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[FAN FICTION] » Tʀᴜe coᴌoʀs . Terminata: 25 capitoli. Rating: arancione

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2013 20:27
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23/03/2010 20:32
 
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Re: Re:
marty.jackson, 23/03/2010 20.21:




siiii!!! [SM=x47990] [SM=x47990]
kmq marty in quella sezione si sta raccogliendo tutto il materiale a favore dell'innocenza di michael e le sue opere umanitarie.per ora possono accedere solo i moderatori perchè devono organizzare e sistemare tutto il materiale, ma fra poco sarà accessibile a tutti [SM=g27828]




Uhhh, ma che bello ! Quando sarà possibile leggerò tutto ;D Grazie mille Martììì [SM=x47938]

Alter Bridge O2.12.10

23/03/2010 20:40
 
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Re: Re: Re:
(martiii), 23/03/2010 20.32:




Uhhh, ma che bello ! Quando sarà possibile leggerò tutto ;D Grazie mille Martììì [SM=x47938]




prego!! [SM=g27822]

If you wanna make the world a better place take a look in yourself than make a change~Michael Jackson

'Cause nothin' lasts forever and we both know hearts can change and it's hard to hold a candle in the cold November rain~Guns n' Roses

Remember yesterday walking hand in hand love letters in the sand I remember you~Skid Row

I'm just the pieces of the man I used to be,too many bitter tears are raining down on me~Queen

And I will love you, baby Always and I'll be there forever and a day always~Bon Jovi

Come as you are,as you were,as I want you to be as a friend,as a friend,as an old enemy~Nirvana

Rock ’n’ roll ain’t noise pollution Rock ’n’ roll ain’t gonna die~ACϟDC

There's a lady who's sure all that glitters is gold and she's buying a stairway to heaven~Led Zeppelin
23/03/2010 21:12
 
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● Ͼapitolo Cinque





-Eva-


Avvertii un bruciore agli occhi, cercai di muovermi e una fitta al collo mi fece uscire un gemito dalla bocca
"Ahh"
Socchiusi le palpebre e diventai paonazza per la situazione. Ero stesa sul divano e poggiavo la testa sulle cosce di Michael che si era addormentato anche lui poggiando il capo sul bracciolo del divano. Aveva una mano posata sulla mia pancia, era così calda. Mi sentivo tranquilla con lui, ero stata bene ieri. Avevamo passato la notte a guardare cartoni e a scherzare con i cuscini, come due veri bimbi, non mi ero mai divertita così tanto.
"Buongiorno"
Sentii improvvisamente il suono flebile della sua voce, e vedevo che mi guardava, ancora un pò intontito. Diventai improvvisamente ancora più rossa di quanto già non lo fossi.
"Buongiorno anche a te"
Con un sorriso cercai di camuffare l'imbarazzo, e lui ricambio. Porse delicatamente la sua mano, che si allontanò dalla mia pancia, ed arrivò sino al mio viso. Un tocco delicato, dolce, quasi impercettibile mi sfiorò la guancia. Vedevo i suoi occhi guardarmi, fissarmi, e quell'istante parve durare un'ora. Mi persi ancora una volta in quel suo sguardo così intenso, e poi mi alzai dalle sue gambe. I nostri sguardi si incontrarono di nuovo, questa volta più vicini. Potevo percepire il lento ritmo del suo respiro sulla mia pelle. Mi passò la mano dietro la nuca e i brividi non tardarono a farsi percepire ancora una volta. Non smetteva di guardarmi impassibile, ma questa volta abbassai gli occhi, maledetto imbarazzo. Lo sentii avvicinarsi sempre di più al mio volto, una distanza troppo pericolosa, e il mio cuore stava scoppiando dentro me. Cosa mi stava prendendo? Percepii il suo naso sfiorare il mio e lentamente le sue labbra si poggiarono sulla mia fronte, umide, delicate. Mi rivolse un ultimo sguardo e si alzò dal divano, lasciandomi lì, nelle mie domande. Rimasi immobile per qualche minuto rivivendo per un momento quegli istanti prima con lui. Cosa poteva significare? Perchè mi continuava a guardare in quel modo? Perchè il mio cuore batteva così forte solo percependo lo sfiorare della sua mano nella mia?
Lasciai su quel divano tutte le mie domande e seguii la strada che aveva percorso Michael.
Erano le 16:00 del pomeriggio, avevamo dormito fino a quell'ora? Cavoli. Scesi sotto e ritrovai Michael e Janet, sommersi da mille buste

