00 14/12/2009 21:43
Cap. 2
Mi svegliai alle 9:30, gli occhi gonfi ancora con i vestiti di ieri, mi alzai mi feci una doccia e misi un paio di pantaloncini corti, toppino aderente che copriva solo il seno e lasciava vedere l'ombelico, felpa con cappuccio legato in vita, capelli legati alti a coda di cavallo una fascia in fronte, pronta per correre un po', visto che in italia facevo arti marziali, per non afflosciarmi volevo correre per non perdere la tonicita, cuffiette e giu' via.
Arrivata alla reception c'era Michael che come mi vide disse:
- buongiorno Angela ti stavo aspettando per fare colazione, posso darti del tu? dovresti essere piu' piccola di me no?
- in me: "porca miseria me ne ero proprio dimenticata"
- dissi: buongiorno si puoi darmi del tu, ho 27 anni, e scusami ma non ho fame.
- ma come non hai mangiato nemmeno ieri sera ora devi almeno prendere un cappuccino, anche perche' vedo che sei pronta per correre, e se non prendi qualcosa non c'e' la farai
- in me: "che bello qualcuno che si proccupa per me, e non e' niente per me, me ne ero proprio dimenticata quanto fosse bello
- Ok ma solo il cappuccino grazie
Andammo al bar mi fece fare un cappuccino a me e un succo d'arancia per lui, mentre attendevamo mi chiese:
- Angela ma come mai hai gli occhi rossi, non hai forse dormito bene? secondo me sono giorni che non mangi sei un po' pallida
- no e' che ho dormito poco ripensando ai miei problemi, voglio andare a correre proprio per distrarmi e sfogarmi
- sai Angela forse dovrei farlo anche io, correre un po' intendo, mi farebbe bene
- si, di solito fa bene ma voglio anche tenermi in forma, in italia faccio arti marziali e siccome sono qui con mio fratello per svagarmi un po' perdero' delle lezioni ed ho paura di perdere tutto quello che ho fatto
- se parli fisicamente Angela non ne hai bisogno sei benfatta non ti serve, ma se lo fai per sfogarti probabilmente ti aiuta
- comunque ora siamo amici credo, quindi se hai bisogno sono qui
- grazie Michael ne approfittero' sicuramente, grazie anche della colazione
- non dirlo neanche mi ha fatto molto piacere, ora che vai a correre non esaggerare potrebbe farti male piu' che bene ok?
- si grazie ancora.
Andai, corsi tantissimo con le cuffie messe ascoltando musica ed arrivai in quel parco stupendo che avevo visto la sera prima, mi misi a correre anche li, era immenso quasi non c'e' la facevo piu' a girarlo tutto allora mi sedetti su una panchina, misi la felpa e tolsi le cuffie presi fiato e continuai la mia corsa ma verso l'albergo, arrivai all'entrata senza fiato stavo per entrare e svenni.
Mi risvegliai dopo circa due ore con mio fratello vicino a me, Michael e un altro medico che mi stava visitando, mise l'oscultatore vocino al cuore e disse che avevo avuto un collasso, mio fratello mi disse:
- vedi sorellina non puoi fare sport stando sensa mangiare gia' da diversi giorni, devi nutrirti altrimenti muori
- Michael: mi hai spaventato ero li nell'atrio e ti ho visto crollare a terra eri bianchissima come un lenzuole, hai corso per ore da quando sei uscita da qui fino al ritorno e questo non si fa, perche' vuoi morire per incoscenza?
- risposi: perdonatemi ma sono stanca dei problemi non ne posso veramente piu'
- Michael: vedrai che li risolverai ma prima di tutto ne devi parlare cosi li tiri fuori e poi con calma li risolverai, certo con molta pazienza ma si risolveranno
- in me: "come mai Michael si interessa a me cosi? forse perche' siamo amici, ma quanto e' dolce, mi conosce da poche ore e si comporta come un vero amico, pero' possibbile rassomigli cosi tanto a Michael Jackson?, devo chiedergli il cognome, faro' la sfacciata"
- scusa Michael ma come ti chiami?
- Michael, michael jackson, perche'?
Rimasi muta perche' avevo sognato tutta la vita di incontrarlo ma non mi sare mai aspettata di diventare anche sua amica anche perch'e nell'amicizia tra uomo e donna non ci credo e poi perche' sono innamorata di lui da una vita.
