00 13/05/2010 21:12
ragazze, non chiedetemi come e perchè, so solo che grazie ai consigli, e all'appoggio della mitica DangerousLucy ho avuto il coraggio di scrivere la fan fiction che mi friìullava in testa da un po'. spero di essere degna delle vostre aspettative, se fa schifo ditelo subito così la smetto di infastidire i vostri poveri stomachi [SM=g27828]
non ci sono riferimenti a fatti veramente accaduti, non seguo il corso dei veri avvenimenti della vita di Michael, perchè penso che così sia più bello. ognuno potrà immaginare Michael nel suo periodo preferito senza limitazione cronologiche.
ok, penso che non ci sia nient'altro da aggiungere...aspetto i vostri commenti, siati crudeli!! [SM=g27811]


Il mio inizio sei tu

Capitolo 1

Michael

Anche questo concerto era andato, ultima tappa del tour finalmente. Era stato davvero faticoso, estenuante, ma come sempre l’amore che i fan mi mostravano ad ogni tappa mi aveva aiutato a sconfiggere la fatica. Se c’è una cosa che mi colpisce tutte le volte, è andare in paesi che parlano una lingua che non c’entra niente con l’inglese, e sentirli tutti cantare ogni singola parola delle mie canzoni. Non merito tutto questo amore da parte loro, io faccio solo quello che mi viene meglio e cerco di perfezionarmi sempre di più per loro, voglio che si godano lo spettacolo più emozionante e incredibile della loro vita e spero tanto di riuscirci.
Domani voglio dedicarmi completamente a me stesso, voglio rilassarmi, andare al parco e poi fare un giro per Los Angeles, la città degli angeli. Non so di preciso perché la chiamano così. So però che è difficile vedere gli angeli, sebbene abbia osservato le loro immagini per ore. Ci sono persone che riescono a vederli senza il bisogno di foto, e raccontano delle storie molto interessanti a riguardo. Gli angeli custodi sono tutti femmine, per esempio, e questo non mi sorprende. Un angelo della nascita, reclutato dalle schiere più giovani, assiste ogni bambino al momento della nascita, mentre un altro, più vecchio, aiuta chi sta morendo a lasciare questo mondo senza dolore o pena.
Dovrò riuscire a convincere il mio fedele collaboratore e guardia del corpo Brian a farmi uscire e dovrò chiedere a Karen una mano; lei con le sue parrucche e le sue strane barbe è una vera maga nell’arte del travestimento. Devo riuscire a convincerlo, ho proprio bisogno di stare un po’ in mezzo alla gente come una persona normale…

IL GIORNO DOPO NEL PRIMO POMERIGGIO

Michael
-grazie, grazie, grazie mille Brian!!- ero letteralmente fuori di testa dalla gioia.
-prego Michael, ma sia chiaro, non lo faccio per te, lo faccio perché anche io sono stanco di essere circondato da una folla di gente urlante- disse scherzando.
-ok allora siamo a posto- dissi con un sorriso a 4000 denti. Corsi al telefono per chiamare una persona a cui volevo un mondo di bene, la mia make-up Karen
-pronto?-
-pronto Karen? Sono michael. Scusa se non ti ho avvertita prima, ma una parte di me era convinta che Brian non avrebbe mai accettato…-
-ehi ciao Mike! Di che si tratta?-chiese incuriosita dal mio tono euforico
-riesci a passare da me il prima possibile?avrei bisogno di un po’ della tua magia…oggi Brian mi porta al parco e in giro per la città!-dissi urlando tutto felice saltellando per la sala come un bambino a cui avevano detto che il Natale era arrivato in anticipo.
-certo Mike, non ho niente da fare, mi stavo autocommiserando davanti alla tv guardando uno di quei film in cui la protagonista sembra avere tutto ciò che si può desiderare dalla vita…che roba, bisognerebbe censurare certe cose…-disse con un tono di voce così arrabbiato e frustrato che non fece altro che aumentare la mia voglia di ridere -arrivo subito!- e riattaccò.
Ok, perfetto, Karen stava arrivando, non mi restava altro da fare che spaparanzarmi sul divano aspettandola. Se non si è capito adoro queste giornate di pura libertà, anche se purtroppo non sono frequenti…forse è questo che le rende così speciali. La gente comune abituata a tutto questo non riesce ad apprezzare il meraviglioso dono che Dio gli ha fatto…è triste tutto questo, dovrebbero ringraziare ogni secondo per quello che hanno, la possibilità di uscire con gli amici, mangiare una pizza tutti insieme, fare i falò sulla spiaggia…io sono l’ultimo che di deve lamentare, perché tutto quello che ho lo devo a Dio, e lo ringrazio sempre per questo, però mi mancano queste piccoli dettagli, queste piccole cose che rendono la vita magica…
Così immerso nei miei pensieri passò il tempo, e prima che la piccola bolla di felicità cresciuta nel mio petto dal consenso di Brian scoppiasse, suonò il campanello.
-vado iooooo!!-urlai correndo ad aprire la porta

tutto a posto?
cosa ditte?il secchio per il vomito è pieno? scusate!! [SM=x47946]