Ho qualcosa da raccontarvi... [Fan Fiction]. Terminata: 33 capitoli + versione aggiornata di 19 capitoli. Rating: arancione

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sofy_love
00domenica 10 gennaio 2010 12:24
Complimenti e scusa se commento solo ora la tua Ff.
Ti ringrazio per il coinvolgimento,davvero.Questo racconto è molto creativo,ogni volta che leggo un cappy nuovo non so mai cosa aspettarmi!continua così!
Sere-88
00domenica 10 gennaio 2010 12:28
La vera storia di un racconto inventato...[FanFiction]30
CAP 30
Il caso lo aveva rimesso sulla mia strada e il rimorso di coscienza lo aveva spinto a cercarmi. Charlie De Matteo dopo quaranta anni si era rifatto vivo.
Prima ancora che si presentasse avevo capito chiaramente chi avevo di fronte. Non ricordavo il suo aspetto, ma non ebbi difficoltà a riconoscerlo dato che era la fotocopia invecchiata di mio fratello Riccardo.
Fui molto dura e scettica riguardo al suo ritorno. Evidentemente voleva qualcosa da me. Soldi, di sicuro. Ma ancora di più mi insospettì ed infastidì il fatto che Mike fosse stato coinvolto in tutta quella storia. Che c’entrava lui? Ecco un altro modo per spillargli denaro, pensai. Una trovata dei giornali e delle televisioni per fare scalpore. Una di quelle belle schifezze montate ad arte che il mondo del gossip sapeva così ben costruire ogni qual volta si parlava di Michael Jackson. Lo conoscevo da anni ed indirettamente avevo partecipato allo stress mediatico a cui era da sempre sottoposto. Sapevo bene quanto questa cosa lo facesse stare male psicologicamente, e il pensiero che io potessi essere stata un tramite per la sua sofferenza in quel momento mi mortificò e mi fece imbestialire allo stesso tempo.
-Ciao Susanna…sono…Charlie…tuo padre…
-…Mio proprio niente direi…un padre ce l’ho, si chiama Roberto. Un altro non mi serve, soprattutto adesso che ho superato i quaranta…- risposi dura, ritirando istintivamente la mano- Guarda io no so nemmeno come rivolgermi a te..a lei…non lo so e non mi interessa. Le suggerisco solo di vergognarsi, oltre che per il passato anche per il presente. Usare me come mezzo per raggiungere i miei amici…che schifo. Guardi io non me la bevo la storia del padre degenere che vuole recuperare il rapporto con la figlia. Concludiamo subito questa pagliacciata. Che vuoi? Soldi, scoop, titoli di giornali, interviste strepitose…? Uhhh già mi immagino il titolo scottante…”La vita dell’amica di Michael Jackson”…spiacente, ma stronzate del genere sono già state fatte!…Ma che so…potrei suggerirle…”Mia figlia: l’amica di Michael Jackson”…le piace questo?
-Susie! Basta! Fammi spiegare!- intervenne Mike alzando la voce e spingendomi giù le spalle per mettermi a sedere- Capisco tutto quello che puoi provare in questo momento. Ma prima devi sapere come sono andate le cose. Niente giornali, niente televisioni. Non è stato il sig. De Matteo a cercare me, sono stato io a cercare lui…
- Questo non migliora di certo la sua posizione; dimostra che è qui solo perché lo hai chiamato e non perché è interessato ad incontrarmi…
-No Susanna, non è questa la verità…lasciami spiegare…- disse Charlie
-E perché Mike? Che bisogno c’era di fare tutto questo…-continuai senza prestare una minima considerazione a ciò che quell’uomo stava dicendo. Era come se in quella stanza non ci fosse. Non esisteva. La mente era annebbiata dal risentimento.
-Susanna…ti ho cercata a lungo, ma non sono mai riuscito a mettermi in contatto con te. Quando ho ricevuto la telefonata del sig. Jackson pensavo fosse uno scherzo, non volevo crederci. Lui è stato solo un gancio, un tramite più diretto a te e allora ho pensato di approfittare della sua offerta d’aiuto dopo anni di ricerche alla cieca senza alcun risultato. Credimi…
-Non è di lui che ho bisogno Mike, non è lui che mi renderà felice…è un’altra la cosa che mi renderebbe felice…ma ormai sono anni che ci ho rinunciato…- dissi quella frase abbassando progressivamente il tono della voce come per evitare che potesse comprendere il significato e senza neanche rivolgere lo sguardo a colui che con tanta afflizione stava pronunciando quelle parole.
- Ma Susie…è tuo padre cavolo…Dagli un’altra possibilità! Ascolta quello che ha da dirti…
- Susanna ero un ragazzino, irresponsabile…- sussurrò
-…lei si faccia gli affari suoi!...- risposi imperativa guardandolo dritto negli occhi.
- No Susie…così non mi piace. Se hai intenzione di parlare in questi toni io non ci sto, non così, non in casa mia…
- Ma che speravi di ottenere Mike? Ma come posso perdonare un uomo che ci ha lasciati nella povertà più totale…che ha lasciato una ragazza con due bambini piccoli…ma come…
-Che cosa otterresti continuando a portargli rancore. Sei schiava dell’odio che provi nei suoi confronti e dall’odio non ne viene mai niente di buono, Susie…provaci! dagli un’altra possibilità!
-Ma perché mi hai fatto questo Mike?- gli risposi con la voce rotta dal pianto
-Perché dove c’è famiglia c’è felicità, e dove c’è felicità voglio che ci sia tu Susie…per questo…solo per questo…Credevo di aiutarti…

