PRINCE: il Genio di Minneapolis! - past, present & future

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Dangerous89
00sabato 25 marzo 2017 00:56
Re: Re:
kate70, 19/03/2017 09.51:



Ti ringrazio, sono traduttrice professionale [SM=g27827]

Poi mi leggo l'articolo. Mi sono sempre interrogata sulle doti di chitarrista di Prince, ma ho parlato con un chitarrista e lo considera piuttosto ordinario [SM=g27819]



Prince qui in italia non è stato capito fino in fondo,
ora sono a tradurre questo articolo
www.thedailybeast.com/articles/2017/03/05/when-prince-made-a-chambermaid-his-queen-for-a-...
mi ci vorrà una vita [SM=g27813]

Dangerous89
00sabato 25 marzo 2017 00:57
A PAGINA 746 E 747 NEWS TRADOTTE ECC...
Destiny70
00sabato 25 marzo 2017 10:19
Re: Re: Re:
Dangerous89, 25/03/2017 00.56:



Prince qui in italia non è stato capito fino in fondo,
ora sono a tradurre questo articolo
www.thedailybeast.com/articles/2017/03/05/when-prince-made-a-chambermaid-his-queen-for-a-...
mi ci vorrà una vita [SM=g27813]




Wow, è lunghissimo! Avevo visto il servizio di MTV su questa storia.
Te lo posso tradurre un po' alla volta, appena posso.


Dangerous89
00sabato 25 marzo 2017 14:16
lo faresti per davvero!!!!![SM=g6795]
[SM=x47981]
guarda fa pure con calma, potresti però mandarmi la traduzione tramite messaggio privato qui sul forum?
hai FB? cosi ti cito, non è giusto prendermi meriti che non merito, ti ho ringraziato su FB l'ultima volta per quel pezzo di traduzione anche se non sanno chi sei tra le mie amicizie
Dangerous89
00martedì 28 marzo 2017 18:24
TRADUZIONE FATTA E REVISIONATA DA ME BUONA LETTURA
''Il regnante in carica suprema, dopo tre decenni
l'album di Prince ''Sign O' The Times'' compie 30 anni in questo fine settimana.
Il nostro critico musicale su un tentacolare e ambizioso capolavoro''

Prince Rogers Nelson aveva solo 28 anni quando ha pubblicato il sorprendente ''Sign O' The Times'' l'ultimo giorno del mese di marzo del 1987, ma anche ad una così tenera età, era un qualcosa come un veterano dell'industria musicale. Aveva già messo in una decade già otto album, tra cui ''Purple Rain'' uno dei più emblematici album del 1984, e sembrava non esserci nessun arresto creativo in questo gigante nel corpo di un uomo cosi minuto.
Ma anche i suoi fan sentivano che ''Sign O' The Times'' è stato qualcosa di diverso, un poema epico, arrogante e ambizioso e che cementasse lo status di Prince come uno dei visionari pop più emozionanti del tardo 20° secolo.
Trenta anni ed è la misura con il quale tutti gli album di questo ritardo non conformista dovrebbero essere giudicati, anche quelli che ritengono che un doppio album tipicamente rappresenta gonfiata arroganza, troppi soldi spesi e troppo tempo per ascoltarlo potrebbe volerlo rivalutare perché c'è poco qui che non si connette in qualche modo.
Prince ha iniziato le sessioni di registrazione nell'autunno del 1986 era ad un incrocio stradale.
Aveva sciolto la sua band di supporto i ''The Revolution'', a accarezzato l'idea di registrare un album del suo alter ego, ''Camille''.
Alla fine l'album che è emerso è stato il più vicino ad un lavoro solista dopo la sua svolta con l'album ''Dirty Mind''. Può suonare come un album massimalista (ma uno la cui produzione era pulita e minimalista) che utilizzava musicisti di sessione, ma in realtà Prince a praticamente suonato ogni strumento dell'album.
Delle 16 canzoni tutte tranne tre sono state scritte esclusivamente da Prince. In una revisione e retrospettiva ricerca di ''Pitchfork'' ha osservato che "in un certo senso al di fuori dell'accompagnamento musicale è un album leggero'', importante collaboratore musicale di Prince a questo punto era il suo ingegnere Susan Rogers che lo ha registrato in diversi studi di Minneapolis, Los Angeles e anche Parigi", è un segno della suprema sicurezza di sé che possedeva al momento in cui Prince è stato in grado di fare un album con inventiva, eccentrica e decisamente brillante ed praticamente senza un aiuto esterno.
La title track che apre l'album è stato il primo assaggio quando è stato rilasciato nel febbraio del 1987 e probabilmente a gettato a coloro che possono aver visto Prince come qualcuno che ha scritto un evasione di genere e flessione tra la musica pop.
''Sign O' The Times'' è un commento politicizzato sulla metà degli anni 80 sugli Stati Uniti, un paese in cui il divario tra i super-ricchi e disperatamente poveri era sempre più allargato, dove l'ingiustizia stava diventando un segno distintivo della presidenza di Ronald Reagan, dove la droga e guerre tra bande aveva strappato il cuore a tante città e lo spettro dell'Aids, scoperta solo cinque anni prima, è stato spesso notato che la title track e una manciata di altre canzoni su ''Sign O' The Times'' sono stati pari a risposta di Prince alla narrazione grintosa caratterizzata da del rap, Michael Jackson avrebbe cercato di fare qualcosa di simile con Bad nel tardo 1987, ma mentre lui era certamente consapevole dell'ascesa ''hip-hop'', l'album è stato il lavoro di un uomo che era acutamente consapevole di ciò che lo ha reso speciale e ha giocato a questi punti di forza.
Come con tanti album del ''Prince Classico'' c'è una fissazione sia con la sessualità e la salvezza religiosa. A volte i due sembrano trovarsi insieme, come in ''Forever In My Life'' in altre occasioni invece stanno chiaramente separate: è un inno alla lasciva carnalità mentre il più lento soulful ''Adore'' è un inno urbano stile anni 80.
Entrambe le canzoni hanno un sound fantastico, non da ultimo a causa della capacità camaleontica di Prince di usare stili diversi oltre il perché la sua voce era uno strumento così meravigliosamente adattabile.
Il terzo singolo ''U Got The Look'' è stato un successo mondiale e non è una sorpresa in quanto incarna il funky di Prince ma molti dei brani dell'album avrebbe potuto essere delle Hit, è sorprendente che non ha mai ha ritenuto opportuno rilasciare come singolo ''Housequake'', un gloriosamente sofisticato numero di pista da ballo che si levò il suo cappello per la vecchia scuola R&B o ''Hot Thing'', un numero estremamente sessualizzato in cui Prince si chiede "Qual è la tua fantasia, vuoi giocare con me?" è vero che ''Sign O' The Times'' non fa per il più facile ascoltatore, c'è così tanto da ascoltare e diversi cambiamenti musicali con un tale abbandono che l'ascoltatore casuale potrebbe anche sentire ma non c'è altro album nel prolifico canone dell'uomo che premia tanto per coloro che sono disposti a lasciarsi inebriare dalla musica su loro stesi.
L'album è stato sottoposto ad una analisi critica sostanziale nel corso degli anni, ma uno delle migliori analisi è per gentile concessione da Rolling Stone è quella di Michaelangelo Matos, è stato lui che ha scritto su ''Sign O' The Times'' una serie di libri su questo album classico e della sua influenza e eredità che a compensato alla sua risposta il giovane cresciuto nella città natale di Prince a Minneapolis, Minnesota.
In occasione della sua morte lo scorso aprile, Matos ha notato che l'album era "una visita guidata attraverso la storia pop che solo una persona avrebbe potuto fare" ma che a avuto un grande prezzo.
Mentre il tour di ''Lovesexy'' d'europa nel 1988, faceva il tutto esaurito nei stadi sportivi, tra cui quattro notti consecutive a Parigi con poco preavviso, non è riuscito a suscitare tanto interesse negli Stati Uniti, dove si è esibito per sale mezze piene.
''Lovesexy'' era decisamente povero di seguito anche se come chiunque abbia anche un interesse passeggero a Prince saprà descriverlo come il vero successore di ''Sign O' The Times'' è ciò che è ora conosciuto come ''The Black Album'' scartato da Prince poco prima che doveva essere rilasciato, esisteva in forma bootleg per anni prima di arrivare finalmente un comunicato ufficiale nel 1994.
Si tratta di un emozionante album esasperante che ha segnato la fine della corsa critica mozzafiato del suo creatore.
Molto di ciò che è uscito verso la fine della sua vita era di scarsa qualità e poco accennato alla ricchezza che ci fu sparsa nei anni 80, ma il modo migliore per
ricordare Prince è quello di mandare indietro l'orologio di tre decenni e ammirare il lavoro di un uomo al culmine dei suoi poteri.

