Prima di cominciare vorrei chiarire e sottolineare, molto bene, una cosa: io AMO Prince, lo considero un genio e in casa ho alcuni suoi dischi, perciò questo post è più mirato a farvi ragionare su alcuni aspetti piuttosto che a "smontare" il vostro idolo.
*** Preciso come non sia per nulla un mio idolo, innanzitutto. Poi sottolineo che, a dire il vero non nomini un pezzo che sia uno di Prince su cui tracciare paragoni, niente, zero, nemmeno un album. Mai vista “un’analisi” così. Ha un altro nome, infatti, quello che hai scritto. Un polpettone senza riferimenti fattuali, pieno di giudizi apodittici con l’unica preoccupazione sottolineata più volte di dire che ami (“AMI”, scusa) Prince. Guarda Wotan e tolta la sua incazzatura da dialogo con un primate impara cosa sia un commento musicale in poche righe. Anzi, il problema è che non hai conoscenza di un linguaggio musicale perché esci con frasi imbarazzanti e pare addirittura che credi in banalizzazioni che non capisco se le dici per ridere o sei seria (la caratteristica di Prince è il falsetto???? Non lo direi forse nemmeno per gli Earth Wind & Fire una cosa così. Trolli, vero? C’è abbastanza materiale princiano cantato normalmente da comprendere la discografia di MJ moltiplicata per due; anzi sono addirittura frequenti i crooning princiani, tipo Tamborine) . Ed il bello è che hai dichiarato che non ti abbassi a parlare di alcuni artisti (tutti di un certo tipo, comunque) perché non servirebbe nulla qua dentro, in questo forum. Eccezionale, davvero.
Non ho mai sopportato i paragoni tra artisti ed ho sempre privilegiato l'analisi di ciascuno per quanto riguarda i difetti ed i punti di forza, imparando a godere della loro musica, diversa ma ricca di qualità e bellezza nella stessa misura.
***Non li sopporti ed è per questo che fai lo stesso i paragoni??? E tutto a costo di fare il più grande off topic del thread??? Comportamento lineare, non c’è che dire
Il punto è però che a dispetto di quello che dici la musica è diversa ma non è uguale di ricchezza e di bellezza, e le qualità musicali sono liberamente analizzabili e valutabili. Esiste una cosa che si chiama “estetica” ed in musica moderna vi sono canoni rigorosi. Vabbe’ qui non insisto, roba ritrita (ma è l’opposto del luogo comune che hai appena menzionato; avessi un euro per ogni volta che lo sento dire in giro).
Quello che mi ha spinto a scrivere è, in sostanza, il concetto che ha espresso Michele (mz87) nel suo post " in questo thread si tende a fare le pulci soltanto a Michael" dando per scontato che TUTTO ciò che riguarda Prince sia perfetto sotto ogni punto di vista, non è così.
***Di questo non so nulla, non potrei dire, quando entro leggo solo qualcosa delle novità e non mi ero accorto che vi fosse questo clima. Mi sembrava anzi molto tranquillo, condotto da fan di MJ. A me sembra solo il tuo l'inizio di un mega flame, trollando fin da subito.
Comunque comincia allora anche tu, per necessaria specularità, a non ritenere che tutto quello che faccia MJ sia sublime, irraggiungibile, perfetto, eccetera, perché sembri una fanatica monocorde a leggerti eh?
Michael Jackson c'entra eccome col jazz e la testimonianza più palese, per chi ha esperienza d'ascolto di quel genere, è il suo modo di cantare e di comporre.
Le armonie nei cori, lo scat in alcuni pezzi, le interpretazioni degne dei più grandi vocalist jazz e la MELODIA (argomento che tratterò più avanti anche a proposito di Prince) ,che accompagna TUTTA la sua produzione, sono elementi oggettivi e fondamentali per comprovarlo.
***Qui inizia la comica. E premetto che è un peccato che MJ abbia certe fan. MJ sarebbe il più bravo se lo si inquadrasse correttamente al suo posto, che so, la persona che il mondo vorrebbe vedere comparire su un palco alla partenza di un qualsiasi ritmo pari di drum machine, dove per ogni passo ci sarebbe una mossa d’arte oppure un'invenzione, cose così, cose eccezionali, cose semplici e per questo importanti, se è il re del pop (e non del jazz) ci sarà un motivo. Invece no. I fan ciechi vogliono la patente d’arte a tutti i costi. Quindi qui lasciamo stare i meriti di MJ e vediamo perché viaggi nell’assurdo.
Innanzitutto gente che ha a che fare col jazz finora non ha mai inserito MJ in una enciclopedia jazz. Strano, no? Sarà stato un caso? Mah, che coincidenza. Poi, guarda il tuo discorso così oggettivo. Già dire che sono elementi oggettivi “le [sue] interpretazioni degne dei più grandi vocalist jazz” o non vuol dire nulla oppure è di un tautologico bestiale che pare scritto dal solito fan di serie C (tanto vale dire che MJ è un grande musicista jazz perché ha fatto grande musica jazz), ma sostenere che “le armonie dei cori” di MJ siano jazz comincia a sembrare un contraddizione in termini, limitando infinitamente il perimetro dell’affermazione “MJ fa jazz”. Quindi perfino per te, MJ c’entra col jazz non tanto per un’espressione di strumenti, di scale pentatoniche, non per genere, non per ritmica, non per struttura, non per atmosfera, non per un’evidenza indiscutibile, eccetera ma faccia jazz solo per ipotetiche asserite… “armonie nei cori” (non proprio tipiche o quintessenziali nel jazz oltretutto, anzi, piuttosto irrituali) e per lo “scat” (ovviamente sei edotta del fatto che ci siano decine di cantanti che hanno fatto scat senza essere minimamente jazz bensì pop o perfino world music,vero??).
