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Crollata la casa dei gladiatori a Pompei

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    fylu
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    00 08/11/2010 22:12
    Ho avuto la fortuna molti anni fa di visitare Pompei e dire che è un posto magico in cui si respira in modo palpabile la storia non rende l'idea.
    sono molto dispiaciuta e amareggiata...non solo le istutuzioni stanno andando verso il declino ora anche il nostro patrimonio storico culturale...
    E'avvilente [SM=g27834]

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    rossijack
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    00 11/11/2010 19:02
    Il ministro(!!)Bondi non vuole dimettersi,dice che la colpa non e' sua,e' degli amministratori,ma allora i ministri quale lavoro devono svolgere?Per quale motivo guadagnano quello "stipendione",per andare aPorta a Porta o a Ballaro' in qualita' di ospite?Il leccac....imita il suo padrone,nega e scarica le proprie responsabilita'! [SM=x47958]
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    (Miss Piggy)
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    00 11/11/2010 19:11
    Re:
    rossijack, 08/11/2010 19.23:

    Ogni anno i visitatori degli scavi fanno entrare in cassa 30milioni di euro,mica poco!Stamattina sentivo alla radio che il ministro(!!)Bondi ha detto che accanto all'amministratore ci vuole anche un manager.Certo ,paghiamo un incapace che non fa fare la manutenzione e tiene in cassa i soldi perche' appartenente al partito e quindi porta voti,poi ne paghiamo un altro che fa il lavoro che dovrebbe fare l'altro!Assurdo,invece di sbatterlo fuori e sostituirlo!Con gli operai non si ha il cuore tenero,vengono licenziati e stop! [SM=x47958]




    Non riesco veramente a dire altro su questa storia.
    E come al solito è un crollo annunciato: c' erano stati segnali di cedimento mesi fa e anche pochi giorni prima del crollo. [SM=x47926]
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    mimma58
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    00 11/11/2010 19:56
    Io non ho più parole!Farlo dimettere ,pensate che serva!Sono tutti uguali.Si parla che non sia statra fatta manutenzione orinaria!Lo trovo scandaloso!Patriomonio mondiale!La colpa non è solo del ministro,ma anche di chi controlla queste opere uniche!
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    angelico
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    00 12/11/2010 01:26
    Pompei crolla, loro mangiano

    di Emiliano Fittipaldi e Claudio Pappaianni


    Invece di occuparsi del patrimonio archeologico, Bondi e Bertolaso hanno speso milioni di euro per 'eventi' e 'progetti' sull'area dei loro amici. E per una visita del premier, che poi ha pure bidonato(11 novembre 2010)Sandro Bondi a PompeiPer Pompei le risorse ci sono, si tratta di saperle spendere", affermava due anni fa Sandro Bondi, annunciando che il 28 ottobre 2008 Berlusconi avrebbe visitato il sito archeologico più famoso del mondo. Chissà se il ministro per i Beni culturali sapeva che per quella visita il commissariato straordinario voluto da lui medesimo stava bruciando un pacco di soldi. "Sessantamila euro per la visita del presidente del Consiglio", recita la voce della contabilità del commissariato, cui vanno aggiunti 11 mila euro per la "pulizia delle aree di visita del Presidente del Consiglio" e 9.600 euro per "l'accoglienza". Giustificazione dell'uscita: promozione culturale. Lavoro e migliaia di euro sperperati, visto che il Cavaliere a Pompei non ci metterà mai piede.

    I soldi destinati alla visita del premier non sono gli unici, incredibili "investimenti" che i due commissari straordinari voluti da Bondi (prima il prefetto Renato Profili, poi Marcello Fiori della Protezione civile) hanno autorizzato durante la loro gestione per rilanciare il sito. "L'espresso" ha trovato l'elenco di (quasi) tutte le spese effettuate dalla struttura, denaro che forse sarebbe stato meglio utilizzare nella manutenzione e nel restauro dei templi e delle Domus degli scavi. "Ora è tardi, la scuola dei Gladiatori è crollata e non si può tornare indietro", dice un tecnico che chiede l'anonimato: "È una roba vergognosa, pazzesca, ha ragione il presidente Napolitano".