"Eccola qua la principessa" Mi disse Janet facendomi segno di avvicinarmi "Ce l'avete fatta a svegliarvi voi due eh?! Sono salita e dormivate come due ghiri"
Diventai un peperone, come al solito, e Michael vedendomi rise di gusto
"Comuuuunque mia cara Eva, sono appena tornata da una giornata di shopping. Ti ho comprato tantissimi vestiti. Da pantaloncini da calcio a jeans, da gonne a vestiti eleganti, da converse a tacchi vertiginosi"
Disse ancora mostrando le mille buste
"Janet, non dovevi, mi bastavano qualche paio di pantaloni, così è troppo!"
"Ma scherzi?! Susu saliamo sopra a provarci questi nuovi acquisti"

Mi trascinò per una mano fino alla sua camera sopra sotto lo sguardo divertito di Michael

"Allora, iniziamo con questi jeans, vedi se la taglia va bene, io credo di si"
Mi sfilai la tuta e mi provai quei jeans uno dopo l'altro
"Perfetti Jan, azzeccatissimi! Sono belli grazie"
"Ma ancora con questi grazie! Tieni ti porto tutto il resto, provalo. Vai a farti una doccia, infilati qualcosina e scendi sotto"
Mi disse uscendo dalla stanza "Ancora dobbiamo pranzare! A casa Jackson non ci sono orari"

Avevo trascorso il pomeriggio in quella casa, troppo grande per una persona da sola. Michael aveva detto che era in studio per delle prove, e Janet al solito corso di ballo, ma mi aveva confessato che si sarebbe vista col suo ragazzo. Nemmeno sarebbe tornata a dormire, improvvisando di stare a casa da una compagna del suo corso. Spero solo che non si caccerà nei guai. Che peste quella ragazza! Ne approfittai per perlustrare la casa che mi era ancora sconosciuta. Era davvero enorme, ed era arredata con uno stile di mobili particolari, ma non di cattivo gusto. Per una come me abituata a un semplice appartamento quella era una vera e propria reggia. Uscii in giardino, illuminato ancora dal poco sole che stava per andare a farsi un pisolino. C'erano mille tipi di piante, tutte diverse tra loro. Lo spettacolo era davvero eccezionale, tutti colori diversi, forme e profumi intrecciarsi tra loro. Presi un tulipano arancione, staccandolo dalle proprie radici, e lo portai con me odorandolo per il giro di perlustrazione del giardino. Dietro la casa, in un posto più isolato, c'era una piscina con tanto di trampolino. Peccato per l'aria fresca, sennò un bel bagnetto ci stava. Rientrai in casa che ormai il sole aveva lasciato posto a uno spicchio di luna in quel cielo ancora azzurrino. Erano le 20:30 e lo stomaco iniziava a brontolare. Mi buttai sul divano per cominciare a fare una nuotata nei miei pensieri e metterli un po' in ordine, ma proprio in quell'istante qualcuno chiuse la porta
"C'è qualcuno?"
La voce di Michael mi arrivò chiara all'udito e subito mi alzai avviandomi verso di lui
"Si signor Jackson, presente"
Ironizzai alzando la mano, stile appello della scuola. Il suo volto si sciolse in un riso
"Ma Janet?"
"Janet oggi aveva quel corso di ballo e.. e.. dopo restava a dormire a casa di una compagna.."
La mia faccia doveva essere poco convincente perchè Michael mi guardava strano, con aria interrogativa
"Capito, è uscita di nuovo con quel ragazzo vero?"
Ecco, sempre la solita combina guai, ma porca miseria Eva
"Ma no no..è che.." Mi guardava divertito con un sopracciglio alzato vedendomi in difficoltà "Si, è andata con quel ragazzo"
Mi arresi
"Ah, come al solito" disse stranito "Hai già cenato?"
"Io?"
Eh no chissà chi, siete solo voi due! Svegliati Evaaaa "Ehm..no ancora no"
"Dai allora usciamo e andiamo a mangiare qualcosa, ti va?"
Come rinunciare a quel sorriso?
"Certo Michael! Ma non ti riconosceranno in giro? Non voglio che sarai costretto a subire bagni di folla"
"Oh, nono. Cercherò di camuffarmi in qualche modo, non preoccuparti" Mi rassicurò "Vai a metterti qualcosa, io intanto provvedo a come fare"
Bhè in effetti non è che potevo andare in giro con lui con una tutina addosso. Cercai tra le mille buste che Jan aveva riportato e optai per un tranquillo jeans attillato e stretto, con un paio di converse a stivaletto nere. Una magliettina scollata a V bianca e un gilet stile cameriere nero sopra. Finito di vestirmi mi precipitai in bagno per dare una sistemata ai capelli. Una lieve pettinata per ammorbidirli e li lasciai lisci dritti giù sulla schiena. Trucco? Mmmh, non ero solita truccarmi per andare a cena fuori, ma quella credo che fosse una buona occasione per iniziare a farlo. Frugai nella borsetta dei trucchi di Jan dentro un mobiletto nel bagno e presi l'eyeliner. Un pò di mascara, ed uscii avviandomi per scendere le scale.

