ecco il secondo capitolo. scusate l' attesa ragazzi! Spero di riuscirmi a farmi perdonare con questo... BUONA LETTURA!
CAPITOLO 2
Stavolta no, cavolo ero già pronta!
Posso dire che scegliere non è mai stato il mio forte. Ero completamente divisa tra il si ed il no. Tutto per colpa di Luca.
Alcune volte mi chiedevo se con lui c' ero fidanzata veramente o se era tutto un gioco, come si fa alle medie. Perfetto, ero tornata indietro di 10 anni!
Giravo per tutta casa in cerca di una soluzione. Che pizze, io a quel concerto volevo andarci! Quel giorno non pranzai, ero troppo distrutta per farlo. Provavo a concentrarmi e a pensare a scegliere se andare si o meno allo spettacolo, ma quando ci provavo il mio pensiero cambiava direzione, e andava a finire in quella parte della mia mente che, sfortunatamente, aveva registrato tutta la telefonata di prima.
-Non è possibile, è riuscito a scordarsi per fino del nostro primo anniversario.- Ero completamente arrabbiata con lui, ma mi ritornavano in mente sempre i suoi ti amo, mi manchi. Io in fondo l' amavo veramente, appunto... l' amavo.
Non avrei mai immaginato che la mia vita avrebbe potuto stravlgersi da un momento all' altro. Ma la vita cambia, tutto cambia, nulla rimane come prima. Anche il mondo può cambiare, anche la storia può essere modificata.
Di nuovo riimmersa nei miei pernsieri. Ecco come passa il tempo, ecco come si sprecano attimi preziosi della propria vita. Decisi di chiamare la mia migliore amica, ossia mia cugina. In fondo Luca non era l' unica persona che conoscevo, potevo andarci con chiunque altro allo Stadio Flaminio.
-Tu-tu, Tu-tu, Tu-tu... Pronto?
-Valeria ciao! Come va?
-Ciao Maria, a me va tutto bene. Vorrei sapere invce come stai tu.
-No comment...
-Litigato con qualcuno?
-...- Non risposi... non volevo ma mi misi a piangere, come una bambina di 3 anni.
-Maria stai singhiozzando? Cosa è successo?
-Nulla... Valeria mi sono stufata di questa vita!
-Vuoi che venga da te? Dai cosa è successo, dimmelo ti prego!
-Valeria... che giorno è oggi?
-23 maggio 1982.
-E che cosa c' è oggi?
-La tappa a Roma del Bad tour?
-Diavolo, oltre a quello? Ma è possibile che devi pensare sempre a Michael Jackson?- Quando dissi quella parola mi bloccai. Mi ero praticamente dimenticata del concerto. Stavo assillando mia cugina con i miei problemi di coppia.
-Ah si... Tu è Luca fate 1 anno di fidanzamento!
-Brava... e lui non se ne è ricordato.
-Cosa? Non ti ha fatto gli auguri?
-No, se ne è proprio dimenticato.
-Marì mi dispiace, ma io che posso farti?
-Nulla, nessuno può farmi nulla, nessuno può capirmi...
-Non dire così. Dai manca poco, tra meno di un mese vivrai sotto il suo stesso tetto come sua ufficiale Signora! Hai aspettato questo momento per un' anno intero, ora vorresti buttare tutto al vento?
-Senti, cambiamo discorso ok? Non ti ho chiamato per dirti questo. Cosa hai da fare questa sera?
-Nulla. Cosa vorresti fare? Ricordati che dovunque scegliamo di andare dobbiamo portarci anche Matteo.
-Ma certo. Tanto Matteo ha 9 anni, è abbastanza grande per assistere ad un concerto no?
-Che concerto?
-Non lo so, mi sembra che sui biglietti ci sia scritto... MICHAEL JACKSON BAD TOUR.
-Come? Hai i biglietti? E mi ci vuoi portare? Grazie cugina mia, mi hai resa la persona più felice del mondo! Lo sai che ci tengo a lui, è il mio cantante preferito.
-Lo so, ma non sei riuscita a trovare i biglietti.
-Giusto. Ma ne abbiamo solo 2, come facciamo con mio figlio?
-Il biglietto non serve ai minori di 10 anni.
-Oh che meravigia Marì, mi hai illuminato la giornata! Te ne sono davvero grata.