Quella discussione finì così, sospesa. Chiamai un taxi e me ne andai. Non avevo la forza di parlare, di discutere e non me la sentivo ancora di perdonare.
Ero stata dura con Charlie e me ne ero pentita non appena chiusi la porta di quella casa. Ormai era una persona anziana, che senso aveva trattarlo in quel modo. Non ne avrei ottenuto nulla. E poi infondo non potevo biasimare Mike per quello che aveva fatto, era stato un gesto in buona fede, ma soprattutto spinto dal fatto che ormai conosceva bene la storia della mia famiglia. Io stessa gli avevo parlato spesso di Charlie. Lo insultavo, lo criticavo, lo maledicevo, ma poi alla fine ne parlavo sempre. Dove sarà adesso? Ha un'altra famiglia? Chissà se ho una sorella? Mi penserà?
Sentivo che anche se ci avessi messo un po’ di tempo una possibilità a quell’uomo gliela avrei data. Qualcosa mi diceva che dovevo provarci e che dovevo mettere da parte l’orgoglio; infondo dovevo ammetterlo, erano anni che aspettavo di incontrarlo, sebbene non avessi mai trovato il coraggio di cercarlo.
Ancora una volta come per la storia di Patrick, del bambino che avevo perso, delle opere umanitarie che tanto mi avevano segnato, anche in quell’occasione Mike fu per me l’uomo della svolta, il mio terremoto.
Dovevo riflettere, ero confusa. Dovevo mettere ordine nel caos che il ritorno di Charlie aveva scatenato dentro di me, e che Mike dal canto suo contribuiva ad aumentare.
Quella sera ricevetti un suo sms che diceva “Non rinunciare… “ . Allora mi aveva sentito, aveva capito che solo lui poteva essere la mia gioia. Lo avrei aspettato, chi volevo prendere in giro, il mio cuore non mi dava possibilità di scelta.
A tormento si aggiunse tormento. Dovevo o non dovevo dare a mio padre un’altra possibilità? E poi…Perché Mike aveva fatto questo per me? Quali erano le sue vere intenzioni? Ed ecco che si ripresentavano le vecchie domande, a cui inesorabili seguivano sempre le mie solite vecchie risposte. Forse per amicizia, forse per altruismo, forse per vigliaccheria; un valido modo per sopperire al mio bisogno d’amore, per tenere il mio cuore occupato, per riparare al dolore che mi aveva provocato. Un modo come un altro per avvertire di meno il senso di colpa per non sentirsi ancora pronto a volermi quel bene speciale che io volevo a lui. Quello di una volta. Come un ragazzino alla prima cotta che non trova il coraggio di dire certe cose. Lui era così, l’eterno bambino.
Anche in quel caso avrei tanto desiderato che la risposta fosse stata un’altra. Avrei voluto che avesse fatto quella cosa per amore. Ma amore vero.
Rimarginare ferite vecchie e profonde che toccavano così da vicino la mia infanzia non fu una cosa da poco, e tutt’ora con Charlie vivo un rapporto in costruzione. Niente di ciò che ho perso negli anni potrà essere realmente recuperato, ma quanto meno ho scoperto di avere altri due fratelli ed una sorella con al seguito tre deliziosi nipotini e vivrò senza il rimpianto di non aver fatto nulla per completare i pezzi mancanti della mia esistenza.
E tutto questo per merito di Mike, probabilmente l’unica persona a possedere nella sua collezione di dischi un vinile degli “Sturdust jazz quartet”.


Ah ragazze colgo l'occasione per ringraziarvi tutte per i bei commenti che mi lasciate quasi ogni giorno da quando vi ho presentato Susanna. Scusate se talvolta mi sono limitata a postare una parte del racconto, ma prendete ogni capitolo nuovo come un ringraziamento speciale a tutte voi...Baci
Clau_Dance.
00domenica 10 gennaio 2010 12:45
spero tanto che tra susie e mike rinasca qualcosa....stupendo capitolo...
AntonellaP85
00domenica 10 gennaio 2010 12:48
Bellissimo! Voglio già il seguito! spero davvero che alla fine tra Mike e Susie rinasca qualcosa, anche se ormia credo che siamo quasi alla fine....Sere ma ti fanno piacere i nostri apprezzamenti? Vedo che non rispondi mai e non intervieni in altre discussioni....
sofy_love
00domenica 10 gennaio 2010 12:49
Speriamo che si rimetta tutto a posto...aspettiamo il seguito!
Sere-88
00domenica 10 gennaio 2010 13:06
Re:
AntonellaP85, 10/01/2010 12.48:

Bellissimo! Voglio già il seguito! spero davvero che alla fine tra Mike e Susie rinasca qualcosa, anche se ormia credo che siamo quasi alla fine....Sere ma ti fanno piacere i nostri apprezzamenti? Vedo che non rispondi mai e non intervieni in altre discussioni....