Porterò alcuni esempi:
1) Baby be mine: provate a trasformare il cantato di MJ in un assolo di sax (a me piace immaginare un Rhodes) che è più alla portata di tutti...Allora? E, vi anticipo, che nessuno si permetta di venirmi a dire "l'ha scritta Rod Temperton" perchè nessuno è mai andato da Billie Holiday o Ella Fitzgerald o Frank Sinatra a contestare di non aver MAI scritto dei brani
***A dire il vero se trasportassimo il canto di MJ qui in una linea di sax diverrebbe un brutto brano di black disco strumentale, mica un pezzo jazz, data la presenza di pattern ritmici solidi, di quelli destinati al dancefloor più immediato, quintessenziali ad un uso adolescenziale; qui c’è una struttura pop comune per strofe e ritornelli e durata, quindi all’antitesi di quello che dovrebbe essere, tout court, la struttura di un brano jazz. In astratto, ok, la presenza di qualche ballabile jazz ci sta in ipotesi, ma si tratta di materia radicalmente diversa da Baby Be Mine. A meno che tu non sia convinta che basti la presenza di un sax per fare jazz di un brano pop qualsiasi, ovvio, perché sennò Enrico Papetti si incazza e chiede di essere inserito anche lui nella lista di jazzisti di ogni epoca.
Ah, la battuta finale merita una cornice: hai citato tre cantanti, che tutti conoscono come interpreti e basta. Quindi sì, nessuno contesterà loro quello che hanno cantato, ma non saranno mai considerati degli autori jazz, solo dei cantanti (perché loro sì, l’hanno fatto il jazz).
La verità è che MJ si è sempre guardato dal fare jazz, non ha mai voluto interpretare nemmeno uno standard, è stato attento ed ha evitato ogni tentativo, avreste dovuto chiederlo a lui il perché.
Quincy Jones definisce questa interpretazione di Michael "Coltrane all the way" e spero non ci sia bisogno di traduzione o spiegazioni.
***Quincy Jones quando dice che ha collaborato con artisti di maggior spessore di Mj è un ritardato invecchiato precocemente, quando fa l’elogio del suo portafoglio personale allora è un nume incontestabile. In realtà, è pacifico in dottrina che gli elogi sperticati che girano tra produttori e band, cantanti e musicisti, colleghi in generale non valgono nulla perché si parte da un minimale “cantante/artista eccellente” fino ad arrivare ad “bravissimo ed eccezionale, mai sentito nulla di simile”. Ripeto, mai sentito dire meno che ottimo: addirittura Rostropovich diceva (a chi glielo chiedeva, ovvio) che Cale fosse al suo livello tecnico ma con la viola, e avanti così. Comunque, se davvero Q.J pensasse che questo pezzo ha a che fare con Coltrane propendo anche io per l’ospizio anticipato.
2) I can't help it: " anche lo stesso Stevie Wonder fu entusiasta dell'interpretazione che Jackson aveva dato alla canzone. La sua esecuzione armoniosa e PRIVA DI DIFETTI (badate bene, non esisteva autotune all'epoca e Bruce Swedien ha affermato in più occasioni che Michael, tra tutti gli artisti coi quali aveva lavorato, era l'UNICO per il quale era SEMPRE "buona la prima"), le melodie brillanti e la varietà data dai CAMBI VOCALI, dal ritmo sincopato e dall'uso dello scat. Quincy Jones fece in modo che la produzione RENDESSE GIUSTIZIA al talento di Jackson." Se capite davvero qualcosa di musica non c'è bisogno che aggiunga altro.
***Speravo ti riferissi a Betty Carter con “I can’t help it”
(quello sì un vero brano jazz ) Bruce Swedien? Si vede che non aveva mai lavorato con Sinatra o con altri per cui era davvero buona la prima e la presenza di questi in studio durava quanto il tempo del disco finito, non i dieci anni di MJ.
I “cambi vocali” in questo pezzo? Ma di che cosa stai parlando? Pizza e pazza? Tatto e tetto? A meno che non ti riferivi ai giochi della “settimana enigmistica”, te li inventi di notte le cose che scrivi qui? Fai prima a dire che stravedi per MJ e usi termini a caso, dai.
Il ritmo sincopato (ma mica tanto sincopato se lo paragoni ad una qualsiasi cosa di Flying Lotus, prova la collaborazione con Laura Darlington) lo fa un pezzo jazz? Ma perché non lo fa diventare anche un concerto ottocentesco vista la sezione di archi? Perché allora con Come Together non lo fa diventare prog-rock, oppure con Beat It heavy metal, Dirty Diana hard rock, Keep the faith un alt-gospel-soul-rock-opera, Gone too Soon un neo-classical, eccetera? Cioè perché non forzare tutto e fare di un brano pop normale una cosa di genere totalmente diverso ma accostabile solo procedendo con un balzo di anni luce in avanti fra due concetti?