Fonte: www.independent.ie/entertainment/music/reigning-supreme-after-three-decades-35560...
Dangerous89
00venerdì 31 marzo 2017 18:47
Dangerous89
00venerdì 31 marzo 2017 18:48
Prince il filantropo delle retrovie
iloveuinme2003.forumcommunity.net/?t=59668762
Dangerous89
00giovedì 6 aprile 2017 18:07
Intervista a Kim Berry
(Agosto 2016)
iloveuinme2003.forumcommunity.net/?t=59686966#newpost
La hair stylist di Los Angeles Kim Berry è stata con l'icona musicale Prince per 28 anni.
Se qualcuno al di fuori della famiglia conosceva il vero Prince è lei......
Ci puoi raccontare qualcosa di Prince che il mondo potrebbe non conoscere?
Si! Prince era incredibile, una persona compassionevole e dava alla comunità.
C'è stato qualcosa che nessuno sapeva.
Avevo un amica il quale figlio glie l'era morto e non aveva liquidità per seppellirlo.
Prince pagò di tasca sua il funerale così lei non se né dovuta preoccupare di niente.
Quando il Minneapolis Bridge è crollato nel 2007, Prince ha consegnato a mano un milione di dollari a ciascuna delle famiglie che avevano perso dei cari. Avrebbe dato anche dei soldi a sconosciuti per strada anche di notte e si sarebbe assicurato che avrebbero anche mangiato.
Dangerous89
00giovedì 6 aprile 2017 18:07
Ci sarà anche Lenny Kravitz tra gli ospiti dell'edizione 2017 della cerimonia di induzione della Rock and Roll Hall of Fame. Il musicista newyorkese salirà sul palco della cerimonia per omaggiare Prince, entrato a far parte della Rock and Roll Hall of Fame nel 2004.
www.rockol.it/news-671578/rock-and-roll-hall-of-fame-2017-cos-e-alcune-cos...
Dangerous89
00giovedì 6 aprile 2017 18:10
Bella recensione su Sign O' The Times in onore dei 30 dalla sua uscita discografica
www.ultimavoce.it/prince-sign-%E2%98%AE-the-times/
Dangerous89
00giovedì 6 aprile 2017 18:11
Prince discute riguardo Michael Jackson
www.youtube.com/watch?v=0Uw1p_icC6E&feature=youtu.be
TRADUZIONE
''in un ipotetico combattimento chi vincerebbe tu o Michael Jackson? Prince risponde Michael non è un combattente lui è un amante.
(Prince ha ironizzato citando ''The Girl Is Mine'')
"Michael Is Not A Fighter, He Is A Lover"
Posso solo dire una cosa? non ho mai veramente parlato pubblicamente riguardo Michael, noi tutti dovremmo darci una calmata per comprenderci perchè nessuno ci conosce realmente''.
(nel senso non date ragione o credito ai giornali sono tutte bugie)
poi continua ''Speriamo che la stampa arrivi al punto in cui ci sarà una legge per cui si impone di dire la verità e non fare speculazione, l'intervistatore poi dice ''non c'è mai stata alcuna rivalità tra te e Mr. Jackson? Prince risponde ''non per me, no.
l'intervistatore continua ''amo quella storia su di te, in cui tu hai rifiutato il duetto di ''Bad'', Prince risponde ''immagina il personaggio di Wesley Snipes, immagina il video nella tua mente, ora la prima frase della canzone è ''il tuo culo è mio'' allora ho detto ''chi canterà questo a chi? perché di certo non lo canti rivolto a me e io di certo non lo canto a te" e quì è stato il problema.
Dangerous89
00giovedì 6 aprile 2017 18:12
A PAGINA 748 VARIE NEWS ECCC....
XenO+
00giovedì 6 aprile 2017 18:59
Dangerous89, 06/04/2017 18.11:

Prince discute riguardo Michael Jackson
www.youtube.com/watch?v=0Uw1p_icC6E&feature=youtu.be
TRADUZIONE
''in un ipotetico combattimento chi vincerebbe tu o Michael Jackson? Prince risponde Michael non è un combattente lui è un romanticone

Prince ha ironizzato citando the girl is mine: "Michael is not a fighter,he is a lover". Correva l'epoca di Rave...
Destiny70
00giovedì 6 aprile 2017 20:32
Intanto è uscito il libro di Mayte Garcia che ha presentato in un'intervista a Good Morning America.

www.youtube.com/watch?v=3JCtisxF0GY

Sostanzialmente Mayte ha anticipato alcuni aneddoti tra cui il fatto che lui le rubava il trucco. Sull'aver tenuto nascosta la morte del loro figlio, Mayte ha detto che lui aveva voluto così perchè la stampa sarebbe impazzita e lei ha rispettato il suo desiderio.
Dangerous89
00lunedì 10 aprile 2017 20:49
TRADUZIONE FATA DA ME

CHANHASSEN MINNESOTA
"Sono passati circa 30 anni da quando ascolto Prince e così la sua perdita è stata davvero grande nella mia vita"
Anche se è passato quasi un anno da quando Prince è scomparso i fan come ''Joli Shamblott'' dicono che sarà per sempre nei loro cuori.
"Abbiamo Paisley Park, abbiamo le pareti della First Avenue, abbiamo una serata divertente che abbiamo avuto qui ballando solo le canzoni di Prince in città"
La collezione di momenti memorabili di Joli Shamblott è solo uno dei ricordi lasciati sulla nuova recinzione tributaria "Prince Forever" sul parco di Paisley Park.
Con l'anniversario della morte di Prince solo ad un paio di settimane di distanza gli operatori del museo dicono che è importante per i fan avere un posto per appendere i loro ricordi per onorare la sua memoria poiché le cose rimaste sulla recinzione esterna sono stati tolte lo scorso anno.
"Ci sono così tanti appassionati e ci sono state tante storie incredibili, ha toccato così tante persone ed è una colonna sonora per le vite della gente che riteniamo che sia importante permettere alle persone di festeggiarlo"
Durante i primi sei mesi i funzionari di Paisley Park dicono che ''50.000'' visitatori sono venuti attraversando le porte della casa di Prince per vedere dove ha vissuto e lavorato in prima persona.
E con una celebrazione di quattro giorni della sua vita durante questo mese e con biglietti per i prossimi mesi che si vendono rapidamente e che si aspettano una stagione estiva ancora più affollata.
"È un mese molto emozionante, è il primo anno e quindi c'è molta emozione"
Il collage di Joli Shamblott può essere a forma del Minnesota ma per lei può anche essere un cuore spezzato.
"Non lo dimenticherò e lo celebrerò sempre"

