Ok, ci siamo, revisionato e pronto per la lettura!
Enjoy!
___________________________________________________________________________________
Capitolo V - Confessioni
L’alba stava per rischiarare i canyon sconfinati dello Utah, ma arrivava tardi perchè Susanne e Lucas erano già in piedi da un pezzo in cerca della femmina di puma del giorno prima. Determinati a trovarla e a cercare di saperne di più su quella sinuosa creatura si erano alzati di buon ora per preparare le attrezzature e partire non appena fosse stato possibile vedere le tracce sul terreno.
Lucas aveva già il suo zaino in spalla mentre spegneva quel che restava delle braci del fuoco da campo usato per preparare una buona dose di caffè. Susanne odiava il caffè da solo, lo prendeva solo con il latte e mezzo quintale di zucchero, ma ne aveva bisogno quindi lo mandava giù tutto d’un fiato cercando di ignorare il sapore forte.
Incamminandosi giù per il sentiero del giorno precedente Lucas non potè fare a meno di chiedere di Michael.
- Allora Susanne, che dice il nostro avventuriero di nome Michael? E’ già scappato oppure è ancora lì imperterrito che ti scrive?- il solito sorrisetto spuntò sul viso del ragazzo.
- Guarda che non sono così terribile come mi dipingi tu! Al mondo ci sarà pure qualcuno a cui posso piacere e se non piaccio a te non significa che anche gli altri la pensano allo stesso modo- replicò lei, tra il serio e lo scherzoso. - Ad ogni modo sappi che continua a scrivermi e devo confessarti che la cosa mi fa molto piacere.-
- Come siamo permalose questa mattina! Comunque a me piaci, anche se sei davvero terribile certe volte! Ma non ci staremo mica innamorando di questo tipo sconosciuto vero? Non sai nemmeno com’è fatto... voglio dire, potrebbe essere chiunque, potrei essere io!- scoppiò a ridere.
- Se fossi tu non avresti chances, sai che non mi piacciono i ragazzi biondi, anche se non mi fermo all’aspetto esteriore diciamo che se proprio devo scegliere preferisco i ragazzi mori. Quindi, non ti illudere caro e poi comunque è troppo dolce per essere te!-
- Uuuh... allora qualcosa sotto c’è!-
- Beh, ecco... ancora non lo so, ci sono mille domande, mille dubbi che mi assillano la mente. Chi è lui, cosa fa nella vita? Ha detto di essere un ballerino e di aver girato il mondo. Consideriamo un’eventuale relazione tra me e lui, come sarebbe? Io sempre in giro, lui sempre in giro... non funzionerebbe mai.-
- Mai dire mai...-
La conversazione si interruppe improvvisamente, qualcosa si stava muovendo nei cespugli di fronte a loro.
Michael sapeva che non avrebbe trovato niente quella mattina nella posta elettronica, ormai aveva capito che durante il giorno Susanne non aveva il tempo per scrivergli, impegnata com’era nelle sue ricerche sul campo. Quindi non si preoccupò di guardare la posta, ma prese il telefono.
- Ehi sorellina, come stai?-
- Cavolo il mio fratellone preferito, quanto tempo!-
- Sì, scusami se non mi faccio sentire spesso, sai, sono preso dal nuovo album...-
- Sì, lo so, non ti preoccupare, come ti va?-
- Bene direi, sono quasi alla fine e sto perfezionando le ultime cose.-
- Al solito, non ti accontenti mai eh? Sempre a cercare di fare meglio, bravo!-
- Sono fatto così, non ci posso fare niente e poi è quello che la gente che compra i miei dischi si merita no?-
- Hai ragione. Per il resto? Ho saputo che Gipsy non è stata bene qualche tempo fa. Ora come sta?-
- Alla grande ed è merito di una persona speciale. Appunto di lei ti volevo parlare.-
- Ah sì? E chi è? La conosco? Come si chiama?-
- Calma sorellina, quante domande tutte insieme! No, non la conosci, si chiama Susanne Thomas ed è una veterinaria molto abile.-
- Capisco e come ha reagito sapendo di dover curare l’elefante di Michael Jackson?-
- E’ proprio questo il punto, non le ho detto chi sono, è avvenuto tutto tramite e-mail e non mi è sembrato il caso i rivelare la mia vera identità proprio per non scatenare reazioni strane ed incontrollate.-
- Uhm, sei avvolto nel mistero allora, beh potrebbe essere una cosa positiva, così almeno i media non potranno sparlare di questo.-
- Infatti e inoltre Susanne potrà scrivermi sempre in modo sincero.-
- Ah ma vi sentite ancora? Gipsy ha bisogno di altre cure?-