3) Canzoni come "Remember the time" con l'improvvisazione vocale e lo scat finale, "liberian girl" con i cori in progressione armonica, "leave me alone" con i suoi cambi d'accordi e le sofisticate sovraincisioni, "butterflies", "the way you make me feel" "monkey business", rock with you": tutte canzoni che mostrano una forte sensibilità jazz sia nella struttura che nell'interpretazione.
***Qui ci vuole uno psichiatra musicale per risponderti, uno che si occupa di una branca intermedia fra scienze neppure limitrofe. L’improvvisazione finale di un disco… registrato in studio? Fantastico. Lo scat finale quello? Ok, ma allora anche Lucio Dalla è un cantante jazz. Ma puoi fare di più: ed in effetti lo fai subito dopo e dire che Leave me Alone ha dei “cambi d’accordi” lo supera. I famosi cambi di accordi di MJ! Come fa uno a non inquadrare questo fenomeno unico nella storia della musica: il cambio d’accordo?!
Volevi la canzone mononota, ammettilo, incontentabile raffinata musicologa che non sei altro. Ed il tutto, questo “sublime” (scusa se uso i tuoi termini musicali, ti pago il copyright) pezzo avrebbe, oltre a questi mai sentiti prima d’ora cambi di accordi, addirittura, aspetta…che leggo? Ah ecco… “sovra incisioni”…wow, ef io che pensavo che le facessero un po’ tutti in studio, anche Jello Biafra e pure Ty Segall, anzi tutte le più becere garage band. Ah no, scusa. Queste non sono sovra incisioni qualsiasi come capita dovunque, mi scuso. Signori! Queste sono “sovra incisioni sofisticate”!! Ricordatevelo tutti quando ascoltate i Pink Floyd od un milione di altri artisti che fanno solo sovra incisioni truzze e becere (prenderanno ingegneri del suono all’ultimo anno dei geometri, suppongo).
Liberian girl (che è una buona ballata e mi dispiace farne un commento negativo) ha dei cori in “progressione armonica” che farebbero pensare ad una sensibilità jazz ? Vediamo subito: tavole alla mano per piano e chitarra (mi fido della trascrizione che riportano un paio di siti) i cori stanno sopra un bel passaggio tra un incredibile C maggiore ed un sofisticatissimo Em7, wow, e chi l’ha mai sentito prima un passaggio del genere? Ah, ma ci sarebbe una qualche progressione di scale jazz? Vediamo… nah, niente. Cioè, ci sarebbe un passaggio in F#m7 (ma non nei cori bensì nel tema principale) che è una cosa abbastanza interessante ma ancora non c’entra nulla col jazz, limitandosi a salire di un tono (e poi risolve il tutto con un aperto Bsus). Tutto fatto bene, ma dov’è il materiale complesso jazzato? E poi, ok tutti gli altri pezzi che citi non c’entrano nulla con il jazz ma almeno, questa volta, non fai neppure tu la fatica di spendere parole particolari per immaginarli jazz.
4) Demo di canzoni come "pyt", "I'm so blue", "free" "sunset driver","fly away" e "beautiful girl" TUTTE scritte da Michael: le avete ascoltate con attenzione? Siete sicuri che non c'entrino nulla col jazz?
***No, demo di canzoni (questa volta il termine è esatto) non vado a sentirli. Magari sì, MJ faceva intere session di jazz per prova e poi li trasformava in ballate r&b o pop sul disco definitivo. E come potrei dirlo? Giudico solo il prodotto finito. Comunque sia, mica ci vuole una licenza per fare jazz e mica fare jazz dà un diploma di superiorità.
5) Avete dimenticato le produzioni coi Jacksons SENZA QUINCY? Non siete obiettivi se tralasciate il fatto che Michael a 17 anni scrisse "Show you the way to go" ( non c'è forse una grandissima sensibilità jazz in quel pezzo???), se dimenticate quei capolavori di album che sono "Destiny" e "Triumph" e "push me away", "buttercup", "shake your body" (che Miles Davis, a detta di Marcus Miller, considerava "fottutamente geniale") "your ways" e tutto il resto... La sua carriera quarantennale, ad esempio.
***Tutti capolavori, infatti. Roba indimenticabile, vero? Quindi posso omettere di ascoltarli, preso atto che sono tutti entrati nella storia della musica jazz, pop e perfino classica e contemporanea. Cosa strana dunque è che nessuno se li fili nemmeno di striscio.
Ah, “show you the way to go”? E se questo è un pezzo che Miles Davis ha ritenuto fottutamente geniale per interposta persona, boh, avrebbe dovuto spiegare il perché (parlandone magari anche per terzi, riferitamente, perfino di soppiatto se credeva il caso) al resto dell’umanità che lo trova decisamente comune.
classificare come "jazzisti" i più grandi vocalists del genere, nonostante non suonassero alcuno strumento e spesso non cantassero neppure il "jazz classico", allora mi chiedo: non sarà mica vero che nel giudicare il lavoro di Jackson più di qualcuno sia "annebbiato" da grandissimi pregiudizi e dai gossip che hanno perseguitato MJ fino alla morte?
I gusti sono personali ma mi pare che spesso qui manchi proprio l'oggettività nel valutare con accuratezza e cognizione di causa, prima di parlare....E poi: perchè non dovrei citare, a supporto della tesi che Michael abbia avuto (eccome) a che fare col jazz, i jazzisti che gli hanno reso omaggio? Cioè, per Prince ci giochiamo la carta "Miles" fino allo sfinimento e per Michael (questa è per Critico, in particolare) non vale???