Fonte:http://www.myfoxzone.com/life/a-prince-tribute-at-a-purple-fence/428932683
Dangerous89
00giovedì 13 aprile 2017 23:44
TRADUZIONE FATTA DA ''Kate70''
E REVISIONATA ME
GRAZIE MILLE!!!!!!!!
BUONA LETTURA
''QUANDO PRINCE FECE DI UNA CAMERIERA D’ALBERGO LA SUA REGINA PER UN GIORNO''
Nel 1986 una giovane cameriera di un motel vinse un appuntamento da sogno di MTV con Prince nella sua minuscola cittadina del Wyoming.
In TV sembrava una favola.
Dietro le scene regnava il caos più acceso.
In una mattina d’estate afosa a Big Sky Country 30 anni fa, il Principe azzurro scese da un jet privato ed entrò in una favola.
A parte in questo caso, Sua Altezza Reale era davvero Prince come nella hit sensazionale multiplatino pop-rock di Prince. “Act your age, mama, not
your shoe size” un Prince vintage. Sexy motherfucker Prince, all’apice della sua fama stellare nel 1986, viaggiò verso Sheridan, Wyoming (popolazione
all'epoca: 10,369) per la prima del musical romantico in bianco e nero che aveva diretto e in cui era anche il protagonista ''Under the Cherry Moon''.
Le circostanze piuttosto che la scelta avevano portato il piccolo sex symbol alla città di frontiera dove gli afroamericani costituivano meno dell’1% della
popolazione e il bestiame superava le persone per più di due a uno.
Come parte di uno scenario da Cenerentola minuziosamente coreografato in realtà, una campagna promozionale di MTV e la casa discografica e
cinematografica Warner Bros di Prince il performer portò via una timida cameriera di un motel dai capelli ricci di nome Lisa Barber davanti a un pubblico
in diretta nazionale televisiva.
La Barber allora ventenne era la fortunata 10000° partecipante del concorso ''Vinci un Appuntamento con Prince'' di MTV.
Come tale aveva diritto a 500 biglietti per la prima che poteva distribuire a chi voleva (più pass VIP ad un concerto after-party riservato).
Ma soprattutto la Barber era l’unica ad avere la responsabilità della comparsa della star nello stato dei Cowboy quel giorno di giugno.
“Prince e i The Revolution e il cast arriveranno nella vostra città per la prima mondiale del suo attesissimo nuovo film” annunciava uno spot di MTV.
Ad attenderlo all’aeroporto c’erano Martha Quinn, la personalità televisiva più effervescente di MTV, il sindaco di Sheridan Max DeBolt, una falange di
fotografi, Miss Wyoming Teen USA e in occhiali da sole aviator ed una minigonna jeans la giovane pubblicista di Prince Robyn Riggs.
Chiedendogli le sue prime impressioni sul luogo, la timida superstar rispose: “Purple”
Era un riconoscimento implicito al suo album di successo e film del 1984 Purple Rain contro cui Cherry Moon sarebbe stato presto misurato in modo
non troppo favorevole.
Poi Prince sorrise. Nei suoi stivaletti prese il volo correndo verso una folla di fans urlanti dietro una recinzione.
Le telecamere lo ripresero mentre impulsivamente lanciava la sua giacca a doppio petto alla folla di 700 persone che si avvilupparono nella frenesia.
Poi se ne andò in una limousine guidata da uno chauffeur importata da Billings, Montana (Sheridan aveva molte miniere di carbone ma nessuna
limousine).
''Ho pensato, Cavolo, non riesco a credere che siamo in questa città'' ricorda Robbie Paster, l’assistente personale del performer al tempo.
''Prince avrebbe potuto rovesciare gli occhi. Tutti noi rovesciavamo gli occhi e ridevamo.
Questa è stata la cosa più grande mai accaduta a Sheridan, Wyoming''.
Diversamente dalla solita fantasia dei desideri che si avverano venduta ai fans di Prince via cavo, il suo viaggio da questa culla caucasica nello stato
meno popoloso del paese fu molto più complicato e con ulteriori conseguenze di quanto sembrasse: uno scontro di culture tra l’America della provincia
e i grandi Media, in uno sfruttamento reciproco che avrebbe aiutato a plasmare i prospetti di carriera del performer per gli anni a venire.
''Fu Bye Bye Birdie su acido'', l’ex CEO di MTV Doug Herzog notò sulla sua pagina Tumblr. ''Non si sarebbe potuto scriverlo meglio. Sheridan è una
terra di grandi cieli/cowboy. Non vedono molti uomini neri e piccoli in tacchi alti, trucco e tute viola''.
La preparazione della Barber per il primo piano di MTV si trasformò in una traversia da My Fair Lady lunga una settimana. Orchestrato dalla Riggs una
non celebrata Pigmalione del Viola che faceva da portavoce per evitare che la favola si trasformasse definitivamente in un incubo e il cui ruolo nelle
procedure del concorso non fu mai reso pubblico, finora la trasformazione della mammoletta del Wyoming includeva una squadra di guru della moda e
della bellezza venuti da fuori stato, nonchè un corso intensivo in conversazione in pubblico. Non ultimo tra le responsabilità della Riggs: sopprimere il
fatto che la Barber preferiva l’heavy metal dei Motley Crue e Ratt a Prince And The Revolution.
In ''Kiss'' la hit n.1 della colonna sonora di Cherry Moon, Parade, Prince canta, ''Non devi essere ricca per essere la mia ragazza/Non devi essere figa
per governare il mio mondo''. E sebbene la canzone fosse stata registrata mesi prima che Prince mettesse piede in questo puntino sulla mappa del
Wyoming, le parole della canzone stranamente presagivano l’interazione dell’artista con la Barber. In un certo senso, lei governò il suo mondo per un
giorno di luglio, nella stessa cittadina in cui Kenny Rogers aveva filmato il western TV Wild Horses un anno prima.
Da parte sua la ragazza del Wyoming ora ricorda la sua traversia di ''Win a Date'' come un’esperienza fondamentale.
Sarà la prima a dirvi che Prince ha cambiato la sua vita, aiutandola ad aprirsi e a ''sentirsi più sicura'' di sé stessa.
Mesi dalla scomparsa di Prince per un overdose accidentale dell’oppioide fentanyl a 57 anni, i fans hanno canalizzato il loro dolore in un flusso infinito di
serenate sui social media e concerti. L’ardente versione di Bruno Mars di ''Let’s Go Crazy'' per citarne uno, è arrivata come performance di spicco ai
Grammys lo scorso mese, in coincidenza con un nuovo accordo tra l’estate di Prince per pubblicare finalmente tutti i 25 album del cantautore e il tesoro
del materiale nascosto su servizi in streaming come Spotify e Apple Music.
Nel momento in cui la scomparsa di Prince non è più una ferita fresca, la sua dipartita da ''questa cosa chiamata vita'' riesce ancora a superare i confini
dello sconcerto, uno sguardo indietro alla connessione profonda tra i fans dello showman o più esattamente la sua connessione con la Barber,
quest’ultima non proprio una fan diventata poi una rappresentatrice accende una luce nuova sul potere di trasformazione di Prince al suo meglio.
In un modo sia profondo che ridicolo, il suo arrivo a Sheridan rispecchiava l’impatto generale di Prince nella metà degli anni 80: la sfida alle convenzioni
sociali, la rottura delle barriere razziali e la carica di elettricità sessuale dove nessuno si era mai spinto prima. ''Lo amavo davvero'', la Barber disse alla
rivista People ad aprile, pochi giorni dopo la scomparsa. ''Non mi sono mai sposata. E penso perchè Prince non è mai tornato. Non ci sarà mai un altro
come lui''.
La favola comincia il 20 giugno 1986 con la Barber che vive in un bilocale ricavato dal garage dietro al caravan di 23 m della madre che beve una birra
dopo il lavoro con un’amica e guarda MTV.
In cinque bravi anni di vita il canale Music Television si era evoluto in una vetrina gustosa di video scintillanti e musica pop. In un’era dominata dai