Si Anto tantissimo, ti assicuro che è stato solo grazie ai vostri commenti che ho deciso di continuare a raccontarvi la mia storia. I complimenti che mi regalate mi fanno sentire apprezzata...è una cosa bella anche perchè poi arriva da persone come voi che in realtà non mi conoscono e potrebbero tranquillamente snobbarmi, ma invece vi siete mostrate subito di cuore aperto nei miei confronti.Lo so che che intervengo poco, scusate [SM=x47963] ma purtroppo non ho molto tempo in questo periodo, e proprio perchè mi sono accorta di questa cosa ho aggiunto quella nota al mio ultimo post. Intervengo poco nelle altre discussioni, è vero anche questo, ma la realtà è che ho iniziato a scrivere la storia non molto dopo la mia iscrizione al forum per cui poi sono stata, e lo sarò fino alla fine, così presa dalla costruzione del racconto che quando ho un minuto libero lo dedico a dare una aggiustatina agli ultimi capitoli e a dare un occhiata agli altri topic da lettrice silenziosa.
Ma forse la verità pura e semplice è che nella mia vita non ho mai ricevuto così tanti bei complimenti spontanei tutti insieme e ormai sono a corto di ringraziamenti originali senza dovermi ripetere... [SM=g27822]
Ragà mannaggia a voi MI AVETE ASSORBITOOOO [SM=g27828]
Spero tanto di non avervi offeso. Se l'ho fatto scusate, non era mia intenzione...Baci [SM=x47946]
Anto (girl on the line)
00domenica 10 gennaio 2010 13:08
Pure io spero con tutto il cuore che tra Mike e Susie rinasca qualcosa...Hanno bisogno di vivere felici,si appartengono..
Cmq sere COMPLIMENTI,sei bravissima :)
AntonellaP85
00domenica 10 gennaio 2010 13:22
Sere non voglio stressarti nè toglierti tempo, ma se oggi potessi postare un altro capitolo te ne sarei immensamente grata...domani devo lavorare e non credo di potermi collegare...non posso aspettare per sapere il seguito, non ho proprio pazienza! Ti abbraccio forte [SM=x47938]
michaelina96@
00domenica 10 gennaio 2010 13:54
sere è bellissimo!!!!sei davvero una bravissima scrittrice e anche io spero con tutto il cuore che tra susie e mike rinasca qualcosa!!!continua presto!
AntonellaP85
00domenica 10 gennaio 2010 18:40
Sere ti prego ti prego ti prego posta un altro capitolo!!!!! Attendo con ansia! [SM=x47963]
Michael's fan
00domenica 10 gennaio 2010 18:47
Bravissima e scusa se non l'ho letto prima!!!!!!!!!!!
Ogni volta mi lasci sempre col fiato sospeso..Mitica ontinua ti prego
La tua storia mi ha talmente appassionata che non dormo la notte pensando "Chissà cosa succederà tra Michael e Susie"...
Sere-88
00domenica 10 gennaio 2010 21:23
Re:
AntonellaP85, 10/01/2010 18.40:

Sere ti prego ti prego ti prego posta un altro capitolo!!!!! Attendo con ansia! [SM=x47963]



Anto non lo posto perchè mentre questo capitolo non è direttamente collegato a quelli che seguono, i prossimi che annunceranno la fine del racconto sono tutti collegati. Questo significherebbe che dovrei postarveli tutti fino all'ultimo in una sola volta e questo mi dispiacerebbe perchè poi non ho il tempo di rileggerli per bene e sistemarli; ormai credo si sia capito che sono una perfezionista [SM=x47926] .Quindi dal momento che non vorrei deludervi proprio alla fine preferisco prendermi il tempo che ci vuole per presentarvi come si deve capitolo per capitolo fino alla conclusione della storia.
Non prendertela però altrimenti mi fai dispiacere ...e poi le cose che si fanno attendere sono anche le più gustose... [SM=g27822]
Torno sui libri...ciaoo


BEAT IT 81
00domenica 10 gennaio 2010 22:02
Grande Sere!!! Come sempre bellissimo capitolo, davvero, così vivo e pieno di emozioni...Bravissima!!!!!! Come sempre spero che tra Suie e Mike rinasca l'amore, xè come ho detto sono anime gemelle e nn possono stare lontani l'uno dall'altra, chissà, magari anche Charlie potrà dare loro una mano ;-)))))). Sono un'inguaribile romantica lo so, ma che ci vuoi fare Sere?!? :-)))))) . Aspetto con ansia il nuovo capitolo. Bacio
(dirtydiana85)
00lunedì 11 gennaio 2010 01:47
Complimenti sere, bellissimo capitolo! Spero che la loro storia possa continuare in eterno. un bacio [SM=x47938]
Sere-88
00lunedì 11 gennaio 2010 14:40
La vera storia di un racconto inventato...[FanFiction]31
Buona lettura...

