Mie cara lettrici...sorpresa sorpresa!!! posto ora!! so che siete già nel mondo dei sogni ma...al vostro risveglio troverete il mio regalino per voi!!!
buona lettura
Dedico questo capitolo a quelle due BEFANE delle mie amiche, Lorena e Antonella detta Sellerona, che si introducono in anonimo a leggere la mia FF!!!
Capitolo 16
Michael la teneva stretta tra le sue braccia, si sentì felice, leggero, come se il peso della sua anima tormentata in quell'istante non ci fosse, la sua mente fu libera dalle parole di suo padre, dai vecchi ricordi, dal richiamo dei farmaci, c'era solo lei nei suoi pensieri, come una musica soave a coprire i rumori stridenti del passato. Continuava a baciarla con passione, alternando baci leggeri sulle sue piccole labbra ad altri più intensi e decisi. Ale era totalmente abbandonata ai suoi ritmi, lasciò che fosse lui a guidarla nel loro gioco sensuale. Adorava sentire le sue labbra di seta scorrere lentamente sulle sue, uno sfiorare leggero, impercettibile, che acutizzava i suoi sensi, sentire il suo respiro sulla bocca inumidita dai suoi baci. Sentì il suo corpo pervaso dai brividi quando la mano vigorosa di lui risalì sotto la sua maglietta, dolcemente, con lentezza, come a fare suo ogni centimetro della sua pelle, sempre più su sul suo torace, fino a raggiungere il suo seno florido, lo strinse con passione per poi lasciare che le sue dita affusolate sfiorassero il capezzolo. Un gemito di piacere uscì dalle labbra di lei, strette sotto la pressione dei suoi baci. Ale affondava le mani nei suoi lunghi capelli, li lasciava scorrere come fili di seta tra le sue dita, intrecciandosi tra i suoi riccioli, li stringeva tra i pugni chiusi quando i brividi si facevano più intensi, per poi allentare la presa e tornare a scorrere per tutta la loro lunghezza, con la mano accarezzò la lunga basetta per poi proseguire sulla sua mascella ben delineata,fino ad arrivare con le dita all'angolo della sua bocca. Michael smise di baciarla, si guardaro con intensità, i loro occhi si parlavano senza bisogno delle parole, lei proseguì il suo cammino con le dita sul suo viso, sfiorò le sue labbra, seguendo la loro forma, accarezzò il suo labbro inferiore, Michael sorrise sotto le sue dita. Ale continuava a guardarlo, i suoi occhi tremanti si fecero sempre più lucidi.
-Piccola...perchè piangi adesso? - le disse con voce soffusa. Ale strinse le palpebre e due lacrime scivolarono via rapide, lui le fermò con le sue dita prima che le rigassero tutta guancia.
- Piango perchè...sono felice!- continuava a guardarlo con i suoi grandi occhi verdi mentre lui le teneva il viso tra le mani, accarezzandole le guance con piccoli movimenti dei pollici.
-Michael... io ti amo... ti amo tantissimo...-i suoi occhi trasparivano l'emozione, un velo malinconico li coprì - ...non sono mai stata felice così in vita mia, ho sempre dovuto fare i conti con un destino avverso ma...adesso che mi sento felice ... ne ho paura.... ho paura di essere felice....ne sono terrorizzata- le lacrime continuavano a solcare il suo viso.
-Perchè dici questo piccola? la felicità è una bella cosa!
-Ho paura che tutto finisca da un momento all'altro...ho paura della sofferenza che potrei provare, ho paura che tutto torni come prima di incontrare te, che la mia vita sia di nuovo vuota. Questa volta non avrei le forze per farcela a rialzarmi...questa volta no! - Michael leggeva la paura nei suoi occhi, ma non riusciva ancora a capire. Dopo un attimo di pausa Ale continuò - ...ti prego Michael...non farmi del male...per favore! - le parole le si spezzarono tra i singhiozzi. Michael si sentì stringere il cuore, la prese tra le sue braccia, a stringerla più che poteva.
