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[FAN FICTION] » Tʀᴜe coᴌoʀs . Terminata: 25 capitoli. Rating: arancione

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2013 20:27
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19/03/2010 13:46
 
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Bellissimo!!
19/03/2010 20:07
 
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● Ͼapitolo Quattro






-Eva-


La sera seguente ricevetti la notizia della mia convocazione come capitano per la Nazionale.
Lacrime copiose scendevano dai miei occhi, ma erano lacrime diverse dalle precedenti. Lo si poteva notare dal colore, dalla scintilla che brillava quando ognuna di esse solcava il mio viso cercando di raggiungere la sua meta. Erano profumate, di un profumo che sa di tutto e niente, ma che riconosceresti a migliaia di kilometri di distanza. Ma cos'avevano di tanto diverso quelle lacrime dalle altre, potreste chiedermi ? La risposta era la più semplice di tutte. Erano lacrime di felicità. Felicità, una parola che nella mia breve vita finora mi aveva toccato poche volte, ma mi aveva portato in alto, ai livelli più irragiungibili. Ma a tanta gioia si contraponeva un dolore immenso, che spesso mi offuscava la vista, mi faceva tremare il cuore. Tutta quella sofferenza si opponeva a cotanta felicità, e nessuna prevaleva sulle altre. Mi ritornavano in mente le lezioni di fisica del mio strambo professore e le sue leggi vettoriali -Se su un corpo agiscono due forze uguali e contrarie, la forza risultante è uguale a 0, così come 0 è l'accelerazione- . Quel corpo preso in considerazione ero io e ad opporsi c'erano felicità e dolore. Erano pari, esattamente di uguale intensità, perciò nessuna riusciva a prevalere sull'altra, tanto da far pendere il cuore da una delle due parti.


Non ricordavo di aver fatto una cena così divertente da non so quanto tempo. Avevo raccontato ai due fratellini le mie avventure e le mie figuracce, facendoli crepare dalle risate per tutta la sera. Non credevo di essere così divertente, forse dovrei ricredermi. Dopo che la domestica aveva messo tutto a posto Jan andò subito a dormire, dicendo che domani avrebbe avuto molto da fare, lasciando me e Michael soli, immersi nel più totale imbarazzo
"Ehm, vuoi andare a dormire anche tu Eva?"
La sua voce mi arrivò all'orecchio incomprensibile per quanto era bassa e impercettibile
"Eh?"
Lo vidi arrossire anche, così riprese a parlare, questa volta normalmente
"No, chiedevo se eri stanca.."
Aveva un'aria vaga in volto, e si passava una mano dietro la nuca, un evidente segno di disagio
"Oh, ma scherzi? Ho dormito tutto il pomeriggio! Adesso solo pensare a dormire mi fa venir la nausea"
Rise così spostai lo sguardo verso la finestra, dove ancora si intravedeva una luna piena bianchissima, così mi avvicinai
"Guarda, non è una meraviglia? Non c'è cosa più bella per me poter osservare tale splendore, luna, stelle, luci chiare su sfondo buio, cielo infinito. Tutto in perfetta armonia, quel Dio lassù deve essere qualcosa di straordinario."
Pensai ad alta voce, rendendo partecipe anche Michael che mi si avvicinò sorridendo e mi prese una mano con una delicatezza che mi fece rabbrividire
"Allora questo posto ti piacerà.."
Mi trasinò dietro sè, il suo profumo intasò i miei polmoni e subito il cuore cominciò a battere velocemente, accellerando il solito calmo ritmo. Ma cosa era? Che mi pendeva? Con gli uomini avevo condiviso gran parte della mia vita, corpo a corpo durante una partitella, spintoni, calci, ma ora? Perchè quel timido tocco, o il suo odore, mi faceva rabbrividire?! Ok Eva, tu stai impazzendo, ti fai le paranoie, non pensarci troppo, sarà il freddo..
Mi teneva per mano, in quella stretta timida, come due bimbi, e mi portava su, primo piano, secondo piano, terzo, quarto..Aprii la porta di una piccola soffitta, e lì per lì diventai un sasso. Cosa voleva fare in soffitta? Mille dubbi mi giravano in testa, e avevo paura. Ma lui mi avrebbe fatto del male? Non lo so Eva, non lo conosci così bene. Chi vivrà vedrà. Entrai dietro di lui, che si chiuse la porta alle spalle. Deglutii. Mi lasciò la mano, e si diresse verso una scrivania, lasciandomi sola in quella penombra. Prese una sedia e la spostò di qualche passo. Vi salì sopra ed aprì una finestra sul soffitto spiovente a cui non avevo fatto caso
"Dai vieni"
Si infilò agilmente nella finestra spalancata, e da sopra mi faceva cenno con il braccio di salire
"Vieni, ti aiuto a salire, non avere paura!"
Salii sulla scala e poggiai le mani sui bordi esterni della finestra cercando di fare leva, e spingermi verso l'esterno. Michael mi aiutò e in un attimo ero fuori anch'io. Se non fosse stato per lui a quest'ora ero ancora appesa come un salame alla finestra
"Sai, vengo qui quando ho bisogno di staccare la spina. Sono un amante della natura, dell'armonia e della sua perfezione, ed ogni tanto, solo con me stesso vengo qui a contemplare questa meraviglia."
Eravamo sul tetto della casa, ma non c'era troppo pericolo di cadere, si era perfettamente stabili lassù. Volsi lo sguardo a quell'immensità celeste che mi circondava, adesso sembrava più vicina. Le stelle erano nitide e brillanti come piccole lucciole al buio.
"Non ho mai fatto venire nessuno qui, perchè nessuno mi ha mai dato modo di poterlo fare. Invece tu, sei stata così spontanea con me, così sincera sin da subito che mi sono sentito come vorrei fossi trattato da tutti: una persona normale."
"Michael, è..è magnifico."
Ero persa ancora con lo sguardo in quell'oscurità sopra di me "Grazie, ma perchè non dovresti essere trattato come una persona normale? Capisco che sei uno famoso però.."
"E' questo quello che mi chiedo anche io. Dietro quel ragazzo grintoso sul palco che manda in estasi il pubblico c'è anche un uomo, una persona, ma questo a volte è difficile farlo capire all'altra gete. Mi venerano, mi idolatrano, quasi fossi un Dio, ma sono semplicemente umano."

