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Pare che Kennedy Gordy - figlio del fondatore della Motown Records, Berry Gordy - si divertisse un mondo a ordire inquietanti scherzi ai danni della sua povera ragazza.
Ad esempio, quando lei era sotto la doccia e si lavava i capelli, lui appiccicava la faccia al vetro e aspettava che aprisse gli occhi, per poi sentirla urlare terrorizzata.

Da qui l'ispirazione per il testo di Somebody's Watching Me, primo singolo estratto dall'omonimo album d'esordio del cantante: «Quando sono sotto la doccia, ho paura di lavarmi i capelli» («When I'm in the shower, I'm afraid to wash my hair»).

Registrata la canzone, nel 1983, Rockwell (nome d'arte di Kennedy) si recò dai Jackson nella casa di Hayvenhurst, a Encino (California).
Lì Michael, dopo aver ascoltato il pezzo insieme al resto della famiglia, gli chiese chi avrebbe cantato cori e ritornello. E Kennedy rispose: «Potresti farli tu».
E così fu, con l'aiuto di Jermaine (che si occupò soltanto dei cori), anche se entrambi non accreditati ufficialmente.

Pubblicata il 14 gennaio 1984, Somebody's Watching Me ottenne fin da subito un notevole successo commerciale negli Stati Uniti, dove raggiunse la seconda posizione della Billboard Hot 100 e la prima nella Hot R&B/Hip-Hop Songs.

Ironia della sorte, la canzone andò perfino meglio della leggendaria Thriller - rilasciata da Michael Jackson solo nove giorni dopo l'uscita di Somebody's Watching Me - che nella Hot 100 e nella R&B/Hip-Hop non superò mai la quarta e la terza posizione.

E voi che ne pensate di questo brano tipicamente halloweeniano?



A cura di Teresa Sciommarello con la collaborazione di Ugo Salem per il Michael Jackson FanSquare.
Foto di Eric Di Scenza.