-Io...non ti farei mai del male piccola! - riuscì a dire a stento, tanta era l'emozione che provava, cercò di fermare le lacrime, ma non ci riuscì. - te lo prometto... non ti farò mai del male...farò di tutto per proteggerti! - avrebbe voluto dirle che l'amava ma non ci riuscì, la srtinse al suo cuore, con la speranza che Ale sentisse che batteva solo per lei. - non voglio che tu... abbia paura di me... piccola!
Ale si allontanò dal suo abbraccio, si asciugò gli occhi, prese le sue mani e le strinse tra le sue, le sentiva tremare, era così dolce quell'uomo che, Ale si sentì una stupida ad aver dubitato di lui.
-La notte scorsa è stato orribile, ti ho visto in tv...assieme a lei...lei era...così bella! sorrideva mentre si stringeva al tuo braccio, i cronisti hanno insinuato che c'era del tenero tra voi e che la serata si preannunciava bollente con te, tra lei e Lisa! Lo so... che non dovrei credere a quello che dicono ma...io non sono abituata a tutto questo....mi sono sentita insignificante, lontana da te e dalla tua vita, non sono adatta a tutto questo, mi sono sentita morire!
- Perchè non mi hai chiamato?- la interruppè Michael, era visibilmente scosso nel sentirle parlare di ciò che aveva visto del suo mondo, per un attimo temette che lei volesse tirarsi indietro, che non ce l'avrebbe fatta a sostenere le paparazzate, il gossip e le intrusioni nella loro storia, che non si fidasse abbastanza di lui per potercela fare, si sentì mancare il terreno sotto i piedi, stava per perdere la persona che per la prima volta nella sua vita sentiva di amare veramente, con la quale era felice, non riusciva a crederci, stava per ripiombare nel più oscuro degli incubi. Sentì di nuovo un peso sul cuore, pesante come un macigno.
- Ti ho chiamato! l'ho fatto! perchè volevo che mi rassicurassi!
- No, non c'era la tua chiamata, ho guardato il telefono sempre....ho provato a cercarti ma...il tuo telefono era sempre spento!
- Ma alla mia chiamata qualcuno ha risposto!
- Ma che dici?
- Si! era una voce femminile, alquanto infastidita, direi!
Michael era sbalordito, non riusciva a credere che per un terribile equivoco lei fosse così spaventata della loro storia.
- Ola, Ola....è stata lei, aveva il mio cellulare... ha detto che mi era caduto quando mi sono allontanato dal tavolo... accidenti!! ma cosa ti ha detto?
- Che eri impegnato, allora le ho chiesto se poteva dirti che avevo chiamato! Non ti ha detto nulla?
-Assolutamente no!! piccola... ti avrei richiamato subito!! ma...perchè non hai mandato un messaggio? che stupido sono stato!!! e ti ho ferito...inutilmente! - sfilò le mani da quelle di lei, si sentì di nuovo prigioniero del suo mondo, aveva provato ad uscirne, a vivere una storia normale, ma come poteva sperare che Ale si sentisse a suo agio in quell'ambiente che era ostile ancora per lui, nonostante ci fosse crescito dentro. Il suo sguardo era perso nei suoi pensieri, pensò all'amore, a quanto fosse dolce assaporarlo, a quanto rendesse bella e luminosa la vita, ma a quanto sapesse essere crudele certe volte.
"Meglio aver amato e perduto l'amore o non aver mai amato? Meglio non amare... non amerò mai più...non ne sono capace, non ci riesco a renderla felice sul serio. Sono destinato alla solitudine!". Si mise a sedere sul letto, tenendo le braccia sulle ginocchia piegate, Ale lo osservava in silenzio, allungò un braccio verso di lui, ad accarezzargli la schiena, Michael sentì il suo tocco leggero, chiuse gli occhi come ad assaporare gli ultimi suoi gesti prima dell'addio. Ale si mise a sedere accanto a lui poggiando la testa sulla sua spalla, Michael la guardò con gli occhi dolci e tristi, avrebbe voluto soltanto baciarla per tutta la notte, fino ad addormentarsi felice tra le sue braccia, era rientrato da Las Vegas solo per lei ed invece andava tutto storto.