-Michael-


Questa barbetta e questi baffetti mi davano un'aria troppo buffa. Mi facevo ridere da solo. Vabè che importa. Un cappello calato sugli occhi e chi mi avrebbe riconosciuto? Ah boh, spero nessuno. Speriamo che un po' di liberta ogni tanto possa godermela anch'io. La vidi scendere dalle scale con passo felpato. Jeans chiari dentro lo stivaletto della converse nero, magliettina aderente con una scollatura che le metteva in risalto il seno abbondante e un gilet nero sopra. Era proprio bella. Arrossii a quel pensiero e abbassai un po' la testa.
"Sei troppo buffo Michael, con quel cappellino e la barba" Rise accarezzando i miei baffetti "Dove andremo questa sera?"
"In giro, ci sei mai stata qui?"
"No, mai! Mi piacerebbe vedere un po' com'è questo pezzo d'America "
"Agli ordini signorina, venga, accomodiamoci in macchina"

ironizzai
La presi sotto braccio e l'accompagnai verso la macchina che George aveva preparato. Non una limousine, avrebbe dato troppo nell'occhio, ma una semplice macchina nera. Parcheggiammo in un fast food e Eva scese a prendere qualche pezzo di pizza, poichè quella sera avremmo mangiato alla svelta. Tornò con un piatto fumante in macchina e mi porse una bella margherita calda calda
"Attento che scotta" Testardo come ero la provai lo stesso e ovviamente mi bruciai la lingua, lei rise " Te l'avevo detto"
Dopo un po' incominciammo a mangiare e prima ancora che finissimo George ci disse che potevamo scendere.
Non c'eravamo molto allontanati da casa, c'eravamo solo diretti verso il centro. La vedevo tenere la sua pizza in mano e con il nasino all'insù ammirare quei grattacieli quasi sfiorare il cielo
"Chissà cosa si prova a stare lassù, in cima a quel palazzo, e guardare tutto dall'alto"
Disse spostando lo sguardo verso me intento a finire la pizza
"Allora un giorno ci andremo "
Due guardie del corpo in borghese erano poco distanti da noi e controllavano ogni tanto che non ci fosse pericolo pericoli in giro.
"Vieni andiamo"
le porsi il mio braccio e lei ci incastrò il suo. Le vedevo gli occhi curiosi vagare per quelle sagome della città nuove, intenta anche ad ascoltare me che le facevo da guida turistica. Dopo un lungo passeggiare ci fermammo davanti ad un negozio tutto rosa pieno stracolmo di tutti i dolci possibili e immaginabili. La guardai in cerca di una risposta nei suoi occhi
"Entriamo?"
Dicemmo all'unisono e scoppiammo in una fragorosa risata. Entrammo e un suono di un capanello avvisò la commessa che era entrato qualcuno
"Buonasera signori"
La vedevo guardarmi sospettosa, così abbassai ancora di più la visiera del mio cappello per evitare inconvenienti. Mi diressi verso Eva che stava perlustrando con occhi sognanti quell'enorme negozio
"Michael, ti prego dimmi che ti piace lo zucchero filato"
"E me lo chiedi?" Mi rivolsi poi alla commessa "Mi scusi, due stecche di zucchero filato per favore"
"Bianchi o rosa?"
"Per me rosa"