Lo vidi un po' toccato dall'argomento, quindi cercai di deviare, magari non era a suo agio a parlarne con me
"Michael, hai sempre la tua famiglia, i tuoi veri amici al tuo fianco, no? Non scoraggiarti, per delle persone potrai essere un idolo, ma per altre sarai una persona normale"
Mi guardò con uno sguardo che più triste non si poteva, cazzarola Eva, per fortuna volevi deviare l'argomento eh
"E'..è proprio questo il problema. Io ho un buon rapporto con la mia famiglia, tutta la mia famiglia tranne mio padre, bè vedi lui è così..così padrone che nella mia infanzia spesso non riusciva a controllarsi. La sua persona mi ha segnato tanto, negativamente e positivamente. Ma non ne voglio parlare. Poi, bè gli amici..Eva io non ho amici. Non ho una persona di cui fidarmi al 100%, che invito a casa per vedere film, per ridere e scherzare. No, non ho un amico d'infanzia, perchè ho trascorso la mia tenera età girando di città in città alla ricerca di un palco dove esibirmi. Invece adesso non mi fido molto dell'ambiente che mi circonda, ho sempre un po' di timore che le persone si avvicinino a me per interessi come soldi, popolarità ecc..non perchè hanno bisogno di un amico. E spesso taglio i rapporti ancor prima di iniziare, per timore di cadere in qualche trappola. E' un po' dura questa vita da star. A volte vorrei essere una persona normale, però poi mi dico che è questo quello che ho sempre desiderato fare, è il mio sogno, e bisogna accettare anche l'altra faccia della medaglia no?"
Parlava a raffica steso su quelle tegole guardando verso l'alto, ed io affianco a lui
"Hai ragione, a volte ho invidiato la vita delle star. Pensavo che potessero avere tutto, fama, soldi, però poi mi sono sempre ricreduta, perchè i soldi non fanno la felicità. Non la prendere come la solita frase fatta per un momento adatto come questo, è che semplicemente lo penso davvero, sono degli stupidi pezzi di carta. Il sorriso di un amico, l'abbraccio di una mamma, il ti voglio bene di una nonna, non si possono comprare con dei soldi, e queste sono cose fondamentali. Poi sentendo la tua testimonianza ne ho la certezza che non vorrei una vita da persona famosa, tu vivi con la tua solitudine, e è una cosa estremamente dolorosa, l'ho vissuta anch'io, la sto vivendo anch'io e non la augurerei a nessuno. Come quando piangi per qualcosa che sai non potrà tornare indietro, che non potrà accadere. Quando hai bisogno di qualcuno al tuo fianco per ascoltarti, ti volti e vedi solo la tua triste ombra riflessa sul muro. Quando guardi un film divertente e ridi a crepapelle, e vorresti tanto condividere quelle risa con qualcun'altro. Quando.."
Mi posò dolcemente la sua mano sulla bocca, ed un altro brivido mi pervase
"Shhh, non continuare ti prego. Credo che sappiamo benissimo cosa vuol dire essere soli entrambi, non piangiamo ancora sul nostro male. Guardaci, siamo qui sotto una volta blu infinita. Siamo due persone sole, ma ora non più, perchè siamo in due, e non mi sento poi così solo se sto con te che puoi anche capirmi più di chiunque altro"
"Non siamo così soli, devo iniziare a crederci allora.."
"C'ho sempre sperato, e chissà, magari il destino aveva già scritto tutto sul nostro cammino facendoci incontrare adesso.."
"Spero che il destino non sia così crudele da lasciarmi di nuovo sola questa volta, come è già successo. Sto bene con te, è come se ti conoscessi da sempre Michael.."

