ehm..scusi.è libero?
-Prego entri.
Mi sedetti nell'auto.Gli indicai la via ed in pochi minuti mi trovai sul posto.Avevo intenzione di chiedergli a cosa si stava riferendo la sera prima con quelle parole.Mi aveva lasciata perplessa.
Rimasi in piedi davanti al grande cancello,in attesa che qualcuno mi aprisse...nemmeno un anima viva...il vuoto...-Mah...staranno ancora dormendo.-
Presi di nuovo il telefono e lo tirai fuori dalla tasca.
-Michael.
-Carol,dove sei?
-Qui fuori,da dieci minuti...aspettando che qualcuno mi apra...
-Oh mio Dio...ragazzi volete aprire il cancello??C'è gente che aspetta di fuori...Scusa Carol...
-Nulla...Ah eccoli...arrivo.
Attaccai e mi avvicinai al cancello.
-Mi perdoni signorina.
-No,non si preoccupi.Non è molto che aspetto...si figuri!
-Mi segua.
Mi incamminai nel ranch,fra i verdi prati e i maestosi alberi.Arrivai di fronte alla casa.
Guardando la facciata scorsi Michael mi salutava da una finestra.Lo salutai anche io.
Attesi alcuni minuti,seduta sugli scalini dell'entrata.Stavo giocando con i fili d'erba.
Ad un tratto volsi lo sguardo verso la porta e lo vidi uscire e corrermi incontro.
-Ehi,Carol!
-Buongiorno!
Mi posò un leggero bacio sulle labbra.
-Dai entra,ti faccio vedere la casa.
Entrai e con occhi sgranati osservai l'interno dell'abitazione.Mi mostrò immense camerate,stanze luminose con televisioni gigantesche.Statue bizzarre dappertutto.Poi dei suoi ritratti e molti,moltissimi dipinti.
-Michael,la tua casa è bellissima...
-Ti ringrazio.Lei mi rappresenta,la mia casa è me...rappresenta quello che sono.
-Ah ecco...infatti sei splendido,come lei!
-Ahaha...Ora ti mostro la mia camera da letto.Di solito è una camera molto privata,nella quale non faccio entrare mai nessuno ma visto che sei tu...te la mostro.
Salimmo una rampa di scale.Avevo come l'impressione che le statue mi fissassero...pensavo
-Sono proprio una matta...-
Lui aprì la porta ed io silenziosamente entrai.Era enorme,unica.Indescrivibile.Così...così...piena di giochi.Mi affascinava il suo modo di ritornare continuamente all'infanzia,perchè lui dentro era ancora un bambino.Amava i bambini,li amava con tutto il suo cuore.Il suo mondo erano loro...così puri e semplici,gentili,senza peli sulla lingua,mai crudeli...mai falzi...semplicemente bambini...gli angeli che mandano avanti questa Terra stanca,stanca delle prepotenze,malvagità che ogni giorno si rendono protagoniste nelle nostre vite...Loro sono le fiamme che risaldano le spaccature del nostro cuore.Con il loro sorriso,illuminano la vita di tutti,ma c'è ancora gente che non fa proprio il sorriso e l'amore dei bambini,no...lo usa contro di loro...lo usa contro Michael...
Giocammo a scacchi.
Naturalmente persi,forse perchè non ci sapevo giocare,persi più o meno quattro volte...ero proprio un asso negli scacchi.
Nel ranch vi erano molte piscine e laghetti.Passeggiando nel parco arrivai sino al bordo di una delle tante piscine.
Mi misi a giocare con l'acqua.Non mi accorsi che dietro di me Michael,furtivamente,si avvicinava.Aveva un fare un poco inquietante.Si avvicinava a passo felpato.Arrivando quasi a toccare la mia schiena.
Non udìì i suoi passi.Passarono alcuni secondi e con un dito Michael spinse la mia schiena.Inesorabilmente io caddi dentro l'acqua limpida della piscina.
-Michaeeeeel!!!Io ti uccidoooo!
-Ahahahahahahahaha!Ha visto a cosa servivano i vestiti?
-Noooooo!Michael,questa me la paghi!Ci puoi scommettere!
-Ahahahaha,com'era l'acqua?Calda?
-Ahhh,zittoooo!Fatti prendere e te la faccio sentire io l'acqua!