- Non voglio che i tuoi occhi siano tristi...Michael!
- Neanch'io voglio che i tuoi occhi siano tristi...piccola!
- I miei sono felici... solo se si incrociano ai tuoi! Non voglio separarmi mai più da te! promettimi che andrà tutto bene, ho bisogno di sentirtelo dire! - gli occhi di Michael si illuminarono di nuovo, il suo dolce angelo non lo stava abbandonando, voleva conforto, voleva sentirsi protetta, voleva semplicemente sentirsi sua. Tra le lacrime riuscì a dirle poche parole.
-Te lo prometto...piccola, farò di tutto per renderti felice...sempre! - Ale lo guardò negli occhi, ci vide un mare di solitudine dentro, il bisogno terribile di avere una compagna che gli volesse bene per quello che era, nei suoi occhi vide il suo riflesso.
Si infilò con la testa sotto il suo braccio, mettendosi a sedere sulle sue gambe, si strinse al suo torace, baciandolo all'altezza del cuore.
- Mai più lontani...promesso?
-Promesso!
Abbassò il viso verso di lei, sfregando dolcemente il naso sul suo, le diede un timido bacio sulla guancia, il suo sguardo era tenero come quello di un bambino, Ale si sciolse sotto i suoi occhi, avvicinò le labbra e quelle di lui fermandosi un attimo prima di toccarle.
- Ti amo - gli sussurrò con un fil di voce. Michael si sentì un brivido nello stomaco a salire fino al cuore, era così bello sentirselo dire che l'avrebbe ascoltata all'infinito.
- Ti prego...dimmelo ancora...- la sua voce era rotta dall'emozione, la supplicava, come in una preghiera.
- Michael ...io ...ti amo! - le sue parole arrivarono come un soffio al suo cuore solitario.
Michael la guardava con gli occhi lucidi, distoglieva lo sguardo per timidezza, ma poi tornava a guardarla mordicchiandosi le labbra, avvicinò, esitando, una mano al volto di lei, lentamente, le sfiorò le labbra, le sembrava un angelo di cristallo tra le mani, la toccò con delicatezza come ad aver paura di romperla, il suo respiro si fece corto, sempre più affannato avrebbe voluto avere il coraggio di rispondere a quel "ti amo", lo sentiva forte nel suo cuore, ma la timidezza gli impedì ancora una volta di fare uscire quelle parole dalla bocca. Ale si avvicinò di più a lui, poggiando piano le labbra sulle sue, appena socchiuse. Lui la spinse giu sul letto, sdraiandosi piano su di lei.
-I tuoi occhi sono così profondi...così belli... Michael! - gli disse Ale, guardandolo ammirata. Lui fece una delle sue solite smorfie, incrociando gli occhi sul naso, scoppiarono a ridere come ragazzini, rotolandosi sul letto.
- Ho una sorpresa per te!
- Una sorpresa?
- Si! l'ho fatta fare solo per te!
- Oh! Michael! non dovevi! non voglio regali, mi basti tu! sul serio! sei il regalo più bello!
Michael si alzò rapidamente dal letto, diretto nell'altra stanza a prendere il pacco. Tornò da lei con una scatola elegantissima, rivestita in velluto blu trapuntato con minuscole gocce di cristallo, come una notte stellata. Ale accarezzò la scatola, sentendo la morbidezza del velluto sotto le mani.
-Oh mio Dio!! solo per la scatola avrai speso una fortuna!! Sul serio Mike, non occorre che spendi così tanto per me...io...non so che dire...mi imbarazza!!