Journey e Phil Collins, Prince ha favorito il superamento delle barriere razziali non ufficiali di MTV, unendosi a Michael Jackson come uno dei pochi
artisti afroamericani ad essere trasmessi regolarmente.
Purple Rain giocò un grande ruolo.
Girato con 7 milioni di dollari, il dramma rock quasi autobiografico generò critiche entusiaste e incassò 70 milioni di dollari in USA per qualificarsi a
sorpresa come blockbuster. La colonna sonora nel frattempo spese 36 sbalorditive settimane nelle classifiche pop, generando i singoli di successo
''When Doves Cry'' e ''Let’s Go Crazy'' e ricevendo un Oscar per la miglior colonna sonora.
In un senso culturale più ampio, comunque, la scoperta di Prince incoronò il performer trasgressivo come genuina stella del cinema. E Warner Bros.
avrebbe presto girato un sequel.
Avendo già sconfitto le critiche tramutando il suo appeal dal palco allo schermo, Prince ora aveva un assegno in bianco da Hollywood per girare ciò che
si sperava sarebbe stato Purple Rain 2. Invece proseguì evocando quello che il critico cinematografico Roger Ebert chiamò ''una vera delusione'' nel
programma di critica cinematografica At the Movies. ''Il film è un insulto alla nostra intelligenza'' aggiunse il copresentatore del programma Gene Siskel.
''E davvero, è un insulto all’intelligenza che Prince ci ha mostrato di avere al suo debutto''.
La trama di Cherry Moon segue il personaggio di Prince, un gigolò, mentre si innamora di una povera ragazza ricca (interpretata da Kristin
Scott-Thomas) sulla Costa Azzurra, prima di cercare di ravvedersi.
Eccitato dal successo di Purple Rain, la star divenne tirannica sulle decisioni da prendere e ''notoriamente rifiutò i richiami della Warner Bros ad inserire
più conflitti nella sceneggiatura, insistendo che l’atmosfera e la musica sarebbero piaciuti al pubblico'' secondo il libro Prince: Inside the Music and the
Masks di Ronin Ro.
La produzione si trasformò in un disastro, con Prince che licenziò due registi, l’astro dei video musicali Mary Lambert e il regista di Purple Rain Albert
Magnoli per assumere lui la regia, nonostante non l’avesse mai fatto. ''Fu un disastro'' ricorda Robyn Riggs, che ha lavorato come portavoce di Prince
per cinque anni nella metà degli anni ‘80. ''Warner Bros Pictures lo sapeva. Warner Bros Records lo sapeva. (I manager di Prince) Steve Fargnoli e
Joseph Ruffalo lo sapevano. Tutti noi lo sapevamo. L’unico a non sapere che sarebbe stato un flop era Prince''.
Mark Canton, il presidente di produzione della Warner Bros supervisionò tutte e tre le sceneggiature dei film di Prince (Graffiti Bridge uscì nel 1990). A
sentire l’ex esecutivo di studio, il concorso di MTV Win a Date mirava a galvanizzare i fans tramite un’inversione del solito processo delle Premiere con
la star e il suo entourage che andavano ovunque il vincitore vivesse, per la prima, piuttosto che il contrario.
''Il film non era destinato ad essere un classico come Purple Rain'' dice Canton. ''Ma era comunque il sequel e c’era molta attesa. Perciò qualcuno ebbe
l’idea, ''Facciamo questo concorso e i soldi pioveranno dal cielo''.
Acutamente consapevole che un’altra hit avrebbe solidificato la sua reputazione come ''fenomeno dello schermo'' e che il fallimento avrebbe
riconsiderato Purple Rain come una meteora i manager di Prince e della Warner Bros ritirarono i piani di guerra.
Non ci sarebbe stata un’anteprima di Cherry Moon (prima dei social media, un tale lancio avrebbe effettivamente generato un passaparola negativo fino
a dopo il weekend di uscita). Prince poteva contare su esattamente zero pre-pubblicità.
Nella sua camera tappezzata di posters e ritagli dei Motley Crue, Van Halen e Tom Cruise la Barber era inconsapevole della telenovela mediatica.
Anche se la cameriera dello Sheridan Center Motor Inn conosceva il funzionamento dei concorsi avendo in precedenza vinto premi in radio come un
arricciacapelli, un paio di McDonald’s Big Mac e un biglietto per un concerto di Rick Springfield. La Barber chiamò MTV quattro volte quella sera più per
passatempo che per affezione.
Al quarto tentativo, fu salutata dalla voce del VJ Alan Hunter di MTV.
''Ho pensato di fare un tentativo'' la Barber dice stringendosi nelle spalle ''Qualcuno al telefono disse, ''Sei la 10000a chiamante''.
Duemila miglia a est, la Riggs mise da parte le sue preoccupazioni per il suo più importante cliente per sfogarsi un pò. Nello specifico la pubblicista
venticinquenne al Howard Bloom Organization uscì per una lunga serata a New York City, assistendo ad una performance di Ratt al leggendario disco
club/chiesa diventata hard rock Limelight. ''Ero fuori a divertirmi da matti'' dice la Riggs. ''Stavamo per scoprire il giorno dopo dove ci sarebbe stata la
Premiere e chi aveva vinto. Ho sniffato cocaina tutta la sera. E sono andata dritta a lavoro la mattina dopo''.
Un vero connettore, alta 1.60 m, con una camminata sicura e grandi capelli auto-descritti ''anni ‘80'', la ragazza della Pennsylvania aveva solo da poco
strappato via il controllo dei conti di Prince da un altro pubblicista senior più recalcitrante con la sua determinazione assoluta. La Riggs stava vivendo
una versione del sogno che aveva fatto di Manhattan un faro per i giovani ambiziosi accessi VIP oro, conoscenze importanti, serate nella grande città
quando inciampò nell’ufficio e vide una copia di USA Today. Con moderato interesse, lesse che la vincitrice di Win a Date veniva da ''Nullavilla'' in
Wyoming.
Quindi con panico crescente, la Riggs si accorse che la Barber non era una fan. ''Le chiesero, ''Oh, sei una grande fan di Prince?'' E lei fece, ''Sì è OK.
Ma in realtà mi piacciono i Motley Crue! Spero di incontrare Tommy Lee'' ricorda la pubblicista. ''E il mio telefono cominciò a squillare''
Secondo Roberta Cruger, direttrice delle talent relations di MTV al tempo, il commento sui Motley Crue ruppe quasi l’accordo. ''Quando la Warner
Bros. lo sentì, voleva cancellare il concorso'' ricorda.
Inutile dire che la Barber non era il tipo di vincitore in cui i manager di Prince avevano riposto le loro speranze: una Cenerentola creata da MTV la cui
risposta ''mah'' al suo Principe Azzurro aveva un vero potenziale per uccidere il business. Lasciata incontrollata, ragionarono, la mancanza di
entusiasmo della Barber poteva scoraggiare l’appetito del pubblico per il film e le vendite dell’album.
Con il management senior di Prince concentrato sulla sua carriera da attore e dell’artista stesso, contento di mantenere la politica del ''no comment''
verso tutte le interviste dal 1982, la Riggs aveva sviluppato la reputazione di sua portavoce di fatto nonché di colei che sistemava le cose. Così senza
che glielo chiedessero, la Riggs prenotò un volo per l’aeroporto più vicino (a Billings, Montana) con l’intenzione di guidare fino a Sheridan e prendere il
controllo della crisi.
Poi chiamò per presentarsi alla Barber accertandosi prontamente di alcune informazioni importanti. La collezione di cassette della vincitrice del
concorso comprendeva tutti gli album di Prince ma la sua vera passione era l’hard rock. Non aveva un ragazzo. E oltre ad essere chiaramente
sommersa di interviste e richieste di biglietti per la prima, l’istruzione della Barber era terminata a 14 anni quando lasciò la scuola. ''Dissi da questo
momento in poi Lisa, smetti di rispondere al telefono e non parlare con nessuno. Ti aiuterò ad affrontare tutto quanto'', dice la Riggs.
Sulla strada per l’aeroporto la pubblicista passò dal suo appartamento ''per buttare tutti i miei sporchi vestiti in una valigia'' Poi in viaggio 11 giorni prima
