Era il 1993, io uscivo da un matrimonio sofferente e michael entrava nelle accuse per pedofilia, io avevo 27 anni lui 34.
Cap. 1
Era il 1993 io avevo 27 anni stavo uscendo da una matrimonio sofferente fatto di abbusi e sopprusi, violenza e disperazione, da cio' era nato un bambino di nome Michael che al momento della separazione aveva 5 anni. Perche' l'ho chiamato Michael? perche' amavo da sempre Michael Jackson. Andai con il mio bambino a stare dai miei, mia madre e i miei due fratelli tutti e due piu' grandi di me, uno era medico e l'altro dentista. Dopo la separazione ebbi 3 collassi nervosi di cui i terzo concluso con un ricovero di 10 giorni, uscita dall'ospedale il mio fratellona piu' grande mi propose di fare un viaggio con lui , primo per distrarmi e non pensare piu' a quello che avevo passato, secondo perche' mi avrebbe fatto bene e sarei tornata piu' forte di prima, l'unico neo era che il mio bambino non poteva venire perche' mio fratello doveva andare a dei convegni e quindi non sarebbe stato bene, dopo qualche ripensamento decisi di partire con lui. Arrivato il giorno della partenza andammo all' aereoporto tutti insieme, ci salutammo con un grande abbraccio raccomandandoci di sentirci telefonicamente. Dopo circa 3 ore e mezza arrivammo a Bucarest, andammo al nostro albergo, come entrammo all'ingresso rimasi meravigliata dallo splendore, non potevo godermelo in pieno perche' non ero in me perche' continuavo a pensare ai problemi che avrei dovuto affrontare dopo tornata in italia, (la separazione legale e poi il divorzio) tante illuminazioni in stile, il bancone della reception il legno antico, le mura color rosa anticato le tende alle finestre ad arco erano di vellutino rosso bordo' e sotto erano di pizzo bianco, c'erano i fattorini, i receptionisti, gli ascensoristi, le cameriere che facevano su e giu' per i piani, ma quello che mi meraviglio' era che c'erano molte guardie, incuriosito mio fratello chiese ad un signore della reception , lui rispose che c'era una star in albergo che aveva prenotato tutto un piano per non essere disturbato prima del concerto che avrebbe avuto tra qualche giorno. Ci facemmo dare le chiavi delle nostre stanze e mentre ci cingevamo a prendere l'ascensore ci immbattemmo con sei uomini piu' o meno alti due metri che circondavano uno splendido ragazzo che piu' o meno aveva 34 anni, bellissimo capelli ricci lunghi sciolti sulle spalle, qualche riccio gli copriva il volto occhi scuri alto piu' o meno 1'70, che mi dava la senzazione di conoscerlo, si; somigliava a Michael Jackson, ma siccome non connettevo bene con la testa non stetti li a constatare, salimmo sull'ascensore e andammo in camera, quandro entrai nella mia rimasi sbalordita dallo splendore mobili in arte povera, grandi finestre che facevano entrare i raggi del sole, tende color blu elettricodi vellutino, tappeti meravigliosi. Chiusi la porta alle mie spalle aprii la valigia, andai nel bagno per farmi una doccia cambiarmi e fare un giro per la citta'. MI vestii e nel frattempo bussarono alla mia porta ed era il mio fratellone, apriie e lui:
- sorellina cosa farai ora?
- vorrei fare un giro per la citta, sei daccordo?
- si, bene, ma mi raccomando non farmi preoccupare, e non fare tardi, ma sopratutto non perderti ok?
- certo fratellone, non ci sto con la testa ma al perdermi c'e' ne vuole.