-Tranquilla, è solo un pensiero per te!- Michael la guardava ansioso di vederla aprire il pacco, era più felice nel vedere gli altri aprire i regali che riceverne, era radicato in lui, donare agli altri lo rendeva felice. Ale sollevò il coperchio della scatola e la sua espressione era sbalordita. Tirò fuori il carillon tenendolo tra le mani. Era bellissimo, dorato, finemente lavorato con ricami floreali, con piccole pietre incastonate che riflettevano la luce, creando piacevoli effetti luminosi. Michael caricò il carillon girando rapidamente la levetta sul fondo e lasciò che la musica arrivasse a riempire la stanza. Sulle dolci note di "You are not alone", il carillon iniziò lentamente i suoi movimenti, ogni parte girava su se stessa seguendo il ritmo della musica, lasciando pian piano scoprire il segreto al suo interno. Due cuori in cristallo rosso, roteavano su se stessi, l'uno intorno all'altro, come in una danza d'amore, seguendo armoniosamente la melodia. Ale lo guardava sbalordita, si sentì una bambina il giorno di Natale, Michael la osservava divertito dalla sua espressione, era felice che le fosse piaciuto. Pian piano, sul finire della musica, le parti girevoli cominciavano a richiudersi, nascondendo nel loro interno i due cuori, come a proteggerne il loro amore. Ale si innamorò di qull'oggetto dal primo istante, una spelndida metafora del loro amore nascosto, protetto, custodito. Ma le piaceva soprattutto perchè lui l'aveva fatto fare soltanto per lei, l'aveva pensata, nel suo breve soggiorno a Las Vegas c'era stato posto per farle una sorpresa ed era questo che la rendeva più felice. Si strinse forte a lui, mettendogli le braccia intorno al collo, gli accarezzò la nuca, accostò le sue labbra al suo orecchio, tenendo stretta la guancia a quella di lui.
- Grazie...io ti amo... sei entrato nel mio cuore e voglio... che tu ci resti per sempre...perchè sei la mia vita..- Lei gli parlava con voce soffusa vicino all'orecchio, Michael sentiva il suo respiro accarezzargli il collo, estasiato dalla naturalezza con la quale Ale riusciva ad esternargli i suoi sentimenti, come le riuscisse semplice parlare del suo amore, delle sue emozioni, senza sentire le parole bloccarsi sulle labbra, la invidiava per questo, lui non sarebbe mai riuscito a dirle quelle cose, anche se le provava con la stessa intensità di lei. Introverso e timido davanti ai suoi occhi, eppure nel suo cuore c'era pura poesia, per i sentimenti che provava per lei, doveva trovare il modo migliore per farla uscire.
-Anch'io avevo qualcosa per te!
-Un regalo per me?
-Beh!! si!! ma è una cosa...piccola..insignificante, rispetto alla meraviglia che mi hai regalato!
- Oh piccola...ma..non dovevi..non voglio che tu spenda i tuoi soldi per me...lavori duro e studi...non spendere per me...non è necessario!
Ale si alzò dal letto diretta verso l'armadio, tornò da lui con una scatola di un noto negozio di Rodeo Drive.
- Hai fatto spese per me su Rodeo Drive? ma... piccola... quanto hai speso?
-Che importa? da apri...spero solo ti piaccia!
Michael era a disagio, gli dispiaceva pensare che avesse buttato un mese di sacrifici comprargli qualcosa, a lui bastava il calore umano che lei sapeva donargli.
-Un pigiama di seta di Versace? ma...l'avrai pagato...troppo!
-Beh! sai com'è..volevo regalarti un elefante ma... Liz Taylor mi ha anticipata!!!
Scoppiarono a ridere entrambi.
-Questo è per quando sei ospite qui da me...così buttiamo via quello vecchio e usato, dai provatelo!
-Ok, ma...promettimi che no spendi più tanto per me...non serve!!!