Cap 31
Nell’ultimo periodo c’era qualcosa che non mi tornava. Non mi piacevano quelli che gli gironzolavano intorno come parassiti e non mi piaceva la sua compiacenza nei confronti di queste persone. Anzi a dire il vero più che compiacente pareva quasi rassegnato ad abbandonare i suoi interessi nelle mani di questi sconosciuti, avidi ed approfittatori.
Mi capitò di andare a casa di Mike senza preavviso, la sera prima avevo dimenticato il palmare e dovevo recuperarla al più presto. Quando la domestica mi aprì mi aspettavo di non trovare nessuno perché sapevo che Mike sarebbe partito quella mattina stessa all’alba per un impegno importante, e invece nel bel mezzo del suo salotto c’era una vera e propria riunione di tutta quella gente che nell’ultimo periodo curava i suoi affari. Trovai questa cosa di per sé spiacevole dal momento che di certo non mancavano loro uffici in cui fare cose del genere, ma a peggiorare la situazione fu la presenza tra quei signori di un tizio che da qualche tempo si era conquistato la fiducia di Mike e che io non riuscivo proprio a sopportare, un tale Thomas Machina.
Saccente e presuntuoso, si era innalzato a sua guida spirituale, life coach e consulente finanziario; diceva inoltre di essere produttore discografico e direttore artistico di non so quale altra cavolata. Ogni volta che aveva occasione di incontrarmi si faceva scappare sempre qualche considerazione pungente a cui io non mi risparmiavo certo di rispondere.
Ma quella volta toccò proprio il fondo e anche io feci lo stesso.
Non appena mi vide entrare nel salotto, era lì che avevo lasciato il palmare, mi accolse con un educatissimo –Ma è mai possibile che questa rompipalle sta sempre davanti alle scatole?...Senti un po’, ma non ce l’hai una casa?
A quel punto sbottai; se solo mi avesse capito gli avrei fatto una di quelle sfuriate alla napoletana che solo se sei cresciuta alla “Sanità” puoi saper fare. Mi avvicinai a lui spavalda e sicura come non mai e gli assestai una bella cinquina in faccia.
–Ma come ti permetti, brutto cafone che non sei altro! E tu una casa non ce l’hai?...E voi altri…non avete un posto migliore dove tramare…?....A me non mi imbambolate belli miei, ho capito subito di che pasta siete fatti…
Me ne andai indignata sbattendo la porta.
Nei giorni successivi la notizia giunse all’orecchio di Mike. Mi chiamò mille volte per scusarsi da parte del tipo, sapeva bene che tra noi due non c’era feeling e lui stesso aveva assistito più di una volta alle nostre discussioni, ma non immaginava che fosse capace di arrivare a questo livello di maleducazione e per giunta di fronte ad estranei. Effettivamente neanche io credevo di arrivare alle mani, ma non ne ero per niente pentita.
Machina fece anche dei vani tentativi di convincerlo che io gli giravo intorno per spillargli soldi, io!, perché ero un’approfittatrice, sempre io!, che stavo cercando di manipolarlo ecc ecc, ma figurarsi se Mike gli credette. Ma che ne sapeva quel Machina, che ne sapevano tutti gli altri di quello che io e lui avevano condiviso in quei venti anni; ma dov’erano quando era triste, quando era felice, quando piangeva…? Solo quando dovevano rilasciare interviste “scottanti” ai giornali di mezzo mondo, allora si che si facevano tutti vivi. Che vergogna!
Ma era chiaro il motivo per cui quell’uomo mi odiava così tanto. Semplice, avevo capito bene che tipo di persona fosse e si era reso conto che a me non sarebbe riuscito a prendermi in giro; inoltre la mia vicinanza a Mike poteva mettere a rischio la sua posizione.
La prima volta che lo incontrai fu perché Mike mi chiamò per invitarmi a cena, dicendo che ci teneva a presentarmi una persona.
Dopo aver mangiato andammo in salotto per bere qualcosa e fare quattro chiacchiere tutti e tre. Quel tipo non mi convinceva e volevo vederci chiaro. Durante quella conversazione rimasi sconvolta dal modo in cui Mike si imboccava passivamente ogni stronzata che gli dicesse quel tizio. Cose del tipo “Michael devi darti una svegliata, il tuo pubblico ti sta dimenticando...” oppure “Devi dare una rinnovata alla tua immagine altrimenti i nuovi talenti che la musica sforna ogni mese ti fanno le scarpe” , “Sconvolgi tutti, riprendi con un tour pazzesco come quelli di un tempo, dimostra agli altri che per un genio come te gli anni non passano”, “Devi riconquistare la tua credibilità…” e altre assurdità del genere. Rimasi senza parole per l’abilità con cui Thomas Machina si stava rivoltando Mike come un calzino a suo piacimento. Era uno furbo che si era studiato bene il pollo da spennare. Investiamo, produciamo, riconquistiamo i palchi; lo aveva così imbambolato nelle chiacchiere che ormai Mike aveva perso il senso della realtà. Erano anni che combatteva contro l’opinione di un intero mondo sempre pronto a giudicarlo, e per quanto si sforzasse di vivere una vita normale era diventato schiavo di quelle opinioni e del suo stesso talento. Machina aveva giocato d’astuzia risvegliando in lui il desiderio di essere ancora una volta declamato come la più grande stella di tutti i tempi, sollecitando l’egocentrismo presente in tutti i grandi personaggi di spettacolo. Per questo non poteva certo biasimare Mike, aveva di che vantarsi per il resto della sua esistenza del suo straordinario talento; no lo giudico, non l’ho mai fatto, io stessa sono sempre stata un tipo egocentrico, altrimenti invece di fare la ballerina avrei fatto la segretaria. Ma era il modo insano con cui quell’uomo si proponeva a lui che mi preoccupava.
A quanto pare avevo perso di vista la sua quotidianità e le persone che frequentava nel momento peggiore.
In quell’occasione cercai di contenere al massimo il nervosismo che quel tale mi stava provocando, limitandomi a manifestare il mio disappunto rispetto a delle sue uscite fuori luogo e deleterie per il Mike che conoscevo io e soprattutto per il Mike di quel periodo. In più lo zittii un paio di volte, facendogli notare come su alcuni argomenti si mostrasse tuttologo sebbene fosse evidente che non ne sapesse nulla. Ma non volli insistere più di tanto, era sorprendente l’entusiasmo che vidi accendersi sul volto di Mike durante quella conversazione, un volto troppo spesso imbronciato e pensieroso. Non me la sentivo di fare la guasta feste e pensai che quelle fossero solo chiacchiere, dato che Machina mi sembrava un grande produttore palle colossali. Un solo uomo non poteva essere, scrittore, attore, produttore, profeta post-moderno, musicista e quant’altro. Quel genere di genialità non si trovano così spesso, e di certo Thomas Machina non era quel genio incommensurabile che decantava di essere. Era solo un abile oratore racconta storie, che si stava raggirando un uomo stanco, vittima delle sue stesse aspettative.
Dopo le macerie degli ultimi anni la mia vita sembrava ricostruirsi e mentre io cercavo di risorgere dalle mie ceneri avvertivo la sensazione che Mike, la persona per me più importante, si stesse lasciando andare.
Quando arrivi a cinquant’anni, anche se con l’apparenza di un ragazzino, le pressioni del mondo mediatico si fanno sentire, soprattutto se queste pressioni non si sono mai placate e sono state insistenti da quando, bambino, aveva solcato i primi palchi. La sua fu una vita consacrata totalmente e con devozione estrema alla musica. Essere stanchi mi sembra del tutto comprensibile. Ma quel branco di pescecani che gli stavano intorno parevano non essere interessati a questa cosa; del resto a loro del Michael persona non importava nulla, era il Michael personaggio che volevano a tutti i costi.
Giocarono d’astuzia sul suo punto debole, ossia sulla preoccupazione che da sempre lo accompagnava per la sua immagine pubblica di artista, preoccupazione che, per chi più e per chi meno, fa parte della vita di tutti i personaggi del suo calibro.

