Keep the faith, 17/09/2010 9.42:
Io la mia parola la mantengo, e appena avrò un'oretta di tempo mi cimenterò, tuttavia, la tua non è la recensione di un album, sebbene sia godibile e ben scritta, a proposito complimenti.
PER ANTONELLA: Se Aspetti che Mark recensisca qua facciamo notte, deve prima digerire la discografia, e temo ci vorranno mesi, invece tu che sei così brava ed appassionata, potresti, nelle more, deliziarci ancora un pochino con il tuo sapere.
Spero di leggerti presto!!!
Ma siete proprio dei gigibagigi, eh?!
Allora, non che mi avanzi molto tempo ma ieri sera, facciamo pure ieri notte, mi sarei perfino ascoltato tutto dangerous.
Ma qui non voglio parlare di dangerous, qui ti dico solo che sono molto perplesso e che spero di modificare l'atteggiamento col tempo, tempo che appunto intendo prendermi. Vorrei parlare dei dischi che STO realmente ascoltando ma sono indietro con le mail ad amici che abitano al di là dell'oceano quindi sono indietro anche con ciò.
Ad ogni modo ci sono dei lati negativi e positivi in dangerous, cosa che ho riscontrato e che corrisponde del resto all'idea che ho di MJ, ovvero MJ sa fare le cose...che sa fare, il pop di classifica, MJ è molto bravo...nella canzone di mero intrattenimento, ho qualche perplessità in una sorta di produzione artistica di elevato contenuto.
Del resto, dangerous è stato creato in un momento abbastanza critico per la musica pop.
E qui tornerei a dire quello che penso da tempo, ovvero (e lo dicevo un anno o due prima della morte, almeno datemi atto della mia strana coerenza) che MJ doveva lasciare questa musica e fare una musica completamente diversa, abbandonando completamente le ambizioni di classifica.
Poi comunque, lui quando gli dai il pezzo ci fa del suo meglio ed asoltarlo è un piacere, ha la verve dei grandi del pop, ma il voto finale lo dai alla musica, mica alla singola qualità.
E anzi, adesso che ci sono, dico questo.
Sai quale è l'attività preliminare di una critica, di una recensione, eccetera?
Stabilire a priori quali sono i criteri di valutazione, almeno, io non sono un tecnico, ma credo si faccia così. Credo che i professori facciano così.
I miei sono pochi ma ovviamente un po' rigidi. Di che si tratta, come è declinato il genere, c'è qualcosa di nuovo, che complessità c'è e via dicendo. E passano sopra e prescindono al "piacere" da ascolto. Quel piacere "immediato", almeno.
Cioè, in altri termini, se il ritornello di un pezzo è simpatico, posso canticchiarla 1 minuto dopo. Ma se si tratta di una musica declinata in modo grossolano, come fosse chessò un libro di Faletti oppure vabbè, qui tralascio, allora posso anche canticchiarla per qualche giorno, ma in ogni caso il voto di giudizio che è parametrato a tutta la musica, da Mozart a Gigliola Cinquetti, non è altissimo.
Vabbè, finisco qui per ora. Cercherò di farmelo piacere, che altro posso dire?
[Modificato da (MarkLanegan) 18/09/2010 10:41]