-Uffa!! ma quanto sei noioso!!! dai provalo!!!
-Ok ok!! ma non sbirciare mentre mi cambio, piccola peste!!- le disse Michael tirandole un cuscino addosso. Ale sorrise. Lo guardò con affetto, mentre pian piano si spogliava, era affascinata da lui, felice di averlo con se, felice della sensazione di protezione che la sua presenza le faceva sentire.
- Ti sta benissimo!!
-Già! è perfetto... ma come hai fatto ad indovinare la taglia!!
- Ho detto alla commessa che non sapevo la taglia del mio ragazzo ma che era più o meno come Michael Jackson e allora le fa: "Il signor Jackson ha questa taglia",da li ho capito che eri cliente loro e mi sono fidata!
- Furba la mio piccola!! Grazie... non dovevi!!
Ale arrivò a stuzzicargli di nuovo le labbra, lui si concentrò di ancora sulla sua bocca vogliosa dei suoi baci.
"La tua bocca mi riporta alla vita...ti bacerei per sempre mio piccolo angelo. Ti abbandoni alla passione dolcemente...lasci che sia io a condurre il gioco...fai crescere il mio desiderio di te, di averti, che tu sia mia per sempre. Ma dove sei stata nascosta per tutti questi anni? Ti ho cercato ovunque...senza mai riuscirti a trovare. Per anni ho attraversato le tempeste del mio cuore da solo, solcato i mari agitati e gli aridi deserti della mia anima, senza una meta, senza una guida, cercando te...ti ho trovata piccola... ed ora bevo assetato d'amore dalla tua bocca, mi stringo a te a saziare la mia fame di passione dal tuo corpo, dalle tue forme morbide, calde. Placa la mia anima con il tuo amore, cancella l'ombra della debolezza umana dalla mia mente, diventa la mia forza per resistere alla dipendenza, allontanale da me... annulla l'oblio della mia mente cancellando le mie notti di inquieta solitudine con il caldo vortice dell'amore, amami...piccola...amami...donami quello che non ho mai avuto...donami l'amore...solo amore...tutto per amore....it's all for love!"
I loro baci si fecero sempre più sensuali, si sdraiarono sul letto, stretti, fino a quando Ale scivolò via dalla sua bocca per appoggiare la testa sul suo cuore.
- Sei stanca.. piccola, hai bisogno di riposare, la notte scorsa è stata dura per te!
- Si! ma è così bello averti qui! Canti qualcosa per me?- gli chiese Ale sbadigliando.
Michael fece partire il carillon e accompagnato dalle sue dolci note cantò per lei con voce soffusa "you are not alone". Ale si sentì finalmente al sicuro, se ne stette in silenzio ad ascoltare il tenero battito del suo cuore, cullata dalla sua voce, sentì le palpebre farsi pesanti, fino ad addormentarsi serena stretta tra le sue braccia.
- Piccola... dormi? - Ale non rispose - volevo dirti... che...io....ti amo!
Era riuscito a dirglielo, ma lei nel suo sonno profondo, non l'aveva sentito. Ale si tirò su, fino a poggiare il viso sulla sua spalla, Michael sorrise, era così tenera.
Cercò di spegnere la luce senza svegliarla, si strinse di più a lei e quella notte, con il suo respiro ad accarezzargli la pelle, Michael si addormentò finalmente felice.
Another day has gone
I'm still all alone
How could this be
You're not here with me
You never said goodbye
Someone tell me why
Did you have to go
And leave my world so cold
Everyday I sit and ask myself
How did love slip away
Something whispers in my ear and says
That you are not alone
For I am here with you
Though you're far away
I am here to stay
But you are not alone
For I am here with you
Though we're far apart
You're always in my heart
But you are not alone
.....continua!!
Spero possa piacervi un capitolo dolce dolce...ogni tanto ci vuole!
kiss kiss
Lu