Marzo 2009
Come in un deja vù venni catapultata nel passato.
Squillò il cellulare…
-Ohi Mike…ciao...dimmi...?
-Susanna…-ecco, aveva pronunciato il mio nome per intero, questo significava che era preoccupato e che qualcosa non andava…-d omani vieni con me a Londra, per favore…
Al suono di quel “per favore” pronunciato con tanta paura e quasi implorante, rabbrividii.
Sapevo che giravano voci di un suo ritorno sulle scene, di un tour di chiusura della carriera e cose del genere ma non avevo ben capito di cosa si trattasse veramente e come al solito non compravo mai giornali con sopra delle sue immagini.
Mi feci spiegare come stavano le cose. Non mi piacque il tono con cui mi diede quelle informazioni. Non c’era la partecipazione, la grinta, l’entusiasmo con cui negli anni era stato solito annunciarmi i suoi nuovi progetti, ma in quel momento non mi sembrava il caso di girare il dito nella piaga, ne avremmo parlato con calma dopo.
Non mi restava altro da fare che andare con lui.

Sere-88
00lunedì 11 gennaio 2010 14:45
Re:
(dirtydiana85), 11/01/2010 1.47:

Complimenti sere, bellissimo capitolo! Spero che la loro storia possa continuare in eterno. un bacio [SM=x47938]



Grazie mille! Anche io sto seguendo la tua storia ed è molto avvincente, complimenti...Continua così...Un bacione


AntonellaP85
00lunedì 11 gennaio 2010 14:52
Aspettavo con ansia il capitolo di oggi e l'ho trovato al solito orario...ma mi è salita l'angoscia....purtroppo ci stiamo avvicinando alla fatidica data, siamo già a marzo 2009...ho capito che ormai è tardi per loro 2... [SM=x47964] Sere mi devi credere, la tua storia mi piace davvero così tanto che ieri notte sono stata sveglia fino all'una e mezza per rileggerla, ero tornata a casa dopo essere uscita e speravo di trovare un altro capitolo, ma non c'era...allora mi sono riletta tutta la storia e mi sono così immedesimata (sono una gran sognatrice) che sono scoppiata a piangere e mia madre, che dormiva, si è svegliata preoccupata! Mi capita spessissimo di piangere all'improvviso pensando a Michael, mentre sono sola, è l'unico modo per calmarmi dal dolore, non so come altro fare...ti prego quando finirà questa storia scrivine altre, sei troppo brava! [SM=x47938]
AntonellaP85
00lunedì 11 gennaio 2010 15:35
Se puoi postarne un altro mi faresti felice....sto scrivendo la tesi e sto fusa di cervello, ogni tanto mi distraggo qui sul forum... [SM=x47938]
Sere-88
00lunedì 11 gennaio 2010 15:35
Re:
AntonellaP85, 11/01/2010 14.52:

Aspettavo con ansia il capitolo di oggi e l'ho trovato al solito orario...ma mi è salita l'angoscia....purtroppo ci stiamo avvicinando alla fatidica data, siamo già a marzo 2009...ho capito che ormai è tardi per loro 2... [SM=x47964] Sere mi devi credere, la tua storia mi piace davvero così tanto che ieri notte sono stata sveglia fino all'una e mezza per rileggerla, ero tornata a casa dopo essere uscita e speravo di trovare un altro capitolo, ma non c'era...allora mi sono riletta tutta la storia e mi sono così immedesimata (sono una gran sognatrice) che sono scoppiata a piangere e mia madre, che dormiva, si è svegliata preoccupata! Mi capita spessissimo di piangere all'improvviso pensando a Michael, mentre sono sola, è l'unico modo per calmarmi dal dolore, non so come altro fare...ti prego quando finirà questa storia scrivine altre, sei troppo brava! [SM=x47938]



Grazie Anto. Quello che hai scritto mi ha emozionato tanto...Chissà se riuscirò mai a scrivere un'altra storia come questa, ma più che altro non so se riuscirò a lasciar andare veramente via Susanna...Ahhhh che guaio [SM=g27819]

AntonellaP85
00lunedì 11 gennaio 2010 15:40
Sere ti mando una ffz! [SM=g27827]
Clau_Dance.
00lunedì 11 gennaio 2010 15:41
sere ma nn hai mai pensato di pubblicarla questa storia??? cioèèè è troppo bella, il tuo modo di scrivere, di raccontare la vita di susie e mike in prima persona.... io un pensierino ce lo farei xDxD
BEAT IT 81
00lunedì 11 gennaio 2010 16:05
Oddio, già a Marzo 2009?!? No!!! Questo vuol dire che x Susie e Michael nn c'è più speranza :-((((((( . Sere, ma finita questa pensi di scrivere un'altra Ff? A me farebbe molto piacere, sei bravissima e leggere i tuoi capitoli è sempre una grande emozione. Anche quest'ultimo è molto bello, ma anche molto triste, xè purtroppo ci porterà a quel maledetto 25/06... Baci
(angel66)
00lunedì 11 gennaio 2010 17:46
brava veramente brava
Anto (girl on the line)
00lunedì 11 gennaio 2010 18:21
Questo capitolo fa male purtroppo...E' quello che è successo davvero al nostro angelo...

Sere la tua storia è davvero bella,spero che in seguito ne scriverai altre.
One kiss.Anto
michaelina96@
00lunedì 11 gennaio 2010 18:22
mamma mia siamo già arrivati al marzo del 2009?di già?oddioooo sicuro alla fine di questa ff piango!!!me lo sento,sere sei troppo brava e mi associo,finita questa ff spero che ne scriverai altre. :-)
Valerie77
00martedì 12 gennaio 2010 13:44
Ti riporto su nella cartelle..è il meno che possa fare.
AntonellaP85
00martedì 12 gennaio 2010 14:32
Pure io aspetto con impazienza il capitolo di oggi...ho bisogno della dose quotidiana, mi sa che sto diventando una mezza tossica....mannaggia! [SM=g27828]
Sere-88
00martedì 12 gennaio 2010 14:50
La vera storia di un racconto inventato...[FanFiction]32
Ho letto i vostri ultimi commenti...Beh che dire, io vi ho fatto emozionare con il racconto di una storia inventata, voi invece mi fate emozionare ogni qualvolta mi scrivete qualcosa. In ogni messaggio lasciate un pò di voi, delle vostre storie, storie vere, e in questa preziosa reciprocità non sono cosa sia davvero più nobile, se il dare o il ricevere.Grazie di tutto.
Buona lettura...