***Innanzitutto i cantanti jazz sono una cosa e gli autori un’altra, due piani diversi e mediamente viaggiano su libri diversi, per quello nessuno si è posto il problema. Proprio è chiaro fin dall’inizio, anche ad un bambino. Poi ci sono enciclopedie tipo la Giunti che probabilmente mettono assieme tutti e due perché devono raggiungere un pubblico indistinto, di gente che vuole Henry Mancini e la pantera rosa come jazz, cercando di vendere il più possibile. Ma ovviamente non è lo stesso discorso.
Un altro problema è che in musica x vale x, y vale y ed il parere di Davis vale uno. Lui ci vedrà l’immediatezza che gli manca, magari il pubblico che cerca il genio vuole altro, ovvero il suo lavoro.
Poi, Davis litigava con Monk e aveva perfino da ridire sul suo modo di suonare. Devo credere che Monk fosse da riprendere solo perché è Miles Davis che l’ha detto (probabilmente in contesti e riferendolo a cose e situazioni particolari)? Se prendiamo per oro colato quello che dicono i musicisti allora facciamo altrettanto per gli sportivi, i politici eccetera nelle loro dichiarazioni pubbliche. Mai vista tanta colleganza artificiosa in vita mia.
Per quanto strano possa sembrare a chi non ci ha mai ragionato sopra e non ne ha fatto caso, né ha discusso con altri di questo punto, raramente i musicisti hanno capacità di spiegare la musica, si sentono cose e teorie un po’ strane nelle interviste. Di converso, quei pochi musicisti che smettono di fare i musicisti e diventano critici, vedi il caso di Julian Cope che ne ha le capacità, cominciano a sparare a zero su tutti e cambiano radicalmente atteggiamento. I jazzisti fanno i jazzisti e trovano facile fare una trasposizione di materiale pop orecchiabile e che tutti conoscono in una materia jazzata. Lo si fa con gli Abba, perché non farlo con MJ? Ci sono centinaia di versioni jazzate di materiale banale in partenza, ci sono autori che hanno vissuto rifacendo cover su cover di standard pop tanto per campare. Provino a prendere Fripp oppure Roy Montgomery e vediamo cosa riescono a fare. Niente, oppure pochissimo ed il risultato vale molto meno dell’originale. Qualunque prodotto ne esca, comunque, non aggiunge né toglie alcun merito al pezzo di partenza. Ed i grandi cantanti jazz sono e rimangono cantanti jazz e non li paragono certo agli autori; aggiungerei che la maggioranza degli standard jazz sono abbastanza prescindibili.
Ora passiamo alla mia analisi dell'"artista conosciuto come Prince", premettendo che quello che sto per scrivere è il mio parere basato sia sulla mia sensibilità musicale sia su valutazioni quanto più oggettive possibile, per rispondere ai paragoni che sono stati fatti tra lui ed MJ in questo forum (perchè io me li godo senza farmi troppi trip mentali).
***A dire il vero da qui in avanti vi sono solo valutazioni soggettive, solo giudizi, nessun riferimento ad album e a pezzi concreti. Un’analisi più generica e soggettiva di così non l’ho mai vista. Ci fosse un nome, l’esame di album pezzo per pezzo, una lista di pezzi da valutare, niente. Curioso che inizi con una dichiarazione di oggettività.
Aggiungo una cosa, a me non piace particolarmente Prince. Non sono quasi mai intervenuto qua dentro e mi si deve dare atto che ho scritto centinaia di pagine musicali qua dentro, anche per cose decisamente meno note di Prince. Non mi piace troppo perché ovviamente non sono soddisfatto completamente dalla sua opera, ma qui devo spiegare. In quanto a talento musicale Prince mette i piedi in testa al 90% degli autori che costituiscono il mio empireo; mai sentito tanta semplicità a mettere assieme generi e cose così diverse. Se prendo ad es. “Darling Nikki”, che insomma tutti conoscono, io ci sento dentro Kurt Weill che incontra i Jane’s Addiction ante litteram ed alla fine diventa un inno soul dadaista che sembra passato al torchio dal Wyatt di Rock Bottom. Cioè, un panorama pazzesco se consideri il resto dell’album. Il punto è che quando ascolto Prince non vorrei un'eco di altri suoni nella mia testa, vorrei proprio quella musica lì, mentre magari Prince nello stesso pezzo, tutto ad un tratto, parte all'improvviso con un funk-rock che non è proprio quello che considero il vertice assoluto dell’arte e quindi mi fa storcere un attimo le labbra. Ma è veramente fare le pulci ad un gigante.Il punto è che Prince dà esattamente tutto e mi lascia interdetto ogni volta, preferisco quasi non ascoltarlo per non doverci ragionare sopra.
Riprenderei il discorso della vocalità, per cominciare.
***Che non è propriamente la cosa più importante in Prince ma vabbe’
Io adoro la voce di Prince e credo che si adatti perfettamente alle sue produzioni nonostante non sia esattamente un grande cantante ed io ami le voci importanti.Il suo timbro avrebbe molte potenzialità ma la varietà stilistica lascia a desiderare.