    Tra stipendi da record, consulenze, operazioni di marketing e bizzarrie in odore di Cricca, a Pompei ci hanno mangiato in tanti. La lista comprende di tutto: ci sono 12 mila euro pagati per rimuovere 19 pali della luce; 100 mila per il "potenziamento dell'illuminazione" delle strade esterne al sito; 99 mila finiti a una ditta che ha rifatto "le transenne". Oltre 91 mila euro sono andati a un Centro di ricerche musicali per l'installazione di planofoni (strumenti per la diffusione del suono nello spazio), e 665 euro sono serviti a cambiare le serrature di un punto di ristoro. Quasi 47 mila euro sono serviti per metter in piedi l'evento "Torna la vite"; 185 mila per il progetto PompeiViva: soldi dati alla onlus romana CO2 Crisis Opportunity fondata da Giulia Minoli, figlia di Gianni e Matilde Bernabei, che ha avuto Gianni Letta come testimone di nozze. Lo sposo? Salvo Nastasi, direttore generale del ministero dei Beni culturali. Al piano di valorizzazione è stata chiamata anche Wind: importo previsto, 3,1 milioni di euro.

    Le convenzioni, a Pompei, costano caro: 547 mila euro sono stati spesi per un progetto intitolato "Archeologia e Sinestesia" curato dall'Istituto per la diffusione delle Scienze naturali, altri 72 mila sono state dati all'associazione Mecenate 90 (presidente onorario il solito Gianni Letta, presidente Alain Elkann) per un'indagine conoscitiva sul pubblico, e ben 724 mila all'Università di Tor Vergata "per lo sviluppo di tecnologie sostenibili".

    Qualche maligno sostiene che ci possa essere un conflitto d'interessi: Fiori, si legge nel suo curriculum, è stato docente universitario del corso "Pianificazione degli interventi per la sicurezza del territorio" proprio a Tor Vergata. Supermarcellino, come lo chiamano gli amici, fedelissimo di Guido Bertolaso, ex vice-capogabinetto di Rutelli, è l'uomo-chiave degli ultimi 18 mesi, l'esperto che afferma di aver speso il 90 per cento dei 79 milioni di euro a disposizione "per la tutela e la messa in sicurezza". Sarà, ma sono molte le spese che stonano. Passi per i 1.668 euro per i nuovi arredi del suo ufficio, ma forse i 1.700 euro per la divisa del suo autista o i 4 mila per la sua "parete attrezzata" poteva risparmiarli. Come i 10 mila per un altro ufficio presso l'Auditorium, i 113 mila per lo spettacolo "Pompei in scena" o i 955 mila per il "progetto multimediale" alla casa di Polibio.

    A sei giorni dai crolli, sulle pietre della scuola dei Gladiatori sgambettano tre cani randagi, nonostante la Protezione civile abbia deciso di dare alla Lav ben 102 mila euro per "l'arresto dell'incremento" dei quadrupedi. La città antica è deserta, diluvia. "Stia attento alla pioggia, perché l'acqua qui uccide", raccomanda l'unico guardiano che si incontra in un'ora e mezza di visita. "La colpa di chi è? Dico solo che vedo sprechi, e troppa gente che litiga su cosa fare. E si sa che mentre 'o miedeco sturéa, 'o malato se ne more".


    Mentre il medico "sturéa", studia, mentre si puntano fiches su progetti di comunicazione, Pompei va in pezzi. Gli esperti che hanno tentato diagnosi e cure sono decine, e hanno fallito tutti. Sbagliato cercare un unico colpevole.