Mi disse avvicinandosi e stringendo il suo braccio intorno al mio, finalmente aveva incominciato a prendere confidenza
"Allora uno bianco e uno rosa"
La signora ci consegnò gentilmente le stecchette e dopo aver pagato uscimmo fuori. La vedevo girarsi tra le mani quella stecchetta piena di zucchero per strapparne un pezzetto con la bocca, ed io feci lo stesso. Dopo ancora qualche passo..
" Michael, possiamo metterci a sedere? Mi fanno male i piedi"
Mi disse con ancora con lo zucchero in bocca
"Ci sediamo in un bar?"
"No, andiamo in un posto tranquillo, dove non ti potrebbero vedere"

"Si vieni, proprio qua vicino c'è un parco e a quest'ora non ci sarà più nessuno"

-Eva-


Mi prese per mano e, intenti ancora a mangiare lo zucchero, come due bambini, entrammo in questo parco.
"Vieni sediamoci laggiù su quella panchina"
Mentre stavo per sedermi Michael buttò il suo bastoncino in un cestino, per poi sedersi al mio fianco. Continuavo a gustarmi il poco che era rimasto e sentivo lo sguardo di Michael osservare ogni movimento della mia bocca su quella nuvola dolce. Sentivo il suo corpo avvicinarsi al mio sfiorando la mia coscia con la sua. Presi con le mani un pezzetto di zucchero e glielo porsi, verso la sua bocca, che lui non esitò a spalancare accogliendo quel piccolo concentrato di dolcezza. Finii di mangiare il tutto e mi voltai verso di lui, che non aveva smesso nemmeno un secondo di fissarmi, e notai il suo viso a un'insolita vicinanza. Gli sfilai il cappello in modo che i suoi riccioli caddero sulle sue spalle e gli tolsi la barbetta finta, ora andava decisamente meglio.
"Ferma.Hai un pezzetto di zucchero qui"
La sua voce era carica di un non sò cosa, diversa dalla solita voce flebile e candida. Mi mise il suo palmo dietro la mia nuca avvicinando il suo volto al mio, sempre più, ed ancora brividi. Poi posò due dita delicatamente sul bordo delle mie labbra, raccogliendovi residui di dolcezza. Non si staccò subito, ma restò qualche secondo così, ed io immersa in strane e nuove sensazioni generate solo da quel timido tocco, ero immobile a fissarlo. Con l'altra mano mi prese da sotto le ginocchia e con delicatezza mi posò sopra le sue gambe mentre non staccava gli occhi dai miei. Iniziai a tremare come una foglia e credo che lui se ne accorse perchè si sfilò la sua giacca e me la porse
"Metti questa, hai freddo?"
Annuii senza essere capace di emettere alcun suono. Mi poggiò la sua giacca sulle spalle ed il suo odore invase i miei polmoni. Un odore dolce, estremamente dolce. Un odore mai sentito prima, assolutamente buono. Aveva una luce diversa negli occhi quella sera, non sembrava più un bambino adesso, dimostrava semplicemente la sua età, ed io appoggiai la mia testa nell'incavo tra il suo volto e la sua spalla, ed ancora il suo forte sapore mi pervase. Mi stringeva mentre guardava il cielo farsi scuro, ma io non ebbi il coraggio di aprire gli occhi, stavo bene così, riscaldata dal suo calore e addolcita dal suo odore. Sarei rimasta lì per sempre se non fosse stato per
"Driiin Driiiin Driiin"
Feci un piccolo salto per lo spavento e scesi dalle sue gambe mentre lui frugava tra le tasche in cerca del telefono. Era stato un po' come risvegliarsi da un sogno, un sogno bellissimo, quando assapori un po' quell'amarezza perchè è finito e godi ancora un po' per aver vissuto quei momenti di piccola felicità.