di quanto avesse programmato la Riggs fece un’ultima deviazione. ''Mi fermai a casa del mio spacciatore per prendere una palla da 3” ricorda la Riggs,
usando lo slang per 3 grammi di cocaina. Lavorando senza dormire, ragionò aveva bisogno di tutte le energie. ''Dovetti fare la strada da Billings a
Sheridan un paio di volte, tirar fuori un CD'', continua “c’era polvere tutto intorno a me. Avevo una mappa per capire dove cazzo mi trovavo. Arrivai dritta
in città su un’ala, una preghiera e una palla da 3''.
Arrivando intorno alle 19:30 quella sera la Riggs disse alla Barber di incontrarsi al Holiday Inn e portare un cambio di vestiti. La Barber avrebbe
alloggiato con la Riggs, sarebbero state “insieme con un paio di confezioni di birra'', a parlare. Eppure, la prima impressione della pubblicista sulla
10000a chiamante lasciò pochi dubbi che il lavoro non sarebbe stato facile. ''Stava lì con una camicia di flanella a scacchi rossa e nera. Era la persona
più dolce del mondo ma non aveva idea'', dice la Riggs. ''Non l’avrei assolutamente messa davanti a una telecamera o avrei lasciato che alcun
giornalista parlasse con lei se non in mia presenza. Non poteva più parlare dei Motley Crue. Dovetti spiegarle perchè questo era importante''.
Quella settimana le chiamate di chi sarebbe andato alla prima continuarono ad intasare la linea telefonica che la cameriera divideva con sua madre,
Elena Holwegner. Qualcuno provò con ''Chi è tuo amico?'' per ottenere biglietti. Altri escogitarono storie lacrimevoli elaborate. ''Una ragazza piangeva
tutte le sue lacrime. Era del North Carolina e diceva che le rimanevano cinque giorni di vita e che il suo ultimo desiderio era vedere Prince'' Ricordava la
Holwegner in USA Today. ''Le dissi che era sfortunata, per la prima mancavano sei giorni. Disse che forse poteva resistere un altro giorno''.
Per la Barber descritta dagli amici come timida ma anche a volte ''riservata'' la gara di leccapiedi era un esperienza totalmente nuova. Soprattutto con
le interferenze della Riggs, era tutto spiazzante. ''Cavoli ho persino parenti che non sapevo di avere'', la Barber disse alla Riggs, aggiungendo in seguito
a The Pantagraph di Bloomington, Illinois: ''Non conosco 500 persone. Potrei trovarne 200 e MTV ha detto che avrebbero regalato 300 biglietti alla
radio''. (La Barber inizialmente rispose ad alcune domande per questo articolo via email ma in seguito rifiutò di essere intervistata ''per rispetto nei
confronti di Prince'')
La Camera di Commercio locale divenne la sede delle comunicazioni per le centinaia di chiamate e domande su Prince. Le truppe televisive di Good
Morning America della ABC e persino da Salt Lake City inondarono Sheridan. Anche i giornalisti di Rolling Stone, The Washington Post, Time, persino
di Junior High School Times, tutti volevano fare la cronaca della mammoletta del Wyoming tramutata in regina per un giorno.
Nel frattempo altri membri del team di Prince iniziarono ad arrivare in città. Karen Krattinger, la coordinatrice tour/assistente esecutivo (e migliore amica
della Riggs) del cantante, prenotò tutte le stanze del Holiday Inn. Doveva venire incontro alle precise esigenze di Sua Maestà Viola durante le riprese di
Cherry Moon in Francia, per esempio, Prince pretese che venisse issato un piano nella sua stanza d’albergo con una gru nonchè gestire l’arrivo del suo
entourage di 3 dozzine di persone (che comprendeva i componenti della band, della sicurezza, del guardaroba, del trucco e uno chef personale).
''Aveva molte persone che potevano cambiare tutto ciò che si poteva cambiare'' ricorda la Krattinger.
Poi arrivò un convoglio di autoarticolati di attrezzature musicali di Prince e per la proiezione della prima nonchè una Buick Wildcat del 64 grande come
una nave di proprietà della star la stessa convertibile con cui il suo personaggio gira in Under the Cherry Moon.
A detta di molti, Prince non si preoccupava di essere un pesce fuor d’acqua multirazziale e multigenere a Big Horn Country. ''Non gli importava'' il
membro dei Revolution Lisa Coleman disse nella biografia del 2016 Prince: The Man and His Music. ''Era più, ''Rivoluzioneremo Sheridan''.
Aggiunge Canton della Warner Bros: ''Non era uno snob''.
Ma all’apparenza Prince era consapevole che il viaggio a Sheridan una cittadina di 22 ''saloon'' dove le band locali come gli Ironhorse e i Powder River
Boys di solito regnavano, rappresentasse un cardine per l’opinione corrente, un ritiro parziale dalla sessualità spinta dei suoi primi sforzi musicali come
''Head'' e ''Dirty Mind''.
Mentre la città si preparava all’arrivo di Prince, i rancher locali cominciarono a chiamare i buoi come la star e i dipendenti di una cuoieria vicina si
divertirono ad offrirgli un cappello da 10 galloni. Il sindaco DeBolt non si preoccupò di giocare il ruolo della ''città campagnola'' su MTV. ''Siamo agricoli,
siamo cowboys, siamo il west. Siamo la sede della più cruenta guerra di Indiani della storia americana'', disse al Minneapolis Star Tribune.
Eppure non tutti erano contenti di essere inondati dalla Pioggia Viola. ''Ad alcuni stava bene ma la maggior parte era diffidente'', dice la Riggs.
''Un uomo che si trucca? Pensavano fosse strano''.
Come disse un rancher alla rivista People: ''Questa città è nota per le esche da pesca. Non ci interessa un ragazzo che indossa pantaloni stretti e si
atteggia come una donna''.
La Barber intanto continuava ad adattarsi alla tutela di Henry Higgins scelto dalla Riggs.
Intervista dopo intervista al Golden Steer Steakhouse (dove i genitori divorziati della vincitrice del concorso lavoravano: la mamma della Barber come
cameriera e il padre come capocuoco), rimaneva sugli argomenti del discorso sempre con la Riggs al fianco che le dava gomitate e affinando la
conversazione a favore di Prince.
Le due donne non potevano essere più diverse: una il simbolo anni 80 dalla parlata veloce e dagli occhi penetranti; l’altra, semplice, che aveva a
malapena varcato il confine del Wyoming. Ma cominciò a svilupparsi un rapporto genuino tra di loro. In particolare, la Barber voleva sapere dalla Riggs i
dettagli personali sui bagordi dei membri dei Ratt, i precedenti clienti di cui la pubblicista junior aveva più volte aiutato a seppellire le trasgressioni a
base di sesso/droga/rock 'n' roll. Nei momenti più tranquilli, la Riggs regalò alla Barber il suo primo cambiamento. ''Non era mai stata toccata dal
trucco. Sbatteva gli occhi e saltava quando le toccavo il viso con il pennello'', dice la Riggs. ''Dicevo, Lisa, fidati di me! Poi la facevo guardare allo
specchio. E dicevo, Vedi? Lei diceva, ''Beh, è carino. Ma non voglio apparire vistosa, tutta truccata!'' Dicevo, ''Non lo farei mai''.
Le ho arricciato i capelli ed era carina. Non si era mai fatta una piega. Le ho preso le misure. Ho chiamato il guardaroba. Ho detto ''Dobbiamo trovarle
dei vestiti''.
Quello che era cominciato come una specie di esercizio nel disorientamento esistenziale di entrambi cedette il passo alla fiducia.
''Ero come Pigmalione'', la Riggs continua. ''E le piaceva, iniziò a rendersi conto.''
Il giorno prima della Premiere, Prince finalmente arrivò a Sheridan. Quando la Riggs lo vide, le rifiniture erano quasi al termine. Tutto quello che doveva
fare era assicurarsi che la star prendesse la Barber mentre le telecamere riprendevano e la sua missione era fondamentalmente compiuta.
