Ines...credo che tutti a volte reagiamo in modi inaspettati, anche a noi stessi. Forse dipende anche dalla situazione...magari se un evento traumatico arriva in un momento per noi già difficile o in cui comunque abbiamo molto stress sulle spalle, potremmo avere una reazione alterata e che non ci aspettavamo. Ti faccio un esempio...a me è successa una cosa tempo fà...un evento che non avrei mai e poi mai voluto che accadesse...mi sembrava di impazzire, sono stata malissimo, siccome ci tenevo da morire, credimi, non riuscivo nemmeno a respirare a tratti, ero svuotata, irriconoscibile. Questa è stata una reazione inaspettata perchè di carattere sono molto molto forte, eppure sono "crollata". Col passare del tempo la situazione si è stabilizzata e, grazie al mio essere forte ho rialzato la testa. Dopo poco è successa di nuovo e definitivamente ma stavolta, avendo avuto il tempo di "abituarmi" all'idea, avendo riflettuto moltissimo e capito che era "la cosa giusta", questa cosa non mi ha fatto male come prima e soprattutto, ho avuto una reazione più consona al mio modo solito di reagire a qualcosa di brutto...forza, forza e forza, senza abbattermi ma cercando di vedere il lato positivo delle cose. Certo non è stato facile ma credo che a un certo punto, dove la forza non basta, scatta un istinto di sopravvivenza che ci fà dire "basta così" e ci dà la spinta di rialzarci.
Il mio consiglio sentito, da persona sfortunatamente troppo sensibile e sentimentale, è quello di non pensare troppo (cosa che io ho sempre fatto in modo spropositato
), di fare un respiro profondo e pensare che tutto, anche le cose che ci appaiono terribili, sono fonte di crescita, arricchimento ed insegnamento. Fà tutto parte del nostro percorso e guardando indietro dovremmo imparare dagli eventi che ci capitano.
Ricordati che dietro alle nuvole, anche se nascosto, il sole è pronto a splendere di nuovo...
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