-Grazie a te! Allora alle 19.30 davanti a casa mia.
-Va benissimo! Ciao e a dopo.
Ok, questa giornata non era poi così male. Avevo trovato la compagnia per il live, ora dovevo solo cambiarmi. Panico. Il dilemma di tutte le ragazze... e ora cosa mi metto?
Un armadio pieno zeppo di vestiti ed io non sapevo cosa indossare... Naturale!
Per l' occasione andavano bene un bel cappello, un guanto, delle scarpe nere lucide e dei calzini bianchi, invece mi misi solamente un paio di jeans estitivi (cavolo era pur il 23 maggio), una camicietta bianca e delle scarpe da ginnastica. I capelli ovviamente ricci e scolti. Un filo di ombretto per risaltare i miei occhi azzurri ed ero pronta!
-Ok, sono apposto.- Guardai l' orologio appeso in cucina, erano le 18.00.
Accesi la televisione per cercare qualcosa guardabile. Trovai i Loonie Tunes. Meno male, 2 sane risate di tanto in tanto. Mentre ero concentrata a capire quale stratagemma avrebbe usato questa volta Willy per ingannare il suo caro amico Coyote squillò il telefono.
-Pronto?- Risposi io con aria curiosa.
-...- Non si sentiva nulla, solo una ragazza che piangeva.
-Pronto, chi parla?
-Maria, sono io, Valeria.
-Valeria che ti è successo? Ora devo preoccuparmi io!
-Non posso venire.
-Come? E perchè non potresti venire?
-Matteo ha la febbre. Quel deficiente doveva ammalarsi proprio ora.
-Vale non parlare così. Non è certo colpa sua se gli è venuta l' influenza, cerca di essere un po' comprensiva!
-Maria tu lo sai quanto ci tengo a vedere Michael dal vivo!
-Non sarà certo l' ultima volta che si esibirà in un tour! E' giovane, c' è tempo cavolo!
-Se ora qui ci fosse stato Paolo questo non sarebbe mai accaduto.
-Ancora con questo Paolo? Ti ha lasciata lo vuuoi capire? Invece di dire deficiente a tuo figlio perchè non gliele dici a lui queste cose?
-Perchè non ne ho il coraggio...
E' stato sempre un nostro difetto non avere il coraggio di parlare, di non saper dire la nostra... Dovevo aspettarmelo in fondo da mia cugina! Lei era uguale a me, ma io a differenza sua sono più forte o almeno, credevo di esserlo fino a quel giorno.
-Non ti preoccupare Valeria, passeremo insieme questo brutto momento, come abbiamo affrontato e superato assieme tutti i momenti più brutti della nostra vita. Non dobbiamo farlo, non dobbiamo buttarci giù, altrimenti faremo contente solo quelle persone che hanno cercato in vano di distruggerci per tutti questi anni. Ma noi siamo ancora qui, no?
Mi stupii di me stessa. Non ero mai riuscita a dire cose più sensate di così. E la conferma che quello che era appena uscito dalla mia bocca era giustissimo mi arrivò poco dopo anche da mia cugina. Peccato che c' era il telefono di mezzo, altrimenti mi avrebbe abbracciata fino a soffocarmi.
-Maria grazie... sei la persona più importante della mia vita, e lo sei sempre stata.- Parole dolcissime, dolcissime ma vere, verissime.
-Ti prometto che appena farà un altro tour in Italia noi saremo le prime ad acquistare i biglietti.- Io le promesse le sapevo mantenere, almeno quelle che potevo mantenere. Ci mettevo tutta l' anima per rendere una persona felice, per rendere il mondo un posto migliore, ed ora ce ne metto ancora più di prima, ora che miliardi di persone al mondo non hanno più una guida.
-Grazie Maria, grazie mille. Ti voglio bene.
Con quella frase finì quella conversazione. Anche io le volevo un bene dell' anima. Aveva solo 2 anni in più di me, per questo la consideravo una sorella.
Ritornando alla mia giornata, ero appena stata avvertita che nessuno poteva accompagnarmi al concerto, praticamente mi avevano dato tutti buca! Starete sicuramente pensando, indecisa di nuovo se andarci o meno? Stavolta no, cavolo ero già pronta!
[Modificato da lallamj 04/12/2009 22:54]