- No, Gipsy sta benissimo, però credo sia nato un qualcosa tra me e Susanne... non te lo so spiegare, ma credo sia una persona davvero speciale e vorrei conoscerla.-
- Stai attento Michael, lo sai che non potrai mentirle per sempre se le tue intenzioni sono queste. Prima o poi dovrai dirle chi sei davvero e come pensi che reagirà?-
- Non ne ho idea e questa cosa mi spaventa moltissimo, spero che non la prenda troppo male, non lo sopporterei.-
- Comunque sono felice per te, se lei ti fa stare bene è la benvenuta in famiglia.-
- Grazie Janet, è sempre un piacere parlare con te. Ti voglio bene.-
- Anch’io Mike.-
Non aveva ancora detto a nessuno quello che provava per Susanne e parlarne con Janet gli aveva fatto realizzare all’improvviso i suoi sentimenti. Non erano ancora ben definiti, voleva evitare di farsi male di nuovo visto che aveva divorziato da poco da Lisa Marie Presley, la figlia di Elvis. Un matrimonio durato poco e finito perchè Michael desiderava essere padre mentre Lisa non voleva dargli dei figli. Così si erano lasciati, in malo modo e lui era rimasto con questo vuoto dentro che nessuno ancora era riuscito a colmare. Voleva una famiglia, era pronto... solo mancava la persona giusta, che fosse stata Susanne? Solo il tempo poteva dirlo, ma lui, ora come non mai ci sperava, davvero.
Il cespuglio si muoveva, la creatura che vi era nascosta dentro procedeva verso sinistra, lentamente, quasi fosse tutt’uno con i rami della pianta. Susanne e Lucas trovarono un nascondiglio e un buon punto di osservazione dietro una grossa roccia lì vicino. Avevano sfoderato l’attrezzatura per immortalare quel momento giusto in tempo per vedere la femmina di puma balzare con uno scatto fulmineo su una sfortunata lepre che passava di lì. Le immagini erano favolose e i due ricercatori erano entusiasti di aver ripreso quel momento immortalandolo per sempre. Restarono ad osservarla per il resto della giornata, senza perderla di vista questa volta ed annotando tutto quello che vedevano ognuno sul proprio taccuino. Tornati al campo avrebbero raccolto gli appunti e formulato teorie e ipotesi sui comportamenti del felino.
Quella sera infatti, mentre cenavano si misero a discutere della giornata trascorsa con tanto entusiasmo. Poi Lucas, come al solito andò a coricarsi presto e lasciò Susanne libera di immergersi nel suo amato PowerBook. Aveva intenzione di scrivere milioni di cose riguardo a quella giornata, ma ancora di più voleva leggere quello che le aveva scritto Michael e scrivergli a sua volta. Le era mancato per tutto il giorno e sperava che lui avesse scritto una mail lunga, in modo che l’emozione si protraesse più a lungo possibile. Tra le altre e-mail aveva ricevuto anche una mail da parte di suo fratello Jason che gli chiedeva se aveva voglia di collegarsi in chat per fare due chiacchiere, ma guardando l’orario di invio della mail vide che era stata spedita cinque ore prima, quindi non pensava di trovarlo ancora sveglio e collegato a quell’ora. Ad ogni modo si collegò, giusto per essere sicura, non voleva deludere il suo fratellino. Con suo grande stupore nella chatroom che usava di solito non c’era Jason, ma Michael!
- Ciao piccola! Speravo tanto che tu ti collegassi!-
- Ciao! Che sorpresa! Ero passata per vedere se c’era mio fratello Jason e guarda chi ti trovo!-
- Spero non ti dispiaccia, ho sentito dentro di me che poteva essere una buona occasione stasera per chattare un po’ e ho provato a collegarmi ed aspettare.-
- Beh, hai fatto bene i suoi conti mister Nameless! :P -
- Hehe, allora ti piace il mio cognome?-
- Non fare lo spiritoso, piuttosto... fammi leggere la tua mail, non l’ho ancora aperta.-
- Oh cavolo... no, non in diretta ti prego, mi vergogno troppo!-
- E di che? Che cosa mai avrai scritto?-
- Beh, leggi e lo saprai... al massimo scappo da qui e non mi faccio più sentire.-
- Ok, aspetta almeno che legga quello che hai scritto.-
- Va bene...-
Dopo qualche minuto di silenzio in chat Michael era molto nervoso. Sperava che lei non scappasse di fronte a quelle parole di affetto che lui le aveva scritto. Era completamente paralizzato di fronte alla tastiera e allo schermo in attesa di sapere cosa gli avrebbe risposto.