    Qualcuno ha puntato il dito su Francesco Rutelli, che quando era ministro accorpò la sovrintendenza di Pompei con quella di Napoli eliminando la figura del city manager. Altri ricordano le scelte "non consone" di ministri come Giulio Urbani e Rocco Buttiglione. Il primo nominò come manager responsabile un generale dell'Aeronautica suo vicino di ombrellone; il leader Udc puntò su un archeologo, Luigi Crimaco, che non aveva avuto incarichi di grande rilievo: prima di occuparsi della villa dei Misteri era direttore onorario del museo civico di Mondragone.

    Negli ultimi due anni il luminare che si è affaccendato intorno al lettino del malato è stato Bondi, l'uomo che ha accettato, senza fiatare, i tagli-monstre imposti da Giulio Tremonti. "Vorrei vivere", diceva un mese fa "in un Paese dove un uomo pubblico viene giudicato per quello che fa. L'idea di affidare a un commissario straordinario della Protezione civile la rinascita di Pompei ha perfettamente funzionato". Infatti. La Corte dei Conti, già ad agosto, aveva criticato la decisione di consegnare gli scavi al dipartimento di Bertolaso ("Pompei non è un'emergenza"). Ora, i dati scovati da "L'espresso" indicano, forse, che non ci si è impegnati a dovere sulle priorità. La mostra "Pompei e il Vesuvio" promossa da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia (uno degli imprenditori del settore più amati dai Bertolaso boys, che gli concedono spesso incarichi senza gara) è costata oltre 600 mila euro, mentre per l'illuminazione della casa di Bacco sono stati usati 1,2 milioni.

    Con l'avvento di Fiori la struttura commissariale, inoltre, è lievitata come un pan di Spagna. Dai cinque uomini di staff che affiancavano Profili (260 mila euro in tutto, il 20 per cento al prefetto) si passa a dodici. Viene pure incrementata, con un'ordinanza, la percentuale di risorse dedicata alla "copertura degli oneri della struttura commissariale". La dotazione prevista passa da 200 mila a 800 mila euro, ma non basta. A fine missione, la voce "funzionamento" sul bilancio del commissariato segna una spesa complessiva di oltre 2milioni e 300 mila euro. Numeri alla mano, si va dai 149 mila euro per Fiori, risorse che si aggiungono al suo già profumato stipendio da dirigente apicale del ministero, ai 125 mila per quattro co.co.co. di fiducia, ai 250 mila per il personale distaccato. Per tutti, il 22 ottobre 2009 il commissario autorizzava la ricarica di carte di credito "superflash" per "rimborsi spese di missione" per un importo pari a 185 mila euro.

    La Uil Beni Culturali è da mesi che attacca la gestione commissariale. Lo scorso luglio il segretario generale Gianfranco Cerasoli ha presentato persino un esposto alle procure di Napoli e di Torre Annunziata. Il sindacalista, oltre alla questione stipendi, ha duramente criticato anche i lavori di restauro effettuati da Fiori. "In primis quelli per il Teatro Grande, dove la cavea è stata ricostruita con mattoni di tufo che nulla c'entrano, e dove si è lavorato con martelli pneumatici, scavatori e bobcat, in una zona dove bisognerebbe camminare a piedi nudi", spiega Cerasoli.

    L'impresa affidataria è la Caccavo srl di Pontecagnano (Salerno): Profili chiude con loro un appalto da 449 mila euro, ma dopo un anno Fiori affida a loro altre "opere complementari al progetto" per 4,8 milioni. A cui vanno aggiunti altri incarichi, per un totale di 16 milioni di commesse in due anni. Altre presenze fisse nei lavori sono la ditta Maioli di Ravenna, quella di Vincenzo Vitiello (pare assai vicino alla curia) e di Alessandra Calvi, che ha lavorato vicino alla scuola crollata. In pochi la conoscono. "Io dico pure che dei 79 milioni che avevano i due commissari, l'importo destinato agli interventi di messa in sicurezza è pari appena al 52 per cento del totale", ragiona il sindacalista: "Mentre a tutti gli interventi di valorizzazione e comunicazione, su cui procura e Corte dei Conti dovrebbero guardare con attenzione, è andato il 48 per cento, pari a 38,2 milioni".

