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[rubriche] Michael Jackson e i suoi fotografi

Ultimo Aggiornamento: 23/05/2021 22:09
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Il fotografo personale di Michael Jackson parla di quando si sono conosciuti.

By Anna Hiatt, 30 giugno 2014




Harrison Funk ricorda di essere stato ammaliato dagli occhi di Michael Jackson.
"Michael aveva gli occhi più belli che io avessi mai fotografato," mi ha raccontato recentemente. "Erano grandi. Erano espressivi. Erano profondi. No intendo fisicamente. Era come se mostrassero la sua anima. Penso che Michael sapesse cosa voleva trasmettere, in ogni foto. Anche quando era completamente disinvolto era in grado di trasmettere un messaggio alla macchina fotografica."




Nei primi anni '80 Funk iniziò a scattare foto a Michael e continuò a più riprese fino alla sua morte cinque anni fa, il 25 giugno del 2009. Funk era sui vent'anni di età quando scattò la sua prima foto di Michael, prima ancora che il cantante si lanciasse nella sua carriera da solista. Venne invitato ad una festa alla Tavern on the Green a New York, e ad un certo punto della serata si è ritrovato a scattare foto a Michael e al resto della sua famiglia.

Poco tempo dopo, Funk ricevette una chiamata dall'addetto alle relazioni stampa di Michael, che lo invitava a Los Angeles. Pur senza una promessa di un lavoro o tanto meno un rimborso, Funk salì sull'aereo.

Funk ricorda la prima volta in cui lui e Michael legarono per davvero. I bambini di Tito Jackson stavano giocando una partita di softball, e mentre due dei fratelli stavano a bordo campo, Michael era seduto per conto suo in una macchina parcheggiata lì vicino. Quando vide Funk avvicinarsi, Michael gli disse di salire in macchina e i due rimasero lì a parlare di "qualsiasi cosa al mondo, e di baseball."

Michael aveva l'abitudine di fare qualcosa quando voleva l'attenzione della macchina fotografica. Provava le sue mosse. Come quando faceva 'hee hee', capivo che era il momento di prendere la macchina e scattare."



Funk registrò l'intera carriera di Jackson, iniziando dal Victory Tour dei Jacksons nel 1984 e il primo tour solista di Michael, Bad (1987-89).

"Mi ha insegnato così tanto sull'osservare, vedere e catturare il momento," dice Funk. "Mi ha insegnato molto sulla perfezione, Michael era un perfezionista. Voleva che tutto fosse proprio così, anche quando era spontaneo, era proprio perfetto. Faceva parte della sua genialità, l'abilità di farlo succedere senza nessuno sforzo."

Vicinanza e fiducia sono la chiave per realizzare immagini documentarie, specialmente con le celebrità prudenti per quanto riguarda la pubblicità.

"Ero semplicemente me stesso," racconta Funk. "Nessuna messinscena. Io sono chi sono. Ero aperto, e tutti sapevano che nessuna foto avrebbe lasciato le mie mani senza la loro approvazione.
Arrivammo al punto in cui, a metà del tour, ero io a decidere quali fotografie approvare. Si fidavano di me."




"Penso che questa foto rappresenti uno spaccato degli anni '80 e della cultura dell'epoca che ha dell'incredibile. Si possono vedere il primo presidente afroamericano candidato alle elezioni presidenziali, Jesse, e l'essere umano in vita più famoso del mondo ricevere un consiglio da lui."

Funk ricorda chiaramente il giorno in cui fotografò Jesse Jackson e Michael Jackson. Jesse era candidato a presidente, e si apprestava a partecipare a una conferenza della NAACP (associazione nazionale per la promozione delle persone di colore) in un luogo vicino a dove avrebbe dovuto suonare Michael.

Il candidato chiese un incontro con la pop star per parlare di quanti pochi lavoratori di colore fossero presenti nel team di Michael.
Funk e Bruce Talamon, il fotografo personale di Jesse Jackson, si sedettero sul pavimento, scattando foto mentre i due Jackson parlavano, quando improvvisamente Jesse si girò e congedò il suo fotografo.

"Va bene, il momento delle foto è finito". Michael si gira verso di me e mi dice, "Harrison, rimani." E girandosi nuovamente verso Jesse, Michael disse "Il mio fotografo riprende tutto."



"È riuscito ad incontrare Kermit!"



I musicisti iniziavano a restringere l'accesso ai fotografi negli anni '80, ricorda Funk.
"Non volevano essere fotografati mentre sniffavano una striscia di coca." Ma Michael e la sua famiglia erano diversi e, per loro, Funk era un amico. L'hanno accolto nel tour e nelle loro vite.

"Gli piaceva fare scherzetti, e gli piaceva divertirsi. Era come un bambino grande.
Una volta c'è stata una battaglia di cibo in cui ho indossato un secchio di gamberetti… dopo che me lo hanno svuotato tutto addosso," racconta Funk.



Questa settimana, a Los Angeles, è la settimana di Michael, dice Funk, che è stato impegnato a documentare le folle di persone che si sono radunate, e che consideravano Michael Jackson un profeta. Funk piange ancora la perdita del suo amico, ma silenziosamente, lontano dai fan che che si radunano per rendergli omaggio.

Fonte

- Traduzione a cura di dearmichael per il Michael Jackson FanSquare -


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