- Io bella? Tu devi essere completamente matto! :D -
- No, ti assicuro che sono lucido e lo ero anche quando ho scritto quella mail.-
- Mmm allora le foto sono state ritoccate! :P -
- Questo può essere, farebbero qualsiasi cosa su quei tabloid, ad ogni modo anche se fossero state ritoccate ti troverei bella comunque, perchè sei bella dentro, non importa fuori.-
- Ok, ora chiamo il 911, dammi il tuo indirizzo che ti faccio venire a prendere, il reparto psichiatria ti analizzerebbe volentieri. Credo tu ti sia fatto un’idea sbagliata di me. Non sono così bella come sembro, sono cinica, non credo quasi per niente nel genero umano e non mi fido praticamente di nessuno. Ti sembro ancora così bella?-
-Sì.-
La risposta di Michael fu breve ma piena di significato. Quell’unica sillaba non accompagnata dal alcuna spiegazione ulteriore era l’unica risposta che Susanne non si aspettava. Rimase molto colpita.
Dopo qualche secondo di silenzio Mike riprese la conversazione cercando di rompere l'imbarazzo che evidentemente provavano entrambi. Quindi deviò l'argomento sul lavoro di Susanne.
- Com’è andata oggi con il puma? Siete riusciti a rintracciarlo?-
- Oh sì e abbiamo girato filmati e scattato foto molto belle! Magari le vedrai un giorno in un documentario.-
- Mi piacerebbe moltissimo... anche se sono così curioso che le vorrei vedere in anteprima, magari insieme a te.-
Il cuore di Susanne era a mille e quello di Michael non scherzava... che diavolo stava succedendo? Possibile che delle semplici parole scritte potessero suscitare tutte queste emozioni? Possibile che due persone potessero provare dei sentimenti così forti e reali senza nemmeno essersi mai viste dal vivo? Era tutto così strano, così fuori dagli schemi, ma quello che sentivano dentro era vero, su questo non c'era dubbio.
- Sai, anche a me piacerebbe un giorno incontrarti, ma temo che non sia possibile per ora, ho tanti impegni in giro per gli Stati Uniti e poi dovrò tornare in Italia per qualche tempo.-
- Anch’io non sono in un periodo molto libero da impegni. Però niente è impossibile. Magari un giorno ci sarà l’occasione giusta per conoscerci di persona.-
- Chi lo sa, intanto continua pure a dirmi che sono bella...-
- Non penso potrei smettere di dirti la verità.-
Un silenzio assordante piombò improvvisamente nella chatroom e tutt'intorno ai due conversatori. L'unico rumore che penetrava i timpani fino ad arrivare al cervello era il battito dei loro cuori, non riuscivano a sentire altro. Il respiro cominciò a mancare e le menti di entrambi correvano all’impazzata cercando di controllare le proprie emozioni, frasi senza senso scorrevano davanti ai loro occhi, frasi che avrebbero voluto dirsi, ma che avrebbero compromesso quello che stava evidentemente nascendo tra loro. Era tutto così semplice e così complicato allo stesso tempo. Si erano trovati in un mondo virtuale, ma trovarsi poi nella vita reale era tutta un’altra cosa, soprattutto alla luce delle vite caotiche che entrambi conducevano. Sbilanciarsi troppo, dopo solo pochi giorni di conversazione sarebbe stato troppo pericoloso e nessuno dei due voleva rovinare quei momenti così speciali.
- Scusa, è che mi hai lasciata senza parole, non so davvero cosa risponderti.- scrisse dopo un lasso di tempo che sembrò eterno Susanne.
- Non preoccuparti, mi piace stare anche in silenzio, basta saperti qui.-
- Mi dispiace molto, ma ora però devo andare, mi aspetta un’altra giornataccia domani.- Sapendo di non riuscire più a controllarsi se la situazione fosse proseguita in quel modo Susanne preferì staccare, per quella sera aveva già avuto troppe emozioni.
- Non ti preoccupare, capisco benissimo. Buonanotte piccola, ci sentiamo presto.-
- Certo Michael, a presto. Buonanotte. Baci.-