Cap 32
Destinazione Londra.
Il giorno della partenza fu un disastro; ero così agitata che prima di uscire di casa inciampai, mi versai il caffè addosso e persi le chiavi. Arrivai tardissimo.
-Scusa, scusa, scusa, scusa….- iniziai a dire mentre stavo ancora salendo le scalette dell’aereo- sono imperdonabile…
-De Matteo ti abbiamo aspettato solo perché Michael ce lo ha chiesto con insistenza. Non capisco perché ti ritenga così indispensabile, in fondo non sei mica sua moglie…anche se si vede da un miglio che ti piacerebbe…-mi accolse acidulo Thomas Machina
-Di fatti le scuse non erano per te…Mike mi dispiace, è successo di tutto oggi…Siamo ancora in tempo no?
-Ciao Susie, si si tranquilla…- rispose Mike dandomi un bacio sulla guancia.
Era evidentemente agitato.
-Come mi trovi?
-Sincera sincera?
-Sincera, sincera…
-Troppo teso ragazzo…Dai su…, questo è un momento importante per te, cerca di viverlo serenamente…prenditi il meglio. I tuoi fan saranno lì ad aspettarti impazienti di vedere il loro grande idolo…Non vorrai mica farti trovare in questo stato?
-…lo so , lo so…del resto è soprattutto per loro che faccio tutto questo…
-Certo caro Michael che la tua amica in quanto a consigli va a avanti a botta di banalità…Direi che potresti tranquillamente farne a meno…-intervenne Machina sogghignando.
Mi avvicinai a lui e “per sbaglio” gli infilai il tacco dodici delle mie belle scarpe nuove dritto dritto nel suo piede-…Machina…vedi di stare al posto tuo e di non rompere le scatole oggi…I tuoi interventi hanno la piacevolezza di un dente cariato…
-Ragazzi…e per favoreee…-rispose Mike infastidito-…Susie, almeno tu, ti prego…Così non mi sei per niente d’aiuto però…
-Michael lascia stare, la signorina forse oggi ha le sue cose… Mi metto per conto mio a leggere il giornale così non urto la sua suscettibilità…
Feci finta di non sentire per evitare di buttarlo elegantemente a calci nel sedere fuori da quell’aereo.
Mike aveva ragione, ero lì per un motivo. Aveva bisogno del mio sostegno e non della mia irascibilità.
Durante tutto il viaggio cercai di farlo distrarre parlando di tutto tranne di quello che gli aspettava nei mesi seguenti; avremmo avuto tempo di discutere tranquillamente anche di quello in un momento migliore e senza quel parassita di Thomas Machina tra i piedi.
Ridemmo, scherzammo, a tratti mi parve più tranquillo. Insieme trovavamo sempre il modo di stare bene.
-Mike, ti va di fare un gioco?
-Che gioco si può fare in un aereo?
-In Italia lo chiamiamo tipo “Nomi, cose, città…” un cosa del genere…Quello delle parole con una certa lettera…
-Ah si ho capito, facciamolo facciamolo…
Iniziammo aggiungendo un po’ di regole nuove, tipo categorie di nomi assurde come acronimi, nomi di politici, stilisti, parolacce, e cose disgustose. In più io avevo la possibilità di usare anche parolacce in italiano, a patto che però gliene spiegassi il significato.
Era uscita la s, e tra le parolacce ne misi una in italiano che di certo non conosceva e che mi avrebbe assegnato di sicuro il punto, “sparacazzate”.
-Susie…non imbrogliare…secondo me sto sparacose… che hai scritto tu non esiste…
-No Mike, ti giuro, esiste. Io la uso spesso…
-Allora voglio sapere che significa altrimenti niente punto…
- …diciamo che “sparacazzate” non è una offesa generica, è più che altro un tipo di persona…
-…e che persona è questo tipo di persona?
-Dunque….mhmhmhm…fammici pensare….uno, uno che spara cavolate e si sente un genio, uno come…come Thomas Machina…
Iniziammo a ridere mentre il tipo si sentì chiamato in causa.
Alzò la testa dal giornale che stava leggendo e disse
-De Matteo hai fatto il mio nome? Che onore…E a cosa devo cotanta gentilezza?
-Niente di che. Stavo spiegando a Mike il significato di una parola in italiano, e per fargliela capire ho preso te come esempio. Ne sei il prototipo più chiaro direi…
-Addirittura…Posso sapere di che si tratta?
-Certo, come no…Allora diciamo che è una specie di mestiere...Mhmhmh….in un certo senso si avvicina a quello di cui ti occupi tu…Tecnicamente si dice “sparacazzate “….
Intanto Mike cercava di trattenersi per non scoppiare a ridergli in faccia.
-Bene…Quindi mi stai dicendo che qualora mi capitasse di trovarmi in Italia per lavoro potrei presentarmi come spara…”spara cazzate”?
-Senza dubbio, ne hai tutte le caratteristiche…- risposi io mantenendo non so come un viso serissimo.
-…Wow…grazie, così mi do un tocco di professionalità in più…Comunque devo impararlo l’italiano, è una lingua affascinante…
A quel punto mi nascosi dietro la mia borsa e mi tappai la bocca per evitare che la mia risata fragorosa potesse venire fuori e rovinare quella bella scenetta. Machina tutto compiaciuto che si dava dello sparacazzate, mentre Mike ridendo sotto i baffi mi ripeteva –…L’attrice, l’attrice…dovevi fare l’attrice…
Trascorsero così quelle ore di viaggio, eravamo giunti a destinazione.
Una macchina dai vetri scuri lo attendeva. Io lo avrei raggiunto dopo con il resto dello staff per evitare di essergli di ulteriore impiccio. Già immaginavo la folla ansimante che lo aspettava, ci mancava solo che si fosse dovuto preoccupare che io venissi schiacciata dalla gente.
-Mike, allora ci vediamo dopo lì…-gli dissi avviandomi verso l’altra macchina che avevano predisposto per noi.
Non rispose.
Mi si avvicinò e le dita della sua mano si intrecciarono alle mie trascinandomi fluidamente dietro il suo braccio
-… ho bisogno di te…adesso…- mi disse con una voce che non lasciava spazio a repliche.
Non avrei mai replicato.
Con fatica l’auto si fece largo nella calca. Prima di scendere ad affrontare quella folla, mi strinse forte a sé e disse – Fammi un in bocca al lupo!
Quello che accadde alla conferenza stampa è stato ampiamente raccontato, immortalato e stravolto dai giornali e dalle televisioni di tutto il mondo.

