00 06/12/2009 22:12
Mi avete ispirata, tutti che scrivete le vostre storieallora lo faccio anche io.
Bè in verità non è una storia ma un mio sogno.
Se vi piace continuerò....


Ci sono cose nella vita che non ti aspetti assolutamente che accadano eppure si verificano ugualmente e non puoi fare nulla per evitare ciò. Ad esempio io pensavo che Michael ci sarebbe sempre stato, anche se non era in televisione o sui giornali tutti sapevamo che era nella sua isola che non c’è a scrivere altre stupende canzoni e a rendere il mondo un posto migliore in cui vivere. Fisicamente, invece, non è più tra noi, anche se la sua musica e tutte le belle cose che ha fatto durante la sua breve e tormentata vita rimarranno sempre nei cuori delle persone che lo hanno amato e continuano a farlo: i suoi amati fan. Sì, perché lui ci amava, infatti, mi ricordo un’intervista nella quale affermò che l’unica ragione per cui faceva tour eravamo noi, che noi gli davamo la forza per andare avanti. Beh sai cosa ti dico Michael ora sei tu a doverci dare la forza per continuare.

Da quando il nostro Michael ha lasciato questo mondo per diventare un bellissimo angelo che ci guarda e protegge da lassù non faccio altro che sognarlo ogni notte: vedo il suo dolce sorriso e canta per me, ballandole anche si intende, quelle meravigliose e stupende canzoni che lo hanno reso il KING OF POP.
È come se volesse dirmi:”You are not alone, I’m here with you, though you’re far away, I am here to stay”.
Sì, non sono sola perché tu sei accanto a me ed ora starai per sempre con me poiché da quel maledetto 25 giugno sei diventato il mio angelo custode.


Così mentre ascolto l’incantevole e commovente Will You Be There, una delle canzoni più splendide che abbia mai scritto/cantato, voglio raccontarvi il sogno che secondo il mio parere risulta essere il più bello di tutti quelli che ho fatto finora; la storia comincia nel 1992 durante la settimana in cui si è tenuto il Live di Bucarest, ma tutto è com’è oggi tranne Michael, che è proprio com’era nell’era Dangerous, io (Elena) che sono un anno più grande, cioè nel mio racconto ho 17 anni e il fatto che già si vocifera sulla presunta pedofilia del nostro Mito a causa di quei bastardi (scusate il termine) di giornalisti e tabloid.

Durante la lettura troverete dei segni, *….* e -....- che stanno a indicare: i primi i miei pensieri mentre i secondi quelli di Michael.

P.S. Il tempo della storia non coincide con quello della realtà e se sono presenti alcuni errori grammaticali e di sintassi vi prego vivamente di avvisarmi così da potermi correggere.


I love you, Michael.

CAPITOLO 1

Come tutto ebbe inizio



Arrivo davanti alla mia scuola, sono le dieci di un caldo mattino di metà luglio e io mi accingo a scoprire il verdetto che cambierà il resto della mia vita. Dopo un anno letteralmente di fuoco passato tra ripassi, compiti a sorpresa e intere nottate di studio, specialmente nel periodo tra maggio fino a inizio luglio, sono quasi sollevata che sia tutto finito, ma un’ansia sempre più crescente mi sta assalendo. Decido di aspettare l’arrivo dei miei compagni di classe per guardare il risultato dell’esame di maturità con loro; eccoli arrivano e insieme tenendoci la mano l’un con l’altro leggiamo la lista e scopriamo di essere… tutti promossi; 17 su 17 !!!
Un evento davvero unico, ci abbracciamo, urliamo e piangiamo dalla gioia specialmente io che l’ho passato con il 100 e lode. * roba da non crederci *
Avviso i miei che arriverò a casa (se mi ricorderò ancora dove abito alla fine di tutta la baldoria) nel tardo pomeriggio o durante la serata, poiché dobbiamo festeggiare il più che lieto avvenimento e via in centro a mangiare kebab e bere birra, Pepsi e ogni sorta di schifezza come porci.
Arrivata a casa i miei genitori mi chiamano in cucina e per ricompensa mi dicono di aver prenotato una vacanza di 2 settimane a Bucarest da sola e i biglietti per assistere al concerto di Michael Jackson; il mio idolo!!!
In quel momento mi sembra di poter toccare il cielo con un dito (e non sto affatto scherzando); penso di essere anche sospesa a mezz’aria.