Mi rifece la domanda
- risposi: perdonami non avevo capito chi eri, che vergogna, come ho fatto visto che e' da una vita che ti a.....
mi trattenni a parlare perche' mi stavo rivelando e non volevo
Mi guardai intorno e vidi che non era la mia camera Michael si accorse del mio disorientamento sul posto in cui mi trovavo e mi disse:
- sei nella mia stanza, ti ho portata fino qui in braccio, visto che tuo fratello non c'era ho pensato di farti visitare dal mio medico, ti sei offesa?
- no, ma ch, anzi grazie per avermi raccolta, ma ora voglio andare nella mia stanza a farmi una doccia e a dormire un po' per riprendermi
- Michael: non ora, non puoi perche' come hai ripreso i sensi il mio dottore di ha dato un sedativo rimarrai qui fino a che non ti svegliarai e la doccia la farai dopo, io saro qui con te e attendero' il tuo risveglio, tuo fratello deve andare al congresso e non puo' stare con te lo faro' io tanto ormai siamo amici
- ok.
Mi riprese in braccio e mi porto' sul suo letto, mi copri, prese una poltrona e si mise vicino a me per parlare un po' fino a che mi sarei addormentata, congedo' mio fratello tranqullizzandolo e si sedette
- allora Angela quanto tempo e' che non mangi?
- non lo so Michael, forse una settimana
- ma sei matta! dopo quando ti sveglierai ti offriro' il pranzo o la cena a seconda dell'ora
- ma non posso dormire tanto ho promesso a mio figlio che lo avrei chiamato nel pomeriggio
- hai un figlio? come si chiama? quanti anni ha? e perche' non l'hai portato?
Mentre mi faceva le domande a raffica mi addormentai
"Michael in se: come mai questa ragazza mi e' entrata nell'anima e nel cuore, si e' vero che e' bellissima ma non puo' essere che sia gia' innamorato, la conosco da pochissimo, pero' a guardarla bene e' proprio il mio tipo; non molto alta, mora, capelli ricci come i miei, piu' o meno lunghi come i miei , taglio simile, perfetta, e in piu' ha gia' un figlio, a me piacciono i bambini, ma tutto questo non posso dirglielo subito altrimenti scappera' e poi vorrei sapere sa e' sposata, cosa fa nella vita, si, e' un po' scontrosa, ma forse perche' ha dei problemi, ma penso che sia dolcissima in realta', e poi non mi ha riconosciuto subito, non mi era mai capitato nella vita, ne sono felice perche' non e' come le altre, e' semplice, modesta, mi piace come veste, non l'ho ancora vista sorridere ma penso che ha uno splendido sorriso. Quanto e' bella anche quando dorme sembra un cucciolo ferito, devo fare qualcosa, ora le do un bacio sulla fronte e mentre dorme guardero' un po' di tv, la svegliero' verso le 18 cosi potra' chiamare suo figlio. e sicuramente parleremo un po' perche' non voglio che stando sola facesse sciocchezze per i problemi."
Mi dette un bacio e accese la tv, tenendola molto bassa per non svegliarmi.
Erano le 18:05 e mi svegliai da sola, Michael era ancora affianco a me sulla poltrona e dormiva, probabilmente si era addormentato aspettando me, era bellissimo, era quello che sognavo da una vita ma non ci avrei mai sperato, mi piaceva tutto di lui anche il suo modo di dormire, il suo respiro era regolare, e sereno, mi sarei persa in lui a guardarlo dormire.
Mi venne in mente che dovevo chiamare il mio bambino, mi alzai e andai nell'altra stanza per non svegliarlo.
- Amore della mamma come va, cosa ti hanno fatto fare a scuola?
- ho fatto un disegno mamma e ci sei tu ed io che giochiamo in un grande parco, mi ha aiutato la maestra ed io l'ho colorato poi quando torni te lo regalo.
- non vedo l'ora di vederlo; Michael non stai facendo arrabbiare la nonna e zio vero?
- no mamma sto buono do fastidio un po' al gatto ma mi piace giocarci.
- non martorizzare Silvestro mi raccomando (il nostro gatto)
- la mamma ti saluta ci sentiamo questa sera per la buonanotte?
- no mamma gia mi lasci,
- si amore mio ho un po' da fare ma ti chiamo piu' tardi
- mamma ti voglio tanto bene, ma tanto tanto
- anche la mamma ti vuole bene, un bacione ciao.