***Eh sì, fa blues, hip hop, funk, jazz, house, soul, disco, dance pop, una sorta di vaudeville/jazz hall, electro, una techno minimal, ethereal, dream pop, perfino new wave, inutile nominare quanti tipi diversi di rock faccia perché basterebbe sentire un Around a World in a Day per trovare quei generi residuali che non ti aspetteresti sugli altri Lp. Canta tutti questi generi, ma non ha varietà stilistica dunque. Ah che peccato, li canterà malissimo e io pirla che mi sembrava li facesse pure molto bene…
Santoiddio!!!! La varietà stilistica di Prince è…un monumento alla storia della musica! Fa crooning, anche, lo sai? Ma ti sei fermata a Dirty Mind?? Sei sicura di “adorarlo”? non finisci un disco suo che sia uno, dici… Bah, comunque, è’ proprio la varietà stilistica ad essere la caratteristica di Prince e vi sono pochi autori così eclettici; perfino i suoi detrattori (tipo scaruffi) parlano di un Zappa minore, di un unicum, di autore istrionico, di mutazioni soniche che solo bowie può dire di avere fatto tra un disco ed un altro. Faccio fatica nel mainstream pop tradizionale a trovare qualcosa di paragonabile. AL limite se dobbiamo parlare del modo di cantare di Prince ritengo preferibile parlare del modo teatrale di interpretare i pezzi, una visione non solo funkeggiante ma perfino baroquesque del pop.
Prince è un cantante funk/rock e, come tale, è "esplicito", sanguigno ma non possiede il dono della melodia e questo è un dato di fatto
***Strano, proprio Ondarock (che tu dici fondamentale) dice esattamente il contrario, affermando che è “leggendaria l’abilità melodica di Prince” (v. scheda, i passi su Emancipation).
Cioè, in altre parole, mentre nel mondo è un fatto notorio che sia leggendaria la sua abilità melodivca, per te è un dato oggettivo...il contrario?? Anzi, uno di quei dati oggettivi per cui asserisci di dare dimostrazioni scientifiche in giro per il mondo?????
Ma sei una comica. Il premio annuale di riccardone del Forum 2013 è tutto tuo, l’hai vinto meritatamente.
Allora, a parte che Prince è un autore prima di tutto, un artista al limite, ma non certo “un cantante funk/rock”, ma a parte questo sarebbe un “dato di fatto” che non ha talento melodico?? Prince?? Ma se vende milioni di copie e mette tutti a cantare lo stesso motivetto… E comunque questo sarebbe un limite di Prince, non un merito. Cioè per me è proprio un peccato che sia vincolato spesso alla forma canzone, quando l’ha abbandonata ha fatto le cose migliori. Quindi, purtroppo non mi pare viaggi per sentieri cageiani alla ricerca di Schonberg, ed è per questo che può piacere a chiunque, senza essere un autore scontato.
E ancora: chi stabilisce poi chi ha il dono della melodia e chi no? Mai letto in vita mia di un musicologo intento a fare distinzioni in base alla melodia, ovvio. Citamene uno. E per fortuna: se uno distinguesse in base alla melodia allora Albano sarebbe superiore a Berio, oppure Lucio Battisti metterebbe in riga tutti i compositori russi del Novecento. Ed aggiungerei che il numero degli anthem melodici di Prince sia solo leggermente inferiore a quello di MJ. Quindi pochi altri autori nel mondo hanno fatto come Prince da un punto di vista melodico. Ma poi, perché insistere sulla melodia? Conosci il tema dominante del terzo movimento della Patetica? Sì, no, forse? Non è un problema. Comunque sia, da un punto di vista melodico è probabilmente complessivamente inferiore a “Piccolo Grande Amore”; è che la sua eccellenza (e il tentativo di omicidio insito nell’altro) non sta nella melodia, ovvio.
Nelle ballads come nelle composizioni funk/jazz predilige la ritmica allo swing e, per quanto possiate dirne bene, questa mancanza fa sì che anche i suoi dischi più ambiziosi (seppure BELLI e amati dalla sottoscritta) non siano comunque potenziali competitori delle produzioni di altri jazzisti più affermati.
***Premesso che il risultato al quale arrivi per un procedimento di illazioni assurde è esatto, proprio perché la sua grandezza è altra quando fa jazz, devo dire che sei fantastica nei ragionamenti musicali. Prediligendo la ritmica alla swing non potrebbe dire di avere fatto il jazz perché il jazz non ha ritmica vero? Se tu non avessi detto l’esatto opposto fino ad ora di MJ per cui per il tuo idolo basta un “ritmo sincopato” qualunque a fare entrare (“eccome”) MJ a pieno titolo nel jazz, uno potrebbe anche risponderti prendendoti seriamente. Comunque sia, non è il titolo di jazzista o meno che porta a Prince meriti ulteriori a quelli che già ha.
Per dirla "facile": sì, Prince è un bravissimo chitarrista e discreto polistrumentista ma la bravura nell'esecuzione non è sempre accompagnata da brillanti composizioni, di quelle che cambiano il corso della storia del jazz, per capirci, o che vengono suonate nelle jam.