"....Si, si, ok, ora torniamo"
Si alzò anche lui, e dal suo viso potei scorgere una certa aria scocciata
"Che è successo Mike?"
Domandai
"Ah, no no niente Eva, era solo Janet che chiedeva di tornare a casa perchè non le và di stare sola.. Dai andiamo"
Mi prese ancora la mano, ma questa volta non fu come le altre, non la prese semplicemente come fanno i bambini, ma intrecciò le sue dita alle mie, quasi per sentire più contatto, per tenermi più stretta. Ed io mi persi ancora in piccole emozioni mai provate prima.
Per tutto il viaggio non dissi una parola, tant'ero immersa nei miei pensieri. Avevo paura, come poteva solo con un tocco delicato farmi provare quel concentrato di forti emozioni? Non mi era mai successo prima e questa cosa mi iniziava a spaventare. - Ma..Non è che mi sto.. NO! Non lo devi nemmeno pensare Eva. Ma come ti viene in mente ad innamorarti di lui?! Così lontano dalla tua persona. Lui è una star planetaria, un uomo di successo, un ragazzo che frequenta un mondo troppo lontano dal tuo. Siete posti su due pianeti completamente diversi. No, ma non centra niente che siete molto simili per alcuni aspetti, non farti abbindolare da queste cose. Non lasciarti sopraffarre dalle emozioni che ti regala con poco, magari lui lo fa con naturalezza e per te sembrano tutto, magari lo fa perchè adesso ha voglia di farlo non perchè prova quello che provi anche tu. Ti prego Eva, non ti incasinare anche in amore, non credi di essere abbastanza piena di guai ? - Ancora quella vocina dentro di me, credo era una specie di coscienza. Fino ad adesso mi aveva aiutato e credo di doverle dare ascolto, aveva fatto sempre tutto per il mio bene, ed ha ragione. Mi sto solamente incasinando così. Amici poteva andare, ma adesso cos'era quello che iniziava a crescere dentro me? Dovevo fermare questo sentimento al più presto prima che potrebbe essere troppo tardi.
Ero poggiata con la testa contro il finestrino guardando fuori e una lacrima mi rigò il viso. Cancellai immediatamente la sua traiettoria dalle mie guance sperando che lui non se ne fosse accorto. Dovevo smetterla, adesso.
Appena arrivati Mike scese e mi aprì lo sportello. Non lo guardai nemmeno in faccia e tenni lo sguardo sempre verso il basso. Mentre ci dirigevamo verso l'entrata della casa mi prese la mano intrecciando ancora una volta le sue dita con le mie provocandomi un brivido inaspettato lungo il braccio. Ma questa volta sfilai bruscamente la mia mano dalla sua presa e continuando a guardare a terra accellerai il passo andando verso la porta aperta. Sentivo il suo sguardo strano guardarmi mentre sgusciavo all'interno senza dire una parola, scappando da lui. Salutai Jan con un bacio
"Io salgo, non mi sento molto bene, a domani!"
Salii gli scalini due a due, molto probabilmente non ero stata molto convincente nell'esprimere il mio malessere.
Mi infilai in doccia e in cinque minuti ero già sotto le coperte sperando che così sarei potuta sfuggire a quel qualcosa di grande che stava prendendo forma dentro me. Da adesso dovevo cercare di evitarlo. Penserà che sono una maleducata, lo so, ma come faccio?! Dio Santo Eva, proprio tutte a te eh