Lo rincorsi per tutto il prato.Con i vestiti che gocciolavano ed i capelli zuppi.
Ad un tratto,mi nascosi dietro un albero.
Lui da lontano si volse indietro e non vedendomi più ritornò sui suoi passi.Non mi vide.
-Carol,ma dove sei?
Io trattenni le risa.Aspettai il momento opportuno.Quando si girò gli saltai addosso e gli presi le maniche della camicia,immobilizzandolo.
-Ahahah,tu vuoi giocare con il fuoco?Ora ti faccio vedere io!
-Noooo,Carol...ahahahaha,perfavore!
Trascinandolo ritornai nei pressi della piscina,arrivata sul bordo lo gettai dentro ridendo con gusto.
Michael cadde in acqua e quando riemerse cominciò a ridere.
-Carol,sei cattiva.
-Direi quasi quanto te!
Uscì dalla piscina.Si era fatta 1.45.Il Sole illuminava tutta la tenuta,riscaldando le fronde più alte degli alberi.
Pranzammo poi passai la serata lì con lui...a parlare.Facemmo una visitina a Louis che, come al solito,brucava l'erbetta fresca.
Stavamo seduti nel prato.La brezza attraversava i miei capelli.Era passata una splendida giornata...mi sentivo "soddisfatta",un senso di beatitudine mi rinfrancava l'animo.Lo osservavo spesso e mi incantava guardarlo.Alcune volte si girava verso di me e mi vedeva fissarlo,allora scoppiava a ridere imbarazzato.Mi divertivo a giocare con lui,mi ricorreva nei prati e lo rincorrevo anche io. Giocavamo molto insieme,come due bambini e questo era speciale.Mi sentivo veramente a casa mia stando con lui,mi sentivo "bene".
Era sera,precisamente le 21.54.Le stelle splendevano già sul loro tappeto di pelle nera.Stavamo sdraiati sul prato.Tante margherite si ergevano fragili dal terreno.
L'aria era fresca anche essendo in estate.
Ogni tanto qualche brivido percorreva le mie braccia.
-Carol hai freddo?
-No,no.Va tutto bene.
-Sei sicura?
Io annuìì...
-Prendila ugualmente.
Mi porse la sua giacca.
-Ma no...davvero,non ho freddo.
-Prendila...
-Ok...
La presi e me la misi sulle spalle.
-Grazie.
-Prego...
Continuai a guardare le stelle,pensando al mio futuro,a quello che avrei dovuto fare.Alla mia vita.Dovevo cominciare a guadagnarmi da vivere con le mie forze.Non potevo più cadere sulle spalle della mia famiglia.
-Michael,domani devo assolutamente cercare un lavoro.Spedirò a qualcuno il mio curriculum, a qualche azienda...spero che troverò presto un posto...è da un pò di tempo che nell'agenzia di viaggi vicino a casa mia è esposto un cartello"CERCASI AGENTE DI VIAGGIO" ahh...spero che mi prendano.
-Ma si,vedrai faranno la fila per assumerti.Domani sarà un nuovo giorno,eheh...sono sicuro che troverai un posticino.
-Speriamo bene...Ehi...che ne dici se entriamo nella tua piccola e dico piccolissima casetta.Nella quale centro a malapena?
-Oh,ma certo!Dovrò prima far spostare la mucca dalla camera da letto!
-Ahahahah!
-Va bene,andiamo.
Ci avviammo verso la casa.Entrai dentro e lui insistette per farmi dormire nel suo letto, che era matrimoniale,voleva dormire nell'altro letto.
-Michael,ma ci dormo io lì...questo è il tuo letto.
-Dormi tu lì io sto bene qui.Quel letto è più comodo e lo lascio a te.
-Ma...Michael...io sono l'ospite.Perchè devo dormire nel tuo letto...
-Stai tranquilla ed ora...buonanotte!
-Uhm....ok...se lo dici tu.Buonanotte Michael.
-'Notte...
Tirai su le coperte ed abbracciai il cuscino freddo.
In pochi minuti mi addormentai.I miei pensieri si focalizzavano tutti su Michael...oramai il mio mondo era lui.Tutto girava intorno a lui.Mi assopìì cullata dalle sue parole,dalle sue canzoni dolci e piene di sentimento.