***Cioè, fammi capire le tue allucinazioni, fammi ragionare, visto che la realtà è l’esatto opposto di quello che dici e pare che rovesciare i termini sia il tuo lavoro. Un disco innocuo di black disco di MJ tipo Baby Be Mine “è jazz”, è “fottutamente geniale, è… non so cosa altro, ah sì “Coltrane all the way”?, è uno dei tre autori più importanti della tua vita, eccetera. Invece il “bravissimo chitarrista” Prince è solo un “discreto polistrumentista” (ah cazz, “discreto”, quanti strumenti suona? venti, trenta? Qui dai il meglio dopo, a dire il vero). Ovviamente tu hai in mente Todd Rundgren (no scherzo, lo so che non sai nemmeno chi sia) oppure i soliti nomi, e sei sulla oldfieldiana Tubular Bells tutti i giorni, vero?? Oppure hai letto (proprio oggi su OR) che Babi, la songwriter giapponese che suona un po’ meno di strumenti di Prince, è famosa per questo nel mondo???Cioè, per dire che in ambito della popular music Prince sia solo un “discreto” polistrumentista devi per forza valutarlo alla stregua di quei pochi nomi che suonano più o meno gli stessi strumenti di Prince (ma non più di lui, comunque, ovviamente), vero? Quindi chi c’è per te nella pop music che suona più strumenti di Prince? Ma fammi il piacere. Altro che discreto.
Tra l’altro, stranamente, qui useresti per sbaglio un criterio musicale serio, ma non te ne sei neppure accorta, quello teleologico per cui si valuta un autore a seconda dell’influenza e del segno che lascia in un certo ambito. Siamo tutti d’accordo –penso- che Prince non lasci il segno nella storia del jazz, mica occorreva questo tuo inciso, ma mettiamo Baby be mine o I can’t help it: lì, per tutti quei pezzi che tu citi che impronta lascia MJ nella storia della musica e del jazz? Facciamo zero? No, troppo.
I musicisti e cantanti che ho conosciuto, pur amando Prince, non studiano sui suoi dischi.I chitarristi non mirano a suonare come lui ma come Santana, Wes Montgomery o George Benson, Pat Metheny ecc ecc mentre moltissimi cantanti guardano a Michael Jackson, così come a Stevie Wonder, come modelli irraggiungibili a livello vocale.
***Che Prince non sia influente come altri chitarristi nella storia della musica mi pare evidente anche a mia madre anche se, a dire il vero, Prince ha indotto un casino di mainstream con i suoi chorus alla chitarra che al tempo te li trovavi dovunque. Non ha inventato nulla ma ha messo un sigillo su intera epoca e mi ricordo quanto ero infastidito dai cloni princiani dell’era. Ma questo non sminuisce affatto Prince che è un genio per tutt’altri motivi e non per quelli che vai dicendo tu e che non hai nemmeno compreso, non potendo capirli.
Ci sono stati poi decine, no centinaia di cantanti influenti nella storia della musica e solo i fan di MJ lo ritengono irraggiungibile. Interpreti come Billie Holiday ad es; è stata più influente di MJ e Stevie Wonder, irradiandosi al di là del confine del jazz. Oh sì, molti cantanti guardano a MJ, da questo punto di vista è certamente influente. Bisogna valutare le eredità, però. Si pesano soprattutto, non solo si contano, le influenze.
Credo che la caratteristica più interessante di Prince sia il suo falsetto, nonostante si senta tanto l'influenza che sul suo stile ha avuto Philip Bailey ma soprattutto Russell Thompkins (Philip è un alieno inarrivabile).
***Ma per favore, dai. Sii seria. Non conosci Prince, oppure non capisci cosa sia la musica. Le caratteristiche più interessanti di Prince non stanno nella voce, bensì nella musica, ha rifondato la black music, anzi l’ha portata là àdove nessuno era riuscito prima nel pop ma pare che tu sappia solo valutare le voci. E poi Gaye, Robinson, il barocco inglese sono influenze di prince per quanto riguarda il canto, il baroquesque pop, Zappa, ma un po’ di tutto, il psych pop inglese, macché Bailey… oppure teoricamente sì, anche lui, chi può dirlo? ma è una delle ventimila cose che ha valutato Prince. E se proprio aveva un’idea degli EWF, era che erano già superati al tempo in cui iniziava e che voleva partire già più in là di dove erano arrivati, visto il rifiuto palese al tempo di For You. Comunque rimanendo nella voce, la caratteristica è l’immensa varietà stilistica.
Per quanto riguarda la sua musica invece (faccio un'osservazione generale anche per motivi di tempo ma è ovvio che ci siano le eccezioni) io riesco a trovare poco che non sia già arrivato alle mie orecchie con i Funkadelic, Herbie Hancock, Sly and the family Stone,Graham Central Station, Rick James e altri artisti, anche minori, dell'epoca d'oro del funk... Personalmente non sono mai riuscita a farmi piacere un album "intero" di Prince: prenderei un po' da ciascuno e questo, sempre per i miei gusti, non rende giustizia alla sua prolificità.
***Lo stesso appunto, con toni più gravi, va fatto per MJ, innanzitutto. E poi tutti questi artisti, anche minori facevano hard rock, hip hop, house, techno, electro, new wave come Prince??? Se alle tue orecchie non arrivano questi suoni, dovrebbero arrivarti almeno le visioni dei commenti su titti i siti musicali dove riportano le opinioni sui dischi di Prince. Non dirmi che oltre a non farti arrivare questi suoni alle tue orecchie non leggi e giri con un cane imbragato?