-Michael-


"Michael cos'ha Eva?" Janet mi guardava curiosa "Le è successo qualcosa? Mi ha detto di non sentirsi bene, ma aveva l'aria di una che non la racconta giusta"
Me lo chiedevo anch'io cos'aveva fatto. All'improvviso si era persa nei suoi pensieri e mi aveva evitato, dopo..dopo quel piccolo contatto tra noi al parco, dopo che l'avevo semplicemente fatta sedere sulle mie gambe. Avevo sbagliato qualcosa? Cavolo Michael, mai una dritta te ne và. Era stata una serata meravigliosa e sarebbe potuta finire ancora meglio, ma non so cosa le era preso. In auto si era chiusa in se stessa e credo di averla vista piangere, poi appena arrivati era sgusciata via dalla mia presa entrando in casa.
"Non lo so Jan, forse sta davvero poco bene"
Evidentemente non avevo avuto nemmeno io l'aria convincente
"Dai Mike, sputa il rospo, cos'è successo tra voi?" Colpito e affondato " Che credi che non riconosco quando mio fratello mente?! Dai racconta, lo sai che di me ti puoi fidare"
Ci mettemmo sul divano e le spiegai in breve quello che era accaduto tra me e Eva in questi ultimi due giorni
"Mmmmh, solito comportamento di una ragazza che ha paura di innamorarsi, ha paura che le sue sensazioni non siano corrisposte e ha paura quindi di soffrire"" Non ci avevo minimamente pensato "Tu Mike cosa hai dentro nei suoi confronti? Perchè stai facendo tutto questo con lei? Provi davvero vere emozioni oppure è solo una storiella che quando lei se ne andrà chi si è visto si è visto?"
Ma come poteva pensare queste cose, io non facevo mai questo genere di cattiverie verso qualcuno, è che non lo sapevo nemmeno io cosa avevo dentro. Quando stavo con lei vedevo solo lei e tutto veniva così spontaneo e naturale..
"No Jan, ma come ti viene in mente?! Sono un ragazzo che fa queste cose secondo te? E' che non riesco a comprendere bene quello che ho dentro, non avevo mai provato niente di simile prima capisci? Quando sto con lei tutto quello che faccio mi viene naturale, e la vergogna a volte sembra proprio che non faccia parte di me. Nonostante sia spesso impacciato con le donne, con lei è diverso, mi sento intraprendente e sicuro di me, mi sento capito e ascoltato. Non lo so Jan, io non le farei mai del male, e ci sono rimasto di stucco quando lei mi ha ignorato. Cosa devo fare?"
"Innanzitutto chiarisciti le idee Mike, devi mettere in chiaro per bene cosa provi, non sopravvalutare o sottovalutare i tuoi sentimenti, ci sono in gioco anche quelli di Eva. Poi vedi come si comporta lei nei prossimi giorni e eventualmente le parli"
"Ok Jan, vedrò cosa fare! Ahhh, ma come mai sei così saggia in questo campo?! Non sarà per caso che sei innamorata tuu?!"
La feci diventare rossa con quella mia esclamazione e mi buttai sopra di lei facendole solletico
"Ahh basta Mikee ti pregooo"
"Ahahah no no Jan mi devo vendicare per tutte le volte che mi fai i tuoi agguati di solletico!"
"Ahhhhh, okok mi arrendooo."
Mi stava implorando di smettere "Hai vinto hai vintooo"
"Ohh, adesso posso andare a dormire più soddisfatto" Le dissi scendendo dal divano "Buonanotte sorellina, grazie! Ti voglio bene"
Mi diressi verso il nostro piano, ad attendermi c'era una bella doccia calda per riordinare un po' il cassetto delle idee e il cassetto dei sentimenti. Era il momento di fare chiarezza a quel caos che mi balenava dentro..




Alter Bridge O2.12.10

23/03/2010 21:38
 
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mamma mia martììì bellissimo questo capitolo!!!! 6 troppo brava!!!

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23/03/2010 21:56
 
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bellissimo!!!forza ragazzi, schiaritevi bene le idee...==)

23/03/2010 23:01
 
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Bellissimo capitolo!...BRAVISSIMA!...un bacione!...
23/03/2010 23:08
 
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Grazieee, anche se questo capitolo non mi è proprio piaciuto come l'ho steso T_T spero vi sia piaciuto lo stessoo ;D

Alter Bridge O2.12.10

23/03/2010 23:15
 
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brava continua cosi
23/03/2010 23:38
 
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Re:
(martiii), 23/03/2010 23.08:

Grazieee, anche se questo capitolo non mi è proprio piaciuto come l'ho steso T_T spero vi sia piaciuto lo stessoo ;D




Ma cosa dici???????E' davvero fantastico!!!!!
Mi è piaciuto moltissimo,spero continuerai al più presto,non so se ce la faccio ad attendere!!!!
P.S:Le scene del risveglio e del parco le hai descritte meravigliosamente [SM=x47932] [SM=x47932] bravaaaaa!!!
24/03/2010 00:10
 
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Re: Re:
Anto (girl on the line), 23/03/2010 23.38:




Ma cosa dici???????E' davvero fantastico!!!!!
Mi è piaciuto moltissimo,spero continuerai al più presto,non so se ce la faccio ad attendere!!!!
P.S:Le scene del risveglio e del parco le hai descritte meravigliosamente [SM=x47932] [SM=x47932] bravaaaaa!!!



Ooh Anto *-* sei davvero troppo gentile [SM=g27817] . Rimango sempre dell'idea che purtroppo non mi è piaciuto per nulla, poi si sa anche che il mio organismo non comprende la parola 'autostima' xD. Spero comunque che non ti abbia annoiata. Salvo eventuali imprevisti e gita con la school, aggiornerò presto. [SM=x47938] grazie ancora

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