00 14/04/2021 13:36
Diretto da Joe Pytka, regista anche di The Way You Make Me Feel e Heal the World, il videoclip di Dirty Diana - quinto singolo estratto dall'album Bad (1987) - vide la partecipazione di due personalità d’eccezione: la splendida modella americana Lisa Dean e il chitarrista Steve Stevens, proprio colui che suonò il riff e gli assoli della canzone.

Il Re del Pop, al tempo già occupato col suo trionfale Bad World Tour, scelse di girare un video non troppo impegnativo, ma che fosse comunque in grado di bucare lo schermo.
In particolare quello di MTV, che il 14 aprile 1988 avrebbe trasmesso il video di Dirty Diana in anteprima assoluta.


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🎸 INCIDENTI DI PERCORSO 🎸

Le riprese cominciarono nel marzo del 1988 a Long Beach, in California.
Sul set, due diverse cineprese immortalavano le movenze più iconiche di Michael.

Non mancò un piccolo imprevisto: durante i lavori, infatti, Michael Jackson scivolò e cadde a terra, sbattendo il coccige.
Un incidente di poco conto, ma che lo costrinse a rimanere a riposo per qualche giorno.

Pytka, non potendosi permettere il lusso di aspettare, decise di procedere con le registrazioni e di dedicarsi ai primi piani della “Diana” del video, interpretata dalla modella Lisa Dean, mentre camminava per le strade di una periferia misteriosa con le sue gambe lunghe e l’incedere sensuale.
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🎸 LA VERSIONE ALTERNATIVA 🎸

Una volta visionato il materiale, il regista e film editor Larry Bridges - che aveva lavorato con Bob Giraldi al montaggio finale del videoclip di Beat It e che affiancava Pytka nel progetto - suggerì di girare una seconda versione di Dirty Diana.

La nuova sceneggiatura avrebbe incluso delle scene in stile live e la comparsa di alcune groupies, che avrebbero dovuto aggirarsi nel backstage del cantante.



Tuttavia, questa versione fu stroncata dal produttore del video, Larry Stessel, il quale criticò aspramente Pytka e Bridges, accusandoli di aver stravolto completamente la natura sensuale, rock e sovversiva del brano.

Il che può sorprendere se si considera che, in un’intervista ad EBONY del 12 novembre 1987, Michael aveva dichiarato come Dirty Diana fosse uno dei suoi brani preferiti dell’album proprio in quanto raccontava «storie che ho vissuto nella mia vita e che hanno a che fare con le groupies».
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🎸 LA NASCITA DEL MITO 🎸

Nel momento in cui Stessel comunicò a Jackson e Frank DiLeo che il primo editing non era utilizzabile, i due valutarono l’ipotesi di cambiare regista.
Ma non sentendosela di escludere un professionista di così tanta fama ed esperienza, gli venne concessa una seconda opportunità, grazie alla quale Pytka, in pochi giorni, consegnò al mondo la versione finale di Dirty Diana che tutti conosciamo.

In questa nuova sceneggiatura, le tecniche di montaggio resero l’alternarsi dei punti di vista dei due protagonisti molto più dinamico.
Le groupies vennero eliminate, mentre il set si trasformò in un concerto dal vivo, grazie all’aggiunta di centinaia di comparse.

Il risultato finale, nella sua essenzialità, è un prodotto ricco di primi piani accattivanti, con un Michael Jackson selvaggio, scatenato durante quel "live stage" estremamente realistico che vede la sua massima espressione nel concludersi del video, quando centinaia di fan alzano in alto le fiamme degli accendini di fronte al loro idolo, illuminato dalle luci dei riflettori.

Il tutto funziona alla perfezione e rispecchia appieno lo spirito rock di Dirty Diana.
Michael, perseguitato da un'oscura e tentatrice figura, sfoga il suo tormento sul palcoscenico, ma senza riuscire, alla fine, a sfuggire dalle braccia della peccaminosa Diana.
Al termine del concerto, infatti, trova la bella tentatrice ad attenderlo nella sua auto privata.

Insomma, ancora una volta, il Re del Pop riuscì (con un pezzo Rock) ad ottenere un risultato straordinario.



Testo di Marco Di Gregorio, rielaborazione di Vittoria Moccia​ e Vincenzo Compierchio, e foto di Giuseppe Mazzola per il Michael Jackson FanSquare.