L'avevo detto davvero? Oddio che vergogna, oh Eva, sei un disastro!
"Lo spero anche io Eva, davvero tanto"
Mi puntò quell'immenso oceano marrone dei suoi occhi nei miei, ed io non potei smettere di navigare in quell'infinità. Era così trasparente. Quell'istante sembrò durare un'eternità. E se l'eterno fosse stato realmente così, la cosa mi incominciava a piacere.
Si avvicinò ancora di più verso di me e potei avvertire il calore del suo braccio sfiorare il mio.
"Ti piacciono le favole Eva?"
Chiese così all'improvviso ed io rimasi incantata da quella domanda, era così ingenuo, puro. Così candido, nei movimenti, nel tono di voce
"Io credo nelle favole. Sono cresciuta con loro, con quel c'era una volta, in quei mondi incantati, castelli sperduti con re avidi e principesse belle e generose, con tazzine e orologi parlanti, con la scarpetta perduta, con la magia, con il 'vissero per sempre felici e contenti'. Non manca mai un po' di fantasia nel mondo che vorrei, ma la realtà è un'altra purtroppo. Però chi mi nega di crederci ancora? Quando si smette di sperare iniziamo un po' a morire, e in qualche modo non vorrei morire mai."

-Michael-


Rimasi cullato dal dolce scorrere delle sue parole, ancora stesi su quelle fresche tegole, quella sera di settembre, ad osservare il cielo. Erano una dolce armonia quell'insieme di suoni, quel susseguirsi di parole
"I sogni son desideri di felicità" Incominciò a canticchiare, con gli occhi chiusi, immersa nel suo mondo " nel sonno non hai pensieri, li esprimi con sincerità"
La accompagnai anch'io, e le nostre voci si fusero in un unico suono
"Se hai fede chissà che un giorno la sorte non ti arriderà, tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverràà"
Le vidi il volto stendersi in un sorriso, più rilassato. Credo che ora fosse a suo agio al mio fianco. Strano tutto questo, così diversi eppure così simili. Stavo proprio bene con lei, e non mi era mai successo prima
"Ah, Cenerentola"
Aprì gli occhi e si voltò verso di me
"Non pensavo la conoscessi anche tu"
"Come non potrei conoscere questi capolavori della Disney, li guarderei per tutto il giorno. Sono una piccola speranza che alimenta la fiamma dei sogni che brucia dentro di noi"
"Già, spesso però ci si dimentica di tutto ciò, è così brutto crescere, così duro e doloroso"

Le sue parole mi colpirono, mi ritrovavo pienamente in tutto quello che aveva detto finora
"Per oggi non cresceremo allora, oggi torneremo bambini, per tutta la notte. Andiamo, stasera faremo una mangiata di cartoni e una bella scorpacciata di dolcetti, ti và di tornare indietro con me?"
"Non potrei mai rifiutare, ho sempre sperato che qualcuno me lo chiedesse"

La presi per mano e rientrammo in casa. In quella sera credo abbia capito più Eva quello che sono realmente che mio padre in tutta la sua vita sinora. Quella sera sarei stato semplicemente bene.




Alter Bridge O2.12.10

19/03/2010 20:30
 
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bellissimo!
19/03/2010 23:09
 
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meraviglioso,sono bellissimi!
bravissima!!!
19/03/2010 23:45
 
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"Per oggi non cresceremo allora, oggi torneremo bambini, per tutta la notte"

che bella!!!!!!! bellissimo capitolo...grazie Marti anche per questo bellissimo 4° capitolo....
sono così dolci e carini insieme..... :-))))

19/03/2010 23:59
 
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Bravissima Marty!...ho letto tutti i primi 4 capitoli insieme!...6 Bravissima, io sono un' Amante delle FF!...e la tua è davvero BELLA!...non vedo l'ora di leggere il 5 capitolo!...
20/03/2010 02:30
 
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Marti,sei davvero brava,complimenti!!! [SM=x47932] [SM=x47932]
Questa storia è iniziata benissimo,ma ora sta diventando addirittura magica!!Mi raccomando,continua così!! [SM=x47938]
20/03/2010 16:02
 
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veramente bellissimo!!!! [SM=x47932] [SM=x47932]
grazie mille per le emozioni che mi regali [SM=g27823] [SM=x47981]

20/03/2010 21:20
 
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marty questo capitolo è stupendo sei bravissima!! scrivi in un modo meraviglioso! bravissima!!

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Rock ’n’ roll ain’t noise pollution Rock ’n’ roll ain’t gonna die~ACϟDC

There's a lady who's sure all that glitters is gold and she's buying a stairway to heaven~Led Zeppelin
20/03/2010 23:51
 
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bellissimi continua
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