    Bondi e Fiori fanno spallucce. Siamo gli unici, dicono, che hanno destinato 2 milioni alla manutenzione ordinaria. Verissimo. Ma a questi si sarebbero potuti aggiungere i 500mila euro destinati ai servizi per la stagione teatrale 2010-2011 (il San Carlo ne prende altri 142 mila, sempre giustificati dalla dicitura "messa in sicurezza"), i 275 mila girati a Legambiente per "la formazione di volontari", i 42 mila spesi per alcuni volumi di storia, o i 17 mila investiti in televisioni Lcd. Senza dimenticare i mille euro usati "per sfoltire" un pino vicino agli uffici della sovrintendenza. I rami, forse, impedivano la vista del panorama a qualche dirigente.



    espresso.repubblica.it/dettaglio/pompei-crolla-loro-mangiano...
    [Modificato da angelico 12/11/2010 01:27]

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    (Miss Piggy)
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    00 12/11/2010 14:48
    Re:
    mimma58, 11/11/2010 19.56:

    Io non ho più parole!Farlo dimettere ,pensate che serva!Sono tutti uguali.Si parla che non sia statra fatta manutenzione orinaria!Lo trovo scandaloso!Patriomonio mondiale!La colpa non è solo del ministro,ma anche di chi controlla queste opere uniche!



    Scusa mimma ma non ce la faccio...è troppo bella!!!!
    Il problema è che mi sa abbiano fatto solo quella, e a forza di farla negli angoli si son corrose anche le pietre [SM=x47954] .

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    rossijack
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    00 12/11/2010 16:01
    Re: Re:
    (Miss Piggy), 12/11/2010 14.48:



    Scusa mimma ma non ce la faccio...è troppo bella!!!!
    Il problema è che mi sa abbiano fatto solo quella, e a forza di farla negli angoli si son corrose anche le pietre [SM=x47954] .




    Complimenti,mimma,senza volerlo hai centrato il problema,scappandoti una D! [SM=g27828] !Per quanto fervente animalista,solo a Pompei ho visto i cani randagi scorrazzare liberi e orinare(appunto!!)sulle colonne del foro o sugli uomini pietrificati dalla lava!
    [SM=g27825]
  • Victoryfan
    00 13/11/2010 19:42
    www.stato-oggi.it/archives/000113814.html


    Tranquilli...lo dice Carandini!


    ....che per chi non sapesse è costui!

    it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Carandini
    [Modificato da Victoryfan 13/11/2010 19:43]
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    angelico
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    00 14/11/2010 14:00
    [....]
    Quanto ai beni culturali, cioè all'immenso patrimonio italiano che è in materia il più grande del mondo, richiamo quanto ha scritto in proposito il professor Settis che è uno dei massimi esperti in materia e ricordo anche quanto ha detto il ministro Bondi quando, in una trasmissione televisiva sul crollo di Pompei, ha dichiarato che "una struttura vecchia di duemila anni non poteva che crollare".
    Mai una frase del genere era stata accolta da un'irrefrenabile e tristissima risata di scherno.
    [....]


    www.repubblica.it/politica/2010/11/14/news/scalfari_14_novembre-9087416/?ref...


    [IMG][/IMG]
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    Miles75
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    00 14/11/2010 15:23
    Sono gli operatori commerciali e de l turismo a dover far sentire, con forza, la loro indignazione, dimosrtando quanto il benessere del patrimonio artistico-archeologico italiano giovi alle loro attività.

    Solo così i politici inizieranno a interessarsene, visto qual è la loro affezione personale a questo genere di tesori.
    Se poi ci si mettono pure gli archeologi, siamo messi veramente male...

    Il rammarico e l'indignazione dei cittadini amanti dei tesori artistico- archeologici, di guide turistiche, insegnanti,ecc. non vale assolutamente nulla, perché secondo Tremonti (post di Victoryfan), "con la cultura non si mangia".

    [Modificato da Miles75 14/11/2010 15:24]
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