Lo baciai sulla guancia lo abbracciai e scesi le scale, mi misi le cuffie agli orecchi con la musica del mio Michael Jackson, e mentre stavo per uscire all'ingresso incontrai di nuovo quello splendido ragazzo con quegli omoni altissimo, ci incontrammo per un po' con gli sguardi era veramente bellissimo, non mi era mai passato per la mente che poteva essere Michael Jackson, lui mi fisso' e io dall'imbarazzo abbassai lo sguardo e continuai per la mia strada, mentre ci incrociavamo io a uscire lui ad entrare mi accorsi che parlava con uno di quegli uomini , non so cosa gli disse perche' avevo le cuffie e non potevo sentirli. Quando uscii andai a piedi per la citta', c'erano illuminazioni fantastiche, tanta gente che camminava freneticamente, insegne luminose alberi nel viale e una splendida luna.
Mentre passaggiavo mi trovai di fronte ad uno splendido parco pieno di giochi per bambini, alberi colossali, lampioni stupendi, nel frattempo suono il mio telefonino era il mio bambino:
- ciao mammina come stai sei arrivata?
- si amore della mamma sono arrivata e ora sono a spasso per la citta' sai qui c'e' uno stupendo parco con tanti giochi , un giornoiquando potremo mamma ti ci porta, cosa stai facendo?
- con nonna guardiamo la tv ma fra un po' andiamo a letto
- a letto ma e' presto
- non mamma sono le 22:30 e domani io ho l'asilo.
- ok allora buona notte amore mio, mi raccomando non fare arrabbiare la nonna e zio Gianfry, domani in giornata ti chiamo ok?
- si mamma ma chiamami solo dopo le tre perche' la mattina sono a scuola, ti mando un bacio, notte
- notte amore mio.
Dopo neanche 5 minuti squillo' ancora il telefonino era il mio fratellone
- sorellina dove sei? sei uscita alle 17:30 sono le 22:30 e non sei ancora qui?
- scusami non ho guardato l'orologgio il tempo e' volato e non me ne sono accorta, ma ora prendo un taxi perche' veramente non so dove sono, c'e' un enorme parco qui ma se devo tornare a piedi non so dove andare.
- ok, allora ti aspetto
- ok a tra un po'
Quando arrivai in albergo davanti all'entrata c'era quello stupendo ragazzo con i suoi uomini che si cingevano a prendere l'auto, una splendida limousine nera con vetri oscurati , ma prima di salire mi disse:
- Buona sera signorina come va?
- Risposi: buona sera, ma siccome l'inglese non lo sapevo risposi buona sera in italiano
- mi disse qualcos'altro, ma non risposi perche' non sapevo come rispondergli, nel frattempo arrivo' mio fratello e mi aiuto' con la lingua
- come mai una cosi bella signorine e' cosi triste?
- mio fratello gli disse che ero un po' triste perche' avevo dei problemi in italia
- il ragazzo: piacere sono Michael, e mi dispiace molto che abbia dei problemi ma sono sicuro che si risolveranno vedra'
- io: si, si, si risolveranno; ma quando? sono segni che rimangono
- mi perdoni signorina non vorrei essere invadente se vuole puo parlarne com me
- risposi: non credo sia il caso lei per me e' un estraneo, approposito io sono Angela
- gia' e vero mi scusi ancora. Vabbe ma possiamo fare amicizia davanti ad una buona cena se vuole, potete venire lei e suo fratello
- no grazie non ho fame e sono stanca (un po' acida vero?)
- ok, non insisto ma domani mattina vorrei offrirle la colazione sempre a tutti e due ok?
- non credo sia il caso non so a che ora mi alzo
- non importa la attendero' con inpazzienza va bene?
- ok buonanotte e buona cena a lei e ai suoi amici, me ne andai via lasciandolo un po' perplesso per il mio comportamento.
Salii nella mia camera non accesi neanche le luci perche' c'era la luna che illuminava tutta la stanza mi appoggiai alla finestra per guardarla e scoppiai a piangere perche' mi tornarono i miei trascorsi in mente, mentre piangevo mi sdraiai sul letto, (tutta vestita), anch' egli illuminato dalla luna e piangendo mi addormentarmi senza rendermene conto.
Ho provato anche io a raccontare qualcosa se vi piace continuero'
[Modificato da (angel66) 14/12/2009 16:38]