Non mi resi conto che Michael mi stava dietro e mi guardava, mi disse:
- che bello quello che hai detto a tuo figlio,
Mi girai di scatto perche' mi spavento' un po: oddio scusami ti ho svegliato, da quanto sei dietro a me?
- un po' e non mi hai svegliato, e che ho aperto gli occhi e mi sono spaventato perche' non eri a letto, pensavo fossi andata via ma ti ho sentito parlare e sono venuto di qua
- dovevo parlare con mio figlio
- quanti anni ha?
- 5 e va a lasilo
- ho sentito che si chiama MIchael come me?
- si, mi e' sempre piaciuto questo nome
- si, bellissimo forse perche' e' anche il mio
- modestino, sei un po modesto, ti saresti dovuta chiamare modestino non Michael
- mi stai prendendo in giro?
- si sto giocando,
- sapevo che dietro a quella maschera da scontrosa eri dolcissima
Riusci a strapparmi un sorriso, in fondo lui non aveva colpa dei miei problemi, e io lo avevo trattato un po' male
- ne deduco che sei sposata?
- no separata da 5 mesi, ma ti prego non chiedermi ora il perche'?
- ok, ma Silvestro chi e'?
- il nostro gattino color champagne
- amate gli animali?
- si.
Continuammo fra domande e risposte per un po', il tempo trascorreva tranquillo anche perche' avevo dormito benissimo ed ero serena.
Dopo circa due ore mi alzai lo salutai e andai nella mia stanza a fare una doccia e cambiarmi visto che alle20:30 voleva portarmi a cena.
Indossai una minigonna rossa di vellutino aderente, una maglietta aderente con sul petto una scritta Angel con le ali, stivale medio alti, lasciai i capelli sciolti e uscii dalla stanza.
Era gia' li, mi aspettava fuori dalla stanza, quando mi vide esclamo:
- bellissima!
- cosa scusa?, cosa hai detto?(feci finta di non aver capito)
- niente niente, andiamo allora?
- ok.
prendemmo la limusine per andare al ristorante, entrammo e mi soffermai all'entrata, rimasi a bocca aperta, era fantastico tutto in legno, lampadari in ferro battuto le tovaglie tutte turchese e bianco, le posate tutte decorate i piatti decorati.
Si accorse che mi fermai sulla porta e disse:
- che succede stai male?
- no no e che qui e tutto meraviglioso
- non sapevo ti piacesse
- si le cose belle e fatte bene mi piacciono
Ci sedemmo e ordinammo.
- In se: "che bello e' come me gli piaciono le mie stesse cose ammirriamo il bello e fatto bene, ma come mai non l'ho incontrata prima come mai ora?
Forse e lei il mio destino, dovro' parlarne a lei, voglio condividere questo mio affetto o amore che provo"
dopo mangiato uscimmo ma non volle andare in limusine, era tardi, non aveva problemi nel farsi vedere in giro.
Mi porto in quell'enorme parco che avevo raggiunto per due volte in precedenza, passeggiammo e parlammo ancora, ad un tratto mi mise un braccio intorno al collo, lo feci fare, non c'era niente di male.
Mentre parlavamo scherzavamo, nel tanto ridere mi strinse a se, il mio cuore scalpitava quanto un puledro, sentii il suo che correva come il mio, ma lo feci fare era bello essere abbracciata ne avevo proprio bisogno.
- lui poi disse: ma come mai non sapevi chi ero?
- non e' che non ti conosco, e' che siccome ho dei problemi con il mio ex non ero in grado di capire se eri Jackson o no, non riflettevo anche se piu' di qualche volta ho pensato che eri tu, ho tutte le tue canzoni sono una tua fan, ecco perche' mio figlio si chiama come te
- lui in se: " ma allora mi conosce e mi ama devo parlargliene, pero' mi ha detto che ha dei problemi con il suo ex marito non vorrei rovinare tutto o lei non avra' piu' fiducia in me"
- continuammo a parlare, si fecero le 3 del mattino e mi era passato di mente di chiamare mio figlio, tornammo in albergo, mi chise se volevo andare nella sua stanza per parlare ancora; accettai e parlammo per tutta la notte.


Questo e' il secondo, sono giorni che ci lavoro non solo sul seondo ma anche sugli altri baci ebuonanote, ma soprattutto buona lettura