Ma alle 2 di notte prima della Premiere, il co-manager di Prince Steve Fargnoli chiamò con un rovesciamento della sceneggiatura che avrebbe vanificato
tutti i suoi sforzi. ''Piccoli cambiamenti per domani'', ricorda la Riggs che Fargnoli disse (è morto nel 2001).
''Prince manderà la ragazza con la band nel pullman e lui guiderà la Buick da solo''. ''Ho detto No Steven non lo può fare! Quindi ha chiuso il telefono.''
La pubblicista conosceva la natura capricciosa di Prince e sapeva gestire il suo PR per le crisi (come quando un bodyguard del cantante tirò un pugno
ad un fotografo durante la registrazione del singolo di beneficenza ''We Are The World''). Sapeva che la star era schiva con la pubblicità. Prince non
aveva ancora incontrato la Barber ne impressioni cattive o sbagliate potevano aver influito sulla sua decisione. Quindi la Riggs dedusse che Prince
aveva semplicemente deciso così e non aveva riflettuto sull’uscita dal suo ruolo prescritto in una campagna di marketing che aveva già portato 750000
$ all’economia locale problematica di Sheridan.
Allo stesso tempo la Riggs sapeva che la cancellazione dell’appuntamento avrebbe quasi certamente raffreddato l’opinione pubblica contro Sua
Cattiveria Reale in un momento in cui Cherry Moon aveva bisogno di tutto l’aiuto che poteva avere. ''I media l’avrebbero distrutto'', dice.
Dopo un momento di sbalordimento, si mise su una delle tre linee telefoniche che aveva installato nella sua stanza d’albergo e chiamò Rob Friedman, il
vicepresidente marketing cinematografico della Warner Bros che era nello stesso hotel. Svegliato da un sonno profondo andò nella sua stanza
''spettinato, grattandosi il petto dicendo, ''Cazzo!'' quindi informato della situazione prese il telefono e chiamò il manager di Prince.
''Steven, senti cosa devi fare. Prendi il tuo cliente, gli dici che andrà a prendere questa ragazza ''PER L’APPUNTAMENTO''.
Se non lo fa trascinerò la Warner Bros via di qui e tutti i nostri dollari della promozione andranno a casa. Vaffanculo!!! digli che deve andarla a prendere
per l’appuntamento o me ne vado domani mattina'', la Riggs ricorda che Friedman disse. (Friedman, che si è dimesso come copresidente da Lionsgate
Motion Picture Group a settembre, ha declinato un intervista su questa storia). ''Robbie rimase seduto per un minuto, quindi disse ''Come pensavo ora
me ne torno a letto'', e riattaccò.
''Prince la porterà al cinema, notte Robyn!''
1 luglio 1986: nel cottage dietro il caravan della madre la trasformazione della vincitrice del concorso era quasi completa.
I costumisti di Prince le avevano procurato un completo di seta bianco e nero disegnato in abbinamento alle decorazioni della festa dopo la prima un
grande aggiornamento per il guardaroba di K-Mart della Barber. La make-up artist dello staff Robyn Lynch si occupò del viso della ventenne.
E il parrucchiere personale di Prince Earl Jones gonfiò e riempì di lacca i riccioli della Barber stile anni 80. Lei cercò di non mordersi le unghie.
Con 15 minuti di ritardo, Prince saltò fuori dalla sua convertibile con un bouquet in mano, scavalcò una bassa recinzione intorno al caravan e bussò alla
porta della Barber. ''Ciao Mi chiamo Prince'' disse baciandole la mano teatralmente. ''Pronta a divertirti?''
Mentre il sole cominciava a tramontare su Bighorn National Forest, Sua Cattiveria Reale saltò nella Buick, mise un braccio attorno ad una Barber
imbambolata e partì per l’arteria commerciale principale della città. Per raggiungerla, la coppia si unì ad una processione di limousine, seguendo gli
zoccoli delle Equestri-Annettes, una squadra di nove cavallerizze vestite di rosso in abbinamento agli adesivi di MTV attaccati sul retro.
Prince fece del suo meglio per mitigare la stranezza della situazione, facendo battute in macchina, complimentandosi per lo scenario e chiedendo alla
Barber la sua stazione radio preferita. In quel preciso momento si sintonizzò, un DJ parlava di Under the Cherry Moon.
Prince voleva chiamarlo ma, naturalmente, in un’era pre-cellulare era impossibile.
Su Main Street un cartello che dava il benvenuto a Prince a Sheridan era stato ''tirato giù con un lazo'' e rubato, secondo la stampa locale. I membri dei
Revolution e i coprotagonisti di Cherry Moon Kristin Scott Thomas e Emmanuelle Sallet arrivarono alla prima in Packard e Chrysler vintage. Quando la
Barber e Prince arrivarono, si infilarono in un guanto di 2000 fans urlanti che si sollevavano dietro le barricate della polizia. Sul tappeto rosso, la coppia
si unì alla folla disordinata di celebrità tra cui Rosanna Arquette, il cantante di “Ghostbusters” Ray Parker Jr, la protagonista della pagina centrale di
Playboy Devin DeVasquez e Sheila E.
''Non potrebbe essere meglio!'' disse esaltata la Scott Thomas, allora 26 anni, senza la glaciale altezzosità su cui poi forgerà la sua carriera.
Con un trench di strass e un top a metà stomaco, Prince gestì il clamore senza problemi. ''Viola è tutto ciò che posso dire'', disse a un giornalista,
riprendendo la sua risposta riservata alle interviste. La Barber sembrava paralizzata dal clamore e quasi senza parole. Eppure, lo spettacolo televisivo
era perfetto.
La Riggs indossava un abito luccicante e si godette lo spettacolo seduta affianco a Friedman sul retro della limousine. Il manager dello studio diventò
inaspettatamente pensieroso, ''Ti fanno mai sentire male queste cose?'' ricorda la pubblicista che lui disse. ''Domani ce ne andremo tutti di quì e lei
tornerà a fare le pulizie in albergo''.
''Dissi Beh si sarà divertita. Ha avuto trucco e vestiti gratis'', la Riggs continua. ''Disse, stiamo usando la ragazza'' mi colpì.
Non l’avevo mai vista in questo modo''.
All’interno del Centennial Twin Theater dove l’eroina e musa di Prince Joni Mitchell si era infilata non notata dal reggimento della stampa mondiale il
padre del performer John L. Nelson si mescolò ai partecipanti e al contingente completo di manager di Hollywood con l’abbigliamento abbinato.
''Indossavamo tutti qualcosa di viola perchè eravamo tutti nella gloria di Purple Rain'', ricorda Canton.
Quando le luci si abbassarono Prince mise un braccio sulle spalle della Barber e giocò un pò con i suoi capelli durante il film.
Tutto sommato il volubile compositore di canzoni come ''Jack U Off'' e l’incestuosa ''Sister'' recitò alla perfezione il suo ruolo di Principe Azzurro,
comportandosi come un vero gentiluomo e mostrando un corteggiamento vecchio stile verso la Barber. ''Ero orgogliosa che lui la trattava con rispetto e
gentilezza'' dice la Krattinger.
Al momento in cui la Barber dovette presentare la star sul palco di MTV, più tardi aveva cominciato a chiamarlo ''il mio amico Prince''. E lui, a sua volta,
riprese il suo tipico comportamento civettuolo. Davanti alle telecamere, lo si vide sussurrare all’orecchio della Barber e ad un certo punto le prese
giocosamente la collana di perle finte dal collo, scambiandola più tardi con la sua collana d’oro con la croce e i suoi orecchini.
Alla fine del film un piccolo pubblico di sole 500 persone si diresse al Holiday Inn per la festa dove furono deliziati da un ricco buffet di gamberi, granchi,
roast beef e alcol senza limiti per non parlare di un concerto privato di Prince al suo top assoluto. Il dandy decadente riusciva a fare il tutto esaurito ai
suoi spettacoli ovunque nel mondo, in quella fase della sua carriera. Eppure qui si trovava in un’ambientazione da ballo della scuola, tra decorazioni di
palloncini bianchi e neri e stelle filanti argentate: un piccolo tornado di carisma su un piccolo palco portatile.