Se devo fare un paragone con Michael io direi che la sua ricerca per una musica ed una vocalità più personali batte alla grande Prince. Nonostante MJ fosse notoriamente capace di interpretare EGREGIAMENTE il soul, il funk e persino il rap (Jam, Shout) , ha costantemente cercato nella sua carriera di non cadere nei cliché della musica afroamericana fine a sè stessa lavorando moltissimo su se stesso per perfezionarsi, regalando, di conseguenza, alle sue creazioni un respiro molto più ampio.
***Ancora “la vocalità…”, non ci si muove di qui eh?. Cioè MJ batte Prince per te, e ok questo si capiva fin dall’inizio. Può anche darsi, non è questo importante per Prince, non è il canto. Comunque, mi pare che ti abbiano già risposto evidenziando che rap MJ non ne ha mai fatti, quindi se fossi in te aggiungerei che MJ batte Prince anche facendo mozzarelle in carrozza, non importa se le abbia fatte o no in vita sua. Tra parentesi, ma perché giri di parole micidiali sulllla musica e mai un aggancio con un pezzo, dove dici qui ha fatto questo genre, qui quest’altro e avanti? Cioè davanti a tante frasi generiche è impossibile rispondere sai, miss bluff?
Nel panorama musicale lui, Stevie Wonder e gli Earth Wind and Fire sono gli unici ad esserci riusciti in maniera sublime, secondo me (e non solo)...E le caratteristiche che li rendono i miei tre punti di riferimento principali sono: la spiritualità, in primis, e la profondità del "messaggio" che trasuda da ogni loro disco, caratteristiche che a Prince mancano, obiettivamente.
***Wow, ecco la trinità del pop. Gli Earth Wind & Fire stanno così in alto che a mio parere MJ si sta toccando adesso…
Comunque sia, la i) spiritualità e ii) la profondità del messaggio sono criteri che rispecchiano la tua rispettabilissima opinione ma per fortuna si tratta di criteri assurdi, estremamente soggettivi che nessuno avrebbe la decenza di adottare e non potendosi nemmeno definire concretamente, tanto più applicare a questo o quell’artista senza scadere nel ridicolo o nel vago. Te li immagini i critici musicali di musica classica o contemporanea analizzare un’opera valutandone la “profondità del messaggio”??? I criteri musicali sono altri ed è per quello che Philip Bailey fa sorridere, altro che “alieno inarrivabile” d’egitto.
Michael suonicchiava diversi strumenti, ci sono varie testimonianze che lo provano, e pur non essendo uno strumentista navigato era un grandissimo arrangiatore. Procuratevi l'intervista a Gamble e Huff (capostipiti del Philly sound) durante la quale, sorridendo, affermano che Michael faceva tutto di testa sua nonostante fossero loro i produttori dei primi dischi dei Jacksons con la sony (fatevi due conti di quanti anni avesse e andate a riascoltarvi quei dischi). Era lui che dava indicazioni durante l'esecuzione del pezzo e queste capacità, cari miei, non nascono sapendo suonare uno strumento.
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Cioè, tutte queste illazioni per indizi riferiti da terzi (nessuna prova concreta), tutto questa indagine investigativa per finire a sostenere che… “s-u-o-n-i-c-c-h-i-a-v-a”? Uno della tua alta trinità musicale sapeva “suonicchiare”? Purtroppo al commento successivo del prossimo fan sfegatato, per il lgioco del passaparola, MJ diverrà il più grande suonicchiatore della storia, l’irraggiungibile suonicchiatore, il SUBLIME suonicchiatore, bisognerà RENDERGLI GIUSTIZIA a tanto mai visto suonicchiamento!. Ma sveglia: l’unica cosa o una delle poche cose che potrebbero prendere in considerazione i critici come innovazione da un punto di vista musicale di MJ e quindi come merito artistico è il cross over di Beat it, fra r&b e heavy, peccato che l’abbia fatto Van Halen senza alcuna indicazione da parte di MJ o chicchessia, visto che lui stesso è andato lì in studio, ha fatto quello che ha voluto, nessuno gli ha detto niente né prima né dopo. Dunque l’unica cosa veramente rilevante da un punto di vista musicale è passata sopra le teste di QJ (strano) e MJ, (cosa più probabile visto il livello di suonicchiamento della chitarra).
Ora, far passare per genialità o merito quello che in astratto (ma neanche tanto in astratto) dovrebbe essere deprecabile –chi fa musica, fa musica, non la dà ad altri con indicazioni- mi sembra troppo. In realtà spiega diverse cose per cui MJ non poteva fare nulla di veramente innovativo musicalmente parlando, non potendo che avere una conoscenza del tutto laica e generica delle potenzialità dello strumento/ strumenti.
Molti poi sottovalutano la straordinarietà del suo beatbox: lo sapete che ha "composto" varie ritmiche con questa tecnica e che è stato il primo nella storia ad inserirle nel "tessuto" delle sue canzoni,no? Vi sembra insignificante?
***Purtroppo anche qui hai toppato di brutto. Nemmeno, anzi non sai nemmeno quello che vai affermando, obnubilata dalla esagerazione della fanatica. Premesso che nessuno può datare con certezza il primo beatbox “umano” perché ci sarebbero truppi gruppi acappella da esaminare, comunque sia ci sono dischi anteriori a Mj con beatbox, prendi “That Would Be Something” McCartney 1970, che i siti beatlesiani riportano sempre come primo esempio storico di beatbox, oppure prendi una “Me And Julio Down by the Schoolyard” di P. Simon, che in concerto fa durare la parte di beatbox lunga a piacimento per diverse battute, mi pare lo faccia perfino al concert in central park anche se in maniera ridotta.
