...Mike non è stato solo un fenomeno commerciale, ma anche un vero e proprio fenomeno musicale, di costume e sociale. E' (o è stato?) un artista pop di immenso talento, e questa non è un'opinione, è un fatto.
Forse chi ha aperto questa discussione dovrebbe prima di tutto chiedersi "cos'è un fenomeno SOLAMENTE commerciale?" e spiegarcelo. Dopo una discussione come questa, forse, avrebbe più senso.
In ogni caso, vorrei precisare:
la grandezza di un artista non c'entra nulla con il numero degli album prodotti in carriera.
Ci sono GRANDI artisti che producono pochi album in lunghi lassi temporali(es. Michael Jackson) e GRANDI artisti che ne mettono fuori anche troppi (es.Prince). Così come ci sono mezze tacche che producono valanghe di dischi, e mezze tacche che ne fanno (grazie al cielo) pochissimi.
Meglio dilungarsi sugli artisti degni di questo nome...
Prendiamo per esempio (ma guarda un po' che caso...) Michael Jackson e Prince. Sono senza dubbio due grandi artisti, diversissimi ma allo stesso tempo con molti punti in comune.
Beh...il primo ha prodotto nello stesso periodo di tempo un quinto dei dischi del secondo!
Il fatto è che il numero di dischi realizzati in carriera non c'entra nulla con la genialità di un performer o di un musicista, ma solo con la sua prolificità e con i suoi intenti commerciali. Ci sono musicisti che sono malati di perfezionismo (Mike) ed altri più spontanei e diretti (Prince). Ci sono artisti che con l'attesa creano l'evento (Mike) e altri che non sono affatto interessati a questo aspetto "glamour" (Prince). Sono semplicemente differenti, nel modo di concepire la musica e nel modo di commercializzarla.
Ma non è certamente il numero di dischi (pochi o molti che siano) a fare di un artista un grande artista.
"Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"