''Yee-haw!'' esclamò Prince al microfono. ''Bene cowboys, mettete le mani così''.
Indossando un completo stile anni 40 tutto bianco, cadde in spaccata e saltò sù come un giocattolo a molla. Davanti ad un pubblico che comprendeva
la casalinga di 35 anni che aveva preso la sua giacca all’aeroporto, Prince condusse i Revolution attraverso le prime hits tra cui ''Raspberry Beret'',
''Delirious'', ''Controversy'' e ''Purple Rain''.
MTV naturalmente riuscì ad amplificare lo spettacolo riducendo i limiti dello spazio da ballo. ''Fu stupido, perchè misero la band in alto, ma il soffitto era
alto solo 2.5 m'' ricordava a Billboard la tastierista/vocalist dei Revolution Lisa Coleman.
''La sua testa quasi colpiva il soffitto quando saltava sù e giù'' aggiunse il produttore di MTV Joe Davola.
Solo 45 minuti dopo, la musica era finita. Con tutta la pompa e la circostanza del loro arrivo, Prince e la Barber se ne andarono in auto separate: un
momento da Cenerentola a mezzanotte che le telecamere non ripresero.
Quasi immediatamente dopo, comunque la vena perfezionista del performer insieme alla sua repulsione per le intossicazioni in ogni forma sfociò in una
brutta discussione con la chitarrista/vocalist dei Revolution Wendy Melvoin. ''Quella sera ebbi un’enorme lite con Prince'' ricordava.
''Ero al bar a bere una birra con Joni Mitchell, un giornalista venne da me e il giorno dopo sui giornali c’era scritto: ''Wendy di Prince And The Revolution
risponde blah blah blah mentre ciuccia una Budweiser''.
Aggiunge la Coleman: ''Prince lo lesse e si arrabbiò. Era preoccupato, ''cosa succede se i ragazzi lo leggono e pensano che sia figo bere birra?''
A quel punto Prince stava per diventare la star popolarissima che anche le nonne amavano e sentiva che questo non calzava con quell’immagine.
Quindi multò Wendy, le trattenne la paga''.
Quella birra al Holiday Inn’s Brass Banjo Bar divenne l’inizio della fine della più famosa band di Prince.
Ad ottobre solo tre mesi dopo Sheridan licenziò la Melvoin e la Coleman, insieme al batterista Bobby Z. E i Revolution finirono.
Nel frattempo, il concorso Win a Date aveva fatto il suo corso dopo aver consumato e disorientato la gente del posto per più di una settimana.
''Non sarebbe stato lo stesso se fosse avvenuto in un posto più grande come diciamo Duluth, perchè davvero non si poteva rivoluzionare la città in quel
modo, Bobby Z disse allo Star and Tribune.
Esausta ma ancora carica di adrenalina dopo il concerto, la Riggs programmò di festeggiare fumando una canna enorme nella stanza della Krattinger,
sapendo che Prince era con Joni Mitchell in un’altra parte dell’hotel. ''Mi sono seduta sul letto e avevo cominciato a rollare quando bussarono alla porta''
ricorda la Riggs. ''Dico a Karen, ''cos’altro succede ora?'' ''Ho nascosto l’erba sotto il materasso”.
''C’era un piccolo corridoio prima di entrare nella stanza'', dice la Krattinger. ''Cerco di fare cenno a Robyn con gli occhi e punto il pollice senza che lui
mi veda. ''Uhm qualcuno è dietro di me!''
Come sapevamo entrambi, fumare sigarette poteva costarti il licenziamento ma la marijuana, agli occhi di Prince, era un peccato mortale.
''Karen gira l’angolo e gli occhi sono spalancati'' dice la Riggs. ''Dietro di lei c’è Prince! In un completo blu royal, una camicia panna e un cravattino blu
navy. Sto seduta sull’erba, a tre secondi dall’accenderla. Dico, ''Che succede?''
''Sono venuto solo perchè volevo ringraziarti hai fatto un lavoro eccellente'', ricorda che Prince disse ''Volevo ringraziarti dal profondo del cuore''.
Non potevo alzarmi perchè avevo l’erba sotto il sedere''.
La Riggs continua: ''Dico solo ''Grandioso!'' e lui mi bacia sulla guancia. Poi si gira sui tacchi e se ne torna nella hall. Guardai Karen tipo, ''Cosa cazzo
è!'' ''Ho lavorato per quest’uomo per tre anni e non l’avevo mai visto ringraziare nessuno'', dice la Krattinger says.
Prima di lasciare Sheridan, Prince offrì alla Barber e ad un amico di andarlo a vedere a Denver la sera seguente. Ma dopo aver assorbito le prime
recensioni di Under the Cherry Moon in particolare le dure critiche sulla sua performance il numeretto di Prince del Principe Azzurro non poteva più
continuare.
''Il suo film è anarchico, autoindulgente e monumentalmente ossessionato di sè'', disse un critico sul The Washington Post.
Entertainment Weekly fu ancora meno clemente: ''Ha atteggiamenti effeminati da seduttore, scorrazza per la Costa Azzurra in un abbigliamento che
avrebbe fatto vergognare Liberace e si concede la più melodrammatica scena di morte dai tempi del La Signora delle Camelie''.
''Si vedeva la sua delusione'', dice la Krattinger. ''Non era abituato''.
Questa favola finisce con la Barber nel backstage al Denver’s McNichols Arena, ancora vestita con il completo di seta bianco e nero della prima del film
cercando invano il suo appuntamento da sogno della sera precedente.
''Disse, se ne è andato?'' ''Sì se ne è andato”, ricorda la Riggs della loro conversazione.
''Volevo salutarlo'', disse la Barber. ''Beh è un po’ arrabbiato adesso'', rispose la Riggs. ''Questo è quanto''.
Secondo quelli vicini alla Barber la vincitrice del concorso era già inequivocabilmente cambiata dal tocco di Sua Cattiveria Reale. Per settimane la prima
rimase l’argomento della città. La Barber partecipò alla parata di un rodeo locale dove fu applaudita per tutta l’attenzione che aveva attratto e i soldi del
marketing Big Media a Sheridan. Amici e colleghi cominciarono a sottolineare la sua rinnovata sicurezza e fisicità. ''Non sarà più la stessa'', Helen
Austin, la sua capo allo Sheridan Center Motor Inn, disse allo Star Tribune. ''Prima era timida, gentile e solitaria. Ora è sempre fuori con tutti'',
La Riggs promise di tenersi in contatto e le due sono rimaste in contatto intermittente da allora.
Di ritorno a New York, l’efficienza della pubblicista a Win a Date fece guadagnare alla Riggs un aumento di 100$ alla settimana ed un titolo nuovo:
senior account executive. Soprattutto, la Riggs ottenne guadagni all’interno della Warner Bros C-suite.
''Sei stata molto in gamba sotto pressione e sempre puntuale'', Friedman le scrisse in una lettera il 3 luglio 1986 e mise in copia tutti i manager di
Prince. ''Sei stata un arrivo benaccetto nel team e puoi collaborare con noi di Warner quando vuoi''.
Al contrario l’idolo delle folle di Prince perì sotto la valanga di critiche negative. La produzione del film costò circa12 milioni di dollari, Cherry Moon
incassò 10 milioni di dollari al box office: un flop completo. A sua volta, l’artista si buttò nelle esibizioni e nelle registrazioni a partire da Hit N Run Parade
Tour del 1986 (il suo primo tour con la nuova band New Power Generation), portando a quello che alcuni fans considerano la sua opera più creativa: il
doppio album del 1987 Sign O’ The Times.
Alla fine la Barber tornò alla sua vita da classe operaia da cui era venuta. Tutt’oggi vive nello stesso caravan.
Quando Prince è morto lo scorso aprile, la Barber ha pianto spesso, ascoltando Purple Rain il suo album preferito guardando appassionatamente la
foto autografata con Sua maestà Viola nel 1986.
A quanto pare il risultato dell’essere regina per un giorno può durare tutta la vita.
Fonte:http://www.thedailybeast.com/articles/2017/03/05/when-prince-made-a-chambermaid-his-queen-for-a-day.html
(Miss Piggy)
00venerdì 14 aprile 2017 00:05
Ammazza kate,sei un mostro!
Grazie ragazzi, per ora me la son copiata, e leggerolla con calma...