Due giorni dopo ci ritroviamo a casa di una mia compagna di classe per festeggiare la promozione con un bel tuffo in piscina e una magnifica grigliatona da favola gentilmente offerta dai suoi genitori; insomma un’ultima occasione per stare ancora insieme prima di andare ognuno per la propria strada. Verso l’una di notte, alla fine della serata, ci mettiamo a parlare su cosa i nostri famigliari ci abbiano regalato; tutti dicono quello che hanno ricevuto, per ultima io:”E tu Elena? Cosa ti hanno dato?” e io rispondo: ”Io, cari i miei signori e signore, andrò nella città di Bucarest (la capitale della Romania, per quanti si confondono come me con Budapest, la quale si trova in Ungheria) in un hotel a cinque, dico cinque stelle, da sola per due settimane e assisterò anche al concerto di niente popò di meno di … Michael Jackson!!!”. Tutti sono rimasti di sasso e proprio mentre sto gongolando, felice di averli totalmente spiazzati, arriva mio padre a prendermi. Mi congedo da tutti con le lacrime agli occhi visto che probabilmente sarà l’ultima volta che staremo insieme tutti quanti.
Passo tutta la notte al telefono con i miei amici che mi fanno le richieste più assurde, ad esempio di portargli una ciocca di cappelli del RE, addirittura di fargli firmare un paio di mutande e altre ancora più strane che non oso menzionare, solo uno ha il coraggio di dirmi.” Ma ci sei già andata ad un suo concerto, a quello di Monza, saltando addirittura mezza settimana di scuola, cosa ci vai a fare ad un altro spettacolo praticamente identico? Almeno fosse di un altro album”, ampiamente seccata e arrabbiata gli rispondo che per me è impossibile non andarci, che quel uomo esercita su di me un’attrazione magnetica, poi che se i suoi genitori avessero offerto a lui la mia vacanza lui non avrebbe certamente detto di no perché il concerto lo aveva già visto e poi è l'ultimo al quale potrò sicuramente assistere perchè non so cosa mi accadrà più avanti, a come cambierà la mia vita!


Arriva il giorno della mia partenza, il primo di agosto, e alle 6 in aeroporto a Treviso ci sono tutti i miei amici venuti a salutarmi, nonostante l’ora, e mentre ci abbracciamo uno di loro mi ricorda delle mutande e io gli rispondo: ”Sì, certamente perché Michael non ha altro di meglio da fare che
firmare le tue mutande e poi non le voglio nemmeno vedere!”, una mia amica mi supplica, invece, di fargli come minimo un miliardo di foto, specialmente quando farà il Moonwalker durante Billie Jean. Un altro mi sgrida per via del numero delle mie valigie, mi dice:”Non stai mica via per due mesi sai!” e io ribatto:”Metti caso che Michael si innamora di me e mi chiede di restare lì a Bucarest fino alla fine dell’estate; bisogna sempre essere preparati per ogni eventualità, assurda che sia””Ma tu sei la regina delle assurdità!” mi risponde infine lui. Mi giurano che staranno incollati tutta la sera davanti al televisore per riuscire a vedermi per poi prendermi per il fondoschiena quando ritorno.
Un ultimo amplesso con mamma, papà e mia sorella Sonia e vado al checking.


E via in volo verso Bucarest.


Via verso Michael…

Aspettami sto venendo da te




[Modificato da Michael's fan 06/12/2009 22:25]