In ogni caso sì, io per fortuna appartengo alla schiera di coloro che sottovalutano questa tecnica e mi pare comunque il disco di McFerrin, tutto voce, non sia propriamente tra i primi 10.000 della storia della musica e forse un motivo ci sarà. Comunque onore a chi la faceva veramente questa tecnica e non aveva i soldi per una drum machine. Il film di Mtv sulle origini del beatbox è esemplificativo in questo senso, con il racconto di quel ragazzo, vado a vedere il suo nome, Doug E. Fresh.
Ho avuto la fortuna di fare due chiacchiere con Jonathan Moffett, Jennifer Batten, Enrico
Rava, Bluey degli Incognito, Philip Bailey, Ralph Johnson e Verdine White riguardo a Michael e me ne hanno parlato TUTTI con gli occhi lucidi e TUTTI concordavano sul fatto che sia stato MOLTO sottovalutato come musicista. I primi due in particolare, avendo lavorato per anni al suo fianco, lo consideravano come un genio fuori dal mondo.
Non posso nascondervi che pensarla come loro mi gratifica molto di più di quanto non mi offenda certa gente che qui crede di sapere tutto e di avere le carte in regola per affossare artisti, di un certo calibro e riconoscimento su scala globale, per ergersi a "supremo conoscitore dell'arte musicale"... Salvo poi far passare me come quella convinta.
***Insomma, è gratificante per un fan essere dalla parte di chi spende una parola buona per il suo idolo mentre tutti quegli artisti che lo mandano a quel paese (v. Peter Steele, il leader dei Type o’Negative) sanno solo offendere? Ma non esagerare che un artista dice la stessa cosa che dice per MJ per 1000 altri musicisti e cantanti. Quella è la norma. Se compri un libro sui Queen trovi un milioni di attestati da parte di altri artisti che dicono che Mercury è stata la voce del secolo, eccetera. E Bernstein che considerava i Beatles superiori (o uguali, non mi ricordo più la puttanata) a Beethoven?Ornette Coleman che dice che Yoko Ono è uno dei più grandi geni artistici del ‘900? I milioni di persone che sostengono che i V.U. siano il fondamento di ogni pezzo rock? Chi poi lavora con un altro francamente non lo vedrei molto come fonte obiettiva, per ovvi motivi personali.
Per quanto riguarda Rava,poi, ho solo letto stroncature "non mi piace" (e quindi cosa dimostrerebbe?), è un paraculo (lo conosci?), è un opportunista ecc ecc. Bene, volevo dire una cosina veloce veloce. In questo forum gli stessi GRANDI fans si sono accorti che Michael non era solo un "plastificato, sbiancato ballerino" solo dopo la sua morte quindi mi spiegate perchè condannare un Signor Artista come Rava per aver ammesso di aver APPROFONDITO, lo ripeto, APPROFONDITO, la conoscenza della musica di Jackson dopo la sua morte?
Come mai NESSUNO qui dentro (a parole tutti affamati di musica e cultura) ha preso un po' di tempo per sentirsi quella conferenza? Avrebbe di sicuro imparato qualcosa.
***Infatti, io non sono mai intervenuto in quei thread posto che il lavoro di Rava è nobilissimo e va bene così. Mi fa ritenere che sia un approccio commerciale fare una rivisitazione di MJ e subito dopo quella dei Beatles, ma ciò non toglie nulla alla sua opera che può essere fatta bene o benissimo. Il punto è che non aggiunge o toglie nulla all’originale, al limite ci dice qualcosa di Rava e di quanto sappia fare un’opera di divulgazione, così come fare una trasposizione elettronica alla musica di Bach non incide minimamente sul valore originale del materiale di partenza. Al limite, non ho mai capito perché i fan di Mj siano così esaltati dal lavoro di Rava, quasi che così facendo MJ avesse fatto del jazz (ma allora i Doors hanno fatto bossanova con le trasposizioni di Feliciano, dunque). Oddio, ci sarebbe una teoria scaruffiana abbastanza antropologica che spiega come un fan di musica commerciale abbia bisogno di sapere che il proprio materiale sia artisticamente di valore, ma è meglio ometterla qui.
Come faccio poi a non credere che alcuni fans di Prince (qui nel thread) non siano fanatici? Il vero appassionato di musica è AFFAMATO, non superficiale.Concludo il mio post con una riflessione a proposito. Ho letto molti interventi con tante "sentenze" nude e crude non supportate da argomenti. Mi son giocato un pomeriggio intero per dare spiegazioni, riguardo al fatto che anche Prince non sia perfetto, a chi invece di spiegazioni "scientifiche" per dimostrare il contrario non riesce a darne ma si diverte a sproloquiare. Michele, in questo caso, è il mio compagno di sventure.
***La dimostrazione scientifica è la tua? Tu non hai sentenze crude? Ma se non hai citato nulla di Prince! Prendi in considerazione almeno una decina di dischi di Prince e collegali con quelli del resto del mondo, conosci solo quelli di MJ e sembra che Prince canti in falsetto in ogni disco dal tuo intervento. E senza farti aiutare da terzi.