Dopo qualche tempo iniziarono le prove del tour.
Eccolo, era tornato!
-Ma quanto ama il suo lavoro quest’uomo…- pensavo mentre lo vedevo indaffaratissimo e talvolta visibilmente affaticato tra basi, coreografie, effetti di luci e tutto quello strabiliante palcoscenico che lo circondava.
Il giorno delle selezioni dei ballerini volle che io fossi presente.
-Mi serve un tuo consiglio- mi disse- so che con te posso fare una scelta migliore…
Sapevo che stimava le mie capacità di coreografa ed adoravo la chimica e la complicità che scattava tra noi quando lavoravamo insieme. Ovviamente lo aiutai nelle selezioni.
Mi riconobbi negli occhi speranzosi di quei ragazzi; in loro rividi me all’inizio della mia carriera.
-Quante generazioni ha fatto ballare…- pensai commossa mentre prendevamo posto davanti al palco.
Si spensero le luci in sala e la musica partì.
Seduto su quella poltrona era elettrico. Come quando lo vidi la prima volta il giorno del mio pseudo-provino, il 28 agosto ’87, non riusciva a stare fermo…ballava…ballava sempre, con qualsiasi musica. Faceva scattare la testa e le spalle con un ritmo tutto suo, quel ritmo che ha fatto storia.
-Lei, lei lei!!!...lei è perfetta!! -disse indicando ripetutamente la ragazza in prima fila.
Alta, mora, capelli mossi e lunghi, leggermente scura di carnagione. Mi ricordava qualcuno.
Si rivolse verso di me e dolcissimo mi strinse le guance tra le sue mani dicendo - Come vedi i miei gusti rimangono sempre gli stessi…
Ci abbracciammo a lungo. Mi guardò felice con gli occhi lucidi.
Era stanco, stressato, preoccupato, ma leggevo ancora nel suo sguardo la voglia di regalare qualcosa di bello al mondo, uno spettacolo epico, strabiliante, sfarzoso, sorprendente. Il saluto ai suoi fan non poteva che immaginarlo così.
Emily Dickinson diceva che la fama è come un’ape, ha un ronzio, ha un pungiglione, ma ha anche le ali per volare, e sapevo che in quello spettacolo Mike avrebbe volato alto…meravigliosamente, come ha sempre fatto.
Con un ampio gesto panoramico del braccio indirizzò la mia attenzione sul quel palco, le luci, gli amplificatori, gli strumenti.
-Vedi Susie, questa è la musica per le migliaia di ragazze e ragazzi che mi hanno seguito in questi anni con tanto affetto. Alcuni di questi saranno ormai già uomini e donne adulti, altri forse, chissà, sono ancora dei ragazzini…ma tutta la musica di quel palco sarà per loro…
Prese le mie mani e se le portò al petto. Il suo cuore come il ritmo di una follia di tamburo.
Tirò giù gli occhiali scuri come per timore che dentro quegli occhi si leggesse troppo sfacciatamente ciò che gli frullava nella mente o forse solo per nascondere l’imbarazzo, ma il rossore sulle sue guance lo tradì-…e la senti questa Susie?...questa è la mia musica solo per te. Non è mai stata di nessun altra…Quanto sono stato stupido Susie…Come ho fatto a non capire che la felicità non l’avrei trovata cercandola lontano…La felicità è sempre stata seduta al mio fianco, dove sei seduta tu adesso.
Abbassai lo sguardo incapace di reggere la trepidazione di quella sua voce senza età mentre, accarezzandomi il viso, allontanava dalla mia fronte qualche ricciolo ribelle.
-Ma dimmi…è tardi Susie?...è troppo tardi per noi…?
-…Non è mai troppo tardi per noi Mike…non lo è mai stato…- gli risposi.
Mi diede un caldo bacio sulla fronte e avvicinandosi al mio viso come per annullare ogni altra cosa dal suo campo visivo mi disse a voce lieve - Allora ragazza tieniti pronta… perchè quando tutto questo sarà finito ti giuro che ci sarà tempo solo per noi e per quello che in questi anni abbiamo lasciato sospeso…tutto il tempo che vogliamo…
Non mi restava che aspettare.
AntonellaP85
00martedì 12 gennaio 2010 15:06
Dopo questa mi hai steso....mi sembra di rivivere il giorno della conferenza stampa, quando lo vidi, era così dolce e indifeso...che avrei dato per abbracciarlo in quel momento...e leggendo mi è sembrato di rivedere degli spezzoni di This is it....purtroppo sappiamo come finirà [SM=x47964] [SM=x47964] [SM=x47964] è proprio vero che spesso la felicità è vicina ma noi la cerchiamo lontano. Mi sento male.
Comunque davvero volevo ringraziarti per ieri sera....avevo bisogno di parlare, sono stata felice, non so perché credimi ma adesso mi viene da piangere di nuovo, mi sono tenuta troppe cose dentro e adesso che la diga è crollata la piena si fa strada....non ce la faccio più.
Sere-88
00martedì 12 gennaio 2010 15:17
Re:
AntonellaP85, 12/01/2010 15.06:

Dopo questa mi hai steso....mi sembra di rivivere il giorno della conferenza stampa, quando lo vidi, era così dolce e indifeso...che avrei dato per abbracciarlo in quel momento...e leggendo mi è sembrato di rivedere degli spezzoni di This is it....purtroppo sappiamo come finirà [SM=x47964] [SM=x47964] [SM=x47964] è proprio vero che spesso la felicità è vicina ma noi la cerchiamo lontano. Mi sento male.
Comunque davvero volevo ringraziarti per ieri sera....avevo bisogno di parlare, sono stata felice, non so perché credimi ma adesso mi viene da piangere di nuovo, mi sono tenuta troppe cose dentro e adesso che la diga è crollata la piena si fa strada....non ce la faccio più.



Anto il video che ho postato sul topic il torace di Mike è tutto per te...Asciuga quelle lacrime , vacci a dare un'occhiata e divertiti!!!!
PS fai attenzione ai vari dettagli folli di ieri sera...stanno tutti là dentro.
un baciooooooo


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