Intanto ne approfitto per dire che il 21/04, per il maledetto anniversario, su Vh1 (canale 67 o 267) alle 21 trasmetteranno "Purple Rain" e, di seguito, un'altra cosa che non ricordo perchè ho visto lo spot una sola volta di striscio.

Sabato 22 invece, su Radio Capital, dalle 14 alle 16 trasmetteranno uno speciale. Maggiori info quando ribecco gli spot [SM=g27827] .
Destiny70
00venerdì 14 aprile 2017 09:31
Re:
(Miss Piggy), 14/04/2017 00.05:

Ammazza kate,sei un mostro!
Grazie ragazzi, per ora me la son copiata, e leggerolla con calma...

Intanto ne approfitto per dire che il 21/04, per il maledetto anniversario, su Vh1 (canale 67 o 267) alle 21 trasmetteranno "Purple Rain" e, di seguito, un'altra cosa che non ricordo perchè ho visto lo spot una sola volta di striscio.

Sabato 22 invece, su Radio Capital, dalle 14 alle 16 trasmetteranno uno speciale. Maggiori info quando ribecco gli spot [SM=g27827] .



Più che altro ci è voluto tempo perchè l'articolo è molto lungo e potevo tradurlo solo nei ritagli di tempo, però è molto carino il racconto.

Grazie delle info, finalmente posso rivedere Purple Rain. Mesi fa non me la sono sentita.
Dangerous89
00venerdì 14 aprile 2017 20:51
Re:
(Miss Piggy), 14/04/2017 00.05:

Ammazza kate,sei un mostro!
Grazie ragazzi, per ora me la son copiata, e leggerolla con calma...

Intanto ne approfitto per dire che il 21/04, per il maledetto anniversario, su Vh1 (canale 67 o 267) alle 21 trasmetteranno "Purple Rain" e, di seguito, un'altra cosa che non ricordo perchè ho visto lo spot una sola volta di striscio.

Sabato 22 invece, su Radio Capital, dalle 14 alle 16 trasmetteranno uno speciale. Maggiori info quando ribecco gli spot [SM=g27827] .



grazie a te del tuo commento e grazie ancora anche per i suggerimenti televisivi, peccato che VH1 io non lo veda, ho tivusat, però Radio Capital TV lo vedo su Sky, su Sky Radio c'è una radio dedicata tutto il mese a Prince



Dangerous89
00venerdì 14 aprile 2017 20:52
m.mixcloud.com/GINOFOXY/piano-a-microphone-princes-final-show-atlanta-0...
L'ULTIMO SHOW DI PRINCE
OGGI CADE L'ANNIVERSARIO, CHE IMMANE TRISTEZZA FIGURATEVI CHE NON SONO RIUSCITO ANCORA AD ASCOLTARLO MA PER CHI VORRÀ HO MESSO IL LINK PER ASCOLTARLO, BUON ASCOLTO E BUONA GIORNATA PURPLE
VI METTO ANCHE QUESTA RECENSIONE DEL CONCERTO
iloveuinme2003.forumcommunity.net/?t=59708181
Dangerous89
00venerdì 14 aprile 2017 20:52
Versione originale di Kiss
Fatta dalla band Mazarati
youtu.be/rP_um0428FA
Oggi Kiss nella versione di Prince sarebbe arrivata prima nella classifica americana dei singoli
www.dailymotion.com/video/x466qwy
Questa canzone fu Coverizzata da Tom Jones
youtu.be/yuH1XDtN4rE
Dangerous89
00venerdì 14 aprile 2017 20:56
A PAGINA 749 POST DEDICATO ALLA ULTIMA PERFORMANCE DAL VIVO DI PRINCE
CHE OGGI RICADE QUESTA TRISTE RICORRENZA, CON ALLEGATA UNA RECENSIONE DELLA SERATA, POI C'E ANCHE UN POST CON UNA TRADUZIONE DI UN BEL ARTICOLO DEL PERIODO DI PARADE E UNDER THE CHERRY MOON
Dangerous89
00domenica 16 aprile 2017 01:33
All'asta Yellow Cloud, la celebre chitarra gialla di Prince
www.estetica-mente.com/…/allasta-yellow-cloud…/10149/
Nuvola gialla, la chitarra di di Prince verrà battuta all'asta a fine giugno a Los Angeles, presso a Heritage Auctions di Beverly Hills.
Destiny70
00mercoledì 19 aprile 2017 19:33
Aggiornamento special su Vh1 il 21/4. Alle 20 ci saranno i migliori video di Prince e a seguire alle 22.50 trasmetteranno Purple Rain.

Nel frattempo ho trovato per caso un film TV appena pubblicato su youtube, sulla vita di Prince e purtroppo una ricostruzione del 21/04. Le immagini iniziali fanno abbastanza male [SM=g27813] [SM=g27813]

www.youtube.com/watch?v=4tgmi81Hoac
Dangerous89
00mercoledì 19 aprile 2017 20:46
NEL LINK C'E ANCHE UN SERVIZIO A RIGUARDO DI TGCOM24
www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/prince-a-un-anno-dalla-morte-esce-un-ep-osteggiato-dagli-eredi_3067475-20170...
Il 21 aprile arriva "Deliverance" con sei brani inediti scritti fra il 2006 e il 2008
LINK PER ASCOLTARE L'INTERO EP
www.mixcloud.com/CanEyePlayWithU/deliverance-this-is-not-r...
Vogliono fare causa a questo ingengere del suono che a voluto rilasciare su Amazon Itunes questo EP di tracce inedite
kstp.com/news/prince-estate-lawsuit-engineer-unpublished-tracks/...
INFO A RIGUARDO:http://www.princevault.com/index.php?title=Deliverance

EDIT:L'Estate a vinto la causa contro questo ingegnere del suono che a messo in vendita su ITunes ecc...
queste sei canzoni inedite
m.tmz.com/2017/04/19/prince-estate-restraining-order-album-deli...
Dangerous89
00mercoledì 19 aprile 2017 20:53
Io non so perche quelli di Mediaset quando parlano di Prince devono chiamarlo Re del Pop mah....
Tralasciando questa cosa la canzone be mi piace e non c'e miglior regalo come questo in questo triste periodo, oltretutto ci sono anche altre 5 canzoni inedite, chi sa quante chicche ci aspettano ancora Wow.
Kate70 non guardare quella porcheria, oltretutto da quanto ho letto su FB non e fatto bene, non ho guardato neppure il trailer fino in fondo figuriamoci il film
Destiny70
00mercoledì 19 aprile 2017 22:46
Dangerous89, 19/04/2017 20.56:

Kate70 non guardare quella porcheria, oltretutto da quanto ho letto su FB non e fatto bene, non ho guardato neppure il trailer fino in fondo figuriamoci il film



A me sembrava fatto bene, ci sono spezzoni originali di sue interviste e suoi collaboratori che parlano. Inoltre l'attore è somigliantissimo, anche nelle espressioni, diversamente dai vari pseudoimpersonatori di MJ che sembrano solo delle caricature.
Dangerous89
00giovedì 20 aprile 2017 18:22
Rivelata la tracklist ufficiale della edizione speciale di Purple Rain che uscirà a giugno
blog.thecurrent.org/2017/04/purple-rain-deluxe-edition-tracklist-revealed-including-never-before-heard-rec...
Dangerous89
00venerdì 21 aprile 2017 18:58
Prince
D.M.S.R
www.youtube.com/watch?v=gSZYlv0gma8
INFO:http://www.princevault.com/index.php?title=D.M.S.R.)
È UNA DELLE MIE CANZONI PREFERITE IN ASSOLUTO SPECIALMENTE IN VERSIONE LIVE COME IN QUESTO CASO PRESA DA UNA ESIBIZIONE DEL 2011 IN FRANCIA, VOGLIO RICORDARE PRINCE ANCHE PER IL SUO LATO FESTOSO E COINVOLGENTE CHE SOLO LUI AVEVA CON IL PUBBLICO, PRINCE SEI VERAMENTE UNICO E TI VOGLIO TANTO BENE OVUNQUE TU SIA SEI SEMPRE CON ME LO SENTO
Dangerous89
00sabato 22 aprile 2017 13:24
OGGI VENIVA RILASCIATO
AROUND THE WORLD IN A DAY
LINK PER ASCOLTARLO
open.spotify.com/album/5FbrTPPlaNSOsChhKUZxcu
INFO A RIGUARDO:http://www.princevault.com/index.php?title=Album:_Around_The_World_In_A_Day
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